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INTRODUZIONE Gli strumenti derivati sono ormai conosciuti sia tra gli operatori professionali del settore sia tra i trader privati che utilizzano questo strumento non solo per la copertura finanziaria del rischio ma anche come strumenti diretto di investimento al fine di creare delle strategie speculative. Il mercato dei derivati è un mercato dinamico ed in continua evoluzione, considerando l aumento del volume dei contratti scambiati e il successivo aumento dell impiego finanziario che gli operatori dedicano per questo settore. I derivati vengono impiegati in vasti settori con l utilizzo non solo di copertura ma anche di speculazione come del resto andremo ad analizzare. Ciò consente l utilizzo di tale strumento non solo adatto agli investitori professionali ma anche agli investitori individuali. L obiettivo dell esposizione è quello di evidenziare come con apposite strategie di copertura e di speculazione sia possibile raggiungere un rendimento più elevato calcolando naturalmente i rischi dell investimento. Lo spunto della tesi nasce anche dal forte incremento di quote di portafoglio investite in derivati nuovi come i covered warrants emessi dalle principali banche ed intermediari presenti sui mercati finanziari. 6

Avremo una panoramica sugli strumenti derivati, su cosa sono, dove vengono utilizzati ma soprattutto come vengono regolamentati con la nuova normativa ed in particolare il mercato Sedex dove vengono scambiati i coverei warrant. Analizzeremo le variabili, le caratteristiche tecniche, l importanza del timing e strike, in pratica tutte i dati che vanno a formare il prezzo definitivo del prodotto. Inoltre essendo prodotti emessi da istituti finanziari, avremo anche una valutazione su come gli emittenti si comportano e come espongono i prezzi a mercato, quali sono gli obblighi che hanno e le normative che devono rispettare. L importanza della volatilità e delle variazioni che questa determina sui derivati verrà evidenziata e valutata anche nel rischio. Infatti questa è una componente determinante per l attività operativa. A volte in assenza di volatilità dai mercati si può si avere un stabilità dei prezzi dei derivati ma con il trascorrere del tempo di certo non si realizzeranno strategie speculative forti, cioè con rendimenti maggiori. Invece in presenza di forte volatilità dei mercati avremo un incremento delle variazioni dei prezzi con conseguente aumento del rischio ma anche con un aumento del segmento speculativo. 7

Analizzeremo con brevi cenni la formula del modello di Black & Scholes utilizzata per la determinazione del prezzo delle opzioni e dei covered warrant. Questi strumenti sono composti da variabili che valutate tutte insieme vanno a formare il prezzo dello strumento, e su questo si analizzerà sia la componente tecnica che la componente temporale. Inoltre si vedrà come gli emittenti si comportano a mercato esponendo i prezzo nei book di immissione ordini, quali sono gli obblighi e cosa accade in caso di operazioni straordinarie del relativo sottostante. Si vedranno le norme che regolano la trasparenza e liquidità dello strumento e anche le anomalie che a volte il prezzo stesso subisce anche con il favore del corretto investimento del sottostante. Infine analizzeremo un caso concreto riferito alla fusione dei due Istituti bancario San Paolo e Banca Intesa con le inevitabili ripercussioni sui prezzi dei due titoli ma soprattutto sui rispettivi strumenti di copertura, che opportunamente valutati, davano la possibilità dell ingresso sul mercato con la possibilità di performance superiori alla normale attività, queste chiaramente sfruttando l effetto leverage dato da questi strumenti. Potremo trarre delle conclusioni e delle valutazioni tecniche che ci consentiranno di evidenziare sia la possibilità di investire sui mercati 8

utilizzando i derivati, ma soprattutto la valutazione del rischio di investimento che questi prodotti presentano. 9

10

CAPITOLO 1 GLI STRUMENTI DERIVATI 1.1 Panoramica e definizione della pianificazione dei rischi finanziari L utilizzazione corretta degli strumenti di finanza, in particolare se derivata, deve passare preliminarmente attraverso un processo di pianificazione e programmazione finanziaria di preparazione quanto necessaria per la conoscenza e valutazione del rischio finanziario. Alcune precisazioni si rendono necessarie: il concetto di pianificazione, in ambito finanziario, è troppo spesso confuso con quello di previsione (o peggio di scommessa ) sul futuro; il concetto di rischio è confuso con quello di pericolo ; infine la percezione viene confusa con la consapevolezza con conseguenze molto spesso distorsive e pregiudizievoli all attività di core business. In estrema sintesi: la pianificazione del rischio finanziario consiste nella analisi qualitativa e quantitativa ex ante del rischio (di tasso, di cambio, di credito ecc.) indipendentemente da ciò che in futuro farà il mercato. Il rischio, finanziariamente parlando, non è altro che la variabilità rispetto ad 11

un valore medio atteso quindi grandezza quantitativa e misurabile mentre il pericolo rientra nelle valutazioni di tipo soggettivo e quindi concetto estraneo alle valutazioni finanziarie. Essere consapevoli poi è uno status ben diverso dalla percezione (come il pericolo è astrazione del tutto soggettiva) dei fenomeni e dell impatto potenziale degli stessi sulla gestione caratteristica. Su questi equivoci le patologie della finanza d impresa hanno sempre trovato terreno fertile sia in passato ma in solo nel recente presente in modo più evidente. Pianificare, pertanto, non consiste nel tentare di sapere come e quando si muoveranno le azioni o i tassi di interesse (tutti ci provano ma nessuno ci riesce!) anche perché, come vedremo, la presunta abilità previsiva viene esaltata con strumenti mediatici, ma a giovamento della redditività degli intermediari mentre è poco proficua o addirittura dannosa per il personale. Pianificare significa invece: a) analizzare la propria esposizione al rischio in termini quantitativi, il rendiconto finanziario dei flussi, l analisi statistica dei mercati; b) la valutazione qualitativa del rischio; c) la selezione degli obiettivi e strategie con la definizione dei livelli obiettivo di copertura o di rischio massimo tollerabile; d) la successiva scelta degli strumenti finanziari efficienti ed efficaci al raggiungimento dello scopo; 12

e) monitoraggio delle posizioni nel tempo e l attività di trading; Pertanto la scelta se fare una determinata operazione finanziaria, con quali strumenti/prodotti finanziari (strumento quotato in Borsa o prodotto over the counter..?), con chi (broker, banca, SIM ecc.), sapendo anche quanto mi costa10 è il termine del procedimento di pianificazione/programmazione e di acquisizione della necessaria consapevolezza. 13

1.1.1 Gli Strumenti derivati Il processo innovativo del mercato finanziario italiano ha determinato l introduzione degli strumenti derivati. Gli stessi strumenti finanziari sono collegati all andamento dei prezzi di valori mobiliari, quali le valute, tassi d interesse, indici che da essi derivano. La caratteristica degli strumenti derivati è data dall effetto leva che indica la capacità dell investitore di assumere, con un modesto capitale investito, un notevole ed elevato grado di rischio, pari al valore nominale sottostante. Il mercato italiano degli strumenti derivati è l IDEM dove avviene una trattazione continua. Gli operatori sono: 1. Banche; 2. SIM; 3. Imprese di investimento; 4. Società di gestione del risparmio (SGR); Nella loro funzione di intermediari, gli operatori debbono possedere requisiti di capitalizzazione al fine di garantire la sicurezza del mercato. 14

I guadagni che ne derivano sono sottoposti a tassazione con aliquota pari al 12,50%, con la probabilità che l attuale legge finanziaria 2007 porti la tassazione su redditi da capitale al 20%. La legge prevede la compensazione tra utili e perdite. I più noti strumenti finanziari derivati sono: FUTURES e le OPTIONS. Il più diffuso tra gli strumenti derivati sono i contratti FUTURES e hanno per oggetto o strumenti finanziari oppure merci, metalli, caffé etc. La caratteristica dei contratti futures è che al momento della stipulazione vengono indicati tutti gli elementi del contratto ed in particolare quantità, prezzo e scadenza. Viceversa la consegna del valore oggetto di scambio, se prevista, è rinviata a una data futura prestabilita. In una parola, i FINANCIAL FUTURES sono contratti a termine, per cui è l impegno da parte dei contraenti alla data stabilita a un obbligazione in base alle condizioni contrattuali. I contratti FUTURES sono standardizzati ed uniformi. Si distinguono gli strumenti in: CURRENCY FUTURES: rappresentano per i contraenti l impegno di negoziazione a termine di una determinata quantità di valuta estera, ad un cambio prestabilito; 15

INTEREST RATE FUTURES: rappresentano per i contraenti l impegno di acquistare o cedere a termine determinati titoli a reddito fisso ad un prezzo prefissato; STOCK INDEX FUTURES: rappresentano per i contraenti l impegno di consegnare o ritirare a termine una somma di denaro il cui importo dipende dal valore assunto in un indice di borsa. Di particolare rilevanza è la CASSA DI COMPENSAZIONE E GARANZIA O CLEARING HOUSE: rappresenta l istituzione centrale del mercato ed ha un ruolo di controparte sia per i venditori che per gli acquirenti. Gli obblighi derivanti non sono tra acquirente e venditore, ma ognuno con la Cassa di Compensazione e Garanzia, il cui ruolo base è garantire il buon esito delle operazioni. In sintesi gestisce l amministrazioni delle posizioni aperte e chiuse dagli operatori. La Clearing House rende efficiente il funzionamento del mercato, infatti ciascun contraente indipendentemente dalle posizioni aperte assume obblighi e diritti contrattuali nei confronti di un unico soggetto con notevole semplificazione delle operazioni e garantisce con le proprie riserve il buon fine dei contratti riducendo notevolmente i rischi di insolvenza. LA CASSA DI COMPENSAZIONE E GARANZIA: - è la controparte di ciascuna transazione; - garantisce il buon fine dei contratti; 16

- esegue le operazioni di liquidazione giornaliera e tiene la contabilità di operazione; - raccoglie e pubblica le informazioni sugli scambi effettuati; Quindi la Clearing House si tutela attraversa un sistema di margini. L operatore che stipula un contratto FUTURES deve versare un deposito cauzionale in denaro chiamato Margine Iniziale di Garanzia e sono previsti altresì dei Margini di Variazione in rapporto all andamento del mercato. La cauzione di conseguenza, a seconda delle oscillazioni rilevate dalle quotazioni del future, varia ogni giorno. Il sistema dei margini garantisce la solvibilità degli operatori ed i depositi restano su un apposito conto aperto da ogni operatore presso Clearing House fino alla chiusura della posizione che non si esaurisce con l effettiva consegna ma con delle operazioni di uguale ammontare e di segno contrario a quello iniziale. Gli obiettivi degli operatori sono: Copertura (quando l operatore che stipula vuole cautelarsi da un rischio finanziario, ad esempio la perdita di valore determinati titoli Parmalat, Bond Argentini. L operatore, che teme un ribasso del suo portafoglio azionario che vuole conservare, può vendere futures costruiti su titoli azionari o indici, pari al valore del portafoglio. 17