Dichiarazione Ambientale Dati 2002-2007 aggiornati al 31/12/2007



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Dati 2002-2007 aggiornati al 31/12/2007 Ed. 1 del 20/05/2008 Ferrara Frutta Soc. Coop. a r. l. Via Argenta, 32/a 44040 Monestirolo (FE)

INDICE Premessa 3 Informazioni generali e presentazione dell Azienda 3 Il Sito di Monestirolo 4 La Storia e gli Sviluppi del Sito 6 Descrizione del Sito di Monestirolo 7 Struttura Organizzativa 8 Il Processo Produttivo 8 Fasi Del Processo Produttivo 9 La Politica Ambientale 13 Gli Aspetti e gli Impatti Ambientali delle Attività del Sito 15 Consumo di acqua 17 Consumo di energia 20 Gas Metano per riscaldamento 21 Energia Elettrica 22 Pannelli fotovoltaici 23 Consumo di Imballaggi 25 Emissioni in atmosfera 26 Scarichi Idrici 28 Produzione Rifiuti 29 Emissioni di Rumore 32 Contaminazione di Suolo, Sottosuolo ed Acque sotterranee 34 Altri Impatti 34 Sicurezza e gestione delle emergenze 36 Aspetti Indiretti 37 Gli obiettivi Ambientali 37 Dichiarazione di approvazione 42 Glossario 43 E per saperne di più. 45 Pag. 2 di 45

Premessa Il presente documento rappresenta il secondo Rinnovo della Dichiarazione Ambientale e della Registrazione EMAS di Ferrara Frutta scarl relativa alle attività svolte nel sito di Monestirolo (Fe). Tale Rinnovo riporta i dati 2002-2007 e viene a seguito della seconda Dichiarazione Ambientale redatta nel 2005 e riportante i dati 2002-2007. Informazioni generali e presentazione dell Azienda La Ferrara Frutta è una società cooperativa la cui attività consiste nel commercio all ingrosso di prodotti ortofrutticoli ed in particolare nel ritiro, selezione, conservazione, commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli delle aziende agricole associate (codice NACE 10.39). Attualmente la Ferrara Frutta associa oltre 900 Aziende agricole, per la maggior parte situate in provincia di Ferrara che coltivano circa 3000 ettari di terreno e conferiscono alla cooperativa stessa diverse tipologie di prodotti ortofrutticoli, prevalentemente pere. La Ferrara Frutta svolge la propria attività principalmente nello Stabilimento di Monestirolo (FE), ma si avvale anche di altri Stabilimenti situati in provincia di Ferrara. Nello Stabilimento di Monestirolo (FE) si svolge il completo processo produttivo che passa attraverso le fasi di Ritiro del prodotto dai Soci, Conservazione, Calibratura e Selezione, Confezionamento e Spedizione ai Clienti. Negli altri Stabilimenti si attuano solo le fasi di Ritiro del prodotto dai Soci, la Conservazione e la Spedizione del prodotto destinato alla trasformazione industriale e quello venduto in natura (così come conferito dai soci, senza selezione e confezionamento). Attualmente, oltre allo Stabilimento di Monestirolo sono attivi altri Stabilimenti nei quali avvengono esclusivamente le operazioni di ritiro e stoccaggio. Essi sono localizzati nelle seguenti località della Provincia di Ferrara: Viconovo, Gambulaga, Massafiscaglia, Formignana, Migliarino Consandolo e infine Jolanda di Savoia. Pag. 3 di 45

Il Sito di Monestirolo Oggetto della presente Dichiarazione Ambientale è lo Stabilimento di Monestirolo (Fe) situato in Via Argenta, 32/a 34 44040 Monestirolo (Fe) Ragione Sociale dell Azienda Codice EA Codice NACE Ferrara Frutta scarl Indirizzo Via Argenta 32/a e 34 03 Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi 10.39 Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi Telefono/ Fax 0532/417132 / 0532/417098 Settore di attività Orario di lavoro Commercio all ingrosso di prodotti ortofrutticoli. Ritiro, selezione, conservazione dei prodotti agricoli ed in particolari, ortofrutticoli dei soci. 1 turno unico: 8-12 / 14-18; all esigenza in piena campagna 2 turni: 7-14 /14-21 Area totale del sito 40000 m 2 di cui 24000 m 2 coperti Numero di addetti Capacità di stoccaggio 15 impiegati, 5 operai (+110 avventizi) 12000 13000 tonnellate Certificazioni Certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001:1996 conseguita in data 09/09/02 la prima e rinnovo 09/09/05. Prima Registrazione EMAS n. I - 000114 conseguita in data 30/10/02. Seconda registrazione in data 15/12/05. Certificazione secondo la norma UNI EN ISO 9001: 2000 conseguita in data 25/02/03 la prima e rinnovo del 13/09/05 Certificazione BRC Global Standard - Food, Issue 3 - Foundation Level conseguita in data 09/09/04 e rinnovo in data 14/09/07. Certificazione IFS Internazional Food Standard, versione 4- higer level conseguita in data 14/09/2007 Certificazione EUREPGAP (V2.1 Oct 04) Protocol - Option 2 conseguita in data 01/10/07. Il Sito di Monestirolo è composto dai seguenti elementi principali così come riportato sulla mappa di seguito rappresentata: Edificio 1 composto da: o Sala Lavorazione n. 1 con attrezzature per la selezione e confezionamento; o Impianto Frigorifero ad Ammoniaca n. 1 composto da 1 Sala Macchine, 16 celle frigorifere, 1 cella frigorifera con rampa di carico; o 1 cabina elettrica con 1 trasformatore o Uffici e servizi per il personale o Appartamento per personale straniero residente Pag. 4 di 45

o 3 impianti termici (1 per riscaldamento uffici e servizi e 2 per il riscaldamento della Sala Lavorazione) Edificio 2 composto da: o Saletta lavorazione n. 2 con attrezzature per campionamento o Impianto Frigorifero ad Ammoniaca n. 2 composto da Sala Macchine e 20 celle frigorifere o 1 cabina elettrica con 1 trasformatore da 630 kva o Uffici e servizi per il personale o 1 Sala mensa per il personale o 1 appartamento custode o 2 appartamenti per personale straniero residente o 3 impianti termici per riscaldamento appartamenti Edificio 3 composto da: o Sala Lavorazione n. 3 con attrezzature per la selezione e confezionamento o Impianto di filtraggio, depurazione e riciclo acqua di pozzo utilizzata per il funzionamento degli impianti frigoriferi e le linee di selezione e confezionamento o Impianto frigorifero a Freon/Glicole (Freon R407 C) composto da Sala macchine e 12 celle frigorifere o Un magazzino per stoccaggio imballaggi per il confezionamento o 2 cabine elettriche con 2 trasformatori da 630 e 1000 kva o Servizi per il personale o 2 impianti termici per riscaldamento della sala lavorazione Edificio 4: o Sala Lavorazione n. 4 per la selezione ed il confezionamento del prodotto biologico o 4 celle frigorifere adibite per lo stoccaggio e la conservazione del prodotto biologico collegate all impianto frigorifero a freon/glicole dell edificio 3. Tettoia e piazzale conferimento: o Situata tra edificio 1 ed Edificio 2 utilizzati per scarico e ritiro prodotto e pre stoccaggio merce in attesa di frigo conservazione. Piazzale stoccaggio bins posizionato al lato est edificio 3 Pozzi di emungimento acqua di falda: o N. 3 pozzi di emungimento acqua di falda utile per il funzionamento degli impianti frigoriferi e ele linee automatiche di selezione e confezionamento. Figura1: Planimetria del sito di Monestirolo di Ferrara Frutta scarl, in scala 1:200. Pag. 5 di 45

La Storia e gli Sviluppi del Sito La Storia e gli Sviluppi del Sito sono legati alla cronologia della realizzazione dei diversi edifici ed alla cronologia dei cambiamenti societari della Azienda operante nel sito stesso. Di seguito si riportano le tappe più significative: ANNO EVOLUZIONE 1960 Costituzione della Società di Fatto FRAM Frutticoltori associati Monestirolo e costruzione dell Edificio 2 (vedi mappa) di via argenta, 34 ed Edificio 4 (vedi mappa) 1963 Costituzione della Soc. Coop. FRAM Frutticoltori Associati Monestirolo che opera in affitto presso l Edificio 2 1972-1974 La Soc. Coop. FRAM costruisce il magazzino frigorifero dell Edificio 1 di via argenta, 32/a 1984-1985 La Società di fatto FRAM cambia stato societario divenendo FRIGORIFERO FRAM Società a Responsabilità Limitata 1987 La Soc. Coop FRAM costruisce una porzione dell Edificio 3 adibendolo a deposito imballaggi 1996 La Soc. Coop FRAM confluisce mediante fusione per accorpamento con tutti i suoi beni in Ferrara Frutta FRAM Soc. Coop. 1999 La Ferrara Frutta FRAM Soc.Coop. acquisisce, acquistando le quote non in suo possesso da Frigorifero FRAM srl, l Edificio 2 2000 La Ferrara Frutta FRAM Soc. Coop. cambia denominazione in Ferrara Frutta Soc. Coop. 2001 Costruzione della pensilina o tettoia che collega gli Edifici 1 e 2 2001-2002 Ristrutturazione ed ampliamento dell Edificio 3 con trasformazione d uso da ricovero imballi a Sala Lavorazione con impianto frigorifero e relative celle di stoccaggio. Acquisto di nuove linee di selezione e realizzazione di impianto per il filtraggio, la depurazione ed il riciclo delle acque di lavorazione della frutta. 2002 Presso lo stabilimento di Monestirolo viene implementato un Sistema di Gestione Ambientale Registrato EMAS e certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001:1996 2005 Trasformazione dell edificio 4 da magazzino imballaggi a sala lavorazione n.4 per la gestione del prodotto biologico e installazione di 4 celle frigorifere 2005 Primo rinnovo della registrazione EMAS e della certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 2006 Adibita a piazzale di stoccaggio bins area contigua a edificio 3 2006 Costruzione di un magazzino per stoccaggio imballaggi per il confezionamento 2008 Sono in fase di secondo rinnovo la registrazione EMAS e la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 Pag. 6 di 45

Descrizione del Sito di Monestirolo Il sito si estende su una superficie totale di circa 40 000 m 2 ed è ubicato a circa 1,5 km da Monestirolo, frazione del Comune di Ferrara (dal quale dista circa 15 km), in un area pianeggiante attraversata dal Po di Primaro e destinata prevalentemente alla coltivazione agricola. Lo stabilimento confina a sud con il canale Po di Primaro e nelle altre direzioni con terreni agricoli ed abitazioni rurali. Relativamente alla viabilità, il sito è in prossimità della SS 16 Adriatica (a circa 1,5 verso nord) ed è anche raggiungibile mediante l Autostrada A13 direttrice Bologna-Padova, dall uscita Ferrara sud. Il sito sensibile dal punto di vista antropico più vicino allo stabilimento è il centro abitato di Monestrirolo, a circa 1 km. Stabilimento di Monestirolo di Ferrara Frutta scarl Figura 2: Localizzazione del sito di Monestirolo di Ferrara Frutta scarl. Pag. 7 di 45

Struttura Organizzativa La struttura organizzativa del sito è articolata secondo l organigramma funzionale seguente CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE SETTORE PERSONALE SETTORE ACQUISTI RESPONSABILE AMMINISTRATIVO GENERALE RESPONSABILE GESTIONE AMBIENTALE RESPONSABILE UFFICIO TECNICO RESPONSABILE SPEDIZIONI DIRETTORE TECNICO IMPIANTI GAS TOSSICI (ESTERNO) RESPONSABILE MAGAZZINO E GESTIONE LAVORAZIONI FRIGORISTA MANUTENZIONE CAPO BANCO LAVORAZIONI RESPONSABILE CONFERIMENTO PRODOTTI RESPONSABILE MOVIMENTAZIONI AUTISTI PERSONALE ADDETTO ALLE LAVORAZIONI Figura 3: Organigramma funzionale di Ferrara Frutta scarl. Il Processo Produttivo Nel sito di Monestirolo, la Ferrara Frutta scarl si occupa di ritirare in conferimento, conservare in celle frigorifere e confezionare ortofrutticoli freschi prodotti dalle aziende agricole associate per poi immetterli in commercio. Prevalentemente i prodotti ortofrutticoli sono rappresentati da pere ed inoltre in quantità minori anche mele, pesche e nettarine, meloni, albicocche, susine ecc. I prodotti giungono presso lo Stabilimento tramite mezzi vettore (autotreni) o mezzi di proprietà delle aziende agricole coltivatrici (trattori con rimorchio, furgoni, ecc); in seguito i prodotti vengono pesati, scaricati e stoccati nelle celle frigorifere. Dalle celle frigorifere, i prodotti possono essere spediti ai clienti direttamente negli imballaggi di arrivo (in natura) oppure sottoposti a fase di selezione e confezionamento attraverso attrezzature automatiche per poi essere spediti a clienti. Pag. 8 di 45

La destinazione finale è sia per il consumo fresco (grande distribuzione e mercati generali) che per l industria di trasformazione per la produzione di succhi, puree, conserve ed alcool per la parte di prodotto di qualità non idonea al consumo fresco (non esistono perciò scarti di produzione). Le attività si svolgono generalmente nel periodo diurno e seguono un andamento stagionale dettato dai cicli della produzione agricola con periodo di punta da luglio a marzo. L ortofrutta Fasi Del Processo Produttivo Di seguito si riporta il Diagramma di Flusso che sintetizza le fasi del processo produttivo appena descritto: R ic e v im e n to m a te ria p rim a P e s a tu ra S to c c a g g io in c e lla S p e d iz io n e in B IN S C a lib ra tu ra / S e le z io n e C o n fe z io n a m e n to S to c c a g g io in c e lla in a tte s a d i s p e d iz io n e S p e d iz io n e Figura 4: Diagramma di flusso del processo produttivo Pag. 9 di 45

La produttività del sito può essere rappresentata dal parametro ortofrutta gestita (prodotto in ingresso in magazzino e commercializzato) nel sito che come si può notare dalla tabella e grafico seguenti ha registrato un aumento progressivo dal 2002 al 2006 con una flessione per l anno 2007. Il dato del 2007 è in linea con gli anni precedenti fatta eccezione del 2006 che è risultato particolarmente produttivo. ORTOFRUTTA ENTRATA NELLO STABILIMENTO DI MONESTIROLO (tons totali e di solo pere) tons 50000 45000 40000 35000 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 38266 39477 29514 25851 15603 16585 21209 21567 45407 41797 27588 26815 2002 2003 2004 2005 2006 2007 TOTALE PERE Figura 5: Istogramma rappresentante il quantitativo di ortofrutta entrante nello stabilimento di Monestirolo (da registro movimentazione frutta) Va inoltre sottolineato che nel 2007 parte del prodotto di altri magazzini di Ferrara Frutta invece di entrare nel sito di Monestirolo per essere sottoposto a selezione e confezionamento, è stato gestito come prodotto da vendere in natura direttamente dagli altri magazzini. Pag. 10 di 45

Gli aspetti ambientali delle attività del sito Dichiarazione Ambientale La identificazione degli aspetti ambientali correlati alle attività del sito è messa in evidenza nella seguente tabella. Va detto che non ci sono modifiche negli aspetti ambientali rispetto alla valutazione eseguita nell ultimo rinnovo del 2005. Attività Descrizione Aspetti ambientali Ricevimento materie prime e stoccaggio in celle frigorifere I prodotti ortofrutticoli una volta giunti presso lo stabilimento mediante mezzi vettore e/o di proprietà delle aziende agricole conferenti, sono pesati, scaricati e trasferiti nelle celle frigorifere Emissioni in atmosfera e sonore: transito automezzi Utilizzo di risorse: energia elettrica ed acqua di pozzo per funzionamento impianti frigoriferi Rifiuti: carta e cartone dal disimballo, imballaggi in legno e plastica danneggiati, oli dei compressori esausti Attività Descrizione Aspetti ambientali Confezione ed imballaggio La quota di prodotti che viene confezionata nello stabilimento viene sottoposta alle seguenti fasi di lavorazione: Selezione e calibratura Confezionamento ed imballaggio sia automatico che manuale Le selezionatrici automatiche sono a rovesciamento/flottazione in acqua per evitare danni da ammaccature ai frutti; l acqua utilizzata per il rovesciamento ela flottazione è prelevata da pozzi artesiani, ed a fine ciclo di calibratura la frutta viene lavata in acqua potabile per assicurare gli aspetti igienico sanitari Il tipo di confezione ed imballo è scelto in funzione del prodotto e degli ordini dei clienti; l imballo può essere in legno, cartone, plastica. Utilizzo di risorse: energia elettrica, acqua di pozzo ed acqua potabile nelle linee di selezione e confezionamento Rifiuti: sfridi di imballaggi, imballaggi in legno o plastica danneggiati, oli esausti da manutenzione ordinaria e straordinaria impianti, stracci intrisi d olio rottami ferrosi, batterie esauste da carrelli elevatori, carboni attivi esausti, quarzite, zeolite, fanghi di depurazione, refluo proveniente da troppo pieno da impianto di filtrazione e depurazione e riciclo acqua Attività Servizi Tecnologici Impianti di riscaldamento Descrizione Il riscaldamento degli uffici e degli alloggi per il personale straniero è assicurato da 4 caldaie a gas metano (1 centrale + 3 impianti termici); il riscaldamento delle sale di lavorazione 1 e 3 è assicurato da 4 caldaie a gas metano (2 centrali + 2 impianti termici). Attualmente tutti gli impianti di riscaldamento sono a gas metano mentre fino alla primavera 2003 la centrale per il riscaldamento degli uffici era a gasolio. Gli impianti di riscaldamento delle sale di lavorazione sono stati installati e messi in funzione dal Dicembre 2002. Aspetti Utilizzo di risorse: energia elettrica e gas metano ambientali Emissioni in atmosfera: fumi di combustione Generazione di rumore Attività Servizi Tecnologici Impianti Frigoriferi Pag. 11 di 45

Descrizione Aspetti ambientali Gli impianti frigoriferi a servizio del sito sono 3. Di cui 2 utilizzano come fluido refrigerante l ammoniaca ed 1 il Freon R 407 C e glicole. L acqua a servizio delle torri evaporative, dell impianto di sbrinamento e dell impianto antincendio sono prelevate da 3 pozzi artesiani di proprietà della Ferrara frutta scarl. Le acque utilizzate per il funzionamento degli impianti frigoriferi sono trattate mediante dosaggio di biocidi, anticorrosivi, biodisoperdenti ed acido solforico in apposita sezione di impianto. IL funzionamento dei 3 impianti frigoriferi è garantito da 14 compressori totali (5+5 ammoniaca e 4 freon/glicole) Generazione rumore: compressori, ventilatori, torri evaporative Utilizzo di risorse: energia elettrica, acqua di pozzo nel circuito di raffreddamento, prodotti chimici additivi per acqua di pozzo Rifiuti: Olio esausto, contenitori sporchi d olio, fusti plastica vuoti di additivi Emissioni in atmosfera: soltanto in situazioni di emergenza in caso di rilascio di ammoniaca e/o freon Suolo e sottosuolo: soltanto in caso di emergenza in caso di rottura impianto e perdita di glicole Attività Servizi Tecnologici Serbatoi di stoccaggio Descrizione Un serbatoio interrato per il gasolio è stato dimesso e bonificato nel 2003 quando si ha abbandonato il gasolio per il riscaldamento a favore del gas metano. E presente un serbatoio fuori terra per il contenimento degli oli esausti avente la funzione di deposito temporaneo Aspetti ambientali Suolo e sottosuolo: solo in situazione di emergenza in caso di rilascio oli esausti in fase di movimentazione Attività Descrizione Aspetti ambientali Servizi Tecnologici Cabine elettriche Sono presenti 4 cabine elettriche che ospitano 2 trasformatori da 1000 kva e 2 trasformatori da 630kVA in totale Suolo e sottosuolo: solo in situazione di emergenza in caso di rottura Attività Descrizione Aspetti ambientali Edifici adibiti alle lavorazioni, magazzini, appartamenti per personale straniero ed uffici Tutti gli edifici in oggetto contengono coperture in cemento amianto; dal 2002 ad oggi è in atto un piano di monitoraggio periodico per la verifica dello stato di manutenzione in attesa di sostituzione e/o messa in sicurezza. Nel 2006 è stata eseguita una nuova valutazione sullo stato delle coperture. Sono presenti n. 13 impianti di condizionamento contenenti in totale 10,4 kg di Freon R22. Amianto Utilizzo di risorse: energia elettrica per illuminazione e condizionamento uffici ed appartamenti, acqua per pulizia ambienti e personale, prodotti per la pulizia Rifiuti: carta, cartucce toner esausti da uffici Emissioni in atmosfera: solo in situazioni di emergenza in caso di rilascio Freon da impianti di condizionamento. Pag. 12 di 45

La Politica Ambientale Ferrara Frutta Scarl, nella sua quotidiana attività di ritiro e lavorazione del prodotto ortofrutticolo delle aziende associate, è senza dubbio in prima linea in merito alla conoscenza della importanza e della insostituibilità delle risorse ambientali e lo vuole essere anche a riguardo il loro rispetto e tutela. Proprio per sottolineare l importanza del ruolo e dei doveri dell attività agricola nei confronti della tutela ambientale, la Ferrara Frutta Scarl ha intrapreso la definizione di un proprio Sistema di Gestione Ambientale conforme alla normativa UNI EN ISO 14001:2004 ed al Regolamento CE 761/01 EMAS ed i punti che seguono sono la propria Politica Ambientale. Tale Politica Ambientale è portata a conoscenza di tutte le persone ed organizzazioni che intrecciano rapporti con Ferrara Frutta Scarl al fine di coinvolgerle nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento ambientale che la cooperativa si è prefissa. Ferrara Frutta scarl nella sua attività di vendita e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli si impegna a: mantenere la conformità con tutte le leggi e regolamenti vigenti in campo ambientale; perseguire il miglioramento continuo del proprio sistema di gestione; prevenire l inquinamento e tutelare le risorse naturali; Tale indirizzo è perseguito dall impegno assunto da Ferrara Frutta scarl mediante i seguenti obiettivi generali: Tutelare la qualità delle acque superficiali e degli ecosistemi ad esse relativi attraverso la corretta gestione dei propri scarichi idrici; Perseguire l utilizzo ottimale delle risorse energetiche e delle risorse naturali; a questo riguardo la cooperativa ha deciso di installare di installare pannelli fotovoltaici al fine di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili Gestire le proprie attività con modalità tali da contenere emissioni di rumore; Adottare le migliori soluzioni impiantistiche e gestionali al fine di contenere i rifiuti prodotti direttamente dalla propria attività; Evitare situazioni di contaminazione di suolo, sottosuolo ed acque sotterranee migliorando ed ottimizzando la gestione delle proprie attività e delle sostanze pericolose in essi presenti; Ottimizzare la gestione delle risorse idriche al fine di contenerne il consumo; Verificare, controllare e ridurre progressivamente tutte le sostanze lesive per la salute dei lavoratori e per l ambiente con particolare attenzione all amianto; Favorire l attività di formazione per promuovere la responsabilità e la sensibilità dei dipendenti ad ogni livello verso la protezione dell ambiente e la tutela delle risorse naturali; Favorire e promuovere presso le Aziende Agricole associate l adozione di strategie di produzione a minore impatto ambientale con la divulgazione delle Buone Pratiche Agricole finalizzate all utilizzo razionale delle risorse naturali. Promuovere ed incentivare la Produzione e la Commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ottenuti con tecniche a minore impatto ambientale (produzione integrata e produzione biologica). Promuovere la comunicazione con la cittadinanza, i clienti, gli enti pubblici e di controllo, i dipendenti, i soci, i fornitori e le altre parti interessate alle implicazioni ambientali dello stabilimento. Ferrara Frutta scarl si impegna da oltre sei anni a mantenere attivo nella propria organizzazione un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla Regolamento CE 761/01 EMAS e alla norma UNI EN ISO 14001:2004. Monestirolo, 06/05/08 Il Direttore Dott. Ugo Sprocati Pag. 13 di 45

Il Sistema di Gestione Ambientale La Ferrara frutta scarl, per il sito di Monestirolo (Fe), mantiene da oltre 6 anni un Sistema di Gestione Ambientale conforme al Reg. 761/2001 e alla norma UNI EN ISO 14001 che consente di esercitare un controllo costante su tutti gli aspetti ambientali derivanti dalla propria attività. Attraverso il SGA, l azienda aggiorna la propria politica ambientale, identifica gli aspetti ambientali e gli eventuali impatti derivanti dalla propria attività, fissa gli obiettivi ed i programmi di miglioramento, facilita le operazioni di gestione e controllo di tutte le attività svolte nel sito, stabilisce i criteri di controllo dei prodotti e servizi ricevuti dai fornitori, nel costante rispetto dell aggiornamento alle prescrizioni normative. Pianifica inoltre audit interni per verificare lo stato di avanzamento dei programmi, la conformità alle leggi ed il miglioramento delle prestazioni. Per quanto riguarda la documentazione del SGA, l azienda si è dotata di procedure, istruzioni operative ed altri documenti specifici per descrivere gli elementi del proprio sistema e le loro interrelazioni. Il sistema può essere rappresentato dal circolo virtuoso riportato di seguito: DICHIARAZIONE AMBIENTALE RIESAME DELLA DIREZIONE e MIGLIORAMENTO MISURAZIONI, CONTROLLI, AUDIT e AZIONI CORRETTIVE MIGLIORAMENTO CONTINUO Impegno della Direzione: POLITICA AMBIENTALE PIANIFICAZIONE dell organizzazione e delle attività ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO Figura 6: Diagramma rappresentante la struttura del Sistema di Gestione Ambientale di Ferrara Frutta Pag. 14 di 45

Gli Aspetti e gli Impatti Ambientali delle Attività del Sito Ferrara Frutta scarl sito produttivo di Monestirolo, identifica tutti gli aspetti ambientali correlati alle attività del proprio sito ed i relativi impatti ambientali in maniera tale da valutarne la significatività e mettere in atto misure o procedure opportunamente mirate all eliminazione o riduzione di tali impatti. Sono stati presi in considerazione anche gli aspetti indiretti ovvero quelli su cui l organizzazione non è in grado di esercitare un controllo diretto, ma su cui può comunque influire beneficamente. L azienda ha definito i criteri obiettivi per classificare i propri aspetti ed impatti ambientali: 1. Attinenza alla politica ambientale del sito: si considera il valore strategico dell aspetto per l organizzazione e la cui gestione è di rilievo per il raggiungimento degli impegni generali e che risulta migliorabile in modo tecnicamente e/o organizzativamente individuabile; 2. Grado di conformità alle prescrizioni legislative o regolamenti ambientali: è preso in esame il livello di rispondenza alle normative applicabili all aspetto/impatto considerato fermo restando il pieno rispetto di tutte le leggi in vigore; 3. Attenzione delle parti interessate: si tiene conto della sensibilità da parte dei portatori di interesse interni ed esterni al sito, riguardo all aspetto ed impatto ambientale considerato, rilevabile anche mediante le segnalazioni ricevute in merito. In base a detti criteri, contenuti in una delle procedure base del Sistema di Gestione Ambientale, sono stati individuati: Aspetti ambientali significativi, per cui l azienda ha definito piani di controllo e procedure operative; Aspetti ambientali significativi e prioritari per cui l azienda ha definito specifici obiettivi e piani di miglioramento. Per gli aspetti indiretti (vedi glossario) è stata data una classificazione in base al grado di influenza che l organizzazione può esercitare. Sono stati suddivisi in: moderati, nel caso in cui sugli aspetti ambientali l influenza possa essere esercitata mediante attività di sensibilizzazione; elevati, nel caso in cui sugli aspetti ambientali l influenza possa essere esercitata mediante convenzioni, oppure specifiche di fornitura. Pag. 15 di 45

Gli Aspetti ambientali di Ferrara Frutta e quelli per cui sono previsti adempimenti normativi, sono riassunti brevemente nella tabella seguente. Successivamente verrà dedicato un paragrafo ad ogni impatto ambientale identificato. ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI significativi ASPETTO Utilizzo risorse idriche Utilizzo risorse energetiche Gestione e produzione di reflui idrici Rumore generato da Impianti ed attrezzature Utilizzo di prodotti chimici Utilizzo di imballaggi IMPATTO Consumo di risorse naturali Consumo di energia non rinnovabile Produzione di rifiuti Inquinamento acustico Inquinamento di suolo e sottosuolo in caso accidentale di sversamento Produzione di rifiuti Emissioni in atmosfera Inquinamento dell aria da prodotti della combustione del metano; emissioni accidentali di Ammoniaca e Freon ed emissioni da traffico veicolare Sicurezza e gestione delle emergenze Presenza di manufatti contenenti amianto Inquinamento suolo e sottosuolo Rilascio di fibre aerodisperse nell ambiente ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI significativi ASPETTO Utilizzo dei fitofarmaci nelle coltivazione dei fornitori Contenitori vuoti di fitofarmaci La scelta del mezzo di trasporto dei fornitori Imballaggi da sconfezionamento da parte dei consumatori IMPATTO Inquinamento delle acque, suolo Produzione di rifiuti Inquinamento atmosferico Produzione di rifiuti Pag. 16 di 45

Consumo di acqua Dichiarazione Ambientale Acqua potabile da acquedotto L acqua potabile da acquedotto è utilizzata principalmente per: Servizi igienici delle sale lavorazioni, uffici ed appartamenti per il personale straniero residente; Pulizia ambienti ed attrezzature delle Sale Lavorazione Ultimo lavaggio ortofrutta sulle linee di Lavorazione. Acqua di pozzo L acqua di pozzo prelevata da 3 pozzi artesiani di proprietà della Ferrara Frutta è utilizzata per: Il funzionamento degli impianti frigoriferi (per la maggioranza del consumo totale) Sistema antincendio Lavorazione frutta nelle fasi di svuotamento degli imballi e flottazione del prodotto nelle macchine selezionatrici. Il consumo di acqua di pozzo è totalmente da imputare a: Reintegro dell acqua evaporata attraverso le torri evaporative degli impianti frigoriferi Reintegro dell acqua di lavorazione nelle linee di selezione consumata per evaporazione o per trattenimento da parte di frutta ed imballaggi. I consumi di acqua per il periodo 2002-2007 sono stati registrati dalla lettura dei contatori, come riportato nel seguente grafico: consum o ACQUA 1,2 1 0,8 1,06 1,19 0,92 0,81 0,84 0,94 m c/t 0,6 0,4 0,2 0 0,12 0,062 0,071 0,044 0,034 0,058 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Acqua pozzo/t di ortofrutta gestita Acqua potabile/t di ortofrutta gestita ANNI Figura 7: Istogramma rappresentante il consumo di acqua in rapporto al quantitativo di ortofrutta gestita nello stabilimento di Monestirolo Va sottolineato che per ortofrutta gestita presso il sito, si intende il totale del quantitativo di ortofrutta in entrata che può essere stoccata e/o lavorata. Si può constatare un esiguo aumento dell indicatore di acqua di pozzo a causa dell andamento delle temperature nel corso del 2007, per un maggior tempo di stazionamento della frutta in celle e dal fatto che esiste comunque un consumo minimo di acqua necessario per il funzionamento degli impianti. Pag. 17 di 45

Nel complesso comunque per l anno 2007 si può notare un calo dei consumi totali e rispetto ai primi anni una caduta tendenziale dell indicatore al di sotto del valore 1,00 a fronte di volumi di frutta gestiti in significativa crescita. ACQUA TOTALE CONSUMATA PRESSO IL SITO 50000 45000 40000 35000 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 43736 41899 37308 36969 33220 28974 2002 2003 2004 2005 2006 2007 metri cubi Figura 8: Istogramma rappresentante il consumo di acqua totale nello stabilimento di Monestirolo Recupero e Riciclo Acque Acqua di sbrinamento celle degli impianti frigoriferi: L acqua di sbrinamento celle degli impianti frigoriferi (acqua di pozzo) è interamente recuperata ed avviata alle vasche di accumulo rifornite dai pozzi artesiani Acqua di lavorazione per svuotamento e flottazione frutta nelle linee di selezione: L acqua di lavorazione per svuotamento e flottazione frutta nelle linee di lavorazione proveniente da pozzo artesiano e relativa vasca di accumulo è totalmente riciclata e filtrata in circuito chiuso mediante impianto di filtrazione con filtri a quarzite/zeolite, a carboni attivi e flocculatore. Le acque bianche (troppo pieno delle vasche delle linee di lavorazione) vengono anch esse filtrate ed avviate a vasca di accumulo per poi essere rimesse in circolo; anche le acque nere risultanti dalle operazioni di controlavaggio dei filtri e di pulizia delle vasche sono avviate alla filtrazione ed inseguito alla vasca di accumulo. L eventuale troppo pieno delle acque nere e delle acque bianche è convogliato in apposita cisterne e smaltito come rifiuto speciale. Pag. 18 di 45

Figura 9 Impianto di calibrazione con ricircolo dell acqua Pag. 19 di 45

Attualmente le forme di energia utilizzate sono: Consumo di energia L energia elettrica: fornita da HERA Spa, utilizzata per il funzionamento degli impianti produttivi e le attività ad essi correlate. Gas Metano: fornito da HERA spa ed utilizzato per il riscaldamento di tutti gli uffici, le abitazioni del custode e del personale straniero residente, oltre alle Sale di Lavorazione. Sono riportati di seguito i consumi energetici totali dell azienda per il periodo 2002-2007 espressi in TEP cioè tonnellate equivalenti di petrolio (si veda glossario per la conversione). 1000 TEP CONSUMATI 900 800 700 600 575,7 602,2 715,2 759,9 826 829,8826,1 769,9 778,6 868,3 811,78 779,26 ENERGIA ELETTRICA GAS METANO GASOLIO 500 TOTALE 400 300 200 100 0 8,4 18,1 37,5 7,2 56,1 51,2 42,2 32,52 0 0 0 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Figura 10: Istogramma rappresentante il consumo di energia totale espresso in Tonnellate Equivalenti di petrolio I maggiori consumi assoluti riguardano l energia elettrica, poiché essa è utilizzata per il funzionamento degli impianti frigoriferi, di tutti gli impianti di confezionamento e per l illuminazione. Pag. 20 di 45

Come illustrato dal grafico successivo, si desume un dato estremamente positivo, risultato della politica di razionalizzazione delle risorse della cooperativa, ovvero che il consumo energetico totale del sito stia andando verso una maggiore razionalizzazione rispetto al quantitativo di prodotto ortofrutticolo gestito. TEP/t di ortofrutta gestita 0,025 0,023 0,025 0,021 0,02 0,021 0,019 0,019 0,015 0,01 TEP/t di ortofrutta gestita 0,005 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Figura 11: Istogramma rappresentante il consumo di energia totale espresso in Tonnellate Equivalenti di petrolio in rapporto al totale di ortofrutta gestita Gas Metano per riscaldamento I grafici seguenti illustrano i consumi di gas metano nel periodo 2002-2007 diminuiti progressivamente grazie anche alle condizioni climatiche favorevoli. Gas metano/t di ortofrutta gestita 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 1,79 1,55 1,58 1,13 0,95 0,048 2002 2003 2004 2005 2006 2007 mc CH4/t di ortofrutta gestita Figura 12: Istogramma rappresentante il consumo di gas metano in rapporto al totale di ortofrutta gestita Pag. 21 di 45

Energia Elettrica Di seguito sono illustrati i consumi di energia elettrica per tonnellata di prodotto entrata e gestita nel sito e totali nel periodo 2002-2007. kwh/t di ortofrutta gestita 100 90 80 70 60 89 97 80 79 73 75 50 40 kwh/t di ortofrutta gestita 30 20 10 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Figura 13: Istogramma rappresentante il consumo di energia elettrica in rapporto al totale di ortofrutta gestita Nel 2004 si è verificata una positiva inversione di tendenza che ha portato alla diminuzione del consumo di energia elettrica per tonnellata di prodotto questo a riprova di una maggiore razionalizzazione della gestione del prodotto che viene in misura maggiore convogliato presso lo stabilimento di Monestirolo. Il leggero aumento dell indicatore nel 2007 va interpretato unitamente al minor quantitativo di ortofrutta gestita e al dato del calo dei consumi in termini assoluti, poiché esiste una soglia minima di consumo energetico per il funzionamento degli impianti. Pag. 22 di 45

Energia Elettrica consumata nel sito (2002-2007) 3500 3000 2500 2302,8 2860,7 3079,5 3114,3 3304,3 3117,04 MW/h 2000 1500 1000 500 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Figura 14: Istogramma rappresentante il consumo di energia elettrica in termini assoluti Pannelli fotovoltaici Obiettivo principale della cooperativa per questo triennio è quello di adottare fonti di energia rinnovabili al fine di ridurre il consumo di energia elettrica da fonti tradizionali e quindi di ridurre le emissioni di CO 2 in atmosfera nella misura di circa di 100 000 kg l anno di CO 2. Verranno infatti installati circa 3900 m 2 di pannelli fotovoltaici entro il 31/12/2009 al fine di raggiungere l obiettivo della produzione media di 180 000 kw/h l anno corrispondenti al 4% circa del consumo totale di energia elettrica presso il sito. Pag. 23 di 45

Consumo di Prodotti Chimici Il consumo di prodotti chimici per il periodo 2002-2007 è costituito da: Biocidi, Anticorrosivi e Biodisperdenti ed Acido Solforico per trattamento acque in ingresso degli impianti frigoriferi Ammoniaca negli impianti di refrigerazione celle Gasolio per riscaldamento (relativamente al 2002 e 2003) Di seguito si riporta in tabella l elenco dei prodotti chimici consumati presso il sito nel periodo 2002-2007: Prodotti Kg consumati 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Ammoniaca 1200 / / / / / Biocidi 350 550 250 775 750 1100 Anticorrosivi 1100 2300 1645 1850 470 1540 Biodisperdenti 25 700 475 350 100 / Gasolio 16800 6720 / / / / Acido Solforico / 5840 7750 4230 3940 6530 Tabella 1: dati consumo di prodotti chimici periodo 2002-2007 L utilizzo di acido solforico, di biocidi e anticorrosivi varia di anno in anno in base alle esigenze degli impianti e alla qualità di acqua da pozzo prelevata. Pag. 24 di 45

Consumo di Imballaggi Per la confezione dei vari prodotti ortofrutticoli la Ferrara Frutta utilizza differenti tipologie di imballo primario che vengono contabilizzati, principalmente sottoforma di contenitori o casse di cartone, legno e plastica. Le casse in plastica utilizzate per il confezionamento/vendita del prodotto sono prese a noleggio da un fornitore esterno. Parte del prodotto, poi è commercializzato in imballaggi di proprietà del Cliente e non contabilizzati. Di seguito si riporta in rappresentazione grafica il consumo di imballi primari contabilizzati (cartone e legno) per il periodo 2002-2007. Va sottolineato che la scelta dell imballaggio dipende esclusivamente dalle necessità dei Clienti e della cooperativa Naturitalia, che cura gli aspetti commerciali della frutta lavorata da Ferrara frutta. CONSUMO DI IMBALLAGGI PRIMARI (2002-2004) t 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1653 822,47 842,53 835,73 853,32 764,87 485,57 457,35 490,89 474,3 342,28 391,39 2002 2003 2004 2005 2006 2007 LEGNO CARTONE Figura 15: Istogramma rappresentante il consumo di imballaggi primari in valore assoluto La fluttuazione di tali consumi è senza dubbio correlata e giustificata dall aumento dalle variazioni di prodotto ortofrutticolo gestito e dalle scelte commerciali. Pag. 25 di 45

Emissioni in atmosfera Dichiarazione Ambientale Emissioni convogliate Attualmente le emissioni in atmosfera provenienti dallo stabilimento di Monestirolo della Ferrara frutta sono da individuarsi solamente nei fumi di combustione degli impianti di riscaldamento che come ricordato in precedenza sono tutte alimentate a gas metano. I principali inquinanti emessi dalla suddetta fonte sono ossidi di azoto, anidride carbonica, monossido di carbonio e polveri. Gas lesivi lo strato dell ozono atmosferico L unico gas utilizzato nel sito, ritenuto lesivo per lo strato dell ozono dalla vigente normativa, è il freon R22, presente comunque in quantitativi modesti (inferiori a 3 kg per apparecchiatura). Il gas è usato come refrigerante nei 13 impianti di condizionamento degli uffici. L impianto di refrigerazione a Freon/glicole utilizza Freon R407 C per un quantitativo di Freon pari a 180 kg per il quale si provvede comunque a mantenere le adeguate registrazioni per manutenzioni e consumi come previsto dal Reg. CE 842/2006. Odori Le attività svolte nel sito non sono tali da produrre odori sgradevoli inoltre, non si sono mai verificate lamentele da parte del vicinato o degli enti di controllo. Traffico e mobilità Importanti fonti di emissione sono legate ai gas di scarico degli automezzi adibiti al trasporto del personale, dei visitatori, ma soprattutto di quelli adibiti al trasporto del prodotto ortofrutticolo in entrata ed in uscita dallo stabilimento. Ferrara Frutta è impossibilitata nel condizionare il flusso del traffico relativo sia ai mezzi del personale, dei visitatori che della merce in uscita in particolare quella spedita ai clienti in quanto il trasporto del prodotto in uscita è programmato dai Clienti stessi in base alle loro specifiche esigenze. Pag. 26 di 45

Traffico dei mezzi in conferimento prodotto 10000 9000 9371 8000 7612 7000 6670 7010 6758 n. automezzi 6000 5000 4000 3000 2701 6492 5866 4479 3887 3251 2605 2615 2531 4195 3417 3468 3290 MEZZI TOTALI MEZZI VETTORE MEZZI PROPRI 2000 1000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Figura 16: Istogramma rappresentante il traffico dei mezzi in conferimento prodotto presso il sito di Monestirolo D altra parte, la Ferrara Frutta ha potuto e può solo condizionare il flusso dei mezzi in entrata per conferimento frutta dei soci. Per quanto riguarda l influenza dell azienda sul traffico totale determinato principalmente dai mezzi in entrata per conferimento prodotto dei soci, si può notare dal grafico riportato di seguito (Fig.16) che sono stati raggiunti livelli di riduzione tali che difficilmente esistono margini di miglioramento. Pag. 27 di 45

Traffico totale/t di ortofrutta gestita 0,6 0,58 0,5 0,4 0,44 0,38 0,37 0,34 0,36 0,3 0,2 Traffico totale/t di ortofrutta gestita 0,1 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Figura 17: Istogramma rappresentante il traffico totale di mezzi in entrata in rapporto al quantitativo di ortofrutta gestito nel sito Scarichi Idrici L azienda in questi anni, ha sempre mantenuto una politica rivolta ad una particolare attenzione nella salvaguardia della risorsa acqua. In tal senso, vista l esigenza commerciale di utilizzare acque di processo per la fase di calibrazione, si è dotata di una struttura in grado di riciclare totalmente l acqua utilizzata (Fig.8), sfruttando un impianto di filtraggio (Fig.17) in grado di eliminare i solidi sospesi e le sostanze macromolecolari di varia natura. I diversi scarichi sono raccolti, trattati e destinati come segue: Acque reflue domestiche: provenienti dai servizi igienici e degli spogliatoi utilizzati dai dipendenti stagionali e quelle del personale fisso sono collettate mediante idonea rete fognaria a fossa Imhoff. Successivamente entrambi i reflui sono inviati al corpo idrico ricettore che è il Po di Primaro. Acque piovane: provenienti dal dilavamento dei piazzali e dai pluviali sono raccolte in fognatura e inviate nel Po di Primaro. L azienda ha eseguito l autovalutazione delle modalità di utilizzo dei propri piazzali. Acque di processo: fino ad oggi, essendo ancora in corso l iter di autorizzazione agli scarichi per le acque di processo, esse sono state smaltite come rifiuto. Entro breve, l azienda otterrà il permesso di scaricare in corpo idrico superficiale per tali acque. Pag. 28 di 45

Figura 18: Impianto di depurazione acque di processo Produzione Rifiuti I rifiuti prodotti presso il sito per il periodo 2002-2007 sono stati i seguenti: Nome Codificato/specifica del rifiuto Imballaggi in più materiali/contenitor i vuoti di fitofarmaci bonificati CER/ rif. Peric. origine Quantità prodotto (kg/anno) 2002 2003 2004 2005 2006 2007 150106 soci esterni 2081 1785 1900 2140 1220 2180 Carta e cartone 200101 Confezionamento 6380 20820 41960 58900 47840 40270 Olio Esausto 130205/P Manutenzione 904 240 / 240 / 400 Accumulatori al 160601/P Manutenzione 2700 2460 / / 1044 3680 Piombo Contenitori sporchi 150110/P Manutenzione 29 / / / / / d olio Rottame di ferro 170405 Manutenzione / / 10960 / 3360 / Legno da imballaggi 150103 Confezionamento 78700 38300 / / / / Acque di lavaggio frutta 02301 Impianto depurazione e riciclo acque / 2760 / / / / Carbone attivo esaurito Fanghi da depurazione acqua 190904 Impianto depurazione e riciclo acque 190814 Impianto depurazione e riciclo acque / 880 / 1380 / / / / 15 260 / / Pag. 29 di 45

Imballaggi di 150102 Confezionamento / / 8320 / / / plastica Quarzite e zeolite 190802 Impianto / / 3060 4980 / 3297 (sabbia di filtrazione) depurazione e riciclo acque Veicolo fuori uso 160104/P / / 8000 16500 7800 / Scarti inutilizzabili 020304 Confezionamento / / / / 320 / per il consumo e trasformazione Rifiuti Plastici 020104 Soci esterni / / / / 9000 / Tabella 2: dati produzione rifiuti periodo 2002-2007 I rifiuti speciali prodotti nel sito sia pericolosi che non, sono dovuti principalmente: Alla attività di manutenzione sia ordinaria che straordinaria (oli esausti, accumulatori al piombo, rottame in ferro); Alle attività connesse alla gestione imballaggi (carta e cartone ed imballaggi in plastica); Al funzionamento dell impianto di filtrazione e riciclo acque di lavorazione (acque di lavaggio frutta, carbone attivo esaurito, fanghi da depurazione acque, quarzite e zeolite dei filtri); Alla applicazione di un Protocollo d intesa Provinciale riguardo lo smaltimento dei rifiuti agricoli (vuoti di fitofarmaci bonificati); Ferrara Frutta aderisce a tale protocollo e presso il sito viene periodicamente organizzato un deposito temporaneo collettivo di vuoti di fitofarmaci bonificati provenienti dalle aziende agricole socie. All interno del sito per ciascuna tipologia di prodotto è predisposta ed identificata una area idonea di raccolta in attesa di avvio a smaltimento e/o recupero. Tutti i rifiuti speciali prodotti, non assimilabili agli urbani, specificati in tabella vengono conferiti a trasportatori e destinatari autorizzati. Per quanto riguarda la carta e cartone, che risulta il rifiuto più significativo, dal 2002 è stata avviata la raccolta differenziata per il recupero che come si può notare dal grafico che segue è in trend crescente, giustificato da una maggiore sensibilità aziendale in questo senso. Vengono prodotti anche rifiuti solidi urbani ad oggi non contabilizzati. Carta e cartone /t di ortofrutta gestita 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 1,49 1,1 1,05 0,96 0,7 0,25 2002 2003 2004 2005 2006 2007 kg/t di ortofrutta gestita Figura 19: Istogramma rappresentante il quantitativo di carta e cartone differenziati in rapporto al quantitativo di ortofrutta gestito nel sito Pag. 30 di 45

L indicatore del 2007 è diminuito a causa della diminuzione del quantitativo di ortofrutta gestita e lavorata e per la diminuzione di imballaggi in carta e cartone entrati nel sito. Pag. 31 di 45

Emissioni di Rumore Sono state eseguite nuove rilevazioni sulle fonti di rumore in data 27/02/2008, in particolare su quelle notturne. Sostanzialmente vengono confermati i dati delle rilevazioni precedenti (stazioni 5,4 e 4). Le principali fonti di rumore fisse presenti nel sito sono: Torri di raffreddamento e relativi ventilatori degli impianti frigoriferi; Compressori nelle sale macchina degli impianti frigoriferi; Linee di selezione e confezionamento: Le sorgenti di rumore mobili, invece, sono rappresentate dagli automezzi che transitano nel sito per il trasporto dei prodotto ortofrutticoli, degli imballaggi e delle persone. La movimentazione interna al sito è effettuata con carrelli elevatori a motore elettrico per cui a basso impatto acustico. Attualmente il Comune di Ferrara non ha ancora provveduto alla zonizzazione acustica del territorio e per cui sono ancora validi i limiti di emissione del rumore previsti dal DPCM 01/03/1991 e considerato che l azienda è collocata in zona di destinazione urbanistica D 3/1 (insediamenti produttivi esistenti) i limiti da rispettare sono di 70 db(a) sia per il periodo diurno che per quello notturno stabiliti per le zone esclusivamente industriali. Di seguito in tabella si riportano i valori espressi in db(a) dei rilievi eseguiti da tecnico competente nel 2002, nel 2003 e nel 2008; su sfondo grigio sono evidenziati i valori rilevati nel 2002 oggetto di miglioramento a seguito di interventi di in sonorizzazione effettuati nel 2003. Rilievi 2002 Stazioni di rilevamento 1 2 3 4 e 4 5 Livello di 41,2 45,2 42,8 62,9 - rumore diurno Livello di 39,6 39,7 42,5 41,7 40,7 62,2 61,8 56 62,1 rumore notturno Rilievi 2003 Stazioni di rilevamento 1 2 3 4 e 4 5 Livello di - - - - - rumore diurno Livello di - - - 49,5 52,89 51,13 rumore notturno Rilievi 2008 Stazioni di rilevamento 1 2 3 4 e 4 5 Livello di - - - 49,5 52,89 51,13 rumore notturno Pag. 32 di 45

Nella mappa seguente sono individuate le stazioni di rilevamento del rumore, la posizione dei recettori sensibili e delle maggiori fonti fisse di rumore Figura 20: Planimetria del sito di Monestirolo con evidenziati i punti di rilievo del rumore Pag. 33 di 45

Contaminazione di Suolo, Sottosuolo ed Acque sotterranee In relazione alla natura delle attività svolte presso il sito ed ai quantitativi di sostanze pericolose presenti, il rischio di potenziali contaminazioni del suolo, sottosuolo ed acque sotterranee è molto basso. Tuttavia cause di inquinamento potrebbero essere una non corretta gestione delle fasi di stoccaggio delle sostanze pericolose e una non appropriata manutenzione a quelle attrezzature che richiedono l utilizzo di tali sostanze. Gli sversamenti accidentali di oli e prodotti chimici utilizzati per il funzionamento degli impianti frigoriferi e le attrezzature possono rappresentare le posssibili occasioni di contaminazione delle acque superficiali e sotterranee, il suolo ed il sottosuolo. Di seguito in tabella si riporta l elenco dei serbatoi contenenti sostanze potenzialmente inquinanti per il suolo ed il sottosuolo con indicate le principali misure realizzate al fine di contenere le possibili perdite. Tipo serbatoio 1 Serbatoio fuori terra 2 Serbatoio fuori terra Sostanza contenuta Olio esausto Acido solforico SERBATOI Utilizzo Capacità Materiale Misura anti sversamento Deposito 500 lt Plastica Doppia camicia in temporaneo plastica e vasca di contenimento Trattamento 1000 lt Plastica Vasca di acque in contenimento entrata impianto frigorifero Altri Impatti Amianto Continuano i monitoraggi semestrali interni sullo stato delle coperture come previsto dalla Valutazione effettuata nel Luglio 2002, ai sensi del D.M. 06/09/94. Nel mese di Aprile 2006 è stata pertanto effettuata una ulteriore valutazione da parte di una ditta esterna, secondo quanto previsto dalle LINEE-GUIDA per la Valutazione dello stato di conservazione delle coperture in Cemento Amianto e per la Valutazione del rischio dell Assessorato Sanità Servizio Sanità Pubblica della Regione Emilia Romagna. In particolare l analisi è stata eseguita mediante ispezione visiva integrata da valutazione con metodo analitico UNI 10608 definito a strappo che consente di misurare la quantità di fibre di amianto libere o facilmente liberabili presenti sulle superfici analizzate. La valutazione consiste nel pesare la quantità di fibre e matrice che rimangono aderenti ad un nastro adesivo standardizzato calcolandone la differenza con il peso del nastro vergine (detto bianco) che si applica alla superficie in esame. Tali analisi hanno evidenziato lo stato delle coperture in amianto come specificato nelle seguenti tabelle, che fanno riferimento alle LINE GUIDA della Regione Emilia Romagna. Stato delle coperture valutate UNI 10608 Pag. 34 di 45