Nascita di una nazione. Il Risorgimento e l Italia liberale

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Transcript:

Nascita di una nazione Il Risorgimento e l Italia liberale

Dopo il 48 Il fallimento delle insurrezioni del biennio 1848-49 coincide con una fase di crisi del movimento democratico e con la restaurazione dei vecchi regimi Occupazione militare del Lombardo Veneto Restaurazione pontificia e persecuzione di democratici e liberali Assolutismo di Ferdinando II e repressione delle opposizioni

Le strategie per l unificazione Democratici e mazziniani Moderati e società nazionale I mazziniani e il moto insurrezionale: il 1853 a Milano Mazzini fonda il Partito d Azione, nascono società di mutuo soccorso Pisacane a Sapri nel 1857 Fallimento e critica all intransigenza mazziniana Il Piemonte diventa il riferimento di una parte del movimento indipendentista: 1857 nasce la Società Nazionale con Daniele Manin Adesione di Garibaldi rientrato dall America

Nel decennio che precede l Unità Il Piemonte Leadership liberale e modernizzante di Cavour Legge Siccardi per la laicizzazione dello Stato Liberismo economico e apertura all Europa per il settore agricolo Impulso ai lavori pubblici: strade, canali e ferrovie (per un numero dei km pari a quella del resto d Italia), il porto di Genova, L Ansaldo, il traforo del Frejus Legge Casati del 1859 Accoglienza della dissidenza politica italiana Le Due Sicilie Protezionismo e bassa imposizione fiscale Presenza di alcuni insediamenti industriali «protetti» a Napoli, assenza nelle altre aree del regno Scarsa spesa statale, penuria di infrastrutture: solo 100 km di ferrovie Tasso di analfabetismo fra i più alti d Europa La Sicilia all opposizione

La politica di Cavour: strategie e casualità. L iniziativa dall alto La diplomazia internazionale: l intervento in Crimea nel 1855 La politica filo francese e l accadimento imprevisto: 1858 l attentato di Felice Orsini a Napoleone III Accordo di Plombières. Una nuova configurazione confederale dell Italia sotto l egida francese e con tre entità statali: Piemonte al nord, Il papa al centro e il regno delle Due Sicilie al sud 1859, casus belli, ultimatum austriaco, inizia la guerra, giungono truppe dagli altri Stati e gruppi di volontari: vittoria a Magenta (4 giugno 1859) e battaglie di Solferino e San Martino Insurrezioni nell Italia centro-settentrionale. La Francia cambia idea e firma l armistizio di Villafranca l 11 luglio 1859. Annessione della Lombardia e nel marzo 1860 di Emilia, Romagna e Toscana.

L iniziativa dal basso: il successo imprevisto Rosolino Pilo e Francesco Crispi preparano l insurrezione a Palermo in aprile del 1860 Garibaldi raccoglie volontari e poche armi trovando il dissenso di Cavour e il favore di Vittorio Emanuele II. Neutralità britannica, asburgica e isolamento borbonico Maggio del 1860, sbarco a Marsala e prima vittoria a Calatafimi (15 maggio). Insurrezione a Palermo e ingresso dei garibaldini in città. Giungono nuove truppe fra giugno e luglio e vittoria definitiva a Milazzo il 20 luglio Governo civile provvisorio con Crispi, primi tentativi di riforma sociale e primi conflitti: i fatti di Bronte ad agosto del 1860 Intervento di Cavour per controllare il moto e scongiurare un intervento francese La vittoria sul Volturno di Garibaldi ad ottobre. I Borboni decadono Ad ottobre del 1860 si votano i plebisciti: i nuovi territori sono annessi Marzo 1861 Vittorio Emanuele II viene proclamato re d Italia dal primo Parlamento nazionale eletto.

Quale la situazione sociale ed economica della penisola? Analfabetismo: 70 % con punte del 90% nel sud e nelle isole, pochissimi parlano l italiano (200 mila circa) Il Paese era fondamentalmente rurale con poche grandi città prive di attività produttive Popolazione attiva: 70% agricoltura (58% del PIL), 18% industria e artigianato, 12% settore terziario Il 20% delle superficie occupato da terre incolte o paludose

Agricoltura moderna solo in alcune aree del nord-ovest e in alcune enclave del Meridione; mezzadria al Centro e dominio del latifondo al Sud. Miseria diffusa Assenza di infrastrutture moderne, di ferrovie, eccetto che in Lombardia e Piemonte, con vaste aree isolate e impraticabili (paludi pontine, zone montagnose degli Appennini, della Calabria o della Sardegna) Destra storica e Sinistra storica (opposizione fino al 1876) sono espressione di una classe dirigente ristretta. Carattere oligarchico ed elitario della politica. Assenza di partiti in senso moderno: notabilati locali e ingerenza del potere esecutivo

Destra e Sinistra storica La Destra La Sinistra I successori di Cavour (La Marmora, Sella, Lanza, Jacini, Farini, Minghetti, Ricasoli) seguirono i suoi indirizzi: Laicizzazione dello Stato, liberismo, accentramento amministrativo, rispetto delle garanzie statutarie Destra moderata e liberale Vecchia Sinistra piemontese (De Pretis) Sinistra ex democratica (Crispi, Cairoli) e poi: Sinistra radicale (Bertani e Cavallotti) Suffragio universale, decentramento amministrativo, completamento dell unità

La Destra storica al governo Mantenimento del suffragio ristretto (saper leggere e scrivere e pagare 40 lire di imposte) Scelta accentratrice e unificazione legislativa ed economica Legge Casati creava un sistema scolastico nazionale e stabiliva l obbligatorietà dell istruzione (ma a carico dei comuni) Legge Rattazzi: comuni governati da un consiglio elettivo (suffragio ristretto) e un sindaco di nomina regia L investimento infrastrutturale: le ferrovie da 2000 km a 6000 km nel primo decennio Le comunicazioni favoriscono l agricoltura, in particolare le colture specializzate (presenti anche al Meridione) Politica fiscale rigorosa e impopolare: tassa sul macinato Liquidazione dell asse ecclesiastico Corso forzoso della moneta (1867) 1875, il pareggio di bilancio

Il completamento dell Unità Iniziativa dei democratici: 1862 Garibaldi bloccato sull Aspromonte 1864 convenzione con la Francia sull intangibilità dello stato pontificio. Le truppe francesi lasciano Roma. La capitale spostata a Firenze 1866 alleanza con la Prussia bismarckiana: acquisizione del Veneto nonostante le sconfitta di Custoza e di Lissa 1867 Nuova iniziativa garibaldina, intervento francese e sconfitta di Mentana 1870 guerra franco-prussiana: Roma diventa capitale

Il Meridione Ignoranza e incomprensione della classe dirigente unitaria della realtà del paese Repressione del brigantaggio: una guerra civile che impiegò 120 mila uomini (metà dell esercito italiano). Stato d assedio (1862) e Legge Pica (1863) numero di morti? Un quesito ancora aperto Stato d assedio a Palermo, 1866 1877-84 Inchiesta Jacini sull agricoltura italiana La Questione Meridionale: Giustino Fortunato, Francesco Saverio Nitti, Salvemini

La questione Meridionale Giustino Fortunato: Il Mezzogiorno è povero (contro la tradizionale visione del paradiso abitato da diavoli). L unità evita al Meridione un destino balcanico o africano Pasquale Villari: i problemi del Sud nelle Lettere Meridionali Inchiesta in Sicilia di Sidney Sonnino e Leopoldo Franchetti Francesco Saverio Nitti: drenaggio di capitali meridionali (fisco, credito) e protezionismo favoriscono alcuni settori produttivi (siderurgia, zucchero, grano etc) favorendo lo sviluppo settentrionale e il sottosviluppo meridionale. Necessario un intervento riequilibratore dello Stato Gaetano Salvemini: auspica un alleanza tra contadini del Sud e operai del Nord contro la grande borghesia agraria che si avvantaggiava del dazio sul grano

La Sinistra storica al potere e il consolidamento delle basi dello Stato 1876 Governo Minghetti in minoranza sulla statizzazione delle ferrovie Governo De Pretis e la breve stagione delle riforme: 1877 Legge Coppino: si estendo l obbligo scolastico a 9 anni 1882 Ampliamento del suffragio: ventunesimo anno di età, sapere leggere e scrivere o censo (7% della popolazione). Elezione del primo socialista nello stesso anno, Andrea Costa Il trasformismo e la fine del bipolarismo: un grande centro che emarginava le ali estreme, soprattutto a sinistra 1882 Triplice alleanza (dopo le delusioni del Congresso di Berlino e della conquista francese di Tunisi): garanzie nei Balcani e in Marocco e Tripolitania (1887)

Società ed economia Crisi agraria degli anni 80: abbassamento dei prezzi dei prodotti agricoli (eccetto per i prodotti che non subivano la concorrenza d oltreoceano) Prime ondate migratorie verso l America: ultimo ventennio con una media di 300 mila partenze e tra il 1881 e il 1901. In totale 2 milioni di persone 1878 primi dazi doganali a protezione dell industria 1884 Industrie siderurgiche di Terni con l aiuto dello Stato Nascita delle prime società di mutuo soccorso (mazziniane) Si organizzano i primi nuclei socialisti e anarchici (Carlo Cafiero, Andrea Costa, Errico Malatesta) 1887-1893 prime federazioni di mestiere e prime Camere del Lavoro Primi scioperi bracciantili nella pianura padana, 1884-85 1892 Nascita del Partito dei Lavoratori Italiano poi PSI Il fronte cattolico e il non expedit del 1874 (eccetto per le elezioni amministrative) 1878 Leone XIII e la Rerum Novarum (1891: impegno sociale e base di massa)

1887 Svolta protezionistica Crescita dei settori protetti

Francesco Crispi, la modernizzazione dello Stato e la repressione Succede a De Pretis, ex garibaldino proveniente dalla sinistra, ma ben visto dai conservatori per il suo stile autoritario (era ministro degli interni nel precedente governo) Presidente del Consiglio, ministro degli esterni e dell interno. Modernizzazione ed efficientismo 1888 Legge comunale: allargamento del diritto di voto nei comuni ed elettività dei sindaci 1889 codice Zanardelli: abolizione della pena di morte, non negava il diritto di sciopero 1889 legge di PS: ampi poteri discrezionali di polizia (domicilio coatto). Duri interventi contro socialisti, cattolici e irredentisti repubblicani Legge Crispi del 1890 sul sistema di assistenza e beneficenza, nascono le IPB. Laicizzazione dello Stato La politica coloniale dopo l episodio di Dogali (1887). 1889 Trattato di Uccialli e1890 colonia Eritrea. L opposizione parlamentare all impresa ne causa le dimissioni (1891)

Lo scandalo della Banca Romana, Intreccio tra politica e sistema finanziario, gravi irregolarità contabili. Giolitti si dimette e Crispi ritorna al potere. Legge istituiva della Banca d Italia 1893-94 Fasci Siciliani. Stato d assedio proclamato nel 1894 poi esteso alla Lunigiana 1894 Leggi anti-anarchiche, limitazione alla libertà di stampa e associazione. Messa fuori legge del PSI I Socialisti si alleano con la sinistra democratica ed eleggono 12 deputati nelle politiche del 1895 1895 si riprende la penetrazione dell Etiopia, massacro dell Amba Alagi 1896 sconfitta di Adua e dimissioni La crescita dei movimenti popolari e le tensioni sociali e politiche rendono plausibile per alcuni settori conservatori una svolta autoritaria 1898 repressione dei moti del pane e tentativo del governo Pelloux di far approvare leggi anti democratiche Assassinio di Umberto I ed elezioni del 1900

La svolta liberale giolittiana. Le riforme Allargamento delle sue basi e nuove funzioni dello Stato Creato il Consiglio Superiore del Lavoro: organo consultivo per la legislazione sociale Legge sulla municipalizzazione dei servizi pubblici Norme contro il lavoro minorile e femminile nell industria; riposo settimanale Legislazione sull assicurazione per la vecchiaia (volontaria) e sugli infortuni sul lavoro

1904 Leggi speciali sul Mezzogiorno : stanziamenti statali, agevolazioni fiscali e creditizi. Creazione del polo siderurgico di Bagnoli 1904-5 Statizzazione delle ferrovie; statizzazione della rete telefonica; 1909 (Governo Luzzatti) Legge Daneo Credaro. Lo Stato si fa carico delle spese legate all istruzione, obbligo scolastico a 12 anni 1912 Suffragio universale maschile 1912 Legge sul monopolio statale delle assicurazioni sulla vita (fondo per le pensioni di invalidità e vecchiaia)

Salari e sindacati Fondazione e rifondazione di Camere del Lavoro Crescono le organizzazioni di categoria con 240 mila iscritti all inizio del secolo Creata la Federterra con quasi 200 mila iscritti nella pianura padana Aumentano gli scioperi e i salari aumentano per tutto il quindicennio: + 35% (retribuzioni reali) e + 50% per i salariati agricoli. Riformisti e rivoluzionari tra i socialisti Riformisti favorevoli alla collaborazione con la borghesia progressista (Turati, Treves, Pramploni, Bissolati) per il miglioramento delle condizioni della classe operaia Intransigenti, molti si avvicinano al sindacalismo rivoluzionario. Diventano maggioranza nel 1904 e poi di nuovo nel 1912 1904 sciopero generale nazionale dopo l eccidio dei minatori Buggerru 1906 nasce la CGL controllata dai riformisti

Sviluppo industriale Tra il 1896 e il 1907 tasso media di crescita del 6,7% Tra il 1896 e il 1914 produzione industriale raddoppiata e la quota dell industria nel PIL passa dal 20% al 25% Reddito pro-capite aumenta del 30% nel primo quindicennio Crescita delle città, sviluppo dei servizi pubblici, prime iniziative di edilizia popolare Slancio industriale nei settori protetti (siderurgia, cotoniero) e in alcuni non protetti come quello chimico e meccanico trainato dalla crescita Ruolo delle banche miste (Banca commerciale e Credito Italiano) che drenano il risparmio per investimenti a medio e lungo termine Slancio dell industria elettrica, da 100 milioni di kilowatt ora del 1898 a 2 miliardi e mezzo nel 1914 Rimane il divario con l Europa avanzata con un reddito pro capite che è la metà di quello britannico L Italia è ancora un paese rurale con alto tasso di analfabetismo e imponenti flussi migratori, 8 milioni nel primo quindicennio

Il divario Nord-Sud Si allarga in questi anni il divario tra le aree del Paese: l industria si concentra al Nord con il 57% degli addetti e il 25% nel Meridione L agricoltura settentrionale si modernizza sfruttando la fase protezionistica Analfabetismo diffuso al Sud, nel 1911 era al 60% contro il 15 del Nord. Nell Europa più avanzata apparteneva al passato Leggi speciali per il Sud: acquedotto pugliese (1905); stabilimenti dell Ilva a Napoli; sostegno all agricoltura lucana e calabrese;

Politica estera 1911 Impresa in Tripolitania e Cirenaica e avvicinamento a Francia e Gran Bretagna. Nascita dell Associazione Nazionalista italiana, ma favorevoli anche: settori socialisti riformisti e cattolici, media borghesia e ambienti finanziari e industriali Trattato di Losanna ottobre 1912, resa ottomana: annessione di Tripolitania, Cirenaica e Dodecaneso La resistenza delle popolazioni libiche durerà per decenni

La crisi del giolittismo Settimana rossa del 1914 Incapacità di Giolitti nel mediare tra le nuove forze che si impongono: cattolici, socialisti, nazionalisti Polarizzazione del sistema politico Il fronte anti giolittiano diventa sempre più ampio e trasversale: da Salvemini ad Albertini, da Sonnino ai socialisti rivoluzionari (Mussolini)