Tra paure e dati reali esecurity fotografa la sicurezza in città



Documenti analoghi
esecurity - ICT for knowledge-based and predictive urban security

ICT per la sicurezza urbana: il test parte da Trento Ricerca, forze dell ordine e città, insieme nel progetto esecurity

Le rapine in banca: implicazioni di ricerca e di policy

ALLEGATO B I SOGGETTI - GLI STRUMENTI - LE AZIONI DEL PIANO DI COMUNICAZIONE

L uso consapevole dei nuovi media nella professione psicologica: un indagine preliminare

Profilo della sicurezza nella Comunità di Primiero. A cura di Marco Bettega COMUNITÀ DI PRIMIERO

SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE

Area Marketing. Approfondimento

CRITICITA SEGNALATE DALLE IMPRESE DI SAN GIULIANO MILANESE RAPPORTO DI SINTESI

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti

esales Forza Ordini per Abbigliamento

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli ( )

NOTA METODOLOGICA I DIVERSI CONTRIBUTI

EQUAL II FASE PARTNERSHIP DI SVILUPPO GEOGRAFICA CAMPANIA IT-G2-CAM 50

COMPILAZIONE DEL RAPPORTO DI RIESAME ANNUALE 2014/15

Linee guida per la somministrazione dei questionari e per il caricamento dei dati

Biblioteca IUAV: l immagine percepita dei servizi all utenza

PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

SINTESI DEI RISULTATI

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

ANNO SCOLASTICO

R e g i o n e L a z i

STOP AI FURTI CONSIGLI E STRUMENTI PER IL CONTRASTO ATTIVO AI FURTI DI BICI: LA TUA E QUELLA DEGLI ALTRI MICHELE RESTUCCIA L ALTRA BABELE / SNARK

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

Disagio giovanile ed interventi di prevenzione. partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni:

A cura di Giorgio Mezzasalma

Indagine sulla mobilità privata per acquisti delle famiglie a Piacenza. ESTRATTO Piacenza@fondazioneitl.org

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

UTILIZZO E LIVELLO DI SODDISFAZIONE VERSO I PRINCIIPALI STRUMENTI DI E-GOVERNEMENT TRA I CONSUMATORI ITALIANI.

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

I FURTI DI BICICLETTE A BOLOGNA

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno anni

MINISTERO DELL INTERNO ISTITUTO PER LA VIGILANZA Dipartimento della Pubblica Sicurezza CONVENZIONE

Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre

Fig. 1 La voglia di impresa degli italiani. Fonte: indagine Confcommercio-Format novembre 2015

Il Questionario Insegnante e il Questionario Scuola: La comunicazione con le scuole, privacy e riservatezza dei dati

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo A cura del gruppo di lavoro TelePAT

Il Censimento permanente: la produzione di dati censuari attraverso l uso integrato di indagini campionarie e dati di fonte amministrativa.

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

Focus sul Rapporto di Benchmarking sulla società dell informazione in Emilia-Romagna Edizione 2015

SERVIZIO [TO]BIKE INDAGINE SULLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Servizi di comunicazione relativi ad attività previste dal Piano di comunicazione del Piano Telematico dell Emilia Romagna (PITER)

ANALISI DEI FENOMENI DEVIANTI

STRUMENTO N 9 REPORT INDAGINE

5. IL PC E INTERNET NELLE DIVERSE TIPOLOGIE FAMILIARI

Retail L organizzazione innovativa del tuo punto vendita

ORGANICI, EFFICIENZA E PRODUTTIVITÀ NELLA GDO

Non seguo la dieta perché... Una ricerca dell Osservatorio di AIC Responsabile scientifico Cleto Corposanto. Beba Molinari 31 marzo 2012

LA PSICOLOGIA SUL TERRITORIO DELLA CITTA DI MILANO

Comune di Jesi. Protocollo d intesa

Reati, vittime, percezione della sicurezza Anni Sintesi per la stampa

Per i giovani e il loro futuro, per le scuole secondarie di primo grado d Italia CENPIS STUDIO PSICOLOGIA E PSICOSOMATICA

IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA

Condizione occupazionale dei laureati ad un anno dalla laurea

Questionario Conosci l Europa

Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

14/09/2010. Condino, 11 settembre Maura Gasperi -

Il benessere equo e sostenibile nelle città. Visto dai bambini

CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO

Abitantionline. Il social network per la casa e il costruito. Per chi è Cosa offre Lancio e partner. creato

C E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013

INDAGINE CONOSCITIVA SUL RAPPORTO TRA PERSONE NON VEDENTI E IPOVEDENTI, LETTURA E USO DELLE TECNOLOGIE

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

ALLEGATO Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

Benvenuto nella nuova intranet APRE

Valutare gli esiti di una consultazione online

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Procedura SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E MIGLIORAMENTO CONTINUO

Customer Satisfaction Survey 2011 Indagine sui principali servizi amministrativi e di supporto per gli studenti. Sintesi dei risultati

Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione del Debito Pubblico - Ufficio IV PROGETTO CEAM

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI E DELLE COMPETENZE. INFORMATICHE DI BASE e/o AVANZATE

INDAGINE CONFCOMMERCIO-FORMAT SUL NEGOZIO NELL ERA DI INTERNET

967 scippi ogni 100 mila abitanti nel 1985 a 138 nel 2006), ma di considerevoli proporzioni anche nella Capitale (da 269 reati ogni 100 mila abitanti

-Dipartimento Scuole-

Incontro con gli Enti sulla valorizzazione del requisito D2. 18 marzo 2014 Sala Tirreno

La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

LA CONTRAFFAZIONE IN CIFRE. La lotta alla Contraffazione in Italia nel quadriennio

BUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Come utilizzare il nuovo HelpDesk Maggioli Informatica

Caratteristiche dell indagine

COMUNICARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Strumenti per un dialogo trasparente con i cittadini e per la semplificazione della comunicazione

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

Transcript:

Comunicato stampa Tra paure e dati reali esecurity fotografa la sicurezza in città Presentati oggi a Palazzo Geremia i risultati dei quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel Comune di Trento, realizzati nell ambito del progetto europeo esecurity. I questionari sono stati rivolti a 4 mila cittadini residenti nelle 12 circoscrizioni di Trento. Dallo studio emerge che non sempre c è corrispondenza tra la percezione della sicurezza e la situazione oggettiva: nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4% Trento, 1 aprile 2016 Ci sono circoscrizioni tranquille, dove i cittadini hanno però paura. È il caso di Meano e di Sardagna che dagli abitanti sono ritenute più pericolose di quanto non lo siano nella realtà. In altre invece la percezione della sicurezza corrisponde alla situazione oggettiva, come il Bondone (zona tranquilla e tasso di paura molto basso) e il centro storico (qui si concentra il maggior numero di vittime di reato e i cittadini percepiscono un maggiore senso d insicurezza). Tra i fattori che possono determinare il senso d insicurezza tra i residenti ci sono furti, scippi e altri reati subiti dalle persone alle quali si è legati, ma anche servizi giornalistici su episodi di criminalità e di disordine urbano. In generale nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4%. Sono alcuni dei risultati che emergono dal rapporto di ricerca relativo ai quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, realizzata nell ambito del progetto esecurity, co-finanziato dalla Commissione europea. esecurity, coordinato dal gruppo di ricerca ecrime della Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trento in partnership con la Questura di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e il Comune di Trento, ha sviluppato un nuovo modello di gestione della sicurezza urbana per la predizione e la prevenzione delle future concentrazioni di criminalità e devianza, testato negli ultimi tre anni nell area pilota del capoluogo trentino. La presentazione dei risultati dell indagine, realizzata in quattro fasi (ottobre 2013, aprile 2014, ottobre 2014, aprile 2015), si è svolta oggi a Palazzo Geremia. Alla presentazione del rapporto di ricerca su vittimizzazione, senso di insicurezza e percezione del disordine urbano dei cittadini di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 sono intervenuti il sindaco di Trento Alessandro Andreatta e il vice questore aggiunto e dirigente della squadra mobile della Questura di Trento Salvatore Ascione. A illustrare i dati emersi dall indagine sono stati Andrea Di Nicola, professore aggregato di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza e coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime, Giuseppe Espa, professore ordinario di Statistica economica al Dipartimento di Economia e Management, vice-coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime e referente della rilevazione campionaria relativa all indagine, e Cesare Furlanello, responsabile dell'unità di Ricerca Modelli Predittivi per la Biomedicina e l'ambiente (MPBA) della Fondazione Bruno Kessler.

«I risultati dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento ha commentato il coordinatore scientifico della ricerca e di ecrime Andrea Di Nicola - hanno permesso di fotografare la situazione relativa ai reati subiti dagli abitanti, nonché dei livelli di insicurezza e di disordine urbano percepiti sul territorio comunale, da ottobre 2012 a marzo 2015. Per la prima volta, un indagine di questo tipo è avvenuta con attenzione ai luoghi e con cadenza semestrale. Proprio quest attenzione al dove e al quando si concentrano le vittime di reato, se comparata ai dati sul livello di insicurezza e di disordine urbano percepito dalla cittadinanza, può aprire nuovi spazi per l elaborazione di risposte mirate da parte delle forze dell ordine e dei sindaci ai problemi legati alla sicurezza urbana. Infatti, verificare se la quantità di vittime di reato registrate nelle singole circoscrizioni di Trento corrisponda o meno al grado di insicurezza e di disordine percepiti dai residenti nella medesima area può permettere di fornire un immagine più veritiera possibile della situazione della sicurezza urbana nel capoluogo trentino. Questi dati costituiscono uno dei flussi informativi confluiti nel database del progetto europeo esecurity, concepito per immagazzinare informazioni su eventi criminali, vittimizzazione, percezione della sicurezza e del disordine e altre variabili rilevanti per la prevenzione della criminalità nell ambiente urbano. Queste informazioni sono servite per alimentare un sistema informativo geografico, presentato lo scorso ottobre in occasione della conferenza finale del progetto, che ha capacità avanzate di generazione automatica di report, di visualizzazione di mappe di rischio e di sicurezza urbana predittiva, mirate a permettere alle autorità di polizia e ai decisori politici di gestire in maniera più efficiente la sicurezza urbana e di prevenire la criminalità». «Quest indagine pluriennale è uno strumento fondamentale per chiunque voglia parlare di sicurezza con cognizione di causa ha affermato il sindaco del Comune di Trento Alessandro Andreatta. Lo studio effettuato nell ambito del progetto esecurity ci consente, infatti, non solo di misurare in modo oggettivo e nel tempo il tasso di vittimizzazione dei quartieri della nostra città, ma soprattutto di mettere in relazione questo indicatore con le paure dei cittadini. Il risultato è una mappa precisa, quanto imprescindibile, tanto per l'amministrazione comunale quanto per le forze di polizia. La sicurezza è una questione complessa, che va affrontata con una strategia integrata, capace di mettere in campo di volta in volta gli strumenti migliori. È partendo da questa ferma convinzione che il Comune di Trento ha partecipato al progetto esecurity, un sistema innovativo, che ha il valore aggiunto di mettere insieme le più avanzate tecnologie informatiche con i dati relativi ai reati e alla percezione dei cittadini». A confronto vittimizzazione, senso d insicurezza e percezione del disordine urbano nel comune di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 Nel comune di Trento, l 1,6% dei residenti maggiorenni è stato vittima di uno o più reati di tipo individuale (furto di oggetti personali, borseggio, rapina, aggressione e molestie sessuali fisiche e verbali) e il 2,5% dei residenti e loro conviventi ha subito almeno un reato di tipo familiare (furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da veicoli), da ottobre 2012 a marzo 2015. D altro canto, il 27,5% dei cittadini del capoluogo si è sentito insicuro e il 9,9% ha percepito come molto o abbastanza frequenti fenomeni di disordine urbano fisico e sociale nel quartiere in cui vive, nello stesso arco temporale. Quanto alle variazioni delle stime relative alla vittimizzazione individuale e familiare da ottobre 2012 a marzo 2015, nel capoluogo trentino, è stata rilevata complessivamente una lieve riduzione delle vittime dei reati in oggetto tra il primo e il quarto round d indagine. Le variazioni delle stime relative al senso d insicurezza e alla percezione del disordine urbano

dei residenti, nel medesimo periodo, mostrano invece un leggero aumento dei livelli di paura della criminalità e una lieve diminuzione del degrado percepito. Nel Centro storico-piedicastello, si è concentrato il maggior numero di vittime di reato ed è anche la circoscrizione di Trento dove i cittadini hanno percepito un maggiore senso di insicurezza e una più alta frequenza di episodi di disordine urbano. La circoscrizione del Bondone è risultata tra le meno vittimizzate della città ed è il luogo dove i residenti si sono sentiti più sicuri e hanno ritenuto vi fossero meno casi di inciviltà o devianza. All opposto, a Meano e Sardagna, si nota una discrepanza tra la sicurezza oggettiva della zona e la sicurezza soggettiva così come percepita dai residenti: gli abitanti, infatti, hanno percepito queste aree come meno sicure e più degradate di quanto in realtà non siano oggettivamente. Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento nell ambito del progetto europeo esecurity Il progetto europeo esecurity ha avuto l obiettivo di sviluppare uno strumento ICT innovativo e georiferito (prototipo) per la raccolta dati, con lo scopo di migliorare le attività di gestione della sicurezza urbana e della prevenzione della criminalità e dei fenomeni di devianza in città. Il suo fine ultimo è stato assistere i decisori politici e le forze di polizia. Le informazioni sulla vittimizzazione, sul disordine urbano e altre variabili ambientali (ad esempio, illuminazione e clima) georiferiti, se letti in combinazione con i dati di polizia, possono evidenziare regole predittive in materia di sicurezza oggettiva e soggettiva, a supporto dell azione di forze dell'ordine e amministratori locali nella città. In quest ottica, uno dei flussi informativi confluiti nella banca dati di esecurity è quello su vittimizzazione, sicurezza oggettiva e soggettiva e percezione del disordine. Per raccogliere questi dati, esecurity ha previsto la realizzazione dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, ripetuta quattro volte con cadenza semestrale nel corso del progetto. Dopo il primo round d indagine svoltosi a ottobre 2013, il questionario è stato somministrato ai cittadini nuovamente ad aprile 2014, ottobre 2014 e aprile 2015. È la prima volta che un indagine di vittimizzazione, che ha visto la città di Trento come laboratorio sperimentale, è stata effettuata ogni sei mesi. Il questionario dell indagine è stato rivolto a un campione di circa 4.000 persone residenti nel comune di Trento, con un età superiore ai 18 anni. Si è trattato di un campione stratificato, rappresentativo della popolazione del capoluogo trentino, estratto dagli archivi anagrafici comunali. La stratificazione è avvenuta per genere (femmine; maschi), classe d età (18-36 anni; 36-55 anni; 56 anni) e circoscrizione di residenza (1. Gardolo; 2. Meano; 3. Bondone; 4. Sardagna; 5. Ravina - Romagnano; 6. Argentario; 7. Povo; 8. Mattarello; 9. Villazzano; 10. Oltrefersina; 11. San Giuseppe-Santa Chiara; 12. Centro Storico - Piedicastello). Il metodo primario scelto per la conduzione della ricerca è stato la somministrazione di un questionario online, al quale il cittadino ha potuto accedere sul sito web www.esecurity.trento.it tramite un login con una password personale, inviata via posta. Il metodo secondario, dedicato in prevalenza alle persone campionate non dotate di Internet, è stato l intervista telefonica. Il tasso di risposta medio per le quattro fasi d indagine è stato di circa il 30%, dato in linea con gli standard nazionali e internazionali delle indagini di vittimizzazione. L obiettivo della ricerca è stato quello di raccogliere informazioni sui reati subiti da ottobre 2012 a marzo 2015 dai cittadini del comune di Trento, nonché sul senso d insicurezza e sui livelli di disordine urbano percepiti nel territorio comunale. I reati oggetto dell indagine sono stati: furto di oggetti personali, furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da

veicoli, borseggio, rapina, aggressione verbale e fisica, molestia sessuale verbale e fisica. Le domande del questionario hanno richiesto all intervistato di indicare, ove possibile, le zone di Trento dove sia stato vittima di criminalità o abbia percepito la presenza di disordine urbano o si sia sentito insicuro. Le analisi dei dati sono state compiute a livello circoscrizionale. Infatti, dal momento che criminalità, insicurezza e disordine nello spazio urbano tendono a concentrarsi in alcuni luoghi specifici, risulta fondamentale conoscere anche le informazioni sulla vittimizzazione e sulla percezione della sicurezza e del degrado nel passato, per prevenire le future concentrazioni dei reati e della devianza. Mediante la somministrazione dei questionari, si è voluto osservare l andamento della sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, identificare il numero oscuro della criminalità (ovvero l insieme dei reati non denunciati alle forze di polizia) e comprendere quale fosse la percezione del disordine urbano e il senso d insicurezza dei trentini. Questi dati, se comparati con quelli di polizia, possono permettere di evidenziare eventuali discrepanze esistenti tra la sicurezza oggettiva della città, ovvero la criminalità reale, e la percezione soggettiva della sicurezza da parte delle persone. In allegato il rapporto di ricerca in sintesi, con i dati principali dell'indagine. Il rapporto di ricerca completo è scaricabile dal sito internet www.esecurity.trento.it Per approfondimenti Università degli Studi di Trento Ufficio Stampa tel. (+39) 0461/281131-1136 - ufficio.stampa@unitn.it (rif. Andrea Di Nicola, coordinatore scientifico. ecrime, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento) Comune di Trento Ufficio stampa tel. (+39) 0461/884199 - ufficio_stampa@comune.trento.it (rif. Silvano Compostella, Dirigente Area Servizi al Cittadino) Fondazione Bruno Kessler Ufficio stampa tel. (+39) 0461/314617-618 - lupi@fbk.eu / lucianer@fbk.eu (rif. Cesare Furlanello, responsabile dell unità di ricerca MPBA Modelli predittivi per la biomedicina e l ambiente Centro ICT - Fondazione Bruno Kessler) Questura di Trento tel. (+39) 0461 899511 (rif. Salvatore Ascione, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato e Dirigente della Squadra Mobile)

Comunicato stampa Tra paure e dati reali esecurity fotografa la sicurezza in città Presentati oggi a Palazzo Geremia i risultati dei quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel Comune di Trento, realizzati nell ambito del progetto europeo esecurity. I questionari sono stati rivolti a 4 mila cittadini residenti nelle 12 circoscrizioni di Trento. Dallo studio emerge che non sempre c è corrispondenza tra la percezione della sicurezza e la situazione oggettiva: nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4% Trento, 1 aprile 2016 Ci sono circoscrizioni tranquille, dove i cittadini hanno però paura. È il caso di Meano e di Sardagna che dagli abitanti sono ritenute più pericolose di quanto non lo siano nella realtà. In altre invece la percezione della sicurezza corrisponde alla situazione oggettiva, come il Bondone (zona tranquilla e tasso di paura molto basso) e il centro storico (qui si concentra il maggior numero di vittime di reato e i cittadini percepiscono un maggiore senso d insicurezza). Tra i fattori che possono determinare il senso d insicurezza tra i residenti ci sono furti, scippi e altri reati subiti dalle persone alle quali si è legati, ma anche servizi giornalistici su episodi di criminalità e di disordine urbano. In generale nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4%. Sono alcuni dei risultati che emergono dal rapporto di ricerca relativo ai quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, realizzata nell ambito del progetto esecurity, co-finanziato dalla Commissione europea. esecurity, coordinato dal gruppo di ricerca ecrime della Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trento in partnership con la Questura di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e il Comune di Trento, ha sviluppato un nuovo modello di gestione della sicurezza urbana per la predizione e la prevenzione delle future concentrazioni di criminalità e devianza, testato negli ultimi tre anni nell area pilota del capoluogo trentino. La presentazione dei risultati dell indagine, realizzata in quattro fasi (ottobre 2013, aprile 2014, ottobre 2014, aprile 2015), si è svolta oggi a Palazzo Geremia. Alla presentazione del rapporto di ricerca su vittimizzazione, senso di insicurezza e percezione del disordine urbano dei cittadini di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 sono intervenuti il sindaco di Trento Alessandro Andreatta e il vice questore aggiunto e dirigente della squadra mobile della Questura di Trento Salvatore Ascione. A illustrare i dati emersi dall indagine sono stati Andrea Di Nicola, professore aggregato di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza e coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime, Giuseppe Espa, professore ordinario di Statistica economica al Dipartimento di Economia e Management, vice-coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime e referente della rilevazione campionaria relativa all indagine, e Cesare Furlanello, responsabile dell'unità di Ricerca Modelli Predittivi per la Biomedicina e l'ambiente (MPBA) della Fondazione Bruno Kessler.

«I risultati dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento ha commentato il coordinatore scientifico della ricerca e di ecrime Andrea Di Nicola - hanno permesso di fotografare la situazione relativa ai reati subiti dagli abitanti, nonché dei livelli di insicurezza e di disordine urbano percepiti sul territorio comunale, da ottobre 2012 a marzo 2015. Per la prima volta, un indagine di questo tipo è avvenuta con attenzione ai luoghi e con cadenza semestrale. Proprio quest attenzione al dove e al quando si concentrano le vittime di reato, se comparata ai dati sul livello di insicurezza e di disordine urbano percepito dalla cittadinanza, può aprire nuovi spazi per l elaborazione di risposte mirate da parte delle forze dell ordine e dei sindaci ai problemi legati alla sicurezza urbana. Infatti, verificare se la quantità di vittime di reato registrate nelle singole circoscrizioni di Trento corrisponda o meno al grado di insicurezza e di disordine percepiti dai residenti nella medesima area può permettere di fornire un immagine più veritiera possibile della situazione della sicurezza urbana nel capoluogo trentino. Questi dati costituiscono uno dei flussi informativi confluiti nel database del progetto europeo esecurity, concepito per immagazzinare informazioni su eventi criminali, vittimizzazione, percezione della sicurezza e del disordine e altre variabili rilevanti per la prevenzione della criminalità nell ambiente urbano. Queste informazioni sono servite per alimentare un sistema informativo geografico, presentato lo scorso ottobre in occasione della conferenza finale del progetto, che ha capacità avanzate di generazione automatica di report, di visualizzazione di mappe di rischio e di sicurezza urbana predittiva, mirate a permettere alle autorità di polizia e ai decisori politici di gestire in maniera più efficiente la sicurezza urbana e di prevenire la criminalità». «Quest indagine pluriennale è uno strumento fondamentale per chiunque voglia parlare di sicurezza con cognizione di causa ha affermato il sindaco del Comune di Trento Alessandro Andreatta. Lo studio effettuato nell ambito del progetto esecurity ci consente, infatti, non solo di misurare in modo oggettivo e nel tempo il tasso di vittimizzazione dei quartieri della nostra città, ma soprattutto di mettere in relazione questo indicatore con le paure dei cittadini. Il risultato è una mappa precisa, quanto imprescindibile, tanto per l'amministrazione comunale quanto per le forze di polizia. La sicurezza è una questione complessa, che va affrontata con una strategia integrata, capace di mettere in campo di volta in volta gli strumenti migliori. È partendo da questa ferma convinzione che il Comune di Trento ha partecipato al progetto esecurity, un sistema innovativo, che ha il valore aggiunto di mettere insieme le più avanzate tecnologie informatiche con i dati relativi ai reati e alla percezione dei cittadini». A confronto vittimizzazione, senso d insicurezza e percezione del disordine urbano nel comune di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 Nel comune di Trento, l 1,6% dei residenti maggiorenni è stato vittima di uno o più reati di tipo individuale (furto di oggetti personali, borseggio, rapina, aggressione e molestie sessuali fisiche e verbali) e il 2,5% dei residenti e loro conviventi ha subito almeno un reato di tipo familiare (furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da veicoli), da ottobre 2012 a marzo 2015. D altro canto, il 27,5% dei cittadini del capoluogo si è sentito insicuro e il 9,9% ha percepito come molto o abbastanza frequenti fenomeni di disordine urbano fisico e sociale nel quartiere in cui vive, nello stesso arco temporale. Quanto alle variazioni delle stime relative alla vittimizzazione individuale e familiare da ottobre 2012 a marzo 2015, nel capoluogo trentino, è stata rilevata complessivamente una lieve riduzione delle vittime dei reati in oggetto tra il primo e il quarto round d indagine. Le variazioni delle stime relative al senso d insicurezza e alla percezione del disordine urbano

dei residenti, nel medesimo periodo, mostrano invece un leggero aumento dei livelli di paura della criminalità e una lieve diminuzione del degrado percepito. Nel Centro storico-piedicastello, si è concentrato il maggior numero di vittime di reato ed è anche la circoscrizione di Trento dove i cittadini hanno percepito un maggiore senso di insicurezza e una più alta frequenza di episodi di disordine urbano. La circoscrizione del Bondone è risultata tra le meno vittimizzate della città ed è il luogo dove i residenti si sono sentiti più sicuri e hanno ritenuto vi fossero meno casi di inciviltà o devianza. All opposto, a Meano e Sardagna, si nota una discrepanza tra la sicurezza oggettiva della zona e la sicurezza soggettiva così come percepita dai residenti: gli abitanti, infatti, hanno percepito queste aree come meno sicure e più degradate di quanto in realtà non siano oggettivamente. Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento nell ambito del progetto europeo esecurity Il progetto europeo esecurity ha avuto l obiettivo di sviluppare uno strumento ICT innovativo e georiferito (prototipo) per la raccolta dati, con lo scopo di migliorare le attività di gestione della sicurezza urbana e della prevenzione della criminalità e dei fenomeni di devianza in città. Il suo fine ultimo è stato assistere i decisori politici e le forze di polizia. Le informazioni sulla vittimizzazione, sul disordine urbano e altre variabili ambientali (ad esempio, illuminazione e clima) georiferiti, se letti in combinazione con i dati di polizia, possono evidenziare regole predittive in materia di sicurezza oggettiva e soggettiva, a supporto dell azione di forze dell'ordine e amministratori locali nella città. In quest ottica, uno dei flussi informativi confluiti nella banca dati di esecurity è quello su vittimizzazione, sicurezza oggettiva e soggettiva e percezione del disordine. Per raccogliere questi dati, esecurity ha previsto la realizzazione dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, ripetuta quattro volte con cadenza semestrale nel corso del progetto. Dopo il primo round d indagine svoltosi a ottobre 2013, il questionario è stato somministrato ai cittadini nuovamente ad aprile 2014, ottobre 2014 e aprile 2015. È la prima volta che un indagine di vittimizzazione, che ha visto la città di Trento come laboratorio sperimentale, è stata effettuata ogni sei mesi. Il questionario dell indagine è stato rivolto a un campione di circa 4.000 persone residenti nel comune di Trento, con un età superiore ai 18 anni. Si è trattato di un campione stratificato, rappresentativo della popolazione del capoluogo trentino, estratto dagli archivi anagrafici comunali. La stratificazione è avvenuta per genere (femmine; maschi), classe d età (18-36 anni; 36-55 anni; 56 anni) e circoscrizione di residenza (1. Gardolo; 2. Meano; 3. Bondone; 4. Sardagna; 5. Ravina - Romagnano; 6. Argentario; 7. Povo; 8. Mattarello; 9. Villazzano; 10. Oltrefersina; 11. San Giuseppe-Santa Chiara; 12. Centro Storico - Piedicastello). Il metodo primario scelto per la conduzione della ricerca è stato la somministrazione di un questionario online, al quale il cittadino ha potuto accedere sul sito web www.esecurity.trento.it tramite un login con una password personale, inviata via posta. Il metodo secondario, dedicato in prevalenza alle persone campionate non dotate di Internet, è stato l intervista telefonica. Il tasso di risposta medio per le quattro fasi d indagine è stato di circa il 30%, dato in linea con gli standard nazionali e internazionali delle indagini di vittimizzazione. L obiettivo della ricerca è stato quello di raccogliere informazioni sui reati subiti da ottobre 2012 a marzo 2015 dai cittadini del comune di Trento, nonché sul senso d insicurezza e sui livelli di disordine urbano percepiti nel territorio comunale. I reati oggetto dell indagine sono stati: furto di oggetti personali, furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da

veicoli, borseggio, rapina, aggressione verbale e fisica, molestia sessuale verbale e fisica. Le domande del questionario hanno richiesto all intervistato di indicare, ove possibile, le zone di Trento dove sia stato vittima di criminalità o abbia percepito la presenza di disordine urbano o si sia sentito insicuro. Le analisi dei dati sono state compiute a livello circoscrizionale. Infatti, dal momento che criminalità, insicurezza e disordine nello spazio urbano tendono a concentrarsi in alcuni luoghi specifici, risulta fondamentale conoscere anche le informazioni sulla vittimizzazione e sulla percezione della sicurezza e del degrado nel passato, per prevenire le future concentrazioni dei reati e della devianza. Mediante la somministrazione dei questionari, si è voluto osservare l andamento della sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, identificare il numero oscuro della criminalità (ovvero l insieme dei reati non denunciati alle forze di polizia) e comprendere quale fosse la percezione del disordine urbano e il senso d insicurezza dei trentini. Questi dati, se comparati con quelli di polizia, possono permettere di evidenziare eventuali discrepanze esistenti tra la sicurezza oggettiva della città, ovvero la criminalità reale, e la percezione soggettiva della sicurezza da parte delle persone. In allegato il rapporto di ricerca in sintesi, con i dati principali dell'indagine. Il rapporto di ricerca completo è scaricabile dal sito internet www.esecurity.trento.it Per approfondimenti Università degli Studi di Trento Ufficio Stampa tel. (+39) 0461/281131-1136 - ufficio.stampa@unitn.it (rif. Andrea Di Nicola, coordinatore scientifico. ecrime, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento) Comune di Trento Ufficio stampa tel. (+39) 0461/884199 - ufficio_stampa@comune.trento.it (rif. Silvano Compostella, Dirigente Area Servizi al Cittadino) Fondazione Bruno Kessler Ufficio stampa tel. (+39) 0461/314617-618 - lupi@fbk.eu / lucianer@fbk.eu (rif. Cesare Furlanello, responsabile dell unità di ricerca MPBA Modelli predittivi per la biomedicina e l ambiente Centro ICT - Fondazione Bruno Kessler) Questura di Trento tel. (+39) 0461 899511 (rif. Salvatore Ascione, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato e Dirigente della Squadra Mobile)

Comunicato stampa Tra paure e dati reali esecurity fotografa la sicurezza in città Presentati oggi a Palazzo Geremia i risultati dei quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel Comune di Trento, realizzati nell ambito del progetto europeo esecurity. I questionari sono stati rivolti a 4 mila cittadini residenti nelle 12 circoscrizioni di Trento. Dallo studio emerge che non sempre c è corrispondenza tra la percezione della sicurezza e la situazione oggettiva: nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4% Trento, 1 aprile 2016 Ci sono circoscrizioni tranquille, dove i cittadini hanno però paura. È il caso di Meano e di Sardagna che dagli abitanti sono ritenute più pericolose di quanto non lo siano nella realtà. In altre invece la percezione della sicurezza corrisponde alla situazione oggettiva, come il Bondone (zona tranquilla e tasso di paura molto basso) e il centro storico (qui si concentra il maggior numero di vittime di reato e i cittadini percepiscono un maggiore senso d insicurezza). Tra i fattori che possono determinare il senso d insicurezza tra i residenti ci sono furti, scippi e altri reati subiti dalle persone alle quali si è legati, ma anche servizi giornalistici su episodi di criminalità e di disordine urbano. In generale nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4%. Sono alcuni dei risultati che emergono dal rapporto di ricerca relativo ai quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, realizzata nell ambito del progetto esecurity, co-finanziato dalla Commissione europea. esecurity, coordinato dal gruppo di ricerca ecrime della Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trento in partnership con la Questura di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e il Comune di Trento, ha sviluppato un nuovo modello di gestione della sicurezza urbana per la predizione e la prevenzione delle future concentrazioni di criminalità e devianza, testato negli ultimi tre anni nell area pilota del capoluogo trentino. La presentazione dei risultati dell indagine, realizzata in quattro fasi (ottobre 2013, aprile 2014, ottobre 2014, aprile 2015), si è svolta oggi a Palazzo Geremia. Alla presentazione del rapporto di ricerca su vittimizzazione, senso di insicurezza e percezione del disordine urbano dei cittadini di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 sono intervenuti il sindaco di Trento Alessandro Andreatta e il vice questore aggiunto e dirigente della squadra mobile della Questura di Trento Salvatore Ascione. A illustrare i dati emersi dall indagine sono stati Andrea Di Nicola, professore aggregato di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza e coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime, Giuseppe Espa, professore ordinario di Statistica economica al Dipartimento di Economia e Management, vice-coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime e referente della rilevazione campionaria relativa all indagine, e Cesare Furlanello, responsabile dell'unità di Ricerca Modelli Predittivi per la Biomedicina e l'ambiente (MPBA) della Fondazione Bruno Kessler.

«I risultati dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento ha commentato il coordinatore scientifico della ricerca e di ecrime Andrea Di Nicola - hanno permesso di fotografare la situazione relativa ai reati subiti dagli abitanti, nonché dei livelli di insicurezza e di disordine urbano percepiti sul territorio comunale, da ottobre 2012 a marzo 2015. Per la prima volta, un indagine di questo tipo è avvenuta con attenzione ai luoghi e con cadenza semestrale. Proprio quest attenzione al dove e al quando si concentrano le vittime di reato, se comparata ai dati sul livello di insicurezza e di disordine urbano percepito dalla cittadinanza, può aprire nuovi spazi per l elaborazione di risposte mirate da parte delle forze dell ordine e dei sindaci ai problemi legati alla sicurezza urbana. Infatti, verificare se la quantità di vittime di reato registrate nelle singole circoscrizioni di Trento corrisponda o meno al grado di insicurezza e di disordine percepiti dai residenti nella medesima area può permettere di fornire un immagine più veritiera possibile della situazione della sicurezza urbana nel capoluogo trentino. Questi dati costituiscono uno dei flussi informativi confluiti nel database del progetto europeo esecurity, concepito per immagazzinare informazioni su eventi criminali, vittimizzazione, percezione della sicurezza e del disordine e altre variabili rilevanti per la prevenzione della criminalità nell ambiente urbano. Queste informazioni sono servite per alimentare un sistema informativo geografico, presentato lo scorso ottobre in occasione della conferenza finale del progetto, che ha capacità avanzate di generazione automatica di report, di visualizzazione di mappe di rischio e di sicurezza urbana predittiva, mirate a permettere alle autorità di polizia e ai decisori politici di gestire in maniera più efficiente la sicurezza urbana e di prevenire la criminalità». «Quest indagine pluriennale è uno strumento fondamentale per chiunque voglia parlare di sicurezza con cognizione di causa ha affermato il sindaco del Comune di Trento Alessandro Andreatta. Lo studio effettuato nell ambito del progetto esecurity ci consente, infatti, non solo di misurare in modo oggettivo e nel tempo il tasso di vittimizzazione dei quartieri della nostra città, ma soprattutto di mettere in relazione questo indicatore con le paure dei cittadini. Il risultato è una mappa precisa, quanto imprescindibile, tanto per l'amministrazione comunale quanto per le forze di polizia. La sicurezza è una questione complessa, che va affrontata con una strategia integrata, capace di mettere in campo di volta in volta gli strumenti migliori. È partendo da questa ferma convinzione che il Comune di Trento ha partecipato al progetto esecurity, un sistema innovativo, che ha il valore aggiunto di mettere insieme le più avanzate tecnologie informatiche con i dati relativi ai reati e alla percezione dei cittadini». A confronto vittimizzazione, senso d insicurezza e percezione del disordine urbano nel comune di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 Nel comune di Trento, l 1,6% dei residenti maggiorenni è stato vittima di uno o più reati di tipo individuale (furto di oggetti personali, borseggio, rapina, aggressione e molestie sessuali fisiche e verbali) e il 2,5% dei residenti e loro conviventi ha subito almeno un reato di tipo familiare (furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da veicoli), da ottobre 2012 a marzo 2015. D altro canto, il 27,5% dei cittadini del capoluogo si è sentito insicuro e il 9,9% ha percepito come molto o abbastanza frequenti fenomeni di disordine urbano fisico e sociale nel quartiere in cui vive, nello stesso arco temporale. Quanto alle variazioni delle stime relative alla vittimizzazione individuale e familiare da ottobre 2012 a marzo 2015, nel capoluogo trentino, è stata rilevata complessivamente una lieve riduzione delle vittime dei reati in oggetto tra il primo e il quarto round d indagine. Le variazioni delle stime relative al senso d insicurezza e alla percezione del disordine urbano

dei residenti, nel medesimo periodo, mostrano invece un leggero aumento dei livelli di paura della criminalità e una lieve diminuzione del degrado percepito. Nel Centro storico-piedicastello, si è concentrato il maggior numero di vittime di reato ed è anche la circoscrizione di Trento dove i cittadini hanno percepito un maggiore senso di insicurezza e una più alta frequenza di episodi di disordine urbano. La circoscrizione del Bondone è risultata tra le meno vittimizzate della città ed è il luogo dove i residenti si sono sentiti più sicuri e hanno ritenuto vi fossero meno casi di inciviltà o devianza. All opposto, a Meano e Sardagna, si nota una discrepanza tra la sicurezza oggettiva della zona e la sicurezza soggettiva così come percepita dai residenti: gli abitanti, infatti, hanno percepito queste aree come meno sicure e più degradate di quanto in realtà non siano oggettivamente. Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento nell ambito del progetto europeo esecurity Il progetto europeo esecurity ha avuto l obiettivo di sviluppare uno strumento ICT innovativo e georiferito (prototipo) per la raccolta dati, con lo scopo di migliorare le attività di gestione della sicurezza urbana e della prevenzione della criminalità e dei fenomeni di devianza in città. Il suo fine ultimo è stato assistere i decisori politici e le forze di polizia. Le informazioni sulla vittimizzazione, sul disordine urbano e altre variabili ambientali (ad esempio, illuminazione e clima) georiferiti, se letti in combinazione con i dati di polizia, possono evidenziare regole predittive in materia di sicurezza oggettiva e soggettiva, a supporto dell azione di forze dell'ordine e amministratori locali nella città. In quest ottica, uno dei flussi informativi confluiti nella banca dati di esecurity è quello su vittimizzazione, sicurezza oggettiva e soggettiva e percezione del disordine. Per raccogliere questi dati, esecurity ha previsto la realizzazione dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, ripetuta quattro volte con cadenza semestrale nel corso del progetto. Dopo il primo round d indagine svoltosi a ottobre 2013, il questionario è stato somministrato ai cittadini nuovamente ad aprile 2014, ottobre 2014 e aprile 2015. È la prima volta che un indagine di vittimizzazione, che ha visto la città di Trento come laboratorio sperimentale, è stata effettuata ogni sei mesi. Il questionario dell indagine è stato rivolto a un campione di circa 4.000 persone residenti nel comune di Trento, con un età superiore ai 18 anni. Si è trattato di un campione stratificato, rappresentativo della popolazione del capoluogo trentino, estratto dagli archivi anagrafici comunali. La stratificazione è avvenuta per genere (femmine; maschi), classe d età (18-36 anni; 36-55 anni; 56 anni) e circoscrizione di residenza (1. Gardolo; 2. Meano; 3. Bondone; 4. Sardagna; 5. Ravina - Romagnano; 6. Argentario; 7. Povo; 8. Mattarello; 9. Villazzano; 10. Oltrefersina; 11. San Giuseppe-Santa Chiara; 12. Centro Storico - Piedicastello). Il metodo primario scelto per la conduzione della ricerca è stato la somministrazione di un questionario online, al quale il cittadino ha potuto accedere sul sito web www.esecurity.trento.it tramite un login con una password personale, inviata via posta. Il metodo secondario, dedicato in prevalenza alle persone campionate non dotate di Internet, è stato l intervista telefonica. Il tasso di risposta medio per le quattro fasi d indagine è stato di circa il 30%, dato in linea con gli standard nazionali e internazionali delle indagini di vittimizzazione. L obiettivo della ricerca è stato quello di raccogliere informazioni sui reati subiti da ottobre 2012 a marzo 2015 dai cittadini del comune di Trento, nonché sul senso d insicurezza e sui livelli di disordine urbano percepiti nel territorio comunale. I reati oggetto dell indagine sono stati: furto di oggetti personali, furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da

veicoli, borseggio, rapina, aggressione verbale e fisica, molestia sessuale verbale e fisica. Le domande del questionario hanno richiesto all intervistato di indicare, ove possibile, le zone di Trento dove sia stato vittima di criminalità o abbia percepito la presenza di disordine urbano o si sia sentito insicuro. Le analisi dei dati sono state compiute a livello circoscrizionale. Infatti, dal momento che criminalità, insicurezza e disordine nello spazio urbano tendono a concentrarsi in alcuni luoghi specifici, risulta fondamentale conoscere anche le informazioni sulla vittimizzazione e sulla percezione della sicurezza e del degrado nel passato, per prevenire le future concentrazioni dei reati e della devianza. Mediante la somministrazione dei questionari, si è voluto osservare l andamento della sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, identificare il numero oscuro della criminalità (ovvero l insieme dei reati non denunciati alle forze di polizia) e comprendere quale fosse la percezione del disordine urbano e il senso d insicurezza dei trentini. Questi dati, se comparati con quelli di polizia, possono permettere di evidenziare eventuali discrepanze esistenti tra la sicurezza oggettiva della città, ovvero la criminalità reale, e la percezione soggettiva della sicurezza da parte delle persone. In allegato il rapporto di ricerca in sintesi, con i dati principali dell'indagine. Il rapporto di ricerca completo è scaricabile dal sito internet www.esecurity.trento.it Per approfondimenti Università degli Studi di Trento Ufficio Stampa tel. (+39) 0461/281131-1136 - ufficio.stampa@unitn.it (rif. Andrea Di Nicola, coordinatore scientifico. ecrime, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento) Comune di Trento Ufficio stampa tel. (+39) 0461/884199 - ufficio_stampa@comune.trento.it (rif. Silvano Compostella, Dirigente Area Servizi al Cittadino) Fondazione Bruno Kessler Ufficio stampa tel. (+39) 0461/314617-618 - lupi@fbk.eu / lucianer@fbk.eu (rif. Cesare Furlanello, responsabile dell unità di ricerca MPBA Modelli predittivi per la biomedicina e l ambiente Centro ICT - Fondazione Bruno Kessler) Questura di Trento tel. (+39) 0461 899511 (rif. Salvatore Ascione, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato e Dirigente della Squadra Mobile)

Comunicato stampa Tra paure e dati reali esecurity fotografa la sicurezza in città Presentati oggi a Palazzo Geremia i risultati dei quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel Comune di Trento, realizzati nell ambito del progetto europeo esecurity. I questionari sono stati rivolti a 4 mila cittadini residenti nelle 12 circoscrizioni di Trento. Dallo studio emerge che non sempre c è corrispondenza tra la percezione della sicurezza e la situazione oggettiva: nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4% Trento, 1 aprile 2016 Ci sono circoscrizioni tranquille, dove i cittadini hanno però paura. È il caso di Meano e di Sardagna che dagli abitanti sono ritenute più pericolose di quanto non lo siano nella realtà. In altre invece la percezione della sicurezza corrisponde alla situazione oggettiva, come il Bondone (zona tranquilla e tasso di paura molto basso) e il centro storico (qui si concentra il maggior numero di vittime di reato e i cittadini percepiscono un maggiore senso d insicurezza). Tra i fattori che possono determinare il senso d insicurezza tra i residenti ci sono furti, scippi e altri reati subiti dalle persone alle quali si è legati, ma anche servizi giornalistici su episodi di criminalità e di disordine urbano. In generale nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4%. Sono alcuni dei risultati che emergono dal rapporto di ricerca relativo ai quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, realizzata nell ambito del progetto esecurity, co-finanziato dalla Commissione europea. esecurity, coordinato dal gruppo di ricerca ecrime della Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trento in partnership con la Questura di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e il Comune di Trento, ha sviluppato un nuovo modello di gestione della sicurezza urbana per la predizione e la prevenzione delle future concentrazioni di criminalità e devianza, testato negli ultimi tre anni nell area pilota del capoluogo trentino. La presentazione dei risultati dell indagine, realizzata in quattro fasi (ottobre 2013, aprile 2014, ottobre 2014, aprile 2015), si è svolta oggi a Palazzo Geremia. Alla presentazione del rapporto di ricerca su vittimizzazione, senso di insicurezza e percezione del disordine urbano dei cittadini di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 sono intervenuti il sindaco di Trento Alessandro Andreatta e il vice questore aggiunto e dirigente della squadra mobile della Questura di Trento Salvatore Ascione. A illustrare i dati emersi dall indagine sono stati Andrea Di Nicola, professore aggregato di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza e coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime, Giuseppe Espa, professore ordinario di Statistica economica al Dipartimento di Economia e Management, vice-coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime e referente della rilevazione campionaria relativa all indagine, e Cesare Furlanello, responsabile dell'unità di Ricerca Modelli Predittivi per la Biomedicina e l'ambiente (MPBA) della Fondazione Bruno Kessler.

«I risultati dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento ha commentato il coordinatore scientifico della ricerca e di ecrime Andrea Di Nicola - hanno permesso di fotografare la situazione relativa ai reati subiti dagli abitanti, nonché dei livelli di insicurezza e di disordine urbano percepiti sul territorio comunale, da ottobre 2012 a marzo 2015. Per la prima volta, un indagine di questo tipo è avvenuta con attenzione ai luoghi e con cadenza semestrale. Proprio quest attenzione al dove e al quando si concentrano le vittime di reato, se comparata ai dati sul livello di insicurezza e di disordine urbano percepito dalla cittadinanza, può aprire nuovi spazi per l elaborazione di risposte mirate da parte delle forze dell ordine e dei sindaci ai problemi legati alla sicurezza urbana. Infatti, verificare se la quantità di vittime di reato registrate nelle singole circoscrizioni di Trento corrisponda o meno al grado di insicurezza e di disordine percepiti dai residenti nella medesima area può permettere di fornire un immagine più veritiera possibile della situazione della sicurezza urbana nel capoluogo trentino. Questi dati costituiscono uno dei flussi informativi confluiti nel database del progetto europeo esecurity, concepito per immagazzinare informazioni su eventi criminali, vittimizzazione, percezione della sicurezza e del disordine e altre variabili rilevanti per la prevenzione della criminalità nell ambiente urbano. Queste informazioni sono servite per alimentare un sistema informativo geografico, presentato lo scorso ottobre in occasione della conferenza finale del progetto, che ha capacità avanzate di generazione automatica di report, di visualizzazione di mappe di rischio e di sicurezza urbana predittiva, mirate a permettere alle autorità di polizia e ai decisori politici di gestire in maniera più efficiente la sicurezza urbana e di prevenire la criminalità». «Quest indagine pluriennale è uno strumento fondamentale per chiunque voglia parlare di sicurezza con cognizione di causa ha affermato il sindaco del Comune di Trento Alessandro Andreatta. Lo studio effettuato nell ambito del progetto esecurity ci consente, infatti, non solo di misurare in modo oggettivo e nel tempo il tasso di vittimizzazione dei quartieri della nostra città, ma soprattutto di mettere in relazione questo indicatore con le paure dei cittadini. Il risultato è una mappa precisa, quanto imprescindibile, tanto per l'amministrazione comunale quanto per le forze di polizia. La sicurezza è una questione complessa, che va affrontata con una strategia integrata, capace di mettere in campo di volta in volta gli strumenti migliori. È partendo da questa ferma convinzione che il Comune di Trento ha partecipato al progetto esecurity, un sistema innovativo, che ha il valore aggiunto di mettere insieme le più avanzate tecnologie informatiche con i dati relativi ai reati e alla percezione dei cittadini». A confronto vittimizzazione, senso d insicurezza e percezione del disordine urbano nel comune di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 Nel comune di Trento, l 1,6% dei residenti maggiorenni è stato vittima di uno o più reati di tipo individuale (furto di oggetti personali, borseggio, rapina, aggressione e molestie sessuali fisiche e verbali) e il 2,5% dei residenti e loro conviventi ha subito almeno un reato di tipo familiare (furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da veicoli), da ottobre 2012 a marzo 2015. D altro canto, il 27,5% dei cittadini del capoluogo si è sentito insicuro e il 9,9% ha percepito come molto o abbastanza frequenti fenomeni di disordine urbano fisico e sociale nel quartiere in cui vive, nello stesso arco temporale. Quanto alle variazioni delle stime relative alla vittimizzazione individuale e familiare da ottobre 2012 a marzo 2015, nel capoluogo trentino, è stata rilevata complessivamente una lieve riduzione delle vittime dei reati in oggetto tra il primo e il quarto round d indagine. Le variazioni delle stime relative al senso d insicurezza e alla percezione del disordine urbano

dei residenti, nel medesimo periodo, mostrano invece un leggero aumento dei livelli di paura della criminalità e una lieve diminuzione del degrado percepito. Nel Centro storico-piedicastello, si è concentrato il maggior numero di vittime di reato ed è anche la circoscrizione di Trento dove i cittadini hanno percepito un maggiore senso di insicurezza e una più alta frequenza di episodi di disordine urbano. La circoscrizione del Bondone è risultata tra le meno vittimizzate della città ed è il luogo dove i residenti si sono sentiti più sicuri e hanno ritenuto vi fossero meno casi di inciviltà o devianza. All opposto, a Meano e Sardagna, si nota una discrepanza tra la sicurezza oggettiva della zona e la sicurezza soggettiva così come percepita dai residenti: gli abitanti, infatti, hanno percepito queste aree come meno sicure e più degradate di quanto in realtà non siano oggettivamente. Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento nell ambito del progetto europeo esecurity Il progetto europeo esecurity ha avuto l obiettivo di sviluppare uno strumento ICT innovativo e georiferito (prototipo) per la raccolta dati, con lo scopo di migliorare le attività di gestione della sicurezza urbana e della prevenzione della criminalità e dei fenomeni di devianza in città. Il suo fine ultimo è stato assistere i decisori politici e le forze di polizia. Le informazioni sulla vittimizzazione, sul disordine urbano e altre variabili ambientali (ad esempio, illuminazione e clima) georiferiti, se letti in combinazione con i dati di polizia, possono evidenziare regole predittive in materia di sicurezza oggettiva e soggettiva, a supporto dell azione di forze dell'ordine e amministratori locali nella città. In quest ottica, uno dei flussi informativi confluiti nella banca dati di esecurity è quello su vittimizzazione, sicurezza oggettiva e soggettiva e percezione del disordine. Per raccogliere questi dati, esecurity ha previsto la realizzazione dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, ripetuta quattro volte con cadenza semestrale nel corso del progetto. Dopo il primo round d indagine svoltosi a ottobre 2013, il questionario è stato somministrato ai cittadini nuovamente ad aprile 2014, ottobre 2014 e aprile 2015. È la prima volta che un indagine di vittimizzazione, che ha visto la città di Trento come laboratorio sperimentale, è stata effettuata ogni sei mesi. Il questionario dell indagine è stato rivolto a un campione di circa 4.000 persone residenti nel comune di Trento, con un età superiore ai 18 anni. Si è trattato di un campione stratificato, rappresentativo della popolazione del capoluogo trentino, estratto dagli archivi anagrafici comunali. La stratificazione è avvenuta per genere (femmine; maschi), classe d età (18-36 anni; 36-55 anni; 56 anni) e circoscrizione di residenza (1. Gardolo; 2. Meano; 3. Bondone; 4. Sardagna; 5. Ravina - Romagnano; 6. Argentario; 7. Povo; 8. Mattarello; 9. Villazzano; 10. Oltrefersina; 11. San Giuseppe-Santa Chiara; 12. Centro Storico - Piedicastello). Il metodo primario scelto per la conduzione della ricerca è stato la somministrazione di un questionario online, al quale il cittadino ha potuto accedere sul sito web www.esecurity.trento.it tramite un login con una password personale, inviata via posta. Il metodo secondario, dedicato in prevalenza alle persone campionate non dotate di Internet, è stato l intervista telefonica. Il tasso di risposta medio per le quattro fasi d indagine è stato di circa il 30%, dato in linea con gli standard nazionali e internazionali delle indagini di vittimizzazione. L obiettivo della ricerca è stato quello di raccogliere informazioni sui reati subiti da ottobre 2012 a marzo 2015 dai cittadini del comune di Trento, nonché sul senso d insicurezza e sui livelli di disordine urbano percepiti nel territorio comunale. I reati oggetto dell indagine sono stati: furto di oggetti personali, furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da

veicoli, borseggio, rapina, aggressione verbale e fisica, molestia sessuale verbale e fisica. Le domande del questionario hanno richiesto all intervistato di indicare, ove possibile, le zone di Trento dove sia stato vittima di criminalità o abbia percepito la presenza di disordine urbano o si sia sentito insicuro. Le analisi dei dati sono state compiute a livello circoscrizionale. Infatti, dal momento che criminalità, insicurezza e disordine nello spazio urbano tendono a concentrarsi in alcuni luoghi specifici, risulta fondamentale conoscere anche le informazioni sulla vittimizzazione e sulla percezione della sicurezza e del degrado nel passato, per prevenire le future concentrazioni dei reati e della devianza. Mediante la somministrazione dei questionari, si è voluto osservare l andamento della sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, identificare il numero oscuro della criminalità (ovvero l insieme dei reati non denunciati alle forze di polizia) e comprendere quale fosse la percezione del disordine urbano e il senso d insicurezza dei trentini. Questi dati, se comparati con quelli di polizia, possono permettere di evidenziare eventuali discrepanze esistenti tra la sicurezza oggettiva della città, ovvero la criminalità reale, e la percezione soggettiva della sicurezza da parte delle persone. In allegato il rapporto di ricerca in sintesi, con i dati principali dell'indagine. Il rapporto di ricerca completo è scaricabile dal sito internet www.esecurity.trento.it Per approfondimenti Università degli Studi di Trento Ufficio Stampa tel. (+39) 0461/281131-1136 - ufficio.stampa@unitn.it (rif. Andrea Di Nicola, coordinatore scientifico. ecrime, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento) Comune di Trento Ufficio stampa tel. (+39) 0461/884199 - ufficio_stampa@comune.trento.it (rif. Silvano Compostella, Dirigente Area Servizi al Cittadino) Fondazione Bruno Kessler Ufficio stampa tel. (+39) 0461/314617-618 - lupi@fbk.eu / lucianer@fbk.eu (rif. Cesare Furlanello, responsabile dell unità di ricerca MPBA Modelli predittivi per la biomedicina e l ambiente Centro ICT - Fondazione Bruno Kessler) Questura di Trento tel. (+39) 0461 899511 (rif. Salvatore Ascione, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato e Dirigente della Squadra Mobile)

Comunicato stampa Tra paure e dati reali esecurity fotografa la sicurezza in città Presentati oggi a Palazzo Geremia i risultati dei quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel Comune di Trento, realizzati nell ambito del progetto europeo esecurity. I questionari sono stati rivolti a 4 mila cittadini residenti nelle 12 circoscrizioni di Trento. Dallo studio emerge che non sempre c è corrispondenza tra la percezione della sicurezza e la situazione oggettiva: nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4% Trento, 1 aprile 2016 Ci sono circoscrizioni tranquille, dove i cittadini hanno però paura. È il caso di Meano e di Sardagna che dagli abitanti sono ritenute più pericolose di quanto non lo siano nella realtà. In altre invece la percezione della sicurezza corrisponde alla situazione oggettiva, come il Bondone (zona tranquilla e tasso di paura molto basso) e il centro storico (qui si concentra il maggior numero di vittime di reato e i cittadini percepiscono un maggiore senso d insicurezza). Tra i fattori che possono determinare il senso d insicurezza tra i residenti ci sono furti, scippi e altri reati subiti dalle persone alle quali si è legati, ma anche servizi giornalistici su episodi di criminalità e di disordine urbano. In generale nel comune di Trento il 4,1% dei residenti maggiorenni è stato vittima di almeno un reato tra ottobre 2012 e marzo 2015, ma ad avere paura è il 37,4%. Sono alcuni dei risultati che emergono dal rapporto di ricerca relativo ai quattro round dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, realizzata nell ambito del progetto esecurity, co-finanziato dalla Commissione europea. esecurity, coordinato dal gruppo di ricerca ecrime della Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trento in partnership con la Questura di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e il Comune di Trento, ha sviluppato un nuovo modello di gestione della sicurezza urbana per la predizione e la prevenzione delle future concentrazioni di criminalità e devianza, testato negli ultimi tre anni nell area pilota del capoluogo trentino. La presentazione dei risultati dell indagine, realizzata in quattro fasi (ottobre 2013, aprile 2014, ottobre 2014, aprile 2015), si è svolta oggi a Palazzo Geremia. Alla presentazione del rapporto di ricerca su vittimizzazione, senso di insicurezza e percezione del disordine urbano dei cittadini di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 sono intervenuti il sindaco di Trento Alessandro Andreatta e il vice questore aggiunto e dirigente della squadra mobile della Questura di Trento Salvatore Ascione. A illustrare i dati emersi dall indagine sono stati Andrea Di Nicola, professore aggregato di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza e coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime, Giuseppe Espa, professore ordinario di Statistica economica al Dipartimento di Economia e Management, vice-coordinatore scientifico del progetto esecurity e di ecrime e referente della rilevazione campionaria relativa all indagine, e Cesare Furlanello, responsabile dell'unità di Ricerca Modelli Predittivi per la Biomedicina e l'ambiente (MPBA) della Fondazione Bruno Kessler.

«I risultati dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento ha commentato il coordinatore scientifico della ricerca e di ecrime Andrea Di Nicola - hanno permesso di fotografare la situazione relativa ai reati subiti dagli abitanti, nonché dei livelli di insicurezza e di disordine urbano percepiti sul territorio comunale, da ottobre 2012 a marzo 2015. Per la prima volta, un indagine di questo tipo è avvenuta con attenzione ai luoghi e con cadenza semestrale. Proprio quest attenzione al dove e al quando si concentrano le vittime di reato, se comparata ai dati sul livello di insicurezza e di disordine urbano percepito dalla cittadinanza, può aprire nuovi spazi per l elaborazione di risposte mirate da parte delle forze dell ordine e dei sindaci ai problemi legati alla sicurezza urbana. Infatti, verificare se la quantità di vittime di reato registrate nelle singole circoscrizioni di Trento corrisponda o meno al grado di insicurezza e di disordine percepiti dai residenti nella medesima area può permettere di fornire un immagine più veritiera possibile della situazione della sicurezza urbana nel capoluogo trentino. Questi dati costituiscono uno dei flussi informativi confluiti nel database del progetto europeo esecurity, concepito per immagazzinare informazioni su eventi criminali, vittimizzazione, percezione della sicurezza e del disordine e altre variabili rilevanti per la prevenzione della criminalità nell ambiente urbano. Queste informazioni sono servite per alimentare un sistema informativo geografico, presentato lo scorso ottobre in occasione della conferenza finale del progetto, che ha capacità avanzate di generazione automatica di report, di visualizzazione di mappe di rischio e di sicurezza urbana predittiva, mirate a permettere alle autorità di polizia e ai decisori politici di gestire in maniera più efficiente la sicurezza urbana e di prevenire la criminalità». «Quest indagine pluriennale è uno strumento fondamentale per chiunque voglia parlare di sicurezza con cognizione di causa ha affermato il sindaco del Comune di Trento Alessandro Andreatta. Lo studio effettuato nell ambito del progetto esecurity ci consente, infatti, non solo di misurare in modo oggettivo e nel tempo il tasso di vittimizzazione dei quartieri della nostra città, ma soprattutto di mettere in relazione questo indicatore con le paure dei cittadini. Il risultato è una mappa precisa, quanto imprescindibile, tanto per l'amministrazione comunale quanto per le forze di polizia. La sicurezza è una questione complessa, che va affrontata con una strategia integrata, capace di mettere in campo di volta in volta gli strumenti migliori. È partendo da questa ferma convinzione che il Comune di Trento ha partecipato al progetto esecurity, un sistema innovativo, che ha il valore aggiunto di mettere insieme le più avanzate tecnologie informatiche con i dati relativi ai reati e alla percezione dei cittadini». A confronto vittimizzazione, senso d insicurezza e percezione del disordine urbano nel comune di Trento da ottobre 2012 a marzo 2015 Nel comune di Trento, l 1,6% dei residenti maggiorenni è stato vittima di uno o più reati di tipo individuale (furto di oggetti personali, borseggio, rapina, aggressione e molestie sessuali fisiche e verbali) e il 2,5% dei residenti e loro conviventi ha subito almeno un reato di tipo familiare (furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da veicoli), da ottobre 2012 a marzo 2015. D altro canto, il 27,5% dei cittadini del capoluogo si è sentito insicuro e il 9,9% ha percepito come molto o abbastanza frequenti fenomeni di disordine urbano fisico e sociale nel quartiere in cui vive, nello stesso arco temporale. Quanto alle variazioni delle stime relative alla vittimizzazione individuale e familiare da ottobre 2012 a marzo 2015, nel capoluogo trentino, è stata rilevata complessivamente una lieve riduzione delle vittime dei reati in oggetto tra il primo e il quarto round d indagine. Le variazioni delle stime relative al senso d insicurezza e alla percezione del disordine urbano

dei residenti, nel medesimo periodo, mostrano invece un leggero aumento dei livelli di paura della criminalità e una lieve diminuzione del degrado percepito. Nel Centro storico-piedicastello, si è concentrato il maggior numero di vittime di reato ed è anche la circoscrizione di Trento dove i cittadini hanno percepito un maggiore senso di insicurezza e una più alta frequenza di episodi di disordine urbano. La circoscrizione del Bondone è risultata tra le meno vittimizzate della città ed è il luogo dove i residenti si sono sentiti più sicuri e hanno ritenuto vi fossero meno casi di inciviltà o devianza. All opposto, a Meano e Sardagna, si nota una discrepanza tra la sicurezza oggettiva della zona e la sicurezza soggettiva così come percepita dai residenti: gli abitanti, infatti, hanno percepito queste aree come meno sicure e più degradate di quanto in realtà non siano oggettivamente. Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento nell ambito del progetto europeo esecurity Il progetto europeo esecurity ha avuto l obiettivo di sviluppare uno strumento ICT innovativo e georiferito (prototipo) per la raccolta dati, con lo scopo di migliorare le attività di gestione della sicurezza urbana e della prevenzione della criminalità e dei fenomeni di devianza in città. Il suo fine ultimo è stato assistere i decisori politici e le forze di polizia. Le informazioni sulla vittimizzazione, sul disordine urbano e altre variabili ambientali (ad esempio, illuminazione e clima) georiferiti, se letti in combinazione con i dati di polizia, possono evidenziare regole predittive in materia di sicurezza oggettiva e soggettiva, a supporto dell azione di forze dell'ordine e amministratori locali nella città. In quest ottica, uno dei flussi informativi confluiti nella banca dati di esecurity è quello su vittimizzazione, sicurezza oggettiva e soggettiva e percezione del disordine. Per raccogliere questi dati, esecurity ha previsto la realizzazione dell Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, ripetuta quattro volte con cadenza semestrale nel corso del progetto. Dopo il primo round d indagine svoltosi a ottobre 2013, il questionario è stato somministrato ai cittadini nuovamente ad aprile 2014, ottobre 2014 e aprile 2015. È la prima volta che un indagine di vittimizzazione, che ha visto la città di Trento come laboratorio sperimentale, è stata effettuata ogni sei mesi. Il questionario dell indagine è stato rivolto a un campione di circa 4.000 persone residenti nel comune di Trento, con un età superiore ai 18 anni. Si è trattato di un campione stratificato, rappresentativo della popolazione del capoluogo trentino, estratto dagli archivi anagrafici comunali. La stratificazione è avvenuta per genere (femmine; maschi), classe d età (18-36 anni; 36-55 anni; 56 anni) e circoscrizione di residenza (1. Gardolo; 2. Meano; 3. Bondone; 4. Sardagna; 5. Ravina - Romagnano; 6. Argentario; 7. Povo; 8. Mattarello; 9. Villazzano; 10. Oltrefersina; 11. San Giuseppe-Santa Chiara; 12. Centro Storico - Piedicastello). Il metodo primario scelto per la conduzione della ricerca è stato la somministrazione di un questionario online, al quale il cittadino ha potuto accedere sul sito web www.esecurity.trento.it tramite un login con una password personale, inviata via posta. Il metodo secondario, dedicato in prevalenza alle persone campionate non dotate di Internet, è stato l intervista telefonica. Il tasso di risposta medio per le quattro fasi d indagine è stato di circa il 30%, dato in linea con gli standard nazionali e internazionali delle indagini di vittimizzazione. L obiettivo della ricerca è stato quello di raccogliere informazioni sui reati subiti da ottobre 2012 a marzo 2015 dai cittadini del comune di Trento, nonché sul senso d insicurezza e sui livelli di disordine urbano percepiti nel territorio comunale. I reati oggetto dell indagine sono stati: furto di oggetti personali, furto in abitazione, furto di veicoli, furto di oggetti da

veicoli, borseggio, rapina, aggressione verbale e fisica, molestia sessuale verbale e fisica. Le domande del questionario hanno richiesto all intervistato di indicare, ove possibile, le zone di Trento dove sia stato vittima di criminalità o abbia percepito la presenza di disordine urbano o si sia sentito insicuro. Le analisi dei dati sono state compiute a livello circoscrizionale. Infatti, dal momento che criminalità, insicurezza e disordine nello spazio urbano tendono a concentrarsi in alcuni luoghi specifici, risulta fondamentale conoscere anche le informazioni sulla vittimizzazione e sulla percezione della sicurezza e del degrado nel passato, per prevenire le future concentrazioni dei reati e della devianza. Mediante la somministrazione dei questionari, si è voluto osservare l andamento della sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento, identificare il numero oscuro della criminalità (ovvero l insieme dei reati non denunciati alle forze di polizia) e comprendere quale fosse la percezione del disordine urbano e il senso d insicurezza dei trentini. Questi dati, se comparati con quelli di polizia, possono permettere di evidenziare eventuali discrepanze esistenti tra la sicurezza oggettiva della città, ovvero la criminalità reale, e la percezione soggettiva della sicurezza da parte delle persone. In allegato il rapporto di ricerca in sintesi, con i dati principali dell'indagine. Il rapporto di ricerca completo è scaricabile dal sito internet www.esecurity.trento.it Per approfondimenti Università degli Studi di Trento Ufficio Stampa tel. (+39) 0461/281131-1136 - ufficio.stampa@unitn.it (rif. Andrea Di Nicola, coordinatore scientifico. ecrime, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento) Comune di Trento Ufficio stampa tel. (+39) 0461/884199 - ufficio_stampa@comune.trento.it (rif. Silvano Compostella, Dirigente Area Servizi al Cittadino) Fondazione Bruno Kessler Ufficio stampa tel. (+39) 0461/314617-618 - lupi@fbk.eu / lucianer@fbk.eu (rif. Cesare Furlanello, responsabile dell unità di ricerca MPBA Modelli predittivi per la biomedicina e l ambiente Centro ICT - Fondazione Bruno Kessler) Questura di Trento tel. (+39) 0461 899511 (rif. Salvatore Ascione, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato e Dirigente della Squadra Mobile)