Convegno CODAU. Oltre il finanziamento pubblico: le opportunità di autofinanziamento delle Università. Nuovi servizi per nuovi bisogni



Documenti analoghi
ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

RELAZIONE SUI RISPARMI DI SPESA 2013 CONSEGUENTI ALL ADESIONE A CONVENZIONI CONSIP E A CONVENZIONI STIPULATE DA ALTRE CENTRALI DI COMMITTENZA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

UNI CEI Certificazione dei servizi energetici

FORMAZIONE E PUBBLICA SEGI REAL ESTATE SEGI REAL ESTATE

Avv. Marinella Baldi Consulente MUVITA

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

Le fattispecie di riuso

Figura Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

GLOBAL SERVICE FACILITY MANAGEMENT

Trasforma l energia del sole in energia produttiva

OTTIMIZZAZIONE ED ABBATTIMENTO COSTI

FACILITY MANAGEMENT :

Energy Management DI PRIMO LIVELLO

Progetto di riqualificazione energetica immobili pubblici attraverso il contratto Rendimento energetico Il caso di Busseto

INDICE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO

EnErgia particolare.

COMPANY PROFILE. ENERGY SERVICE COMPANY

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

Comune di San Martino Buon Albergo

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

Indice. pagina 2 di 10

il facility management da un altro punto di vista

PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE. Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia

Evoluzione Energetica. La selezione naturale del risparmio energetico

Le Energy Saving Companies (ESCO) e la produzione di energia da fonti rinnovabili

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

PIANO DEGLI INTERVENTI

Servizi alle aziende. Chiavenergia. Professionisti per l'ambiente

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Come i modelli GBE FACTORY rientrano nello spirito delle ESCO

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

E f f i c i E n z a EnErgEtica

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014

D.5 Energy Manager. Controllo Utilizzazione Energia. Energy Manager TEE. Regolamenti Edilizi ESCO. Mobility Manager

1- Corso di IT Strategy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale

nuovo progetto in franchising

M U L T I F A M I L Y O F F I C E

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Export Development Export Development

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

L esperienza dell Università di Bologna

Il ruolo delle ESCO nella politica energetica degli enti locali

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

THS: un idea semplice, per un lavoro complesso.

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

Circolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Auditorium Parco della Musica di Roma: la gestione di una macchina culturale

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

Business Plan Sostenibilità economico-finanziaria

Proposta di collaborazione

ALLEGATO 2 - Schema di relazione tecnico-economica del progetto di investimento

ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO CNA ROMA

Outsourcing. 1. Orienta Direct Software

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

CRISTOFORETTI SER S.r.l. Geom. Davide Gualdi Area Manager Friuli Venezia Giulia

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

Diamo Energia All innovazione

Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

La valorizzazione della ricerca e la costituzione di imprese innovative

LEADERSHIP,KNOWLEDGE,SOLUTIONS, WORLDWIDE SEGI REAL ESTATE

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori

L esperienza ENEA nell efficienza energetica

Regione Autonoma della Sardegna

mo sarà pur meglio che ci pensino loro.

Progetto co-finanziato dall Unione Europea. 7 Convegno

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

Le logiche di azione delle Esco nel settore

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare

Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica

Esperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro

Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese

1. Nuovi e già vecchi 2. In classe A si vive meglio 3. L edilizia da riqualificare 4. I vantaggi dei cappotti termici 5. Anche le archistar devono

CHI SIAMO ESTRA ENERGIE S.R.L. È LA SOCIETÀ DEL GRUPPO ESTRA ATTIVA SUL MERCATO DELLA VENDITA DI GAS NATURALE ED ENERGIA ELETTRICA.

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

DISCIPLINARE DI GARA

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE

Diagnosi Energetica: da obbligo normativo ad opportunità

Chi siamo. vettori energetici (elettrico, termico ed energia prodotta da fonti tradizionali e rinnovabili) presenti nelle aziende pubbliche e private.

Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento*

Transcript:

Venezia, 23 settembre 2006 Convegno CODAU Oltre il finanziamento pubblico: le opportunità di autofinanziamento delle Università Nuovi servizi per nuovi bisogni Un cordiale saluto a tutti i presenti Siamo giunti alla sessione finale di questo Convegno nell ambito della quale verranno individuati ed analizzati i Nuovi servizi per (i) nuovi bisogni, sempre nell ottica di andare oltre il finanziamento pubblico, indagando le opportunità di autofinanziamento delle Università oppure ottimizzando la spesa ed i processi decisionali che la presiedono. In tale prospettiva si è convenuto con i colleghi della Giunta del CODAU, tenuto conto della recente esperienza del progetto Good Practice 2005 cui ha partecipato anche l Università La Sapienza, di esporre alcuni casi che possono costituire un riferimento di qualità (laddove apprezzati e condivisi) perché rappresentano un servizio differente o una modalità differente di realizzare il servizio. Dopo tale premessa mi appresto a illustrare sinteticamente due possibili casi che presentano, a mio parere, interessanti spunti di innovazione. Sono riferiti entrambi agli approvvigionamenti e più esattamente : a) agli approvvigionamenti di mobili e arredi b) agli approvvigionamenti di risorse energetiche. 1

a) In relazione al primo caso, è necessaria una considerazione preliminare di carattere politico che porrò come problema irrisolto e sul quale sarebbe opportuno un minimo di approfondimento: il rapporto tra l esigenza di accentramento di alcune attività per realizzare economie di scala e l esigenza di autonomia gestionale costantemente e fortemente rivendicata dalle articolazioni organizzative delle Università (Facoltà/Dipartimenti, Centri di Ricerca e di Servizi). ϖ La Sapienza ha partecipato, nel maggio 2001, alla sperimentazione di un progetto - Gara per la fornitura del servizio di gestione integrata (Global Service) degli immobili per l Università La Sapienza - avviato dal Ministero delle Finanze con il supporto della CONSIP S.p.A. e volto alla razionalizzazione della spesa nelle Università, che ha portato alla stesura di un capitolato speciale d appalto, di durata quinquennale, avente ad oggetto un insieme di servizi e finalizzato alla migliore cura, conservazione e recupero del proprio patrimonio immobiliare e mobiliare. In particolare, i servizi da affidare erano i seguenti: - manutenzione edilizia - pulizie - nettezza urbana - disinfestazione e derattizzazione - manutenzione delle aree verdi - trasporti e facchinaggio - custodia e guardiania - gestione integrata del global service. Si trattava di un progetto fortemente innovativo, che rappresentava per l Ateneo l opportunità di riformulare, in funzione di un più ampio controllo di gestione e 2

di redditività, un insieme di servizi ed attività già esternalizzate negli anni precedenti e gestite solo dal punto di vista del controllo dell efficienza. Il modello di Global Service progettato presentava, altresì, caratteristiche di modularità e flessibilità atte ad una realtà articolata e in divenire quale quella de La Sapienza, all interno dello scenario dell attuazione del decentramento dell Università in Atenei Federati. L esistenza di un unico punto di riferimento, qualificato dal punto di vista manageriale, che si sarebbe venuto a creare con il Global Service, avrebbe comportato un insieme di vantaggi convergenti verso l ottimizzazione dell efficacia e dell efficienza delle attività manutentive e di Facility Management. Il Consiglio di Amministrazione, però, dopo alcuni rinvii della questione, nel maggio 2003 deliberò, per il suddetto e irrisolto problema politico, di non procedere più alla realizzazione del progetto. ϖ Attualmente La Sapienza, in ossequio agli stessi principi ispiratori del vecchio progetto, sta procedendo all affidamento di un contratto quadro, di durata quadriennale, che ha ad oggetto la fornitura con posa in opera di attrezzature didattiche, di arredi per aule magne, aule, aule didattiche speciali, laboratori, uffici, spazi comuni, con servizi connessi, quali quello di supporto alla progettazione, di garanzia e assistenza, di call center e di reportistica. In buona sostanza, una sorta di Global Service sugli arredi e suppellettili, che preveda la possibilità per tutti i Centri di Spesa de La Sapienza di utilizzare il contratto quadro, nel tentativo di conseguire, in tale ambito, quegli obiettivi che l Amministrazione si era prefissata nel più ampio progetto elaborato con la CONSIP S.p.A. 3

Si ritiene, in tal modo, di poter ottenere dei vantaggi che, seppure limitati, dato il differente e meno economicamente rilevante oggetto del contratto rispetto a quelli del Global Service, saranno parimenti importanti. È opportuno evidenziare alcuni dati relativi al progetto quadro: 624 articoli in gara 3.300.000,00 euro + IVA quale importo complessivo presunto (a base gara) 4 anni di durata contrattuale. Sinteticamente i vantaggi e i risparmi attesi si possono così elencare: Le economie di scala conseguenti all aggregazione della domanda. Tali economie sono determinate dalla possibilità per le imprese di contenere, a fronte della garanzia di un contratto quadro, i propri utili e di ridurre le spese generali. Il risparmio atteso sul prezzo dei prodotti è del 10%. La diminuzione dei costi amministrativi legati all espletamento delle gare e alla gestione dei fornitori. Per i 4 anni di validità del contratto quadro si economizzano almeno 6.600 ore di attività lavorativa che, rapportate percentualmente all ammontare dell appalto, consentono un risparmio stimato del 4,5%. Il sistema informativo (hardware e software) previsto nell accordo quadro a carico dell aggiudicatario permette il controllo capillare dei flussi di spesa, flussi che è possibile monitorare per tipologia di prodotti e di utenti (Facoltà, Dipartimenti, Centri di Ricerca e di Servizi, Uffici, ecc.). Il valore complessivo di tale sistema, rapportato percentualmente all ammontare dell appalto consente un risparmio stimato del 2%. L esistenza di un unico interlocutore (ditta aggiudicataria), la durata quadriennale dell accordo quadro, il sistema informativo, il servizio postvendita, la garanzia pluriennale ed il call center (per la gestione dei reclami) consentono all Amministrazione il controllo dell intera filiera, e quindi, 4

l innalzamento nel tempo del grado di qualità dei prodotti e dei servizi stessi. I prezzi vincolati per tutta la durata dell appalto. Il beneficio di tale scelta consente il recupero dell inflazione cosiddetta nascosta. Considerato che i listini dei prezzi vengono di norma adeguati annualmente al rialzo del 4 o 5%, si può ottenere un risparmio, al netto dell adeguamento previsto dalla legge per i soli materiali, calcolato percentualmente sull ammontare dell appalto, del 2% percento annuo, per un totale dell 8%. La possibilità di scomporre e di riconfigurare il parco arredi in nuovi o diversi spazi. In sintesi ed in definitiva, il vantaggio più rilevante è rappresentato dalla possibilità di approvvigionamento totale degli arredi in base ai fabbisogni qualitativi e quantitativi dell Ateneo e di costruire un database sugli approvvigionamenti relativo all Università La Sapienza e alle sue articolazioni organizzative. La criticità di tale servizio, che rappresenta anche la sfida da vincere, consiste nel superamento del problema politico, già accennato, del dualismo tra l esigenza di accentramento e quella di autonomia gestionale delle strutture. 5

b) Per quanto riguarda il secondo caso, vorrei menzionare le attività in corso per l approvvigionamento di risorse energetiche, cioè: 1. la realizzazione di un Programma Energia per La Sapienza, finalizzato alla costituzione delle cosiddette isole energeticamente autonome. Il programma, iniziato un anno fa, prevede la costituzione di una rete composta di nodi e maglie dove ogni nodo produce e distribuisce energia attraverso le maglie. Ad ogni nodo è interconnessa una fonte di energia NON tradizionale, cioè centrali di produzione dell energia che utilizzano fonti rinnovabili (come il solare) o assimilate alle rinnovabili (come la cogenerazione). Questo schema è teoricamente espandibile a porzioni di territorio sempre più vaste. Il compito istituzionale delle Università che prevede sperimentazioni e innovazioni tecnologiche come risposta a sollecitazioni nel settore della ricerca da un lato e la sua importanza sul territorio dall altro, impongono a La Sapienza la necessità di indicare soluzioni sostenibili ai problemi energetici utilizzabili anche per la città. Infatti, La Sapienza con le sue 21 Facoltà ed i suoi 114 Dipartimenti può essere considerata un grande laboratorio dove poter sperimentare soluzioni per un futuro energetico della città e dell intero Paese. Parte fondamentale del programma riguarda la realizzazione di una rete di produzione, distribuzione e utilizzazione dell energia a servizio della Città universitaria che rappresenta, dal punto di vista energetico, una significativa concentrazione di utenze (più di 1.000.000 di m 3 ) che richiedono rilevanti quantitativi di energia (20.000 MWhe/anno e 8.000 MWht/anno, per complessivi 5.200 TEP) 1. 1 MWhe: megavattora elettrici; 20.000 MWhe corrispondono a 20 milioni di kilovattora (kwh) MWht: megavattora termici; 8.000 MWht corrispondono a 8 milioni di kilovattora (kwh) 6

Su tale programma sono stati richiesti e ottenuti finanziamenti, pari a quasi 2 milioni di euro, dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal Servizio Integrato Infrastrutture e Trasporti e dalla Regione Lazio, che hanno consentito di eseguire alcune opere impiantistiche inserite nel programma, che risultano essere i primi esempi, assolutamente innovativi, in Italia. È in corso, infatti, il primo intervento consistente nella realizzazione della prima isola energetica, finanziata dal Ministero dell Ambiente con un contributo pari a 400.000 euro. L isola sarà alimentata da una microturbina ed ultimata entro la fine dell anno, con una sperimentazione condotta in gemellaggio con l Università cinese di Tongji, che realizza a Shangai una configurazione parallela di trigenerazione. La trigenerazione, ricordo, è la produzione combinata e contemporanea di energia elettrica, termica e frigorifera; soltanto questa parte del sistema comporterà per l Università un risparmio annuo sulla bolletta energetica di 35.000 Euro e consentirà di evitare l immissione in atmosfera di 100 tonnellate di CO 2. Il secondo intervento, pure già iniziato, prevede la realizzazione di un sistema di cogenerazione (produzione combinata e contemporanea di energia elettrica e termica) nella Facoltà di Ingegneria, che si trova all esterno della Città universitaria e dove verrà realizzata un isola decentrata. Il risparmio annuo previsto è di circa 60.000 euro. Il terzo intervento, pure finanziato, che dovrebbe essere completato entro la fine del 2007, rappresenta un intervento sul quale vengono riposte molte aspettative sul futuro della generazione di energia e che dovrebbe aiutare a risolvere il problema dell approvvigionamento energetico: l utilizzo delle cosiddette celle a combustibile. TEP: tonnellate equivalenti di petrolio (è un unità di misura che viene usata convenzionalmente per misurare in maniera sintetica varie forme di energia primaria; in questo caso comprende sia i kilovattora elettrici che termici). 7

2. Inoltre è in corso di elaborazione un capitolato speciale d appalto per i servizi energetici (Facility Management). Questa attività è inserita nel programma complessivo riguardante l autofinanziamento o finanziamento con fondi non pubblici. La Sapienza vuole bandire un appalto finalizzato alla stipula di uno specifico contratto per la fornitura di servizi energetici. In particolare tale appalto prevede: la fornitura di un servizio di consulenza gestionale al fine sia di ottimizzare l'utilizzo delle risorse sia di massimizzare il livello di servizio, l'erogazione di servizi di gestione energetica (Facility Management), la realizzazione di lavori (installazione di impianti) per il risparmio energetico, con un approccio che si traduce in un contratto di risultato. Il relativo controllo, dunque, non avviene più solo sulle singole attività operative, ma anche e soprattutto sul risultato. La concezione di una gara rivolta ad ottenere il predetto servizio di gestione integrata presenta una serie di vantaggi così sintetizzabili: lo svincolo da attività "non core business" per l'università, la valorizzazione del patrimonio immobiliare, la possibilità di far fronte tempestivamente a variazioni normative grazie alle competenze integrate dell'assuntore, la possibilità di operare a costi certi e programmabili in funzione delle mutevoli esigenze e necessità, la centralizzazione presso un unico referente di tutte le attività ausiliarie, la possibilità di realizzare economie di risorse sia finanziarie sia umane. 8

3. Vorrei, infine, esporre brevemente una proposta avanzata dal nostro Energy Manager, il Prof. Livio de Santoli, che riguarda la costituzione di una struttura ESCO (Energy Service Company). La costituzione di una ESCO, anche come spin-off accademico 2 dell Ateneo, per la predisposizione di servizi energetici integrati, permette di migliorare l efficienza energetica con costi autofinanziati direttamente dai benefici ottenuti. Le ESCO sono società che forniscono ai propri clienti (in genere utenti con significativi consumi di energia) un insieme di servizi integrati per la realizzazione ed eventuale successiva gestione di interventi per il risparmio energetico, garantendone i risultati ed i risparmi promessi, eventualmente anche finanziando l intervento. Le attività possono essere svolte dalle ESCO in toto o in parte, sia direttamente che subappaltando alcune delle attività, sempre però assumendosene la piena responsabilità. Le ESCO possono essere anche agenzie energetiche pubbliche o a capitale misto pubblico/privato. La proposta si suddivide in due fasi: la prima riguarda la costituzione di una società di capitali di tipo unipersonale (100% di azioni di proprietà de La Sapienza) trasformando un servizio attualmente esistente all interno dell Università (Servizio di Ateneo per l Energia) che già svolge alcune funzioni tipiche della ESCO. In una seconda fase, per la realizzazione dell obiettivo relativo all ottenimento di finanziamenti esterni anche attraverso la realizzazione e 2 Spin-off (gemmazione): imprese nate come filiazione di altre imprese, centri di ricerca o enti di altra natura. Spin-Off accademici: imprese che nascono come filiazione dell'università, dalla quale saranno poi destinate a staccarsi e a seguire un percorso proprio. Sono quelle società di capitali aventi come scopo l'utilizzazione imprenditoriale, in contesti innovativi, dei risultati della ricerca universitaria e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. 9

l installazione di impianti per il risparmio energetico e l uso razionale dell energia, può essere utilizzato lo strumento della costituzione degli spinoff accademici, recentemente regolamentati anche all interno de La Sapienza. La partecipazione de La Sapienza in aziende di diritto privato crea un collegamento concreto tra Ateneo e mondo dell'imprenditoria. Nella proposta complessiva si potrebbe quindi prevedere la costituzione di una società mista che aggreghi anche quelle competenze che non risultano essere svolte dall Amministrazione. Il coinvolgimento dell impresa privata e dell industria, per una quota pari almeno all 80%, si riferisce a tali ultime competenze, comprese quelle capacità finanziarie necessarie per fornire il finanziamento degli interventi che non sono immediatamente riconducibili ad alcune attività svolte all interno dell Ateneo. Il vantaggio di tale soluzione è da ricondursi ad un aumento dell efficienza energetica generale dell Ateneo in termine di riduzione dei costi di gestione, aumento del risparmio energetico e di riqualificazione impiantistica. L individuazione delle nuove modalità di intervento sono anche il frutto di autofinanziamenti conseguenti: ai notevoli benefici ottenuti, all applicazione della normativa energetica in vigore (mercato dei titoli di efficienza energetica). La delibera n. 103/03 dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas, e successive modifiche e integrazioni, tra l altro, definisce i criteri e le modalità per il rilascio dei titoli di efficienza energetica. In base alla predetta delibera, i soggetti specializzati, come le ESCO, a fronte degli investimenti sostenuti nell ambito del risparmio energetico, ottengono i titoli di efficienza energetica (certificati bianchi) negoziabili in apposito mercato, con conseguente ritorno economico. 10

Sottolineo che la spesa relativa al consumo di energia elettrica e termica dell Università La Sapienza è pari a circa 10.000.000 di euro/anno. Il risparmio medio conseguibile attraverso le iniziative descritte, una volta giunte a regime è del 10%-20% della spesa annua. CONCLUSIONI La programmazione dei fabbisogni è uno strumento ancora poco utilizzato nelle Pubbliche Amministrazioni ed anche nelle Università. La programmazione dei fabbisogni può essere visto come strumento di Governance più che di controllo finanziario, in virtù dell assetto autonomistico delle Università. Occorre sottolineare che il sistema di finanza derivata che prevede il trasferimento di risorse dallo Stato alle Università, aumenta l autonomia degli Atenei, corresponsabilizzando gli stessi nell utilizzo del budget unico mediante il quale conseguire obiettivi di contenimento della spesa. Infine vorrei citare, e concludo veramente, due importanti articoli pubblicati su Il Sole 24 ore relativi alle modalità di acquisizione dei fondi da parte delle Università americane, che fanno riflettere molto per la loro straordinaria capacità di interpretare il modo di essere autonomi e competitivi. 1) Primo articolo: A Stanford le idee sono miliardarie (Il Sole 24 ore del 26.05.2006). L Università di Stanford, come è noto, è stata fondata dal magnate delle ferrovie Leland Stanford nel 1891 con il dichiarato obiettivo di coltivare la ricerca applicativa. 11

L Università di Stanford ha creato un modello di partenrship tra Università e industria imitato in tutto il mondo. Questa Università ha dato i natali: a Google a Yahoo alla Hewlett Packard. Ha inventato: internet la risonanza magnetica la tac il sistema sonoro Dolby il modem. Vanta: 16 vincitori di un premio Nobel tra i professori di ruolo 1.200 imprese fondate da propri laureati e da propri professori 1.518 invenzioni realizzate a Stanford e registrate con brevetto. All interno del campus un intero edificio è occupato dall Office of Technology Licensing che offre assistenza legale, amministrativa, manageriale e finanziaria a studenti e professori che desiderano brevettare un invenzione, venderla o fondare una società propria. Il successo commerciale delle innovazioni tecnologiche, infatti, è ampiamente incoraggiato. Stanford ha reso milionari centinaia di studenti e professori senza chiedere molto in cambio e i milionari hanno ripagato con generosità quanto l Ateneo ha fatto per loro. 12

La missione di questa Università è stata sempre quella di formare cittadini cultured and useful (colti e utili). Fornisco alcuni dati relativi alla Stanford University: patrimonio: 12,2 miliardi di $ incrementato da donazioni studenti: 1.669 le matricole nell anno accademico 2005/2006 19.000 totale studenti 2) Secondo articolo: Chi vuol frenare Harvard superstar (Il Sole 24 ore del 04.08.2006). Nella classifica mondiale compilata dall Università Jiao Tong di Shangai fra i primi 25 Atenei 19 sono statunitensi. La maggior parte di queste Università non sono solo centri d istruzione, ma anche entità economiche indipendenti e sovrane. Espressione materiale di questa indipendenza e sovranità: endowment (letteralmente: donazione, lascito, sovvenzione), il patrimonio finanziario investito. L Università di Harvard, che si è sempre classificata nelle statistiche internazionali tra i migliori Atenei del mondo, risulta essere anche la più ricca, con un capitale investito di 25,9 miliardi di dollari. Negli ultimi anni il patrimonio finanziario delle Università americane è cresciuto moltissimo, quello di Harvard è passato da 4,8 a 25,9 miliardi di dollari. In questo boom hanno avuto un ruolo decisivo gli investimenti in hedge funds, private equity, venture capital 3 e proprietà immobiliari. 3 Hedge funds: letteralmente fondo che assicura la copertura. Si tratta di prodotti finanziari di investimento, fondi che mirano ad assicurare ai sottoscrittori un total return (rendimento assoluto) sul capitale investito (indipendente quindi dalle variazioni del mercato) attraverso strategie di investimento speculative diversificate. L'obiettivo è quello di massimizzare i profitti derivanti dall'investimento principale cercando di coprire il rischio che non vada a buon fine attraverso investimenti di copertura che impegnano una parte minore del capitale investito. Private equity: operazioni di investimento realizzate nelle fasi del ciclo di vita delle aziende successive a quella iniziale Venture capital (capitale di rischio): finanziamento dell avvio di nuove imprese. 13

Comunque, sia gli investimenti tradizionali che quelli alternativi trovano origine negli stretti legami tra le Università americane e i loro allievi e benefattori. Negli Stati Uniti non solo le Università rinomate, ma anche quelle meno importanti hanno istituito un ufficio permanente per i rapporti con gli ex allievi. Nell Università di Harvard è stata istituita la Harvard Development Company (HDC), il cui unico scopo è quello di gestire il patrimonio dell Università e che ha la sede a Boston nel palazzo della Federal Reserve Bank. L HDC ha avuto un ruolo rilevante nella crescita del patrimonio dell Università. Sarebbe utile avere il coraggio di trarre qualche spunto dalle esperienze delle Università statunitensi, pur con i dovuti distinguo determinati dalle differenze esistenti tra la Società americana ed europea, e non aver paura di percorrere strade alternative a quelle seguite finora. È chiaro ed opportuno ribadire, comunque, che l Università italiana è pubblica e deve restare pubblica con finanziamenti necessariamente ed essenzialmente pubblici, ma dobbiamo avere l intelligenza e la capacità di importare tutti i principi privatistici che possano rendere gli Atenei meno dipendenti proprio dai finanziamenti pubblici allo scopo di migliorare la qualità dei servizi erogati pur continuando ad assolvere prioritariamente sempre e comunque alla duplice finalità di didattica e di ricerca. 14