Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005



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Transcript:

COMUNE DI BESENELLO PROVINCIA DI TRENTO Variante al P.R.G. di Besenello: NORME DI ATTUAZIONE AL P.R.G. MANUALE DI INTERVENTO PER GLI INSEDIAMENTI STORICI progettista ing. Giorgio Rasera

Il progetto di variante predisposta nel mese di novembre 2005 e relativa alle Norme di Attuazione al Piano Regolatore Generale Centro Storico ha interessato un numero limitato di articoli; di seguito vengono riportati gli articoli precedenti accompagnati dall articolo aggiornato. MANTI DI COPERTURA Sono tra gli elementi che più concorrono a determinare l unità e la riconoscibilità dell insediamento storico. La copertura tradizionale è realizzata utilizzando coppi in laterizio, ma in alcuni piccoli manufatti isolati quali portali, edicole, muri di cinta sono presenti coperture realizzate con lastre di pietra calcarea. Negli interventi di recupero quando si renda necessario sostituire il manto di copertura si devono utilizzare esclusivamente coppi e tegole tradizionali in laterizio cotto. In caso di sostituzione parziale e manutenzione ordinaria si possono utilizzare gli stessi materiali preesistenti, purché compatibili con i caratteri del contesto. Sono vietate le pensiline di qualunque tipo e materiale sopra le porte e le finestre. Sono vietate: le lastre in lamiera zincata, ondulate in fibrocemento, grecate in acciaio inox lasciate a vista e le lastre in materiale plastico; le tegole bituminose,in cemento tipo Wirer, granigliate o laminate; le mattonelle in vetrocemento. MANTI DI COPERTURA parzialmente modificato in Sono tra gli elementi che più concorrono a determinare l unità e la riconoscibilità dell insediamento storico. La copertura tradizionale è realizzata utilizzando coppi in laterizio, ma in alcuni piccoli manufatti isolati quali portali, edicole, muri di cinta sono presenti coperture realizzate con lastre di pietra calcarea. Negli interventi di recupero quando si renda necessario sostituire il manto di copertura si devono utilizzare esclusivamente coppi e tegole tradizionali in laterizio cotto. In caso di sostituzione parziale e manutenzione ordinaria si possono utilizzare gli stessi materiali preesistenti, purché compatibili con i caratteri del contesto. Sono vietate le pensiline di qualunque tipo e materiale sopra le porte e le finestre. Sono vietate: le lastre in lamiera zincata, ondulate in fibrocemento, grecate in acciaio inox lasciate a vista e le lastre in materiale plastico; le tegole bituminose,in cemento tipo Wirer, granigliate o laminate; le mattonelle in vetrocemento. E ammessa l installazione di pannelli solari/fotovoltaici solo se posizionati a raso falda e con una superficie massima pari al 30% della superficie della falda su cui insitono. APERTURE - PORTE, FINESTRE E PORTALI 2

Le aperture al piano terra sono di norma quadrate. Negli edifici di un certo pregio i contorni sono di pietra e dotati di inferriate, mentre negli altri edifici i contorni,se presenti, sono in legno. Ai piani superiori le aperture sono rettangolari, con cornici in pietra o legno, imposte e serramenti riquadrati. In queste aperture i rapporti dimensionali interni tra base e altezza vanno generalmente da 1:1,6 a 1:1,7. Al piano terra degli edifici e in asse con le aperture dei piani superiori si trovano i portali di ingresso diretto all edificio o agli androni carrabili che sono principalmente ad arco a tutto sesto con cornici massicce e caratteristici conci in chiave. Il rapporto fra larghezza e altezza è uguale a 2/3. Il piano sottotetto un tempo utilizzato per la conservazione del foraggio presenta aperture prive di serramento per favorire l aereazione. In particolare in alcuni edifici dei nuclei di Sottocastello e Masera si trovano i caratteristici bocheri ovvero delle larghe aperture a forma svasata che permettevano il carico del foraggio. I criteri per intervenire sulle aperture degli edifici devono riferirsi ai modi consolidati della tradizione edilizia locale. Gli allineamenti verticali vanno rispettati anche nel caso di nuove aperture e abbaini. Solo nella categoria operativa R1 non sono ammessi nuovi fori per finestre e porte se non facenti parte dell organismo originario e successivamente murati. Il tamponamento dei bocheri dovrà essere eseguito in legno con eventuale inserimento di finestre. E consentita l apertura di nuovi portali per permettere il ricovero di automezzi entro gli spazi privati fino ad una larghezza massima di 2,20 m. Per la realizzazione di questo elemento si dovranno utilizzare le aperture più idonee al carattere e alle forme dell edificio, preferendo ove possibile, l arco a tutto sesto. Per la realizzazione di un portale ad arco si dovranno rispettare alcuni rapporti dimensionali così come illustrati nelle schede, inoltre è consentita la realizzazione di archivolte anche in presenza di solai più bassi del concio in chiave avendo l accortezza di nascondere il solaio con tamponamento ligneo. In alcuni casi si può presentare la necessità di dover adeguare la dimensione dei portali alla larghezza degli automezzi al fine di consentirne l accesso agli spazi interni privati. In questi casi si può intervenire solo laddove le caratteristiche del portale sono tali da non farlo ritenere elemento di pregio. Nell allargamento dovrà essere mantenuto l allineamento con l asse dei fori dei piani superiori. Per portali architravati o archivoltati si potrà intervenire aggiungendo uno o più conci in chiave. L eventuale sostituzione e/o integrazione di piedritti, conci e chiavi sarà realizzata utilizzando lo stesso materiale lapideo negli stessi spessori preesistenti. Nel caso di formazione di nuove aperture per vetrine va limitata al minimo indispensabile la superficie di vuoto con la formazione di uno zoccolo in muratura con altezza non inferiore a 60 cm. da rivestire in pietra o intonaco. In casi particolari dove si richiedono vaste superfici di esposizione è possibile realizzarle su una parete arretrata, in modo da creare una specie di porticato, con il mantenimento del ritmo originario delle aperture sulla facciata dell edificio. parzialmente modificato in APERTURE - PORTE, FINESTRE E PORTALI 3

Le aperture al piano terra sono di norma quadrate. Negli edifici di un certo pregio i contorni sono di pietra e dotati di inferriate, mentre negli altri edifici i contorni,se presenti, sono in legno. Ai piani superiori le aperture sono rettangolari, con cornici in pietra o legno, imposte e serramenti riquadrati. In queste aperture i rapporti dimensionali interni tra base e altezza vanno generalmente da 1:1,6 a 1:1,7. Al piano terra degli edifici e in asse con le aperture dei piani superiori si trovano i portali di ingresso diretto all edificio o agli androni carrabili che sono principalmente ad arco a tutto sesto con cornici massicce e caratteristici conci in chiave. Il rapporto fra larghezza e altezza è uguale a 2/3. Il piano sottotetto un tempo utilizzato per la conservazione del foraggio presenta aperture prive di serramento per favorire l aereazione. In particolare in alcuni edifici dei nuclei di Sottocastello e Masera si trovano i caratteristici bocheri ovvero delle larghe aperture a forma svasata che permettevano il carico del foraggio. I criteri per intervenire sulle aperture degli edifici devono riferirsi ai modi consolidati della tradizione edilizia locale. Gli allineamenti verticali vanno rispettati anche nel caso di nuove aperture e abbaini. Solo nella categoria operativa R1 non sono ammessi nuovi fori per finestre e porte se non facenti parte dell organismo originario e successivamente murati. Il tamponamento dei bocheri dovrà essere eseguito in legno con eventuale inserimento di finestre. E consentita l apertura di nuovi portali per permettere il ricovero di automezzi entro gli spazi privati fino ad una larghezza massima di 2,50 m. Per la realizzazione di questo elemento si dovranno utilizzare le aperture più idonee al carattere e alle forme dell edificio, preferendo ove possibile, l arco a tutto sesto. Per la realizzazione di un portale ad arco si dovranno rispettare alcuni rapporti dimensionali così come illustrati nelle schede, inoltre è consentita la realizzazione di archivolte anche in presenza di solai più bassi del concio in chiave avendo l accortezza di nascondere il solaio con tamponamento ligneo. In alcuni casi si può presentare la necessità di dover adeguare la dimensione dei portali alla larghezza degli automezzi al fine di consentirne l accesso agli spazi interni privati. In questi casi si può intervenire solo laddove le caratteristiche del portale sono tali da non farlo ritenere elemento di pregio. Nell allargamento dovrà essere mantenuto l allineamento con l asse dei fori dei piani superiori. Per portali architravati o archivoltati si potrà intervenire aggiungendo uno o più conci in chiave. L eventuale sostituzione e/o integrazione di piedritti, conci e chiavi sarà realizzata utilizzando lo stesso materiale lapideo negli stessi spessori preesistenti. Nel caso di formazione di nuove aperture per vetrine va limitata al minimo indispensabile la superficie di vuoto con la formazione di uno zoccolo in muratura con altezza non inferiore a 60 cm. da rivestire in pietra o intonaco. In casi particolari dove si richiedono vaste superfici di esposizione è possibile realizzarle su una parete arretrata, in modo da creare una specie di porticato, con il mantenimento del ritmo originario delle aperture sulla facciata dell edificio. SCHEMA PER L ALLARGAMENTO DEI PORTALI 4

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