La Cooperazione Sociale tra tecnologia, cure e solidarietà

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ICT&ACTIVE AGEING: PROGETTI E NUOVE TECNOLOGIE PER LO SVILUPPO E IL SOSTEGNO DELL E-HEALTH E DELL INVECCHIAMENTO ATTIVO La Cooperazione Sociale tra tecnologia, cure e solidarietà Mario Monge "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 1

Il Sol.Co. dal 1985 al servizio del territorio Il Sol.Co. - Solidarietà e Cooperazione è Onlus è nato nel 1985 opera ai sensi della Legge 381/1991 che ha disciplinato le Cooperative Sociali associa 47 cooperative sociali nella Regione Lazio che si occupano di: servizi sanitari, socio-assistenziali, educativi soprattutto a livello di territorio attività di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 2

Il ruolo storico della cooperazione sociale Legge 381/91: La cooperazione sociale unico soggetto privato in Italia al quale sono state assegnate finalità pubbliche: il benessere dei cittadini con particolare riguardo a quelli più svantaggiati, siano essi minori, disabili, anziani, ammalati, non autosufficienti. "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 3

Uno degli Obiettivi del SSN: continuità assistenziale 24 ore su 24 «La richiesta di continuità dell assistenza da parte dei cittadini nell'arco delle 24 ore, sette giorni su sette, rappresenta una priorità assoluta. Il rapporto di fiducia tra cittadini e SSN si basa essenzialmente sulla capacità di esserci e di esserci nel modo giusto, quando serve. In altre parole il nostro obiettivo è quello di costruire e garantire una offerta adeguata di assistenza sul territorio, il più vicino possibile al domicilio e in grado di rispondere ai nuovi bisogni di assistenza: un vero e proprio secondo pilastro della sanità pubblica da affiancare all ospedale». Ministro della Salute 13 febbraio 2007 - Costituzione della Commissione Nazionale delle cure primarie "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 4

Le malattie croniche: complessità e disagio della famiglia Nell'ultimo decennio è aumentato l'interesse per le malattie croniche sia per la loro complessità sia per il profondo disagio che coinvolge il malato e tutti coloro che se ne prendono cura. Oltre 25 milioni di persone in Italia ne soffrono: diabete, l'ipertensione, l'alzheimer, il Parkinson, malattie cardiovascolari, l'obesità, ecc. Non riguardano solo gli anziani, basti pensare che circa 8 milioni di pazienti sono giovani tra i 6 e i 44 anni "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 5

Ospedale e territorio: il ruolo fondamentale della comunità Le malattie croniche, sono malattie che gli interventi medici attuali possono solo controllare ma non curare Poiché tale forma di patologia diventa sempre più comune, il sistema medico attuale non può sopravvivere senza un alleanza organizzata con la comunità R. Bengoa Dipartimento della Sanità e Malattie Croniche Ginevra: OMS, 2001 - Il problema "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 6

Tre scelte fondamentali 1. Il Territorio 2. La Continuità assistenziale 3. L innovazione e la sperimentazione nei servizi socio-sanitari di territorio "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 7

Scelta 1 Il Territorio (a) In molti campi dell'intervento sociale l'innovazione della cooperazione sociale è consistita nell'avvicinare il disagio al territorio: dagli istituti per minori e disabili alle comunità alloggio, dagli interventi residenziali al sostegno alle famiglie, dagli interventi di sicurezza ed esclusione all inclusione sociale e lavoro. "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 8

Scelta 1 Il Territorio (b) Il territorio è dunque il luogo della presa in carico comunitaria del problema valorizzato e responsabilizzato, sollecitato e chiamato in causa per contribuire alla soluzione. "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 9

Scelta 1 Il Territorio (c) Questa formula, che si è rivelata vincente nel settore socio assistenziale è oggi proposta in quello della tutela della salute La maturità raggiunta consente oggi di mettere le specificità della cooperazione sociale a disposizione di una strategia di tutela della salute che da tempo aspira ad avvicinare la sanità al territorio e al cittadino. "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 10

Scelta 2 la Continuità assistenziale (a) Appropriatezza degli interventi sanitari e assistenziali, con conseguente riduzione delle liste di attesa Accessibilità ai servizi da parte dei cittadini, attraverso la realizzazione di un sistema integrato domiciliare, semiresidenziale e residenziale in grado di affrontare le differenti necessità del paziente Riduzione dell ospedalizzazione impropria ritardando l istituzionalizzazione, generando una diminuzione del numero e dei tempi di ricovero "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 11

Scelta 2 la Continuità assistenziale (b) Relazionalità della cura da sviluppare con l introduzione di servizi sanitari ed assistenziali dalla prevenzione / educazione alla salute, ai presidi postospedalizzazione Introduzione di indicatori e standard nella assistenza sanitaria territoriale Valorizzazione del ruolo degli operatori impegnati nei servizi del territorio L uso più massiccio della tecnologia Nel lavoro domiciliare/territoriale "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 12

Scelta 2 la Continuità assistenziale (c) Si tratta quindi di promuovere progetti di continuità assistenziale integrati tra Aziende sanitarie, Enti locali competenti per territorio, Medici di medicina generale, Consorzi e cooperative sociali Associazionismo di rappresentanza Alleati per la gestione delle risorse territoriali. "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 13

Scelta 2 la Continuità assistenziale (d) La cooperativa sociale è in grado di: offrire le necessarie prestazioni infermieristiche, di fisioterapia e di assistenza domiciliare; consegnare a domicilio i farmaci e ne verifica la corretta somministrazione; supportare il nucleo familiare sia da un punto di vista psicologico, sia dal punto di vista della formazione relativamente alle cure da somministrare ed all utilizzo dei presidi sanitari necessari; registrare e rendere disponibili al medico determinati parametri sull andamento della patologia; "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 14

Scelta 2 la Continuità assistenziale (e) La cooperativa sociale potrebbe inoltre: mantenere i rapporti con altri servizi (es. servizi socio assistenziali comunali-municipali-circoscrizionali) dove necessario; essere reperibile su chiamata, per consulenza telefonica o per semplice necessità di ascolto; accompagnare il paziente o svolgere domiciliarmente ove possibile le analisi prescritte dal medico di medicina generale e/o si rapporta con i presidi ambulatoriale ove le analisi vengono svolte; supportare la famiglia negli aspetti burocratici relativi al rapporto con il sistema sanitario; "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 15

Scelta 3 L innovazione e la sperimentazione nei servizi socio-sanitari di territorio (a) Di che cosa si parla? Di un insieme di attività organizzate in aree specifiche di intervento profondamente integrate fra loro in cui si realizza la presa in carico del cittadino per tutte le attività socio-sanitarie che lo riguardano Un nuovo progetto di medicina del territorio Ospedale domiciliare "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 16

Scelta 3 L innovazione e la sperimentazione nei servizi socio-sanitari di territorio (b) Di che cosa si parla? Di strutture polivalenti in grado di erogare materialmente l insieme delle cure primarie e di garantire la continuità assistenziale con l ospedale e le attività di prevenzione. Nelle quali lavorano insieme il personale del distretto tecnicoamministrativo, infermieristico, della riabilitazione, dell intervento sociale, i medici di base con il loro studio associato, gli specialisti ambulatoriali. "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 17

Verso quale modello? Si parla di UCCP (Unità complessa di cure primarie) Case della salute Medicina di base associata Noi pensiamo all operare sinergico della cooperazione sociale con la medicina generale e le strutture sanitarie finalizzato a: migliorare la qualità della vita delle persone residenti, in particolare quelle in stato di non autosufficienza, temporanea o definitiva, parziale o totale e che necessitano di assistenza complessa. aumentare l efficienza della rete territoriale dei servizi socio-assistenziali "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 18

L innovazione: una sfida per evolvere e cambiare Per fare questo salto qualitativo serve importare tecnologia nel sistema di Assistenza domiciliare attuale. Il sistema di assistenza domiciliare deve evolvere acquisendo nuove competenze necessarie a gestire i servizi complessi che saranno sempre di più affidati al territorio. La cooperazione sociale accetta la sfida. Vuole essere uno dei partner capace di formare i propri operatori alle nuove tecnologie e di importare tutta la tecnologia necessaria per tenere il più possibile i pazienti al proprio domicilio Per alzarne il più possibile la qualità della vita "Capitale Conoscenza" Roma, 07.06.2012 - Mario Monge 19