La valutazione delle Borse di Lavoro erogate dal POR FSE 2007-2013 della Regione Marche

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La valutazione delle Borse di Lavoro erogate dal POR FSE 2007-2013 della Regione Marche Novembre 2012

Sommario 1. Introduzione... 3 2. L'individuazione del gruppo dei trattati e del gruppo dei non trattati... 6 3. Le variabili-risultato... 10 3.1 La misurazione delle variabili risultato... 11 4. La stima degli effetti... 12 4.1 L'eterogeneità degli effetti... 15 5. Considerazioni conclusive... 17 Allegati... 18 Allegato 1: Criterio B... 18 Allegato 2: Criterio A... 22 2

1. Introduzione La programmazione POR FSE 2007-2013 della Regione Marche prevede - quale strumento di politica attiva del lavoro - l'erogazione di borse lavoro per facilitare l ingresso nel mercato del lavoro dei diplomati e dei laureati, in particolare nelle piccole e medie imprese, privilegiando allo stesso tempo percorsi finalizzati all innovazione di processo e di organizzazione. Secondo i dati SIFORM disponibili al 31.12.2011, nell'arco della programmazione FSE 2007-2013, oltre 30 milioni di euro, pari a quasi un quinto del totale, sono stati impegnati per progetti di work experience nelle Marche. Più nello specifico, gli obiettivi alla base della progettazione di questo intervento di politica attiva del lavoro possono essere così riassunti: Promuovere azioni di inserimento professionale che favoriscano l entrata nel mercato del lavoro dei più giovani 1 ; Realizzare azioni specifiche per coniugare gli interventi di incentivazione alle imprese con interventi di supporto all incrocio domanda-offerta ed all inserimento in azienda. Questo studio intende verificare se le borse di lavoro rappresentano davvero un incentivo per i giovani marchigiani in possesso di una laurea o quantomeno di un diploma per inserirsi nel mercato del lavoro, anche nell attuale fase recessiva. La principale questione è identificare l effetto dell'intervento sul risultato, isolandolo da ciò che sarebbe accaduto comunque, per la presenza di altri fattori non attribuibili all intervento che influenzano il successo occupazionale dei giovani diplomati e laureati. Per individuare il cambiamento indotto dalla partecipazione ad una borsa lavoro è necessario un disegno valutativo di tipo controfattuale, che stima l effetto della borsa lavoro come differenza tra il successo occupazionale che si osserva in sua presenza e quanto si sarebbe osservato in sua assenza. Seppur in maniera sintetica, si sintetizza la questione da un punto di vista formale. Si consideri il caso in cui la variabile-risultato Y (ad esempio, occupato o no) sia definita nel modo seguente: Y i :{0,1} t.c. con Y i = 0 se i non è occupato e Y i = 1 se i è occupato. Allo stesso tempo, distinguiamo se l individuo è stato sottoposto al trattamento (Y i 1 ) oppure no (Y i 0 ). L effetto è definito come la differenza δ tra il valore della variabilerisultato osservata dopo che le unità trattate sono state esposte alla policy (T = 1) ed il valore che la stessa variabile avrebbe assunto se le medesime unità non fossero state esposte alla policy (T = 0). In termini formali si è soliti esprimere l obiettivo della valutazione in termini del valore atteso E (cioè la media) ATT: E( δ T = 1) = E (Y i 1 - Y i 0 T = 1) = E ( Y i 1 T = 1) E ( Y i 0 T = 1) Questa è la quantità di maggior interesse dal punto di vista di politica economica, che prende il nome di Effetto Medio sui Trattati (Average Effect of the Treatment on the Treated, ATT). L effetto da stimare è definito come differenza tra i valori assunti dalla variabile-risultato di cui uno è il valore osservato (valore fattuale, E (Y i 1 T=1)); l altro è ipotetico, cioè è il valore che si sarebbe osservato tra gli stessi soggetti se questi non fossero stati esposti alla politica (valore controfattuale, E(Y i 0 T=1)). Quest'ultimo non è mai diretta- 1 In realtà, l'unico vincolo relativo all'età per l'ottenimento di una borsa lavoro è quello di non aver compiuto 65 anni. 3

mente osservabile per i trattati. Da qui, il problema metodologico di come ottenere una stima dell'effetto accettabile, cioè non distorta dalle differenze di partenza tra i due gruppi (autoselezione). Ci si potesse muovere in ambito sperimentale, l assegnazione degli individui ai due gruppi (trattati e non trattati) sarebbe casuale, ad esempio con un sorteggio; in tal modo la variabile-risultato sarebbe indipendente dall assegnazione al trattamento e ciò assicurerebbe l omogeneità dei due gruppi di soggetti sia rispetto alle caratteristiche osservabili (età, sesso, titolo di studio,ecc) sia rispetto alle caratteristiche non osservabili (o latenti) quali ad esempio la motivazione nella ricerca del lavoro, le abilità, l intelligenza, ecc.. In questo caso l effetto casuale medio ATT è ottenuto tramite semplice differenza tra i risultati medi rilevati nei due gruppi. In ambito non sperimentale la stima dell effetto casuale medio ATT ottenuto tramite la differenza tra valori medi osservati nei due campioni è affetta da distorsione, per la presenza di errori sistematici causati da avvenimenti esogeni al programma e dal processo di autoselezione dei partecipanti. Per eliminare tali distorsioni nella situazione non sperimentale si ricorre a quasi-esperimenti. Esistono metodi che si differenziano in base alle tecniche statistiche e in base ai dati disponibili. Tra questi si ricordano l abbinamento statistico (propensity score matching), in cui si cerca un gruppo di controllo simile ai trattati in base a caratteristiche osservabili; la differenza nelle differenze (difference-in-differencies), qualora si disponga di informazioni sulla variabile-risultato prima e dopo l intervento; l esperimento naturale (instrumental variable), con cui si sfrutta un qualche fenomeno correlato al risultato indirettamente attraverso una variabile chiave indipendente; la discontinuità attorno ad una soglia (regression discontinuity design), laddove vi sia un razionamento dell intervento in base a un qualche criterio ordinabile: le persone nelle vicinanze del valore soglia si assume siano simili. Non esiste un metodo controfattuale superiore agli altri, poiché ogni tipo di test controfattuale ha una sua validità entro determinate assunzioni, che rappresentano vincoli metodologici standard da rispettare. Esistono solo test effettuati correttamente (con un qualsiasi metodo) o no. Il ricorso all uno o all altro metodo dipende esclusivamente dalla natura dei dati e dalle domande valutative. Si ribadisce inoltre che l effettuazione di test controfattuali (che dovrebbe essere maggiormente praticata nella valutazione delle politiche pubbliche) deve essere intesa non come un giudizio di valore sull intervento svolto, ma come una solida base su cui ragionare ed apprendere dall esperienza per poi intervenire sul disegno delle politiche, quando queste siano ripetibili. Nel nostro specifico caso il disegno valutativo ricorre all ultimo metodo citato (RDD - Regression Discontinuity Design), sfruttando il fatto che l intervento di politica attiva noto come borse lavoro e borse ricerca prevede un razionamento: le persone che fanno domanda sono ordinabili in base ad un punteggio, al di sotto del quale la domanda non è accettata. Questo quasi-esperimento è pertanto diverso da quello condotto lo scorso anno sulle azioni formative, che era imperniato sull abbinamento statistico. Tali sperimentazioni sono coerenti con l obiettivo dell Autorità di Gestione di dotarsi di un insieme di metodologie robuste e parsimoniose (quindi di facile accessibilità e lettura) per monitorare l efficacia delle politiche pubbliche realizzate. Nell'interpretazione dei risultati occorre tener presente che questo metodo controfattuale RDD fornisce risultati validi per il sottogruppo della popolazione considerata (i soggetti attorno alla soglia) ma incorre in limiti di generalizzazione a tutta la popolazione ( l'intera platea di soggetti che hanno partecipato all'espe- 4

rienze delle borse lavoro). Si parla in questo caso di un metodo con forte validità interna e di limitata validità esterna. Di seguito, pertanto, si descriverà la metodologia utilizzata nell'analisi valutativa, ovvero nell ordine: come sono stati identificati i due gruppi (ammessi e non ammessi); quali sono le variabili-risultato oggetto di osservazione e misurazione e da quali fonti informative; se vi sono effetti direttamente imputabili all'intervento delle borse lavoro. 5

2. L'individuazione del gruppo dei trattati e del gruppo dei non trattati I borsisti sono stati scelti attraverso una graduatoria. Questo fa sì che ad ogni candidato sia stato assegnato un punteggio (in base alle Linee Guida dell AdG) e che esista una soglia di ammissibilità: i candidati che superano la soglia hanno diritto a ricevere la borsa, i candidati che si posizionano al di sotto ne sono esclusi. Questo permette di utilizzare il modello di esperimento controfattuale basato sull idea di discontinuità (RDD). In termini formali, dato un punteggio G (che è una variabile discreta ordinabile), si ha: P (T= 1 G soglia) = 1 e P (T= 0 G < soglia) = 1 Se G raggiunge o supera la soglia, T è sempre uguale a 1; viceversa se G è inferiore alla soglia T è sempre uguale a zero. Si misura l'effetto del trattamento per gli individui che hanno valori di G vicini alla soglia. In simboli, sono gli individui compreso nell'intervallo: soglia - φ < G < soglia + φ dove φ è il limite di un intervallo: quanto più piccolo è φ tanto più attorno alla soglia si crea una situazione simile alla randomizzazione. I candidati immediatamente sopra sono sostanzialmente equivalenti ai candidati immediatamente sotto la soglia e, in queste condizioni, si può assumere che l'assegnazione al trattamento è come se fosse affidata al caso. Quindi i candidati appena sotto la soglia rappresentano una buona approssimazione per il controfattuale e qualsiasi discontinuità nel valore atteso in corrispondenza della soglia può essere interpretata come evidenza dell effetto causale dell aver ricevuto la borsa. L ampiezza della soglia va determinata empiricamente, in base alla numerosità delle osservazioni. Illustrati gli aspetti teorici, specifichiamo nel dettaglio i passi operativi che hanno condotto all'individuazione dei due gruppi da utilizzare nell'analisi controfattuale. L'archivio di partenza (estratto dal SIFORM) è rappresentato dall'elenco di tutti coloro che hanno presentato una domanda per l'ottenimento di una borsa di lavoro; tale archivio consta di 3.935 osservazioni. Per il 59,3% del totale (2.334 osservazioni) risulta disponibile il punteggio attribuito in occasione della valutazione della domanda di partecipazione; per questi dati è allora possibile costruire una graduatoria ordinata delle domande. Gli ammessi sono 1.730, mentre quelli non ammessi 604. Nella tavola successiva si può apprezzare la consistenza dei due gruppi a seconda che si tratti di borse di lavoro indirizzate ai laureati o ai diplomati. Borse per diplomati Borse per laureati Totale Non ammesso 212 392 604 Ammesso 1.162 568 1.730 Totale 1.374 960 2.334 6

Per circoscrivere il periodo di osservazione, si sono individuati gli ammessi e i non ammessi che hanno presentato la domanda di ammissione al corso nello stesso periodo, il 2009 2 ; ciò naturalmente ha comportato un assottigliamento delle consistenze, come evidenziato nella tavola successiva. Borse per diplomati Borse per laureati Totale Non ammesso 187 89 276 Ammesso 1.049 354 1.403 Totale 1.236 443 1.679 Sui due gruppi sono state effettuate alcune ulteriori operazioni di verifica. Anzitutto, relativamente agli ammessi, sono state prese in considerazione quelle domande per le quali il sistema informativo della Regione Marche forniva sia una data di avvio che una di termine; in altre parole, sono stati considerati esclusivamente i beneficiari che, una volta ammessi all'intervento, hanno terminato l'attività formativa, escludendo pertanto sia coloro che alla data di estrazione degli archivi risultavano ancora in essere sia coloro che invece risultavano ritirati. In secondo luogo, sono state effettuate verifiche volte a rilevare l'esistenza di eventi multipli. Infatti, per gli ammessi accade che un laureato, avendone i requisiti, abbia inoltrato sia una domanda per una borsa di lavoro indirizzata ai laureati sia una per i diplomati; per i non ammessi occorre invece verificare che non abbiano presentato una successiva domanda, questa volta valutata positivamente. Infine, per gli ammessi è stata verificata la coerenza interna delle informazioni desumibili dall'archivio regionale in termini di consequenzialità delle date di presentazione, avvio e termine della esperienza formativa. Tale operazione ha portato alla luce l'esistenza di un certo numero di ammessi che presentavano, ad esempio, una data di conclusione della borsa lavoro uguale a quella di avvio; pertanto, sono stati esclusi dall'analisi. Nella tavola successiva si ripresenta la consistenze dei gruppi al netto della ripulitura dei dati. Complessivamente, quello degli ammessi è rappresentato da 1.136 unità, mentre quello dei non ammessi da 266 unità. Borse per diplomati Borse per laureati Totale Non ammesso 177 89 266 Ammesso 843 293 1.136 Totale 1.020 382 1.402 Di seguito, invece, si riporta la distribuzione dei punteggi, per tipologia di borsa lavoro erogata. 2 Per coloro che sono stati ammessi è desumibile una data di avvio e una data di termine, contrariamente - come è naturale che sia - per i non ammessi. 7

Borse per diplomati Borse per laureati Density 0.01.02.03.04.05 20 40 60 80 100 Punteggio in graduatoria Density 0.01.02.03.04.05 20 40 60 80 100 Punteggio in graduatoria Rimane a questo punto da determinare di quanto discostarsi dalla soglia di discontinuità (fissata a 60 punti) al fine di isolare le persone più simili, tenendo presente il vincolo della robustezza della stima. Si sono sperimentati due criteri: col primo, si sono considerati tutti i soggetti (ammessi e non ammessi) con un punteggio compreso nell intervallo di 15 punti intorno alla soglia di discontinuità, mentre col secondo è stato fissato un intervallo di 10 punti. Si riporta la numerosità del gruppo degli ammessi e dei non ammessi nei due casi, a seconda che si tratti di una borsa lavoro rivolta a diplomati oppure a laureati. Con il criterio A, il numero di soggetti compresi ammonta a 971 unità, di cui i non ammessi, ossia il gruppo di controllo, sono 158 unità (16,3%); col criterio B i soggetti sono 681 unità e il gruppo di controllo mantiene la stessa proporzione del 16%. Criterio A: +/- 15 dalla soglia di discontinuità Borse per diplomati Borse per laureati Totale Criterio B: +/- 10 dalla soglia di discontinuità Borse per diplomati Borse per laureati Non ammesso 100 58 158 67 42 109 Ammesso 613 200 813 427 145 572 Totale 713 258 971 494 187 681 Totale I due gruppi non differiscono molto in termini di caratteristiche socio-anagrafiche. Concentrando l'attenzione sul criterio A, si possono notare alcune lievi differenze. Rispetto agli ammessi, il gruppo di controllo si caratterizza per una maggiore quota di stranieri e per una minore incidenza di donne e di soggetti giovani con al massimo 29 anni. I gruppi non sono omogenei dal punto di vista territoriale, in quanto i bandi di gara provinciali sono avvenuti in periodi diversi: ma l appartenenza territoriale verrà considerata come controllo nelle stime. 8

Tabella 1 - Le caratteristiche socio-anagrafiche del gruppo degli ammessi e dei non ammessi, a seconda del criterio (%). Criterio A: +/- 15 dalla soglia di discontinuità Criterio B: +/- 10 dalla soglia di discontinuità Non ammessi Ammessi Totale Non ammessi Ammessi Totale % donne 64,6 68,4 67,7 63,3 63,9 63,8 % stranieri 4,4 1,2 1,8 3,7 1,4 1,9 % giovani 63,9 67,0 66,4 64,2 67,2 66,7 % diplomati 49,4 50,4 50,2 47,7 50,1 49,7 9

3. Le variabili-risultato L'analisi controfattuale serve a verificare se l'intervento di politica attiva erogato dalla Regione Marche sia stato efficace, migliorando le probabilità di trovare lavoro per i beneficiari della borsa lavoro. Ma questa definizione di efficacia può avere dimensioni multiple e con le Comunicazioni Obbligatorie essa può essere estesa ad ulteriori domande valutative. Un arco ampio di domande valutative può aiutare a comprendere se gli effetti della misura agiscono non solo su un unica dimensione dell efficacia, ma su un insieme di caratteristiche legate all intensità o qualità dell esperienza lavorativa. Ad esempio, ci si può interrogare non solo sulla probabilità di trovare lavoro, ma anche sulla probabilità di trovarlo rapidamente; o di trovare un lavoro a tempo indeterminato. Queste domande di valutazione devono essere tradotte in variabili-risultato, cioè variabili che possano essere osservate e misurate. Gli studi sull'efficacia degli interventi di politiche attive del lavoro concentrano l'attenzione su un numero limitato di dimensioni quali ad esempio la condizione di occupazione ad un certo intervallo di tempo dalla conclusione dell'attività formativa (tipicamente a 6 e a 12 mesi dell'intervento); più raramente si considerano altre variabili-risultato come ad esempio, vedi sopra, la durata della ricerca di un lavoro a seguito dell'attività svolta. Il Prospetto successivo riporta il ventaglio delle variabili-risultato che si è provato ad osservare e misurare nella valutazione. Essa inoltre specifica l'arco temporale lungo il quali sono stati osservati gli eventi di avviamento e di cessazione riferibili ai due gruppi, ammessi e non ammessi. Il periodo di osservazione ha una durata di 12 mesi; tuttavia per gli ammessi esso inizia il giorno seguente alla data di termine della borsa lavoro; per i non ammessi comincia il giorno seguente alla data di presentazione della domanda. I due gruppi vengono necessariamente osservati in periodi parzialmente differenti, ma ciò non dovrebbe influire sulla stima degli effetti data la persistenza di un mercato del lavoro regionale stabilmente depresso. Infatti, il tasso di occupazione passa dal 63,8% del 2009 al 63,6% del 2010 e al 62,8% del 2011; quello di disoccupazione scende leggermente nel passaggio dal 2009 al 2010 (dal 6,6% al 5,7%) per poi nuovamente aumentare nel 2011 (6,7%). Prospetto- Domande valutative e Variabili risultato Condizione occupazionale a 6 e a 12 mesi dall'inizio del periodo di osservazione Occupati a tempo indeterminato a 12 mesi dall'inizio del periodo di osservazione Persone che hanno avuto almeno un esperienza di lavoro nel periodo di osservazione Numero di settimane (o mesi) lavorate nel periodo di osservazione Intervallo di tempo trascorso tra l'inizio del periodo di osservazione e il primo avviamento al lavoro Intervallo di tempo trascorso fra l'inizio del periodo di osservazione e il primo avviamento a tempo indeterminato Durata del primo avviamento successivo all'inizio del periodo di osservazione 10

3.1 La misurazione delle variabili risultato Dopo aver determinato l intervallo temporale di osservazione e la variabili risultato, rimane da chiarire in che modo esse sono state osservate e misurate, e qual è la fonte informativa utilizzata. La scelta di individuare il gruppo degli ammessi e quello dei non ammessi fra coloro che hanno presentato una domanda per l'ottenimento di una borsa lavoro nel corso del 2009 ha di fatto comportato l'inutilizzabilità di un'indagine telefonica assistita tramite CATI, per due motivi. In primo luogo, costringere l'intervistato a "tornare parecchio indietro nel tempo" avrebbe comportato un sensibile incremento degli errori di memoria con il rischio di distorcere le stime dell effetto, rendendo così vano lo sforzo valutativo. In secondo luogo, l'indagine telefonica non avrebbe permesso di rilevare le variabili-risultato per tutti i soggetti inclusi, vuoi per eventuali rifiuti di partecipare all'indagine, vuoi per mancato reperimento dell intervistato (nel caso in cui il numero di telefono in elenco potrebbe essere errato o non più attivo). Detto altrimenti, con l'indagine telefonica si sarebbe corso il rischio di diminuire il numero di osservazioni (appena sufficiente) e di rendere meno robusti i risultati. Per questi motivi, si è deciso di utilizzare le Comunicazioni Obbligatorie ai Centri per l Impiego. I vantaggi del loro utilizzo sono evidenti dal momento che riportano dati oggettivi e che consentono di ricostruire la sequenza degli eventi di un carriera lavorativa (avviamenti, proroghe o trasformazioni, cessazioni), eliminando i rischi legati agli errori di memoria. Inoltre, la disponibilità di dati puntuali sulle esperienze lavorative consente di aumentare il ventaglio delle variabili-risultato soggette ad analisi, riducendo in tal modo i problemi legati all'utilizzo delle interviste telefoniche. L'uso delle Comunicazioni Obbligatorie non è esente da svantaggi dato che registrano il lavoro dipendente e parasubordinato, ma non il lavoro autonomo o irregolare. Tuttavia, relativamente almeno al lavoro autonomo, si tratta di un inconveniente risolvibile tramite la consultazione degli archivi delle Camere di Commercio. È quanto è stato fatto in questo caso, sottoponendo a controllo presso il Registro Imprese Unioncamere marchigiano tutti i soggetti del gruppo che non risultavano titolari di una comunicazione obbligatoria nel periodo di osservazione: se ne sono recuperati quattro titolari di una partita Iva, il che è normale trattandosi di giovani alle prime esperienze di lavoro. Rimangono inoltre esclusi coloro che prestano la propria opera presso un'impresa familiare senza la formalizzazione di un rapporto d lavoro dipendente. Un altro svantaggio è dato dal fatto che l'archivio regionale delle Comunicazioni Obbligatorie non consente di seguire i trasferimenti di residenza in altra regione; nel caso specifico, se un soggetto appartenente ad uno dei due gruppi si trasferisce al di fuori del territorio marchigiano modificando la propria residenza e trova da lavorare presso un'azienda della nuova regione di residenza, il relativo avviamento al lavoro non sarà contenuto nella banca dati delle Comunicazioni Obbligatorie della Regione Marche. Si tratta comunque di numeri piccolissimi. In conclusione, i vantaggi derivanti dall'utilizzo di questa fonte informativa sono numerosi tra l altro il loro uso comporta un costo molto basso, essendo informazioni già in possesso della PA - e superano gli svantaggi. Sono uno strumento appropriato in relazione agli obiettivi di valutazione rispetto alle interviste telefoniche, quando si richiedono informazioni su episodi lontani nel tempo, per i quali è elevato il rischio di errori di memoria. 11

4. La stima degli effetti Attività di valutazione in itinere del POR Marche FSE ob. 2 2007/2013 Individuate le variabili-risultato e misurate come spiegato nel paragrafo precedente, per ciascuna di esse si imposta uno specifico test di regressione per stimarne l effetto. Poiché tali variabili sono espresse in unità di misura differenti, occorrono modelli di regressione appropriati 3. Per non appesantire l esposizione di problemi tecnici, si riportano le regressioni in appendice e si commentano nel testo i principali risultati. Partiamo dalle medie delle variabili-risultato osservate e misurate a seconda che si tratti di soggetti ammessi e non ammessi. Già da questa primo risultato sembra che l'erogazione della borsa lavoro abbia sortito gli effetti desiderati dal momento che per tutte le variabili-risultato osservate gli ammessi conseguono performance largamente più soddisfacenti di quelle che caratterizzano i non ammessi. La differenza tra i due gruppi (ATT) è positiva e supera i test di significatività statistica (t-test). Ad esempio, se si considera la condizione occupazionale a 12 mesi dall'inizio del periodo di osservazione in relazione al Criterio A 4, la probabilità di essere occupato per gli ammessi è maggiore di 17 punti percentuali di chi non ha beneficiato dell'intervento. Si può apprezzare che questo risultato si rafforza, come ci si attendeva, quando si restringe l intervallo attorno alla soglia ( Criterio B): ciò conferma l assunzione del RDD che più le persone sono vicine alla soglia, più sono simili e meno incidono le distorsioni. Un breve commento per l ATT negativo nel caso delle settimane di ricerca del lavoro: anche in questo caso l ATT negativo è indice di un effetto favorevole per i borsisti, poichè indica un minor numero di settimane di ricerca e quindi una maggior facilità nel trovare impiego. Tabella 2 - Livelli delle variabili-risultato per ammessi e non ammessi, a seconda del Criterio ( %). Condizione occupazionale a 12 mesi dall'inizio del periodo di osservazione Occupati a tempo indeterminato a 12 mesi dall'inizio del periodo di osservazione Condizione occupazionale a 6 mesi dall'inizio del periodo di osservazione Persone che hanno avuto almeno un esperienza di lavoro nel periodo di osservazione Criterio A: +/- 15 dalla soglia di discontinuità Non Ammesso ATT ammesso Criterio B: +/- 10 dalla soglia di discontinuità Non Ammesso ATT ammesso 42,4% 25,3% 17,1% 41,4% 22,9% 18,5% 34,4% 15,0% 19,4% 35,8% 16,0% 19,8% 36,5% 23,4% 13,1% 36,7% 22,0% 14,7% 69,0% 57,0% 12,0% 69,5% 52,3% 17,2% N. di settimane lavorate nel periodo di osservazione 28,2 20,9 7,2 27,5 20,2 7,3 N. di settimane intercorse dall'inizio del periodo di osservazione al primo lavoro 11,0 14,9-3,9 10,8 16,4-5,6 N. di settimane intercorse dall'inizio del periodo di osservazione al primo lavoro a tempo indeterminato 18,6 19,9-1,3 18,3 21,7-3,4 Durata del primo avviamento nell'intervallo di osservazione (settimane) 20,1 14,0 6,1 20,1 14,0 6,1 3 Brevemente, quanto la variabile-risultato è dicotomica (es: ha trovato un lavoro o no), si ricorre ad un modello probit che opera sulla sua trasformata logaritmica; quando la variabile è discreta (numero di settimane lavorate) si può ricorrere al una regressione lineare multipla (in cui i coefficienti sono espressi in settimane, come la variabile dipendente) o al modello di Poisson di tipo log-level, in cui cioè la variabile dipendente è logaritmica e i coefficienti si leggono direttamente come punti percentuali; quando la variabile è una durata (giorni di ricerca di un posto di lavoro) si ricorre ad un modello semi-parametrico COX che esprime la probabilità di sopravvivenza della ricerca o di uscita dalla disoccupazione in caso di successo. Le durate possono essere espresse in settimane o in mesi. 4 In tutte le operazioni di regressione il criterio A corrisponde alla variabile sog1 e il criterio B alla variabile sog2. 12

Questa prima stima dell ATT è ottenuta imponendo che sul risultato abbia influito solo il trattamento, cioè la partecipazione alla borsa. Possiamo ritenerci soddisfatti o essa si può migliorare, prendendo contemporaneamente in considerazione anche altri fattori che potrebbero influire sul risultato, oltre al trattamento? Ovviamente possiamo e dobbiamo migliorarla, utilizzando tutte le informazioni a disposizione, al fine di controllore la parità di condizioni tra ammessi e no in base alle informazioni osservabili. Infatti è possibile che la differenza nella performance fra ammessi e non ammessi sia dovuta a fattori diversi dal solo trattamento, quali il genere, l età, il titolo di studio, la cittadinanza, l esperienza lavorativa precedente, il territorio. La performance degli ammessi può essere influenzata non solo dal trattamento subito, ma dalla presenza di altri fattori che agevolano il loro inserimento nel mercato del lavoro. Per isolare l ATT il contributo di questi fattori sul risultato si inseriscono nelle regressioni altre variabili di controllo, il che consente di misurare la relazione tra la variabile-risultato e la variabile trattamento (ammessi o non ammessi) a parità di condizioni 5, rendendo più precisa la stima dell effetto attribuibile al solo trattamento. La tabella 3 riporta il risultato dell effetto (ATT) a parità di altre condizioni osservabili (genere, età, ecc.). Si consideri la condizione occupazionale a 12 mesi col criterio A: gli ammessi hanno una probabilità maggiore di 15,9 punti percentuali dei non ammessi di essere occupati dopo 12 mesi dall'inizio del periodo di osservazione. L effetto del trattamento rimane positivo e consistente, ma si ridimensiona leggermente rispetto al 17,1% della stima effettuata considerando solo il trattamento. In sostanza le altre condizioni osservabili (età, genere, esperienze precedenti) abbassano in media di 1,2% l effetto del trattamento. Questo rimane di gran lunga la spiegazione più forte della diversa performance registrata sul mercato del lavoro tra i due gruppi. Osservando le altre variabili risultato, per gli ammessi si mantengono effetti marcati attribuibili al solo trattamento. I beneficiari hanno una probabilità maggiore di 20,7 punti percentuali di trovare un lavoro qualsiasi dopo il termine dell'attività formative (22% col criterio B); di 19,5 punti di essere occupato a tempo indeterminato a 12 mesi dalla conclusione dell'intervento (25,1% con criterio B). Relativamente a questo set di variabili, occorre mettere in evidenza un dato. In tutte e due le situazioni, si ha un effetto a 6 mesi più marcato di quello che si registra a 12 mesi. Detta in altri termini, l'efficacia della borsa lavoro è maggiore nel periodo immediatamente seguente il termine dell'intervento, mentre con il passare del tempo l effetto tende ad indebolirsi. 5 Nei modelli di regressione sono state utilizzati le seguenti variabili (dette anche covariate, o controlli): il genere, la nazionalità, l'età, il titolo di studio, la provincia di residenza, l'esperienza lavorativa pregressa (misurata nell'anno precedente la data di presentazione), la frequenza di attività formative nel periodo di osservazione, la tipologia di borsa lavoro considerata (per diplomati o per laureati). Quando la variabile risultato è in forma dicotomica (1, 0), come detto, si usa il modello di regressione probit. Quando si tratta di durate, si usano modelli semi-logaritmici o di COX. Ciò va tenuto presente nella lettura dei coefficienti associati alle covariate, che vanno interpretati in base all unità di misura della variabile dipendente (cioè la variabile-risultato). 13