LA STRUTTURAZIONE DELLA RELAZIONE D OGGETTO

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LA STRUTTURAZIONE DELLA RELAZIONE D OGGETTO Secondo la Mahler, per NASCITA PSICOLOGICA si intende quel processo di SEPARAZIONE-INDIVIDUAZIONE che si compie lungo l arco dei primi 3 anni di vita e che include: 1) l esperienza del PROPRIO CORPO e del PROPRIO IO nascente; 2) l esperienza dell oggetto d amore primario quale espressione principale del mondo entro cui il bambino fa esperienza. Le fasi per cui si giunge alla separazione-individuazione sono 3 (per SEPARAZIONE si intende l emergenza del bambino da una fusione simbiotica con la mamma; per INDIVIDUAZIONE si intende la assunzione delle sue caratteristiche individuali in seguito alla maturazione neurobiologica dell Io) 1) FASE AUTISTICA NORMALE; 2) FASE SIMBIOTICA; 3) FASE DI SEPARAZIONE-INDIVIDUAZIONE. 1) FASE AUTISTICA NORMALE Il sistema di vita del bambino è un sistema a MONADE-CHIUSO con un senso di autosufficienza (appagamento allucinatorio del desiderio); secondo FREUD: uccellino ancora chiuso nel suo guscio; la madre gli offre solo calore. Soddisfazione dei bisogni nella sfera autistica. Sono solo le cure materne che a poco a poco lo fanno uscire dallo stato regressivo vegetale per fargli raggiungere un maggior controllo con l ambiente attraverso 2 STADI SUCCESSIVI: 1) narcisismo primario; 2) vaga consapevolezza che la soddisfazione ai suoi desideri viene dallo

esterno. Si ha allora un graduale spostamento dell investimento libidico dal proprio corpo (tubo digerente) alla periferia (madre). Inizia un passaggio, attraverso l acquisizione della sensibilità agli stimoli esterni, dalla condizione di sola sensibilità propriocettiva, alla acquisizione anche di sensibilità cenestesica (primo modo di interazione con la figura materna). 2) FASE SIMBIOTICA: (2-3 mese) Il bambino comincia ad avere vaga consapevolezza dell oggetto esterno che soddisfa i suoi bisogni. Si ha un UNITA DUALE CHIUSA entro uno stesso confine (membrana simbiotica) con appagamento allucinatorio, delirante ed illusione di un confine comune per due individui che sono invece fisicamente separati. Per il bambino è una SIMBIOSI TOTALE. Per la madre è una SIMBIOSI RELATIVA. L Io del bambino è chiaramente non differenziato dai NON-IO (madre). Le esperienze piacevoli sono proiettate all interno della unità simbiotica. Le esperienze spiacevoli sono proiettate all esterno. La libido è trattenuta all interno. L aggressività è proiettata all esterno. All interno della diade simbiotica il bambino compie i primi tentativi di demarcazione della rappresentazione dell Io corporeo servendosi delle sequenze piacere-dispiacere: le sue sensazioni interiori contribuiscono a formare il nucleo del Sé. Inoltre si ha una progressiva demarcazione tra Sé e mondo esterno. I due poli della diade (madre e bambino) rappresentano un doppio schema di riferimento cui ogni esperienza deve riferirsi prima che il bambino

possa chiaramente avvertire la differenza tra Sé e mondo oggettuale. Si ha perciò quello che SPITZ definisce Io ausiliario. La madre funge con le sue cure da intermediario percettivo (Spitz), da nuovo guscio, da contenitore e espleta due funzioni: 1) serve come PRIMA ESPERIENZA DI VOLTO UMANO in movimento suscitando il 1 sorriso sociale (1 organizzatore di SPITZ); 2) serve come PARTNER DELLA PRIMA RELAZIONE OGGETTUALE. La fase AUTISTICA serve al consolidamento post-natale della crescita fisiologica. Il bambino dovrà quindi vivere in un isolamento tranquillo. La fase SINBIOTICA è necessaria al bambino per stabilire una prima relazione oggettuale, premessa per le successive relazioni umane. L Io rudimentale del bambino, familiarizzandosi con la metà materna del suo Sé simbiotico si prepara ad una graduale espansione al di fuori dell unità simbiotica. 3) FASE DI SEPARAZIONE - INDIVIDUAZIONE: (4 mese - 3 anni) Acquisizione di maggiore consapevolezza della separazione tra Sé e l altro. Paralle1amente nasce la sensazione di Sé come unità psico-fisica e una vera relazione oggettuale. Si distinguono, secondo la Mahler, 4 SOTTOFASI: 1 SOTTOFASE: DIFFERENZIAZIONE (4-12 mesi) Giunge fino alla comparsa della deambulazione autonoma. Si ha l inizio della capacità percettiva verso l esterno attraverso il PROCESSO DI EMERGENZA del sensorio che è sempre più vigile. A 6 mesi avvengono i primi SGANCIAMENTI della madre e il bambino fa le prime esplorazioni manuali, tattili, visive.

A 7-8 mesi controlla visivamente la madre e la differenzia dall estraneo (ANGOSCIA DELL 8 MESE). Dagli 8 mesi a 12-15 mesi partono intrecciati i 2 processi di SEPARAZIONE e di INDIVIDUAZIONE. Il primo attraverso un processo di differenziazione di allontanamento, di svincolamento dalla madre. Il secondo attraverso una maturazione intrapsichica che si avvale della capacità percettiva, della memoria, del pensiero, della capacità di compiere un esame della realtà. Questi due processi vanno di pari passo tra loro e di pari passo con la acquisizione della capacità di differenziare il Sé dall oggetto. 2 SOTTOFASE: SPERIMENTAZIONE (12-15 mesi) Attraverso le prime esperienze acquisite con la deambulazione autonoma, il bambino prende consapevolezza della: 1) DIFFERENZIAZIONE CORPOREA DELLA MADRE 2) LEGAME SPECIFICO CON LA MADRE (che è distinta dalle altre persone). Si ha per questo lo spostamento, l allargamento dell interesse dalla madre verso gli oggetti circostanti, inanimati che costituiscono il mondo esterno. Si costituiscono e si cercano contatti a distanza con lei (la chiama e piange quando la riabbraccia CRISI DI RIUNIONE) che appaiono come BISOGNO DI RIFORNIMENTO AFFETTIVO. In questa fase si può notare un alternarsi del TONO DELL UMORE (a seconda della vicinanza e del modo di rispondere della madre alle sperimentazioni del figlio, come il deambulare in modo autonomo).

3 SOTTOFASE: RICONOSCIMENTO (15-24 mesi) E caratterizzata da: 1) conquista definitiva della deambulazione autonoma; 2) inizio dell intelligenza rappresentativa e del linguaggio (1 livello di individuo separato che pensa). Si ha per questo (essere consapevole della separazione) un aumentata angoscia all allontanamento della madre, ricerca attiva della madre. Nello stesso tempo compare il negativismo (no ripetuto) che si ha per difendere la sua autonomia. Il bambino ricerca una DISTANZA OTTIMALE dalla MADRE che soddisfi sia il senso di autonomia del suo Io, sia la paura di perdere l amore della madre. 4 SOTTOFASE: CONSOLIDAMENTO (2-3 armi) L organizzazione strutturale dell Io presenta segni di interiorizzazione delle richieste parentali (formazione del SUPER-IO). Si ha ora una buona rappresentazione mentale dell oggetto (COSTANZA) in più si ha anche un ottima consapevolezza dei confini del Sé come entità precisa con una propria identità sessuale (INDIVIDUALITA ). Individualità e costanza dell oggetto rappresentano le mete finali del processo di SEPARAZIONE-INDIVIDUAZIONE che porta alla vera nascita psicologica del bambino.

L ES comprende i rappresentanti psichici delle pulsioni. E un mondo interno carico di desideri e fantasie primitive. L Io ha fin dall inizio il compito di fare da mediatore tra questa realtà interna e la realtà esterna. E infatti quella parte della psiche che fa da mediatore tra esigenze contraddittorie (mediazione tra mondo ed ES). SUPER IO Insieme di leggi morali introiettate