Quale modello di competizioni per lo sviluppo psicofisico dei giovani?

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Transcript:

I GIOVANI E LO SPORT DELLA MONTAGNA Valorizzare il talento nello sport di oggi Scuola Alpina Guardia di Finanza Predazzo venerdì 7 maggio 2010 Quale modello di competizioni per lo sviluppo psicofisico dei giovani? Mario Gulinelli Redattore capo SdS - Rivista di cultura sportiva

SPORT ETÀ ALL INIZIO DURATA DELL ALLENAMENTO (ANNI) DELL ALLENAMENTO CAMPIONE SPORTIVO Maschi Femmine CAMPIONE SPORTIVO DI CLASSE INTERNAZIONALE Maschi Femmine Corse di velocità 12-14 5-6 6-7 6-7 8-9 Corse di fondo 13-15 6-7 7-8 8-9 8-9 Nuoto: medie e lunghe distanze 8-10 6-7 7-8 7-8 9-10 Sci di fondo 13-15 6-7 7-8 8-9 10-11 Lanci (atletica leggera) 13-15 5-6 6-7 7-8 8-9 Pesistica 13-15 5-6 6-7 7-8 8-9 Pugilato 12-14 6-7 8-9 Vari tipi di lotta 12-14 6-7 8-9 Ginnastica artistica 6-9 6-7 7-8 7-8 10-11 Pallacanestro 12-14 7-8 8-9 9-10 10-11 Handball 12-14 7-8 8-9 9-10 10-11

SPORT VOLUME DI LAVORO NUMERO DELLE UNITÀ (ORE) DI ALLENAMENTO Campione Campione Campione Campione sportivo sportivo di classe sportivo sportivo di classe internazionale internazionale Corse di velocità 2000 3800 1200 2200 Corse di fondo 2600 5200 1800 3300 Nuoto: medie e lunghe distanze 2800 5400 2000 3200 Sci di fondo 2900 5500 1800 2900 Lanci (atletica leggera) 2300 4400 1600 2600 Pesistica 2400 4400 1500 2400 Pugilato 2000 3500 1200 2000 Vari tipi di lotta 2300 4000 1700 2800 Ginnastica artistica 2700 4200 1900 3000 Pallacanestro 2400 4500 1500 2500 Handball 2400 4500 1500 2500

La pratica intenzionale I settori critici Risorse Sovraccarico Motivazione Ericsson (1993)

Il modello di Platonov 1. la preparazione iniziale (dei principianti); 2. la preparazione preliminare di base; 3. la preparazione specializzata di base; 4. la massima realizzazione delle possibilità individuali (preparazione ai risultati più elevati); 5. il mantenimento di risultati elevati (di un elevato livello di capacità di prestazione).

Allenarsi a vincere Ragazze 18 + Ragazzi 19 + Sport di prestazione elevata Attivi tutta la vita Allenarsi a competere Allenarsi all allenamento Ragazze 15-21 ± Ragazzi 16-23 ± Ragazze 11-15 Ragazzi 12-16 Costruire capacità fisiche e mentali Alfabetizzazione motoria Imparare ad allenarsi Apprendere i fondamentali Partenza attiva Ragazze 8-11 Ragazzi 9-12 Ragazze 6-8 Ragazzi 6-9 Ragazze 0-6 Ragazzi 0-6 Abilità sportive fondamentali Abilità fondamentali di movimento

L allenamento di base L allenamento di base è la tappa della costruzione a lungo termine della prestazione sportiva nella quale inizia la formazione dei presupposti della futura prestazione sportiva di alto livello. Tali presupposti sono: le capacità fisico sportive (forza, resistenza, rapidità,mobilità articolare); le abilità motorie sportive (la tecnica) le capacità e le abilità tecnico tattiche; le qualità psichiche morali e comportamentali. Il suo contenuto è una formazione sportiva multilaterale che costituisce la base su cui costruire le tappe successive di formazioni sportiva specializzata. In tale formazione debbono essere creati fondamenti multilaterali per un ulteriore sviluppo delle capacità e delle abilità sportive nello sport che si è deciso di praticare. Va notato che ogni sport (e ogni disciplina sportiva) anche nell allenamento di base presenta una sua struttura di formazione delle capacità fisiche e delle abilità motoriesportive che sono la base della tecnica dello sport prescelto. Vista la tendenza attuale all inizio sempre più precoce normalmente si realizza nell età prepuberale e nella prima età puberale cioè in un periodo favorevole alla riuscita dell apprendimento dei movimenti e di una buona allenabilità delle capacità fisiche (soprattutto della resistenza, rapidità, forza rapida). In esso troviamo un carico multilaterale nel quale si ha un incremento graduale sia del volume sia dell intensità, con l incremento del volume che serve essenzialmente a stabilizzare la capacità di prestazione già raggiunta.

L allenamento di costruzione Rappresenta la seconda tappa della formazione a lungo termine della prestazione. Vi troviamo in primo piano le formazione di possibilità di prestazione migliorabili in prospettiva allenate e costruite in modo tale da preparare le massime prestazioni individuali per l età nella quale si ottengono le massime prestazioni. Per cui si continuano a sviluppare le base generali, create nell allenamento di base, soprattutto quelle capacità fisiche generali che determinano o limitano nello sport o nella discipina praticata. Ma al tempo stesso troviamo la formazione specifica di quei fattori che determinano i risultati nello sport o nella disciplina praticata ovvero: la creazione della capacità specifica di prestazione.

Inizio dell allenamento Età biologica Nuoto Ginnastica Velocità Fondo Tappa di allenamento Volume 14 12 F 15 M 18 17 Allenamento di alto livello Allenamento speciale Allenamento generale 9 10 F 13 M 13-14 14 Allenamento di costruzione Allenamento speciale Allenamento generale Allenamento speciale 6 5-7 8-10 10-12 Allenamento di base Allenamento generale

UN PICCOLO ADULTO?

Il sistema delle gare giovanili: alcuni interrogativi Fornisce supporto ad un allenamento a misura delle caratteristiche e delle esigenze di soggetti in età evolutiva? Si oppone ad una specializzazione precoce? Promuove una costruzione sistematica a lunga scadenza della prestazione?

Il significato delle gare nell allenamento giovanile Un principio da ricordare sempre che nell allenamento di base, e in parte in quello di costruzione le gara ha un significato completamente diverso. Se essa resta un elemento integrato in esso in quanto rappresenta uno stimolo insostituibile per la pratica sportiva: nessuno si allena solo per il gusto di farlo, tanto meno un giovanissimo atleta lo deve essere secondo certi principi. La gara deve stimolare l interesse verso lo sport, stimolare a cercare la prestazione e a provare quanto raggiunto con l allenamento. Per cui le sue funzioni sono quelle: - di rafforzare e promuovere gli interessi dei giovani atleti; - provare il livello stabile di formazione raggiunto e di quali correzioni e interventi si ha bisogno; - stimolare la formazione multilaterale; - offrire esperienze di successo; - avviare ad un impegno agonistico e a una lotta leale per la vittoria. Ciò mette in risalto il valore educativo che deve avere la competizione: l educazione al fair play avviene nelle gare giovanili. Quindi il contenuto delle competizioni sportive nell allenamento giovanile dovrebbe essere ricavato e determinato in modo multilaterale dai contenuti educativi e formativi posti ad esse.

Apprendere a gareggiare Nell allenamento dei giovanissimi e dei giovani le esigenze dell allenamento normale non dovrebbero piegarsi alle gare e alla preparazione ad esse. Ciò non vuole dire che il giovane atleta sia inviato impreparato alle gare. La partecipazione alle gare serve soprattutto a sviluppare volontà e spirito competitivo, è necessario che oltre che ad apprendere ad allenarsi il giovane atleta apprenda a gareggiare. Quindi: - deve apprendere e comprendere le regole di gara; - deve apprendere i comportamenti da tenere in gara, soprattutto il fair play, il rispetto delle regole e quello verso i suoi avversari, verso i giudici e gli arbitri di gara, accettando le loro decisioni. Cioè i giovane atleta deve sapere concretamente cosa lo aspetta nella prossima gara, cosa ci si aspetta da lui, e lo si può fare in allenamento e, soprattutto, nei giorni e nelle ore che precedono le gare. Nello sport infantile giovanile, a differenza di quanto avviene nel settore degli adulti, le gare, anche le più importanti rappresentano tappe intermedie: in quanto gare di costruzione sono solo stazioni sul cammino verso prestazioni piùelevate, per questo sia dal punto di vista dei loro contenuti, sia dei metodi della loro organizzazione debbono non contraddire i compiti assegnati all allenamento (Weineck 2009, 62).

Nel processo di costruzione della prestazione sportiva la prestazione non dovrebbe essere considerata solo il risultato classico di gara. Occorre che nella valutazione del risultato siano siano integrati i presupposti della futura prestazione di alto livello e tenuto conto dello stato di maturazione biologica. A questo proposito, programmi di allenamento e di competizione andrebbero adeguati all effettivo stadio di sviluppo (fisico, cognitivo, emotivo) del ragazzo o della ragazza, e non in riferimento all età cronologica. Ad esempio, il modello LTAD, considera il picco di crescita un elemento critico nella programmazione dell allenamento e delle gare, e esso prevede la classificazione dei giovani atleti secondo tempi di maturazione in precoci, medi o tardivi per la definizione dei programmi di allenamento e di gara

Cosa proporre? Le gare dovrebbero contribuire allo sviluppo di una multilateralità specifica. Le gare dovrebbero contribuire alla formazione di presupposti della prestazione significativi in prospettiva futura Le gare dovrebbero sviluppare i presupposti tecnico coordinativi della prestazione Frequenza, impostazione delle gare dovrebbero essere conformi agli obiettivi dell allenamento propri della specifica categoria d età.

Alcuni problemi: - quale dovrebbe essere la frequenza delle gare nella fase giovanile dello sviluppo a lungo termine dell atleta; - come evitare che nel sistema delle gare l attenzione di focalizzi soprattutto sugli atleti migliori, che generalmente sono i biologicamente anticipati o i più anziani, per cui una serie di atleti viene trascurata o demotivata già negli anni di avviamento alla pratica. Nelle classi di età inferiori si dovrebbe fare in modo che molti abbiano la possibilità di vincere. Per cui appare sensato che nei primi anni di formazione, nell allenamento di base, ma anche nella prima fase di quello di costruzione privilegiare più gare a squadra che individuali nelle quali il successo dipende dall adempimento di richieste di prestazioni generali e specifiche. - quale debba essere l articolazione dell anno di allenamento, evitando una periodizzazione finalizzata al raggiungimento del massimo risultato nei momenti culminanti della stagione, ma non l accentuazione di particolari contenuti in particolari momenti dell anno, senza perdere di vista che tutte le gare debbono essere funzionali alla costruzione della futura prestazione di alto livello nell età delle massime prestazioni.

Competizioni, Federazioni e formazione dei tecnici Una considerazione finale: se l eventuale evoluzione del sistema delle gare giovanili e la definizione dei concetti che ne debbono essere alla base, è, e resta, competenza delle Federazioni, non ci si può attendere che il sistema di allenamento degli atleti in età evolutiva sia gestito solo attraverso il sistema delle competizioni. Esso può solo agevolare l applicazione dei suoi contenuti. La soluzione del problema resta affidata ad una corrispondente formazione di chiunque lavori nello sport giovanile, che deve sapere come sia possibile organizzare sistemi di allenamento e di competizioni che siano al tempo stesso multilaterali, ma anche mirati ad obiettivi specifici, e come sia possibile realizzare ciò nel loro sport o nella loro disciplina specifica.

Grazie per l attenzione