TUTTI I COLORI DEL PIEMONTE
I PAESAGGI VITIVINICOLI DI LANGHE-ROERO E MONFERRATO SONO P ATRIMONIO DELL U MANITÀ U NESCO
Piemonte
PIEMONTE, I VIGNETI PATRIMONIO DELL UMANITÀ UNESCO Il Piemonte è una regione nel Nord Ovest dell Italia con un antica e importante vocazione vinicola. Già il suo nome, che significa al piede dei monti, indica la conformazione del territorio: da una parte, questa terra è protetta dalla cantena montuosa delle Alpi, mentre da sud soffia il marin, il vento caldo che arriva dal mar Ligure. Una combinazione che rende il clima particolarmente mite, adatto alla coltivazione della vite. Da secoli, l uva e il vino sono parte integrante della cultura dei piemontesi. Il vino è da sempre sinonimo di una forte identità storica e culturale. Le prime testimonianze risalgono al X secolo prima di Cristo. Le scelte di produzione si sono orientate negli anni sempre più alle denominazioni che garantiscono l origine e la qualità del vino: così oggi la maggior parte delle bottiglie prodotte rientrano in una delle 18 Docg o delle 42 Doc. Un economia importante fatta di numeri, ma soprattutto di uomini e donne, che ogni giorno con il loro lavoro rinnovano il profondo legame con la terra e la vite. A giugno 2014 il paesaggio di vigneti di Langhe-Roero e Monferrato e le cattedrali sotterranee (le cantine storiche) di Canelli sono stati riconosciuti Patrimonio dell Umanità UNESCO. 19.000 aziende vitivinicole 43.500 ettari di vigneti 2,5 milioni ettolitri di vino prodotto all anno Foto: il castello di Grinzane Cavour
TERRENI, CONCHIGLIE E FOSSILI: QUANDO IN PIEMONTE C ERA IL MARE Langhe Monferrato Roero Canavese Collina Torinese Tortonese Fra 5 e 2 milioni di anni fa il mare si estendeva fino alle pendici delle Alpi. Questa antica presenza è ancora viva oggi in Piemonte attraverso i resti fossili degli animali che lo popolavano: conchiglie, balenottere e altri animali acquatici sono stati rinvenuti in molte località, in particolare sulle colline vitate del Roero, dell Astigiano, dell Alessandrino e della Langa. Il mare del Pliocene ha inciso anche sulle tipologie di terreni, marne calcaree che si differenziano a seconda dell era geologica: più sabbiosi nel Roero e nel Monferrato Astigiano ( sabbie astiane ), più ricchi di limo e argilla tra le Langhe e la zona di Acqui Terme. Più varie le tipologie nell area intorno a Gavi dove si alternano terre rosse e bianche con sabbia e pietra. Tutti terreni molto adatti alla coltivazione della vite.
L A L ANGA, LE COLLINE DEI NOBILI ROSSI La Langa, ovvero lingua di terra, è una distesa di colline coltivate a vite e valli scavate da torrenti tra il fiume Tanaro e l Appennino Ligure. Migliaia di ettari di vigna e tutt intorno orizzonti di antichi paesi medievali con torri e castelli fino a raggiungere l altezza di 950 metri sul livello del mare. L anima della Langa è la città di Alba, famosa in tutto il mondo per il Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco. E una terra vocata alla produzione di nobili vini rossi, il Barolo e il Barbaresco, da uve nebbiolo. Accanto ai vini più conosciuti, ci sono i rossi che stanno crescendo: Dogliani (base uve dolcetto), Dolcetto di Diano d Alba, la Barbera d Alba, il Nebbiolo d Alba. E infine i vitigni rari e ricercatissimi come il profumato Verduno Pelaverga, una nicchia di produzione che rende ancora più unica la viticoltura del Piemonte, attenta anche alle micro denominazioni. Barolo Docg Barbaresco Docg Dogliani Docg Dolcetto di Diano d Alba Docg Barbera d Alba Doc Nebbiolo d Alba Doc Dolcetto d Alba Doc Langhe Doc Verduno Pelaverga Doc Foto: paesaggio di Langa
I L M ONFERRATO, UNA MAGIA DI CASTELLI E VIGNE TRA DOLCI COLLINE Imponenti castelli, antiche chiese e suggestivi borghi medievali con torri che svettano, sorgono tra le colline dolci del Monferrato, un terra ricca di storia, di vigneti e di bellezze naturali, che si estende in ideale quadrato tra le città di Asti, Alessandria, Acqui Terme e Gavi. In questo territorio, da secoli strategico per i commerci tra il mare e l Europa, si coltivano numerose varietà di uve rosse e bianche. La Barbera d Asti è il vitigno a bacca rossa che meglio parla di questa terra e della sua gente. Ma altrettanto tipici, anche se più piccoli in numeri, la Freisa e il Ruché di Castagnole Monferrato, pochi ettari di filari da cui nasce un rosso profumato di viola. Andando verso il mare, s incontra un bianco antico, profumato ed elegante a base di uve cortese: il Gavi. Barbera d Asti Docg Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Grignolino d Asti Doc Grignolino del Monferrato Casalese Doc Piemonte Doc Barbera del Monferrato Doc Dolcetto d Acqui Doc Dolcetto d Asti Doc Freisa d Asti Doc Albugnano Doc Foto: vigneti del Monferrato
I L R OERO, LA BELLEZZA SELVAGGIA DELLE ROCCHE Il Roero si trova tra le Langhe e il Monferrato, nel cuore delle colline del vino. Terra aristocratica, nel nome richiama una nobile e potente famiglia locale protagonista del medioevo. Caratteristico il paesaggio che alterna torri, vigne, frutteti, boschi e la bellezza selvaggia delle rocche, un antico e unico fenomeno di erosione del fiume Tanaro: nelle colline del Roero, si aprono improvvisamente profonde voragini che possono raggiungere anche dislivelli di centinaia di metri. La pareti sabbiose della collina formano rocce aguzze dalle forme affascinanti e bellissime, anfiteatri naturali maestosi e imponenti in cui ci si può avventurare seguendo i sentieri dei contadini. Le rocche sono anche testimoni della civiltà del vino: mostrano gli strati geologici in cui la vite affonda le sue radici. Roero Docg Roero Arneis Docg Foto: le rocche del Roero
C INQUE SFUMATURE DI BIANCO L altro volto del Piemonte sono i bianchi tra tradizione e innovazione. Vitigni antichi, quali il cortese, il timorasso e l erbaluce, si esprimono oggi con nuovi linguaggi e interpretazioni. Il cortese ha la sua elegante espressione nel Gavi Docg, undici comuni intorno alla città di Gavi. Ancora in provincia di Alessandria, un altra espressione di quest uva è nel Cortese dell Alto Monferrato Doc. L Erbaluce è il bianco per eccellenza del Canavese e porta il nome di Caluso, cittadina di riferimento: è un vitigno ecclettico che può essere vinificato in bianco secco, metodo classico e passito, tutti a docg. Il Timorasso è stato riscoperto dai vignaioli delle Valli Curone, Grue, Ossona e Val Borbera, in un area riparata dai venti dove la vite trova il suo habitat. La più giovane e più moderna interpretazione di bianco (e rosé) è l Alta Langa Metodo Classico, uno spumante brut o pas dosé di grande prestigio. Pochi ettari, 110, coltivati a Pinot Nero e Chardonnay tra le colline di 146 comuni a destra del fiume Tanaro. Ogni bottiglia è "millesimata, ovvero è prodotta con il vino di una sola annata riportata in etichetta. Gavi Docg Alta Langa Docg Erbaluce di Caluso Docg Cortese dell Alto Monferrato Doc Timorasso Doc Foto: il Forte di Gavi
L E PICCOLE DOC E LA VITICOLTURA EROICA Grandi vini conosciuti in tutto il mondo ma anche piccole doc che spesso accompagnano una viticoltura eroica, fatta di passioni e fatica per le ripide colline del Piemonte. C è il Carema, ottenuto da uva nebbiolo e coltivato in vigne terrazzate scavate nella roccia ai confini tra Piemonte e Valle d Aosta. Ci sono i vini dei Colli Tortonesi, una terra di confine, crocevia strategico di antichi popoli. C è la Freisa di Chieri, vitigno antico a bacca nera, che viene coltivato nel territorio tra il Po (Chieri e Collina Torinese) e il Monferrato. Fu custodito e tramandato dai monaci Agostiniani dell Abbazia di Vezzolano. La Doc Collina Torinese nasce nel 1999 ed esprime le varietà autoctone della zona: Bonarda, Barbera, Malvasia e Cari. Carema Freisa di Chieri e Collina Torinese Colli Tortonesi Carema Doc Collina Torinese Doc Colli Tortonesi Doc Freisa di Chieri Doc Freisa dei Colli Tortonesi Doc Foto: vigna della Regina di Torino
GLI AROMATICI Sulle colline del Monferrato, nasce un vino aromatico unico: il Moscato d Asti, detto anche l oro delle colline. Le uve di moscato bianco sono anche alla base di uno spumante, l Asti Docg, conosciuto in tutto il mondo. Del Moscato d Asti vanno ricordati i sorì, quei vigneti in forte pendenza, che caratterizzano alcune aree storiche della zona di produzione della docg, difficili da coltivare, ma di una bellezza straordinaria. I sorì hanno contribuito a ottenere il riconoscimento a Patrimonio dell Umanità UNESCO. Spostandosi nella città di Acqui Terme, che è luogo di benessere con le antiche fonti termali, troviamo la patria del Brachetto, un uva rossa aromatica e dolce che si abbina bene con dolci e frutta. Asti Docg Moscato d Asti Docg Brachetto d Acqui Docg Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc Foto: le vigne del Moscato d'asti sotto la neve
Le cattedrali sotterranee di Canelli
LE CATTEDRALI SOTTERRANEE E GLI INFERNOT NEL PATRIMONIO DELL U MANITÀ U NESCO Le colline del Piemonte hanno anche un anima nascosta: è una fitta rete di cantine storiche, tunnel sotterranei che corrono per chilometri e chilometri tra la Langa, il Monferrato e il Roero. Scavate a mano, alcune hanno la maestosità di una cattedrale come quelle di Canelli inserite nel Patrimonio UNESCO. Un capolavoro di enoarchitettura. Altre sono piccoli cunicoli scavati nella terra, ribattezzati infernot (è l angolo più buio). Vengono anche detti crutin ovvero piccole grotte. Qui, da secoli, riposa e invecchia il vino più pregiato. Gli infernot del Monferrato sono nel Patrimonio UNESCO. Un infernot del Monferrato
LA VENDEMMIA, ANTICO RITO DELLA TERRA Nelle famiglie piemontesi, si tramandano storie e saperi sul lavoro in vigna e in cantina. Nonostante la modernizzazione delle attrezzature agricole, non è cambiato il modo di fare il vino. La vendemmia si fa ancora a mano ed è uno dei momenti più attesi del mondo contadino. La raccolta delle uve avviene generalmente a inizio autunno, tra settembre e ottobre, quando le prime nebbie scendono sulle colline e le foglie si colorano di rosso e di giallo per il freddo. In Piemonte, la vendemmia è fatica ma anche rito e occasione di festa: per settimane, i filari si colorano di voci e canti finché le uve non sono in cantina, mentre gli antichi ceppi di vite si preparano al sonno dell inverno.
TORRI, CASTELLI E CHIESE: IL TESORO MEDIEVALE DEL PIEMONTE Il Piemonte custodisce un immenso tesoro di torri, fortezze, castelli e chiese medievali. Un patrimonio unico di storia e monumenti che rende ancora più eccezionale e irripetibile questa terra. Dal castello di Barolo al forte di Gavi, è un salto indietro nei secoli. Così nelle campagne, tra i vigneti, ci sono centinaia di piccole chiesette e cappelle votive che conservano sculture e dipinti realizzati tanti secoli fa. Storici sono anche i casot o ciabot, tipica costruzione in mattoni rossi che viene ancora oggi utilizzata dai viticoltori per riparare gli attrezzi o riposarsi dalle fatiche del lavoro in vigna. Ogni vigna ha il suo. I casot, così come le cascine delle campagne, contribuiscono a distinguere il paesaggio delle colline vocate alla viticoltura del Piemonte. Foto: a sinistra, cappella San Bernardino a Paroldo a destra, torre di Vengore a Roccaverano
IL FASCINO MISTERIOSO DEL TARTUFO BIANCO D ALBA In Piemonte, l autunno è la stagione di raccolta del Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco d Alba. E un fungo sotterraneo molto profumato e ricercato che cresce in simbiosi con le radici di alcuni alberi, tra cui querce e pioppi. La sua ricerca avviene con un cane appositamente addestrato a sentire il suo caratteristico odore. Quando identifica la posizione, il cane raspa e il tartufaio estrae il tartufo con l aiuto di una piccola zappa. Il tartufo è un cibo molto pregiato e costoso: viene grattato su numerosi piatti della cucina piemontese. Spesso la ricerca del tartufo avviene di notte tra boschi, luna e nebbia: questo aumenta il fascino dell autunno piemontese.
L ECCELLENZA DELLA CUCINA PIEMONTESE Il Piemonte è anche terra di grandi eccellenze gastronomiche e agroalimentari. Dai formaggi alla carne di razza piemontese, fino al riso. Importante la produzione di frutta: i kiwi, le pesche, le mele, ma soprattutto la nocciola Tonda e gentile di Langa che è ingrediente fondamentale di tante torte e dolci a base di cioccolato. Le eccellenze del Piemonte sono ricercate ed esaltate dalla grande ristorazione mondiale. La cucina piemontese è conosciuta e amata in tutto il mondo: tra i piatti più conosciuti, i tajarin, pasta all uovo fatta a mano, spesso serviti con il tartufo bianco; gli agnolotti (detti anche plin ), pasta ripiena di carni e verdure; la bagna cauda, una salsa a base di acciughe, aglio e olio in cui vengono intinte le verdure; il bonet, dolce di cioccolato e lo zabaglione, una crema all uovo e al Moscato d Asti. Vini e tartufi non fanno altro che completare e arricchire la proposta della tavola. Foto: a sinistra, la bagna cauda a destra, i tajarin con il tartufo bianco
IL CONSORZIO PIEMONTE LAND OF PERFECTION Per valorizzare e far conoscere questo patrimonio unico di eccellenze e paesaggi da sogno è nato il 29 luglio 2011, Piemonte Land of Perfection. Riunisce i Consorzi di tutela del vino del Piemonte e la più importante Associazione di viticoltori. Il suo obiettivo è armonizzare le strategie di promozione dei vini, dell eccellenza agroalimentare e delle bellezze del Piemonte in tutto il mondo. I soci sono: Consorzio dell Alta Langa Consorzio dell Asti Consorzio del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani Consorzio del Brachetto e dei Vini d Acqui Consorzio della Barbera d Asti e Vini del Monferrato Consorzio Vini Doc Caluso Carema Canavese Consorzio Vini Colli Tortonesi Consorzio della Freisa di Chieri e Collina Torinese Consorzio del Gavi Consorzio del Roero Vignaioli Piemontesi www.altalangadocg.it www.astidocg.it www.langhevini.it www.brachettodacqui.com www.viniastimonferrato.it www.caremavini.it www.collitortonesi.com www.freisadichieri.it www.consorziogavi.com www.consorziodelroero.it www.vignaioli.it
Piemonte Land of Perfection Via Alba 15-12050 Castagnito (Cn) info@piemonteland.it press@piemonteland.it web: www.piemonteland.it grafica: testi: foto: stampa: ALESSANDRO RIZZOGLIO FIAMMETTA MUSSIO FRANCO BELLO, ENZO MASSA, GIULIO MORRA, BRUNO MURIALDO TEC-ARTIGRAFICHE.IT
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