Il delitto di Indebita compensazione

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Il delitto di Indebita compensazione Articolo 10 quater del D.Lgs. 74/2000 Enrico Mastrogiacomo 1

Articolo 10 quater La disposizione di cui all articolo 10-bis si applica, nei limiti ivi previsti, anche a chiunque non versa le somme dovute, utilizzando in compensazione, ai sensi dell articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, crediti non spettanti o inesistenti. Articolo 10 bis E punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni chiunque non versa entro il termine previsto per la dichiarazione annuale ritenute di sostituto d imposta risultanti dalle certificazioni rilasciate ai sostituiti, per un ammontare complessivo superiore a lire 50 mila euro per periodo d'imposta. 2

Soggetto attivo Condotta Soglia di punibilità Dolo Pena Prescrizione Qualsiasi contribuente, anche non titolare di Partita IVA Omesso versamento in un periodo d imposta delle somme dovute, in quanto compensate con crediti non spettanti o inesistenti 50.000 euro Generico Da 6 mesi a 2 anni 6 anni 3

I debiti non versati ed i crediti utilizzati in compensazione debbono riguardare soltanto le Imposte sui Redditi e l IVA? In dottrina vi sono due tesi: - sia i crediti che i debiti debbono riguardare le Imposte dirette o l IVA; - il credito o il debito può riguardare altre imposte o contributi. 4

Qual è l ambito temporale di riferimento? L art. 10 bis, cui rinvia la norma, fa riferimento al periodo d imposta. E nel caso di un contribuente con periodo d imposta di durata o con decorrenza diversa dall anno solare? Il periodo di riferimento è l anno solare in cui vengono presentati i modelli F24. 5

La compensazione può essere sia quella orizzontale che verticale? Poiché la norma richiama soltanto l art. 17 del D.Lgs. 241/97, rileva soltanto la compensazione orizzontale, poiché quella verticale non interviene nella fase di versamento del tributo, bensì nella fase di liquidazione in sede di dichiarazione. 6

Cosa si intende per credito inesistente? Credito fondato su fatture e altri documenti oggettivamente o soggettivamente falsi. Esempio: Credito d imposta ai fini II.DD. per investimenti innovativi sulla base di una falsa fattura di acquisto di macchinari. Credito IVA derivante da false fatture di acquisto di beni strumentali o di beni merce 7

Cosa si intende per credito non spettante? Categoria residuale: tutti i casi in cui il credito non sia compensabile per ragioni diverse dalla sua inesistenza. Esempio: - errore di calcolo che determina un credito d importo superiore a quello effettivo; - credito derivante dalla detrazione dell IVA sugli acquisti di beni con IVA indetraibile. 8

Cosa si intende per credito non spettante? Non si versa nell ipotesi di compensazione di un credito non spettante se nel corso di un anno siano state effettuate compensazioni oltre il limite massimo annuo pari a 516.456,90 euro per un importo superiore a 50.000 euro. 9

Quando il delitto è consumato? Nel momento in cui viene presentato il modello F24 nel quale si è proceduto alla compensazione per un importo superiore alla soglia di punibilità pari a 50.000 euro. Se nel corso dello stesso anno sono presentati diversi F24 in cui sono stati compensati crediti non spettanti o inesistenti per importi inferiori alla soglia, la consumazione avviene alla data in cui è presentato il modello F24 il cui importo, sommato ai precedenti, supera 50.000 euro. 10

Il ravvedimento operoso esclude il reato? Nel D.Lgs. 74/2000 non sono previste cause di esclusione della punibilità. Art. 13 del D.Lgs. 74/2000: in caso di conciliazione o adesione all accertamento si applica soltanto una circostanza attenuante. La Relazione Ministeriale al D.Lgs. 74/2000 fa rientrare il ravvedimento operoso previsto dall art. 13 del D.Lgs. 472/97 nell art. 13 del D.Lgs. 74/2000 11

Il concorso con i delitti in dichiarazione. Il delitto di indebita compensazione concorre con altri reati tributari quando rappresenta l ultimo capitolo della complessiva condotta di evasione già di per se penalmente rilevante? Esempio: contribuente che presenta una dichiarazione IVA a credito avendo detratto l IVA su false fatture di acquisto e compensa il credito in sede di F24 con altri debiti dovuti. Il delitto di indebita compensazione concorre con il delitto di dichiarazione fraudolenta (art. 2 del decreto 74/2000). 12

Decorrenza della norma. Il delitto è vigente dal 4 luglio 2006. Pertanto qualora siano stati compensati crediti inesistenti o non spettanti per più di 50.000 euro, ma prima della entrata in vigore della norma il reato non sussiste. Il reato non sussiste anche quando pur avendo compensato nel 2006 crediti non spettanti o inesistenti per più di 50.000 euro, l importo complessivo compensato dopo il 4.7.2006 è inferiore alla soglia. 13

Legge Finanziaria 2007 (comma 30) I contribuenti titolari di partita IVA debbono comunicare - entro il 5 giorno precedente a quello in cui intendono effettuare compensazioni per importi superiori a 10.000 euro - alla Agenzia delle Entrate e in via telematica l importo e la tipologia del crediti oggetto di successiva compensazione. Se l Agenzia delle Entrate non risponde entro il terzo giorno successivo, la compensazione può ritenersi legittima Silenzio assenso Art. 50 cod. pen.: Consenso dell avente diritto? 14