SSD ORL/ODT/MXF Otorinolaringoiatria - Odontostomatologia - Maxillofacciale Responsabile Dott. Stefano Righi 0165/543990-543994 LA PARALISI DEL NERVO FACCIALE
IL NERVO FACCIALE Il nervo facciale (VII nervo cranico) è un nervo misto in quanto provvisto di funzione motoria e sensitiva. Esso è principalmente il nervo motorio dei muscoli mimici del viso e dei muscoli del collo: (Fig 1-2) Regola la motilità del territorio facciale superiore (muscolo occipito-frontale, parte superiore dell orbicularis oculi e corrugatore del sopracciglio) e del territorio facciale inferiore (altri - muscoli pellicciai della faccia e del collo, muscolo stilo ioideo, ventre posteriore del digastrico). Controlla la sensibilità della metà posteriore del condotto uditivo esterno e del padiglione auricolare e della membrana del timpano. Innerva il muscolo della staffa che è l effettore del riflesso stapediale (valutabile mediante l esame Impedenzometrico) Regola la capacità gustativa (i disturbi del gusto sono molto precoci e possono precedere la paralisi del nervo facciale). Topograficamente possiamo suddividere il nervo facciale in 3 porzioni: porzione endocranica (tronco encefalo) porzione intrapetrosa (meato acustico interno) porzione extracranica (loggia parotidea) Fig 1 Fig 2 La disfunzione del nervo facciale consiste nella perdita della funzione motoria dei muscoli facciali. In alcuni casi, possono
verificarsi alterazioni secondarie, derivanti dal danno alle altre funzioni del nervo facciale come: la lacrimazione, il gusto, la salivazione e la funzione stapediale. Il sintomo più caratteristico di un danno a carico del nervo facciale è costituito da un deficit della funzione motoria. Quest ultimo può essere completo (immobilità completa della metà della faccia) e prendere il nome di paralisi, oppure soltanto parziale, ed in tal caso è detto paresi. (Fig. 3) Le patologie che possono causare una paralisi del nervo facciale possono essere: Congenite, che sono molto rare Infiammatorie: - la più frequente è la Paralisi a Frigore o Idiopatica (Paralisi di Bell) di cui non si conosce il fattore scatenante di solito insorge acutamente dopo un breve raffreddamento del volto e si risolve entro 8-12 settimane - da genesi virale Herpes Zoster Oticus Iatrogene (causate da interventi chirurgici a carico dell orecchio medio e/o interno, della base cranica e della parotide) Traumatiche (lesioni a livello dell emifaccia o fratture dell osso temporale) Tumori Intrinseci o Estrincesi (da compressione o infiltrazione); tra i tumori benigni i più frequenti sono il neurinoma e l emangioma. Le paralisi del VII nervo cranico possono essere classificate in: - paralisi centrali o sopranucleari - paralisi periferiche, dovute alle lesioni del nucleo e del nervo facciale
LA PARALISI CENTRALE La paralisi centrale, conseguente a lesioni delle vie sovra nucleari e delle aree corticali si associa a lesioni a carico del sistema nervoso centrale. Il deficit muscolare è apprezzabile soltanto a livello della porzione inferiore dell emifaccia controlaterale alla sede della lesione. Quindi si distingue facilmente dalla paralisi periferica, in quanto la motricità volontaria e automatica della regione superiore della faccia è conservata. LA PARALISI PERIFERICA La paralisi periferica, conseguente ad una lesione a valle del secondo motoneurone, coinvolge tutta la muscolatura motoria dell emivolto omolaterale con: Perdita di motricità volontaria o involontaria dell emifaccia colpita, con difficoltà più o meno accentuata a corrugare la fronte, chiudere l occhio e la bocca Perdita del tono muscolare con emifaccia pendente ed inespressiva Diminuzione della secrezione lacrimale, alterazione del gusto, ipersensibilità ai suoni, dolore ed intorpidimento a livello del padiglione auricolare A livello esteriore il viso appare asimmetrico, con difficoltà o impossibilità a chiudere l occhio dell emifaccia colpita, la muscolatura dello zigomo appare abbassata e il soggetto sorride solo da una parte, i solchi naso-genieni appaiono appiattiti da un lato. Si può avere inoltre difficoltà nella deglutizione e nel linguaggio. La rieducazione può essere vantaggiosa per alcuni individui affetti da paralisi periferica del nervo facciale, in quanto contribuisce a mantenere il tono muscolare dei muscoli facciali colpiti e a stimolare il nervo facciale. È importante che gli esercizi di rieducazione muscolare, che agiscono sui muscoli mimici paralizzati e sui tessuti molli, siano attuati precocemente in modo da aiutare a prevenire eventuali contratture (sincinesie) permanenti dei medesimi. La rieducazione iniziata durante la degenza ospedaliera con l assistenza della logopedista, dovrà continuare per un lungo periodo presso il proprio domicilio, per poter ottenere una buona ripresa funzionale del nervo interessato dalla paralisi.
ESERCIZI DA ESEGUIRE A DOMICILIO IN CASO DI PARALISI DEL NERVO FACCIALE Sollevare le sopracciglia Abbassare e avvicinare le sopracciglia Chiudere delicatamente gli occhi Chiudere con forza gli occhi Dilatare le narici Arricciare il naso
ESERCIZI DA ESEGUIRE A DOMICILIO IN CASO DI PARALISI DEL NERVO FACCIALE Sorriso Sorriso da un lato Protrusione labbra (bacio) Soffiare
ESERCIZI DA ESEGUIRE A DOMICILIO IN CASO DI PARALISI DEL NERVO FACCIALE Gonfiare le guance Spostare l aria da una guancia all altra
a cura della SSD ORL/MXF/ODT dell ospedale di Aosta Grafica e stampa Paola Bocco SC Comunicazione Ufficio Stampa Azienda USL Valle d Aosta Ristampa giugno 2015