PROTOCOLLO EMOCOLTURE



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E.O. OSPEDALI GALLIEA - GENOVA POTOCOLLO EMOCOLTUE PEPAATO VEIFICATO APPOVATO ACHIVIATO Bavestrello L., Brenta M., Cangi., Costa M., Crinoldi F., D'Antonio S., Della Monica E., Drago D., Fiorellino D., Fullone M., Gatti I., Grassano F., Grenci A., Lavelli F., Ligia P., Natoli C., Orecchia L., PalmuccI V., Pelissa M., Perugi., Poggi M., Pupo M., Puppo C., aggio M., onsval D., Siri F., Torriglia L., Vigo M. Cenderello N., Crisalli M.P., Fabbri P., Folegnani A. Sansone P., Usiglio D. Nelli M. Ufficio Qualità/ Ufficio Controllo e Prevenzione Infezioni Ospedaliere/ Laboratorio Analisi settore batteriologia Data : DICEMBE 2007 ev.1 Descrizione delle modifiche: Aggiornamento con format sistema gestione qualità, introduzione nuovo dispositivo di prelievo Questo Protocollo è di proprietà dell E.O. Ospedali Galliera di Genova. Ogni divulgazione o riproduzione o cessione di contenuti a terzi deve essere autorizzata dall E.O. Ospedali Galliera di Genova Pagina 1 di 6

EDAZIONE, VEIFICA, APPOVAZIONE, AUTOIZZAZIONE ACHIVIAZIONE edazione L. Bavestrello, M. Brenta, Cangi., Costa M., Crinoldi F., D'Antonio S., Della Monica E., Drago D., Fiorellino D., Fullone M., Gatti I., Grassano F., Grenci A., Lavelli F., Ligia P., Natoli C., Orecchia L., PalmuccI V., Pelissa M., Perugi., Poggi M., Pupo M., Puppo C., aggio M., onsval D., Siri F., Torriglia L., Vigo M. eferente Gruppo Operativo CIO: Cenderello N., Crisalli M.P., Fabbri P., Sansone P., Usiglio D. Verifica (aggiornamento contenuti) Gruppo Operativo CIO: Cenderello N., Crisalli M.P., Fabbri P., Folegnani A., Sansone P., Usiglio D. Approvazione Archiviazione Autorizzazione Direzione Sanitaria: Nelli Mauro. Ufficio Qualità/Ufficio Controllo e Prevenzione Infezioni Ospedaliere/ Laboratorio Analisi Settore Batteriologia Direttore Sanitario: Tramalloni oberto 1. OGGETTO SOMMAIO: 2. OBIETTIVO 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LUOGO DI APPLICAZIONE 5. IFEIMENTI NOMATIVI E DOCUMENTALI 6. ABBEVIAZIONI, DEFINIZIONI E TEMINOLOGIA 7. ESPONSABILITA 8. MODALITA OPEATIVA 9. ACCOMANDAZIONI 10. COMPLICANZE 11. ECCEZIONI 12. INDICATOI/MODALITA DI VEIFICA 13. STATO DELLE EVISIONI 14. ELENCO ALLEGATI Pagina 2 di 6

1. OGGETTO: Il seguente protocollo descrive le modalità per la corretta esecuzione, trasporto e conservazione del prelievo per emocoltura. 2. OBIETTIVO: Fornire le indicazioni per l'esecuzione in asepsi del prelievo per emocoltura e le modalità d'invio per garantire l'idoneità del campione. 3. CAMPO DI APPLICAZIONE: Utenti con temperatura corporea >38 C sia in assenza che in presenza di brivido. 4. LUOGO DI APPLICAZIONE:Tutte le strutture e i servizi dell'ente. 5. IFEIMENTI NOMATIVI E DOCUMENTALI AUTOE TITOLO EDITOE DATA G. Donelli, I. Francolini et al. AA.VV. Protocollo per la prevenzione, diagnosi e terapia delle infezioni associate a cateteri venosi centrali Procedure di gestione infermieristica del catetere venoso centrale (CVC) Istituto Superiore Sanità. apporti ISTISAN 02/34 Istituto Nazionale Tumori Istituto di iferimento oncologico - AVIANO Milano 12/09/03 Aviano 2003 6. ABBEVIAZIONI, DEFINIZIONI E TEMINOLOGIA ABBEVIAZIONI TNT Tessuto non tessuto Sol. Soluzione gg. giorni UU.OO. Unità Operative DEFINIZIONI E TEMINOLOGIA Emocoltura Mezzo di indagine per isolare e riconoscere microrganismi patogeni presenti nel sangue (ricordiamo infatti che il sangue è di per sé sterile, cioè in condizioni fisiologiche non è presente in esso alcun microrganismo). Si esegue seminando i campioni, prelevati di fresco in assolute condizioni di sterilità, su appositi terreni di coltura liquidi o solidi e osservando a distanza di alcune ore o giorni l'eventuale sviluppo di microrganismi. L'emocoltura costituisce un mezzo di grande utilità diagnostica nel campo delle malattie infettive, in particolare nel corso di sepsi, febbre tifoide, paratifo, salmonellosi, brucellosi, meningite meningococcica, polmonite ecc. In molti casi l'emocoltura rappresenta anche la premessa indispensabile per un corretto trattamento antibiotico, in quanto consente di valutare in vitro la sensibilità dei germi isolati nei confronti dei vari farmaci, allestendo il corrispondente antibiogramma. Modalità e L'emocoltura può essere considerata negativa dopo 7 gg.di incubazione (salvo tempi di diversa indicazione) invio/refertazi Il tempo medio di refertazione in caso di positività è variabile tra i 2-4 gg. one Le emocolture possono essere inviate al Laboratorio di Batteriologia ogni giorno esclusivamente dalle ore 08.00 alle ore 20.00. I codici informatici per l'accettazione delle emocolture sono: -S1 ( emocoltura primo prelievo) -S2 ( emocoltura secondo prelievo) -S3 ( emocoltura terzo prelievo) In alternativa può essere utilizzato il codice routine -SS che racchiude i codici dei tre prelievi ( -S1,-S2,-S3) Le emocolture eseguite in orari serali e notturni possono stazionare nelle UU.OO. a temperatura ambiente dalle ore 20.00 alle 08.00 (non più di 12 ore), ed essere inviate al Laboratorio il mattino seguente. Pagina 3 di 6

7. ESPONSABILITA MATICE DELLE ESPONSABILITA Figura che svolge l attività infermiere OSS medico Personale Descrizione dell attività addetto al trasporto esami Indicazione alla procedura Preparazione del materiale C Informazione utente Esecuzione della procedura icondizionamento e smaltimento del C materiale Imputazione informatica esame egistrazione della procedura Trasporto campioni ai laboratori = responsabile ; C= coinvolto; 8. MODALITA OPEATIVA / POCEDUA Materiale occorrente: Carrello, o piano d'appoggio Alcool etilico al 70%: quadretti sterili in TNT telino sterile Sol. antisettica su base alcolica di PVP-Iodio o clorexidina Materiale per il prelievo: laccio emostatico, ago a farfalla protetto 21G con adattatore luer sterile, campana apposita per flacone emocoltura,1 flacone per anaerobi e 1 flacone per aerobi, tampone di cellulosa e cerotto Guanti monouso e guanti sterili Flacone di soluzione alcolica per la decontaminazione delle mani Descrizione Attività AZIONE MOTIVAZIONE Informare l'utente Garantire il diritto all'informazione, ottenere il consenso e la collaborazione dell'utente Preparare il materiale occorrente Avere a disposizione il necessario Eseguire lavaggio antisettico delle mani Eliminare la flora microbica transitoria e ridurre quella residente dalla cute delle mani dell'operatore Posizionare il laccio emostatico Indurre la replezione del circolo venoso a valle del laccio per rendere visibile il possibile punto di prelievo Individuare il punto di prelievo tramite la Scegliere il sito più idoneo per il prelievo palpazione della vena imuovere il laccio emostatico Evitare una prolungata stasi venosa Indossare guanti monouso Proteggere l'operatore da eventuali contaminazioni Pulire il sito scelto per il prelievo con Alcool etilico Detergere la cute al 70% utilizzando compresse in TNT non sterili ed effettuando almeno tre passaggi con movimento dal centro alla periferia sostituendo la compressa Pagina 4 di 6

ad ogni passaggio Procedere all'antisepsi della cute con Soluzione Alcolica di Clorexidina o PVPIodio utilizzando quadretti sterili in TNT con un passaggio dal centro alla periferia e lasciando agire il disinfettante per non meno di 2 minuti se si utilizza PVPIodio, mentre non è necessario attedere in caso di uso di clorexidina alcolica Aprire la confezione del telino sterile e far cadere l'ago farfalla protetto. Innestare l'adattatore luer sterile nella campana per il prelievo Eliminare il coperchio dai flaconi per la raccolta del sangue e disinfettare il gommino del flacone stesso con Soluzione alcolica di PVPIodio o Clorexidina e utilizzando un diverso tampone per ogni flacone Posizionare nuovamente il laccio emostatico Procedere alla decontaminazione alcolica delle mani Indossare i guanti sterili per effettuare il prelievo Effettuare il prelievo facendo attenzione a riempire ogni flacone con 5/7 ml di sangue iniziando dal flacone per aerobi Togliere il laccio emostatico, coprire il sito di inserzione con un tampone di cellulosa, attivare il sistema di protezione e rimuovere l'ago farfalla Smaltire il materiale monouso negli appositi contenitori e ricondizionare il materiale riutilizzabile ipetere tutta la procedura per il secondo e terzo prelievo da effettuarsi a distanza di 15/30 minuti uno dall'altro cambiando sede Eseguire il lavaggio delle mani Inserire l'esame nel sistema informatico egistrare l'esecuzione della procedura nella documentazione clinica Eseguire un'accurata antisepsi della zona del prelievo al fine di ridurre il rischio di contaminazione Mantenere la sterilità dei dispositivi di prelievo Evitare il rischio di contaminazione Indurre la replezione del circolo venoso a valle del laccio per rendere visibile il possibile punto di prelievo Eliminare la flora microbica transitoria e ridurre quella residente dalla cute delle mani dell'operatore Eseguire la procedura in asepsi Evitare diluizioni, in quanto il corretto volume di sangue è determinante per la resa dell'emocoltura. La ricerca per aerobi va effettuata per prima, per la presenza di aria nel circuito di prelievo. Evitare punture accidentali endere l'ambiente igienicamente idoneo per le successive procedure Effettuare i 3 prelievi per aumentare la significatività clinica dei microrganismi isolati Prevenire il rischio infettivo Adempiere al corretto sistema di accettazione dell'esame Certificare le prestazioni Pagina 5 di 6

9. ACCOMANDAZIONI Avere l'avvertenza di effetture l'emocoltura prima di iniziare la terapia antibiotica (salva diversa indicazione medica) Contrassegnare i flaconi delle emocolture in modo da poter identificare con sicurezza il primo dal secondo e terzo prelievo nel momento dell'applicazione dell'etichetta adesiva fornita dal sistema informatico 10. COMPLICANZE non presenti 11. ECCEZIONI In caso di evidenti condizioni igieniche inadeguate dell'utente si procede alla detersione dell'arto anziché sgrassare con Alcool 70%. In caso di utente apiretico o con temperatura < a 38C si effettuerà l'emocoltura su prescrizione medica. Non utilizzare sol. Antisettiche a base di Iodio in caso di utenti allergici Utilizzare guanti sterili in caso di difficoltà a reperire l'accesso venoso 12. INDICATOI /MODALITA DI VEIFICA 13. STATO DELLE EVISIONI evisione N Sezioni revisionate 1 da pag 1 a pag 6 Motivazione della revisione Aggiornamento con format sistema gestione qualità, introduzione nuovo dispositivo di prelievo Data Dicembre 2007 14. ELENCO ALLEGATI Allegato N Descrizione Allegato All.1 Istruzione Operativa Emocoltura da CVC ACHIVIAZIONE MODIFICHE DOCUMENTO PEPAATO APPOVATO DISTIBUITO A ACHIVIATO DA TEMPO DI CONSEVAZIONE Pagina 6 di 6