PROGETTO CAVA DI ARGILLA Pod. POGGIO FELICE TREQUANDA

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PROGETTO CAVA DI ARGILLA Pod. POGGIO FELICE TREQUANDA RICHIEDENTE: COTTOSENESE s.p.a. Loc. Fornaci San Quirico d Orcia ( SI) OGGETTO: STUDIO PRELIMINARE IMPATTO AMBIENTALE Per la verifica di assoggettabilità alla procedura di V.I.A. Art. 20 D. Lgs. 4/2008 DATA : AGOSTO 2013 SPAZIO RISERVATO ALL U.T.C. IL TECNICO Dott. Geol. Pietro Manini Iscrizione n 187 Ordine dei Geologi della Toscana

1.0 -PREMESSA La presente relazione, svolta su commissione della Cottosenese s.p.a. con sede in loc. Fornaci nel Comune di San Quirico d Orca, riguarda lo Studio Preliminare Ambientale per la verifica di Assoggettabilità alla procedura di V.I.A., art. 20 D.Lgs. 4/2008 per un progetto di cava in località Pod. Poggio Felice, Comune di Trequanda ( SI) L allegato 5 del D.Lgs. 4/2008 individua i seguenti criteri per la Verifica di Assoggettabilità di cui all art. 20: 1. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO Le caratteristiche debbono essere considerate tenendo conto, in particolare: - Delle dimensioni del progetto; - Del cumulo con altri progetti; - Dell utilizzazione delle risorse naturali; - Della produzione di rifiuti; - Dell inquinamento e disturbi ambientali; - Del rischio di incidenti, per quanto riguarda, in particolare, le sostanze o le tecnologie utilizzate. 2. LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO Deve essere considerata la sensibilità ambientale delle aree geografiche che possono risentire dell impatto del progetto, tenendo conto, in particolare: - Dell utilizzo attuale del territorio; - Della ricchezza relativa, della qualità e della capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona; - Della capacità di carico dell ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone:

a) Zone umide; b) Zone costiere; c) Zone montuose o forestali; d) Riserve e parchi naturali; e) Zone classificate o protette dalla legislazione degli Stati membri; zone protette speciali designate dagli Stati membri in base alle direttive 79/409/CEE 92/43/CEE; f) Zone nelle quali gli standard di qualità ambientale fissati dalla legislazione comunitaria sono già stati superati; g) Zone a forte densità demografica; h) Zone di importanza storica, culturale o archeologica; i) Territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità di cui all articolo 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228. 3. CARATTERISTICHE DELL IMPATTO POTENZIALE Gli impatti potenzialmente significativi del progetto debbono essere considerati in relazione ai criteri stabiliti ai punti 1 e 2 e tenendo conto, in particolare: - Della portata dell impatto (area geografica e densità della popolazione interessata); - Della natura transfrontaliera dell impatto; - Dell ordine di grandezza e della complessità dell impatto; - Della probabilità dell impatto; - Della durata, frequenza e reversibilità dell impatto. Il lavoro si è svolto quindi andando a valutare le caratteristiche progettuali e la localizzazione del progetto, sia in termini ambientali sia rispetto agli strumenti normativi, pianificatori e programmatici, giungendo infine a caratterizzare l impatto potenziale ai fini della verifica di assoggettabilità di cui all art. 20 del Decreto Legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008.

2.0 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO 2.1 Dimensioni e caratteristiche del Progetto Il progetto prevede la realizzazione di una cava in loc. Pod. Poggio Felice nel territorio Comunale di Trequanda. Il progetto è ubicato tra quota 415 e 440 m s.l.m. tra Pod. Casanuova e Poggio Felice sulle pendici collinari del bacino idrografico del Torrente Maglione, affluente del Fosso Galegno. Il progetto in esame prevede la realizzazione di una cava di argilla, la cui estensione areale sarà di circa 4.4 Ha., si prevede l estrazione di 78.500 mc. di materiale utile, coltivato in più fasi per una durata complessiva di 5-6 anni, con conseguente ripristino funzionale e assegnazione a terreno agricolo ad escavazione ultimata. A questo volume complessivo va sottratto lo strato della coltre superficiale media valutato per uno spessore di 0.5 m. e quindi pari a circa 22.000 mc. volume sterile riutilizzabile per il ripristino.

Inoltre da esperienze dirette su cave limitrofe è prevedibile una percentuale di materiale dove si ritrovano Sali e impurità ( calcinello, specchio d asino ecc..) che lo rendono improduttivo stimabile in circa 5000 mc. Il volume utile netto finale collocabile a mercato è quindi pari a mc 60.000 Consumo previsto 15000/anno Durata 4+1 (ripristino) anni I terreni sono così censiti presso il N.C.T. Comune: Trequanda Foglio n 43 Particella n 15 Lo sfruttamento della cava avverrà secondo un piano di lavoro per fasi successive per piani inclinato, con conseguente ripristino funzionale e assegnazione a terreno agricolo ad escavazione ultimata.

Si procederà attaccando il versante dalla parte più bassa procedendo procedendo verso monte nell abbassamento a fette crescenti, fino al piano finale, che risulterà avere doppia inclinazione. La definitiva sezione manterrà quindi l attuale morfologia anche se logicamente ad una quota di bassa mediamente di circa 4-5 m.

Particolare cura sarà riservata alla regimazione delle acque meteoriche facendo in modo di mantenere inalterate l andamento delle acque verso il torrente Maglione mantenendo quindi l attuale assetto idrogeologico.

La tecnica di scavo che viene adottata è conseguente alla natura dei materiali. Trattasi di argille e argille sabbiose stratificate. Più in particolare nell area in esame, oltre al terreno vegetale le argille plioceniche della zona si presentano superficialmente con una miscela variabile in percentuale tra sabbie e argille. Normalmente la percentuale sabbiosa risulta essere superficiale mentre la frazione più argillosa aumenta con la profondità. Anche il colore passa da nocciola fino al grigio delle argille. Questa particolare situazione fa si che il materiale risulta essere ottimo per la produzione delle terrecotte in quanto: - i terreni completamente argillosi in fase di cottura soffrono di problemi legati al ritiro delle argille, cuociono con colorazioni biancastre e risultano essere pesanti per il peso specifico naturale del terreno. - i terreni sabbiosi non hanno problemi di ritiro in fase di cottura, danno al materiale la tipica colorazione rossa ma sono friabili e permeabili e quindi non adatti per la formazione di tegole. In conclusione, per ottenere un buon prodotto, che ha reso famosa e conosciuta in tutta Europa la Cottosenese, è una giusta miscela fra argille e sabbie che si possono ricavare da questo tipo di terreni presenti in loco. Il materiale improduttivo ( cappellaccio, quello sporco di Sali, e calcinello e cristallini di gesso) sarà prima accantonato e poi progressivamente riutilizzato per il ripristino dell area. Lo scavo procede quindi avvalendosi delle tecniche tradizionali utilizzando escavatore a benna rovescia e sarà eseguito per approfondimento del fondo cava e per arretramento progressivo del fronte. Fatto salvo particolari casi (variazioni o impurità nel materiale) il materiale estratto viene di volta in volta caricato su camion per essere portato allo stabilimento di lavorazione. In cava sarà presente anche una pala gommata per il caricamento, se necessario. Il lavoro sarà eseguito da personale operatore addetto ai mezzi d opera. specializzato e precisamente da un Il conferimento dei materiali dell area di cava al sito di destinazione avverrà con mezzi d opera della stessa ditta che provvederà allo scavo lungo un

tratto di strada vicinale e utilizzando la viabilità ordinaria fino alla destinazione finale posta in loc. Fornaci nel Comune di S. Quirico d Orcia dove sarà impiegata nel ciclo produttivo per la lavorazione del laterizio. 2.2 Cumulo con altri Progetti Per quanto detto in precedenza la Cottosenese preleverà il materiale sabbioso, sabbioso argilloso e parte di quello completamente argilloso che porterà nel suo stabilimento per la formazione di miscele con altre terre prelevate in Comune di Montepulciano, Torrita di Siena e in comune di S. Quirico d Orcia che varieranno a secondo della produzione ( laterizi, fondelli, tegole ecc..) Nell area in esame, immediatamente a monte della strada di accesso è prewsente la cava di argilla gestita dalla ditta Argille di Petroio la quale ha esaurito la sua produttività ed ha presentato progetto di ripristino. Questo verrà eseguito entro il prossimo anno e sarà sostituita da questa in progetto.

2.3 Utilizzazione di risorse naturali La coltivazione della cava in progetto si basa sull utilizzo del materiale presente nel suolo e sottosuolo attualmente incolto ma destinato ad un utilizzo agricolo( pascolo). Per quanto riguarda altre risorse naturali la coltivazione della cava non né prevede l utilizzazione. La cava non necessita di acque e pertanto non sono previsti reflui da trattare e quindi scaricare. 2.4 Produzione di rifiuti Non è prevista la produzione significativa di rifiuti. I mezzi operativi utilizzati, in numero modesto ( 1 ruspa, 1 pala, 2 camion utilizzati alternativamente) hanno un carico inquinante comparabile a quelli comunemente utilizzati per le normali attività di movimentazione e trasporto terre. La manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi stessi non avviene nell ambito dell area di cava. 2.5 Inquinamento e disturbi ambientali Gli impatti indotti dall esecuzione dei lavori di coltivazione, sull atmosfera, sono riconducibili a: -emissioni di polveri -emissione di idrocarburi combusti -emissione di rumore In fase di esercizio la emissione di polveri in atmosfera è contenuta al suolo al solo periodo asciutto ( In casi particolari è prevista la bagnatura tramite autopompa). Per tale impatto sarà eseguito apposito studio. Le caratteristiche mineralogiche delle stesse escludono qualunque riconosciuto effetto potenzialmente tossico sull uomo. -gli operatori, in cava, saranno debitamente muniti di attrezzature di protezione se reputate necessarie e previste nel piano di sicurezza. -Per quanto attiene la emissione in atmosfera di gas di idrocarburi combusti, si sottolinea la scarsissima densità di mezzi operanti in contemporanea nell area di cantiere stimabile in non più di 2 mezzi che si evince dalla stima giornaliera di produzione e dal tipo di lavorazione.

Deduttivamente si può dunque stimare il carico inquinante riversato nell atmosfera del tutto trascurabile in termini assoluti, anche in funzione delle condizioni esterne del posto di lavoro. Per quanto attiene il rumore prodotto in cava ed immesso all estero, esso è di natura trascurabile, sia in relazione alla posizione dell ambito estrattivo distante da zone abitate, sia per i mezzi utilizzati per i lavori di cantiere come risulta da misurazioni acustiche eseguite in sito. 3.0 LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO 3.1 Inquadramento geografico Il progetto è ubicato nel territorio comunale di Trequanda e più precisamente tra le loc. Pod. Casanuova e pod. Poggio Felice. Il progetto è ubicato a circa 415-440 m. s. l.m. sulle pendici collinari poste alla sinistra idrografica del torrente Maglione.

3.2 Inquadramento Geologico e Geomorfologico Dal punto di vista geologico l area di cava si trova in un area caratterizzata dalla presenza di terreni noti in letteratura come : Depositi marini Pliocenici

Questi sono una potente serie flyshoide che dalla base del Pliocene e il Pleistocene si sono depositati in ambiente marino sabbie e argille mescolate tra loro in proporzioni variabili. Ai fini della definizione delle caratteristiche geologiche di dettaglio del sito sono stati eseguiti saggi meccanici. E stato quindi possibile ricostruire in dettaglio la stratigrafia del sito con quattro orizzonti principali: 1- Terreno vegetale ( spessore 0.2-0.5 m.) 2- Argille sabbiose colore nocciola ( spessore 0.5-3/4 m.) 3- Argille e argille sabbiose di colore grigio di elevata consistenza. (da ¾ a >20 m. Dal punto di vista geomorfologico l area nella quale si colloca il progetto si trova nel tipico paesaggio collinare. Morfologicamente l area è stabile e non sono presenti fenomeni morfologici di rilievo.

3.3 Analisi di stabilità Si è proceduto sia alla stabilità del versante nel suo insieme si a quella di un ipotetico fronte di scavo per adempiere alle condizioni di sicurezza durante la coltivazione della cava. Le verifiche sono state ottenute ipotizzando un fronte di scavo non superiore a 3 m. e con angoli di scarpa dell ordine di 45. Alla luce del carattere sismico dell area e alle caratteristiche geotecniche del materiale le verifiche hanno dimostrato la stabilità del fronte di scavo. I calcoli hanno infatti prodotto valori di Fs superiori a quelli minimi previsti secondo l attuale normativa ( 1.1) Per informazioni più dettagliate si rimanda al report in allegato nella relazione geologica Verifica versante stato attuale Analisi di stabilità dei pendii con: FELLENIUS (1936) Lat./Long. 43,175981/11,697282 Normativa NTC 2008 Numero di strati 1,0 Numero dei conci 10,0 Grado di sicurezza ritenuto accettabile 1,3 Coefficiente parziale resistenza 1,0

Analisi Condizione non drenata Superficie di forma circolare Maglia dei Centri Ascissa vertice sinistro inferiore xi 47,59 m Ordinata vertice sinistro inferiore yi 501,32 m Ascissa vertice destro superiore xs 248,93 m Ordinata vertice destro superiore ys 553,63 m Passo di ricerca 10,0 Numero di celle lungo x 10,0 Numero di celle lungo y 10,0 Coefficienti sismici [N.T.C.] Dati generali Tipo opera: 1 - Opere provvisorie Classe d'uso: Classe I Vita nominale: 10,0 [anni] Vita di riferimento: 7,0 [anni] Parametri sismici su sito di riferimento Categoria sottosuolo: Categoria topografica: C T1 S.L. Stato limite TR Tempo ritorno [anni] ag [m/s²] F0 [-] TC* [sec] S.L.O. 30,0 0,48 2,52 0,25 S.L.D. 30,0 0,51 2,53 0,26 S.L.V. 66,0 1,23 2,47 0,28 S.L.C. 136,0 1,58 2,45 0,28 Coefficienti sismici orizzontali e verticali Opera: Stabilità dei pendii e Fondazioni S.L. Stato limite amax [m/s²] beta [-] kh [-] kv [sec] S.L.O. 0,72 0,2 0,0147 0,0073 S.L.D. 0,765 0,2 0,0156 0,0078 S.L.V. 1,845 0,24 0,0452 0,0226 S.L.C. 2,3118 0,24 0,0566 0,0283 Coefficiente azione sismica orizzontale 0,0452 Coefficiente azione sismica verticale 0,022 6 Vertici profilo N X m y m 1 17,6 412,0 2 66,7 418,0 3 137,1 426,7 4 192,7 436,7

5 237,8 449,5 6 254,9 454,5 Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno Tangente angolo di resistenza al taglio 1,25 Coesione efficace 1,25 Coesione non drenata 1,4 Riduzione parametri geotecnici terreno Si ======================================================================= = Stratigrafia c: coesione; cu: coesione non drenata; Fi: Angolo di attrito; G: Peso Specifico; Gs: Peso Specifico Saturo; K: Modulo di Winkler Strato c (kg/cm²) cu (kg/cm²) Fi ( ) G (Kg/m³) Gs (Kg/m³) K (Kg/cm³) Litologia 1 0,04 2,5 20 2000 2200 0,00 Argilla o argilla limosa media Risultati analisi pendio [A2+M2+R2] Fs minimo individuato 2,44 Ascissa centro superficie 168,39 m Ordinata centro superficie 511,79 m Raggio superficie 101,2 m VERIFICA VERSANTE STATO DI PROGETTO

Analisi di stabilità dei pendii con: FELLENIUS (1936) Lat./Long. 43,175981/11,697282 Normativa NTC 2008 Numero di strati 1,0 Numero dei conci 10,0 Grado di sicurezza ritenuto accettabile 1,3 Coefficiente parziale resistenza 1,0 Analisi Condizione non drenata Superficie di forma circolare Maglia dei Centri Ascissa vertice sinistro inferiore xi 47,59 m Ordinata vertice sinistro inferiore yi 501,32 m Ascissa vertice destro superiore xs 248,93 m Ordinata vertice destro superiore ys 553,63 m Passo di ricerca 10,0 Numero di celle lungo x 10,0 Numero di celle lungo y 10,0 Coefficienti sismici [N.T.C.] Dati generali Tipo opera: 2 - Opere ordinarie Classe d'uso: Classe I Vita nominale: 50,0 [anni] Vita di riferimento: 35,0 [anni] Parametri sismici su sito di riferimento Categoria sottosuolo: Categoria topografica: C T1 S.L. Stato limite TR Tempo ritorno [anni] ag [m/s²] F0 [-] TC* [sec] S.L.O. 30,0 0,48 2,52 0,25 S.L.D. 35,0 0,51 2,53 0,26 S.L.V. 332,0 1,23 2,47 0,28 S.L.C. 682,0 1,58 2,45 0,28 Coefficienti sismici orizzontali e verticali Opera: Stabilità dei pendii e Fondazioni S.L. Stato limite amax [m/s²] beta [-] kh [-] kv [sec] S.L.O. 0,72 0,2 0,0147 0,0073 S.L.D. 0,765 0,2 0,0156 0,0078 S.L.V. 1,845 0,24 0,0452 0,0226 S.L.C. 2,3118 0,24 0,0566 0,0283 Coefficiente azione sismica orizzontale 0,015

Coefficiente azione sismica verticale 0,00 7 Vertici profilo N X m y m 1 17,6 412,0 2 66,7 418,0 3 125,1 420,7 4 129,1 423,7 5 133,1 423,7 6 137,1 426,7 7 144,1 426,7 8 180,7 430,6 9 184,7 433,7 10 188,7 433,7 11 192,7 436,7 12 237,8 449,5 Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno Tangente angolo di resistenza al taglio 1,25 Coesione efficace 1,25 Coesione non drenata 1,4 Riduzione parametri geotecnici terreno Si ======================================================================= = Stratigrafia c: coesione; cu: coesione non drenata; Fi: Angolo di attrito; G: Peso Specifico; Gs: Peso Specifico Saturo; K: Modulo di Winkler Strato c (kg/cm²) cu (kg/cm²) Fi ( ) G (Kg/m³) Gs (Kg/m³) K (Kg/cm³) Litologia 1 0,04 2,5 20 2000 2200 0,00 Argilla o argilla limosa media Risultati analisi pendio [A2+M2+R2] Fs minimo individuato 3,66 Ascissa centro superficie 158,33 m Ordinata centro superficie 509,17 m Raggio superficie 94,53 m

3.4 Analisi pluviometrica e termometrica I dati pluviometrici sono riferiti alla stazione di SIENA Dal confronto termo-pluviometrico, in base ai dati acquisiti, si può osservare che le maggiori precipitazioni si hanno nei periodi a temperatura più bassa.

3.5 Utilizzazione attuale del territorio L area oggetto di studio si inserisce in un territorio il cui uso attuale è principalmente quello agricolo. La carta dell Uso del suolo del P.S. individua nell area di progetto la presenza di seminativi semplici A seguito del sopralluogo si è evidenziato per l area di cava non è interessata da colture di pregio ed attualmente dalla presenza di terreni con destinazione a pascolo.

3.6 Ricchezze relative, qualità e capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona. La tecnica prevista di recupero ambientale consiste nel riposizionamento dello strato di terreno vegetale, nella cura dello stesso con ripascimento delle sostanze organiche e nella messa a coltura dell area. Tale sistema garantisce un rapido ripristino delle condizioni e degli equilibri antecedenti la coltivazione della cava. La qualità attuale delle risorse naturali, ad esclusione del banco oggetto di interesse economico, non è elevato. La coltivazione della cava e le opere di recupero ambientale saranno realizzate in rapida sequenza secondo il programma al fine di ridurre al minimo l esposizione di superfici nude, accelerando i tempi di ricoprimento vegetale. Nella fase di risagomatura si riporta il terreno vegetale seguito dalla semina di specie prative ad evitare l azione di ruscellamento delle acque meteoriche. Gli interventi agronomici dovranno essere preceduti dal lavori di risagomatura delle superfici. Con tali premesse metodologiche ed operative, è certa la capacità di rigenerazione delle risorse naturali suolo / vegetazione / fauna su parametri di complessità del tutto paragonabili a quelli preesistenti. 3.7 Capacità di carico dell ambiente naturale Il concetto di capacità di carico dell'ambiente naturale esprime la capacità di un ambiente e delle sue risorse di sostenere un certo numero di individui. La nozione deriva dall'idea che solo un numero definito di individui può vivere in un certo ambiente, con a disposizione risorse limitate. La definizione va estesa inserendo il concetto di sostenibilità in quanto il carico sull'ambiente non deve degradare l ambiente naturale, sociale, culturale ed economico per le generazioni presenti e future. Il problema è stato affrontato individuando le caratteristiche ambientali, socioeconomiche e storiche del territorio di interesse al fine di valutarne la capacità di carico rispetto alla realizzazione del progetto in esame.

3.7.1 Aree protette L'area di progetto, collocata in un contesto agricolo, risulta non inserita in perimetrazioni di interesse ambientale, in siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale. Pertanto l'area di progetto non presenta caratteristiche di pregio ambientale tali da richiederne la tutela; di conseguenza non sussistono vincoli, prescrizioni o limitazioni per quanto attiene alla tutela ambientale. 3.7.2 Carico antropico L intervento non va a modificare il carico antropico dell area. 3.7.3 Zone di importanza storica L'opera in progetto non interagisce né direttamente, né paesaggisticamente, con alcuna delle emergenze archeologiche presenti nel territorio come risulta da apposito studio. 3.7.4 Produzioni agricole di particolare qualità e tipicità L area è attualmente destinata a pascolo. Si esclude quindi che sia mai stata interessata da produzioni agricole di particolare qualità e tipicità. 3.7.5 Elementi del quadro normativo Nel seguito viene sinteticamente descritta l'interazione del progetto con i principali strumenti di pianificazione: Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Siena (PTP) Nel territorio di nostro interesse si rileva dalla carta del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Siena, la presenza di un area facente parte dei capisaldi della produzione agricola. Come già detto precedentemente la zona è in realtà utilizzata come seminativo non irriguo e non vi sono colture di pregio.

Il Piano territoriale della Provincia di Siena non individua tematismi o destinazioni d uso particolari in contrasto con la realizzazione del progetto della cava.

Vincolo idrogeologico L'area di progetto risulta essere sottoposta a Vincolo Idrogeologico Piano Stralcio di Bacino per l'assetto Idrogeologico (PAI) Il Piano Stralcio di Bacino per l'assetto Idrogeologico viene definito dal legislatore quale "strumento conoscitivo, normativo e tecnicooperativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato". La cartografia di pericolosità relativa al territorio in studio mostra come l area oggetto di studio sia a pericolosità nulla sia per quanto riguarda la pericolosità idraulica sia per quanto riguarda la pericolosità morfologica.

Direttiva Comunitaria 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche Nel sito oggetto d intervento non esistono valenze ambientali di pregio. La Carta regionale dell Uso del Suolo individua la zona come ambiente dedito al seminativo non irriguo, peraltro confermato anche da quanto direttamente osservabile in loco. La presenza della cava non potrà considerarsi, pertanto, un fattore limitante la distribuzione qualiquantitativa delle comunità sia vegetali che animali, al contrario, la scelta di specifiche tecniche di ripristino, insieme all individuazione delle specie arboree ed arbustive adeguate permetteranno una rapida riorganizzazione dei suoli da parte delle biocenosi ed il conseguente reinserimento dell area nel contesto ambientale. Le attività previste di ripascimento, successive al riporto e spandimento del terreno vegetale, saranno sufficienti a garantire un completo recupero all uso agricolo così come oggi. L area interessata dal progetto della cava sarà utilizzata per pratiche agricole semplici di tipo seminativo, priva di qualunque manufatto residenziale o produttivo. 4.0 CARATTERISTICHE DELL IMPATTO POTENZIALE A termine delle fasi di valutazione del progetto e della sua localizzazione sono stati valutati gli impatti potenzialmente significativi. Facendo riferimento ai contenuti dell'allegato V del D.Lgs. n.4/2008 è stato tenuto conto in particolare della portata dell'impatto, in termini di dimensioni geografiche e popolazione interessate, dell'ordine di grandezza e della complessità dell'impatto, della probabilità dell'impatto e della durata, frequenza e reversibilità dell'impatto.

4.1 Il quadro normativo, pianificatorio e programmatico L area oggetto di intervento non risulta interessata da vincoli che ne limitino l uso o vietino la realizzazione del progetto, come descritto nel precedente capitolo; non sono state infatti rilevate incompatibilità con gli strumenti della pianificazione regionale, provinciale e comunale. 4.2 Potenziali impatti sul sistema ambientale Vengono qui descritti gli impatti potenziali sul sistema ambientale sulla base delle informazioni reperite in bibliografia e dal rilevamento effettuato in situ. 4.2.1 Suolo e sottosuolo La realizzazione del progetto comporta l'occupazione temporanea e reversibile di suolo agricolo, infatti lo strato di terreno vegetale verrà asportato e disposto in cumuli, pronto per essere ricollocato al suo posto al termine della coltivazione, nell ambito dei lavori di riqualificazione ambientale. Per quanto riguarda il sottosuolo, esso sarà sfruttato in quanto materiale oggetto di coltivazione. Tale sfruttamento non porta però ad un impoverimento della risorsa dato che l argilla, come già ricordato in precedenza, si ritrova in affioramento o nel sottosuolo lungo tutta la fascia collinare. 4.2.2 Acque superficiali e sotterranee L intervento non determina alcun impatto sulle risorse idriche. Infatti come già evidenziato l area non è interessata da corsi d acqua superficiali, dai sondaggi eseguiti non sono risultate falde acquifere interessate dall attività di cava e non si trovano pozzi nel raggio di 200 m. Inoltre non viene evidenziata la presenza di emergenze idriche in prossimità dell'area stessa.

4.2.3 Flora, vegetazione, fauna, ecosistemi Nell'area di nostro interesse, nel territorio comunale di Trequanda e in quelle limitrofe sono presenti uccelli tipici delle aree agricole quali passeri, merli e storni. Non sono segnalabili animali notturni quali la Donnola, la Faina, il Tasso e la Volpe né presenza di specie vegetali particolari. Comunque, data la scarsa diversità ambientale presente e, conseguentemente, la scarsa ricchezza di nicchie ecologiche, la fauna risulta povera sia in numero di specie che in numero di individui per ogni popolazione. Va comunque detto che tutte le specie rilevate non sono specifiche solo dell area di interesse, ma sono caratteristiche di tutto l ambiente circostante, e quindi assolutamente non minacciate dall opera progettata, in quanto perfettamente in grado di interagire con la stessa, modificando il proprio areale. Gli impatti sulla flora e alla fauna dovuti alla realizzazione della cava sono legati allo sradicamento delle specie vegetali durante la fase di scotico del terreno vegetale e al conseguente allontanamento di specie animali a causa dei rumori (di scarsa entità) prodotti durante l'attività di estrazione nella cava. Tali impatti verranno mitigati dal ripristino ambientale, da realizzare a fine gestione della cava, ossia ricollocamento del terreno vegetale al suo posto al termine della coltivazione. In questo modo le specie vegetali rioccuperanno naturalmente e progressivamente l'area, recuperando le condizioni di naturalità preesistenti ed un assetto finale dei luoghi coerente e compatibile con il contesto paesaggistico ed ambientale locale. 4.2.4 Rumore Per quanto attiene il rumore prodotto in cava ed immesso all esterno, esso è di natura trascurabile, sia in relazione alla posizione dell ambito estrattivo abbastanza distante da zone abitate, sia per i mezzi utilizzati per i lavori di cantiere, forniti dai produttori con caratteristiche tecniche tali da assolvere le più rigide attuali normative di riferimento in materia. Nell ipotesi di esercizio finale l incremento dell impatto acustico, comunque di scarsa entità, andrà ad interessare solo zone non abitate.

4.2.5 Paesaggio Con il termine paesaggio si intende un luogo così come è percepito dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni. L area di intervento non ricade nell interesse del piano paesaggistico regionale, pertanto, dal punto di vista degli impatti paesaggistici, intesi quale percezione dell ambiente da parte della popolazione, si rileva che la cava di progetto non rappresenta un elemento stridente con l attuale realtà paesaggisticoambientale, ma un attività che si relaziona con l ambiente circostante già segnato dalla presenza antropica 4.3 Motivazioni e vantaggi dell opera La Società Cottosenese gestisce alcune cave nella provincia di Siena ed il materiale viene esclusivamente usato per ottenere una buona miscela per la produzione di laterizi e in particolare di tegole. La Cottosenese s.p.a. che ha una occupazione stabile attuale di circa 25 persone mentre in un recente passato era di di circa ottanta dipendenti oltre all indotto nel terziario e nei servizi che tale attività produce. Ne consegue che l approvvigionamento della materia prima, ad un costo accessibile, rappresenta una delle condizioni per il mantenimento del mercato e la concorrenza nei prezzi. Infatti la scarsità di materiale nella Val d Orcia induce ormai le aziende ad ampliare il raggio di azione nella ricerca di giacimenti con maggiori aggravi di costi e soprattutto di consumi ed inquinamento ambientale dovuto alla circolazione di mezzi pesanti. La cava di cui in oggetto rappresenta un buon compromesso fra la distanza e la qualità del materiale.

5.0 CONCLUSIONI La presente relazione, svolta su commissione della Cottosenese S.p.a. sede di San Quirico d Orcia, ha riguardato lo Studio Preliminare Ambientale per la verifica di Assoggettabilità alla procedura di V.I.A., art. 20 D.Lgs. 4/2008 per un progetto di cava di argilla in località Pod. Poggio Felice, Comune di Trequanda ( SI) L allegato 5 del D.Lgs. 4/2008 individua i criteri da utilizzare per la Verifica di Assoggettabilità di cui all art. 20. Tali criteri comprendono: le caratteristiche del progetto; la localizzazione del progetto; le caratteristiche dell'impatto potenziale. Il lavoro si è svolto quindi andando a valutare le caratteristiche progettuali e la localizzazione del progetto, sia in termini ambientali sia rispetto agli strumenti normativi, pianificatori e programmatici, giungendo infine a caratterizzare l impatto potenziale ai fini della verifica di assoggettabilità di cui all art. 20 del Decreto Legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008.