Convegno nazionale Per una scuola interculturale Catania 9 e 10 Ottobre 2008 AULA MAGNA del RETTORATO Intervento di Franco Satta Sardegna
Sardegna. Popolazione residente totale: 1.659.443 Stima stranieri: 24.603 Incidenza percentuale stranieri: 1,5% Minori stranieri: 3.533 (14,4%) Tra i parametri significativi dell'integrazione socio-culturale figura certamente la presenza degli alunni stranieri nelle scuole sarde. Esaminando in particolare i dati relativi all'anno scolastico 2006/2007, risulta che in Sardegna 1 studente ogni 100 iscritti è straniero: su un totale di 246.017 iscritti, gli studenti stranieri risultano essere 2.725 (per lo più maschi provenienti dal continente europeo), di cui la quota più consistente (996, pari al 36,6 %) occupa i banchi della scuola primaria. A seguire troviamo un numero di iscritti nelle scuole di primo e secondo grado più o meno equivalente: rispettivamente di 678 e 605. A frequentare le scuole dell'infanzia sono invece 446 bambini stranieri. Inoltre, dei 605 studenti iscritti alle scuole superiori il 68,4% frequenta gli istituti tecnici e professionali, il 27,6 % i licei, mentre il 4% frequenta le scuole artistiche. L'elevata percentuale degli studenti stranieri che frequentano gli istituti tecnici e professionali è in linea con il dato nazionale. Sono spesso le stesse famiglie a privilegiare queste scuole, probabilmente perchè percepite come una via più fluida verso l'inserimento lavorativo. Sardegna. Alunni stranieri nelle scuole statali (a.s. 2006/2007) Provincia Alunni stranieri Percentuale (%) stranieri su totale studenti Cagliari 1.090 1.0 Nuoro 305 0,7 Oristano 197 0,9 Sassari 1.133 1,6 Sardegna (2006-2007) 2.725 1,1 ITALIA (2006-2007) 500.937 5,6 Sardegna (2007-2008) 3.196 1,2 ITALIA (2007-2008) 574.133 6,4 Totale Infanzia Primaria Sec.I Grado Sec. II grado 3.196 4 81 1.142 876 697
Studenti anno scolastico 2006/2007 -Ministero Pubblica Istruzione (La percentuale è riferita agli studenti stranieri) Aree continentali Tot. Infanzia % Primaria % I grado % II grado % UE 272 11,8 34,2 23.2 30,9 UE nuovi 179 11,2 36,3 29,1 23,5 Europa centr.or. 587 16,4 44,1 19,8 19,8 Europa altri 32 15,6 12,5 12,5 59,4 EUROPA 1.070 14,3 39,3 22,0 24,4 Africa sett. 683 16,0 38,7 26,6 18,7 Africa occ. 68 22,1 29,4 23,5 25,0 Africa orient. 7 0,0 14,3 28,6 57,1 Africa centro-mer. 10 0,0 40,0 20,0 40.0 AFRICA 768 16,1 37,6 26,3 19,9 Asia occ. 12 16,7 33,3 41,7 8,3 Asia centro-mer. 54 29,6 33,3 16,7 20,4 Asia orient. 462 14,9 34,8 33,1 17,1 ASIA 528 16,5 34,7 31,6 17,2 America sett. 44 29,5 15,9 18,2 36,4 America centro mer. 230 13,9 30,4 22,2 33,5 AMERICA 274 16,4 28,1 21,5 33,9 OCEANIA 3 33,3 0,0 33,3 33,3 Apolidi/non det. 76 47,4 34,2 18,4 0,0 TOT. SARDEGNA 2.719 16,4 36,6 24,9 22,0 La maggior parte degli studenti stranieri in Sardegna proviene dal continente europeo, e più in particolare dall'area centro orientale (dove prevale un tipo di immigrazione "femminilizzata"; i figli in genere raggiungono la madre). Seguono gli alunni provenienti dall'africa, in particolare dall'area del Maghreb (si emigra con la famiglia o ci si fa raggiungere da essa). La più alta percentuale degli studenti stranieri (rispetto al totale) frequenta la scuola primaria. I marocchini incidono sugli alunni stranieri per oltre il 20%. Esistenza di una concentrazione di studenti stranieri nelle stesse scuole e negli stessi quartieri: A Cagliari è molto elevata la percentuale di popolazione straniera; in particolare nelle scuole dell'infanzia ed elementari dei quartieri storici (Castello e La Marina) Via Roma (centro della città ma area degradata).
Insegnamento della lingua italiana(l2) La figura di un mediatore linguistico, che affianca il docente, è prevista solo in rarissimi casi nella scuola elementare. Vengono organizzati laboratori interculturali, cioè dei momenti dell'attività didattica in classe, mirati alla conoscenza e all'incontro fra culture diverse. Allo stato attuale nelle scuole medie e superiori non sono attivati corsi di lingua italiana per studenti stranieri o progetti di consolidamento linguistico che siano paralleli alle altre attività didattiche. L'apprendimento scolastico della lingua italiana, intendendo un apprendimento mirato con proprie specificità, tempi, metodologie, viene attuata solo nei CTP, ma non per i ragazzi con età inferiore ai 15 anni. Collocazione degli studenti stranieri,con conoscenza nulla della lingua italiana (in fase di accoglienza): in quale classe e con quale criterio (per età, per classe di promozione,caso per caso,attraverso la retrocessione di una o più classi,tenendo conto della storia pregressa). L'inserimento dell'alunno straniero nella scuola dell'obbligo prevede, generalmente che questi sia inserito nella classe corrispondente alla sua età oppure, soprattutto nella scuola media di I grado, vengono iscritti alla classe prima anche se hanno un'età superiore. Il medesimo criterio è seguito per gli studenti che arrivano ad anno scolastico iniziato. Dalle informazioni che possiedo, in genere i maggiori problemi si registrano nella scuola media; in alcuni casi i ragazzi vengono mandati al CTP per frequentare il corso di italiano anche se hanno un'età inferiore ai 15 anni. In questo caso i ragazzi non vengono iscritti formalmente al CTP. 1. laboratori di educazione interculturale Diversi progetti relativi a questo tema sono spesso presenti nell'offerta formativa delle scuole elementare e medie. 2. formazioni interne alla scuola rivolte ai docenti Solo nella scuola elementare rarissimi casi di formazioni specifiche ai docenti 3. progetti rivolte alle famiglie Non ne sono a conoscenza 4. corsi di italiano L2: Solo nei CTP.
Come avviene la valutazione alla fine del percorso; il voto viene attribuito solo alla fine ; il voto nella lingua italiana viene congelato. Generalmente nella scuola media ed elementare la valutazione finale della lingua italiana segue gli stessi parametri della valutazione di un alunno italiano. Si tende ad essere più tolleranti con l'alunno straniero, ma senza offrirgli un percorso di apprendimento specifico e organizzato. Ruolo delle istituzioni locali nei vari tipi di scuola. a) scuola dell infanzia b) elementare c) medie inferiori d) medie superiori e) formazione professionale f) educazione per gli adulti (Vedi scheda sul CTP Quartu) Ruolo delle scuole o Quali progetti sono a disposizione. o Valutazione dei risultati ottenuti dai progetti in atto. o Chi sono gli operatori (docenti del consiglio di classe,educatori esterni,altri ) o In base a quale criterio un docente si occupa degli stranieri: Molto spesso a caso (perché quel docente ha ore a disposizione da utilizzare) o per imposizione del capo d istituto o, in rari casi, per iniziativa del docente che desidera intraprendere una nuova esperienza (e che quindi segue corsi di formazione di sua spontanea volontà). Corsi di formazione specifici rivolti ai docenti. Gli unici casi di formazione specifica rivolta ai docenti sono interni alle singole scuole. Sono pochissimi casi nelle scuole elementari. Assenti negli altri ordini di scuola. Ruolo eventuale delle associazioni (di volontariato,per esempio) presenti nel territorio. Molto attiva è l'azione svolta dalle Associazioni di cittadini stranieri, dalle Associazioni cattoliche e dalle Cooperative di mediazione culturale. Nelle scuole questi soggetti sono spesso promotori di progetti su tematiche interculturali.
Come avviene la loro retribuzione (a progetto,dal fondo d istituto in altro modo) A progetto. Finanziamenti e provenienza(enti e istituzioni) dei finanziamenti dei Progetti Finanziamenti regionali, provinciali, e statali (Ministero del Welfare). Funzione dei mediatori culturali e loro caratteristiche I mediatori culturali di origine straniera che lavorano nelle province di Cagliari (12) e Carbonia - Iglesias (4) sono collaboratori degli Uffici immigrazione provinciale. Lavorano a contratto e sono occupati prevalentemente presso le scuole elementari, o presso uffici amministrativi (attività di accoglienza, orientamento, informazione e consulenza, collaborazioni con enti pubblici e privati), o presso le strutture carcerarie nelle attività istituzionali (collaborazione con gli educatori nei colloqui con i detenuti, traduzioni linguistiche) e con i docenti dei CTP nelle attività didattiche svolte negli Istituti di pena. Azioni per il superamento dei problemi attuali Sul fronte delle politiche immigratorie la Regione Sardegna ha approvato nell'ottobre del 2006 "Le linee guida triennali per l'immigrazione 2006-2008" attraverso cui si intendono promuovere interventi volti al superamento delle condizioni di svantaggio degli immigrati in Sardegna. E' stato destinato un importo pari a 1.200.000 euro. Sono state finanziate attività di formazione professionale e di apprendimento della lingua italiana rivolte ai cittadini stranieri. La provincia di Cagliari è stata la prima in Sardegna ad avere un Ufficio immigrazione strutturalmente preposto. Ha promosso attività di monitoraggio sociale e scolastico, orientamento e consulenza, sostegno alle politiche di inserimento lavorativo e di integrazione sociale. Attualmente è attivo anche l Ufficio immigrazione della provincia di Carbonia - Iglesias. (Fonte: Caritas.Migrantes, Immigrazione. Dossier statistico 2007, XVI rapporto)