Sostituzione della cannula endotracheale

Documenti analoghi
TRACHEOSTOMIA Daniele Mancini

Manometro per monitoraggio cuffia tubo endotracheale

CANNULE TRACHEALI CANNULA = STRUMENTO NECESSARIO PER MANTENERE PERVIA LA TRACHEOTOMIA DI VARI MATERIALI NON ESISTE LA CANNULA PERFETTA!!!!

PROCEDURA MEDICAZIONE PICC

D.P.I. guanti occhiali, schermi facciali mascherine filtranti facciali camici di protezione cuffie calzari

LE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta

Inserimento Catetere venoso centrale

MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA

ISTRUZIONE DI PRESIDIO INERENTE LA GESTIONE DEL MATERIALE DI ASSISTENZA RESPIRATORIA

ALLEGATO 1. Dispositivi Medici per ANESTESIA/RIANIMAZIONE e HOSPICE-TERAPIA DEL DOLORE DESCRIZIONE

ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA. Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A.

Allegato A al Decreto del Dirigente regionale n.33 del 17/03/2016

M s i ur u e d i d i p r p ot o ezio i n o e n p e p r g l g i l i O pe p rator o i i S a S ni n t i ari

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE DELLE BASSE VIE AEREE:

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA

PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA

STOMA CARE E AUTOCURA. Relatore:Inf. ET C. Papa FondazioneIRCCS S. Matteo Pavia

Codice lotto

avremo: COLOSTOMIA; ILEOSTOMIA,

Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath

PROCEDURA PER LA MEDICAZIONE DEL CATETERE VENOSO CENTRALE.

TRACHESTOMIA Per tracheostomia si intende il posizionamento di una via aerea definitiva i i (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via p

PROCEDURA PER LA PULIZIA E STERILIZZAZIONE DEL BRONCOSCOPIO

TRACHEOSTOMIA E DISFAGIA NEUROGENA

Come gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa )

The new age of REGENERATIVE AESTHETIC MEDICINE

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO

a cura della Dr.ssa Anita Mombelloni

Dispositivi di Protezione Individuale DPI

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO

L assistenza Respiratoria invasiva e non invasiva

Istruzione Operativa Direzione Medica di Presidio. Esecuzione del prelievo per EMOCOLTURA

IL POSIZIONAMENTO DEL SNG. Assistenza

13.3 Procedura di rimozione C.V. a permanenza

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

Guida all uso domiciliare delle cannule per tracheotomia

PROCEDURA INGRESSO OPERATORI, VISITATORI E ATTREZZATURE IN RIANIMAZIONE

Il fabbisogno è un dispositivo di bronco aspirazione sicura, che elimini il rischio di

Storia delle Tracheostomie Percutanee Già propugnate da Sheldom negli anni 50 TRACHEOTOMIA sec. CIAGLIA USA (1985) TRACHEOTOMIA sec. GRIGGS Australia

Appendice 4. Il lavaggio delle mani

TABELLA DISPOSITIVI MEDICI AGGIORNATA AL 30/06/2018

Approvazione CIO Data 05/12/07. Diffusione Tutte le Unità Operative Data 18/12/07. Responsabilità: Direttore U.O. e Caposala U.O.

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO

Procedura di vestizione e rimozione dei dispostivi di protezione individuale per malattia virus ebola. Lorena Martini

Servizio Infermieristico Domiciliare

U.O.A. PREVENZIONE RISCHIO INFETTIVO SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL APPLICAZIONE DELLE PRINCIPALI MISURE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

LE MANOVRE ASSISTENZIALI A RISCHIO INFETTIVO SUL PAZIENTE CRITICO DI INTERESSE DOMICILIARE: ASPETTI PREVENTIVI

REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO Via S. Lorenzo 101, Viterbo C.F. e Part.IVA n

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI

EMOGASANALISI. Infermieristica clinica di base III infermieristica clinica III 1

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO

La medicazione delle ferite chirurgiche

Regione Marche - Azienda Sanitaria Unica Regionale ONA ERRITORIALE ACERATA. Z T n 9 - M MACROSTRUTTURA TERRITORIO Procedura Generale

N/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica)

Area Vasta Romagna Aziende USL di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini

Prodotti per N t u rizi E one t n l era e

Sanificazione delle ambulanze

Elenco Check List e documenti AUSL VDA

Problemi da affrontare. Proseguire la cura della malattia di base gestire la trachestomia nutrirlo affrontare le infezioni La riabilitazione

TITOLO IX Capo II D.Lgs 81/08: TUTELA NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI. Le Norme: Obblighi generali del Datore di Lavoro

Gestione vie aeree con presidi di base e tubo laringeo

Gestione della digiunostomia nutrizionale

ISTRUZIONE OPERATIVA IO CIO _001. Gestione del catetere venoso centrale nel paziente dializzato. Cuneo Stesura Verifica e Approvazione Emissione

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA

CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLA PATOLOGIA INFETTIVA IN OSPEDALE: NORME DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI ED I VOLONTARI

Parole chiave. Appropriatezza: condizione adatta, adeguata, che abbia carattere di efficacia ed efficienza

Protezione del paziente Protezione dell operatore Prevenzione della trasmissione delle infezioni per contatto diretto e indiretto

Dispositivi per intubazione e per tracheotomia percutanea utilizzati in Rianimazione

LA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI:

PROTOCOLLO GESTIONE PALLONE AUTOESPANDIBILE AUTOCLAVABILE

OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO

Terapia Antalgica e Cure Palliative Pediatriche. Semplici suggerimenti per imparare a gestire una tracheostomia a casa

LA GESTIONE DELLA CANNULA TRACHEALE IMPATTO SU FONAZIONE E DEGLUTIZIONE

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito.

CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE. TEST N. 4 (Domande a risposta chiusa)

Protezione offerta dal DPI in relazione alle. DPI Immagine esemplificativa. Limitazioni /peculiarità del DPI. Parte del corpo da proteggere

ASPIRAZIONE delle VIE AEREE

PROCEDURA DEL CATETERISMO VESCICALE LAURA DA RE

ALLEGATO A. Il dispositivo deve essere sterile, monouso, latex-free, senza rilascio di ftalati, in confezione singola.

I PEG sono dei dispositivi che consentono di ventilare il paziente senza intubarlo. I vari presidi si vanno a collocare davanti alla faringe senza

I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE

Fabbisogno annuale. Page 1

L EDUCAZIONE AL PAZIENTE

MALATTIE INFETTIVE. Modulo 1 Lezione G Croce Rossa Italiana Emilia Romagna 12/03/12

codice: 0720S - Adulto 1600 ml codice: 0721S - Pediatrico 500 ml codice: 0722S - Neonato 240 ml

Infermiere GIANLUCA VOLTA

Procedura per lo smaltimento dei pezzi anatomici immersi in formalina. Redazione Dr.ssa Maria Tedesco P.O. Sicurezza e Procedure assistenziali

PROCEDURA PER L INSERZIONE E LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE

1 Scheda sintetica delle PRECAUZIONI STANDARD

ISTRUZIONE OPERATIVA PER L ASPIRAZIONE TRACHEOBRONCHIALE DEGLI ADULTI

CORSO DI FORMAZIONE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI

DOCENTE: ALBANESE VALERIA DISPNEA CORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO ANNO 2015/2016

Sindrome Respiratoria Acuta Grave - SARS - Personale sanitario operante sull elicottero Helitalia s.p.a. C.N.S.A.S.

PA.DS.26 Allegati. Procedura per la gestione dei Cateteri Venosi Centrali. Azienda USL 3 Pistoia Direzione Sanitaria. PA.DS.

GESTIONE IN SICUREZZA: SOMMINISTRAZIONE FARMACI ANTIBLASTICI

TABELLA DISPOSITIVI MEDICI AGGIORNATA AL 31/12/2017

Transcript:

Sostituzione della cannula endotracheale Scopo La cannula deve essere sostituita allo scopo di: ottemperare alle indicazioni dei produttori che stabiliscono che non può rimanere in sede più di 30 giorni; favorire la detersione e prevenire le irritazioni della cute peristomale; prevenire le infezioni; preparare la persona all autogestione della cannula. le componenti principali della cannula tracheostomica sono: placca o flangia: può essere flessibile, fissa sul proprio asse o orientabile. Insieme alla fascetta di fissaggio ha lo scopo di mantenere un adeguato posizionamento della cannuala evitando dislocazioni; tratto esterno o connettore: permette il collegamento della persona al circuito dei dispositivi di ventilazione, e applicazioni di accessori come nasi artificiali/umidificatori e valvole fonetiche; sistema di gonfi aggio della cuffia: è costituito da un tubucini di collegamento e da una valvola unidirezionale di luer che consente il controllo dell adeguato stato della cuffia; otturatore: serve per conferire una forma più adeguata per agevolare il posizionamento della cannula stessa. La cannula può essere: cannula cuffiata cannula non cuffiata fenestrata non fenestrata fenestrata non fenestrata

Cannula cuffiata si utilizza nei pazienti disfagici e/o con alterazioni del livello di coscienza e/o che necessitano di ventilazione polmonare meccanica invasiva. vantaggi Svantaggi: mantenimento di volumi costanti di ventilazione prevenzione di inalazione in pazienti disfagici o con alterazioni delle stato di coscienza. possibili insorgenze di decubiti maggior traumatismo nelle manovre di sostituzione possibile usura del sistema di gonfiaggio e/o rottura di cuffia. Cannula non cuffiata non fenestrata si utilizza in assenza di problemi di disfagia ed in respiro spontaneo. Vantaggi: maggiore facilità di gestione; riduzione del rischio di decubiti; Svantaggi: non è utilizzabile durante la ventilazione polmonare invasiva. Cannula non cuffiata fenestrata si utilizza in assenza di problemi di disfagia e nel caso in cui il paziente conservi la possibilità fonatoria Vantaggi fonazione mediante valvola fonetica 1 Svantaggi maggiore complessità nella gestione della controcannula. Controcannula fenestrata per consentire al paziente di parlare, non fenestrata che deve essere posizionata durante l aspirazione endotracheale e durante la nutrizione. Le cannule in uso nell AUSL di Ravenna sono monouso monopaziente con controcannuala pluriuso monopaziente e possono rimanere in sede al massimo 30 giorni. È auspicabile arrivare al gold standard rappresentato dall utilizzo di cannula monouso monopaziente con contro cannula monouso monopaziente 1 Dispositivo medico dotato di una membrana in silicone che permette al paziente di alternare la respirazione alla fonazione senza dovere occludere, con il dito, la cannula.

Sostituzione della cannula in persona portatrice di tracheotomia Materiale necessario dispositivi DPI (copricapo, guanti, camice protettivo, mascherina con visiera o, se si ha anche solo il dubbio che il paziente sia affetto da patologia a trasmissione aerea, maschera FFP3 con occhiali); camice sterile; guanti sterili 2 paia; carrello servitore; garze sterili; medicazioni sterili; telini sterili; guanti puliti; lubrificante monouso sterile; kit per sostituzione cannula; sondini per aspirare; soluzione fisiologica e disinfettante (cloro derivato o iodiopovidone 10%); mandrino; siringa da 20 ml; fonendoscopio; manometro. Procedura Operatori: medico infermiere Sequenza degli atti Lavarsi le mani Razionale È un azione molto importante per la

Determinare il grado di collaborazione e comprensione del paziente e/o dei caregivers e spiegare loro la procedura Posizionare la persona seduta se le condizioni lo permettono oppure supina con il collo iperesteso Creare una zona pulita con un telino di protezione Aiutare il medico, che precedentemente ha indossato il copricapo ed ha eseguito il lavaggio chirurgico delle mani, ad indossare guanti sterili e camice sterile e a preparare il campo sterile su cui disporre: garze sterili; materiale per la medicazione (si veda la relativa procedura); cannula da sostituire già preparata; sondino da aspirazione. Indossare i guanti sterili e aspirare il paziente Sgonfiare la cuffia della cannula e rimuovere la cannula (attività svolta dall infermiere Sostituire i guanti precedentemente indossati e detergere la stomia con soluzione fisiologica o disinfettarla L infermiere controlla la tenuta della cuffia e poi la lubrifica Il medico posiziona la nuova cannula prevenzione delle infezioni correlate all assistenza Sono azioni molto utili e consentono di: stabilire le potenzialità collaborative del paziente e/o dei caregivers ottenendo, in questo modo, la loro massima collaborazione; stabilire come e cosa dire al paziente e/o ai caregivers per poter fare capire loro i motivi, i rischi ed i benefici che inducono ad eseguire la tecnica Quando si sostituisce una cannula endotracheale, indossare un camice, usare tecniche asettiche e sostituire la cannula con una che sia stata sottoposta a sterilizzazione o a disinfezione di alto livello (CDC di Atlanta) in questo ultimo caso la cannula può essere riposizionata solo ed unicamente al paziente a cui era stata precedentemente rimossa Se la stomia presenta soluzione di continuo, deve essere disinfettata con una garza altrimenti sarà sufficiente detergerla con soluzione fisiologica sterile e garze. Le garze non devono essere eccessivamente intrise di liquidi per evitare che questo, attraverso la stomia, possa penetrare nelle vie aeree Inserire la cannula entrando dalle ore 3 o dalle ore 9 dello stoma ruotando delicatamente la cannula di 90 gradi, spingendola in avanti e poi in basso con un movimento ad arco. Togliere immediatamente l otturatore tenendo la flangia della cannula in posizione con le dita. Poiché si potrebbero creare false strade in situazioni anatomiche sfavorevoli o nel caso di sfalsamento della apertura cutanea rispetto a quella tracheale può essere d aiuto l utilizzo di una pinza (tipo killian) per dilatare lo stoma

Rimuovere l otturatore Verificare che la cannula sia ben posizionata verificando la respirazione del paziente Gonfiare la cuffia controllandone la pressione con il manometro Se la cannula ne è provvista, posizionare la controcannula Fissare la cannula tramite la flangia con fascetta Posizionare la persona, salvo controindicazioni, con lo schienale a 30/45 gradi Rimuovere i guanti monouso e lavarsi le mani Riordinare e reintegrare il materiale utilizzato Registrare nella documentazione l avvenuta esecuzione della tecnica tracheale oppure l introduzione di un sondino come guida Per verificare se il paziente respira un metodo semplice consiste nel porre una mano davanti alla cannula e sentire se vi è fuoriuscita di aria Il controllo con il manometro è necessario perché è il solo strumento che permette di misurare la pressione che effettivamente si trova all interno della cuffia. È un azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all assistenza Lasciare in ordine il materiale è un preciso dovere che si ha nei confronti dei colleghi i quali potrebbero avere urgentemente bisogno di quello stesso materiale e che devono poter trovare velocemente e facilmente Documentare le attività che si eseguono è necessario per i seguenti motivi: favorire la continuità assistenziale; favorire la personalizzazione dell assistenza; documentare in maniera esaustiva le attività erogate; ridurre i tempi dell assistenza; favorire le analisi future per ricerche e studi; evidenziare l attività lavorativa dell infermiere. Bibliografia Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, Buone pratiche infermieristiche per il controllo delle infezioni nelle unità di terapia intensiva Dossier 203-2011, Bologna, 2011 Atti del IX congresso A.I.O.S.O., Savona 29-30 aprile 2011 Atti del VIII congresso A.I.O.S.O., Desenzano del Garda (BS) 7-8 maggio 2010 C. Sironi, G. Baccin, Procedure per l assistenza infermieristica, Masson, 2006 Milano C. Spairani, T. Lavalle (a cura di), Procedure protocolli e linee guida di assistenza infermieristica, Masson, 2001, Milano

C. Zotti, M.L. Moro (a cura di), Compendio delle principali misure per la prevenzione ed il controllo delle infezioni correlate all assistenza Centro Stampa della Regione Emilia Romagna, Bologna, 2010 L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica, Sorbona, 1996, Milano Procedura Aziendale (Azienda USL Ravenna) assistenza alla persona con problemi respiratori P107 dicembre 2005

Sostituzione della cannula nella persone con tracheostomia Materiale necessario dispositivi DPI (copricapo, guanti, camice protettivo, mascherina con visiera o, se si ha anche solo il dubbio che il paziente sia affetto da patologia a trasmissione aerea, maschera FFP3 con occhiali); camice sterile; guanti sterili 2 paia; carrello servitore; garze sterili; medicazioni sterili; telini sterili; guanti puliti; lubrificante monouso sterile; kit per sostituzione cannula; sondini per aspirare; soluzione fisiologica e disinfettante (cloro derivato o iodiopovidone 10%); mandrino; siringa da 20 ml; fonendoscopio; manometro. Procedura Operatore: infermiere Sequenza degli atti Lavarsi le mani Determinare il grado di collaborazione e comprensione del paziente e/o dei caregivers e spiegare loro la procedura Razionale Sono azioni molto utili e consentono di: stabilire le potenzialità collaborative del paziente e/o dei caregivers ottenendo, in questo modo, la loro massima collaborazione; stabilire come e cosa dire al paziente e/o ai

Posizionare il telino di protezione per il paziente Indossare i guanti sterili Preparare assieme all assistito la cannula da posizionare spiegando il nome e la funzione di ognuno dei tre componenti del set (cannula contro cannula ed otturatore) Estrarre la cannula Detergere la stomia con soluzione fisiologica o disinfettante Lavarsi le mani Indossare guanti sterili Dopo averla lubrificata, posizionare la nuova cannula mostrando al paziente ed ai caregivers la tecnica con si esegue la manovra Fissare la cannula Rimuovere i guanti e lavarsi le mani Applicare la valvole fonetica se necessario ed il relativo filtro Istruire la persona sulla pulizia della contro cannula asportata precedentemente Riordinare e reintegrare il materiale utilizzato Registrare nella documentazione l avvenuta esecuzione della tecnica caregivers per poter fare capire loro i motivi, i rischi ed i benefici che inducono ad eseguire la tecnica È un azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all assistenza I guanti servono a tutelare l operatore dalla possibile contaminazione con materiale biologico e questo riduce anche il rischio di infezioni correlate all assistenza Inserire la cannula entrando dalle ore 3 o dalle ore 9 dello stoma ruotando delicatamente la cannula di 90 gradi, spingendola in avanti e poi in basso con un movimento ad arco. Togliere immediatamente l otturatore tenendo la flangia della cannula in posizione con le dita. Poiché si potrebbero creare false strade in situazioni anatomiche sfavorevoli o nel caso di sfalsamento della apertura cutanea rispetto a quella tracheale può essere d aiuto l utilizzo di una pinza (tipo killian) per dilatare lo stoma tracheale oppure l introduzione di un sondino come guida È un azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all assistenza Lasciare in ordine il materiale è un preciso dovere che si ha nei confronti dei colleghi i quali potrebbero avere urgentemente bisogno di quello stesso materiale e che devono poter trovare velocemente e facilmente Documentare le attività che si eseguono è necessario per i seguenti motivi: favorire la continuità assistenziale; favorire la personalizzazione

dell assistenza; documentare in maniera esaustiva le attività erogate; ridurre i tempi dell assistenza; favorire le analisi future per ricerche e studi; evidenziare l attività lavorativa dell infermiere. Bibliografia Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, Buone pratiche infermieristiche per il controllo delle infezioni nelle unità di terapia intensiva Dossier 203-2011, Bologna, 2011 Atti del IX congresso A.I.O.S.O., Savona 29-30 aprile 2011 Atti del VIII congresso A.I.O.S.O., Desenzano del Garda (BS) 7-8 maggio 2010 C. Sironi, G. Baccin, Procedure per l assistenza infermieristica, Masson, 2006 Milano C. Spairani, T. Lavalle (a cura di), Procedure protocolli e linee guida di assistenza infermieristica, Masson, 2001, Milano C. Zotti, M.L. Moro (a cura di), Compendio delle principali misure per la prevenzione ed il controllo delle infezioni correlate all assistenza Centro Stampa della Regione Emilia Romagna, Bologna, 2010 L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica, Sorbona, 1996, Milano Procedura Aziendale (Azienda USL Ravenna) assistenza alla persona con problemi respiratori P107 dicembre 2005