30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI



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30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI Esercizio 1 - IRPEF Il signor X, che vive solo e non ha figli, ha percepito, nel corso del 2008, i seguenti redditi: - Redditi da lavoro dipendente 30000 - Dividendi da partecipazioni azionarie qualificate in società italiane 5000 - Proventi netti da un fondo comune di investimento 2000 Inoltre egli ha sostenuto spese mediche per 500 e ha versato contributi per contratti assicurativi sulla vita per 1000. Il signor X ha diritto ad una detrazione per lavoro dipendente pari a 769 euro. Si calcoli: a) reddito complessivo b) reddito imponibile c) IRPEF lorda d) IRPEF netta utilizzando le seguenti aliquote per scaglioni di reddito: scaglioni di reddito Aliquote 0-15.000 23% Oltre 75.000 43% I dividendi da partecipazione qualificata sono assoggettati a IRPEF solo per il 49,72% I proventi sono esclusi dal reddito complessivo in quanto già tassati in capo al fondo. a) Reddito complessivo 30000 + 0,4972 x 5000 32486 b) Reddito imponibile Reddito complessivo 32486 c) IRPEF lorda 0,23 x 15000 + 0,27 x 13000 + 0,38 x 4486 8664,68 Detrazioni a cui il Signor X ha diritto: - Detrazione per spese mediche 0,19 x (500-129) 0,19 x 371 70,49 - Detrazione su premi per assicurazione sulla vita 0,19 x 1000 190 - Detrazione per lavoro dipendente 769 Totale detrazioni 70,49 + 190 + 769 1029,49 d) IRPEF netta 8664,68 1029,49 7635,19. Esercizio 2 - IRPEF 1) Dopo avere definito il concetto di progressività delle imposte, si indichino le modalità per la realizzazione di un sistema di imposte progressivo. 2) Il signor A, con un figlio a carico e sposato con la signora B, la quale non percepisce alcun tipo di reddito, ha percepito i seguenti redditi: reddito da lavoro dipendente: 40.000 euro; dividendi da partecipazione qualificata in una società italiana: 10.000 euro; plusvalenze da partecipazioni non qualificate in una società italiana: 2.000 euro. Durante l anno il signor A ha inoltre versato contributi a forme pensionistiche complementari per un importo pari a 4.000 euro. Il signor A abita infine in un appartamento, di cui è proprietario, che ha una rendita catastale di 1000 euro.

Sapendo che il signor A ha diritto ad una detrazione per lavoro dipendente pari a 335, ad una detrazione per coniuge a carico pari a 604, e ad una detrazione per figlio a carico pari a 421, e che la scala delle aliquote in vigore è la seguente: si calcoli: a) reddito complessivo b) reddito imponibile c) IRPEF lorda d) IRPEF netta scaglioni di reddito Aliquote 0-15.000 23% Oltre 75.000 43% 3) Si dimostri che l IRPEF è un imposta progressiva. 1) Un imposta è progressiva quando l aliquota media aumenta all aumentare del reddito. La progressività può essere realizzata mediante tre modalità fondamentali: per scaglioni, per deduzione e per detrazione. Nella progressività per scaglioni si identificano scaglioni progressivi di reddito e alla parte di reddito propria dello scaglione si applicano aliquote specifiche crescenti al crescere del reddito. Nella progressività per detrazione il debito di imposta si ottiene applicando un aliquota di imposta costante per tutti i livelli di reddito e detraendo dall ammontare così determinato, una somma F. Nella progressività per deduzione il debito di imposta si ottiene applicando un aliquota di imposta costante alla differenza tra il reddito e un determinato ammontare D. Spesso nella realtà la progressività dell imposta viene realizzata mediante la combinazione di tutte e tre queste modalità. 2) a) Reddito complessivo reddito da lavoro dipendente + (49,72% dividendi partecipazione qualificata) + rendita catastale 40.000 + (0,4972x 10.000) + 1.000 45.972 Solo il 49,72% del valore dei dividendi da partecipazioni qualificate in società italiane è inserito nel reddito complessivo a fini IRPEF. Le plusvalenze da partecipazioni non qualificate sono invece tassate con imposte sostitutive. b) Reddito imponibile Reddito complessivo oneri deducibili 45.972 1000 4000 40972 La rendita catastale della prima casa è interamente deducibile. I contributi versati a forme pensionistiche complementari sono deducibili fino ad un ammontare massimo pari a 5165 euro. c) IRPEF lorda 0,23 x 15000 + 0,27 x 13000 + 0,38 x 12972 11889,36 d) Totale detrazioni 335 + 604 + 421 1360 IRPEF netta 11889,36 1360 10529,36 3) Un imposta è progressiva quando all aumentare del reddito l aliquota media aumenta. Un modo per verificare questa condizione è dato dal confronto tra l aliquota media e l aliquota marginale del Signor A: se l aliquota marginale risulta maggiore di quella media, allora l aliquota media aumenterà all aumentare del reddito. Su un reddito complessivo di 45972, il Signor A paga un imposta pari a 10529,36. L'aliquota media IRPEF del Signor A è, quindi, pari a: 10529,36 t 22,9% 45972 L aliquota marginale t ' è pari al 38%. Dato che t ' > t l IRPEF è un imposta progressiva.

Esercizio 3 - IRPEF e imposte sostitutive Il signor A percepisce nell anno fiscale corrente i seguenti redditi: -lavoro dipendente: 27.500 euro Il signor B percepisce nell anno fiscale corrente i seguenti redditi: -lavoro dipendente: 10.000 euro -interessi lordi su titoli di stato: 15.000 euro -plusvalenze da cessione di partecipazioni azionarie non qualificate: 30.000 euro Nessuno dei contribuenti ha figli o coniugi a carico. Il signor A ha diritto ad una detrazione per lavoro dipendente pari a 960, mentre il signor B ha diritto ad una detrazione per lavoro dipendente pari a 1697. Considerando la seguente scala delle aliquote IRPEF per scaglioni: scaglioni di reddito Aliquote 0-15.000 23% Oltre 75.000 43% a) calcolate il debito di imposta complessivo (IRPEF e imposte sostitutive) dei due contribuenti; b) verificate che l IRPEF è un imposta progressiva; c) verificate se il sistema di imposte sui redditi (IRPEF e imposte sostitutive) è progressivo; d) quale valutazione del sistema di imposizione sui redditi (IRPEF e imposte sostitutive) emerge dalla comparazione dei risultati ottenuti in b) e c)? Reddito complessivo per il Signor A 27500 Reddito Imponibile IRPEF del Signor A 27500 Applicando gli scaglioni alla base imponibile si ottiene: IRPEF lorda 0,23 x 15000 + 0,27 x 12500 6825 IRPEF netta signor Adebito complessivo signor A 6825 960 5865 Reddito complessivo per il Signor B 10.000 Reddito Imponibile IRPEF del Signor B 10000 IRPEF lorda 0,23 x 10000 2300 IRPEF netta signor B 2300 1697 603 Gli interessi su titoli di stato e le plusvalenze da partecipazioni azionarie non qualificate sono assoggettati a tassazione sostitutiva con aliquota del 12,5%. Il debito d'imposta del Signor B relativo alle imposte sostitutive è quindi pari a: 0,125 x (15000 + 30000) 5625 Il debito d'imposta complessivo (IRPEF e imposte sostitutive) del Signor B é pari a: 603 + 5.625 6228 b) Su un reddito complessivo ai fini IRPEF di 27.500, il Signor A paga un imposta pari a 5865. L'aliquota media IRPEF del Signor A è, quindi, pari a:

t 5865 27.500 21,32% Su un reddito complessivo ai fini IRPEF di 10.000, il Signor B paga un imposta pari a 603. L'aliquota media IRPEF del Signor B è, quindi, pari a: t 603 10.000 6,03% Poiché all'aumentare del reddito (reddito complessivo A > reddito complessivo B) l'aliquota media aumenta, l'irpef è un'imposta progressiva. c) Dal momento che il Signor A non percepisce altri redditi oltre a quelli da lavoro dipendente, il debito IRPEF precedentemente calcolato coincide con il debito complessivo di imposta. L'aliquota media complessiva del Signor A è, quindi, ancora: t TOT 5865 27.500 21,32% Su un reddito complessivo di 55.000, il Signor B paga un imposta complessiva di 6228. L'aliquota media complessiva del Signor B è, quindi, pari a: 6228 t TOT 11,32% 55.000 Poiché all'aumentare del reddito l'aliquota media diminuisce, il sistema complessivo di imposte sui redditi (IRPEF e imposte sostitutive) è in questo caso regressivo. d) La regressività del sistema fiscale complessivo dipende dal fatto che i redditi derivanti da attività finanziarie (nel caso in esame, interessi sui titoli di stato e plusvalenze su partecipazioni azionarie non qualificate) non rientrano, o rientrano solo parzialmente, nella base imponibile dell IRPEF e sono tassati con imposte sostitutive proporzionali con aliquote basse. Esercizio 4 - Detrazioni per carichi di famiglia La famiglia Tasso ha quattro componenti: due coniugi, percettori di reddito da lavoro dipendente, e due figli fiscalmente a carico. Il reddito percepito dal Sig. A è pari a 40000 euro; quello percepito dalla Sig.ra B, coniugata con il Sig. A, è di 7000 euro. Si consideri la seguente scala delle aliquote IRPEF per scaglioni di reddito: scaglioni di reddito Aliquote 0 15.000 23% oltre 75.000 43% Sapendo che, nel caso specifico in esame, le detrazioni per tipo di reddito sono di 502 euro per il Sig. A e 1840 euro per la Sig.ra B, sapendo inoltre che le detrazioni effettive per figli a carico sono: 1) in ipotesi di suddivisione delle detrazioni teoriche in misura eguale tra i coniugi, pari a 255 per figlio per il Sig. A e 375 per figlio per la Sig.ra B. 2) in ipotesi di attribuzione della detrazione teorica al reddito più alto, pari a 509 per figlio si calcoli il debito d imposta complessivo dell unità familiare nelle due ipotesi seguenti: a) i genitori suddividono, in misura eguale fra loro, la detrazione per i figli a carico; b) i genitori decidono di attribuire tutta la detrazione spettante sul reddito più elevato.

a) Reddito complessivo del Sig.A reddito da lavoro dipendente 40000 Poiché gli oneri deducibili sono in questo caso pari a zero: Reddito imponibile Reddito complessivo 40000 IRPEF lorda del Sig. A 0,23 x 15000+ 0,27 x 13000 + 0,38 x 12000 11520 Detrazioni a cui il Signor A ha diritto: Detrazione per tipo di reddito 502 Detrazione per figli a carico 510 (255x2; 255 per ciascun figlio, 2 figli) Totale detrazioni 502+510 1012 IRPEF netta del Sig. A 11520-101210508 Reddito complessivo della Sig.ra B reddito da lavoro dipendente 7000 Poiché anche in questo caso gli oneri deducibili sono pari a zero: Reddito imponibile Reddito complessivo 7000 IRPEF lorda della Sig.ra B 0,23 x 70001610 Detrazioni a cui la Sig.ra B ha diritto: Detrazione per tipo di reddito 1840 Detrazione per figli a carico 750 (375 x2; 375 per ciascun figlio, 2 figli) Totale detrazioni 1840+750 2590 IRPEF netta della Sig.ra B 0 (1610-2590<0) La signora B non paga Irpef perché incapiente. Debito d imposta della famiglia IRPEF del Sig. A10508 b) Dato che il reddito della Sig.ra B è inferiore a quello del Sig. A, la detrazione per figli a carico andrà interamente attribuita al Sig. A. Reddito complessivo del Sig.A reddito da lavoro dipendente 40000 Poiché gli oneri deducibili sono in questo caso pari a zero: Reddito imponibile Reddito complessivo 40000 IRPEF lorda del Sig. A 0,23 x 15000+ 0,27 x 13000 + 0,38 x 12000 11520 Detrazioni a cui il Signor A ha diritto: Detrazione per tipo di reddito 502 Detrazione per figli a carico 1018 (509x2; 509 per ciascun figlio, 2 figli) Totale detrazioni 1018+502 1520 IRPEF netta del Sig. A11520-152010000

Reddito complessivo della Sig.ra B reddito da lavoro dipendente 7000 Poiché anche in questo caso gli oneri deducibili sono pari a zero: Reddito imponibile Reddito complessivo 7000 IRPEF lorda della Sig.ra B 0,23 x 70001610 Detrazioni a cui la Sig.ra B ha diritto: Detrazione per tipo di reddito 1840 Totale detrazioni 1840 IRPEF netta della Sig.ra B 0 (1610-1840<0) Debito d imposta della famiglia IRPEF del Sig. A10000 Dato che la Sig.ra B è incapiente non usufruirà delle detrazioni per figli a carico: in questo caso quindi è conveniente attribuire tutta la detrazione spettante al reddito più alto rispetto a ripartire le detrazioni equamente tra i due coniugi. Esercizio 5 - Scelta dell unità impositiva Si consideri un nucleo familiare composto da due genitori e due figli, in cui i due genitori percepiscono rispettivamente un reddito di 25.000 euro e 60.000 euro, mentre i figli non percepiscono redditi. Ipotizzando che non esistano detrazioni per tipo di reddito e facendo riferimento alle seguenti aliquote per scaglioni scaglioni di reddito aliquote 0 15.000 23% Oltre 75.000 43% nei casi di: tassazione su base individuale; tassazione su base familiare; tassazione su base familiare con applicazione del metodo del quoziente familiare (coefficienti pari a 1 per ciascun genitore e 0,5 per ciascuno dei figli); tassazione su base individuale e detrazioni per familiari a carico nel caso in cui i coniugi suddividono, in misura uguale fra loro, la detrazione per i figli a carico. Si consideri che la detrazione spettante per ogni figlio è costante e pari a 309 euro per il coniuge con reddito minore e 182 euro per il coniuge con reddito maggiore. si indichi con riferimento ai due coniugi ed all intera famiglia (ove appropriato): il debito d imposta l aliquota media l aliquota marginale Guardando l aliquota marginale, quali considerazioni si possono fare in riferimento alla questione degli incentivi all offerta di lavoro? Redditi dei due coniugi: y 1 25.000 y 2 60.000 85.000 y tot

Tassazione su base individuale Le aliquote dei vari scaglioni di reddito si applicano separatamente ai redditi dei due coniugi. Le aliquote marginali e medie dei due coniugi saranno differenti. T 1 15000 x 0,23 + 10000 x 0,27 6150 t 1 27% 6150 t1 24,6% 25000 T2 15000x0,23 + 13000x0,27 + 270000x0,38 + 5000x0,41 19270 t ' 2 41% 19270 t 2 32,1 % 60000 Per la famiglia nel suo complesso si ha: T + T 25420 T tot 1 2 t tot 25420 85.000 29,9% Tassazione su base familiare Le aliquote per scaglioni si applicano al reddito complessivo della famiglia pari a 85000. T tot 15000 x0,23 + 13000x0,27 + 27000x0,38 + 20000x0,41 + 10000x0,43 29720 t' 43% (L aliquota marginale è pari al 43% per entrambi i coniugi. E indifferente se l unità addizionale di reddito viene guadagnata dal coniuge 1 o 2). 29720 t tot 34,9% 85000 Poiché il sistema è di tipo progressivo, la scelta del reddito familiare come unità impositiva, a parità di aliquote, porta ad un imposizione più gravosa e, dato che l aliquota marginale aumenta rispetto alla tassazione su base individuale, potrebbe disincentivare l offerta di lavoro femminile. Quoziente familiare E il metodo utilizzato in Francia. Il quoziente familiare si costruisce dividendo la somma dei redditi per la dimensione fiscale della famiglia (somma dei coefficienti). redditi 85.000 Q i 28.333 coeffic. 1 + 1 + 0,5 + 0,5 La scala delle aliquote si applica al quoziente: 15000 x0,23 + 13000x0,27 + 333x0,38 T Q 7086,54 Il debito d imposta complessivo si ottiene moltiplicando quanto ottenuto per la dimensione fiscale della famiglia. T t ' tot ( coeffic ) 7086,54 3 21259, 62 T x Q 38% 21259,62 t tot 25,01% 85.000 L aliquota marginale che risulta applicando il metodo del quoziente familiare è intermedia rispetto alle aliquote marginali ottenute con la tassazione su base individuale. Ciò potrebbe disincentivare l offerta di lavoro del coniuge con

reddito inferiore, la cui aliquota marginale aumenta dal 27% al 38%, ed invece incentivare l offerta di lavoro del coniuge con reddito maggiore, la cui aliquota marginale scende dal 41% al 38%. Tassazione su base individuale e detrazione per figli a carico L introduzione della detrazione per figli a carico riduce il debito d imposta di ciascun coniuge. Introducendo la detrazione avremo: Coniuge 1: Reddito Imponibile y 1 25.000 IRPEF lorda T 1 6150 Detrazione spettante per figlio a carico 309 IRPEF netta 6150 (309x2) 5532 t 1 27% 5532 t 1 22,128% 25000 Coniuge 2: Reddito Imponibile y 2 60.000 IRPEF lorda T 2 19270 Detrazione spettante per figlio a carico 182 IRPEF netta 19270 (182x2) 18906 ' t 2 41% 18906 t 2 31,51% 60000 Per la famiglia nel suo complesso si ha: T tot 5532 + 18906 24438 24438 t tot 28,75% 85.000 L introduzione delle detrazioni per figli a carico riduce il debito d imposta totale e di conseguenza anche l aliquota media su base familiare, mentre lascia invariate le aliquote marginali individuali. Quindi non vi è variazione degli incentivi individuali all offerta di lavoro. Esercizio 6 Un individuo possiede ad inizio d anno un patrimonio del valore di 250.000. Nel corso dell anno percepisce 30.000 di redditi da lavoro, 4.000 di redditi da capitale, 10.000 di plusvalenze azionarie. L individuo subisce, però, una minusvalenza azionaria pari a 2.500. Sappiamo inoltre che in corso d anno la variazione del patrimonio è stata di 6.000. Si calcoli la base imponibile dell individuo applicando il principio del reddito prodotto, del reddito entrata e del reddito consumo. a) Ricordando che l adozione del reddito prodotto come base imponibile implica che siano soggetti a tassazione i corrispettivi della partecipazione ad un attività produttiva, avremo che per l individuo in questione vale: reddito prodotto 30.000 + 4.000 34.000. b) Dal momento che, invece, il concetto di reddito entrata definisce la base imponibile dell imposta personale in termini di potenzialità o capacità di spesa del contribuente, il reddito fiscalmente rilevante è in tal caso rappresentato da quanto un individuo può consumare senza ridurre il valore del patrimonio iniziale. Pertanto avremo: reddito entrata 30.000 + 4.000 + 10.000 2.500 41.500. c) Infine, sulla base del concetto di reddito consumo reddito consumo reddito entrata variazione del patrimonio 41.500 6.000 35.500

Esercizio 7 a) Si dia una definizione sintetica di reddito prodotto, reddito entrata e reddito consumo. b) Quale tra queste nozioni è stata applicata nel sistema d imposte personali italiano? Il sig. X deve decidere tra due investimenti azionari A e B. Il primo gli assicura un dividendo di 100 e una plusvalenza alla fine dell anno di 200; il secondo, viceversa, un dividendo di 200 e una plusvalenza di 100. c) Quale investimento sceglierà il sig. X se vale la nozione di reddito prodotto e quale se vale la nozione di reddito entrata? Con il reddito complessivo di 300 guadagnato con uno dei due investimenti di cui sopra il sig. X deve decidere se acquistare un auto oppure titoli di Stato. d) Cosa gli conviene acquistare se vale la nozione di reddito entrata? E se vale la nozione di reddito consumo? a) Reddito Prodotto: la base imponibile dell imposta personale è pari alla somma delle retribuzioni ottenute dalla partecipazione all attività produttiva (reddito da lavoro, da capitale, rendite) Reddito Entrata: la base imponibile dell imposta personale coincide con quanto il contribuente può consumare senza intaccare il suo patrimonio iniziale (reddito prodotto + plusvalenze nette) Reddito Consumo: la base imponibile dell imposta personale coincide con quanto effettivamente consumato dal contribuente. b) L IRPEF italiana è principalmente un imposta sul Reddito Prodotto (in particolar modo sul reddito da lavoro). Tuttavia, esistono anche aperture alla nozione di Reddito Entrata (sono infatti incluse nella base imponibile alcune plusvalenze-quelle da partecipazione qualificata) e a quella di Reddito Consumo (è infatti escluso dal reddito imponibile il risparmio previdenziale). c) Nozione di Reddito Prodotto: Base imponibile investimento A: 100 (dividendo) Base imponibile investimento B: 200 (dividendo) Il Sig. X preferirà dunque l investimento A che gli consente, a parità di reddito complessivo (300) di avere un debito d imposta più basso perché calcolato su una base imponibile di 100 (e non di 200 come nel caso dell investimento B). Nozione di Reddito Entrata: Base imponibile investimento A: 100 (dividendo) + 200 (plusvalenza) 300 Base imponibile investimento B: 200 (dividendo) + 100 (plusvalenza) 300 Il Sig. X è dunque indifferente tra i due investimenti in quanto il suo debito d imposta è il medesimo. d) Se vale la nozione di Reddito Entrata, l acquisto dell auto comporta un debito d imposta nullo, mentre l acquisto di titoli di Stato determina alla fine dell anno un debito d imposta commisurato agli interessi maturati: Ttr300. Se vale la nozione di Reddito Consumo, l acquisto dell auto è tassato Tt300, mentre i titoli di Stato no (capitale e rendimenti sul capitale saranno oggetto di imposizione nel momento in cui saranno trasformati in consumo).