VALIDAZIONE DEL MODELLO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "VALIDAZIONE DEL MODELLO"

Transcript

1 VALIDAZIONE DEL MODELLO

2 Validazione del Modello Non è sufficiente stimare il vettore θ per dichiarare concluso il processo di identificazione. E necessario ottenere una misura della sua affidabilità L ultima tappa del processo, la validazione, consiste nel: decidere se il modello è sufficientemente accurato l applicazione di interesse per determinare quanto il modello è lontano dal sistema reale (valutazione dell incertezza introdotta dal modello) determinare se il modello e i dati sono consistenti con l ipotesi sulla struttura del modello

3 Validazione del Modello Gli obiettivi precedenti sono parzialmente sovrapponibili. Tuttavia un punto fondamentale del processo di validazione è l utilizzo di dati non utilizzati durante il processo di stima dei parametri (validation, o checking, o testing data set)

4 Validazione del Modello Valutazione dell accuratezza del modello La via più ovvia e pragmatica per valutare l accuratezza del modello nel riprodurre i dati di valutazione è l analisi visiva dei segnali di uscita reale e stimato

5 Validazione del Modello Determinare quanto il modello è lontano dal sistema reale Tale punto è probabilmente il più complicato del processo di identificazione e viene talvolta ignorato. Fissata la struttura del modello, si tratta di valutare quanto i disturbi (stocastici) influenzano le prestazioni del modello

6 tenendo conto del fatto che N ε ( t) = y( t) yˆ( t t 1) ξ ( t) con ξ rumore bianco, un utile criterio di validazione è la valutazione della varianza σ 2 ε dell errore di predizione ottenuto con il vettore θ calcolato con gli N campioni a disposizione per grandi valori di N, assumendo la distribuzione di θ gaussiana, è possibile dimostrare che: E [ ] 2 σ con ε 2 d σ ξ (1 + ) N d = dim( θ ) dove d=n nel caso di modelli MA principio di parsimonia si dimostra inoltre che una stima della varianza di ξ è data da: ˆ 2 σ ξ = 1 L N d t= n+ 1 ε ( t) 2

7 STIMA DELL ORDINE DEL MODELLO per scegliere l ordine corretto del modello si procede per tentativi utilizzando opportuni parametri di valutazione che consentono di confrontare modelli di ordine diverso benchè ciò sia concettualmente diverso dalla validazione del modello, che riguarda la capacità del modello di descrivere il processo (in funzione dell utilizzo del modello), i due problemi interagiscono e sono spesso basati su criteri comuni: se la validazione fallisce bisogna riconsiderare il problema a partire dalla stima dell ordine (o persino dalla scelta degli esperimenti, dei dati etc )

8 Singolarità della matrice dei momenti consideriamo un modello ARX di ordine n, un intero k>0 (indice che descrive il variare dell ordine del modello) e la matrice di dimensioni N*(2k+1) che contiene i dati di I/O H* k =[H k (y) H k (u) y k ] se sono rispettate le condizioni di identificabilità ed e(t)=0 si ha: rank H* k =2k+1 per k<n rank H* k =2k per k=n dove n è l ordine corretto del modello è quindi possibile considerare la sequenza delle matrici dei momenti di secondo ordine S 1, S 2,...,S n-1,s n con S k =H* kt H* k e valutarne la singolarità la prima matrice singolare definisce l ordine corretto del modello la presenza del rumore porta a nonsingolarità anche per k>=n

9 si considera quindi la quantità: s k =det(s k )/(N det H kt H k ) se N è abbastanza grande si osserva una sequenza di valori decrescente all aumentare di k seguita da una stabilizzazione una volta che si è raggiunto l ordine corretto questo criterio può essere utilizzato per determinare l ordine del sistema prima di procedere alla stima del vettore di parametri si dimostra che s k coincide con l indice J(θ) per il modello di ordine k determinato con il metodo dei minimi quadrati

10 FPE Criterion Un altro criterio per la stima dell ordine del sistema è la minimizzazione del valore atteso della varianza dell errore di predizione. Dalle formule precedenti risulta: E N N + d = N( N d) ( 2 ) 2 ε ( t) = FPE( k) σ ε t= n+ 1 dove k è l ordine del sistema il valore di k da considerare è quello per cui si il valore minimo di FPE(k) usando questo criterio la possibilità si sovrastimare l ordine è non nulla

11

12 AIC (Akaike Information criterion) Il criterio AIC penalizza, all aumentare di d, la diminuizione di J(θ), AIC=N log[j(θ)]+2d con il termine 2d si penalizzano i modelli di ordine elevato l AIC è asintoticamente equivalente all FPE porta a scegliere modelli di ordine più grande quando N è grande

13

14

15 Test di bianchezza del residuo Il residuo di un modello ARX con l ordine stimato correttamente, nell ipotesi che i dati siano stati generati da un sistema ARX, deve essere per ipotesi un rumore bianco la bianchezza del residuo si valuta attraverso la sample covariance (funzione di autocorrelazione del residuo) R N ε N 1 ( τ ) = ε ( t) ε ( t N τ = 1,..., M t= 1 + τ )

16 Test di indipendenza tra residui ed ingressi passati E un ulteriore test di bianchezza del residuo, si tratta di verificare se ε(t) e u(t-τ) sono variabili stocastiche indipendenti (scorrelate), nel contesto stocastico. Una correlazione evidente tra ingresso e residuo è sintomatica dell esistenza di dinamiche non modellate N N 1 Si procede calcolando: Rε u ( τ ) = u( t) ε ( t + τ ) N t= 1 N se ε ed u sono scorrelate, la variabile N Rε u (τ ) ha distribuzione gaussiana con valore atteso nullo e varianza: 2 u = σ ε Rε ( k) Ru ( k) k= dove : R ( k) = E[ ε ( t) ε ( t k)] ε R u ( k) = E[ u( t) u( t k)] in pratica si deve il grafico della sample covariance al variare di τ e verificare che stia entro l intervallo di confidenza prescelto (rappresentato da una linea orizzontale perché la varianza non dipende da τ questo test si usa anche per verificare la correttezza dei ritardi del modello

17 Il residuo deve essere un rumore bianco Residuo su dati di identificazione e validazione Funzionedi Autocorrelazione del residuo (dati identif.) Istogramma Residuo (dati identif.) Il residuo deve essere incorrelato con tutte le altre variabili

18 Errore sui dati di validazione Autocorrelazione errore Istogramma errore

19 L analisi completa prevede il 4-Plot 4 Plot di un rumore bianco

20 se il modello ha superato tutti i test di validazione è possibile utilizzarlo in simulazione, cioè usando come ingresso l uscita stimata invece di quella misurata (predizione ad infiniti passi) l analisi del comportamento in predizione a k passi per k su un set di dati differente da quello usato per sviluppare il modello costituisce quindi un ulteriore ed efficace criterio di validazione

21 Simulazione a infiniti passi (si utilizzano le stime fornite dal modello): u(k-1) ritardi ritardi modello y*(k)

22 Validazione del Modello Chi fa sbaglia, e impara L ordine del modello è troppo basso Rimedio: considerare modelli di ordine più elevato o di classe diversa, o concentrare il funzionamento del modello su bande di frequenza specifiche, attraverso un filtraggio passa-banda dei segnali

23 Validazione del Modello Chi fa sbaglia, e impara Sono stati tralasciati alcuni ingressi che influenzano significativamente l uscita Rimedio: riesaminare i principi fisici che regolano il sistema, individuare gli ingressi mancanti, verificare che essi siano misurabili, ed includerli tra gli ingressi del modello Dalla teoria dei controlli automatici, sappiamo che gli ingressi che non possono essere misurati sono disturbi. In tal caso, bisogna accettare l idea che tali disturbi avranno un effetto negativo sulle prestazioni del modello

24 Validazione del Modello Chi fa sbaglia, e impara Sono stati trascurati importanti fenomeni non lineari Rimedio: adottare preventivamente trasformazioni non lineari dei segnali di ingresso (cfr. esempio della stufa elettrica) basandosi su considerazioni fisiche. In alternativa, ricorrere a tecniche di identificazione non lineare, quali ad esempio: Sistemi Polinomiali Reti Neurali Sistemi Fuzzy e Neuro-Fuzzy Wavelets

Maria Prandini Dipartimento di Elettronica e Informazione Politecnico di Milano

Maria Prandini Dipartimento di Elettronica e Informazione Politecnico di Milano Note relative a test di bianchezza rimozione delle componenti deterministiche da una serie temporale a supporto del Progetto di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati Maria Prandini Dipartimento

Dettagli

Corso di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati

Corso di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati Corso di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati Prof. Sergio Bittanti Esercitazione di Laboratorio A.A. 2010-11 Sistemi dinamici lineari a tempo discreto 1. Si consideri il sistema dinamico a tempo

Dettagli

Proprietà strutturali: Controllabilità e Osservabilità

Proprietà strutturali: Controllabilità e Osservabilità CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica Proprietà strutturali: Controllabilità e Osservabilità Prof. Claudio Melchiorri DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093034 e-mail: claudio.melchiorri@deis.unibo.it

Dettagli

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Metodi per l Analisi dei Dati Sperimentali AA009/010 IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Sommario Massima Verosimiglianza Introduzione La Massima Verosimiglianza Esempio 1: una sola misura sperimentale

Dettagli

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni La statistica inferenziale Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni E necessario però anche aggiungere con

Dettagli

Statistica Applicata all edilizia Lezione: approccio stocastico all analisi delle serie storiche

Statistica Applicata all edilizia Lezione: approccio stocastico all analisi delle serie storiche Lezione: approccio stocastico all analisi delle serie storiche E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 3 maggio 2011 Programma 1 Approccio stocastico all analisi delle serie storiche Programma Approccio stocastico

Dettagli

TEORIA DEI SISTEMI E DEL CONTROLLO LM in Ingegneria Informatica e Ingegneria Elettronica

TEORIA DEI SISTEMI E DEL CONTROLLO LM in Ingegneria Informatica e Ingegneria Elettronica TEORIA DEI SISTEMI E DEL CONTROLLO LM in Ingegneria Informatica e Ingegneria Elettronica http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/teoriasistemicontrollo.html Stima dello stato in presenza di disturbi: il

Dettagli

Processo di identificazione

Processo di identificazione Processo di identificazione Problemi a scatola trasparente il modello viene ottenuto partendo dalla descrizione delle parti costituenti il sistema e delle leggi che lo regolano. Il problema dell identificazione

Dettagli

lezione 10 AA Paolo Brunori

lezione 10 AA Paolo Brunori AA 2016-2017 Paolo Brunori Redditi svedesi - il dataset contiene i dati di reddito di 838 individui - il dataset contiene le variabili: sex = sesso age = età edu = anni di istruzione y_gross = reddito

Dettagli

ANALISI DELLE SERIE STORICHE

ANALISI DELLE SERIE STORICHE ANALISI DELLE SERIE STORICHE De Iaco S. s.deiaco@economia.unile.it UNIVERSITÀ del SALENTO DIP.TO DI SCIENZE ECONOMICHE E MATEMATICO-STATISTICHE FACOLTÀ DI ECONOMIA 24 settembre 2012 Indice 1 Funzione di

Dettagli

Test delle Ipotesi Parte I

Test delle Ipotesi Parte I Test delle Ipotesi Parte I Test delle Ipotesi sulla media Introduzione Definizioni basilari Teoria per il caso di varianza nota Rischi nel test delle ipotesi Teoria per il caso di varianza non nota Test

Dettagli

Il modello di regressione lineare multipla. Il modello di regressione lineare multipla

Il modello di regressione lineare multipla. Il modello di regressione lineare multipla Introduzione E la generalizzazione del modello di regressione lineare semplice: per spiegare il fenomeno d interesse Y vengono introdotte p, con p > 1, variabili esplicative. Tale generalizzazione diventa

Dettagli

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto -

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Nell ipotesi che i dati si distribuiscano seguendo una curva Gaussiana è possibile dare un carattere predittivo alla deviazione standard La prossima misura

Dettagli

Esercitazione ENS su processi casuali (13 e 14 Maggio 2008)

Esercitazione ENS su processi casuali (13 e 14 Maggio 2008) Esercitazione ES su processi casuali ( e 4 Maggio 2008) D. Donno Esercizio : Calcolo di autovalori e autovettori Si consideri un processo x n somma di un segnale e un disturbo: x n = Ae π 2 n + w n, n

Dettagli

Università di Siena. Corso di STATISTICA. Parte seconda: Teoria della stima. Andrea Garulli, Antonello Giannitrapani, Simone Paoletti

Università di Siena. Corso di STATISTICA. Parte seconda: Teoria della stima. Andrea Garulli, Antonello Giannitrapani, Simone Paoletti Università di Siena Corso di STATISTICA Parte seconda: Teoria della stima Andrea Garulli, Antonello Giannitrapani, Simone Paoletti Master E 2 C Centro per lo Studio dei Sistemi Complessi Università di

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E ANALISI DEI DATI 1 (Prof. S. Bittanti) Ingegneria Informatica 5 CFU. Appello 23 Luglio 2014 Cognome Nome Matricola

IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E ANALISI DEI DATI 1 (Prof. S. Bittanti) Ingegneria Informatica 5 CFU. Appello 23 Luglio 2014 Cognome Nome Matricola IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E ANALISI DEI DATI 1 (Prof. S. Bittanti) Ingegneria Informatica 5 CFU. Appello 23 Luglio 201 Cognome Nome Matricola............ Verificare che il fascicolo sia costituito da

Dettagli

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo TOPOGRAFIA 2013/2014 L operazione di misura di una grandezza produce un numero reale che esprime il rapporto della grandezza stessa rispetto a un altra, a essa omogenea, assunta come unità di misura. L

Dettagli

Statistica Applicata all edilizia: il modello di regressione

Statistica Applicata all edilizia: il modello di regressione Statistica Applicata all edilizia: il modello di regressione E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 27 aprile 2009 Indice Il modello di Regressione Lineare 1 Il modello di Regressione Lineare Analisi di regressione

Dettagli

5. Applicazione ai dati sperimentali, un modello di previsione delle temperature

5. Applicazione ai dati sperimentali, un modello di previsione delle temperature 5. Applicazione ai dati sperimentali, un modello di previsione delle temperature 5.1 Ricostruzione dello spazio delle fasi L utilizzo del teorema di embedding per ricostruire lo spazio delle fasi relativo

Dettagli

Teoria dei Segnali Un esempio di processo stocastico: il rumore termico

Teoria dei Segnali Un esempio di processo stocastico: il rumore termico Teoria dei Segnali Un esempio di processo stocastico: il rumore termico Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Teoria dei Segnali Il rumore

Dettagli

LEZIONI IN LABORATORIO Corso di MARKETING L. Baldi Università degli Studi di Milano. Strumenti statistici in Excell

LEZIONI IN LABORATORIO Corso di MARKETING L. Baldi Università degli Studi di Milano. Strumenti statistici in Excell LEZIONI IN LABORATORIO Corso di MARKETING L. Baldi Università degli Studi di Milano Strumenti statistici in Excell Pacchetto Analisi di dati Strumenti di analisi: Analisi varianza: ad un fattore Analisi

Dettagli

Analisi della disponibilità d acqua. Valutazione dell impianto attraverso il calcolo di un indice economico (criterio)

Analisi della disponibilità d acqua. Valutazione dell impianto attraverso il calcolo di un indice economico (criterio) Analisi della disponibilità d acqua Valutazione dell impianto attraverso il calcolo di un indice economico (criterio) Approccio diverso a seconda del criterio di valutazione Nel caso di criterio statistico

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana

Presentazione dell edizione italiana 1 Indice generale Presentazione dell edizione italiana Prefazione xi xiii Capitolo 1 Una introduzione alla statistica 1 1.1 Raccolta dei dati e statistica descrittiva... 1 1.2 Inferenza statistica e modelli

Dettagli

L indagine campionaria Lezione 3

L indagine campionaria Lezione 3 Anno accademico 2007/08 L indagine campionaria Lezione 3 Docente: prof. Maurizio Pisati Variabile casuale Una variabile casuale è una quantità discreta o continua il cui valore è determinato dal risultato

Dettagli

Capitolo 8. Intervalli di confidenza. Statistica. Levine, Krehbiel, Berenson. Casa editrice: Pearson. Insegnamento: Statistica

Capitolo 8. Intervalli di confidenza. Statistica. Levine, Krehbiel, Berenson. Casa editrice: Pearson. Insegnamento: Statistica Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Casa editrice: Pearson Capitolo 8 Intervalli di confidenza Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Dipartimento di Economia e Management, Università

Dettagli

PROCESSI CASUALI 1 Fondamenti di segnf a o lin d e a t m ra e s n mtii s T si L o C ne

PROCESSI CASUALI 1 Fondamenti di segnf a o lin d e a t m ra e s n mtii s T si L o C ne PROCESSI CASUALI Fondamenti di segnali Fondamenti e trasmissione TLC Segnali deterministici Un segnale (t) si dice deterministico se è una funzione nota di t, cioè se ad un qualsiasi istante di tempo t

Dettagli

Modelli compartimentali e farmacocinetica.

Modelli compartimentali e farmacocinetica. Modelli compartimentali e farmacocinetica carmelo.demaria@centropiaggio.unipi.it Domanda http://goo.gl/forms/yvwxiwdfcq Distribuzione dell acqua Modelli compartimentali I modelli compartimentali traggono

Dettagli

Statistica Inferenziale

Statistica Inferenziale Statistica Inferenziale Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010 Riepilogo lezione 6 Abbiamo visto: Definizione di popolazione, di campione e di spazio campionario Distribuzione

Dettagli

La multicollinearità sorge quando c è un elevata correlazione tra due o più variabili esplicative.

La multicollinearità sorge quando c è un elevata correlazione tra due o più variabili esplicative. Lezione 14 (a cura di Ludovica Peccia) MULTICOLLINEARITA La multicollinearità sorge quando c è un elevata correlazione tra due o più variabili esplicative. In un modello di regressione Y= X 1, X 2, X 3

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale ANALISI ARMONICA

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale  ANALISI ARMONICA CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI ARMONICA Ing. Federica Grossi Tel. 059 2056333 e-mail: federica.grossi@unimore.it

Dettagli

Simulazione dei dati

Simulazione dei dati Simulazione dei dati Scopo della simulazione Fasi della simulazione Generazione di numeri casuali Esempi Simulazione con Montecarlo 0 Scopo della simulazione Le distribuzioni di riferimento usate per determinare

Dettagli

Statistica di base per l analisi socio-economica

Statistica di base per l analisi socio-economica Laurea Magistrale in Management e comunicazione d impresa Statistica di base per l analisi socio-economica Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Definizioni di base Una popolazione è l insieme

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Prof. L. Brandolini Corso di Calcolo Numerico Dott.ssa N. Franchina Laboratorio 5 Equazioni differenziali ordinarie: metodi espliciti 25 Novembre 215 Esercizi di implementazione Un equazione differenziale

Dettagli

Esercitazione del

Esercitazione del Esercizi sulla regressione lineare. Esercitazione del 21.05.2013 Esercizio dal tema d esame del 13.06.2011. Si consideri il seguente campione di n = 9 osservazioni relative ai caratteri ed Y: 7 17 8 36

Dettagli

TRASMISSIONE NUMERICA IN BANDA BASE

TRASMISSIONE NUMERICA IN BANDA BASE TRASMISSIONE NUMERICA IN BANDA BASE 1 Fondamenti di segnali Fondamenti e trasmissione TLC Trasmissione numerica in banda base Per trasmettere una sequenza di cifre binarie su un canale di trasmissione

Dettagli

Approccio statistico alla classificazione

Approccio statistico alla classificazione Approccio statistico alla classificazione Approccio parametrico e non parametrico Finestra di Parzen Classificatori K-NN 1-NN Limitazioni dell approccio bayesiano Con l approccio bayesiano, sarebbe possibile

Dettagli

Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da:

Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da: Analisi chimica strumentale Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da: (31.4) dove s y è la varianza dei valori

Dettagli

Esercitazioni di Statistica

Esercitazioni di Statistica Esercitazioni di Statistica Stima Puntuale Prof. Livia De Giovanni statistica@dis.uniroma.it Esercizio In ciascuno dei casi seguenti determinare quale tra i due stimatori S e T per il parametro θ è distorto

Dettagli

ANALISI DI SERIE TEMPORALI CAOTICHE (1)

ANALISI DI SERIE TEMPORALI CAOTICHE (1) ANALISI DI SERIE TEMPORALI CAOTICHE (1) Problematiche Ricostruzione dello stato Dimensione di embedding C. Piccardi e F. Dercole Politecnico di Milano ver. 28/12/2009 1/15 Per studiare e comprendere appieno

Dettagli

Ripasso segnali e processi casuali. Trasmissione dell Informazione

Ripasso segnali e processi casuali. Trasmissione dell Informazione Ripasso segnali e processi casuali 1 Breve ripasso di segnali e trasformate Dato un segnale s(t), la sua densità spettrale si calcola come dove S(f) è la trasformata di Fourier. L energia di un segnale

Dettagli

Raggiungibilità, Controllabilità, Osservabilità e Determinabilità

Raggiungibilità, Controllabilità, Osservabilità e Determinabilità Raggiungibilità, Controllabilità, Osservabilità e Determinabilità Si determini se i sistemi lineari tempo invarianti ẋ(t) = Ax(t) + Bu(t), Σ c : y(t) = Cx(t) + Du(t). x(k + ) = Ax(k) + Bu(k), Σ d : y(k)

Dettagli

Controlli Automatici I

Controlli Automatici I Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino Luca Carlone Controlli Automatici I LEZIONE V Sommario LEZIONE V Proprietà strutturali Controllabilità e raggiungibilità Raggiungibilità nei sistemi lineari Forma

Dettagli

Analisi delle componenti principali

Analisi delle componenti principali Analisi delle componenti principali Serve a rappresentare un fenomeno k-dimensionale tramite un numero inferiore o uguale a k di variabili incorrelate, ottenute trasformando le variabili osservate Consiste

Dettagli

Esercitazione 4 Distribuzioni campionarie e introduzione ai metodi Monte Carlo

Esercitazione 4 Distribuzioni campionarie e introduzione ai metodi Monte Carlo Esercitazione 4 Distribuzioni campionarie e introduzione ai metodi Monte Carlo 1. Gli studi di simulazione possono permetterci di apprezzare alcune delle proprietà di distribuzioni campionarie ricavate

Dettagli

Il modello di regressione lineare multipla con regressori stocastici

Il modello di regressione lineare multipla con regressori stocastici Università di Pavia Il modello di regressione lineare multipla con regressori stocastici Eduardo Rossi Il valore atteso condizionale Modellare l esperimento casuale bivariato nel quale le variabili casuali

Dettagli

Statistica. Capitolo 12. Regressione Lineare Semplice. Cap. 12-1

Statistica. Capitolo 12. Regressione Lineare Semplice. Cap. 12-1 Statistica Capitolo 1 Regressione Lineare Semplice Cap. 1-1 Obiettivi del Capitolo Dopo aver completato il capitolo, sarete in grado di: Spiegare il significato del coefficiente di correlazione lineare

Dettagli

Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione

Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione L. Boni Variabile casuale In teoria della probabilità, una variabile casuale (o variabile aleatoria o variabile stocastica o random variable)

Dettagli

Statistica Metodologica Avanzato Test 1: Concetti base di inferenza

Statistica Metodologica Avanzato Test 1: Concetti base di inferenza Test 1: Concetti base di inferenza 1. Se uno stimatore T n è non distorto per il parametro θ, allora A T n è anche consistente B lim Var[T n] = 0 n C E[T n ] = θ, per ogni θ 2. Se T n è uno stimatore con

Dettagli

Università del Piemonte Orientale Specializzazioni di area sanitaria Statistica Medica

Università del Piemonte Orientale Specializzazioni di area sanitaria Statistica Medica Università del Piemonte Orientale Specializzazioni di area sanitaria Statistica Medica Regressione Lineare e Correlazione Argomenti della lezione Determinismo e variabilità Correlazione Regressione Lineare

Dettagli

Regressione Lineare Semplice e Correlazione

Regressione Lineare Semplice e Correlazione Regressione Lineare Semplice e Correlazione 1 Introduzione La Regressione è una tecnica di analisi della relazione tra due variabili quantitative Questa tecnica è utilizzata per calcolare il valore (y)

Dettagli

Analisi dei segnali nel dominio del tempo

Analisi dei segnali nel dominio del tempo Laboratorio di Telecomunicazioni - a.a. 200/20 Lezione n. 3 Analisi dei segnali nel dominio del tempo L.Verdoliva In questa seconda lezione determiniamo, con l uso di Matlab, i parametri che caratterizzano

Dettagli

Ulteriori conoscenze di informatica Elementi di statistica Esercitazione3

Ulteriori conoscenze di informatica Elementi di statistica Esercitazione3 Ulteriori conoscenze di informatica Elementi di statistica Esercitazione3 Sui PC a disposizione sono istallati diversi sistemi operativi. All accensione scegliere Windows. Immettere Nome utente b## (##

Dettagli

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2 Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2 A. Garfagnini M. Mazzocco C. Sada Dipartimento di Fisica G. Galilei, Università di Padova AA 2014/2015 Elementi di Statistica Lezione 2: 1. Istogrammi

Dettagli

Frequenza relativa e probabilità

Frequenza relativa e probabilità Frequenza relativa e probabilità La La probabilità e' e' un un numero con con cui cuisi si descrivono i i fenomeni che che possono essere essere pensati come come risultato di di un un esperimento che

Dettagli

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III)

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III) Derivazione numerica Introduzione al calcolo numerico Il calcolo della derivata di una funzione in un punto implica un processo al limite che può solo essere approssimato da un calcolatore. Supponiamo

Dettagli

Laboratorio di Didattica di elaborazione dati 5 STIMA PUNTUALE DEI PARAMETRI. x i. SE = n.

Laboratorio di Didattica di elaborazione dati 5 STIMA PUNTUALE DEI PARAMETRI. x i. SE = n. 5 STIMA PUNTUALE DEI PARAMETRI [Adattato dal libro Excel per la statistica di Enzo Belluco] Sia θ un parametro incognito della distribuzione di un carattere in una determinata popolazione. Il problema

Dettagli

1 Alcuni risultati sulle variabili Gaussiane multivariate

1 Alcuni risultati sulle variabili Gaussiane multivariate Il modello lineare-gaussiano e il filtro di Kalman Prof. P.Dai Pra 1 Alcuni risultati sulle variabili Gaussiane multivariate In questo paragrafo verranno enunciate e dimostrate alcune proprietà del valor

Dettagli

Note sulle Catene di Markov

Note sulle Catene di Markov Note sulle Catene di Markov ELAUT Prof. Giuseppe C. Calafiore Sommario Queste note contengono un estratto schematico ridotto di parte del materiale relativo alle Catene di Markov a tempo continuo e a tempo

Dettagli

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica ndici di forma Ulteriori Conoscenze di nformatica e Statistica Descrivono le asimmetrie della distribuzione Carlo Meneghini Dip. di fisica via della Vasca Navale 84, st. 83 ( piano) tel.: 06 55 17 72 17

Dettagli

Il Test di Ipotesi Lezione 5

Il Test di Ipotesi Lezione 5 Last updated May 23, 2016 Il Test di Ipotesi Lezione 5 G. Bacaro Statistica CdL in Scienze e Tecnologie per l'ambiente e la Natura I anno, II semestre Il test di ipotesi Cuore della statistica inferenziale!

Dettagli

0 altimenti 1 soggetto trova lavoroentro 6 mesi}

0 altimenti 1 soggetto trova lavoroentro 6 mesi} Lezione n. 16 (a cura di Peluso Filomena Francesca) Oltre alle normali variabili risposta che presentano una continuità almeno all'interno di un certo intervallo di valori, esistono variabili risposta

Dettagli

Franco Ferraris Marco Parvis Generalità sulle Misure di Grandezze Fisiche. Prof. Franco Ferraris - Politecnico di Torino

Franco Ferraris Marco Parvis Generalità sulle Misure di Grandezze Fisiche. Prof. Franco Ferraris - Politecnico di Torino Generalità sulle Misure di Grandezze Fisiche Prof. - Politecnico di Torino - La stima delle incertezze nel procedimento di misurazione -modello deterministico -modello probabilistico - La compatibilità

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Fondamenti di Automatica Proprietà strutturali e leggi di controllo aggiungibilità e controllabilità etroazione statica dallo stato Osservabilità e rilevabilità Stima dello stato e regolatore dinamico

Dettagli

Analisi della regressione multipla

Analisi della regressione multipla Analisi della regressione multipla y = β 0 + β 1 x 1 + β 2 x 2 +... β k x k + u 2. Inferenza Assunzione del Modello Classico di Regressione Lineare (CLM) Sappiamo che, date le assunzioni Gauss- Markov,

Dettagli

Quanti soggetti devono essere selezionati?

Quanti soggetti devono essere selezionati? Quanti soggetti devono essere selezionati? Determinare una appropriata numerosità campionaria già in fase di disegno dello studio molto importante è molto Studi basati su campioni troppo piccoli non hanno

Dettagli

Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. Correlazione. Regressione Lineare

Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. Correlazione. Regressione Lineare Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso di Statistica Medica Correlazione Regressione Lineare Corso di laurea in medicina e chirurgia - Statistica Medica Correlazione

Dettagli

PREVISIONE. E inutile cercare di prevedere la componente deterministica. Quindi si opera su valori depurati di questa componente.

PREVISIONE. E inutile cercare di prevedere la componente deterministica. Quindi si opera su valori depurati di questa componente. PREVISIONE Sono analoghi a quelli di simulazione tranne che per l'uso dell'informazione: - si utilizzano tutte le informazioni disponibili (ingressi) fino all'istante t e si calcola il passo/i passi successivi

Dettagli

CHEMIOMETRIA. CONFRONTO CON VALORE ATTESO (test d ipotesi) CONFRONTO DI VALORI MISURATI (test d ipotesi) CONFRONTO DI RIPRODUCIBILITA (test d ipotesi)

CHEMIOMETRIA. CONFRONTO CON VALORE ATTESO (test d ipotesi) CONFRONTO DI VALORI MISURATI (test d ipotesi) CONFRONTO DI RIPRODUCIBILITA (test d ipotesi) CHEMIOMETRIA Applicazione di metodi matematici e statistici per estrarre (massima) informazione chimica (affidabile) da dati chimici INCERTEZZA DI MISURA (intervallo di confidenza/fiducia) CONFRONTO CON

Dettagli

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2)

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2) Corso di Teoria dei Sistemi Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2) Prof. Ing. Daniele Testi DESTeC, Dipartimento di Ingegneria dell Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni

Dettagli

Validazione ediagnostica

Validazione ediagnostica Validazione ediagnostica Il processo di identificazione di un modello di regressione consiste nell iterazione delle seguenti fasi: 1. formulazione di un modello provvisorio 2. stima dei parametri 3. critica

Dettagli

Simulazione. Definizione dei parametri. Confronto e validazione. Modello del sistema. Valori di aspettazione delle osservabili

Simulazione. Definizione dei parametri. Confronto e validazione. Modello del sistema. Valori di aspettazione delle osservabili Simulazione L'applicazione principale di metodi Monte Carlo è la simulazione di processi che hanno delle caratteristiche di casualità: processi stocastici (es. random walk, simulazione di code, sistemi

Dettagli

Sub-Optimal Measurement-Based CAC Algorithm

Sub-Optimal Measurement-Based CAC Algorithm Tecniche per la garanzia di qualità in reti di Telecomunicazioni multiservizi Sottotema Controllo Courmayeur, 12-14 Gennaio 2000 Sub-Optimal Measurement-Based CAC Algorithm Gregorio Procissi procissi@iet.unipi.it

Dettagli

Teoria della probabilità Variabili casuali

Teoria della probabilità Variabili casuali Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria della probabilità Variabili casuali A.A. 2008-09 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Variabile casuale Una variabile

Dettagli

Serie storiche Mario Guarracino Laboratorio di Sistemi Informativi Aziendali a.a. 2006/2007

Serie storiche Mario Guarracino Laboratorio di Sistemi Informativi Aziendali a.a. 2006/2007 Serie storiche Introduzione Per alcuni dataset, l attributo target è soggetto ad un evoluzione temporale e risulta associato ad istanti di tempo successivi. I modelli di analisi delle serie storiche si

Dettagli

Vedi: Probabilità e cenni di statistica

Vedi:  Probabilità e cenni di statistica Vedi: http://www.df.unipi.it/~andreozz/labcia.html Probabilità e cenni di statistica Funzione di distribuzione discreta Istogrammi e normalizzazione Distribuzioni continue Nel caso continuo la probabilità

Dettagli

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2 Esercitazione con generatori di numeri casuali Seconda parte Sommario Trasformazioni di Variabili Aleatorie Trasformazione non lineare: numeri casuali di tipo Lognormale Trasformazioni affini Numeri casuali

Dettagli

1. Assegnazione degli autovalori

1. Assegnazione degli autovalori Fino ad ora abbiamo affrontato i seguenti temi:. ssegnazione degli autovalori Problema: assegnare gli autovalori ad un sistema di controllo a retroazione. Si considera: Bu y E il controllore assume la

Dettagli

ANALISI ARMONICA. G(s) Analisi armonica. Funzione di risposta armonica

ANALISI ARMONICA. G(s) Analisi armonica. Funzione di risposta armonica CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI ARMONICA Analisi

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

P ( X n X > ɛ) = 0. ovvero (se come distanza consideriamo quella euclidea)

P ( X n X > ɛ) = 0. ovvero (se come distanza consideriamo quella euclidea) 10.4 Convergenze 166 10.4.3. Convergenza in Probabilità. Definizione 10.2. Data una successione X 1, X 2,...,,... di vettori aleatori e un vettore aleatorio X aventi tutti la stessa dimensione k diremo

Dettagli

Valutazione della capacità dissipativa di un sistema strutturale

Valutazione della capacità dissipativa di un sistema strutturale Tecniche innovative per l identificazione delle caratteristiche dinamiche delle strutture e del danno Valutazione della capacità dissipativa di un sistema strutturale Prof. Ing. Felice Carlo PONZO - Ing.

Dettagli

Analisi di Regressione Multivariata. β matrice incognita dei coeff. di regressione (regr. lineare in β)

Analisi di Regressione Multivariata. β matrice incognita dei coeff. di regressione (regr. lineare in β) Analisi di Regressione Multivariata Regressione: metodologia per dedurre info e per anticipare risposte di una variabile dip. Modello classico di regressione lineare: Y {z} n k = {z} X β + ρ {z} {z} n

Dettagli

x ;x Soluzione Gli intervalli di confidenza possono essere ottenuti a partire dalla seguente identità: da cui si ricava: IC x ;x = +

x ;x Soluzione Gli intervalli di confidenza possono essere ottenuti a partire dalla seguente identità: da cui si ricava: IC x ;x = + ESERCIZIO 6.1 Si considerino i 0 campioni di ampiezza n = estratti da una popolazione X di N = 5 elementi distribuiti normalmente, con media µ = 13,6 e σ = 8,33. A partire dalle 0 determinazioni della

Dettagli

Politecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale. II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 25 luglio 2011

Politecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale. II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 25 luglio 2011 Politecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 25 luglio 2011 c I diritti d autore sono riservati. Ogni sfruttamento commerciale non

Dettagli

STATISTICA 1, metodi matematici e statistici Introduzione al linguaggio R Esercitazione 7:

STATISTICA 1, metodi matematici e statistici Introduzione al linguaggio R Esercitazione 7: esercitazione 7 p. 1/13 STATISTICA 1, metodi matematici e statistici Introduzione al linguaggio R Esercitazione 7: 20-05-2004 Luca Monno Università degli studi di Pavia luca.monno@unipv.it http://www.lucamonno.it

Dettagli

Distribuzioni campionarie

Distribuzioni campionarie 1 Inferenza Statistica Descrittiva Distribuzioni campionarie Statistica Inferenziale: affronta problemi di decisione in condizioni di incertezza basandosi sia su informazioni a priori sia sui dati campionari

Dettagli

Sistemi II. Sistemi II. Elisabetta Colombo

Sistemi II. Sistemi II. Elisabetta Colombo Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico 2011-2012, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html 1 2 3 con R.C.+ o 1.10 Rango massimo e determinante con R.C.+

Dettagli

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 7 11.03.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Test di indipendenza tra mutabili In un indagine vengono rilevate le informazioni su settore produttivo (Y) e genere (X)

Dettagli

Statistica multivariata Donata Rodi 08/11/2016

Statistica multivariata Donata Rodi 08/11/2016 Statistica multivariata Donata Rodi 08/11/2016 MANOVA: Multivariate Analysis of Variance Due o più variabili dipendenti quantitative Una o più variabili indipendenti categoriali (con più livelli) Residui

Dettagli

2. Risolvere con il metodo di eliminazione di Gauss con pivoting parziale il seguente sistema lineare:

2. Risolvere con il metodo di eliminazione di Gauss con pivoting parziale il seguente sistema lineare: Esercizi sui metodi diretti per la risoluzione di sistemi lineari 1. Data la matrice 1 0 2 1 3 1 5 2 1 determinare la sua fattorizzazione P LR. Risolvere il sistema Ax = b con b = (3, 5, 6) T mediante

Dettagli

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati STUDIO DI CIRCUITI CONTENENTI DIODI USO DI MODELLI SEMPLIFICATI 1 Primo modello 2 Secondo modello 4 Terzo modello 6 La caratteristica e la retta di carico 8 Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli

Dettagli

Metodologia Sperimentale Agronomica / Metodi Statistici per la Ricerca Ambientale

Metodologia Sperimentale Agronomica / Metodi Statistici per la Ricerca Ambientale DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI PRODUZIONE, TERRITORIO, AGROENERGIA Marco Acutis marco.acutis@unimi.it www.acutis.it CdS Scienze della Produzione e Protezione delle Piante (g59) CdS Biotecnologie

Dettagli

CAPITOLO 11 ANALISI DI REGRESSIONE

CAPITOLO 11 ANALISI DI REGRESSIONE VERO FALSO CAPITOLO 11 ANALISI DI REGRESSIONE 1. V F Se c è una relazione deterministica tra due variabili,x e y, ogni valore dato di x,determinerà un unico valore di y. 2. V F Quando si cerca di scoprire

Dettagli

Campionamento e quantizzazione

Campionamento e quantizzazione Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Campionamento e quantizzazione A.A. 2008-09 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Conversione analogico-digitale L elaborazione

Dettagli

Teoria dell informazione

Teoria dell informazione Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria dell informazione A.A. 2008-09 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Modello di sistema di comunicazione Il modello di

Dettagli

R - Esercitazione 6. Andrea Fasulo Venerdì 22 Dicembre Università Roma Tre

R - Esercitazione 6. Andrea Fasulo Venerdì 22 Dicembre Università Roma Tre R - Esercitazione 6 Andrea Fasulo fasulo.andrea@yahoo.it Università Roma Tre Venerdì 22 Dicembre 2017 Il modello di regressione lineare semplice (I) Esempi tratti da: Stock, Watson Introduzione all econometria

Dettagli

Il filtro di Kalman stazionario e il regolatore LQG

Il filtro di Kalman stazionario e il regolatore LQG Il filtro di stazionario e il regolatore LQG P. Valigi Ottimizzazione e Controllo 30 Aprile 2014 L estensione di KF al caso stazionario/intervallo infinito Nell estensione del filtro di ad intervallo infinito

Dettagli

27 Marzo (a) Formulare una ipotesi sul modello tempo di vita di questa valvola e sottoporla a verifica.

27 Marzo (a) Formulare una ipotesi sul modello tempo di vita di questa valvola e sottoporla a verifica. Prova scritta di Affidabilità dei sistemi e Controllo statistico di qualità 27 Marzo 20 Tempo di lavoro: 2 ore. Gli esercizi vanno svolti in un file word. Riportare su questo file sia i grafici che eventuali

Dettagli

Esercitazione 3 - Statistica II - Economia Aziendale Davide Passaretti 23/5/2017

Esercitazione 3 - Statistica II - Economia Aziendale Davide Passaretti 23/5/2017 Esercitazione 3 - Statistica II - Economia Aziendale Davide Passaretti 3/5/017 Contents 1 Intervalli di confidenza 1 Intervalli su un campione 1.1 Intervallo di confidenza per la media................................

Dettagli

( t) NR( t) NR( t) ( t)

( t) NR( t) NR( t) ( t) prof Valerio CURCIO Simulazione del prezzo del petrolio 1 1. Processi stocastici stazionari e non stazionari dall analisi del prezzo del petrolio Quello che vogliamo fare in questo articolo è un analisi

Dettagli