SUMMIT Scienze Motorie Roma 24 ottobre 2015 PROVOCATORI: INNOVAZIONE E FUTURO NELLE SCIENZE MOTORIE. Stefano Livi

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1 SUMMIT Scienze Motorie Roma 24 ottobre 2015 PROVOCATORI: INNOVAZIONE E FUTURO NELLE SCIENZE MOTORIE Stefano Livi Dott. Scienze Motorie, Preparatore Fisico, Fisioterapista, Trainer livi_ste@yahoo.it

2 PREPARAZIONE ATLETICA NELL ETÀ EVOLUTIVA

3 Perché l allenamento in età evolutiva? Per le difficoltà che si incontrano nei settori giovanili dilettantistici: ü Mancanza di tempo ü Organizzazione societaria ü Carenza di attrezzature ü Carenza di competenze specifiche ü Scarsa esperienza

4 LO SPORT FA BENE? SI Bambini e ragazzi è salutare??? A livello agonistico nell adolescenza e nell età adulta non possiamo dire lo stesso

5 L età evolutiva è il passaggio tra l infanzia e l età adulta Proprio in questa fase di forti cambiamenti psicofisici ci sono i primi obiettivi agonistici importanti, per la società, l allenatore ed infine l atleta. Vengono spesso trascurate le capacità coordinative, condizionali, la postura e la prevenzione a favore di tecnica e tattica

6 E facile perdere di vista l obiettivo per cui il bambino/ ragazzo ha intrapreso l attività sportiva: ü Benessere ü Movimento ü Attività ludica ü Socializzazione ü Rispetto delle regole

7 Cambiamenti fisici: ü Peso/forza ü Leve più lunghe ü Tempi di reazione più lunghi ü Minor coordinazione

8 Difficoltà più comuni: ETA EVOLUTIVA I) Difficoltà data dall eterogenicità di età anagrafica e incongruenze con età biologica II) Cosa allenare: forza, resistenza III) Come e con quali mezzi

9 Divisione dell età evolutiva (Weineck): ü prima fase puberale: 11/12 13/14 F, 12/13 14/15 M ü seconda fase puberale (adolescenza) 13/14-17/18 F, 14/15 18/19 M Saper impostare un lavoro adatto a tutti e mirato in base alla fase di crescita

10 Allenare le capacità condizionali: ü Forza ü Velocità ü Resistenza ü Mobilità ETA EVOLUTIVA E importante l educazione posturale! Un corpo sano sotto tutti gli aspetti è il miglior capitale del giocatore professionista (Knedbel, Herbeck, Hamsen, 1998) e di qualunque altro atleta.

11 Attenzione: I pesi fanno male solo se mal gestiti! La capacità di carico è ridotta fino alla completa ossificazione tra 17 e 20 anni (Bringmann, 1973) Lesioni al piatto epifisario sono meno probabili nella prima infanzia che nella adolescenza, perché le cartilagini di accrescimento dei bambini sono più forti e resistenti alle varie forze rispetto a quelle degli adolescenti (Micheli, 1988).

12 Sviluppi evolutivi da rispettare: Stimoli di trazione e pressione favoriscono una miglior formazione ossea, quindi è sbagliato dire che l allenamento della forza ha effetti negativi sulle ossa (Klumper in Umbach, Fach 1990). Fratture al piatto epifisario non sono state segnalate in studi prospettici sull allenamento della forza giovanile che è stato controllato (o gestito) con competenza e con l'andamento appropriato (Behm et. al., 2008).

13 Sviluppi evolutivi da rispettare: La crescita è centripeta, quindi si deve migliorare la stabilità della fascia toraco-addominale (core stability). Ciò che non è assorbito dalla sufficiente robustezza di tale settore può diventare fonte di sollecitazione patologica nella zona della colonna, oltre ad essere elemento di limitazione della prestazione(manno, 2009)

14 L allenamento deve seguire certi principi: Le esercitazioni vanno gestite correttamente e ci deve essere la costante supervisione di un insegnante competente. Il gesto deve essere acquisito e il carico progressivo.

15 L allenamento deve seguire certi principi: Evitare stimoli unilaterali, portano ad un ridotto bagaglio di schemi motori, squilibri muscolari e paramorfismi (Medler, 1990). Allenamenti multilaterali finalizzati allo sport. Nella seconda fase puberale gli allenamenti si avvicinano a quelli degli adulti.

16 Oltre alle capacità condizionali è importante affiancare esercizi di educazione posturale, esercizi core stability, sviluppo dell equilibrio e della propriocettiva. Non è sufficiente avere una muscolatura forte, ma deve essere in grado di riconoscere gli stimoli più vari e talvolta innaturali, in modo da reagire positivamente (Andorlini).

17 Vantaggi di allenamenti ben strutturati: ü Prevenzione infortuni ü Miglior economicità del gesto ü Miglior qualità tecnica ü Appagamento

18 Allenare la forza: ETA EVOLUTIVA ü Forza globale, come percorso educativo a lungo termine, sia come atleta che come individuo attuale e futuro. ü Iniziare con esercizi a corpo libero prima di passare ai pesi liberi ü Rinforzo con elastici, permettono un maggiore controllo (c. c. c.) e progressione del carico

19 ü Dare il giusto tempo di recupero tra gli allenamenti ü Inserire esercitazioni propriocettive ü Abbinare la pliometria alla forza è importante come prevenzione ü Esercizi globali (tecniche di pesistica) ü Il carico progressivo e assimilato ü Completa escursione articolare ü + volume intensità

20 Allenare la resistenza: ü gli adolescenti sono più adatti ai carichi di resistenza nella zona aerobica (Weineck) ü iniziare presto con la resistenza aerobica, 12/13 F 13/14 M ü forme adeguate (giochi, circuiti ) ü divertente e fantasioso ETA EVOLUTIVA ü + volume e intensità oppure intensivo a intervalli ü rispettare le differenze individuali

21 Nella prima parte puberale i meccanismi nervosi centrali sono plastici e possono essere influenzati positivamente o negativamente (Lehmann, 1993). Bisogna evitare ripetizioni stereotipate, che possono formare uno stereotipo motorio precoce dove è difficile intervenire.

22 Allenare la velocità: ETA EVOLUTIVA ü Allenamento multilaterale della coordinazione, ma finalizzato ü Esercizi semplici, no alto livello ü Scomposizione dei movimenti complessi

23 Allenare la mobilità: ETA EVOLUTIVA ü Mobilità dinamica ü Meno enfasi allo stretching statico ü Attenzione alle posture con sovraccarichi sulla colonna e sulle anche

24 Esempio strutturale di una settimana di allenamento a sviluppo progressivo. Lunedì e venerdì: ETA EVOLUTIVA Riscaldamento generale in movimento e sul posto, mobilità dinamica e statica per arti e tronco, core stability, esercitazioni di coordinazione e velocità con ausili. Riscaldamento speciale. Allenamento tecnica e tattica. Mobilità e stretching.

25 Esempio di una struttura di allenamento settimanale a sviluppo progressivo. Martedì e giovedì: ETA EVOLUTIVA Riscaldamento generale in movimento e sul posto, mobilità dinamica e statica per arti e tronco, core stability. Propriocettiva. Possibilità di abbinarla. Rinforzo muscolare. Allenamento tecnica e tattica? Mobilità e stretching.

26 E un grave errore sottoporre i ragazzi agli allenamenti degli adulti. Dopotutto i ragazzi non sono semplicemente adulti più piccoli (Bompa, 2000).

27 GRAZIE

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