INDAGINE DI MERCATO SETTORE AGROALIMETARE EGIZIANO RIASSUNTO



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INDAGINE DI MERCATO SETTORE AGROALIMETARE EGIZIANO RIASSUNTO Il Cairo, agosto 2014 1

Indice 1. NOTA METODOLOGICA... 3 2. INTRODUZIONE... 3 3. DESCRIZIONE DEL SETTORE AGROALIMENTARE EGIZIANO... 5 3.1 Nota sull interscambio commerciale tra Egitto e Italia nel settore agroalimentare... 7 4. SEGMENTAZIONE DEL MERCATO... 9 4.1 SETTORE AGRICOLO... 9 4.1.1 Cereali, Frutta e Verdura... 9 4.1.2 Allevamento... 10 4.1.3 Pesca... 11 4.2 INDUSTRIA DEL CIBO... 11 4.2.1 Industria lattiero-casearia... 11 4.2.2 Industria della carne... 12 4.2.3 Industria conserviera e dei prodotti in scatola... 13 4.2.4 Industria degli oli e grassi vegetali e animali... 14 4.2.5 Industria della macinatura e dei prodotti del grano... 14 4.2.6 Industria dello zucchero... 15 4.2.7 Industria di pane, pasta e dolciumi... 16 5. DIMENSIONE DEL MERCATO AGROALIMENTARE IN EGITTO... 17 6. ANALISI DEI CONSUMATORI... 17 7. PERCORSO DEI BENI AGROALIMENTARI IMPORTATI E CANALI DI DISTRIBUZIONE... 18 8. ANALISI DELLE CINQUE FORZE... 21 9. ANALISI SWOT... 23 10. CONCLUSIONI... 27 2

1. NOTA METODOLOGICA L obbiettivo principale della seguente analisi del settore agro-alimentare egiziano e` di presentare una nota chiara e esaustiva dello stesso enfatizzando le relative opportunità di entrata per le aziende italiane che progettano di penetrare direttamente tale mercato esportandovi i propri prodotti. Prima di procedere a introdurre il mercato agro-alimentare egiziano, e` necessario porre chiarezza sulle definizioni e terminologia adottate in tale campo alle quali si farà costante riferimento in questo documento, in modo da poter fornire un punto di vista chiaro e imparziale che non sia influenzato dalle comuni misinterpretazioni esistenti in materia. Col termine settore/mercato agroalimentare si fa riferimento all insieme di attività orientate alla produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari. Altre classificazioni quali settore agricolo e agribusiness (più specifica) - adottate in precedenti lavori di ricerca dai quali si e` tratto spunto -, possono essere e verranno considerate quali sinonimi di tale termine, fatta eccezione per settore primario dell economia, in quanto facendo quest ultimo riferimento, oltre che alle attività relative all agricoltura, allevamento e pesca, anche al prodotto delle foreste e all estrazione di materiali dal sottosuolo, quali gas e petrolio. Con il termine agricoltura ci riferiamo all agricoltura nel senso stretto del termine, all allevamento e alla pesca. E` inoltre importante precisare che i termini settore e mercato verranno adottati come sinonimi e saranno utilizzati per riferirsi al generale settore agroalimentare, mentre i vari sub-mercati, come ad esempio pesca, industria alimentare o industria delle bevande, verranno descritti usando il termine segmenti. Quando poi si porranno osservazioni su sottoinsiemi dei così definiti segmenti, allora verrà adottata la classificazione sub-segmenti. Si noti inoltre che questa ricerca di mercato tralascerà lo studio dei segmenti della carne di maiale e delle bevande alcoliche, in quanto essi rappresentano argomenti a parte la cui descrizione esula dallo scopo finale dell intera analisi. Si precisa infine che questa analisi di mercato farà principalmente riferimento ai dati forniti dall istituto di ricerca egiziano Capmas 1. I dati sono espressi tutti in Miliardi di dollari, con un cambio EGP-Dollaro dello 0,14. 2. INTRODUZIONE 1 Che sono fino al 2013 per l import-export mentre risalgono al massimo al 2011 per tutto il resto 3

Lo schema organizzativo attraverso il quale si e` deciso di sviluppare questa ricerca e` stato scelto al fine di fornire una descrizione sintetica ma completa del mercato agroalimentare egiziano, che lo contestualizzi sia da un punto di vista delle dinamiche interne al Paese che in prospettiva internazionale, con una particolare attenzione alle possibilità di entrata per le imprese italiane. Seguendo tale linee guida, il primo capitolo d analisi propone una panoramica generale del settore, dalla quale risulta l importante ruolo che lo stesso occupa nell economia nazionale, a cui contribuisce per ben il 12,28% (quota sul PIL), e nei rapporti commerciale con il resto del mondo. Viene quindi evidenziato come l Egitto detenga il primato mondiale per quantità annue di grano importate, circostanza che comporta un deficit considerevole di bilancia commerciale per i beni agroalimentari. Viene poi presentata una nota sugli scambi commerciali tra Egitto e Italia, con una attenzione particolare alle importazioni. La maggiore componente di tale interscambio nel 2013 era la frutta commestibile, che l Egitto importa specialmente per motivi di differenziazione dell offerta e non strutturali. Sebbene i volumi di importazioni dall Italia per categorie di prodotti commerciati si siano ridotti nel 2013, il che e` principalmente dovuto alla instabilità sociopolitica che ha caratterizzato l Egitto in quell anno, i relativi tassi di crescita medi dal 2011 sono stati tutti positivi. Ciò dimostra come, in generale, il commercio di tali beni abbia essenzialmente resistito alle conseguenze negative della Primavera araba. Lo studio passa poi a definire la segmentazione di mercato, che e` uno strumento d analisi fondamentale che permette di orientarsi nel settore e comprendere le dinamiche dello stesso. L agroalimentare egiziano e` considerato come l insieme dei due segmenti aggregati definiti quali agricoltura, che identifica frutta,ortaggi, allevamento e pesca, e industria del cibo, che riguarda il settore della lavorazione dei beni alimentari. Il primo occupa un ruolo considerevolmente maggiore del secondo nell economia del Paese, con rispettive quote percentuali sul PIL pari a 11,33% e 0,95% 2. L analisi dei singoli segmenti e sub-segmenti ha poi dimostrato come la crescita che ha caratterizzato il settore agroalimentare egiziano dal 2009 al 2011 sia stata condivisa da tutte le proprie componenti, coi contributi più significativi dati dai settori dell agricoltura e industrie lattierocasearie, di dolciumi, della macinatura e dello zucchero 3. L individuazione e studio delle componenti ha fornito gli strumenti per definire la dimensione e andamento del settore agroalimentare egiziano quale aggregato, il cui valore totale e aggiunto nel 2011 ammontavano rispettivamente a 45,5 e 28,98 Miliardi dollari, con una quota complessiva sul PIL del 12,28% e un tasso di crescita medio dal 2009 al 2011, sia semplice che composto, del 12%. Si e` poi proseguito con l analisi dei consumatori, che considera una categorizzazione base per fasce di reddito della popolazione egiziana, dividendo per classi medio-bassa e medio-alta. 2 Per evitare confusione correlata a scambi tra i due settori aggregati, prodotti intermedi e via dicendo, e avere una idea chiara della dimensione di agricoltura e industria del cibo, si considerano le quote di partecipazione sul PIL, che sono state calcolate usando i relativi valori aggiunti, i quali ammontano rispettivamente a 26,74 e 2,24 Miliardi di dollari. I rispettivi valori della produzione in entrambi i settori sono di 37,44 e 8 Miliardi di dollari 3 In Egitto, questi ultimi due mercati vengono complessivamente monopolizzati dallo Stato si vedano tutte le relative osservazioni poste durante l intera ricerca e nelle conclusioni 4

Quest ultima viene individuata come il target di mercato per le imprese estere che esportano in Egitto prodotti agroalimentari di qualità. Si osserva che il potere contrattuale di questo gruppo di consumatori, in relazione a tale categoria di beni, risulta essere meno accentuato dei relativi valori che solitamente caratterizzano il rapporto offerta-domanda nel settore, i quali si dimostrano invece essere assai elevati. I consumatori della classe medio-alta sono oggi disposti a pagare prezzi più alti in cambio di maggiore qualità. Si passa poi a concludere l analisi della catena del valore, partendo da uno studio delle maggiori imprese presenti nel settore agroalimentare egiziano per poi considerare descrizione dei canali distributivi, con un attenzione particolare ai percorsi di arrivo e smercio dei beni importati. Si propone inoltre una nota sulle catene di supermercati, il cui sviluppo ha permesso di semplificare i processi distributivi e aumentare l offerta dei beni esteri nel mercato locale. Infine, l analisi delle 5 forze e SWOT chiudono la ricerca e permettono di trarre le conclusioni dello studio di settore, specialmente dal punto di vista delle imprese italiane che pianificano relative strategie di entrata. Per riassumere, la ricerca mostra come gli aspetti negativi, quali un concreto rischio valuta e un lento sviluppo dovuto alle condizioni di estrema povertà in cui oggi vive più di un quarto della popolazione egiziana, vengano più che compensati dalle caratteristiche e trend positivi. La neo raggiunta stabilità politica, la riacquistata fiducia dei consumatori della classe medio-alta che spinge la domanda per prodotti alimentari esteri di qualità, la contenuta forza contrattuale dei consumatori di tale gruppo, la validità della PPA per tale categoria di beni, gli andamenti positivi in tutti i segmenti e subsegmenti di settore, l affermarsi delle catene di supermercati, il lontano punto di saturazione del mercato, sono infatti quei fattori che contribuiscono a rendere il settore agroalimentare egiziano particolarmente attraente per le imprese italiane entranti. 3. DESCRIZIONE DEL SETTORE AGROALIMENTARE EGIZIANO In un paragone coi mercati agroalimentari dei vari Paesi del nord Africa e della regione araba, il settore agroalimentare egiziano può essere definito quale uno dei maggiori in assoluto. Nel 2011, esso ha contribuito al 12,28% del Prodotto Interno Lordo (PIL) del Paese, coinvolgendo circa il 34% della forza lavoro nazionale. I maggiori beni alimentari prodotti in Egitto sono riso, grano, granturco, fagioli, olive, frutta e verdura in generale, formaggio, zucchero, dolciumi e vari prodotti della macinatura; rappresentano inoltre importanza rilevante nel settore primario gli allevamenti di bovini, bufali d acqua, pecore e capre. L Egitto, situato in un area assai arida, desertica e secca dell Africa settentrionale, dove le precipitazioni sono rarissime e le sorgenti d acqua scarseggiano, e` stato capace di raggiungere i livelli di produzione agricola che tutt oggi lo caratterizzano grazie allo sviluppo di estesi sistemi di irrigazione opere pubbliche di dimensioni notevoli che il Paese intraprende ormai da più di vent anni. Questa rete idrica ha permesso all Egitto di disporre di circa 3,5 milioni di ettari di terra 5

arabile 4, la quale si concentra principalmente nelle zone limitrofe al fiume Nilo e che viene quasi completamente gestita da pochi proprietari privati. Oggi, nonostante le condizioni climatiche favorevoli permettano all Egitto di produrre beni agricoli durante tutto l arco dell anno e di esportare tali beni in tutta Europa, il Paese rimane ancora un importatore netto di beni alimentari 5 : nel corso del 2013, relativamente alla filiera agroalimentare, il Paese ha registrato esportazioni e importazioni per rispettivamente 6 e 14 miliardi di dollari USA. Le sostenute importazioni di prodotti agroalimentari sono sempre state una componente strutturale della bilancia commerciale egiziana. Tale dipendenza dal mercato estero e` una diretta conseguenza sia dell incapacità del Paese a far fronte a una sempre crescente domanda nazionale esso importa circa il 55% del proprio fabbisogno annuale di cibo che delle particolari abitudini alimentari della popolazione, le quali, essendo caratterizzate da alti consumi di prodotti derivati dal frumento, contribuiscono a fare dell Egitto il più grande importatore al mondo di grano 6. Le maggiori importazioni del Paese nel settore agroalimentare nel 2013 sono riassunte nella seguente tabella: Bene Importato Valore (Mld $) Quota sulle importazioni Tot Grano (cereali) 4,92 7,41% Grassi e oli vegetali e animali 1,63 2,45% Semi oleosi 1,36 2,05% Carne rossa 1,25 1,88% Prodotti caseari e uova 0,81 1,22% Caffe`, Te` e spezie 0,52 0,84% Zucchero 0,51 0,77% Dati Capmas 2013, Valori in Miliardi di Dollari, tasso di cambio EGP-Dollaro dello 0,14 I Paesi di provenienza sono alquanto vari, divisi tra Africa e Medio Oriente, Unione Europea e Stati Uniti. Le esportazioni nella filiera agroalimentare sono principalmente dirette verso Paesi arabi, quali Arabia Saudita, Libia e Sudan, e Unione Europea. E` possibile affermare che, in riferimento ai volumi di interscambio commerciale di beni agroalimentari tra Egitto e resto del mondo, le importazioni superano di gran lunga le esportazioni, e il bene principale che contribuisce a definire tale deficit quale caratteristica strutturale della bilancia commerciale di settore e` il grano. Inoltre, si nota come l Egitto importi e esporti anche beni alimentari della stessa categoria, e ciò sta a significare che i motivi che spingono il Paese a sostenere la relative importazioni non sono strutturali 7 ma bensì di guadagno, sia da un punto di vista 4 Che in ogni caso rimane approssimativamente solo il 3,5% della superficie totale del Paese; questo dato fa comprendere la tipologia del territorio, caratterizzato da un estesa desertificazione 5 Cioè che presenta una bilancia commerciale in deficit per i beni agroalimentari 6 Secondo i dati FAO, nel 2011 l Italia occupava il quarto posto 7 Correlati alla dipendenza del Paese dall estero per i beni considerati 6

qualitativo, e cioè relativi al poter disporre di una maggiore diversità i prodotti, che prettamente capitalistico. 3.1 Nota sull interscambio commerciale tra Egitto e Italia nel settore agroalimentare In generale, L Egitto e l Italia sono stati da sempre attivi partner commerciali. Nelle classifiche di totale interscambio commerciale dell Egitto verso il resto del mondo, l Italia occupa il terzo posto in assoluto (dati 2013), con un valore complessivo pari a 6,44 Miliardi di dollari USA e una quota totale del 6,8%. Differenziando per esportazioni e importazioni, l Italia e` il primo Paese di destinazione al mondo dei prodotti egiziani, con un relativo valore pari a circa 2,8 Miliardi di dollari (quota sulle esportazioni totali: 10,05%), ed il quarto da cui l Egitto importa, per un valore merce di pressappoco 3,64 Miliardi di dollari (quota sulle importazioni totali: 5,53%). Andiamo ora ad analizzare gli scambi commerciali tra i due Paesi per il settore agroalimentare. Le relative esportazioni totali dell Egitto verso l Italia nel 2013 ammontano a 62,23 Milioni di dollari (la relativa quota sulle esportazioni dell Egitto verso l Italia e` del 2,22%). Esse riguardano principalmente bevande, superalcolici e aceto, e frutta commestibile e noci (valori rispettivi di 21,3 e 17 Milioni di dollari); in quantità minori troviamo poi zucchero, preparati di frutta e verdura, pesci, e altri prodotti di origine animale (valori rispettivi di 7,7, 6,58, 5,74, e 1,68 Milioni di dollari), con il resto dei beni alimentari a seguire e rispettivi valori che non superano il Milione di dollari. Le importazioni dall Italia per il settore agroalimentare per il 2013 ammontano a 76,75 Milioni di dollari (quota sulle importazioni dall Italia: 2,1%). Al fine di comprendere meglio questo numero, vengono di seguito riportati i relativi andamenti per gli ultimi 3 anni: Tot. Importazioni dall Italia Settore Agroalimentare 2011 2012 2013 (Mln $) (Mln $) (Mln $) 94,56 129,82 76,75 Tasso di crescita annuale +120% 8 +37% -41% Dati Capmas, Valori in Milioni di Dollari, tasso di cambio EGP-Dollaro dello 0,14 Come si può notare, le importazioni dall Italia di beni agroalimentari sono aumentate moltissimo nel 2011 e 2012, per poi subire un brusca diminuzione nel 2013. Questo risultato negativo e` in relativa contraddizione con il generale andamento delle importazioni complessive dallo Stivale degli ultimi due anni, il quale e` rimasto comunque in crescita (si e` passati da un totale di 3,36 Miliardi di dollari nel 2012 a un totale di 3,64 Miliardi di dollari nel 2013, con un tasso di crescita percentuale positivo dello 0,8%). Una possibile spiegazione e` la seguente. Gli squilibri socio-politici che hanno caratterizzato il Paese durante l ultimo anno potrebbero aver influito maggiormente sulle importazioni del settore agroalimentare che su quelle relative agli altri beni importati dall Italia in quanto i primi si differenzino particolarmente per caratteristiche qualitative. La frutta e verdura che l Egitto importa 8 Basato sul valore del 2010, cioè 42,96 Milioni di dollari 7

dall Italia - componente che ha fatto la differenza tra il 2012 e 2013 - ha un costo maggiore di quella che il Paese produce internamente. Detto ciò, e` normale che in un momento di crisi le importazioni di prodotti non essenziali si riducano mentre quelle strutturali rimangano tali. Un risultato che e` invece in linea con gli andamenti generali e` il deficit di bilancia commerciale che l Egitto registra nei confronti dell Italia nel settore agroalimentare 9, che nel 2013 ha raggiunto i 14,26 Milioni di dollari. La tabella sottostante riporta i valori per le principali classificazioni di merce (2013): Categoria Prodotto Importato dall Italia Valore (Mln $) Frutta commestibile 32,62 Prodotti della macinatura, amido e malto industriale 16,94 Cacao 6,02 Preparati di farina di cereali o amido 4,76 Caffe`, Te` e spezie 3,22 Preparati di frutta e verdura 2,80 Bevande, superalcolici e aceto 2,52 Dati Capmas 2013, Valori in Milioni di Dollari, tasso di cambio EGP-Dollaro dello 0,14 Questi dati, oltre ad evidenziare le categorie di prodotti di settore importati nel periodo di riferimento, mostrano come la frutta commestibile 10 e i prodotti della macinatura, amido e malto industriale corrispondano a quasi il 70% delle importazioni agroalimentari totali dall Italia per il 2013. Sempre al fine di comprendere al meglio le cifre più recenti riportate qui sopra, di seguito viene proposta una tabella che descrive gli andamenti negli ultimi tre anni delle principali categorie di importazioni dall Italia nel mercato agroalimentare: Categoria 2011 (Mln $) 2012 (Mln $) 2013 (Mln $) Tasso di crescita medio Frutta commestibile 49,56 73,64 32,62 +149% -56% Prodotti della macinatura 18,62 21,84 16,94 +31% -22% Cacao 5,72 6,72 6,02 +9% -10% Altri prodotti di origine animale 5,74 4,34 0,84-29% -81% Preparati di farina di cereali o amido 2,66 3,78 4,76 +35% +26% Tasso di crescita 2013 Dati Capmas 2013, Valori in Milioni di Dollari, tasso di cambio EGP-Dollaro dello 0,14 Come si può notare dai tassi di crescita medi, negli ultimi 3 anni le importazioni dall Italia dei principali beni agroalimentari sono mediamente aumentate, tranne quelle relative al gruppo altri prodotti di origine animale. 9 l Egitto importa dall Italia più beni di quanti ve ne esporti 10 Questo gruppo di beni alimentari e` caratterizzato da un attivo interscambio tra I due Paesi, il che indica che l Egitto importa dall Italia frutta fresca mediterranea mentre quest ultima importa dal primo frutta non coltivabile in Europa, quale frutta esotica. 8

Inoltre, i valori negativi dei tassi di crescita per il 2013 associati alle principali categorie di beni agricoli riportati in tabella 11 mettono nuovamente in risalto e specificano il considerevole calo delle importazioni agroalimentari dall Italia registrato durante l ultimo anno. Si noti infine che la controtendenza dei preparati di farina e amido combacia con quanto detto poco fa sull incorrelazione tra andamento di tali categorie di beni e rischio Paese. Questo tasso positivo e` in linea con il principio secondo cui una crisi socio-politica come quella che si e` verificata in Egitto influisca in maniera negativa esclusivamente sulle importazioni dei prodotti di maggior qualità, come quelle che riguardano i principali scambi con l Italia nel settore agroalimentare, mentre lasci inalterati l andamento degli import di beni essenziali, come tali preparati di farina 12. 4. SEGMENTAZIONE DEL MERCATO I segmenti del mercato agroalimentare egiziano verranno di seguito raggruppati nelle due categorie principali Agricoltura 13 e Industria del cibo. Per ogni segmento verranno poi riportati i dati specifici per i sub-segmenti di maggior interesse nell ambito di questa analisi di ricerca, che e` diretta ad imprese italiane che considerano di penetrare il mercato 14. 4.1 SETTORE AGRICOLO Valore totale (2011): 37,44 Miliardi di dollari 15 Valore Aggiunto (2011): 26,74 Miliardi di dollari Quota sul PIL (2011): 11,33% 4.1.1 Cereali, Frutta e Verdura Il valore della produzione totale egiziana di cereali, frutta e verdura per il 2011 ammonta a circa 22,54 Miliardi di dollari, con valori relativi di rispettivamente 14,84, 3,5 e 4,2 Miliardi. Il tasso percentuale di crescita medio di tale segmento, riferendosi agli anni 2009, 2010 e 2011, e` stato del 14% (dati Capmas). Le maggiori tipologie di frutta raccolta sono mango, fichi, datteri, pere, mele, arance, fragole, albicocche, pesche, pompelmi, ananas, limoni, angurie e uva. 11 la componente che ha influito maggiormente e` stato un calo del 56% nelle importazioni di frutta commestibile 12 che, sebbene importati dall Italia, non si differenziano per particolari caratteristiche qualitative o per prezzi significativamente maggiori di quelli interni egiziani 13 Intesa come senso generale del termine 14 Sempre seguendo lo scopo di tale analisi, si e` scelto di non considerare il settore delle bevande, acqua in bottiglia e alcolici, mentre le bevande derivate dalla frutta e succhi verranno inclusi nel segmento Industria conserviera e dei prodotti in scatola 15 Se si sommano le cifre relative ai 3 segmenti che compongono tale settore, si ottiene un valore totale di 63,4 Miliardi di dollari c e` un errore di un miliardo dovuto all approssimazione 9

Gli agrumi sono la varietà prevalente: ad essi e` dedicata la maggior parte dei terreni destinati alla frutta e sono il frutto più prodotto in assoluto, al quale vengono inoltre associate le maggiori opportunità di esportazione. Per quanto riguarda il 2014, e` infatti probabile che l Egitto mantenga la sua posizione di secondo esportatore al mondo di arance e sesto Paese in assoluto per produzione delle stesse. Inoltre, il consumo domestico, che riguarda arance fresche per il 63% e succo di arancia per il resto, dovrebbe aumentare di circa l 1%. Come già sottolineato nella nota sull import-export tra Egitto e Italia nel settore agroalimentare, la componente principale delle relative importazioni e` la frutta commestibile. Un esempio di prodotto italiano presente nel mercato egiziano in questo segmento sono le mele della Val Venosta. Le principali verdure che l Egitto produce sono pomodori (1,68 Miliardi), patate e patate dolci (0,1 Miliardi), zucchine (0,7 Miliardi), cetrioli (0,3 Miliardi) 16, carciofi, fagiolini, piselli, lenticchie e fagioli. 4.1.2 Allevamento Il segmento Allevamento, per come viene definito in questa ricerca, comprende carne rossa, latte, carne bianca e uova. Il valore totale di tale segmento nel 2011 ammontava a 11,34 Miliardi di dollari, e in particolare da carne rossa per 4,9 Miliardi, latte per 3, 22 Miliardi, carne bianca per 2, 38 Miliardi e uova per 0,84 Miliardi. Il tasso percentuale di crescita medio del segmento per gli anni 2009, 2010 e 2011 e` stato del 13%. In Egitto, l allevamento di animali e` quasi interamente finalizzato alla produzione di prodotti caseari, mentre la produzione di carne di manzo continua a occupare un ruolo secondario questo fatto e` prevalentemente dovuto ai bassi livelli di riproduzione del bestiame. In generale, il segmento dell allevamento rimane significativamente dipendente dalle importazioni di ingredienti per il foraggio 17, che raggiungono il 60% del totale fabbisogno interno. Durante il 2012, si e` assistito a un calo del consumo nazionale dei prodotti derivanti dall allevamento, le cui cause vengono identificate principalmente nell incertezza politica e stagnazione economica che ha caratterizzato il Paese in quel periodo. Per di più, a causa dell elevato rischio Paese e del ritiro di importanti capitali da parte di investitori stranieri, i canali di finanziamento per gli importatori egiziani si sono sensibilmente ridotti. Sempre riferendosi al segmento dell allevamento e della carne, e` possibile affermare come le abitudini alimentari dei consumatori siano considerevolmente cambiate, specialmente nell ultimo periodo. Le malattie epidemiche dei bovini di cui si e` detto hanno comportato uno spostamento di preferenza dalla carne di manzo verso la carne bianca e pesce. Tuttavia, e` però probabile che la neo-raggiunta stabilità politica possa ridare fiducia ai consumatori e che la ripristinata domanda di carne rossa possa spingere i prezzi al rialzo, comportando a sua volta una maggior propensione verso l acquisto di carne congelata. 16 I valori in parentesi si riferiscono al 2011 17 Nonostante molti terreni vengano dedicati alle colture di Berseem, come menzionato a inizio ricerca; la causa e` la richiesta differenziazione per gli elementi del foraggio 10

4.1.3 Pesca Il valore totale di questo segmento, e quindi di quella che possiamo chiamare produzione di pesce in Egitto, ammontava a 2,52 Milioni di dollari nel 2011. Il tasso percentuale di crescita medio del segmento dal 2009 al 2011 e` stato attorno al 15%. Il segmento egiziano della pesca e` caratterizzato da alti consumi interni, essendo ivi il pesce la risorsa disponibile di proteine animali meno cara in assoluto. Nonostante l importanza attribuitavi e la presenza di cospicue quantità di acque territoriali di cui l Egitto dispone, il Paese non riesce a coprire la propria domanda interna e importa pesci per un valore pari a circa il 13% della produzione nazionale. Per far fronte a questa ulteriore fattore di dipendenza dall estero, l Egitto ha recentemente investito per aumentare il numero di punti vendita del pesce e nello sviluppo di tecnologie di allevamento, essendo così in grado di aumentare sensibilmente la propria produzione ad acquacolture. 4.2 INDUSTRIA DEL CIBO Valore produzione (2011): 8 Miliardi di dollari Valore aggiunto (2011): 2,24 Miliardi di dollari Quota sul PIL (2011): 0,95% 4.2.1 Industria lattiero-casearia Considerando mercato egiziano, il segmento industria lattiero-casearia si riferisce alla produzione e vendita di prodotti quali latte pastorizzato e in polvere, panna, altri tipi di latte, yogurt, burro, margarina, formaggio bianco fresco, formaggio precotto, Rjkovrd, Cheddar e Rumi, gelato, e altri prodotti che derivano dal latte. Il valore complessivo del segmento ammontava a 1 Miliardo di dollari nel 2011. Riferendosi agli anni 2009, 2010 e 2011, Il tasso di crescita medio del segmento e` stato del 21% 18. Con un valore pari a circa l 11% della totale industria del cibo, il settore lattiero-caseario occupa un ruolo importante nella lavorazione dei prodotti alimentari in Egitto. Il segmento ha significatività rilevante anche su un piano continentale, corrispondendo il suo valore complessivo al 16% del mercato lattiero-caseario aggregato dell Africa e del Medio Oriente. Nonostante gli alti livelli di produzione, anche il segmento dell industria lattiero-casearia e` caratterizzato da un deficit negativo tra offerta e domanda interna, che e` tra l altro previsto rimanere stabile almeno fino al 2017 (BMI 2010). 18 Il segmento e` stato sempre in crescita, ma a livelli decrescenti nel tempo: I tassi del 2009, 2010 e 2011 ammontano rispettivamente a 25%, 20% e 19% 11

Il sub-segmento del latte lavorato resta quello caratterizzato da crescite maggiori, con un tasso di crescita del 26% e un valore totale pari a 0,2 Miliardi di dollari (dati 2012). Nel 2012, Juhayna Food Industries, leader del sub-segmento, ha aumentato ancora la propria quota di mercato, raggiungendo il 47% del totale delle vendite in tale settore (Euromonitor 2012). Il sub-segmento del formaggio e` il maggiore per volumi di vendite, che e` pari al 39% del totale dell industria lattiero-casearia 19. Il tasso di crescita registrato nel 2012 e` stato del 15%. L aumento del prezzo del latte come materia prima ha conseguentemente influenzato anche quello dei formaggi, che e` cresciuto di circa il 6% (2012). Il sub-segmento dello yogurt può essere classificato quale il più dinamico dell industria lattierocasearia. In riferimento a quest ultimo, la quota occupata da tale settore e` cresciuta di più di 6 punti percentuali dal 2010, raggiungendo un valore relativo pari al 20% del totale. Il tipico yogurt sfuso egiziano e` il prodotto più popolare, e le sue caratteristiche qualitative e prezzi relativamente abbordabili fanno grande concorrenza allo yogurt confezionato. Il valore delle vendite di yogurt e` aumentato del 23% nel 2012, anch esso spinto dall inflazione che ha caratterizzato il latte quale materia prima. Il segmento dell industria lattiero-casearia in Egitto sta attraversando un momento di grande innovazione. I maggiori cambiamenti riguardano le norme che regolano la produzione, il commercio, standard di igiene, immagazzinamento e trasporto, la tecnologia applicata all industria, le abitudini dei consumatori, l evoluzione nelle strategie di transizione delle imprese del settore e i canali distributivi 20. In questo periodo di transizione, anche se le barriere all ingresso per le PMI dovrebbero essere ridotte, le compagnie che perdurano nel mercato rimangono quelle che hanno la capienza e caratteristiche di produzione per rivolgersi al consumo di massa. 4.2.2 Industria della carne 21 L industria della carne comprende la preparazione di carne rossa e bianca congelata, hamburger, altri preparati di carne e preparati di pollo. Il valore totale di tale segmento nel 2011 ammontava a 0,35 Miliardi di dollari. Dopo un forte calo di 30 punti percentuali registrato nel 2009, il segmento si e` gradualmente ripreso, arrivando ad un tasso di crescita medio del 13,5% per 2010 e 2011. Come già accennato 22, si presume che una spinta della domanda per la carne fresca comporterà un aumento dei prezzi della stessa. Tale rincaro, a sua volta, potrebbe influire sulle abitudini dei consumatori, i quali, per risparmiare, diventerebbero più propensi ad acquistare carne congelata. Inoltre, e` stato documentato come le famiglie egiziane siano oggi più orientate verso la preparazione di cibi semplici che non richiedano troppo tempo e sforzi per essere cucinati. Questo 19 Il latte lavorato corrisponde solo al 28,4% 20 Attualmente, il maggiore canale distributivo del segmento e` composto da punti di vendita indipendenti, che sono il 55% dei totali presenti nel mercato. Nei prossimi anni ci si sposterà verso una distribuzione da supermercato 21 La carne in scatola viene considerata nel segmento dell industria conserviera 22 Si veda il segmento allevamento 12

fatto va a vantaggio dei consumi di carne congelata, la quale offre quella facilità di cottura e disponibilità immediata che la carne fresca non può dare. Con queste premesse, al segmento dell industria della carne vengono oggi associate rilevanti opportunità di crescita 23. I leader del sub-segmento della carne congelata sono Halwani Bros e Egyptian Advanced Food, con quote di mercato che ammontano rispettivamente al 45% e 29%. Halwani basa la sua leadership su solida presenza nel mercato e qualità del cibo, mentre l Egyptian Advanced Food, o più in particolare il brand di proprietà Faragello, riesce a mantenere una presenza anche in altre aree del settore del cibo confezionato grazie a sviluppate strategie di differenziazione. 4.2.3 Industria conserviera e dei prodotti in scatola Questo segmento e` definito quale aggregato di industria conserviera, che riguarda la trasformazione e conservazione dei prodotti ortofrutticoli, e quella dei prodotti in scatola. L industria conserviera egiziana include verdure congelate, aglio e cipolla in polvere, altri ortaggi secchi, patate fritte (anche semi-congelate), sottaceti, pelati e salse di pomodoro, conserve di legumi, succhi di frutta (e verdura), succhi di frutta industriali (sorbetto) e artificiali, frutta congelata, marmellata, conserve di arachidi, datteri, altre conserve di nocciole tostate, zuppe, salse e altri preparati, aceto, ketchup, mostarda e maionese. Il termine aggiuntivo prodotti in scatola fa sì che nel segmento rientri anche il pesce inscatolato, quale il tonno in scatola, che altrimenti non ne avrebbe potuto far parte, essendo di per sé escluso dall industria conserviera 24. Nel 2011, il valore totale del segmento ammontava a 0,77 Miliardi di dollari. Il tasso di crescita medio nel periodo 2009-2011 e` stato lievemente positivo, pari all 1%. Questa timida crescita e` principalmente conseguenza dei tassi negativi che hanno caratterizzato il 2009 e il 2010. Nel 2011 il segmento si e` ripreso ed e` tornato ai livelli di vendita del 2008, registrando una solita crescita annuale del 12%, e nel 2012 e 2013 il trend ha continuato su questo passo. L instabilità socio-politica di quegli anni e l aumento dei prezzi e della disoccupazione hanno spinto i consumatori egiziani ad accumulare riserve di cibo e a comprare prodotti in scatola, in quanto meno cari dei beni freschi. I due leader del segmento dell industria conserviera e dei prodotti in scatola sono Songkla Canning e Americana, ciascuno dei quali possiede una quota di mercato del 24% (2013). Il punto di forza di Songkla Canning e` la linea del brand di proprietà Sunshine, che offre prodotti convenienti che vengono distribuiti sia dai supermercati che da piccoli punti vendita indipendenti. Americana basa il suo successo su solide caratteristiche qualitative e fiducia dei consumatori, ai quali l impresa e` stata in grado di far percepire il valore comunicato dei prodotti attraverso le proprie famose marche California Garden, Americana Olives, Lion Chips e Farm Frites. 23 anche se la crescita del segmento resta assai catalizzata dalla concorrenza con quello della carne fresca 24 Che, da definizione, riguarda solo beni ortofrutticoli 13

4.2.4 Industria degli oli e grassi vegetali e animali Il segmento dell industria degli oli e grassi vegetali e animali riguarda sia oli e grassi in quanto tali che semi oleosi. In Egitto, questo settore comprende olio di semi di girasole e di cotone (grezzosemiraffinato e raffinato), olio di semi di soia (raffinato e semiraffinato), olio d oliva raffinato, olio di semi di mais (grezzo, semi-raffinato e raffinato), olio di palma raffinato, olio di semi di lino raffinato, Tahini 25 bianco, grassi e oli vegetali idrogenati, e semi di soia, cotone, e lino. Il valore totale del segmento nel 2011 ammontava a 0,98 Miliardi di dollari. Dal 2009 al 2011, il segmento ha registrato un tasso di crescita medio del 15%, un trend positivo che e` stato significativamente catalizzato soprattutto dai risultati dell ultimo anno, durante il quale si e` registrato un aumento delle vendite del 38%. Nel 2013, l Egitto rimane il settimo Paese al mondo per volumi di importazioni di oli e grassi commestibili. Le quantità importate sono aumentate molto negli ultimi quindici anni anche grazie ad un forte sviluppo su piano nazionale dell industria di macinatura dei semi di soia. Oli e grassi sono sempre stati prodotti alquanto consumati in Egitto, dove il relativo consumo medio per persona supera notevolmente quella negli altri Paesi arabi. Attualmente, le abitudini alimentari dei consumatori si rivolgono maggiormente verso gli oli e grassi derivati da semi, che offrono prezzi più abbordabili se confrontati con prodotti di maggior qualità e complessivamente più sani quali l olio d oliva. Il leader del segmento della produzione di oli e grassi vegetali e animali e` Savola Sime Egypt Co, le cui vendite nel 2013 corrispondevano al 28% di quelle complessive del settore. Savola Sime Egypt possiede alcuni tra i migliori brand di oli vegetali e di semi, tra cui Slite e Afia. Il suo più grande concorrente di segmento e` Arma Food Industries, che, grazie a prodotti di alta qualità, prezzi competitivi e azzeccate campagne marketing, e` riuscita a raggiungere nel 2013 una quota di mercato del 18%. Accenniamo infine che, anche se in Egitto i consumi locali riguardano maggiormente oli di semi, il Paese ha grandi opportunità di sviluppo nel settore dell olio d oliva, principalmente dovute a una gran disponibilità di materia prima. L Egitto e` l ottavo Paese al mondo per produzione di olive e sono inoltre stati previsti degli investimenti pubblici e privati volti ad aumentare il terreno coltivato a ulivi nei prossimi anni. In ogni caso, L Egitto e` già un Paese produttore di olio d oliva di qualità, anche extra vergine. 4.2.5 Industria della macinatura e dei prodotti del grano L industria della macinatura e dei prodotti del grano si riferisce a tutti i beni derivati dal frumento tranne il pane e la pasta, che verranno inclusi nell ultimo segmento analizzato. In Egitto, questa industria comprende la produzione di farina di grano pregiata e non, farina di mais, farina di semola, farinaccio di grano, farinaccio di mais, fiocchi di mais, glucosio, fruttosio, amido, glutine, foraggio e foraggio concentrato, e pane croccante. 25 E` un impasto oleoso prodotto con semi di sesamo 14

Il valore totale del segmento nel 2011 ammontava a 1,95 Miliardi di dollari, il più grande dell industria del cibo. Nel periodo 2009-2011, il segmento ha registrato un tasso di crescita medio dell 8%, con un tasso annuo del 16% solo nel 2011. Lo Stato occupa un ruolo fondamentale in tale settore. In Egitto sono presenti 126 stabilimenti di macinazione del grano che vengono amministrati dal governo tramite 7 società pubbliche affiliate con la Food Industries Holding Company (FIHC). Il grano da essi macinato viene acquistato dalla General Authority for Supply Commodities (GASC) del Cairo. La maggior parte della farina prodotta in Egitto e` destinata alla preparazione del tipico pane egiziano Baladi e la commercializzazione della stessa viene interamente regolata dalla GASC. E` infine importante notare come almeno un terzo del pane Baladi prodotto venga destinato al foraggio degli animali, e ciò crea distorsione del concetto di uso razionale dei cereali nell industria e sprechi delle risorse pubbliche impiegate nei relativi sussidi. Uno dei maggiori gruppi privati che si occupa di macinatura del grano in Egitto e` la Five Star Flour Mills, 10% della quale e stata appena acquistata dalla società australiana GrainCorp, con un accordo di 10 Milioni di dollari (Luglio 2014). 4.2.6 Industria dello zucchero Il segmento dell industria dello zucchero in Egitto comprende le seguenti classi di prodotto: zucchero di barbabietola raffinato, zucchero di canna puro e raffinato, e zucchero lavorato 26. Il valore totale del segmento nel 2011 era di 1,34 Miliardi di dollari. Il tasso di crescita medio che ha caratterizzato il segmento dal 2009 al 2011 e` stato del 25% 27 Il governo egiziano sta mirando a ridurre il deficit di importazioni del segmento finanziando un aumento della quantità di terreni destinati alle barbabietole da zucchero e investendo per accrescere la produttività di quelli già presenti, anche per quanto riguarda i campi coltivati a canne. Durante il 2012, il governo ha inoltre intrapreso delle campagne di sensibilizzazione volte a diminuire i consumi medi di zucchero per capita, che superano di molto la media degli altri Paesi. In Egitto, la lavorazione dello zucchero di canna e` monopolizzata dalla società pubblica Sugar and Integrated Industries Company (SIIC), che compra lo zucchero dai contadini e lo rivende ai fornitori autorizzati. La produzione di zucchero da barbabietola e` invece gestita da 5 imprese statali, a ciascuna delle quali viene affidata la distribuzione in diverse provincie. Per concludere, notiamo che nel breve termine i livelli di importazione di zucchero saranno destinati ad aumentare ancora, in quanto il ritorno degli investimenti del governo volti ad aumentare la produzione nazionale richiederà ancora un paio d anni per concretizzarsi. 26 Utilizzato per inzuccherare le gomme da masticare o per preparare la melassa 27 Esso e` risultato costante in tutti e tre gli anni del periodo considerato 15

4.2.7 Industria di pane, pasta e dolciumi In Egitto, il segmento dell industria di pane e simili, pasta e dolciumi comprende la preparazione di pane, pane Baladi, pane Fino, pane Shamy, pasta, pasta ripiena, pasta precotta e altri tipi di pasta, biscotti, torte, dolciumi orientali e stranieri, pasticcini, dolci secchi e essiccati, e altri dolci, polvere di cacao (senza e con aggiunta di dolcificanti), cioccolata, e Halvah 28. Il valore totale del segmento nel 2011 era di 0,83 Miliardi di dollari. Il tasso di crescita medio nel periodo 2009-2011 e` stato del 4%, con una riduzione nelle vendite durante il 2009 del -25% e controbilanciata da un andamento positivo negli ultimi due anni con tassi rispettivi del 17 e 19 percento. Il sub segmento egiziano del pane e prodotti da panetteria e` caratterizzato da un forte potere contrattuale dei consumatori. Il pane e specialmente il pane Baladi e`stato da sempre un importante componente nell alimentazione degli egiziani, che riescono a mantenere il relativo prezzo a livelli molto bassi grazie ad una forte volontà popolare, la quale si manifesta nell astensione generale all acquisto o in grandi proteste di massa non appena il costo accenna a salire. Circa 50 milioni di egiziani mangiano il Baladi regolarmente, la domanda interna e` di circa 270 milioni di pagnotte al giorno ed esso viene acquistato a meno di un centesimo di dollaro a pagnotta. Il sussidio associato a tale bene costa al governo egiziano approssimativamente 3 Miliardi di dollari l anno. Il settore del pane include inoltre pane confezionato, il quale e` definito da un mercato con regole di domanda e offerta non così atipiche. Il leader del sub-segmento e`edita Food Industries SAE, che detiene una quota di mercato del 5%. Nonostante l instabilità politica che induce incertezza tra i consumatori, le vendite dei dolciumi e degli snacks hanno continuato a salire durante il 2013. Il tasso di crescita composto del sub segmento con riferimento all ultimo anno e` stato del 17%. Questo andamento positivo e` anche dovuto alle solide abitudini di alimentazione degli egiziani, che includono il consumo di molti prodotti dolci (specialmente durante il mese di Ramadan) 29. Chipsy for Food e` il leader indiscusso di questo sub segmento, con una quota di mercato del 53% (2013). Prima del 2013, il sub segmento della pasta era stato caratterizzato da livelli di crescita rilevanti: le abitudini di acquisto dei consumatori si erano spostate verso la pasta confezionata (invece che sfusa), principalmente a causa di una maggiore sensibilizzazione delle famiglie verso aspetti quali igiene e qualità. Questo trend positivo e` continuato nel 2013, ma per differenti cause. Le cattive condizioni climatiche globali e un indebolimento della valuta egiziana 30 hanno comportato una riduzione delle importazioni del grano, al quale a sua volta e` conseguita una riduzione dell offerta della pasta sfusa e un aumento degli acquisti di pasta impacchettata. Il leader del sub segmento della pasta e` al Farasha Co, che ha registrato una quota di mercato del 33% nel 2013. 28 Dolce tipico egiziano 29 Inoltre la popolazione e` assai giovane, e gli adolescenti e bambini contribuiscono ad alzare il livello di consumo dei dolciumi 30 Verificatosi nonostante la riduzione delle riserve ufficiali della banca centrale egiziana 16

In futuro, e` possibile che il segmento della pasta perderà quote di mercato a favore di quello del pane: gli investimenti governativi si concentreranno maggiormente su quest ultimo 31, volendo lo Stato evitare che rivenditori non autorizzati sfruttino troppo i sussidi attualmente presenti sulla farina. 5. DIMENSIONE DEL MERCATO AGROALIMENTARE IN EGITTO Mercato Agroalimentare in Egitto = Settore Agricolo + Industria del Cibo Valore Totale (2011) = $37,4 M + $8 M = 45,5 Miliardi di dollari Tasso di crescita medio del mercato (2009-2011) = 12% Tasso di crescita composto del mercato (2009-2011) = 12% Valore Aggiunto (2011) = $26,74 M + $2,24 M = 28,98 Miliardi di dollari Percentuale del PIL (2011) = 12,28% 6. ANALISI DEI CONSUMATORI L Egitto ha una popolazione di 90 milioni di abitanti, caratterizzata da dei tassi di crescita annui stabili di circa il 2%. Il regolare aumento della popolazione continua a spingere la domanda interna di beni alimentari, che, superando in maniera rilevante la produzione nazionale, enfatizza a sua volta una crescita costante del deficit commerciale del Paese. Mentre l incremento demografico e` un elemento che accomuna tutta la popolazione egiziana, il reddito e` uno di quelli che la differenzia; infatti, fonti ufficiali riportano che, tutt oggi, 22 milioni di egiziani vivano in condizioni di estrema povertà. Facendo riferimento ad un raggruppamento semplificato per livelli di reddito, questa parte di popolazione viene solitamente identificata come componente della così chiamata classe medio-bassa, la quale comprende, inoltre, anche la metà più povera della classe media. Il secondo gruppo e` viceversa definito quale classe medio-alta, che include sia la parte più abbiente della classe media che la classe benestante. Facendo riferimento a tale classificazione, e` possibile trarre delle osservazioni chiare sulle abitudini alimentari della popolazione. L alimentazione di entrambi i gruppi ma specialmente quella della classe medio-bassa e` caratterizzata da alti consumi di pane (e di altri derivati della macinatura) e di zucchero e dolciumi vari. La grande popolarità di tali prodotti, unita ad una notevole forza contrattuale dei consumatori, contribuisce a fare dell Egitto il maggior Paese importatore di grano al mondo, e spiega inoltre la predominanza del settore pubblico nei segmenti della macinatura del frumento e della lavorazione dello zucchero. Come già accennato, al fine di evitare squilibri sociali, lo Stato egiziano ha intrapreso 31 Inteso come prodotto finito 17

e intraprende grandi campagne di spesa volte a monopolizzare questi mercati, imponendo una snaturalizzazione di domanda e offerta e riuscendo così ridurre la dinamicità dei prezzi. Entrambi i gruppi di reddito consumano inoltre grandi quantità di frutta, particolarmente sotto forma di succhi e prodotti simili. Quest aspetto spiega gli alti livelli registrati nei volumi delle importazioni di frutta commestibile dall Italia, la quale viene in ogni caso considerata più come una componente di differenziazione invece che un elemento strutturale della bilancia dei pagamenti del settore. Infine, un altro bene agroalimentare veramente popolare in entrambe le classi di reddito sono i prodotti lattiero-caseari locali. Quello che invece cambia dalla classe più povera a quella più ricca e` il grado di dinamicità di tali abitudini. Per quanto riguarda la classe medio-bassa, esse sono definite da una avversità al cambiamento. Le informazioni raccolte in questa ricerca indicano che, per il periodo a venire, tale classe continuerà a consumare principalmente beni locali, essenzialmente per ragioni correlate all estrema convenienza di prezzo possiamo affermare che in media i prodotti dell agricoltura egiziani costino la metà, se non meno, di quelli europei e alla forte cultura del cibo presente nel Paese. Le abitudini alimentari della classe medio-alta, invece, risultano essere più dinamiche. Oggi più che in passato, maggiore disponibilità economica e standard di vita più elevati stanno spingendo questi consumatori ad acquistare cibi di qualità. Tematiche quali sicurezza del cibo e tracciabilità di provenienza dei prodotti stanno guadagnando sempre più importanza e le abitudini d acquisto dei consumatori della classe medio-alta stanno cambiando a favore di prodotti con caratteristiche qualitative maggiori. Quest aspetto può essere classificato come la causa primaria della veloce espansione di catene di supermercati nel Paese: per le ragioni accennate e per fattori correlati alla comodità, la parte più benestante della popolazione preferisce oggi acquistare il cibo nei supermercati invece che dai piccoli rivenditori. Per riassumere, mentre la classe povera conserva le proprie abitudini alimentari (in parte in quanto obbligata), che comprendono essenzialmente cibi locali caratterizzati da prezzi molto bassi, la classe medio-alta della popolazione si sta dimostrando sempre più propensa all acquisto di beni alimentari più costosi e di maggiore qualità, sia locali che importati. Questa differenziazione e` in linea con gli aspetti generali che definiscono il progresso economico e sociale, che verificandosi velocemente crea disparità considerevoli, specialmente nella sua fase iniziale. Il cambiamento nelle abitudini alimentari della classe medio alta può essere visto dalle imprese italiane intenzionate ad entrare nel mercato agroalimentare egiziano come un importante aspetto positivo, che aumenta il grado di sostituibilità dei prodotti del settore a favore di beni stranieri con conosciute caratteristiche qualitative quali quelli italiani. 7. PERCORSO DEI BENI AGROALIMENTARI IMPORTATI E CANALI DI DISTRIBUZIONE Stiamo quindi considerando il rapporto commerciale tra attori economici stranieri che esportano in Egitto e importatori locali, sempre con riferimento al settore agroalimentare. La legge locale richiede che tutti gli importatori abbiano nazionalità egiziana. In più, un agente commerciale per poter essere legalmente in grado di importare beni dall estero deve aver risieduto in Egitto per 5 anni consecutivi, possedere una certificazione di una camera di 18

commercio locale o associazione professionale, non essere un impiegato pubblico o membro della People s Assembly, e non avere una relazione di parentela di primo grado con impiegati pubblici di gradi elevati 32 o facenti parte della People s Assembly. Nel caso in cui l attore commerciale in questione fosse una persona giuridica locale, sia il presidente che i membri del consiglio di amministrazione devono possedere la cittadinanza egiziana, e anche il capitale sociale deve essere detenuto al 100% da egiziani. Se si trattasse invece di una società straniera, basterebbe che il 51% del capitale fosse detenuto da soci egiziani. La legge egiziana afferma che gli attori economici autorizzati secondo i criteri appena descritti possono importare liberamente prodotti agroalimentari in Egitto senza limiti quantitativi 33, fatta eccezione per i prodotti a base di carne suina, per cui l import e` proibito, e per bevande alcoliche, su cui c e` un dazio del 3000% 34. I beni commerciati arrivano nei maggiori porti egiziani di Alessandria, Dekheila, Damietta, Port- Said, e Ain Sokhna. Qui avviene il processo di controllo doganale, gestito dal General Organization for Export and Import Control (GOEIC), che e` una sezione del Ministero dell Industria e del Commercio. Il primo step riguarda il controllo dei documenti che l impresa esportatrice deve allegare alla merce nell atto di spedirla, e cioè ricevuta di carico, fattura, certificato di licenza, permesso di consegna merce e procura per la consegna 35. Si passa poi alla fase di controllo visivo, che include l ispezione delle etichette e controlli generali di stato della merce. L etichetta deve riportare data di produzione 36 e scadenza, Paese di origine, nome o ragione sociale dell importatore egiziano, lista degli ingredienti e relative quantità percentuali, tutto sia in lingua originale che in lingua araba. Conclusa questa fase, la merce passa attraverso un controllo di sicurezza e qualità, che prevede un analisi in laboratorio di alcuni campioni selezionati, la quale e` regolata standard decretati dall Egyptian Organisation for Standardisation and Quality (EOS). Procedure particolari sono riservate alla carne e insaccati: viene eseguito un controllo aggiuntivo svolto dalla General Organisation for Veterinary Services, il macello da cui provengono le carni deve possedere i requisiti di certificazione HALAL, e viene richiesto che il Paese di provenienza rilasci un documento che attesti che la carne sia libera da diossina 37. Come regola generale, i laboratori devono far pervenire i risultati del controllo non più tardi di 7 giorni dal momento della estrazione del campione, tranne che per cibi congelati, cibi in scatola, bottiglie d acqua e prodotti sottoposti a controlli per diossine, per i quali i tempi limite sono di 15 giorni. Tuttavia, i prodotti freschi deperibili possono essere smerciati anche prima che i laboratori comunichino tali risultati. Una volta ottenuta l autorizzazione doganale allo smercio, le compagnie di importazione vengono liberate da relativa responsabilità e i beni agroalimentari importati vengono spediti ai grandi centri di 32 Dal grado Direttore generale in poi 33 Legge Import-Export N.118/1975 denominata Import-Export Law with its Executive Regulations 34 Le ragioni per queste limitazioni sono correlate alla religione musulmana 35 Precise istruzioni si ritrovano nell annesso 3 del Primo Decreto Ministeriale No. 1186/2003 36 Giorno/mese/anno se il prodotto ha un periodo di scadenza compreso nei 6 mesi, solo mese/anno se tale periodo e` superiore 37 Oltre a quello procurato dalla UE 19

immagazzinamento di Alessandria e Cairo, per poi venire distribuiti dai corrieri locali ai grossisti e rivenditori al dettaglio in tutto il paese. Quello qui sopra riportato e` il percorso distributivo generale associato ai beni agroalimentari importati in Egitto; esso ben descrive l attività di quelli che possiamo chiamare importatori standard di beni di consumo, quali le imprese di import-export. Se invece differenziamo per importatori particolari, tale processo si semplicizza notevolmente. Partiamo col premettere che le società e i rivenditori operanti nel settore agroalimentare egiziano mirino ad escludere i vari intermediari, quali aziende di import e grossisti, in modo da tagliare i relativi costi di scambio e produrre un mark-up più competitivo. Innanzitutto osserviamo che le società locali che soddisfano i criteri descritti a inizio capitolo 38 importano direttamente i prodotti che gli servono. Esse sono quindi veri e propri importatori, e si sostituiscono a tutti gli effetti alle imprese di import-export nel processo descritto sopra, per infine rientrare in possesso dei prodotti importati una volta passati i controlli doganali. Anche le società straniere presenti nel settore e che hanno il 51% del capitale sociale detenuto da cittadini egiziani agiscono da importatori autorizzati, occupandosi direttamente della propria fase import. D altro canto, le imprese straniere che non sono controllate da residenti che rappresentano la regola e che operano nel B2C dell agroalimentare 39 solitamente scelgono di creare delle partnership con società egiziane di comodo, le quali fungono da intermediari da importazione. Si noti che i costi intermedi in un simile accordo sono molto inferiori a quelli che caratterizzano gli scambi nel percorso standard. Infine, le società straniere che non hanno punti vendita autorizzati e che trattano coi rivenditori al dettaglio procedono solitamente a instaurare un rapporto strategico di reciproco beneficio con questi ultimi. Le catene di supermercati si sostituiscono quindi alle imprese di import-export nel processo principale descritto sopra, trattando direttamente coi produttori stranieri e organizzando la propria fase di importazione in modo da disporre direttamente dei beni in arrivo appena questi superano i controlli doganali. Questo aumento del grado di integrazione verticale sta permettendo ai supermercati di sfruttare larghe economie di scala e di aumentare i propri profitti, che ultimamente sono stati ancor più enfatizzati dai cambiamenti delle abitudini di acquisto dei consumatori. Come già precedentemente accennato, una maggiore sensibilizzazione verso prerequisiti di sicurezza e qualità del cibo ha spinto e sta spingendo le famiglie egiziane a comprare beni agroalimentari nei supermercati e hyperstore invece che dai piccoli rivenditori. Oggi, le maggiori catene presenti in Egitto sono Spinneys, Carrefour, Seoudi e Majid al Futtaim, le cui vendite aggregate sono aumentate di circa il 15% solo nel 2013. Detto questo, e` necessario però anche tener conto del fatto che circa la metà della popolazione egiziana viva tutt ora in condizioni di povertà di cui un quarto in povertà estrema e che tale classe di reddito medio-bassa continuerà ad acquistare i beni agroalimentare dai piccoli rivenditori, mantenendone la presenza nel mercato. 38 e che sono quindi importatori autorizzati 39 e che sono autorizzate alla vendita diretta (sono registrate) 20