I primi 15 minuti. Breve guida al colloquio

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Transcript:

I primi 15 minuti Breve guida al colloquio

L esame di stato. Normativa di riferimento. il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Rientra tra le esperienze di ricerca e di progetto la presentazione da parte dei candidati di lavori preparati, durante l anno scolastico, anche con l ausilio degli insegnanti della classe. ( ) Il colloquio nel rispetto della sua natura multi disciplinare, non può considerarsi interamente risolto se ( ) non abbia interessato tutte le discipline. A tal fine la commissione deve curare l equilibrata articolazione e durata delle diverse fasi del colloquio, che deve riguardare l argomento o la ricerca o il progetto scelti dal candidato, la discussione degli argomenti attinenti le diverse discipline e la discussione degli elaborati delle prove scritte.

come ci si prepara a questi 15 minuti: scelgo un argomento, un tema, un problema ipotizzo una scaletta/traccia lungo la quale muovermi cerco uno o più documenti che affrontino l argomento, il tema, il problema questi documenti possono essere libri, articoli, ma non solo diventano la mia bibliografia (di cui dopo parleremo) faccio una schedatura dei testi (cioè li leggo con un criterio)

SCHEDATURA di un libro Un libro può essere letto in tanti modi. Cominciando dall inizio e andando Avanti, cercando di coglierne l interezza, il senso complessivo. Oppure può essere letto partendo dal fondo, quindi dall indice, andando a cercare ciò che davvero interessa. Questo tipo di lettura, fatta per indici, paragrafi e PAROLE CHIAVE, si chiama SCHEDATURA. fatta semplicemente con una matita, per evidenziare ciò che serve (ma è metodo non consigliabile!) oppure con più cura, trascrivendo su schede (di qui il nome di schedatura ) i contenuti importanti per il lavoro di ricerca che si sta conducendo, per avere poi sotto mano tutto il necessario per organizzare il lavoro.

La Tesina è un lavoro CURATO nella presentazione RIGOROSO nei contenuti ACCURATO e VIVACE nell esposizione orale ORIGINALE (cioè NON COPIATO!) sia per forma che per scelta dell argomento Se presentata in forma cartacea si compone di un FRONTESPIZIO un TITOLO un SOTTOTITOLO un OBIETTIVO un PERCORSO realizzabile come TRACCIA o come TESTO ESTESO una BIBLIOGRAFIA una SITOGRAFIA (ed eventualmente una DISCOGRAFIA o una FILMOGRAFIA) * e può essere corredata di un SUPPORTO MULTIMEDIALE (video, Cd, Cd Rom ecc.) una serie di ALLEGATI

Il frontespizio E la pagina di apertura della Tesina (che però non deve essere intitolata Tesina!) Si tratta di una specie di copertina (essenziale che sia fatta bene; se è anche bella, meglio ) in cui devono comparire: l intestazione della Scuola e l indirizzo di studi il nome e il cognome del candidato il titolo e il sottotitolo del lavoro svolto l anno scolastico una immagine (FACOLTATIVA) l indicazione delle materie coinvolte (FACOLTATIVA e comunque impaginata in modo discreto e non con caratteri cubitali)

Il titolo Il titolo di una Tesina è assai simile al titolo di un articolo di giornale, o al titolo di una canzone, di un libro, di un film. Evoca, ma non necessariamente descrive l argomento principale trattato nel lavoro che viene presentato. Non deve essere un titolo banale, uguale ad altri cento (dunque evitiamo La Rivoluzione francese, Il futurismo russo, Il satellite della Terra ), ma non deve neppure essere un titolo troppo stravagante (quindi evitiamo anche Quarto stato scatenato, Achmatova e compagni, Quella lunatica della luna!)

Il sottotitolo Se il titolo evoca, il sottotitolo precisa, dettaglia, esplicita il contenuto della Tesina. Vita in trincea. La prima guerra mondiale raccontata attraverso pagine della letteratura europea. Sott acqua. Mappatura del dissesto idrogeologico italiano. Approfondimento del contesto valsusino. A KmZERO. La sostenibilità ambientale letta attraverso le esperienze di alcune aziende agricole valsusine.

L obiettivo Per costruire il nostro obiettivo dobbiamo rispondere ad alcune domande che partono da un problema o da una curiosità : di cosa mi voglio occupare? (es. della emancipazione femminile ) più precisamente? (es. della emancipazione femminile italiana ) posso circoscrivere un epoca storica? (es. dal dopoguerra agli anni 70 ) quale taglio voglio dare alla mia ricerca? (es. storico, sociologico, antropologico ecc ) quali mezzi intendo usare? (es. interviste, canzoni, film, immagini pubblicitarie, testi di legge ecc )

Un esempio di obiettivo si intende esaminare la storia della emancipazione femminile italiana a partire dal primo dopoguerra e fino all inizio degli anni 80, affrontando il tema del diritto al voto e dei principali referendum (divorzio e aborto) che hanno visto per la prima volta le donne protagoniste sul piano sociale e politico. In appendice si intende proporre il medesimo tema attraverso le immagini della pubblicità.

Il percorso: come lo facciamo? Possiamo costruire un indice articolato in capitoli e paragrafi, magari corredandolo di alcune righe di dettaglio. Possiamo scrivere un testo estremamente sintetico in cui siano però ben evidenti i passaggi cruciali e i nodi concettuali. Possiamo utilizzare un approccio multimediale e trasformare il percorso in una serie di slides. Il tutto comunque dovrà essere coerente con l obiettivo di ricerca che ci siamo dati e dovrà fondarsi sui materiali di ricerca che abbiamo consultato e utilizzato (libri, articoli, interviste, quadri, fotografie, canzoni ) e che citeremo successivamente nell elenco delle nostre fonti.

La bibliografia Cognome e nome dell autore, Titolo dell opera (scritto in corsivo), Casa editrice, Città di pubblicazione, anno di pubblicazione, pagine consultate (se il libro non è stato letto per intero). es.: GALILEO GALILEI, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, Einaudi, Torino 1970, pp. 131-331. Nel caso in cui si trattasse di un articolo (di giornale, oppure anche inserito in una enciclopedia), si procede in modo analogo: Cognome e nome dell autore, Titolo dell articolo (scritto in corsivo), in Titolo della Rivista (o del giornale, della raccolta, ecc), numero della Rivista, anno di pubblicazione, pagine consultate. es.: CARRE MARINA, Giovani si diventa, in Promozione salute, n 4, 2010, p. 35.

Discografia o sitografia Con analoghe modalità si citano opere di carattere diverso (per i dischi la casa editrice sarà sostituita dalla casa discografica ecc). Per la citazione di siti internet si scriverà (ovviamente!) l indirizzo completo del sito utilizzato. es.: www.pittart.com/gustav-klimt.htm

Gli allegati Non sono obbligatori, ma possono essere utili. Ma cosa sono? Sono materiali aggiuntivi utili nell esposizione del lavoro o particolarmente significativi per contenuto. Per es. una serie di immagini, una intervista inedita, alcuni grafici, una cartina geografica, una collezione di pietre ecc. ecc. ecc.

e adesso? adesso buon lavoro!