LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI BIO SECONDO LO SCHEMA JAS



Documenti analoghi
L IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI FILIERA NEL LATTE ALIMENTARE

home >> etichettatura ETICHETTATURA

L informazione ai consumatori in materia di alimenti e bevande. Verona 19/06/2014

Ordinanza del DFE sull agricoltura biologica

ESPORTARE IL BIOLOGICO IN USA, CANADA E GIAPPONE. MACFRUT 2016 Venerdì 16 settembre 2016 Maria Magagna Tecnologa alimentare

ALLEGATO A DGR nr. 74 del 29 gennaio 2019

NORMATIVE PER L'ETICHETTATURA DEI PRODOTTI BIOLOGICI E TIPOLOGIE DI APPLICAZIONE

LO SCHEMA DI VERIFICA PLASTICA SECONDA VITA

Linee guida per l etichettatura dei prodotti biologici

Ordinanza sull agricoltura biologica e la designazione dei prodotti e delle derrate alimentari ottenuti biologicamente

PREAMBOLO. Il Consiglio regionale

La Certificazione dei Prodotti D.O.P. I.G.P. S.T.G.

NORMATIVE PER L'ETICHETTATURA DEI PRODOTTI BIOLOGICI E TIPOLOGIE DI APPLICAZIONE

PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.

ETICHETTATURA MANGIMI per i prodotti da agricoltura biologica

Scheda 5. Esportare prodotti agroalimentari in Giappone

REGIME DI IMPORTAZIONE DA PAESI TERZI per i prodotti da agricoltura biologica

ETICHETTE ALIMENTARI etichetta carta d identità dei prodotti alimentari confezione

ETICHETTATURA DEI PRODOTTI BIOLOGICI LINEE GUIDA

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI IL MINISTRO DELLA SALUTE IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Certificazione dei prodotti biologici: la trasformazione

4 - ETICHETTATURA DEI MANGIMI BIOLOGICI

tel fax

Certificazione del Tessile Biologico in accordo allo standard GOTS Versione 5.0:2017

MDPR13_14_1 RELAZIONE TECNICA ATTIVITÀ DI PREPARAZIONE Art.63 REG. CE 889/2008

2 - PRESCRIZIONI GENERALI DI ETICHETTATURA

Etichettatura Biologica Breve vademecum

Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"

PIANO DI GESTIONE: DICHIARAZIONE E DESCRIZIONE DEGLI IMPEGNI E DELLE MISURE CONCRETE ADOTTATE PER IL RISPETTO DEL DISCIPLINARE:

PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.

MODULO UNITÀ 2.3 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE

CAVATELLI del Molise

Ordinanza del DFE sull agricoltura biologica

Scenario, storia ed etica dell'agricoltura Biologica. Maria Ciaula -13 settembre 2016 Fondazione ITS "Basile - Caramia"

35 - Pubblicità; Gestione di affari commerciali; Amministrazione commerciale; Lavori di ufficio.

QUALIFICAZIONE SENSORI DI VELOCITA ATTIVI E PASSIVI

PROCEDURE PER L ESAME E L APPROVAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE DEL SISTEMA DI QUALITA QUALITA VERIFICATA

RINTRACCIABILITA e TRACCIABILITA

éq studio srl Specifica tecnica di prodotto per la certificazione e la comunicazione dei prodotti vegani destinati ai consumatori consapevoli.

DOMANDA PER LA CERTIFICAZIONE TESSILE BIOLOGICA. Application Form

ETICHETTATURA PRODOTTI ALIMENTARI per i prodotti da agricoltura biologica

IL SISTEMA BIOLOGICO

TITOLO DEL CORSO: TECNICO ISPETTORE DEL BIOLOGICO PER LE PRODUZIONI VEGETALI E ANIMALI

1. Medicinali di terapia cellulare somatica e medicinali di ingegneria tissutale

éq studio S.r.l. Qualità Reale - Gestione delle Informazioni per una scelta/consumo consapevole

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE DI CAPPE E ARMADI DI LABORATORIO I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLEMENTO PARTICOLARE

Emanuela Ussia agronomo, esperta agricoltura biologica

SICUREZZA ALIMENTARE E TRACCIABILITA DI PRODOTTO

L iniziativa TRENTINOERBE. Piante officinali - Esperienze a confronto e prospettive di sviluppo

DATASHEET PER GLI ESPORTATORI

NOTIFICA DI IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI BIOLOGICI DA PAESI TERZI

CONTROLLI ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI CHECKLIST

PRODOTTI DESTINATI ALLA ALIMENTAZIONE DI RUMINANTI E MONOGASTRICI SECONDO IL REGOLAMENTO CE 834/07

Carni avicole. Per le carni di pollame fresche, il termine minimo di conservazione è sostituito dalla data di scadenza.

REGOLAMENTO (UE) N. 284/2011 DELLA COMMISSIONE

CAPITOLO 1 - Normativa europea in materia alimentare e sicurezza degli alimenti

CAPITOLO 1 - Normativa europea in materia alimentare e sicurezza degli alimenti

Marchi e territori: Marchio Geografico, Marchio Collettivo, Marchi di Enti ed Organismi, DOP ed IGP

L iter del verbale di accertamento

SCHEMA. per la certificazione dei materiali di messa a terra per linee aeree MT secondo le specifiche di ENEL Distribuzione

PRODOTTO BIOLOGICO. una grande novità un grande concetto

DATA BIO FEDERBIO INTEGRITY PLATFORM

L.R. 12/2002, art. 36, c. 2 B.U.R. 13/11/2013, n. 46. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 31 ottobre 2013, n. 0208/Pres.

1. Il logo biologico dell UE deve essere conforme al seguente modello:

Ordinanza concernente le designazioni «montagna» e «alpe» per i prodotti agricoli e per i prodotti agricoli trasformati

Etichettatura e rintracciabilità dei prodotti alimentari Atti del Convegno

L acquacoltura, nel mondo del Bio

AGRICOLTURA BIOLOGICA: UNO STANDARD DI PRODUZIONE E CERTIFICAZIONE INTERNAZIONALE RESPONSABILE SCHEMA DI CERTIFICAZIONE AGRICOLTURA BIOLOGICA

SOMMARIO Presentazione delle indicazioni obbligatorie...31

E IL BIGLIETTO DA VISITA SCELTO DAL PRODUTTORE PER PRESENTARE IL PRODOTTO

PRODOTTI AGRICOLI BIOLOCIGI

NORME TECNICHE PER IL METODO DI PRODUZIONE BIOLOGICO

IL CONTROLLO UFFICIALE OPERATO DALLE AUTORITÀ COMPETENTI LOCALI: L ESEMPIO DEL S.I.A.N. DELL A.S.L. DI NOVARA

LINEE GUIDA PER L APPLICAZIONE DELLE GMP AGLI IMBALLI IN EPS A CONTATTO CON ALIMENTI REGOLAMENTO N. 2023/06/CE

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

Non bisogna lasciarsi ingannare dalle raffigurazioni riportate in etichetta.

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25. Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU

ALLEGATO 1) PIANO DEI CONTROLLI RISTORAZIONE PCAA

MARCATURA CE DISPOSITIVI MEDICI OBL

Ordinanza del DFE sull agricoltura biologica

1 Safety Day Symposium

Tracciabilità e Rintracciabilità a garanzia della qualita` e sicurezza dei prodotti alimentari

US Business Forum Centro Congressi Torino Incontra 9 Novembre 2016 CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI TORINO

Aspetti normativi sui gas additivi alimentari. Beniamina Danese THE LINDE GROUP

Certificazione dei prodotti cosmetici

SCHEMA per la certificazione dei tubi di rame senza saldatura per condizionamento e refrigerazione cui alla norma UNI EN :2010

Ordinanza del DEFR sull agricoltura biologica

SCHEMA PER LA CERTIFICAZIONE DEI MANICOTTI PER GIUNZIONI MECCANICHE DI BARRE DI ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO SECONDO LA NORMA UNI :2007

Dispositivo per il controllo di conformità della Specialità Tradizionale Garantita Pizza Napoletana INDICE. 1. Definizioni e Abbreviazioni...

IL SISTEMA DI ALLARME RAPIDO PER GLI ALIMENTI E I MANGIMI RASFF

MATERIALI E PRODOTTI PREFABBRICATI

Il sistema descritto in queste regole non fornisce nessuna indicazione dell impatto dei canali di distribuzione riguardo la conformità del prodotto.

La vigilanza delle C.C.I.A.A. e l etichettatura dei prodotti tessili

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

CERTIFICATO DI CONFORMITA' Prodotto biologico - Regime di Controllo CE Codice Organismo di Controllo: IT ICA - Aut. MiPAF DM n del

Regolamento per la Certificazione del Programma Responsible Jewellery Council

PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL

Transcript:

ISTITUTO MEDITERRANEO DI CERTIFICAZIONE LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI BIO SECONDO LO SCHEMA JAS GIORGIO M. PITTALIS SCHEMA DI CERTIFICAZIONE JAS 1

IL SISTEMA JAS si basa sulla legge N. 175-1950 (JAS Law) ed è composto da due parti JAS STANDARDS SYSTEM QUALITY LABELING SYSTEM 2

JAS STANDARDS SYSTEM Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, in occasione della ricostruzione, il Giappone si è dotato di una serie di norme per regolamentare le attività produttive. Nel 1949 fu emanata la legge per i Japanese Industrial Standards (JIS) e nel 1950 fu emanata la legge per i Japanese Agricultural Standards (legge 175-1950 o JAS Law). L attività legislativa si muoveva nell ambito dei principi del Statistical Quality Control (SQC) di derivazione statunitense ma adeguato alla realtà sociale ed economica giapponese. 3

JAS STANDARDS SYSTEM Scopo dell implementazione del JAS STANDARDS SYSTEM è quello di: -migliorare la qualità dei prodotti agricoli e forestali; -razionalizzare la loro produzione; -conferire loro le caratteristiche per un uso e consumo appropriato; -semplificare e facilitare gli scambi commerciali.. 4

QUALITY LABELING SYSTEM Il Quality Labeling System prevede l obbligo di etichettare tutti gli alimenti e le bevande secondo quanto previsto dallo Standard for Quality Labeling allo scopo di permettere al consumatore di fare una scelta appropriata al momento dell acquisto. 5

QUALITY LABELING SYSTEM In generale, la JAS Law non fissa gli standards di produzione dei prodotti agricoli, forestali e agroalimentari e per la loro etichettatura ma piuttosto detta i criteri secondo i quali il Ministero dell agricoltura, foreste e Pesca può emanare, con una ordinanza ministeriale, le norme tecniche per ogni singolo prodotto o gruppi di prodotti. 6

LA LEGISLAZIONE AGRICOLA GENERALE The Law Concerning Standardization and Proper Labelling of Agricultural and Forestry Products (Law No. 175 of 1950, modificata nel 1999) Enforcement Regulations of the Law Concerning Standardization and Proper Labelling of Agricultural and Forestry Products (Ministerial Ordinance of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries No. 62 of 1950) Enforcement Ordinance of the Law Concerning Standardization and Proper Labelling of Agricultural and Forestry Products (Government Ordinance No. 291 of 1951) 7

LA LEGISLAZIONE PER L ETICHETTATURA Quality Labelling Standard for Perishable Foods (Notification No.514 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of March 31, 2000) Quality Labelling Standard for Processed Foods (Notification No. 513 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of March 31, 2000) Labelling Standard for Genetically Modified Foods (Notification No.517 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of March 31, 2000) 8

LA LEGISLAZIONE DEGLI STANDARDS DI PRODUZIONE E DI TRASFORMAZIONE BIOLOGICA Japanese Agricultural Standard of Organic Agricultural Products (Notification No. 59 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of January 20, 2000) Japanese Agricultural Standard of Organic Agricultural Product Processed Foods (Notification No. 60 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of January 20, 2000) 9

LEGISLAZIONE PER LA REGISTRAZIONE DELL ENTE DI CERTIFICAZIONE Registration Criteria to Obtain the Registration of a Registered Certification Organization or a Registered Foreign Certification Organization Concerning Naturally Grown Chickens (Jidoriniku), the Organic Agricultural Products, and the Organic Agricultural Product Processed Food. (Notification No. 806 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of June 9, 2000) Points For Registration of Registered Certification Organizations and Registered Foreign Certification Organizations, Renewal of Registration, Authorization of the Fees Pertaining to Certification and Certification Business Rules and Others Relating to Supervision 10

REGOLE TECNICHE DI GESTIONE (I Parte) Technical Criteria of Certification of Production Process Management Director Concerning the Organic Agricultural Products (Notification No. 819 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of June 9, 2000) Technical Criteria of Certification of Manufacturer Concerning the Organic Agricultural Product Processed Foods (Notification No. 818 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of June 9, 2000) 11

REGOLE TECNICHE DI GESTIONE (II Parte) Technical Criteria of Certification of Subdivider Concerning the Organic Agricultural Products and the Organic Agricultural Product Processed Foods (Notification No. 820 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of June 9, 2000) Technical Criteria of Certification of Importer Concerning the Organic Agricultural Products and the Organic Agricultural Product Processed Foods (Notification No. 821 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of June 9, 2000) 12

LA LEGISLAZIONE SULLA CONDUZIONE DELL ISPEZIONE Inspection Methods Concerning Production Processes of the Organic Agricultural Products and the Organic Agricultural Product Processed Foods (Notification No. 830 of the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of June 9, 2000) 13

NORME DI TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI BIOLOGICI CAMPO DI APPLICAZIONE PRODOTTI COMPRESI: - prodotti agricoli vegetali freschi - prodotti agricoli vegetali trasformati PRODOTTI ESCLUSI: - prodotti animali freschi - Prodotti animali trasformati - Prodotti marini - Bevande alcoliche - Prodotti no food (foraggi, cotone, ect ) 14

NORME DI TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI BIOLOGICI MATERIE PRIME ED AUSILIARI DI FABBRICAZIONE Si possono utilizzare: - prodotti agricoli vegetali biologici; - prodotti agricoli vegetali trasformati biologici; - Prodotti agricoli vegetali non biologici diversi dai precedenti; - prodotti animali e marini non biologici; - acqua e sale; - additivi previsti dalla tabella 1 (Notifica MAFF N. 59-2000) nella quantità minima possibile. NB. I prodotti NON biologici non devono essere ottenuti con OGM o radiazioni ionizzanti e devono essere presenti nella quantità massima del 5% del prodotto finito, escluso il peso dell acqua e del sale. 15

NORME DI TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI BIOLOGICI GESTIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO Nel processo produttivo deve essere osservato: - metodi di trasformazione fisici o biologici; - metodi di conservazione diversi dalle radiazioni ionizzanti; - prodotti per il controllo delle malattie previsti dalla tabella 2 (Notifica MAFF N. 59-2000); - separazione delle materie prime e prodotti finiti biologici da quelli non biologici; - Prevenzione dall inquinamento da prodotti chimici non ammessi. 16

REGOLE TECNICHE DI GESTIONE DELLA TRASFORMAZIONE (I Parte) LA GESTIONE DELL UNITÀ DI TRASFORMAZIONE DOVRÀ PREVEDERE LE SEGUENTI ATTIVITÀ: valutazione dell adeguatezza delle strutture di trasformazione, immagazzinamento e controllo qualità; valutazione dei mezzi per la classificazione dei prodotti; redazione ed implementazione di un piano di controllo della qualità e gestione delle eventuali non conformità; 17

REGOLE TECNICHE DI GESTIONE DELLA TRASFORMAZIONE (I Parte) Prevedere regole interne per i seguenti aspetti: - accettazione e stoccaggio delle materie prime; - percentuale di impiego delle materie prime; - metodi di trasformazione; - Impianti, macchine ed attrezzi per la trasformazione; - trasporto dei prodotti; - relativi alle attività di valutazione da parte dell ente di certificazione. 18

REGOLE TECNICHE DI GESTIONE DELLA TRASFORMAZIONE (II Parte) Revisione ed aggiornamento del piano di controllo; Qualificazione e numero delle persone incaricate del controllo qualità; 19

REGOLE TECNICHE DI GESTIONE DELLA TRASFORMAZIONE (II Parte) Organizzazione e metodo di esecuzione della classificazione dei prodotti che dovrà prevedere i seguenti aspetti: - valutazione del processo produttivo; - etichettatura della classificazione; - trasporto e disposizioni per la consegna; - registrazioni e conservazioni delle stesse; - altre prescrizioni previste dall ente di certificazione. 20

REGOLE TECNICHE DI GESTIONE DELLA TRASFORMAZIONE (II Parte) Qualificazione e numero delle persone incaricate della classificazione dei prodotti. 21

ETICHETTATURA prodotti freschi prodotti trasformati Prodotti agricoli vegetali Prodotti agricoli Vegetali trasformati 22

ETICHETTATURA PRODOTTI FRESCHI Voci comuni ad ogni etichetta Nome del prodotto: nome comunemente utilizzato per descrivere il prodotto. Luogo di origine: Prodotti agricoli: deve essere indicata la nazione di origine e può essere nominato il luogo di produzione N.B. Riso integrale e riso macinato contenuti in confezioni: L etichetta deve riportare, oltre al nome del prodotto, la quantità di prodotto contenuto, la data di macinatura e il distributore. 23

ETICHETTATURA PRODOTTI FRESCHI Metodo di etichettatura i distributori devono posizionare l etichetta in un luogo evidente sulle confezioni o mostrarla su una tabella vicino al prodotto sfuso da vendere. Contenuti proibiti nelle etichette - Ogni espressione che può fuorviare i consumatori, facendo credere che il prodotto sia più vantaggioso o migliore di quanto sia in realtà - Ogni immagine, o altra etichetta che può fuorviare i consumatori sulla qualità del prodotto 24

ETICHETTATURA PRODOTTI TRASFORMATI Voci comuni ad ogni etichetta -Nome prodotto: nome comunemente utilizzato per descrivere il prodotto. Per alcuni prodotti elencati nella tabella N. 3 della legge N. 513/2000 il nome è specificato da una norma. - Ingredienti: Tutti gli ingredienti utilizzati devono essere distinti tra materie prime e additivi ed elencati in ordine decrescente in base alla percentuale di peso rispetto a tutti gli ingredienti. 25

ETICHETTATURA PRODOTTI TRASFORMATI Quantità del contenuto: Il peso netto, il volume netto o il numero degli ingredienti contenuti deve essere indicato in grammi, millilitri, o numero di ingredienti contenuti, a seconda del tipo di prodotto. Data di scadenza: deve essere sempre indicata. Istruzioni di conservazione: devono essere indicate secondo le proprietà del prodotto. 26

ETICHETTATURA PRODOTTI TRASFORMATI Paese di origine: Per i prodotti importati in Giappone deve essere indicato il paese di provenienza. Nome commerciale e indirizzo dell azienda: nei prodotti importati in Giappone deve essere indicato quello dell importatore. Inoltre, alcuni prodotti devono riportare sull etichetta i metodi d uso (prodotti preparati congelati) o le istruzioni per l uso (salumi), il metodo di cottura (Zuppe disidratate), ecc... 27

ETICHETTATURA PRODOTTI TRASFORMATI Metodo di etichettatura: Tutte le suddette indicazioni devono essere riportate in giapponese e ben in evidenza sul contenitore. Contenuti proibiti nelle etichette: Ogni immagine o figura che può fuorviare il consumatore sul contenuto della confezione N.B. In alcuni prodotti le diciture peso sgocciolato e quantità totale del contenuto devono essere sostituite da quantità del contenuto se stabilito dalla norma di riferimento (vedi tabella N.3 legge N.513/2000) 28

ETICHETTATURA PRODOTTI AGRICOLI INDICAZIONI DI CONFORMITA BIO 1) 有 機 農 産 物 (which means organic agricultural product in Japanese.) 2) 有 機 栽 培 農 産 物 (which means organically grown agricultural product in Japanese.) 3) 有 機 農 産 物 or ( 有 機 農 産 物 ) (which means organic agricultural product or (organic agricultural product).) 4) 有 機 栽 培 農 産 物 or ( 有 機 栽 培 農 産 物 ) (which means organically grown agricultural product or (organically grown agricultural product) in Japanese.) 29

ETICHETTATURA PRODOTTI AGRICOLI INDICAZIONI DI CONFORMITA BIO 5) 有 機 栽 培 or ( 有 機 栽 培 ) (which means organic farming or (organic farming) in Japanese.) 6) 有 機 or ( 有 機 ) (which means organic or (organic) in Japanese.) 7) オーガニック or (オーガニック) (which means organic or (organic) in Japanese.) (Notes) The general name of the agricultural product shall be described in 30

ETICHETTATURA PRODOTTI TRASFORMATI INDICAZIONI DI CONFORMITA BIO (1) 有 機 農 産 物 加 工 食 品 (which means organic agricultural product processed foods in Japanese.) (2) 有 機 or ( 有 機 ) (which means organic or (organic) in Japanese.) (3) オーガニック or (オーガニック) (which means organic or (organic) in Japanese.) (Notes) The general name of the agricultural product processed foods shall be described in 31

ETICHETTATURA PRODOTTI TRASFORMATI Esempio di etichetta: Nome (con indicazione di conformità) Ingredienti Contenuto netto (peso sgocciolato) (quantità totale del contenuto) Data di scadenza Istruzioni di conservazione Paese di origine Importatore 32

ITER DI CERTIFICAZIONE RICHIESTA E RILASCIO INFORMAZIONI PER LA CERTIFICAZIONE JAS DOMANDA DI CERTIFICAZIONE ESAME DELLA DOMANDA ISPEZIONI ED EVENTUALI PROVE DECISIONE PER LA CERTIFICAZIONE MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE (SORVEGLIANZA) 33

RICHIESTA E RILASCIO INFORMAZIONI PER LA CERTIFICAZIONE JAS L operatore può chiedere informazioni sullo schema di certificazione JAS utilizzando l apposito modulo IMC invia un ispettore qualificato JAS per fornire le suddette informazioni sulla base delle esigenze dell azienda 34

RICHIESTA E RILASCIO INFORMAZIONI PER LA CERTIFICAZIONE JAS L operatore può decidere se sottoscrivere la domanda per la certificazione oppure no. Nel primo caso l ispettore procede con la valutazione della documentazione presentata dall operatore e con l ispezione aziendale Nel caso contrario l operatore è libero da ogni impegno con IMC. 35

DOMANDA DI CERTIFICAZIONE La domanda deve contenere le seguenti informazioni: - Nome o ragione sociale ed indirizzo del richiedente; - tipo di prodotti per i quali si chiede la certificazione; - nome e localizzazione delle unità di trasformazione; - identificazione delle strutture e mezzi di trasformazione, stoccaggio, controllo qualità e per la classificazione dei prodotti; 36

DOMANDA DI CERTIFICAZIONE La domanda deve contenere le seguenti informazioni: - modalità del controllo qualità; - qualificazione e numero del personale incaricato del controllo qualità; - organizzazione e modalità di classificazione dei prodotti; - qualificazione e numero del personale incaricato della classificazione dei prodotti. 37

ESAME DELLA DOMANDA L ispettore acquisita la domanda e la documentazione allegata richiesta procede all esame della stessa verificando che: - la documentazione sia completa; - le informazioni riportate siano complete e sufficienti per la conduzione dell ispezione. 38

ISPEZIONI ED EVENTUALI PROVE (fasi di avvio e sorveglianza almeno una volta l anno) Durante l ispezione vengono eseguite le seguenti attività: -primo contatto con l operatore ed esame della documentazione; -identificazione e sopralluogo alle strutture aziendali; -identificazione dei prodotti e valutazione dei processi produttivi; -Eventuali prelievi di campioni da analizzare; -materie prime utilizzate e loro percentuali; 39

ISPEZIONI ED EVENTUALI PROVE (fasi di avvio e sorveglianza almeno una volta l anno) -additivi ed ausiliari di fabbricazione utilizzati; -identificazione degli impianti e degli attrezzi e loro gestione; -controllo amministrativo e delle registrazioni; -valutazione del sistema di gestione per la qualità; -illustrazione dei risultati dell ispezione all operatore e registrazione degli stessi. 40

DECISIONE PER LA CERTIFICAZIONE Se i risultati delle ispezioni e delle eventuali prove indicano la conformità ai requisiti richiesti e che l operatore è capace di rispettare gli stessi, la Commissione di Certificazione concede la certificazione ovvero prescrive all operatore le azioni correttive necessarie per raggiungere la conformità. 41

DECISIONE PER LA CERTIFICAZIONE Nel primo caso IMC emette il certificato che contiene: -nome o ragione sociale e indirizzo dell azienda; -tipologia dell operatore certificato; -tipo di prodotti certificati; -denominazione ed indirizzo del luogo di produzione; -data di certificazione. 42

MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE Il mantenimento della certificazione è subordinato al: -pagamento delle tariffe annuali; -esito delle ispezioni e delle eventuali prove; -comunicazione a IMC, entro il 30 giugno di ogni anno, del resoconto dei prodotti ottenuti e classificati come biologici nell anno precedente. Tale resoconto è necessario per permettere a IMC di inoltrare al MAFF il rapporto sui prodotti certificati. 43

TARIFFE Le tariffe IMC per il controllo e la certificazione dell agricoltura biologica Japanese Agricultural Standards devono essere approvate dal MAFF che detta il metodo di calcolo. La quota finale risulta dalle seguenti voci: -Costo della Domanda - Esame documentale -Ispezioni e prove - Decisione per la Certificazione - Spese vive (spese di trasporto, vitto e alloggio dell ispettore) 44