La valutazione delle competenze professionali nei Corsi di Laurea in T.R.M.I.R.



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La valutazione delle competenze professionali nei Corsi di Laurea in T.R.M.I.R. Dr. Mauro Curzel Coordinatore delle attività formative Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia Università degli Studi di Verona sede di Trento 1. valutare le competenze professionali Naturale conclusione di un percorso formativo a contratto chiaro e condiviso, la valutazione definisce la preparazione raggiunta dallo studente rispetto agli obiettivi. La pianificazione della valutazione obbliga a porsi degli interrogativi sul conseguimento degli obiettivi educativi, ovvero a chiedersi come si può verificare che lo studente memorizzi e interiorizzi una determinata manovra, oppure come accertare l integrazione delle sue conoscenze o la corretta concettualizzazione di un contesto. Il trend valutativo in ambito radiologico è attualmente molto formalizzato su linee protocolli diagnostici e radioterapeutici legati alla metodologia pratica ed all utilizzo delle apparecchiature. E tuttavia fondamentale spostare l interesse anche sul come il futuro TSRM sta procedendo nel percorso di apprendimento puntando l interesse non solo sugli aspetti quantitativi ma anche sugli aspetti qualitativi. Nella prospettiva di una formazione che punta ad un apprendimento significativo gli outcomes occupano un posto privilegiato. Infatti, gli obiettivi di apprendimento stabiliti dal contratto formativo sono fortemente legati non solo ai risultati attesi ma soprattutto ai risultati che si raggiungono, basati su comportamenti concretamente misurabili ed osservabili. Le modalità di valutazione degli autcomes nei Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia sono in relazione alla posizione dello studente nel percorso formativo triennale. In passato, non è mai stata attribuita all esperienza di tirocinio la dovuta complessità legata all atto radiodiagnostico e radioterapeutico, dove lo studente si mette alla prova in quanto futuro professionista della salute raggiungendo competenze metodologiche, relazionali e radio protezionistiche che garantiscono la soddisfazione del bisogno di salute del cittadino.

Alla luce di tutto questo, è opportuno che la valutazione degli outcomes avvenga attraverso una molteplicità di strumenti che stimolano un sapere per elaborazione, per analisi, soluzione e discussione di problemi pensati e costruiti apposta per limitare il divario fra contenuti di apprendimento teorici ed esperienza pratica. Si tratta di verificare quanto lo studente ha trasferito e concretizzato il progetto educativo dalla sede istituzionale all ambiente di lavoro, dove si applica quanto appreso. Infatti, l incalzante evoluzione tecnologica che caratterizza i contesti organizzativi radiologici e la richiesta sociale di un aumento quantitativo delle prestazioni diagnostiche strumentali, hanno contribuito all affermarsi in campo radiologico di modelli di addestramento procedurali e tecnici, spesso caratterizzati dall assunzione di rigorosi codici scientifici e scarsa flessibilità delle modalità valutative delle competenze raggiunte dallo studente TSRM. E invece necessaria una congiunzione fra il linguaggio tecnico, scientifico ed il contesto operativo con tutte le componenti emotive ed umane. Pertanto, la valutazione degli outcomes in ambito radiologico comporta una continua conversione dal contesto tecnologico a quello assistenziale e viceversa. Non è possibile apprendere l utilizzo di tecnologie radiologiche se non vi sono adeguati linguaggi scientifici universali, ma non sarà possibile conservare nulla se l attuazione di un protocollo diagnostico radiologico non viene vissuto e sperimentato attraverso la diretta esperienza sul paziente in tutta la sua complessità umana e la necessaria riflessione sull azione da parte del futuro professionista sanitario. Proponiamo a titolo di esempio, una tabella indicante gli strumenti di valutazione degli outcomes presso il Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia attivato dall Università di Verona, dove viene distinto il peso complessivo per la formulazione del giudizio finale dello studente a fine del percorso annuale di tirocinio. Si tratta di un progetto impegnativo che coinvolge formatori ed operatori sul campo e che richiede una supervisione continua da parte del Coordinatore delle attività formative e tutor, nella quale devono essere riconosciuti competenze e metodi, al di là di ogni improvvisazione e buon senso. Appare evidente il richiamo all importanza della formazione alla didattica tutoriale per i professionisti TSRM coinvolti nei progetti di tirocinio dei Corsi di Laurea in TRMIR, non solo per gli aspetti metodologici e di valutazione formativa che caratterizzano questa funzione ma anche, e soprattutto per la costruzione di una consapevolezza professionale come professionisti responsabili della formazione delle nuove generazioni di TSRM, indispensabile alla crescita della categoria.

metodi di valutazione delle competenze professionali presso il Corso di laurea in tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia padronanza nelle competenze proff Impegno e qualità elaborati prove pratiche esame di tirocinio Relazionali /Assistenziali Tecnico metodologiche Applicazione protocolli diagnostici e radioterapeutici Radioprotezionistiche Ingegneristiche ed informatiche sintesi schede di valutazione peso complessivo 60 % Report esperienze di tirocinio Analisi di grafici dosimetrici Analisi di piani di trattamento radioterapici Mappe cognitive Analisi di casi diagnostici media valutazioni peso complessivo 20 % Prova pratica applicazione protocolli diagnostici e radioterapeutici Simulazione strutturata o semistrutturata Controlli di qualità sulle apparecchiature Colloquio informazione con il paziente media valutazioni stazioni OSCE peso complessivo 20 % Si vuole riportare a seguito alcune esperienze applicative degli strumenti di valutazione degli outcomes nei Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia. Promuovere modelli formativi innovativi in ambito radiologico significa assumere un atteggiamento esplorativo che permetta di identificare un quadro generale degli interventi da attivare, nonché di riconoscere le potenziali difficoltà ed ostacoli che l organizzazione e le sedi di tirocinio incontreranno. Uno degli aspetti più rilevanti, in tal senso, è il superamento delle resistenze che devono essere riconosciute, affrontate e sciolte. Infatti è naturale una certa opposizione all adozione di nuovi strumenti di valutazione da parte dei professionisti sul campo che comportano un ulteriore carico di lavoro ed una revisione dei propri modelli di addestramento, spesso, disturbando un equilibrio consolidato da anni, basato su protocolli diagnostici radiologici rigorosamente applicati ai vari settori anatomici in esame. In tal senso, la strategia vincente è il coinvolgimento diretto di tutti professionisti nel progetto di tirocinio promuovendo con un ruolo attivo e propositivo ai

vari livelli di competenza pedagogica (coordinatore, tutor didattici, supervisori di tirocinio), motivando ed esplicitando concretamente i vantaggi ed i motivi del progetto di tirocinio. Questo significa impegnare tutti i singoli ad una riflessione sulle proprie opportunità di sviluppo e di crescita, sostenendo un riposizionamento di ruoli e funzioni attraverso un reale potenziamento delle competenze. 2. le schede di valutazione L utilizzo di schede predisposte per un percorso di tirocinio pratico dove siano indicate le abilità da acquisire nelle specifiche esperienze di tirocinio all interno di un progetto di tirocinio triennale rappresenta lo strumento indispensabile al tutor per la valutazione delle competenze raggiunte da parte dello studente che esegue i compiti professionali, prende delle decisioni e si relaziona con il paziente garantendo la sicurezza dello stesso nell utilizzo di sofisticate apparecchiature. Inoltre, nella condivisione della scheda di valutazione con lo studente viene avviato un progressivo training verso una verifica e revisione autonoma delle competenze raggiunte in relazione agli obiettivi nella prospettiva di formare un professionista riflessivo consapevole della propria crescita professionale. La valutazione delle singole Check list può essere effettuata utilizzando una scala valutativa univoca (obiettivo raggiunto obiettivo parzialmente raggiunto obiettivo non raggiunto), oppure attraverso elementi specifici differenziati e graduali per ciascun atto. L insieme delle Check list costituisce il sistema complessivo di valutazione del raggiungimento delle competenze professionali. I diversi gradi di raggiungimento orienta alla progettazione di un percorso di tirocinio di rinforzo nel quale lo studente potrà presidiare gli elementi deboli del proprio apprendimento alla luce di quanto concordato e progettato con il tutor nel contratto formativo, del quale la scheda di valutazione diventa parte integrante. Le schede di valutazione possono essere inserite nei libretti di tirocinio che accompagnano lo studente nell intero progetto triennale e che rappresentano la storia del proprio percorso di apprendimento. Oltre alle Check list potrà essere redatto sul libretto di tirocinio anche uno spazio per le riflessioni personali e l autovalutazione da parte dello studente, fondamentale passaggio verso una presa in carico consapevole del proprio percorso di apprendimento che pone le basi all autoapprendimento.

Le caratterische intrinseche delle schede di valutazione sono strettamente legate all organizzazione del tirocinio adottata presso le sedi accreditate e coinvolge direttamente nella loro stesura tutor e supervisori di tirocinio. In tal senso, possono essere formulate schede di valutazione con macroaree ( esempio 1) riferite alle attività professionali all interno delle quali verranno declinati obiettivi specifici, oppure, schede di valutazione che prevedono specifici indicatori per ogni attività svolta scomposta in azioni specifiche (esempio 2) Esempio 1 - Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia Università degli studi di Verona SCHEDA DI VALUTAZIONE ESPERIENZA DI TIROCINIO STUDENTE ANNO SEDE TIROCINIO 1 PERIODO SUPERVISORE contesto organizzativo (Lo studente ha dimostrato la comprensione del contesto organizzativo dell Unità Operativa dove ha svolto l esperienza di tirocinio, le regole, gli orari, la logistica degli ambienti di lavoro) identifica il contesto organizzativo rispetto alla disciplina radiologica identifica le fasi dell iter diagnostico radiologico (accettazione, esecuzione, refertazione, archiviazione) applica i dovuti accorgimenti nel rispetto della privacy analizza ed interpreta correttamente la richiesta radiologica in tutte le sue componenti identifica tutti gli ambienti correlandoli alle attività identifica tutte le figure professionali rispetta le regole di tirocinio e dell UO apparecchiature (lo studente identifica gli elementi del sistema radiologico in oggetto, utilizza correttamente le apparecchiature e lo strumentario radiologico) identifica gli elementi del sistema radiologico correlandoli alle apparecchiature radiologiche identifica i componenti delle unità radiologiche mobili correlandole alle UO dove utilizza correttamente la griglia antidiffusione predispone la sala diagnostica con lo strumentario radiologico predispone la sala diagnostica con i presidi medico chirurgici utilizza correttamente il pannello touch screen della CR applica correttamente la procedura per l elaborazione digitale dell immagine CR

metodologia (lo studente porta a termine autonomamente gli esami radiologici previsti negli obiettivi didattici, applica correttamente la tecnica delle proiezioni radiologiche ed i protocolli diagnostici previsti) applica correttamente le proiezioni radiologiche per lo studio dell apparato scheletrico applica correttamente le proiezioni radiologiche per lo studio del torace, applica correttamente le proiezioni radiologiche per lo studio dell addome identifica i criteri di correttezza relativi agli esami radiologici per lo studio dell apparato scheletrico identifica i criteri di correttezza relativi agli esami radiologici per lo studio del torace identifica i criteri di correttezza relativi agli esami radiologici per lo studio dell addome correla i dati radiologici MS e KV con le caratteristiche fisiche del fascio radiante e la densità della parte anatomica esaminata competenze relazionali (lo studente dimostra di aver acquisito le necessarie competenze relazionali nell approccio con il paziente, nel gruppo di lavoro dove svolge il tirocinio professionale, con gli operatori coinvolti nell iter diagnostico radiologico) si relaziona in modo corretto e professionale con il paziente ed accompagnatori da informazioni corrette rispetto all esame radiologico da eseguire al paziente da informazioni al paziente rispetto ai dispositivi di radioprotezione utilizzati si relaziona in modo corretto e professionale con il gruppo di lavoro e l équipe protezionistica (lo studente mette in atto correttamente i dispositivi di radioprotezione nell espletamento degli esami radiologici, dimostra di adottare gli opportuni accorgimenti tecnici e metodologici al fine di ridurre l esposizione al paziente ed agli operatori) identifica i dispositivi di radioprotezione utilizza correttamente i dispositivi di radioprotezione utilizza strategie tecnico metodologiche per la riduzione della dose al paziente si informa sull eventuale gravidanza in corso prima dell esecuzione dell esame radiologico rispetta le norme per l utilizzo del dosimetro personale Il supervisore di tirocinio professionalizzanti Il Coordinatore delle attività formative..

Esempio 2 - Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia Università degli studi di Verona SCHEDA DI VALUTAZIONE ESPERIENZA DI TIROCINIO STUDENTE ANNO SEDE TIROCINIO PERIODO TUTOR Contesto organizzativo obiettivo specifico SI NO note Descrivere l iter diagnostico / terapeutico relativo alle U.O. dove viene svolto il tirocinio. Identificare il percorso del paziente esterno / paziente interno / paziente pediatrico Identificare gli ambienti di lavoro (sale diagnostiche, accettazione, archivio, sale di refertazione) proprie dell U.O. correlandole alle attività svolte Identificare le misure di sicurezza proprie dell U.O. produrre un organigramma organizzativo dell U.O. dove viene svolto il tirocinio collocando nella corretta posizione funzionale la figura del TSRM rispetto alle varie figure professionali Identificare le figure professionali coinvolte nell iter radiodiagnostico Identificare le figure gerarchiche dell U.O. dove viene svolto di tirocinio, il Tutor di riferimento, Supervisori e Coordinatore TSRM. Registrare regolarmente le presenze quotidiane firmate dal Tutor / Supervisore di tirocinio Garantire la continuità del percorso formativo di tirocinio Avvisare il Tutor / Supervisore di tirocinio nel caso di assenza e concordare, al rientro, tempi e modalità di recupero compatibilmente con la disponibilità del Servizio indossare la divisa curata dignitosamente e completa di cartellino di riconoscimento, nonché di dosimetro personale partecipare alle lezioni di orientamento al tirocinio, didattica integrativa finalizzata al tirocinio, sedute di briefing e debriefing apparecchiature obiettivo specifico SI NO note Identificare gli elementi del sistema radiologico rispetto alla sale diagnostiche dove si svolge l attività di tirocinio Mobilizzare il tubo radiogeno nei diversi orientamenti del raggio principale provvedendo alla centratura sul piano sensibile Identificare le varie tipologie di griglie antidiffusione Identificare gli elementi del sistema radioscopico e della catena televisiva Identificare gli elementi del sistema CR Identificare gli elementi del sistema DR Descrivere la consolle di comando nei suoi componenti e correlare i dati impostati al funzionamento del tubo radiogene Provvedere alla verifica della funzionalità delle apparecchiature radiologiche presenti in sala diagnostica

Mobilizzare correttamente il tavolo radiologico protezionistica obiettivo specifico SI NO note individuare i principali dispositivi di protezione individuale presenti nella sala diagnostica descrivendone il corretto utilizzo. Provvedere agli accertamenti dello stato di gravidanza / non gravidanza della paziente in età fertile Competenze relazionali obiettivo specifico SI NO note Provvedere all accertamento dell identità del paziente Informare il paziente relativamente alla metodica di esecuzione provvedendo ad accertarsi della sua comprensione Giustificare al paziente le manovre invasive nell esecuzione delle proiezioni radiologiche Informare il paziente relativamente al ritiro del referto radiologico individuare gli elementi di criticità nell iter diagnostico legati alla tutela della privacy Metodologia - Proiezioni radiologiche Proiezione. obiettivo specifico SI NO.. analizzare criticamente la richiesta radiologica formulando un piano di lavoro coerente al quesito clinico e realistico rispetto alle caratteristiche del paziente Preparazione materiale e sala diagnostica Posizionamento del paziente Impostazione dati radiologici Procedura per la rivelazione dell immagine (analogica o digitale) Interpretazione delle immagini prodotte Verifica dei criteri di correttezza e d accettabilità Ripristino della sala diagnostica Supervisore Il supervisore di tirocinio professionalizzanti Il Coordinatore delle attività formative..

3. la valutazione con l utilizzo delle Mappe cognitive La conoscenza del processo di apprendimento è una condizione necessaria per poter valutare la qualità del risultato raggiunto al fine di comprendere capire il ragionamento e la logica che supporta una performance professionale da parte dello studente TSRM.. Lichtner (2000)1 afferma che spostare l interesse valutativo sul processo, significa creare le condizioni didattiche per poter intervenire in itinere sul percorso formativo, ( intervento diagnostico del processo di apprendimento) permettendo al formatore di capire al se lo studente procede in modo corretto o inefficace. Per aver accesso ai processi cognitivi dello studente TSRM è possibile utilizzare uno strumento di valutazione degli outcomes che facilita l esplicitazione delle conoscenze e dei requisiti di apprendimento. Certamente l osservazione dello studente da parte del tutor offre spunti di osservazione sulle modalità interattive, gli schemi argomentativi o conversazionali utilizzati, rendendo visibile la qualità del processo di apprendimento. Inoltre, proporre allo studente di esplicitare verbalmente il ragionamento che lo ha portato ad una decisione può offrire spunti significativi sui passaggi cruciali del suo processo di apprendimento, nonché sulle sue elaborazioni delle informazioni nel procedere alla soluzione di problemi. Un ragionamento retrospettivo permette allo studente di mettere a fuoco il perché ha adottato una strategia, ha pensato o interpretato in quel modo. Diventa una collaborazione fra tutor e discente in cui quest ultimo porta i preziosi dati della sua auto percezione, dove Il formatore interpreta i dati che vengono condivisi con lo studente. Alla luce di tutto questo, si propone la costruzione di mappe concettuali da parte dello studente TSRM, dove vengono illustrati i concetti rilevanti sull argomento trattato, evidenziandone i rapporti e le connessioni. Tale strumento di valutazione degli outcomes si propone di far schematizzare allo studente i significati dei collegamenti e la loro gerarchizzazione, offrendo al formatore la possibilità di esplorare il ragionamento critico e le connessioni dei contenuti particolarmente complessi all interno delle realtà radiologiche dove le complessità legate alla pura tecnologia si intersecano con la tecnologia in uso, vale a dire, con una tecnologia utilizzata allo scopo di soddisfare un bisogno di salute della persona. 1 Lichtener M., La valutazione dell apprendimento, in Scuola democratica X/XII 2000 n.4

Lo studente stesso, rappresentando graficamente le connessioni di significato tra i concetti e le proposizioni, mette a fuoco le idee chiave su cui concentrarsi e prende consapevolezza sulle proprie strutture cognitive. Il confronto fra le mappe cognitive prodotte lungo un percorso di apprendimento diventa, pertanto, un indicatore strategico dell avvenuta o meno integrazione dei concetti (C.M Marchisio)2. Si tratta,pertanto, anche di un potente mezzo di autovalutazione formativa dove lo studente è stimolato verso la continua revisione del propri meccanismi di apprendimento in rapporto agli obiettivi prefissati. La stesura di una mappa concettuale può costituire lo strumento che soddisfa la necessità di valutare la comprensione e l organizzazione dei principi teorici da parte dello studente. Al fine di trasmettere al discente strumenti attraverso i quali sviluppi capacità di continuare ad imparare per tutto l arco della vita lavorativa, è necessario che il formatore sia attento ai processi metacognitivi e faciliti il discente verso la costruzione di un sapere inteso come collegamento di nuove informazioni ai concetti già posseduti. Per questo motivo, in qualità di tutor in formazione sento la necessità di rappresentare le connessioni di significato tra i concetti rilevanti dell argomento trattato, evidenziando le relazioni tra più concetti. Concetto : definito da una o poche parole. Connessione : fra due concetti, giustificata da una brevissima frase. Gerarchia dei concetti: indicata dalle frecce che li connettono. I concetti più generali sono collocati a livelli superiori e quelli più specifici a livelli più bassi. Dominio: gruppo di concetti connessi secondo livelli gerarchici. Connessioni trasversali: fra concetti di domini diversi. Delineare un progetto formativo attraverso la rappresentazione della mappa concettuale, offre una visione di insieme della complessità e delle relazioni interdisciplinari. Pertanto, diventa utile anche nella scelta degli obiettivi educativi, costruendo tra questi i collegamenti utili ed individuando le priorità formative. Si tratta di un espediente per schematizzare una serie di significati nascosti dentro una rete di proposizioni, in modo tale che il formatore può utilizzare la strategia di far costruire la mappa concettuale ai discenti al fine di esplorare ciò che già sanno. Inoltre, nella costruzione delle mappe 2 Marchisio C.M., Le mappe concettuali: uno strumento al servizio della medicina, 1 parte Applicazioni didattiche

concettuali, l individuo in formazione è facilitato nell acquisizione delle capacità di ragionamento critico favorendone la consapevolezza delle proprie strutture cognitive. Le mappe concettuali sono, pertanto, anche uno strumento valutativo ed autovalutativo nel momento in cui si mettono a confronto fra le mappe prodotte nei vari step un percorso formativo. A titolo di esempio si propone la costruzione di una mappa cognitiva da parte di un gruppo di studenti del 1 anno del Corso di Laurea in Tecniche di Radiologi Medica, per Immagini e Radioterapia dell Università degli Studi di Verona. L elemento-stimolo di partenza è rappresentato dal concetto di RX Torace che ha messo in moto tutti le connessioni cognitive giustificate rigorosamente con appropriati verbi. Si tratta di un esplorazione del livello di apprendimento raggiunto e della capacità di collegare i vari contenuti teorici alle attività pratiche da parte del gruppo di studenti che ha prodotto la mappa cognitiva. Inoltre rappresenta una documentazione grafica del ragionamento, spesso inconsapevole, che porta lo studente ad una presa di decisione.

interpretate in radiologia come Esempio di mappa cognitiva - Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e RadioterapiaUniversità degli studi di Verona 1 anno PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI gestito con l utilizzo PNEUMOTORACE IMMAGINI AEREE valutato con adeguato a visibili sul di di gestito con l utilizzo sul quale sono visibili VERSAMENTO PLEURICO RX TORACE ANATOMIA TORACICA ANATOMIA RADIOLOGICA SEMEIOTICA REFERTAZIONE per avere una efficacie valutato con visualizza attraverso interpretata dalla per arrivare alla realizzato con la interpretate in radiologia come TECNICA RADIOLOGICA IMMAGINI IDRICHE ANALOGICA DIGITALE SCALA DEI GRIGI PROTEZIONISTICA PROTOCOLLO DIAGNOSTICO ESECUTIVO RX TORACE si basa su vvisibili sul si basa sulla valutazione della di di adeguato a si basa su espressa con ai fini di adottare adeguati tiene presente la tecnica tecnica che applica determinata da DATI RX DATI RX PROIEZIONI RADIOLOGICHE IN DIAGNOSTICA legata alla DEONTOLOGIA si impostano si impostano eseguite indica ai fini di adottare adeguati ATTENUAZIONE ANNERIMENTO eseguite sono previste IN CORSIA KV MAS STRATEGIE RIDUZIONE DOSE fra cui l utilizzo di D.P.I. distinti in KV distinti in MAS A curo del CSRM Dr. Mauro Curzel 4. la valutazione delle competenze professionali con la metodologia OSCE (objective structured clinical examination) Lo sviluppo e l adozione di modelli e metodi formativi innovativi, in linea con gli stimoli offerti dal panorama pedagogico italiano ed europeo all interno di una comunità di formatori delle professioni sanitarie rappresenta, ad oggi, la sfida e lo stimolo verso la qualità della formazione universitaria per l area radiologica. L intenzionalità di adottare l esame a stazioni OSCE al fine della valutazione degli outcomes delle competenze raggiunte da parte degli studenti TSRM permette di offrire un contributo significativo alla qualità della formazione nei Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia in quanto lo strumento si presta in

modo efficace a combinare la tecnologia strumentale che caratterizza i percorsi formativi del TSRM superando alcuni inconvenienti rappresentati dalla necessità di oggettivazione della valutazione nello svolgimento di prove pratiche ad elevata integrazione di contenuti e con una grande difficoltà di realizzazione sul campo, alla presenza di apparecchiature sofisticate eroganti radiazioni ionizzanti. La sperimentazione dell esame a stazioni OSCE presso il Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia attivato dall Università degli Studi di Verona è stata orientata all esame finale di tirocinio del 2 e 3 anno, rispettivamente per 18 e 20 studenti TSRM, dove alla sintesi delle schede di valutazione delle esperienze di tirocinio è stata affiancato l esame a stazioni OSCE. Dal punto di vista progettuale è stato necessario individuare i contenuti relativi alle singole stazioni OSCE rispetto al percorso annuale di tirocinio coinvolgendo un gruppo di 8 tutor e supervisori di tirocinio al fine di trovare la necessaria coerenza fra obiettivi di apprendimento e prova annuale finale. Il team di TSRM formatori ha orientato la scelta verso obiettivi legati ai Corsi Integrati più rappresentativi del piano didattico, nonché agli aspetti più significativi espressi dal Codice Deontologico riscontrabili nella quotidianità dell agire professionale. Tuttavia, va posta una grande attenzione alla scelta di contenuti per i quali lo studente è stato preparato in modo sicuro, esplicito e nel tempo adeguato, legati a competenze esemplari, essenziali e irrinunciabili per l esercizio professionale del TSRM L esame a stazioni OSCE proposto per Il CdL in TRMIR si è pertanto configurato come un insieme di stazioni di valutazione legate ad una specifica prova di competenza professionale che lo studente deve superare in successione rispondendo ad una serie di problematicità metodologiche, interpretative, adottando strategie o mettendo in atto comportamenti. Dato l elevato livello di interazione di contenuti teorici legati all attività pratica professionale, il gruppo di progetto ha selezionato un numero di 6 stazioni di valutazione per un tempo di 10 min a stazione, sebbene la letteratura indica un range da 10 a 25 stazioni proponibili. Lo strumento in quanto sistema organizzato di prove ha reso possibile incorporare metodi di valutazione diversi individuando stazioni che sono state distinte in: - Stazioni di osservazione, dove lo studente TSRM provvede ad una raccolta anamnestica legata ad una determinata tecnica radiologica, alla capacità di relazione in una situazione specifica dell iter radiologico come dare informazioni rispetto agli aspetti radio protezionistici o istruire il paziente sottoposto ad una metodica diagnostica

- Stazioni di interpretazione, legate all Imaging, al dato diagnostico ed alla definizione dei criteri di correttezza partendo dall osservazione dell immagine radiologica, la descrizione di grafico dosimetrico, confronti di tabelle relative a controlli di qualità delle apparecchiature utilizzate - Stazione di testing, dove si propone allo studente la presa di decisioni, soluzioni organizzative, la predisposizione di piani operativi in situazioni di criticità, la scelta di metodiche radiologiche diverse al fine del contenimento della dose al paziente, interventi da mettere in atto nel caso di pazienti di fasce di età diverse o con specifiche patologie. Si propone a titolo di esempio lo schema relativo alle stazioni OSCE proposte al termine del 2 anno del CdL in TRMIR Tabella 1. Obiettivi 2 anno CdL in TRMIR e relative stazioni esame Lo studente deve essere in grado di: Corso integrato 2 anno 1. Informare la paziente rispetto alle modalità esecutive dell esame mammografico 2. interpretare l imaging TC cerebrale eseguito con mezzo di contrasto e correlalo alla tecnica esecutiva 3. interpretare il grafico dosimetrico rispetto all assorbimento di un dato fascio di radiazioni nei vari tessuti evidenziati 4. Definire gli elementi di un dato piano di trattamento radioterapico esplicitando le fasi esecutive ed il ruolo del TSRM 5. Interpretare il radiogramma Diretta Addome eseguito nell esame urografico rispetto all anatomia radiologica ed alla tecnica esecutiva nelle varie fasi dell esame 6. analizzare i dati ottenuti da un controllo di qualità su apparecchiature Direct Radiography

Tabella 2. stazioni esame OSCE e percorso dello studente struttura dell O.S.C.E. serie di fasi di prova che gli studenti devono superare una dopo l altra entrata relazione Imagnig TC radioprotezione Controlli di qualità urografia radioterapia uscita I criteri per valutare l esecuzione di una specifica prova sono predefiniti e viene stabilito a priori il livello ottimale e gli item quali-quantitativi della performance sotto di liste di controllo, griglie di osservazione, etc. La scelta dei valutatori è stata orientata dalla significatività delle esperienze di tirocinio con il coinvolgimento dei tutor di sede al fine di garantire la coerenza fra esperienze fatte e criteri di valutazione. Si tratta di uno strumento che permette l esplorazione verso aree di competenza diverse che recuperano contenuti relativi all anno in corso o ad un intero percorso di studi La nostra esperienza ha messo alla luce la necessità di presidiare alcuni aspetti organizzativi fondamentali quali l informazione agli studenti sul metodo di valutazione al fine di evitare banalizzazioni o eccessive ansie. Gli studenti esaminati non dovranno comunicare con gli studenti da esaminare, pertanto, la struttura dovrà prevedere

un entrata ed un uscita diversa. Anche i TSRM formatori coinvolti devono essere opportunamente formati sui principi pedagogici e sulle modalità organizzative dell OSCE., nonché sull allestimento del setting dove si svolge la valutazione a stazioni. Durante:lo svolgimento delle prove è fondamentale controllare che tutti i materiali, esaminatori siano presenti nelle rispettive stazioni, identificando gli studenti e presidiare i tempi dedicati per ogni prova. Al termine della sequenza di studenti la commissione provvede all assegnazione della votazione finale, sulla base dei risultati raggiunti nelle diverse stazioni, tenendo presente anche le medie con altre modalità di valutazione. Ogni strumento di valutazione delle singole prove è stato soggetto al termine della valutazione ad una revisione critica da parte del team di formatori TSRM al fine di evidenziarne eventuali criticità e margini di miglioramento organizzativo dell OSCE. L esperienza svolta presso il Corso di Laurea in TRMIR dell Università di Verona ha confermato l applicabilità dello strumento per la valutazione degli outcomes delle competenze professionali grazie alla formazione ed il coinvolgimento dei formatori ed operatori TSRM delle sedi di tirocinio. Inoltre, il limitato numero di studenti presenti e alla disponibilità di spazi hanno permesso l istituzione di settig formativi, intesi come spazi non solo fisici ma anche mentali, favorevoli all apprendimento. Lo strumento di valutazione ha permesso di individuare le lacune formative al fine di rivedere i programmi e proporre rinforzi relativi a contenuti specifici. L esame a stazioni OSCE, pertanto, assume una valenza in ambito radiologico non solo per la valutazione degli studenti ma anche ma anche per una supervisione dei processi formativi da parte del Coordinatore delle attività formative professionalizzanti.