Fondi pensione e sviluppo del paese: un binomio possibile. L esperienza di Laborfonds



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Transcript:

Conferenza Europea: investimenti locali, sanità complementare e welfare integrato PARTE I Investimenti locali Una soluzione contro la crisi? Fondi pensione e sviluppo del paese: un binomio possibile. Ivonne Forno Vice Direttore Generale e Responsabile Finanza Fondo Pensione Laborfonds Membro Comitato Tecnico Assofondipensione

Il difficile contesto economico in cui si trova il Paese quadro macroeconomico deteriorato a seguito della crisi finanziaria internazionale e dalla crisi dei debiti sovrani difficile congiuntura dell economia italiana sistema produttivo frammentato in un numero elevatissimo di PMI sistema finanziario non pienamente efficiente, sviluppato e rispondente alla funzione tipica: indirizzare il risparmio verso le attività maggiormente produttive contrazione e deterioramento del ruolo centrale delle banche quale canale «storico» di reperimento e distribuzione delle risorse all interno del sistema economico alto livello di risparmio, anche privato, ma non sufficientemente re-veicolato alle imprese

Il difficile contesto economico (segue) Il meccanismo di finanziamento «storico» attraverso il ricorso al canale bancario si è in parte inceppato (crisi debito sovrano, requisiti di vigilanza prudenziale introdotti da Basilea 3) con rigidità nelle condizioni di accesso e nei volumi. «Il volume del credito erogato dal sistema bancario a favore del settore produttivo registra nei primi 9 mesi del 2013 un calo del 4,6% con un tasso di oltre 160 bpts più elevato rispetto alle condizioni medie applicate su finanziamenti di importo comparabile in Germania e Francia; il 48% delle PMI che negli ultimi 6 mesi ha richiesto un finanziamento bancario non ha visto accettata del tutto la domanda; il restante 50% si è visto rifiutare in toto o in parte la domanda». (Fonte: Indagine conoscitiva sugli strumenti fiscali e finanziari a sostegno della crescita, anche alla luce delle più recenti esperienze internazionali, Audizione del Presidente della Consob Giuseppe Vegas, Camera dei Deputati, Roma 22 ottobre 2013)

Il difficile contesto economico (segue) Peraltro, già il 31 maggio 2012 Ignazio Visco, Governatore della Banca d Italia, nell ambito delle Considerazioni Finali della Relazione Annuale esprimeva il seguente giudizio: «Per le imprese, i bassi livelli di patrimonializzazione e la stretta dipendenza dal credito bancario quale fonte pressoché unica di finanza esterna rappresentano un elemento di fragilità nel breve termine, un freno alle potenzialità di sviluppo. Il capitale di rischio è lo strumento idoneo per finanziare l innovazione. In Italia, il 38% dei prestiti alle aziende ha durata non superiore ai 12 mesi; la quota è del 18% in Germania e in Francia, del 24% nella media dell area Euro. La maggior dipendenza dal debito a breve termine espone le imprese italiane a più elevati rischi di rifinanziamento, restringendo l orizzonte temporale degli investimenti».

. ma vi sono segnali di ripresa per una possibile svolta dello scenario macroeconomico, in un tessuto produttivo cambiato, meno numeroso ma più solido Come incentivare questa ripresa? In che modo? Attraverso quali percorsi? L adozione di strumenti di politica economica tesi a sviluppare fonti di finanziamento «alternative/complementari» al credito bancario (es. quotazione in borsa, emissioni obbligazionarie), l attivazione di iniziative volte a potenziare la capacità di concessione di crediti da parte delle banche a parità di dotazione patrimoniale (es. cartolarizzazioni e sistema di garanzie) e l attivazione di progetti che permettano l investimento nell economia «reale» da parte degli operatori istituzionali specializzati ed evoluti, quali i fondi pensione, e che permettano di facilitare l accesso diretto delle imprese sane ed appetibili al mercato (Cerved le ha recentemente stimate in oltre 35.000).

Nuove forme di reperimento dei capitali alternative all indebitamento bancario iniziative sul mercato dei capitali Sono in fase di studio: proposte per la semplificazione normativo-regolamentare finalizzate ad incentivare l apertura del mercato dei capitali alle PMI, interventi per la promozione di un Fondo di Fondi specializzati in small caps (potrebbero essere superate, almeno da un punto di vista operativo, parte delle ragioni per le quali meno dell 1% del patrimonio dei fondi pensione negoziali italiani è investito in equity italiano: dati Covip 2012), interventi di incentivazione fiscale a supporto del mercato di Borsa. Sono stati realizzati/adottati: CONSOB Progetto «PiùBorsa» 2012, con l obiettivo di incentivare lo sviluppo del mercato dei capitali e gli investimenti in equity da parte delle PMI, DL n. 179/2012, Decreto crescita bis, introduzione della possibilità di raccogliere capitale di rischio tramite portali on-line (cd. «equity crowdfunding»).

Nuove forme di reperimento dei capitali alternative all indebitamento bancario iniziative sul mercato del debito Al fine di ampliare gli strumenti di ricorso al mercato del debito per le società NON quotate, fra le quali anche le PMI, il legislatore ha adottato il DL n. 83/2012, Decreto Sviluppo e disciplinato tra l altro : l emissione di strumenti di debito a breve termine (cambiali finanziarie) e a mediolungo termine (obbligazioni, fra i quali anche i cc.dd. «minibond»), la deducibilità degli interessi passivi (ove i titoli siano quotati su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione, cfr. mercato ExtramotPRO di Borsa Italiana) e dei costi di emissione, l esenzione della ritenuta alla fonte sui proventi corrisposti rispetto a titoli negoziati su mercati o sistemi di Stati UE/Paesi della White List.

Nuove forme di reperimento dei capitali alternative all indebitamento bancario iniziative sul mercato del debito (segue) Sono in corso di adozione da parte del legislatore (Decreto Destinazione Italia) interventi mirati a: rimodulare in senso agevolativo la fiscalità indiretta sui finanziamenti garantiti (cfr. emissione di minibond secured, ossia supportati da forme di garanzia reale), facilitare ulteriormente e «far decollare» l utilizzo degli strumenti di cui al DL Sviluppo mediante la rivitalizzazione delle cartolarizzazioni, la possibilità di utilizzo dei titoli di debito a copertura delle riserve tecniche delle assicurazioni e a garanzia di obbligazioni bancarie (covered bonds). «L obiettivo della norma è quello di aprire un nuovo mercato del credito che permetta alle imprese non quotate un più agevole accesso ai finanziamenti e che, nel contempo, dia agli operatori qualificati, residenti e non residenti, la possibilità di investire anche nel sistema produttivo rappresentato dalla piccola e media impresa.» (Firpo, Ministero dello Sviluppo Economico)

investimenti di lungo periodo La nascita di un nuovo canale di finanziamento per le imprese, attraverso le agevolazioni e le novità normative introdotte, crea una storica occasione di convergenza di interessi tra tutti «gli attori del Sistema Paese» che può essere colta fino in fondo attraverso progetti comuni e se «ognuno farà il suo» (le imprese, gli intermediari finanziari, gli investitori istituzionali). Si tratta di una sfida non indifferente anche rispetto all approccio fino ad ora seguito da parte dei singoli attori, che va cambiato, ricercando percorsi comuni e progetti da condividere da «attori co-protagonisti, facendo sistema». Gli strumenti normativi ora ci sono, la necessità di farlo (per le aziende) pure, l interesse degli investitori (fra i quali i fondi pensione) che sono alla ricerca di occasioni di investimento di lungo periodo, anche.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Europa Nel 2012 la Commissione UE ha aperto la strada all impiego da parte dei fondi pensione dei project bond ed ha approfondito le potenzialità dei fondi di «lungo periodo» (long-term investment funds). Di recente, poi, la Commissione ha posto in consultazione il Libro Verde sui finanziamenti di lungo periodo (http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2013/long-termfinancing/) e caldeggiato il ricorso a forme consortili per la realizzazione degli investimenti di lungo periodo, anche a livello europeo. In Inghilterra la National Association of Pension Funds (Napf) ed il Pension Protection Fund (Ppf) hanno istituito la Pension Infrastructure Platform (Pip), una piattaforma di investimento per la realizzazione di progetti infrastrutturali alla quale hanno deciso di aderire al momento 10 fondi pensione, con un commitment di 100 milioni di sterline ciascuno e con l obiettivo è di raggiungere una dotazione di capitale iniziale di 2 miliardi.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Italia, il progetto di ASSOFONDIPENSIONE ASSOFONDIPENSIONE associazione sorta nel 2003 con l obiettivo di rappresentare gli interessi dei fondi pensione negoziali istituiti successivamente al 28 aprile 1993. Vi aderiscono 33 fondi pensione per un totale di asset in gestione nell ordine di 32 miliardi di Euro. «Assofondipensione è pronta ad affrontare le sfide poste in essere dall accresciuta conoscenza fra le forme pensionistiche complementari.... E il luogo all interno del quale poter valorizzare le sinergie fra i soci e nel cui ambito mettere in comune il lavoro, le conoscenze, le esperienze dei singoli fondi trasformandole in un patrimonio comune che può rappresentare un valore aggiunto decisivo». (Newsletter Mefop n. 53/2013, Una nuova fase per Assofondipensione, Marco Abatecola, Segretario Generale di Assofondipensione).

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Italia, il progetto di ASSOFONDIPENSIONE ASSOFONDIPENSIONE sta attivamente lavorando anche prendendo spunto dalle singole esperienze intraprese da parte di alcuni fondi soci (fra i quali LABORFONDS) ad un progetto finalizzato a mettere a fattor comune e condividere, fra i fondi pensione che aderiranno all iniziativa «consortile», soluzioni/iniziative di investimento. Il tutto con l obiettivo di creare massa critica, ridurre l incidenza dei costi, beneficiare di economie di scala anche in termini organizzativi, creare sinergie rispetto ad investimenti di lungo periodo che portino benefici diretti al Sistema Paese. I tempi sono maturi, è il momento giusto! Gli investitori devono muoversi in autonomia e di iniziativa, non a fronte di vincoli di investimento dettati da «futuri, possibili, ipotizzabili, seppur scongiurabili» interventi normativi!

Le nuove opportunità «di fare sistema» per lo sviluppo del Paese. SE NON ORA, QUANDO? I tempi sono maturi anche per il «sistema dei fondi pensione» che, oltre ad avere una funzione sociale, ha anche un importante funzione economica e che: rappresenta circa il 10% del PIL nazionale (fondi pensione e casse di previdenza hanno un patrimonio che si aggira sui 160 miliardi di Euro), ha acquisito negli anni esperienza, masse ed organizzazione idonee ad assumere un ruolo attivo rispetto agli investimenti, fa parte del sistema economico a pieno titolo e dalla salute dello stesso trae la propria salute («se le aziende contributrici sono in salute, anche il fondo pensione lo è»), vede negli investimenti di medio-lungo periodo (private debt, private equity, real estate) una particolare asset class che molto si confà con il fatto di essere un investitore di medio-lungo periodo, già da tempo (DM Tesoro n. 703/96 e D.Lgs. N. 252/2005) può effettuare investimenti diretti in quote di fondi chiusi mobiliari ed immobiliari (max 20% del proprio patrimonio e max 25% del patrimonio del fondo target). I fondi stanno adeguando gli statuti e adottando un modello di gestione «core-satellite».

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Trentino Alto Adige, il progetto di LABORFONDS LABORFONDS è il Fondo pensione negoziale intercategoriale per i lavoratori dipendenti da imprese, del settore privato e pubblico, operanti nella Regione Trentino Alto Adige, è quindi un Fondo territoriale, il primo in Italia per masse e numero di aderenti, ha più di 113.000 aderenti, un patrimonio di oltre 1,6 miliardi di Euro, 4 comparti di investimento (fra i quali la Linea Bilanciata è la prevalente), un tasso di adesione più del doppio di quello nazionale, oggi ha «numeri» che permettono di «guardare ancora più in alto» in un contesto anche a livello locale fortemente cambiato rispetto a qualche anno fa e, conseguentemente, di partecipare con altri soggetti istituzionali a progetti connotati da un forte grado di «attenzione al territorio» ed alle imprese che ne costituiscono le cellule vitali ed il substrato di riferimento.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Trentino Alto Adige, il progetto di LABORFONDS (segue) In COSA consiste il progetto «investimenti locali di LABORFONDS»? Si tratta di riportare al territorio ed alle sue imprese parte della liquidità raccolta dalle stesse (TFR) attraverso un canale di finanziamento alternativo e/o complementare a quello bancario. Non un progetto «salva imprese» ma un progetto che ha il fine di creare i presupporti per infondere una spinta propulsiva rispetto a realtà sane e capaci, che a loro volta possano diventare volano di ulteriore crescita e sviluppo del sistema economico.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Trentino Alto Adige, il progetto di LABORFONDS (segue) COME si realizzerà il progetto «investimenti locali»? Attraverso l investimento in quote di un fondo comune di investimento mobiliare chiuso (denominato FONDO STRATEGICO), multicomparto, a classi di quote, riservato ad operatori qualificati, che investirà prevalentemente in: private debt (obbligazioni emesse da imprese/enti locali) anche in forma di cc.dd. minibond, cambiali finanziarie e project bond, cartolarizzazioni ma solo nella trance senior, export credit notes, con una politica di investimento focalizzata sul territorio e sulle sue imprese.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Trentino Alto Adige, il progetto di LABORFONDS (segue) COME si realizzerà il progetto «investimenti locali»? (segue) Insieme ad altri soggetti (territoriali e non) che mettano a disposizione: liquidità da investire (co-investitori), know how e supporto alle imprese per le attività di emissione (banche ed advisors), dallo scouting, all emissione ed oltre, emissioni obbligazionarie da acquisire da parte del FONDO STRATEGICO (imprese/enti), creando «massa critica» e «facendo sistema», nel rispetto del ruolo e dell autonomia di ognuno.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Trentino Alto Adige, il progetto di LABORFONDS (segue) Le principali caratteristiche del FONDO STRATEGICO: fondo comune di investimento mobiliare chiuso riservato, multicomparto (comparto Trento e comparto Bolzano), a classi di quote: Classe A: quote riservate ai Fondi Pensione convenzionati con la Regione Trentino Alto Adige (fra i quali LABORFONDS) Classe B: quote riservate alle Province di Trento e Bolzano, alla Regione Trentino Alto Adige e loro enti controllati Classe C: quote riservate agli altri Investitori qualificati in sede di liquidazione finale sono previste forme di garanzia di restituzione del capitale sottoscritto e versato per i Fondi Pensione convenzionati con la Regione Trentino Alto Adige.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Trentino Alto Adige, il progetto di LABORFONDS (segue) Le principali caratteristiche del FONDO STRATEGICO: (segue) meccanismi di governance che garantiscano controllo e partecipazione rispetto a specifiche materie quali investimenti in conflitto di interesse, analisi del business plan, ecc. (rappresentante nel Comitato Consultivo), reportistica periodica e look through rispetto agli investimenti effettuati (sia per la parte relativa alle performance che all analisi del rischio), costi predeterminati a livello massimo, limiti agli investimenti in altri OICR, anche collegati, limiti di concentrazione rispetto agli investimenti, diversificazione, merito di credito.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Trentino Alto Adige, il progetto di LABORFONDS (segue) Quale lo stato di avanzamento del progetto? La Giunta della Regione Trentino Alto Adige ha dato attuazione all art. 1 della Legge Finanziaria 2013 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013-2015 della Regione Autonoma Trentino Alto Adige («La Regione promuove un progetto finalizzato al sostegno di investimenti strategici per lo sviluppo del territorio regionale anche attraverso iniziative promosse in collaborazione con altri enti pubblici, società da essi controllate, fondi pensione territoriali, soggetti autorizzati all esercizio del credito e altri soggetti istituzionali») assumendo la delibera n. 184 del 24 settembre 2013, le Province di Trento e Bolzano hanno deliberato di partecipare al FONDO STRATEGICO mediante investimenti nelle quote del fondo stesso per un controvalore complessivo di Euro 150 milioni.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Trentino Alto Adige, il progetto di LABORFONDS (segue) LABORFONDS, con il supporto di Prometeia Advisor SIM, ha: valutato le caratteristiche della Linea Bilanciata in termini di profilo di investimento per determinare se l investimento ipotizzato potesse essere in linea con le caratteristiche del comparto e con il suo profilo di rischio/rendimento, determinato le conseguenze/impatti di un investimento nei termini di cui sopra sull asset allocation strategica del comparto individuato, nonché gli eventuali correttivi necessari e da porre in essere per garantire la coerenza dell investimento/progetto con l attuale profilo di rischio del comparto, partecipato attivamente al tavolo aperto dai soggetti pubblici per la definizione delle caratteristiche del FONDO STRATEGICO da selezionare da parte dei medesimi soggetti, anche al fine di valutarne la coerenza e l adeguatezza delle caratteristiche stesse con il progetto di investimenti locali in corso.

investimenti di lungo periodo... cosa si fa in Trentino Alto Adige, il progetto di LABORFONDS (segue) LABORFONDS, adeguato lo statuto nei primi mesi del 2013, ha quindi deliberato di: effettuato l investimento nel FONDO STRATEGICO da parte del quotisti della Classe B, investire per la Linea Bilanciata in quote del fondo stesso, nel limite del 25% del suo patrimonio, e in ogni caso fino ad un massimo di 125 milioni di Euro, adeguare la propria struttura organizzativa (nello specifico la Funzione Finanza) per monitorare al meglio l investimento diretto, attivare una serie di iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza del «progetto investimenti locali», per «fare rete», per «suscitare interesse» (si veda fra tutte il workshop del 19 settembre 2013: Fondo Strategico e minibond: «istruzioni per l uso», in collaborazione con Confindustria Trento ed Assoimprenditori Bolzano) e coinvolgere quinti più attori possibili, anche sul fronte dei co-investitori.

investimenti di lungo periodo... non solo in Trentino Alto Adige Molte sono le iniziative ed i convegni organizzati, sia a livello nazionale che locale, in tema di investimenti di lungo periodo a beneficio del sistema delle PMI e del complessivo sviluppo del Paese. Anche in Veneto da tempo le imprese (con il supporto di Confindustria) e gli investitori istituzionali (fra i quali il fondo pensione Solidarietà Veneto) si confrontano sul tema degli «investimenti locali». La Conferenza di oggi a Venezia ne è un esempio. Altrettanto il convegno che si terrà a Verona il 14 novembre 2013 dal tema «Imprese e investitori istituzionali: nuove opportunità a kilometrozero». Il tutto, come detto, per incentivare la condivisione di progetti che valorizzino la filiera corta nel finanziamento della crescita dei territori e dei soggetti ivi operanti.

GRAZIE a voi per l attenzione e al Segretario Generale di Assofondipensione, Marco Abatecola per la delega conferita a LABORFONDS ed alla mia persona a rappresentare l Associazione in questa prestigiosa Conferenza Europea

Contatti: Ivonne Forno Vice Direttore Generale e Responsabile Finanza Fondo Pensione LABORFONDS Piazza Erbe, 2 Trento +39 0461 274805 ivonne.forno@laborfonds.it www.laborfonds.it