Dieta ipoproteica con utilizzo di prodotti aproteici e norme burocratiche per ottenerli gratuitamente Dietista Dr.ssa Marika Iemmi
Nei vari stadi dell IRC la dieta ipoproteica è considerata, a tutt oggi, il pilastro della terapia conservativa.
TERAPIA NUTRIZIONALE: PERCHE? per prevenire e trattare sintomi, segni e complicanze dell IRC per ritardare la necessità di ricorrere alla terapia sostitutiva per prevenire e trattare la malnutrizione i
I PRINCIPI FONDAMENTALI 1) l apporto calorico deve essere adeguato al paziente (normopeso, sovrappeso, sottopeso..) 2) La limitazione dell apporto quotidiano di proteine animali ad alto valore biologico al minimo indispensabile (a seconda della gravità) 3) La limitazione dell apporto di fosforo 4) L apporto controllato di cloruro di sodio
LE PROTEINE le proteine introdotte devono essere di elevato valore biologico (cioè devono contenere tutti gli aminoacidi). Dato che quasi tutti i cibi (la carne, il pesce, le uova, il latte, il pane, la pasta, ) contengono una certa quantità di proteine, si incontra una grossa difficoltà quando si deve formulare una dieta a contenuto proteico ridotto. Il primo taglio che è indispensabile apportare è quello a carico dei cibi amidacei (pane e pasta) dato che le proteine in essi contenute sono di scarso valore biologico. Questo è il motivo per cui è necessario sostituire nella alimentazione il pane e la pasta comune con prodotti aproteici.
QUALE DIETA? 1) I carboidrati sono forniti da pane e pasta, fette biscottate, farina aproteici, riso e patate, frutta, zucchero.. 2) I lipidi forniti prevalentemente da oli vegetali 3) Le proteine dovrebbero rappresentare 0.6 g/kg/die (nell IRC lieve-media)
QUALI RISCHI?..è però frequente l osservazione clinica di pazienti che seguono diete ipoproteiche, ma anche ipocaloriche e che quindi vanno incontro a cali ponderali anche importanti anche a causa dello scarso gradimento dei prodotti aproteici.
Non è però sufficiente fornire al paziente schemi e tabelle per ottenere una buona compliance alla dieta. È necessaria una forte motivazione da parte del paziente ma altrettanto da parte del nefrologo e del dietista
EROGAZIONE DEI PRODOTI DIETETICI IPOPROTEICI La Giunta della Regione Emilia Romagna n 285/2004 ha deliberato:
1) Di approvare l inclusione tra le prestazioni che costituiscono assistenza integrativa, della fornitura di prodotti ipoproteici ai pazienti nefropatici cronici appartenenti tialle seguenti categorie: a) Pz con IRC severa (filtrato glomerulare inferiore ai 25 ml/min) non ancora in dialisi, nei quali l apporto proteico ottimale si attesta sotto 0.8 gr proteine per kg di peso/die: b) Pz con IRC di grado moderato (filtrato glomerulare tra 25 e 55 ml/min) nei quali l apporto proteico ottimale si attesta sugli 0.8 gr proteine per kg di peso/die;
2) Di erogare i prodotti dietetici ipoproteici nel limite di spesa mensile di euro 100 per pz appartenenti alla prima categoria (IRC severa) e di euro 60 per pz appartenenti alla seconda categoria (IRC di grado moderato); 3) Di stabilire che la scelta dei prodotti deve avvenire nell ambito dell elenco l regionale dei prodotti individuato ai sensi del Decreto del Ministero della Sanità dell 8 giugno 2001;
4) Di definire il seguente percorso: il nefrologo, operante in struttura pubblica, certifica che il pz è affetto da IRC e predispone una relazione diagnostica i terapeutica indicante il regime dietetico appropriato con riferimento ai valori massimi; Sulla base di tale certificazione, l AUSL di appartenenza provvede a rilasciare apposita autorizzazione annuale e individua il modello organizzativo più opportuno per la distribuzione dei prodotti, direttamente o per tramite di farmacie convenzionate.