Completezza e compattezza



Documenti analoghi
SPAZI COMPATTI. Proposizione 2 Sia (X, d) uno spazio metrico. Se esso è sequenzialmente compatto allora è completo.

COMPATTEZZA. i) X è compatto, cioè ogni ricoprimento aperto ammette un sottoricoprimento finito.

SPAZI TOPOLOGICI. La nozione di spazio topologico è più generale di quella di spazio metrizzabile.

Definizione 1.1. Dato un insieme non vuoto X, si dice distanza una funzione d : X X R tale che

8. Topologia degli spazi metrici, II

SPAZI TOPOLOGICI COMPATTI Note informali dalle lezioni

Analisi funzionale. Riccarda Rossi Lezione 2. Spazi normati Definizioni topologiche Continuità Convergenza di successioni Compattezza

COMPLETAMENTO DI SPAZI METRICI

Il teorema di Ascoli-Arzelà

Generalizzazioni del Teorema di Weierstrass

Dimostrazione. Indichiamo con α e β (finiti o infiniti) gli estremi dell intervallo I. Poniamo

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 2 a.a Soluzioni

Complementi sugli Spazi Metrici Maurizio Cornalba Dipartimento di Matematica, Università di Pavia 10/11/2005 (revisione 15/5/2015)

SOLUZIONI DELLA PRIMA PROVA IN ITINERE DEL CORSO GE220

È difficile verificare la disuguaglianza triangolare. x1 y1. x2 y2. R 2 con la metrica del sup: d : X X [0,+ [ distanza (=metrica)

14 Spazi metrici completi

3. Successioni di insiemi.

4 Sottoinsiemi chiusi di uno spazio metrico

Successioni numeriche

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Esercizi di preparazione allo scritto a.a Topologia

Topologie deboli. Capitolo 5. Topologia debole

TOPOLOGIA - APPUNTI SETTIMANA 2/12/2013-5/11/2013

Il metodo diretto del Calcolo delle Variazioni

SPAZI METRICI. Uno spazio metrico X con metrica d si indica con il simbolo (X, d). METRICI 1

TOPOLOGIA - APPUNTI SETTIMANA 2/12/2013-5/11/2013

4 Sottoinsiemi chiusi di uno spazio metrico

Analisi Matematica II

Successioni, massimo e minimo limite e compattezza in R

Geometria I. CdL in Matematica, Università dell Insubria Prova scritta del 16 novembre 2009 Giustificare sempre le risposte.

Soluzioni Tutorato Esercizio Dimostrare che, dati comunque due sottoinsiemi A e B di uno spazio topologico X, si ha che:

Problemi di topologia metrica.

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 1 a.a Soluzioni

Terza lezione - 15/03/2018

Topologia generale. Geometria course outline and diary of notes day by day. Warning: notes very likely contain typos! March 31, 2014.

Topologia generale. Geometria course outline and diary of notes day by day

Compattezza in spazi di Banach, in spazi di funzioni e in spazi Lp, debole compattezza e Spazi riflessivi

Una semplice dimostrazione del teorema fondamentale dell algebra

FUNZIONI CONTINUE E SEMICONTINUE

Vi prego di segnalare ogni inesattezza o errore tipografico a Spazi metrici, spazi topologici, applicazioni continue ed omeomorfismi

AM2: Tracce delle lezioni- IX Settimana INSIEMI DI LIVELLO, MINIMI VINCOLATI PRINCIPIO DEI MOLTIPLICATORI DI LAGRANGE

Dispense sulla distanza di Hausdorff

Matematica 1 mod. A per Matematica Esempi di quiz

Il Teorema di Kakutani

Insieme di Cantor e curve di Peano

Successioni numeriche (II)

3 Terza lezione. Il metodo diretto del Calcolo delle Variazioni

SPAZI METRICI COMPLETI

7 Il Teorema di Bolzano - Weierstrass

Esercizi Analisi Matematica II Anno accademico

Università degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea in Matematica a.a. 2014/2015 GE220 Topologia Esonero 30 marzo 2015.

Indice. 1 Nozioni di base 2. 2 I tre principi di Littlewood 5. 3 Il ``quarto'' principio di Littlewood 7

COMPLETEZZA DELL INSIEME DEI NUMERI REALI R.

(2) se A A, allora A c A; (3) se {A n } A, allora +

Programma del corso di Analisi Matematica 1 Corso di Laurea in Matematica Prof. A. Garroni - Canale Dl-Pa

Denizione di funzione continua e funzioni continue ed invertibili sui compatti

Studio qualitativo. Emanuele Paolini 2 luglio 2002

5.3 Alcune classi di funzioni integrabili

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 4 a.a Soluzioni

Spazi vettoriali Esempi e motivazioni Spazi topologici Spazi metrici. Analisi funzionale. Riccarda Rossi Lezione 1. Analisi funzionale

Geometria Superiore Esercizi 1 (da consegnare entro... )

Argomenti delle singole lezioni del corso di Analisi Matematica 1 (Laurea triennale di Matematica, A.A )

Geometria I- Diario delle lezioni L. Stoppino, Università dell Insubria, a.a. 2016/2017

Il teorema di Stone Weierstrass

ESERCIZI DI ANALISI UNO

non solo otteniamo il valore cercato per la validità della (1.4), ma anche che tale valore non dipende da

ESERCIZI SULLE SUCCESSIONI

Limiti e continuità. Hynek Kovarik. Analisi A. Università di Brescia. Hynek Kovarik (Università di Brescia) Limiti e continuità Analisi A 1 / 68

SUCCESSIONI DI NUMERI REALI

Esercitazioni di Geometria II

Università degli Studi di Udine Anno Accademico 2016/2017

Richiami sugli insiemi numerici

Primi elementi di topologia dell asse reale. Intorni

Il teorema di Sierpiński con contorno

Topologia, continuità, limiti in R n

Pag. 151 Dimostrazioni dei criteri per lo studio della convergenza di serie numeriche

Esercizi del Corso di Istituzioni di Analisi Superiore, I modulo

MINITOPOLOGIA M.M. Sommario. Un minicorso base di topologia generale orientato allo studio delle varietà differenziabili.

ARGOMENTI NECESSARI DI ANALISI MATEMATICA I

1 Successioni di funzioni

NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE

Analisi 2. Roberto Monti. Appunti del Corso - Versione 5 Ottobre 2012

CLASSE LIMITE DI UNA SUCCESSIONE DI NUMERI REALI C. MADERNA, G. MOLTENI, M. VIGNATI

1 Successioni di funzioni

Punti di discontinuità

Mercoledì 15 ottobre (2 ore):

Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti

Università degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea in Matematica a.a. 2014/2015 GE220 Topologia Prova scritta 3/9/2015 Appello X

Matematica I. Francesco Bonsante e Giuseppe Da Prato

Università degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea in Matematica a.a. 2014/2015 GE220 Topologia Prova scritta 25/6/2015 Appello A

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 1 ESERCIZI. Carlo Ravaglia

MINITOPOLOGIA MARCO MANETTI

Analisi IV - esercizi. G.P.Leonardi 2008

RACCOLTA DI ESERCIZI PER IL TUTORATO

Geometria iperbolica - Primo foglio Andrea Petracci

AM : Tracce delle lezioni- II Settimana

Le funzioni continue

Cenni di Topologia Generale

Esempi. La successione {cos n} è limitata; {n ¾ } è limitata inferiormente ma non è limitata superiormente, quindi non è limitata.

6 Funzioni continue. (6.1) Sia f una funzione f : X Y tra spazi topologici. Le quattro proposizioni seguenti sono equivalenti: (i) f è continua

Cenni di Topologia Generale

Transcript:

1 Completezza e compattezza Spazi metrici completi Data una successione x : N X, j x j, una sua sottosuccessione è la composizione x ν, ove ν : N N è strettamente crescente. Data una successione (x j ) j N, una sua sottosuccessione si scrive nella forma (x ν(j) ) j N, ove ν(j) è strettamente crescente. Sia Ñ = N { } come sottospazio di R. Se abbiamo una successione (x j ) j N a valori in uno spazio topologico separato X e a X, allora: a = lim j x j V I a j tale che x j V j j cioè la successione sta definitivamente in ogni intorno di a: in tal caso si dice che la successione converge ad a. Se X è metrizzabile dalla metrica d, la successione (x j ) j N converge ad a lim d(x j, a) = 0. j Proposizione 1 Sia X uno spazio topologico metrizzabile. Sia x : N X una successione a valori in X e sia a X. Allora a è il limite di una sottosuccessione di x se e solo se per ogni intorno V di a si ha x j V per infiniti indici j (cioè la successione si trova frequentemente in ogni intorno di a). Definizione 2 Sia (X, d) uno spazio metrico. Una successione (x j ) j N è detta di Cauchy se per ogni ε > 0 esiste un indice n ε N tale che: d(x n, x m ) ε n, m n ε Sia A m = {x j : j m} la m-coda della successione. La successione numerica (diam A m ) m N è decrescente; essa tende a 0 se e solo se la successione (x j ) j N è di Cauchy. Proposizione 3 Ogni successione convergente è di Cauchy. Dimostrazione. Se a è il limite, allora esiste m N tale che la m-coda A m è contenuta in B(a, ε[. Pertanto diam A n diam A m 2ε n m. Attenzione: la nozione di successione di Cauchy è di carattere metrico e non topologico. Sia f : R R, f(t) = arctan t. La metrica d f definita da d f (t 1, t 2 ) = f(t 1 ) f(t 2 ) induce la topologia usuale su R; la successione dei numeri naturali è di Cauchy nella metrica d f. Esercizio. [Esercizio importante.] In R 2 le metriche d 1, d 2, d, oltre a indurre la stessa topologia euclidea (come sappiamo), hanno anche le stesse successioni di Cauchy. Ciò dipende dall osservazione importante a pag. 10 della dispensa sugli spazi metrici.

2 Definizione 4 Uno spazio metrico (X, d) si dice completo se ogni successione di Cauchy in (X, d) converge in (X, τ d ). Esempi Ogni spazio discreto è completo nella metrica discreta. R e R n sono completi nella metrica euclidea (dopo). R non è completo nella metrica d f. Proposizione 5 Dati gli spazi metrici (X, d) e (Y, ρ). Allora X Y con la metrica prodotto d è completo se e solo se (X, d) e (Y, ρ) sono entrambi completi. Traccia di dimostrazione. Basta osservare che una successione di punti del prodotto è di Cauchy le successioni prima componente e seconda componente sono entrambe di Cauchy. Lemma 6 Se una successione di Cauchy ha una sottosuccessione convergente, allora è essa stessa convergente. Dimostrazione. Sia (x j ) j N una successione di Cauchy e sia p il limite di una sua sottosuccessione. Fissato ε > 0, sia n ε un indice tale che d(x n, x m ) < ε per ogni n, m n ε. Siccome x j B(p, ε[ per infiniti indici j, esiste j n ε tale che d(x j, p) < ε. Allora per ogni n n ε si ha: d(x n, p) d(x n, x j ) + d(x j, p) < ε + ε Data l arbitrarietà di ε, ne consegue che la successione converge a p. Osservando che ogni successione di Cauchy è limitata e che ogni successione limitata di numeri reali ha una sottosuccessione convergente, dal precedente lemma segue che R è completo. Usando la Prop. 5 si conclude che R 2,..., R n sono completi. Dato che C è isometrico a R 2, segue che C n è completo. Teorema 7 1. Un sottospazio chiuso di uno spazio metrico completo è completo nella metrica indotta. 2. Un sottospazio completo nella metrica indotta è chiuso. Proposizione 8 Siano (X, d) e (Y, ρ) spazi metrici, T : X Y una funzione. i) Se T è lipschitziana, allora manda successioni di Cauchy in successioni di Cauchy. ii) Se T è biiettiva, lipschitziana con inversa lipschitziana, allora (X, d) è completo (Y, ρ) è completo. Dimostrazione. Dimostriamo i: la ii è una facile conseguenza. Sia L costante di Lipschitz per T.

3 Sia (x j ) j N una successione di Cauchy in X e sia y j = T x j per ogni j. Consideriamo la m-coda B m = {y j : j m}. Si ha: diam B m = sup{ρ(y k, y l ) : k, l m} ove A m è la m-coda della successione (x j ) j N. Poiché diam A m 0, si ottiene diam B m 0. sup{ld(x k, x l ) : k, l m} = L diam A m SPAZI COMPATTI D ora in poi tutti gli spazi topologici sono di Hausdorff. Definizione 9 Uno spazio topologico (X, τ) si dice sequenzialmente compatto, o compatto per successioni, se ogni successione di punti di X ammette una sottosuccessione convergente in X. La dimostrazione della seguente proposizione è una conseguenza immediata del lemma 6. Proposizione 10 Sia (X, d) uno spazio metrico. Se esso è sequenzialmente compatto allora è completo. Proposizione 11 Ogni sottospazio chiuso di uno spazio sequenzialmente compatto è sequenzialmente compatto. Dimostrazione. Sia E un sottospazio chiuso dello spazio sequenzialmente compatto X e sia (x j ) j N una successione di punti di E. Poiché X è sequenzialmente compatto, tale successione ammette una sottosuccessione (x ν(j) ) j N convergente a un punto p di X. Siccome p è limite di una successione di punti di E, si ha che p deve appartenere alla chiusura di E, cioè ad E. Pertanto la successione data ammette una sottosuccessione convergente in E. Proposizione 12 I sottospazi sequenzialmente compatti di uno spazio metrico X sono chiusi e limitati in X. Dimostrazione. Sia E un sottospazio sequenzialmente compatto di X e sia d la metrica di X. Se p E, esiste una successione (x j ) j N di punti di E convergente a p. Poiché tale successione ammette una sottosuccessione convergente in E e il limite della sottosuccessione non cambia, si ottiene che p deve appartenere ad E. Pertanto E = E. Se E non fosse limitato, fissato un punto q X, l insieme E non potrebbe essere contenuto in una palla di centro q. Pertanto per ogni j N esisterebbe un punto q j E tale che d(q j, q) > j. Allora tutte le sottosuccessioni di (q j ) j N sarebbero illimitate e quindi tale successione non potrebbe avere una sottosuccessione convergente (ricordiamo che una successione convergente è limitata perché sta definitivamente in ogni intorno del limite). Teorema 13 Un sottospazio Y di R n è sequenzialmente compatto se e solo se Y è chiuso e limitato. Dimostrazione. Necessità. Abbiamo visto che è vera in qualsiasi spazio metrico. Sufficienza. La dimostriamo in R 2 [v. GDM 10.5.2]. Sia (p j ) j N una successione di punti di Y. Poiché è limitata, essa ha una sottosuccessione convergente in R 2 [v. GDM 8.9.1]. Poiché Y è chiuso, esso contiene il limite di tale sottosuccessione. Conseguenze:

4 Ogni sottoinsieme sequenzialmente compatto di R ha massimo e minimo assoluto. Le palle chiuse di R n sono sequenzialmente compatte. Il prossimo teorema generalizza il teorema di Bolzano [GDM 10.8.1]. Teorema 14 Uno spazio metrico Y è sequenzialmente compatto se e solo se per ogni sottoinsieme infinito E Y esiste almeno un punto p di Y che è di accumulazione per E (cioè E ). Dimostrazione. Per esercizio. Teorema 15 Siano X e Y spazi sequenzialmente compatti. Allora X Y è sequenzialmente compatto. Dimostrazione. Sia (x j, y j ) j N successione di X Y. Poiché (x j ) j N è successione di X, esiste una sottosuccessione (x ν(j) ) j N convergente a un punto a X; (y ν(j) ) j N è successione in Y e quindi essa ha una sottosuccessione (y ν(µ(j)) ) j N convergente a un punto b Y. Ne consegue che la successione (x ν(µ(j)), y ν(µ(j)) ) j N converge a (a, b) in X Y. Spazi compatti e funzioni continue L immagine continua di uno spazio sequenzialmente compatto è uno spazio sequenzialmente compatto, cioè: Teorema 16 Se X e Y sono spazi di Hausdorff, con X sequenzialmente compatto, e f : X Y è continua, allora f(x) è sequenzialmente compatto. Dimostrazione. Sia (y j ) j N una successione di punti di f(x). Per ogni j N esiste x j X tale che f(x j ) = y j. La successione (x j ) j N ammette una sottosuccessione (x ν(j) ) j N convergente a un punto a X. Usando la continuità di f si ottiene che la successione (f(x ν(j) )) j N converge a f(a). Corollario 17 (Teorema di Weierstrass) Ogni funzione continua a valori reali definita su un sequenzialmente compatto non vuoto ha minimo e massimo assoluti. Dimostrazione. L immagine è sequenzialmente compatta, quindi chiusa e limitata in R. Corollario 18 Siano X e Y spazi metrici con X sequenzialmente compatto. Sia f : X Y una funzione continua. Allora f è chiusa. Se f è biiettiva, allora f 1 risulta continua. Morale: una biiezione continua con dominio sequenzialmente compatto è un omeomorfismo. Funzioni uniformemente continue. Siano (X, d) e (Y, ρ) spazi metrici e f : X Y una funzione continua. Fissiamo un numero reale ε > 0; siccome f è continua, per ogni x X esiste δ x > 0 tale che se d(z, x) < δ x allora ρ(f(z), f(x)) < ε. In genere il numero δ x varia al variare del punto x e l estremo inferiore di tali δ x può essere 0 (prendere per esempio la funzione f(x) = x 2 ). La funzione f si dice uniformemente continua se inf x X δ x > 0, cioè se esiste un δ che va bene per tutti i punti (fissato ε, naturalmente).

5 Definizione 19 f si dice uniformemente continua se per ogni ε > 0 esiste δ > 0 tale che per ogni x 1, x 2 X si ha: d(x 1, x 2 ) < δ ρ(f(x 1 ), f(x 2 )) < ε Esercizio. [Esercizio importante.] Ogni funzione Lipschitziana è uniformemente continua. Dimostrazione. Sugg.: se l è una costante di Lipschitz, si prenda δ = ε l. Teorema 20 Sia f : X Y una funzione fra spazi metrici (con metriche d e ρ rispettivamente). Se f è continua e il dominio X è sequenzialmente compatto, allora f è uniformemente continua. Dimostrazione. Ragioniamo per assurdo e supponiamo che f non sia uniformemente continua. Allora scelta una successione δ j di reali positivi decrescente a 0, esiste ε > 0 tale che per ogni δ j > 0 esistono punti x j, z j tali che d(x j, z j ) < δ j e ρ(f(x j ), f(z j )) > ε. Per la compattezza sequenziale di X X, la successione (x j, z j ) j N ammette una sottosuccessione w j = (x ν(j), z ν(j) ) convergente a un punto (p, q) X X. Per la continuità della funzione f f : X X Y Y la successione (f f)(w j ) converge a (f(p), f(q)). Poiché il passaggio al limite conserva le disuguaglianze larghe, si ha ρ(f(p), f(q)) ε. Poiché d(x ν(j), z ν(j) ) < δ ν(j) δ j, passando al limite si ottiene d(p, q) = 0 e pertanto p = q, in contraddizione con ρ(f(p), f(q)) ε. Esempio. In variabile reale, la funzione x è un esempio di funzione continua che non è lipschitziana.