Risparmiare acqua.. si può Presentazione dei risultati del progetto di risparmio idrico Bagnacavallo Tiziano Draghetti, Giuseppe Bortone e Emanuele Cimatti Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua pag. 1
Il Piano di Tutela delle Acque Il Piano di Tutela delle Acque è uno strumento finalizzato a raggiungere, mediante un approccio integrato di tutela qualiquantitativa, entro il 2016 l'obiettivo di qualità ambientale "buono" per i corpi idrici significativi superficiali, sotterranei e marini tappa intermedia al 2008 per raggiungere l'obiettivo di qualità ambientale "sufficiente è articolato per bacini presenti sul territorio regionale pag. 2
Le previsioni del Piano L'elaborazione del Piano di Tutela ha rappresentato un significativo sforzo di aggiornamento e verifica delle conoscenze in materia di tutela e gestione delle acque a livello di intero sistema regionale. Il Piano presenta un approccio integrato e prospettico coerente con i più recenti indirizzi dell'unione Europea pone come indirizzo prioritario la necessità di attuare politiche e strategie di governo della domanda d'acqua, puntando ad una più efficace regolazione dell'offerta, considerando le nuove condizioni meteoclimatiche e valutando le dinamiche dei consumi. Si basa sulle proiezioni future tenendo conto delle possibili evoluzioni al 2016 dei tre settori: civile, industriale e agrozootecnico pag. 3
Prelievi idrici in Emilia-Romagna Agricoltura:1405 Mm 3 Civile: 489 Mm 3 /a Industria: 232 Mm 3 /a Industria 11% Civile 23% Deficit 24 + 46 = 70 Mm 3 Agricoltura 66% Prelievo totale: 2126 Mm 3 /a pag. 4
Le priorità del PTA Qualità e quantità (che sono collegate). Abbiamo posto l accento sulla preservazione. Risparmio nei tre settori miglioramento della gestione, interconnessione, uso plurimo, riuso delle acque reflue, invasi in area golenale o lungo il percorso dei canali irrigui ripristino dei volumi di invaso esistenti e in ultima ipotesi nuova grande infrastrutturazione pag. 5
Sintesi dei consumi e prelievi idrici connessi ai diversi usi per le province emilianoromagnole (Mm 3 /anno) Provincia Civile 1 Consumi all'utenza Agrozootecnico Industriale 1 Totale Totale al lordo delle perdite di distribuzione 2 Falda Prelievi Acque superficiali 3 Totale 2 Piacenza 26 101 14 141 177 96 81 177 Parma 42 68 50 160 210 131 79 210 Reggio Emilia 40 119 22 181 304 114 198 312 Modena 55 76 33 164 245 114 130 243 Bologna 83 72 30 184 280 100 180 279 Ferrara 29 287 21 337 589 12 577 588 Ravenna 33 70 46 149 189 47 118 164 Forlì-Cesena 28 29 12 70 83 33 84 117 Rimini 30 6 4 40 48 30 5 35 Totale regione 365 829 232 1426 2125 676 1450 2125 In percentuale 4 26% 58% 16% 100% - 32% 68% 100% Efficienza = 67% pag. 6
Principali dati relativi agli usi civili per il territorio emiliano-romagnolo (Mm 3 /anno) Provincia Resi_ Aziende acquedottistiche Prelievi Totale Prelievi 1 denti % Serviti Volumi % Perdite autonomi e Alle utenze Al lordo delle perdite Falda Acque erogati o apparenti acq. rurali di distribuzione superficiali ( 10 3 ) fatturati Erogati o Dotazioni Immessi Dotazioni 2 fatturati (l/res/giorno) nelle reti (l/res/giorno) Piacenza 267 94% 24.3 22% 1.3 25.6 262 32.4 333 26.0 6.4 Parma 400 91% 38.4 31% 3.3 41.7 286 59.0 404 46.5 12.7 Reggio Emilia 456 87% 34.6 32% 4.9 39.6 238 56.2 338 54.8 9.0 Modena 633 97% 53.3 29% 1.9 55.2 239 77.4 335 65.9 9.3 Bologna 922 99% 81.5 22% 1.1 82.6 246 105.7 314 56.0 49.0 Ferrara 348 100% 28.8 36% 0.1 28.9 228 45.2 356 0.1 44.9 Ravenna 352 91% 30.4 20% 2.7 33.0 257 40.9 318 4.9 11.5 Forlì-Cesena 357 94% 26.2 17% 2.1 28.3 218 33.8 260 7.6 60.0 Rimini 275 97% 28.5 20% 1.0 29.5 295 36.6 365 20.9 2.7 Totale 4009 95% 346 26% 18 364 249 487 333 283 205 (1) Si osservano apprezzabili flussi idrici interprovinciali e quindi a livello provinciale i totali al lordo delle perdite di distribuzione non coincidono necessariamente con i prelievi; sono modesti i flussi idrici in entrata e in uscita dal territorio regionale (e si bilanciano quasi completamente) (2) Compresi sorgenti e pozzi di subalveo pag. 7
350 300 250 200 150 100 50 0 Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua Consumi civili in l/ab/g Serie1 pag. 8 Piacenza litri/ab/giorno Parma Reggio- Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì- Rimini Totale
Consumi all utenza - Con Programma conservazione 445 425 405 385 365 345 325 con senza 2000 2008 2016 Obiettivi del PTA Dotazione procapite giornaliera domestica 170 L/ab/g 150 L/ab/g al 2016 (12% di riduzione) Dotazione complessiva procapite giornaliera inclusiva degli altri usi extradomestici 249 L/ab/g 219 (12%) Riduzione delle perdite in acquedotto dal 26% 18% pag. 9
Perché una campagna di questo tipo? Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua Indagine sull uso dell acqua da parte delle famiglie (estate 2002). Consapevoli che l acqua è una risorsa preziosa e finita, da tutelare, ma disattenti e distratti nella vita pratica di ogni giorno. Nell 80% delle case non sono installati apparecchi per la riduzione del consumo idrico, e solo il 52,2% sa che in commercio esistono prodotti di questo tipo. Il 78,6% dichiara di non aver mai adottato alcun accorgimento per ridurre il consumo di acqua (ad es. non far scorrere l acqua inutilmente, lavatrice a pieno carico, etc.). inoltre, forte (quanto sconosciuta) connessione tra risparmio idrico e risparmio energetico... pag. 10
Opuscolo Locandina Segnalibro pag. 11
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Primi progetti ed iniziative di risparmio Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua Settore agricolo: Protocollo d intesa con URBER (Unione Regionale Bonifiche Emilia- Romagna); Rottamazione dei sistemi irrigui a bassa efficienza; Settore civile: Progetto Pilota di risparmio domestico a Bagnacavallo (Ravenna); Settore industriale: Progetto Ri-Riusi ; Educazione ed informazione: Campagna di comunicazione ed educazione... pag. 13
Le altre esperienze..non bastano Il progetto Catalonia saves water finanziato dalla Agenzia Catalana dell Acqua ( Barcellona, Torredembarra and Santa Perpètua de Mogoda), ha dimostrato che introducendo gratuitamente i riduttori di flusso in un campione di edifici delle tre città, i risparmi di acqua variano per i dintorni di Barcellona dal 8 all11 % (media 170 l/ab/ giorno prima dell installazione) e per altre zone con consumi minori e a più basso reddito dal 7 al 10% (110 l/ab/giorno prima dell installazione) Francoforte (-20%) Saragozza (1.000.000 m 3 in un anno) Berlin Wasser da 110 L/AE/d a 80 L/AE/d al 2010 pag. 14
Azioni dimostrative:il Progetto Bagnacavallo Rafforzare la fiducia della pubblica opinione nell efficacia di queste azioni (era necessario nonostante ci siano in Europa tanti casi di successo: Saragoza in Spagna, lo stato federale dell Assia in Germania) Ottenere dati operativi, dimensionali e progettuali certi, da trasferire agli Enti di programmazione e controllo e ai gestori del Servizio Idrico Integrato Avviare una sperimentazione su un area significativa, considerando le esperienze locali già avviate in regione: es alberghi ecologici (Legambiente), scuole e piscina Bologna, ENEA Aquasave, Ravenna etc Accordo con Comune di Bagnacavallo (coordinamento), Provincia e Hera Ravenna, Legambiente con il supporto dell Università di Parma. pag. 15
Gli obiettivi Quantificare in maniera scientifica il risparmio idrico valutare quindi l efficacia di un approccio sia tecnologico che comportamentale Valutare il connesso risparmio energetico (nel libro bianco della Commissione Europea sul risparmio energetico si sottolinea che il riscaldamento dell'acqua incide come secondo fattore (25% del totale) nei consumi energetici negli edifici, dopo il riscaldamento generale (57%). pag. 16
Energy end-use of households in EU pag. 17
La sperimentazione installazione dei dispositivi nel Comune di Bagnacavallo; monitoraggio dei consumi delle utenze per un periodo di un anno; analisi statistica dei valori dei consumi finalizzata a stabilire una eventuale differenza nei consumi dovuta all uso dei dispositivi e l entità di tale differenza Per ragioni di attendibilità statistica è stato programmato anche il monitoraggio di un gruppo di controllo (Fusignano) pag. 18
Il programma Inizio distribuzione kit dicembre 2003 E stato allestito un punto di informazione e di distribuzione del kit presso il locale ufficio Hera con la collaborazione dei volontari di Legambiente Misurazione dei consumi fino ad aprile 2005 Confrontati i consumi registrati nell anno di sperimentazione 2004 con quelli dell anno precedente pag. 19
IL RISULTATO il risparmio è stato verificato tramite test statistici con un gruppo di controllo di Fusignano che nello stesso periodo non ha mostrato significativi mutamenti dei consumi Risparmio circa 10 % pro-capite Alta significatività statistica della stima del risparmio a Bagnacavallo Rappresenta la reale portata della misura in quanto tiene conto anche della possibilità che alcuni utenti possano non aver istallato i riduttori E legittima quindi l estrapolazione a realtà più vaste pag. 20
Il Progetto Bagnacavallo Risparmio energetico Oltre al risparmio di acqua, la sperimentazione ha permesso di riscontrare e calcolare, sulla base delle schede approvate dall Autorità Nazionale dell Energia Elettrica e del Gas anche un risparmio di energia pari a circa 44 TEP (tonnellate di petrolio equivalenti) anno E possibile ottenere un riconoscimento economico da parte dell Autorità a Hera Ravenna pari a 44 titoli di efficienza energetica (c.d. certificati bianchi) e di un contributo di circa 100 Euro per TEP risparmiato per 5 anni pag. 21
Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua Il Progetto Bagnacavallo Il conto economico costi acquisto riduttori distribuiti: circa 18.000 euro contributi per un valore di 100 euro a TEP per 5 anni (senza considerare commercializzazione sul mercato dei certificati bianchi che partirà nel 2006) circa 22.000 euro Costo acqua risparmiata (15 L/procapite/giorno; 0.5 Euro/m 3 valore molto prudenziale) circa13000 Euro/anno * 5 anni = 65000 Euro A fronte di un investimento di 18000 euro si capitalizzano circa 80000 Euro in 5 anni Troppo ottimismo? E sicuramente un investimento che ha tempi di ritorno molto bassi Se applicato al PTA 12% degli obiettivi del PER (54.000TEP; 12% della riduzione al 2010 dei consumi civili) Modifica del metodo regionale per la tariffazione pag. 22
La leva tariffaria I dati mostrano un calo nell uso dell acqua per il settore civile nella maggior parte dei paesi europei. Questo dato è più pronunciato nei 10 nuovi entranti e in Bulgaria e Romania, con una riduzione del 30 % durante gli anni 90. Nella maggior parte di questi paesi le nuove condizioni economiche hanno condotto le aziende distributrici ad aumentare il prezzo e ad installare i contatori nelle case. Questo ha portato gli utenti a consumare meno acqua EEA, The European Environment Outlook pag. 23
Il costo dell acqua pag. 24
Una tariffa di riferimento regionale Si possono trovare margini di efficientamento senza necessariamente incrementare significativamente l attuale tariffa Non agire solo sul fronte della domanda, ma incentivare il sistema dell offerta nei comportamenti virtuosi di risparmio e conservazione Esigenza di includere nella tariffa di riferimento strumenti di promozione della qualità del servizio e dell efficienza Esigenza di rendere la tariffa più adatta a sostenere le politiche ambientali Esigenza di ammodernare il glorioso metodo normalizzato (basato sui consumi) pag. 25
La normativa introdotta (art. 47 L.R. 7/2004) 1. Con decreto del presidente della Giunta regionale è stabilito il metodo per definire la tariffa relativa al servizio idrico integrato ed alla gestione dei rifiuti, sentite le organizzazioni economiche, sociali e sindacali maggiormente rappresentative sul territorio regionale e previo parere della Commissione consiliare competente. 2. Il metodo è determinato tenendo conto. RICHIAMO DEGLI ELEMENTI FONDAMENTALI PREVISTI DALLA L. 36/94 pag. 26
La normativa introdotta (art. 47 L.R. 7/2004) Ricorso alla Corte Costituzionale da parte della Presidenza del Consiglio per illegittimità costituzionale in riferimento all art. 117 della Costituzione. Sentenza n. 335/2005 del 27-7-2005 della Corte Costituzionale con la quale viene dichiarata inammissibile la questione di legittimità costituzionale sollevata dal ricorso. pag. 27
Elementi fondamentali di una tariffa regionale Promozione della qualità del servizio reso e del risparmio e conservazione della risorsa attraverso meccanismi di incentivazione/disincentivazione Definizione di un indice composto di performance che può dare luogo all applicazione alla tariffa di un incentivo/disincentivo variabile Le aree chiave coperte dall indice sono: - fornitura del servizio (Interruzioni della fornitura non pianificate, servizio pronto intervento fognatura); - servizio customer (Call center, risposte ai reclami, facilità di pagamento, servizi per disabili, ) - impatto ambientale (perdite di rete, fornitura entro un range definito della dotazione pro-capite ottimale, in relazione agli obiettivi del PTA) pag. 28
Elementi fondamentali di una tariffa regionale Promozione della qualità del servizio reso e del risparmio e conservazione della risorsa attraverso meccanismi di incentivazione/disincentivazione Rendere neutro per ATO e Gestore il risultato/rischio economico, fatta salva una franchigia, conseguente ai delta tra volumi previsti e volumi effettivamente erogati pag. 29
Conclusioni La sperimentazione ha mostrato che l installazione dei riduttori di flusso e la campagna di comunicazione possono realmente influire sui comportamenti e ridurre i consumi senza rinunciare alla qualità del servizio e contemporaneamente si può risparmiare sulle tariffe dell acqua e dell energia contribuendo agli obiettivi del protocollo di Kyoto: contenimento delle emissioni di CO 2 pag. 30
Una, dieci cento Bagnacavallo Comuni vicini a Bagnacavallo (Massalombarda etc) Altri della Provincia di Ravenna hanno espresso il proprio interesse, utilizzando i riduttori di flusso rimasti dal progetto pilota Guastalla La Provincia di Bologna si appresta a realizzare un progetto simile, ma su più larga scala, in tutto il Comune di Castel San Pietro (con la potenzialità di utilizzare ulteriori apparecchiature di semplice utilizzo) sempre con il supporto regionale pag. 31