Karl Polanyi 1886-1964

Documenti analoghi
TELEWORKING AND SMART WORKING

Sociologia del Lavoro

Sistema economico Il sistema

Sistemi di welfare comparati

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Magistrale Statale A. Cairoli Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane

Le grandi trasformazioni del lavoro: da Ford all Industry 4.0

Sociologia del Lavoro

Sistemi di welfare comparati

Le origini del concetto antropologico di cultura

LABORATORIO DI SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti per l analisi del MERCATO DEL LAVORO

La fraternità si comincia ad imparare solitamente in seno alla famiglia.

Èmile Durkheim ( ) Abbiamo una società di individui liberi: come è possibile l ordine sociale

Che cosa tiene insieme la società?

Emile Durkheim ( )

MICROECONOMIA. Prof.ssa Carla Massidda

CAPIRE IL LES. Liceo delle scienze sociali

significa: CHIAMARE INSIEME, mettere insieme parti diverse, trovare un accordo tra posizioni concorrenti. La seconda è composta da cum e dividere,

Prof.ssa Anna Fici. C.d.L in Scienze della comunicazione per i media e le istituzioni A. A

LICEO DELLE SCIENZE UMANE opz. ECONOMICO SOCIALE

Le scienze umane. Classe prima

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CONSULENZA E MANAGEMENT AZIENDALE DIRITTO DEL LAVORO

13/03/2017. Adam Smith ( ) La morale della simpatia

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO GRUPPO DISCIPLINARE SCIENZE UMANE A.S. 2015/2016 INDIRIZZO SCOLASTICO: LICEO DELLE SCIENZE UMANE LES

Teorie del valore Karl Marx di Andrea Fumagalli, dip. Economia UniPv

MICROECONOMIA. Modulo 1 Prof.ssa Carla Massidda

Il funzionalismo e il paradigma dell ordine. Emile Durkheim ( )

ISTITUTO SUPERIORE AECLANUM CLASSE V B - LICEO SCIENTIFICO Corso di filosofia Prof.ssa Gabriella Assante A.S. 2018/2019

La relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi

Economia e microeconomia

Metodologia Paretiana

Programmazione di SCIENZE UMANE Terzo anno - opzione Economico Sociale OBIETTIVI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO

Mercato del lavoro (prima parte)

Definizione, Finalità e Metodo della disciplina

Università degli Studi di Perugia Valutazione della Didattica A.A Facoltà di Scienze Politiche

CAPITOLO 9: STRATIFICAZIONE E DISUGUAGLIANZE NELL ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE. Croteau, Hoynes, Sociologia generale 2e, 2018 McGraw-Hill (Italy) S.r.l.

Sulla nascita di questo libro. Introduzione 1

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN FILOSOFIA DEL MONDO CONTEMPORANEO FACOLTÀ DI FILOSOFIA

ETICA GENERALE ETICA

Modulo 1 : IL SISTEMA AZIENDA

NATURA E CULTURA TESTI DI RIFERIMENTO: Volontè-Magatti «Sociologia» Binazzi Tucci «Scienze sociali»

FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):

L etica e la business ethics

Identità sessuata, identità sessuale,

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO GRUPPO DISCIPLINARE SCIENZE UMANE A.S. 2015/2016

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi

Materiale per gli alunni

COMUNITA E BEN-ESSERE L agire del gruppo

Indice sommario. Introduzione pag

STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE

Capitolo III. Verso un interpretazione dell impresa come sistema vitale

In tutti questi aspetti, occorre lavorare molto seriamente e con grande determinazione per costruire

Le grandi trasformazioni del lavoro Per una periodizzazione del lavoro che cambia

Principali teorie alla nascita della sociologia Il costrutto teorico

SIGMUND FREUD ( )

L idea di cultura nella tradizione sociologica

FACOLTÀ DI FILOSOFIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN FILOSOFIA DEL MONDO CONTEMPORANEO

INDICE DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE DIPARTIMENTI FACOLTA CORSI DI LAUREA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI UNIRAPIDA. Direttore Dipartimento: Avv.

STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE

CONOSCENZA ED ESPERIENZA

Corso di laurea magistrale in SCIENZE SOCIALI APPLICATE (DM 270/04) ORDIN cod ORDIN cod ORDIN cod.

Definizioni e contesti

Università degli Studi di Perugia. Facoltà di Scienze della Formazione. Corso di perfezionamento

Diocesi di Acireale Ufficio per l Insegnamento della Religione Cattolica marzo

Il commercio internazionale

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: ANTONELLA ASSANDRI DISCIPLINA: STORIA CLASSE: QUARTA SEZIONE: A INFO A. S. : 2018/19

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: MANUELA ZAGNI DISCIPLINA: STORIA CLASSE: QUARTA SEZIONE: A ENE /ELE ETA ART A. S. : 2018/19

Indice. Lo Stato: la risposta moderna al problema dell ordine politico

Trascrizione del videomessaggio inviato al Congresso dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti

Il ciclo del capitale monetario

Processo comunicativo

Il rapporto tra fede ed etica. Per una comprensione delle sfide morali in un mondo plurale

Giuseppe Toniolo IL CONCETTO CRISTIANO DI DEMOCRAZIA

Prodromi della crisi. Lezione maggio UniGramsci (ii parte)

Report Corso SCIENZE PEDAGOGICHE E DEI SERVIZI EDUCATIVI - Laurea Magistrale

Le chiavi di lettura del mondo naturale

Università degli Studi di Perugia Valutazione della Didattica A.A Facoltà di Scienze Politiche

Report Corso SCIENZE PEDAGOGICHE E DEI SERVIZI EDUCATIVI - Laurea Magistrale

Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Anno Accademico Economia Politica (prof. Guglielmo Chiodi)

Angeli Custodi. INOCHI Pagina 1

L importanza della favola

DIVISIONE LAVORO SUICIDIO

LICEO SCIENTIFICO "A. VOLTA" PROGRAMMA DI STORIA

Tecnica e metodologia delle attività motorie adattate

Indice. Introduzione... 13

RELIGIONE CATTOLICA NEL PROFESSIONALE GRAFICO AMMINISTRATIVO

CAPITOLO II. Il Vantaggio Assoluto

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO

LICEO ECONOMICO-SOCIALE A. S DISCIPLINA: SCIENZE UMANE (SOCIOLOGIA) PIANO DELLE UDA: CLASSE QUARTA TEMPI: SETTEMBRE-OTTOBRE

Femminilità e questione femminile in Cina all epoca di Internet

- classe 2 A Finalità educative e formative del corso Obiettivi formativi

Marketing. Testi di riferimento:

Paolo Jedlowski. (2002) Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico. Carocci. capitolo 4.

Paolo Jedlowski. (2002) Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico. Carocci. capitolo 4.

Sistemi di welfare comparati

La questione ambientale, dagli albori al primo Novecento

Implicazione, implicatura, presupposizione

Transcript:

Francesco Seghezzi

Karl Polanyi 1886-1964 Quattro periodi nella sua vita: u periodo ungherese (1886-1919) u periodo viennese (1919-1933) u periodo inglese (1933-1947) u periodo americano (1947-1964)

Periodo ungherese u Incontro con Luckacs, critica al liberalismo e separazione tra scienze naturali e scienze sociali u Incontro con Szbabo, convinzione che al centro della storia ci siano gli uomini e non le leggi economiche u Incontro con Jaszi e la possibilità del liberalsocialismo

Periodo viennese u Interesse per il sindacalismo e per il socialismo gildista u Società organica: basata su interdipendenza e comunità. Società nasce dai bisogni dell uomo, quindi è antecedente alle leggi economiche. u I gildisti sono i primi che criticano il concetto di lavoro come merce. Critica centrale nell opera di Polanyi.

Periodo inglese u Inizia a insegnare Storia economica agli operai nei corsi serali Com è concepibile una società che non sia una relazione di persone? Questo implica una società che non avrebbe l individuo come sua unità. Ma in una società del genere, come può essere possibile la vita economica se né la cooperazione, né lo scambio - entrambi relazioni personali tra individui - possono avere spazio in essa? Come può il potere emergere, essere controllato e diretto a fini utili, se in questa non esistono individui che esprimano le loro volontà e i loro desideri? E che tipo di essere umano è quello che non possiede coscienza di se stesso e nel quale la sua coscienza non ha effetto sulle relazioni tra lui e i suoi prossimi? In esseri umani dotati del tipo di coscienza che noi conosciamo una cosa del genere sembra francamente impossibile. K. Polanyi, The Essence of Fascism, 1935

Periodo americano u Scrittura di The Great Transformation u Elaborazione del rapporto indissolubile tra economia e società u Studi antropologici che dimostrano come l homo oeconomicus non sia che uno dei possibili paradigmi antropologici

La grande trasformazione u Libro poliforme, unione di storia economica, sociologia, antropologia, filosofia. Tesi: la società industriale ha introdotto un modello antopologico, economico e politico nuovo. Questo non è il modello univoco ma uno dei possibile, e per questo va criticato

Presupposti del modello capitalista: Polanyi elabora la teoria delle merci fittizie: u Lavoro u Terra u Moneta

Merci fittizie Il punto cruciale è questo: lavoro, terra e moneta sono gli elementi essenziali dell'industria; anch'essi debbono essere organizzati in mercati poiché formano una parte assolutamente vitale del sistema economico; tuttavia essi non sono ovviamente delle merci, e il postulato per cui tutto ciò che è comprato e venduto deve essere stato prodotto per la vendita è per questi manifestamente falso Da La grande trasformazione

Lavoro Il lavoro è soltanto un altro nome per un'attività umana che si accompagna alla vita stessa la quale a sua volta non è prodotta per essere venduta ma per ragioni del tutto diverse, né questo tipo di attività può essere distaccato dal resto della vita, essere accumulato o mobilitato. Da La grande trasformazione

Lavoro come merce Un tempo il lavoro dell uomo non era una merce, ma nasceva dalla volontà di soddisfare i propri bisogni. Nella società industriale è possibile acquistare lavoro. Quindi il lavoro è trattato come un prodotto qualsiasi che il capitale compra o vende come meglio crede.

Lavoro e proprietà Possiamo trovare l origine di questo in Locke che dice: L uomo ha una proprietà in se stesso Se ha una proprietà può vendere il suo lavoro. Se può vendere il suo lavoro, questo può diventare merce.

Lavoro e contratto Separare il lavoro dalle altre attività della vita ed assoggettarlo alle leggi del mercato significava annullare tutte le forme organiche di esistenza e sostituirle con un tipo diverso di organizzazione, atomistico e individualistico. Un simile schema distruttivo era ottimamente sostenuto dal principio della libertà di contratto. In pratica questo significava che le organizzazioni non contrattuali della parentela, del vicinato, della professione e del credo dovevano essere liquidate perché richiedevano l'obbedienza dell'individuo limitandone così la libertà. Rappresentare questo come un principio di non interferenza, così come i liberali erano soliti fare, era semplicemente l'espressione di un pregiudizio incallito a favore di un tipo preciso di interferenza e cioè tale da distruggere i rapporti non contrattuali tra gli individui e da impedirne la spontanea ricostituzione. Da La grande trasformazione

Ogni idea di lavoro presuppone una idea di uomo In realtà, l individuo non è mai stato così egoista come preteso dalla teoria. Benché il meccanismo di mercato renda manifesta la sua dipendenza dai beni materiali, le motivazioni «economiche» non hanno mai costituito per l uomo l unico incentivo al lavoro. Invano gli economisti e i moralisti utilitaristi lo hanno esortato a non considerare negli affari se non motivazioni di carattere economico, ad esclusione di tutte le altre. Osservando più da vicino il suo comportamento, è apparso evidente, tutt al contrario, come questo rispondesse ad una serie di motivazioni di natura significativamente «composita», ivi comprese quelle derivanti dal senso del dovere verso se stesso e verso gli altri (e forse, persino, godendo in segreto del lavoro come fine in sé) Da Per un nuovo occidente

L antropologia liberale Di conseguenza, la fame e il profitto vennero isolati come «moventi economici» e si iniziò a presumere che l uomo agisse, in concreto, in base a essi, mentre le altre motivazioni apparivano più eteree e distaccate dai fatti prosaici dell esistenza quotidiana. L onore e l orgoglio, il senso civico e il dovere morale, persino il rispetto di sé e la comune decenza, furono ora ritenuti irrilevanti per i rapporti produttivi e significativamente compendiati nella parola «ideale». Si ritenne, perciò, che nell uomo fossero presenti due elementi, uno maggiormente attinente alla fame e al profitto, l altro all onoree al potere. L uno «materiale», l altro «ideale»; l uno «economico», l altro «non economico»; l uno «razionale», l altro «non razionale». L immagine dell uomo e della società risultante da tale premessa era la seguente. Rispetto all uomo, fummo indotti ad accettare la teoria per cui i suoi moventi possono essere descritti come «materiali» e «ideali» e gli stimoli, sulla base dei quali è organizzata la vita quotidiana, derivano dai moventi «materiali» Da Per un nuovo Occidente

L autodifesa della società Per Polanyi all avanzamento del mercato risponde la società, intesa come relazione tra soggetti che si uniscono per rispondere ai loro bisogni. Il countermovement della società si esplicita nella nascita dei sindacati, e in seguito nel modello del Welfare State britannico e del Sozialstaat tedesco. Il primo caso di autodifesa della società è la proclamazione della Speenhamland Law nel 1795 in Inghilterra. Polanyi critica questi modelli perché mettono al centro lo Stato e non la società

Interpretazioni recenti Negli ultimi anni c è una grande riscoperta di Polanyi. La globalizzazione prima la crisi in corso poi sono state viste come contemporanee grandi trasformazioni. Soprattutto si è cercato di individuare le nuove forma di difesa della società, ipotesi: - Indignados, Occupy Wall street - Antipolitica e populismo

E il lavoro? Il mercato del lavoro contemporaneo può essere letto come una autodifesa della società nei confronti del mercato? Ipotesi: - modello post- fordista incentrato sulle competenze della persona, modelli partecipativi all interno dell impresa - sindacato di mestiere, bilateralità, contrattazione aziendale - lavoro autonomo e autoimprenditorialità Possono essere considerate una risposta della persona e della società al mercato, senza opporsi ad esso ma umanizzandolo.

Conclusione Non spetta all economista, ma al moralista e al filosofo, decidere quale tipo di società debba essere ritenuta desiderabile. Una cosa abbonda in una società industriale,e cioè il benessere materiale, oltre il necessario. Se, in nome della giustizia e della libertà di restituire significato e unità alla vita, fossimo mai chiamati a sacrificare una quota di efficienza nella produzione, di economia nel consumo, o di razionalità nell amministrazione, ebbene una civiltà industriale potrebbe permetterselo. Il messaggio degli storici dell economia ai filosofi dovrebbe essere, oggi, il seguente: possiamo permetterci di essere, allo stesso tempo, giusti e liberi. Da Per un nuovo Occidente

Spunti per un dibattito s La visione criticata da Polanyi è l unica che può convivere con una economia di mercato? s Esiste una visione del lavoro che allo stesso tempo consideri il lavoratore come persona e lo inserisca in una economia di mercato? s Può essere considerata ancora attuale la critica di Polanyi al concetto di lavoro come merce? s Come i cambiamenti nel mercato del lavoro negli ultimi decenni hanno influenzato la visione del lavoro?

Bibliografia s K. POLANYI, La grande trasformazione, Einaudi, Torino 1974 s K. POLANYI, Per un nuovo Occidente, Il saggiatore, Milano 2013. s A. CAILLÈ, J. L. LAVILLE, G. MAUCOURANT, Il sofisma economicista - Intorno a Karl Polanyi, Jaca Book, Milano 2011. s F. SEGHEZZI, La grande trasformazione: economia e società in Karl Polanyi, Tesi di laurea, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano 2011.