DISTRIBUTORI STRADALI DI CNG E BIOMETANO: UN PERCORSO NECESSARIO PER REALIZZARLI ROBERTO TOZZOLI (Assogasmetano) Roma, 29 ottobre 2015
IL METANO PER AUTO - CNG Il gas naturale (lo stesso impiegato per usi domestici o industriali) viene erogato come gas compresso a 220 bar Da sempre chiamato Metano perché il GN è composto prevalentemente da questo gas Viene estratto e utilizzato senza bisogno di ulteriori trasformazioni o additivazioni e con minimo impatto ambientale Attrattività economica Tecnologia motoristica e distributiva consolidata e italiana Utenza quasi esclusivamente leggera (auto e furgoni) Possibilità di sviluppo nel trasporto pesante
IL METANO PER AUTO - CNG 3 tipologie distributive a seconda della alimentazione: - impianti allacciati alla rete (locale, regionale o nazionale) - impianti riforniti con carri bombolai/carri cisterna - impianti riforniti con cisterna di GNL erogato come CNG Sempre allo stato gassoso = tecnologia distributiva diversa e più complessa rispetto agli altri carburanti liquidi Norme di sicurezza di riferimento (D. Min. Interno 24/05/2002 e successivi) Integrabile nelle stazioni policarburanti Esenzione dal rispetto di turni e orari di servizio
IL METANO PER AUTO - CNG TIPOLOGIE DISTRIBUTIVE A SECONDA DELLA ALIMENTAZIONE Impianto allacciato alla rete Impianto da carro bombolaio/cisterna Impianto da cisterna GNL
SITUAZIONE ATTUALE Attualmente la rete conta circa 1.100 distributori in esercizio di cui 42 autostradali Altri sono in costruzione e in progetto, anche sulle autostrade Il parco circolante alimentato a metano è circa un milione di veicoli L erogato del 2015 sarà attorno ad 1 miliardo e cento milioni di Mc Mantenendo l attuale trend sarà possibile arrivare ad una rete distributiva consolidata, alla quale anche il biometano potrà portare il proprio contributo
QUADRO SETTORE CNG Dinamiche 2005/2015/Previsione 2020 2005 2015 2020 RETE (n. impianti) 515 1.100 1.400 EROGATO SETTORE (mil/mc.) 436 1.100 1.400 PARCO CNG (x 1000) 344 980 1.300
QUADRO SETTORE CNG 2005/2015/2020
SVILUPPO DELLA RETE DISTRIBUTIVA PER REGIONE REGIONE 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 (*) Valle D'A. 1 1 1 1 1 1 1 Piemonte 30 33 43 48 54 58 67 72 78 79 Liguria 7 7 7 7 7 7 7 7 7 8 Lombardia 53 60 64 76 102 120 132 143 149 159 Veneto 79 83 91 106 112 120 121 129 136 140 Friuli V.G. 4 3 3 3 3 3 3 3 4 4 Trentino 10 10 8 11 10 13 15 16 16 17 Emilia R. 95 105 113 122 135 149 166 175 180 190 Toscana 61 62 67 70 77 81 88 95 98 100 Marche 65 68 73 72 74 77 79 84 89 91 Umbria 20 21 23 24 24 25 29 31 31 333 Abruzzo 15 15 16 17 17 20 20 21 23 23 Molise 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 Lazio 29 29 31 38 41 44 50 51 52 53 Campania 40 42 43 44 49 52 56 62 64 70 Puglia 35 35 39 40 44 49 55 61 63 63 Bas./Cal. 6 8 11 6 6 7 9 8 9 9 Calabria 6 6 7 7 9 9 9 Sicilia 14 14 17 19 19 20 24 26 28 29 TOTALE 566 598 652 713 784 856 932 997 1041 1082 Variazione + 51 + 32 + 54 + 61 + 71 + 72 + 76 + 65 + 44 + 41 (*) Settembre 2015
LA RETE ITALIANA DEI GASDOTTI
TRASPORTO SU STRADA VEICOLO BATTERIA (CARRO BOMBOLAIO) VEICOLO CISTERNA (CNG) VEICOLO CISTERNA (GNL)
ASPETTI ECONOMICI DI VENDITA E GESTIONE Diverse tipologie di impianto Incidenza della pressione di prelievo, se allacciati alla rete Costi di trasporto, se riforniti con carri o cisterne Differenze anche notevoli di investimento e di costi di gestione Corretto dimensionamento dell impianto tecnologico Situazioni tecnico/economiche molto variegate Caratteristiche chimico/fisiche del gas (rapporto peso/volume) Tanti fornitori (fino a circa un centinaio) Contratti di fornitura in genere mutuati da altri settori (civile, industriale), molto diversi fra loro e a spesso poco comprensibili
ASPETTI ECONOMICI DI VENDITA E GESTIONE Si acquista a volume e si vende a peso Difficoltà di programmazione/gestione economica Difficile applicazione dei contratti standard di gestione Spesso è complicato anche solo determinare il compenso gestore
LIBERALIZZAZIONE SOLO VANTAGGI? D.lgs. 164/2000 (Decreto Letta): nuove regole per il mercato del gas (e dell energia elettrica) Anche il metano carburante soggetto alla nuova regolamentazione Cessazione della «tariffa autotrazione» introdotta da Snam che garantiva «pari condizioni» di fornitura Prima fase di «sconcerto» degli operatori Successivo «adattamento» alle nuove modalità di acquisto della materia prima con situazioni molto variegate Reiterate istanze a considerare le peculiarità del metano sempre respinte Permangono problematiche (tecniche) di uniformità delle forniture con inevitabili risvolti economici
ALCUNI SUGGERIMENTI VERIFICHE PREVENTIVE Rete (disponibilità del gestore di rete, pressione di fornitura distanza e costo di allacciamento) Valutazione alternative (carri bombolai, GNL) Verifica di fattibilità tecnica Valutazione costi di impianto e di gestione (elettricità, manutenzioni) Analisi di dati statistici locali (parco circolante, immatricolazioni veicoli CNG, storico erogato)
ALCUNI SUGGERIMENTI FASE OPERATIVA Valutazione offerte/soluzioni impiantistiche Scelta del fornitore del gas Valutazione del contratto di fornitura Tenere conto delle altre variabili del mercato del gas Gestione corretta del rapporto acquisto (a volume) - vendita (a peso) Eventuale contratto di gestione calibrato Qualificazione del gestore
CONCLUSIONI IL METANO (CNG): È un carburante «maturo» per la mobilità diffusa ad elevata valenza ambientale, tecnologica ed economica L industria italiana del settore impiantistico è leader mondiale Rete distributiva e parco circolante consolidati in ulteriore sviluppo IL BIOMETANO: Italia terzo produttore mondiale di biogas con conseguente futura disponibilità di biometano, fonte rinnovabile, nazionale e sostenibile Risposta concreta per una mobilità veramente sostenibile. Grande opportunità energetica ed economica
CONCLUSIONI Per sfruttare appieno questa opportunità è quindi necessario che gli operatori della distribuzione che vogliono investire in questo carburante seguano un adeguato percorso, evitando quegli errori che spesso hanno generato diseconomicità, con conseguenze per gli stessi operatori e per la rete distributiva del metano. GRAZIE DELL ATTENZIONE