MODULO 2: infiammazione e immunità innata

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Transcript:

MODULO 2: infiammazione e immunità innata Lezione 2-4: Recettori dell immunità innata (Pattern Recognition Receptor, PRR) PRR citosolici componenti cellulari dell immunità innata: 1) le barriere epiteliali 2) ematopoiesi Dott.ssa Chiara Porta: Chiara.porta@unipmn.it Tel 0321-375883

PRR CITOSOLICI fasi cruciali del ciclo vitale di alcuni microbi si svolgono nel citoplasma alcuni microbi producono tossine che perforano le membrane delle vescicole fagoci2che cambiamen2 della concentrazione citoplasma2ca di molecole endogene sono segnali di danno (DAMP) a"vano la produzione di IFN di 2po I (via IRF3, IRF7) con funzione an2virale espressi da un ampia varietà di 2pi cellulari

NLR subfamilies espressi da una grande varietà di 2pi cellulare dominio effehore definisce la sohofamiglia dominio di oligomerizzazione nucleo2dica dominio ricco di leucine (PAMP o DAMP)

recettori NOD1, 2 (NLRC = dominio CARD) cellule epiteliali mucosali e fagocitiche (cellule di Paneth producono defensine esprimono in risposta a ligandi di NOD2) NOD1 = gram- (pochi gram +) NOD2=muramil-dipeptide gram+ e- importanti per la risposta innata a patogeni batterici del tratto gastrointestinale polimorfismi di NOD2: morbo di Crohn malattia infiammatoria intestinale (autoimmune) AMP = an2- microbial pep2des

recettori NLRP (dominio pyrin) cellule morte rispondono a PAMP e DAMP citoplasmatici formando complessi attivatori chiamati inflammasomi responsabili dell attivazione del precursore di IL-1β a dare la citochina matura UMS= urato monosodico CPDD = calcio pirofosfato didratato mutazioni attivatorie di NLRP3 = sindromi autoinfiammatorie o febbri periodiche ereditarie (picchi febbrili ripetuti, infiammazione e distruzione tissutale) gotta (cristalli di urato monosodico nelle articolazioni) farmaci antagonisti di IL-1

NF- κb è il fa,ore di trascrizione cruciale per la risposta infiammatoria

IRF a<vano l espressione dei geni per gli interferoni di @po I che sono i principali regolatori della risposta an@virale favoriscono a<vazione dell immunità ada,a@va perché favoriscono la segregazione dei linfoci@ naive nei linfonodi, il differenziamento Th1, la citotossicità dei CD8+ CTL aumentano la citotossicità delle NK aumentano la capacità delle cellule infe,ate di essere riconosciute e uccise dai CTL (aumenta espressione di MHC I)

neutrofili macrofagi

BARRIERE EPITELIALI cute e mucose = Rives2mento di alcuni organi e condo" comunican2 con l'esterno (tra" gastrointes2nale, respiratorio e urogenitale) cos2tuito da un epitelio e da una membrana di tessuto conne"vo muscolare le giunzioni aderen2 tra le cellule epiteliali impediscono il passaggio dei microbi la chera@na per l epidermide e il muco viscoso che riveste gli epiteli mucosali impedisce il contaho dei microbi con le superfici epiteliali e favorisce la loro l eliminazione ahraverso il movimento delle ciglia (albero bronchiale) e la peristalsi (GI)

BARRIERE EPITELIALI: DEFENSINE e CATELICIDINE tossicità direha + a"vazione dei leucoci2 defensine sono piccole proteine ca2oniche ricche di cisteina conservate dalle piante a invertebra2 e vertebra2 a"ve contro baheri, fungi e virus con e senza envelope cos2tu2ve e/o inducibili da citochine infiammatorie e prodo" microbici cellule del sistema immunitario che contengono granuli (neutrofili, NK, CTL) e cellule epiteliali catelicidine sinte2zzate come precursori dopo taglio proteoli2co si generano due pep2di entrambi a"vi ampio spehro di microbi sono prodohe in risposta a citochine infiammatorie e prodo" microbici neutrofili e cellule epiteliali

BARRIERE EPITELIALI: LINFOCITI T INTRAEPITELIALI A seconda del recehore espresso si dis2nguono in linfoci2 T convenzionali αβ linfoci2 T γδ che riconoscono Ag pep2dici e non hanno una diversificazione limitata= si pensa che riconoscano PAMP producono citochine, a"vano fagoci2, uccidono direhamente le cellule infehate

globuli bianchi = leucociti globuli rossi = eritrociti

55-70% 1-4% 0,1-1% 2-8% 20-30%

Ematopiesi Durante lo sviluppo fetale l emopoiesi si svolge dapprima nel sacco vitellino, successivamente (terzo- quarto mese di gestazione) nel fegato e nella milza, e infine nelle ossa. in presenza di una lesione del midollo osseo o di un fabbisogno eccezionale di cellule ema2che fegato e milza subentrano come sedi di ematopoiesi extramidollare La maggior parte delle cellule è incapace di ulteriore divisione e, avendo vita rela2vamente breve, è rimpiazzata con2nuamente da nuovi elemen2 provenien2 dal midollo osseo. I globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine derivano da un unica cellula staminale emopoie2ca pluripotente

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