INTRODUZIONE OBIETTIVI

Documenti analoghi
IC "BASILE DON MILANI" PARETE ( CE )

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/2016

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO SCIENZE DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016

INTRODUZIONE D.D IVREA III CIRCOLO

CURRICOLO DI SCIENZE

UNITA D APPRENDIMENTO. I bambini e l ambiente Raccolta differenziata e riciclaggio

COLLOCAZIONE DEL PERCORSO EFFETTUATO NEL CURRICOLO VERTICALE

NELL AMBIENTE, MA CON ENERGIA

CURRICOLO VERTICALE SCIENZE

Regione Siciliana Ministero Pubblica Istruzione Unione Europea

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BASILIANO SEDEGLIANO

CLASSE SECONDA - SCIENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

RELAZIONE FINALE DEL PERCORSO DI SCIENZE TERZO CIRCOLO DIDATTICO DI PERUGIA

- Individuare aspetti quantitativi e qualitativi in alcuni fenomeni, producendo semplici rappresentazioni grafiche di questi.

Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana nell ambito del progetto. Rete Scuole LSS a.s. 2016/2017

NEL MONDO DEGLI OGGETTI. CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s INS. BANDINI MONICA

Istituto comprensivo Brigata Sassari SASSARI Anno Scolastico

NUCLEO FONDANTE. AMBITO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO fine terza COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIA E STRUMENTI

Scheda di osservazione '13 Comprensivo G. Mariti Fauglia Infanzia La Girandola di Orciano Bambini di 5 anni Castellini Adriana.

CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

ISTITUTO COMPRENSIVO di CASTEL MELLA. Anno scolastico

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA FILONE N 5: APPLICAZIONE DEL PENSIERO MATEMATICO E SCIENTIFICO

Progetto LSS. Il Grano. a.s. 2014/2015 Scuola dell'infanzia Gandhi III Circolo Didattico Sesto Fiorentino

ISTITUTO COMPRENSIVO GAVORRANO SCARLINO LE PIANTE. dal seme al fiore. classi 1 A- 1 B- 1 C Scuola Secondaria di 1 grado Gavorrano -Scarlino

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VINOVO Via De Amicis, Vinovo (TO) Tel Fax 011/

CLASSI TERZE anno scolastico.

PROGETTO METACOGNITIVO

IMMAGINAZIONE LOGICA Immaginare, con logica, ciò che non è possibile vedere.

Istituto «San Giuseppe» - Scuola dell Infanzia Paritaria Foggia, via C. Marchesi, 48-tel. 0881/ fax

MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA. Obiettivo: (espresso in termini di competenza) Collaborare e partecipare

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE DI SOPRA SCUOLA PRIMARIA PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE SCIENZE. CLASSI QUINTE anno scolastico

CLASSI SECONDE anno scolastico..

CURRICOLO DI SCIENZE

SCUOLA PRIMARIA - SCIENZE

La germinazione. Classe seconda primaria 3 Circolo Didattico

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

UNITA DI APPRENDIMENTO: periodo di svolgimento secondo quadrimestre

COMPETENZE SPECIFICHE. Osservare, riconoscere e descrivere fenomeni

ELEMENTI FONDANTI L IDENTITA DEI SERVIZI o-6 - PRINCIPI QUALITATIVI DEL PROGETTO EDUCATIVO -

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Progetto di un compito esperto

Regione Siciliana Ministero Pubblica Istruzione Unione Europea

PROGETTAZIONE BIMESTRALE

MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA

COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÀ CONOSCENZE ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI

Finalità (tratte dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione)

LA CONOSCENZA DEL MONDO

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

CLASSE QUARTA anno scolastico

La geometria in movimento con Cabrì

RICONOSCERE E CLASSIFICARE I SEMI

La semina in classe. Istituto Comprensivo Grosseto 1 Alberto Manzi Esperienza dei bambini della classe II A della scuola primaria di via Mascagni.

Doc. Del chiaro Barbara Marchi Giuseppina

Osservazione della realtà Interpretazione, rappresentazione e simbolizzazione del mondo Ragionamento logico (deduzione)

PROPOSTA PER IL CURRICOLO VERTICALE

UNITA DI APPRENDIMENTO N 1


Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

ISTITUTO COMPRENSIVO VOLPI Cisterna di Latina. ANNO SCOLASTICO Piano di Lavoro per classi parallele Scuola Primaria MATEMATICA

Osserviamo, tocchiamo, esploriamo. la terra!

EDUCAZIONE AMBIENTALE E SVILUPPO SOSTENIBILE

DISCIPLINA: SCIENZE SCUOLA PRIMARIA

Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado. Terzo incontro, 7 maggio 2014 Anna Maria Ferluga

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado. Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria. Gruppo 4 - Biennio sec.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO- DIDATTICA A. S. 2015/2016. Scuola Infanzia Concordia. Novembre-Dicembre-Gennaio

ISTITUTO COMPRENSIVO P.M.POZZA LUSIANA CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE E TECNOLOGIA

L ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza

LA STRATEGIA DI LAVORO IN CLASSE. Centro Formazione Insegnanti Rovereto, 31 agosto 2010 Renata Attolini

Istituto Comprensivo di Sissa Trecasali Allegato 2.E al Piano Triennale dell Offerta Formativa 2016/19 CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA

PROGRAMMAZIONE ANNUALE SCIENZE CLASSE 1 a

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Abilità L alunno sa: Formulare ipotesi e spiegazioni sui fenomeni a lui vicino.

Unità di Apprendimento Classe Prima. Ci vuole un seme. 1. Struttura dell Unità di Apprendimento. 2. Piano di lavoro. 3. Consegna agli studenti

Scuola dell Infanzia Rignano Capoluogo Sez. Gialla A.S. 2013/14 bambini di 4/5 anni

Bambino se trovi l aquilone della tua fantasia legalo con l intelligenza del cuore. Vedrai sorgere giardini incantati (Alda Nerini)

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE classi prima, seconda, terza

ISTITUTO COMPRENSIVO F.LIPPI SCUOLA DELL INFANZIA

CURRICOLO DI TECNOLOGIA

PIANO DI LAVORO (MICROPROGETTAZIONE) SPECIFICAZIONE DELLE FASI

Istituto Comprensivo "Antonio Malfatti" Contigliano Scuola dell'infanzia di Monte San Giovanni Progetto alimentazione Anno Scolastico 2012/13

Traguardo: Obiettivi di apprendimento: Conoscenze e abilità Competenze cittadinanza/chiave europee

UNITÀ DI APPRENDIMENTO I QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI QUARTE

SCIENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO

I.C. PADRE ISAIA COLUMBRO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO Alla scoperta delle radici

PIANO ANNUALE DI SCIENZE

organi e apparati, riconoscendone e descrivendone il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH)

Indicazioni nazionali progetto di formazione e ricerca incontro del 16 gennaio 2015 Progetto in rete Ist Giorgi, IC Colleferro I, IC Madre Teresa di

Scienze - Triennio Scuola Primaria. cl. II - La materia - L acqua - Le stagioni

SCHEDA DI PROGETTAZIONE a.s. 2014/15 Scuola Istituto Comprensivo di Gorle SCUOLA PRIMARIA Progetto

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE CONDIVISIONI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

SCUOLA PRIMARIA. * L alunno sviluppa modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.

SCANSIONE TEMPORALE (annuale) DEL CURRICOLO DISCIPLINA: SCIENZE

Nuclei tematici. Esplorare e descrivere oggetti e materiali. Obiettivi:

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 4A De Amicis a.s

Classe quinta Scuola Primaria scienze - COMPETENZE EUROPEE CONTENUTI E ATTIVITA APPRENDIMENTO

Progettazione e sperimentazioni segmenti curricolo verticale - infanzia

Transcript:

INTRODUZIONE Sin dalla primissima età i bambini sono attratti e incuriositi dal mondo che li circonda e cercano di avere tutte le risposte ai loro mille quesiti. Col tempo la curiosità dei bambini aumenta e le risposte spesso vengono ricercate nell analisi stessa del fenomeno osservato, mostrando uno spirito simile a quello degli scienziati. Questo percorso si propone di stimolare e incentivare il piccolo scienziato che c è in ogni bambino attraverso la partecipazione attiva dei bambini alle attività. L'obiettivo è far comprendere attraverso la sperimentazione diretta dei bambini la nascita e la crescita di una pianta di fagiolo, verificando quali sono le condizioni ambientali e del terreno (limitatamente alla quantità d'acqua necessaria) che la favoriscono. I bambini sono partecipi durante il percorso; questa scelta è dovuta al fatto di volerli rendere protagonisti nel processo di ricerca, di osservazione, di sperimentazione e nel rinnovare l'interesse che hanno per la scoperta. Il progetto seguirà le fasi del metodo scientifico: formulazione delle ipotesi da parte dei bambini e registrazione su un cartellone; esperimento in cui ogni bambino avrà il suo vasetto con il seme di fagiolo; raccolta dei dati quotidiana; analisi dei dati e confronto con le ipotesi formulate inizialmente; formulazione della teoria. In questo percorso i bambini acquisiscono un atteggiamento scientifico nei confronti del reale ponendo così le basi per un educazione permanente in questa direzione. L'osservazione quotidiana e la registrazione dei mutamenti sul diario del fagiolo stimolano lo sviluppo dell'osservazione analitica e la capacità di fare delle deduzioni. Il confronto delle ipotesi formulate dai bambini prima della sperimentazione e i risultati finali, portano a maturare il senso critico e il pensiero razionale. OBIETTIVI Introdurre il metodo scientifico; Stimolare l'osservazione e la documentazione; stimolare il confronto; rendere il bambino protagonista della scoperta; suscitare negli alunni l'interesse per la natura, per le piante e per le trasformazioni; padroneggiare la sequenza operativa: pensare-fare-ripensare; acquisire la capacità di coordinare molteplici informazioni organizzando le conoscenze acquisite; capacità di esaminare criticamente situazioni e fatti, di esprimere giudizi e di comunicarne il contenuto essenziale ad altri.

OBIETTIVI SPECIFICI acquisire la capacità di descrivere correttamente la crescita della pianta in relazione alle condizioni ambientali e del terreno (in riferimento alla quantità d'acqua); sviluppare la capacità di analisi critica dei fattori che influenzano la crescita della pianta del fagiolo; fare una generalizzazione alle altre piante sugli elementi che permettono e favoriscono lo sviluppo del seme; responsabilizzare attraverso l'assunzione di impegni (osservare, registrare e bagnare quotidianamente la piantina); formulare delle ipotesi; imparare a descrivere in maniera sintetica e obiettiva quanto emerge dall'osservazione; TEMPI E ALUNNI COINVOLTI Il percorso viene svolto durante la stagione primaverile coinvolgendo la/le classe/i seconde della scuola primaria. In particolare, è prevista un'osservazione quotidiana e una registrazione di quanto esaminato della metamorfosi e della crescita del seme e della pianta. STRUMENTI DEL PERCORSO vasetti di vetro; semi di fagiolo; ovatta; acqua; diario personalizzato per ogni bambino; frigorifero; cartellone in cui vengono scritte le ipotesi formulate dai bambini; cartellone riassuntivo sulla nascita e crescita della pianta del fagiolo. DIDATTICA LABORATORIALE Variabili dell'esperimento: Le variabili ambientali di conservazione del vasetto con il seme del fagiolo sono: dentro un armadio, dentro il frigorifero, vicino al calorifero, sulla finestra. Le variabili del terreno sono: eccessivamente bagnato, asciutto, quantità corretta d'acqua. Ogni variabile viene sperimentata con almeno 3 semi di fagiolo. Procedimento del percorso: Ad ogni bambino viene dato un fagiolo, viene chiesto di osservarlo e di descriverlo verbalmente; vengono confrontate le descrizioni fatte dagli alunni e, attraverso domande stimolo si farà riflettere se tutti i fagioli sono uguali. Ai bambini viene dato un diario

del fagiolo in cui riporteranno il giorno dell'osservazione, il disegno e una breve descrizione. Il primo disegno e la prima descrizione saranno quelle del seme del fagiolo. Dopo una spiegazione iniziale, in cui verrà illustrato come si svolgerà l'esperimento (vengono spiegate le diverse modalità di conservazione del fagiolo: al buio, in frigorifero, sulla finestra,...) viene chiesto ai bambini di formulare delle ipotesi, e di motivarle, su quali vasetti pensano che nascerà la pianta del fagiolo. Questo compito viene guidato dall'insegnante che formulerà domande stimolo, per esempio: Quali semi diventeranno una piantina? Perchè, Il fagiolo conservato al buio nell'armadio, diventerà una piantina?, Il fagiolo in cui l'ovatta è sempre molto bagnata, riuscirà a trasformarsi in una piantina?,... Tutte le ipotesi vengono riportate su un cartellone. Ogni bambino viene fornito di un vasetto di vetro, sul quale verrà scritto il nome, e di ovatta; l'insegnante spiegherà e mostrerà il procedimento da seguire per la semina: si inumidisce un po' di ovatta e si fa un letto dentro il vasetto, si mette il seme attaccato alla parete di vetro in modo tale che si possa osservare l'evoluzione e si ricopre con altra ovatta inumidita (ad eccezione dei casi in cui si prevede che il seme stia in un terreno asciutto o molto bagnato; in questo caso si lascerà acqua sul fondo del vasetto). A questo punto i vasetti vengono posizionati nei vari luoghi. Ogni giorno i bambini hanno il compito di osservare la piantina, di compilare il diario e di inumidire l'ovatta (tranne chi sperimenta l'evoluzione del fagiolo in un terreno asciutto). Dopo 1 mese si prendono tutti i vasetti, si allineano su un tavolo e si osservano. Attraverso domande stimolo, si guidano i bambini a trarre delle conclusioni e a formulare ipotesi e deduzioni: Tutti i semi di fagiolo sono diventati una piantina?, Quali non sono cresciuti?, Secondo voi, per quale motivo quel seme non è diventato una piantina?, Se invece di un seme di fagiolo avessimo piantato un bulbo di tulipano per vasetto e le condizioni ambientali e del terreno fossero state le stesse, avremmo avuto gli stessi risultati? Perché? Se invece avessi piantato una ninfea, in quali vasetti sarebbe nata la pianta? (questa domanda è finalizzata a far prendere coscienza del fatto che le necessità di acqua variano da pianta a pianta, ma ciò che le accomuna è che necessitano di acqua per svilupparsi), Nei ghiacciai crescono le piante?, Quindi, di cosa ha bisogno un seme per diventare una pianta? Ora si osserva il cartellone fatto prima dell'inizio del percorso e si vede se le ipotesi iniziali si sono verificate o se devono essere cambiate. Infine, si fa un cartellone riassuntivo in cui vengono illustrate le fasi di crescita del fagiolo riportando schematicamente anche le condizioni che non favoriscono la crescita.

DIARIO DEL FAGIOLO DI CONDIZIONI AMBIENTALI TEMPERATURA: (ambiente, frigorifero o vicino al calorifero) LUCE: (si o nel buio) LUOGO DOVE IL VASETTO È CONSERVATO: (nell'armadio, sul davanzale, nel frigorifero, per terra)

Giorno dell'osservazione Disegno Breve descrizione

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Facoltà di Scienze della Formazione Primaria PERCORSO SULLA CRESCITA DEL FAGIOLO E SULLE VARIBILI CHE LA INFLUENZANO Didattica delle Scienze Naturali di SONIA DALLA COSTA matricola: 87787 Docente: Prof.ssa Daniela Novel