Polizia Locale di Dresano L amico vigile racconta PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE SCUOLA PRIMARIA DI DRESANO ANNO SCOLASTICO 2007/2008
Premessa: L art. 230 del codice della strada ha introdotto l obbligo dell insegnamento dell educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado. Lo spirito della norma è quello di cominciare a proporre ai giovani, fin dai primi anni di scuola, problematiche e concetti relativi alla sicurezza stradale, al fine di far progressivamente crescere una coscienza dei giusti comportamenti che possa prevenire il verificarsi di incidenti e infortuni. Il principio fondamentale e cardine del codice della strada non è la sanzione ma è la sicurezza.
Occuparsi di educazione stradale non è fare semplicemente informazione, poiché non si tratta di semplice trasmissione di nozioni. Cercare di realizzare un progetto di educazione stradale in questo modo non darebbe frutti, rimarrebbe fine a se stesso e non lascerebbe nessuna traccia di sé. L educazione stradale non può essere intesa solo come un insegnamento, ma deve essere soprattutto attività, coinvolgendo al fine della creazione di una forma mentale, di una cultura del rispetto di se stessi, degli altri e delle regole del contesto in cui ci si trova. I bambini in particolare devono essere coinvolti in una partecipazione attiva che consenta loro di confrontarsi con la regola, con la norma e gliela faccia vivere in prima persona attraverso il gioco, il confronto, le conversazioni. I bambini nell età scolare materna e primaria, hanno una grande capacità, oltre che desiderio, di apprendere e radicare dentro di sé alcuni concetti. Gli attori di questo percorso però non sono unicamente i bambini ma coinvolgere anche i genitori è di importanza fondamentale, perché, negli anni delle scuole dell infanzia e elementare sono più presenti, più vicini a loro, sono il loro esempio si accorgono di quello che i bambini fanno. Coinvolgere i genitori evita che nella parte di giornata più ampia, che è quella nella quale sono a contatto con loro, i messaggi che sono stati trasmessi dalla scuola cadano nel nulla e vengano dispersi.
La presenza nelle scuole dell operatore di polizia locale ha un significato forte e conferisce più carisma al messaggio e ai contenuti che vengono portati, deve essere preceduta da una fase preparatoria degli insegnanti nei confronti dei bambini e deve essere seguita poi da una fase di ripresa dei concetti, di applicazione delle regole che sono state trasmesse, dei messaggi che i bambini hanno accolto. L educazione stradale è importante, perché educa non solo ad avere un comportamento corretto e sicuro sulla strada, ma è un educazione al rispetto delle regole in generale e della convivenza civile. Nella misura in cui il bambino, comprende che queste regole sono dettate per la sicurezza sua e degli altri, tanto maggiore sarà l efficacia; tanto meno sarà invece utile se passa l idea che queste regole si ritengono importanti esclusivamente per evitare sanzioni. Educare alla sicurezza stradale deve essere quindi un modo per richiamare il bambino alla consapevolezza del rispetto della vita e allo stesso tempo al rispetto delle norme, la cui negligenza comporta delle conseguenze. I bambini dopo le attività di educazione stradale, mandano chiari messaggi ai genitori, spesso invitando gli adulti a loro vicini a rispettare le regole semplici che hanno imparato ( cinture, casco, semaforo.) e ciò consente di raggiungere indirettamente anche un altro obbiettivo, la possibilità di formare altri formatori.
Obbiettivo 1: Lanciare un messaggio forte e chiaro dell importanza che riveste l educazione stradale nello sviluppo della coscienza civile dei futuri adulti, coinvolgendo tutta la scuola primaria, un progetto sperimentale che sia l inizio di un percorso che si ripeterà ogni anno (anche se articolato in modo diverso) e che interesserà la materna, la primaria e secondaria di Dresano, modulato in base alla fascia di età, lungo un percorso di comunicazione delle regole e di sperimentazione sul territorio (nel cortile della scuola o in strada) dei concetti trasmessi.
Obbiettivo 2: Coinvolgere nel progetto tutte le classi della scuola primaria di Dresano, i loro insegnanti, i genitori e la polizia locale, ognuno con un proprio ruolo: - L operatore di polizia e gli insegnanti sono due tecnici con conoscenze e competenze diverse, ma unendo le due professionalità si riesce a definire percorsi didattici estremamente interessanti ed efficaci. - I genitori: potrebbero essere coinvolti invitando i propri bimbi a giocare in macchina facendo riconoscere loro i segnali stradali e parlando loro di cosa significa rispettare quei segnali, oltre ad essere un costante esempio di rispetto delle regole, in prima istanza nel percorso casa/scuola con l utilizzo corretto dei sistemi di ritenuta. L esempio di un genitore o dell educatore, diventano la forma comunicativa importante, se si pensa che un gesto, un comportamento, hanno spesso più forza di tante parole.
Obbiettivo 3: Infondere un attitudine corretta nella circolazione significa anche diffondere una conoscenza generale dell importanza ed utilità delle regole, cioè educare le nuove generazioni al valore della legalità come prassi quotidiana, passaggio fondamentale per creare un ambiente più sicuro in quanto civile, solidale e rispettoso degli altri.
Obbiettivo 4: Far conoscere l agente di polizia locale come figura positiva, e non repressiva di addetto esclusivamente al traffico, ma come operatore con compiti di controllo in campo amministrativo, edilizio ed ambientale, di informazione, di aiuto e consulenza nei vari momenti di necessità, nonché di tante altre attività connesse al servizio. E proprio in questa fase che può essere particolarmente efficace il potere carismatico dell operatore di polizia, in quanto la forza persuasiva è ancora forte nei bambini che abitualmente lo vedono fuori dalla scuola, che li aiuta ad attraversare, si hanno maggiori probabilità di mettere le radici di una forte cultura della sicurezza. Pertanto valorizzare in questa fase la figura dell operatore di polizia è estremamente positivo, anche perché accresce la fiducia dei bambini nell autorità, dunque anche nell istituzione che egli rappresenta.
Obbiettivo 5: Formare i più giovani ad essere domani bravi utenti della strada, in qualsiasi veste presentino ( pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti ) divulgando le norme che regolano la circolazione stradale.
Modalità di attuazione del corso. Identificare bene i messaggi e i suggerimenti che non si vogliono far dimenticare, utili per il loro futuro di utenti della strada Coinvolgere gli alunni attraverso metodi di comunicazione immediata ( audiovisivi, poster, giochi, disegni, domande, ), sviluppare la loro capacità critica. La polizia locale non si dovrà sostituire all insegnante ma dovrà portare la sua specificità e competenza tecnica, la gestione della classe sarà affidata all insegnante.