LINEE GUIDA PER IL CENSIMENTO DELLE UTILIZZAZIONI

Documenti analoghi
La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

DELIBERA N. 156 RELATIVA ALLA SEDUTA DEL C.I. DEL 19 giugno 2007 Pagina 1 di 6. Autorità di Bacino

TITOLARE DELLA DERIVAZIONE

Denominazione Ragione sociale Codice fiscale/part. I.V.A. Sede: Comune Cap. Prov. Indirizzo n Tel.

Proposta di aggiornamento del Piano d Ambito di Ragusa

SCHEDA DI CARATTERIZZAZIONE DELLA DERIVAZIONE IDRICA

Salvetti_Graneroli. Relazione e schede riassuntive sugli interventi alle opere di captazione esistenti. pag. 2/26

IMPIANTO IDROELETTRICO PONT VENTOUX-SUSA

COMUNE DI SALUZZO PROVINCIA DI CUNEO

Deflusso minimo vitale: il caso del Friuli Venezia Giulia. G. Favrin, V. Stocca, G. Mattassi

DOMANDA DI CONCESSIONE DI DERIVAZIONE DI ACQUA PUBBLICA (DA REDIGERE IN BOLLO DA 16 EURO) ALLA REGIONE LIGURIA

Le misure del Piano di Gestione delle Acque per i corpi idrici in relazione all uso idroelettrico

SCHEDA TECNICA. di rilevamento dello scarico acque reflue e/o meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5

RICHIESTA FINANZIAMENTO CORSO DI FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE ONLINE ISTRUZIONI PER L USO

Progetto Energia Alta Val di Non.

Parte I ATTI DELLA REGIONE LEGGI E REGOLAMENTI

Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime

COMMERCIALIZZAZIONE DELL OLIO DI OLIVA - PROCEDURA DI SUPPORTO ALLA TENUTA DEL REGISTRO DI CARICO E SCARICO

ANALISI DEI PRELIEVI DA POZZO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

Circolare N. 113 del 29 Luglio 2016

Codice Fiscale Partita I.V.A... C H I E D E

ALLEGATO 1 NOTIZIE GENERALI

Alcuni criteri generali di progettazione

Individuazione cartografica e caratteristiche tecniche delle opere multisettoriali da trasferire all Enas in prima applicazione della L.R.

Manuale di istruzioni per l inserimento dei dati delle CLASSI NON CAMPIONE

PROTOCOLLO ITACA PUGLIA RESIDENZIALE Istruzioni d'uso del software Versione 1.0

Proposta di applicazione del metodo alle acque sotterranee

Istruzioni operative CONTABILITA FINANZIARIA D.Lgs. 267/2000 SPESOMETRO. Scheda informativa tratta dal sito dell Agenzia delle Entrate

AL COMUNE DI VERBANIA

INDICE. Vista Libretto Pt. Coordinate 2. Inserimento e modifica dei punti di coordinate note 4. Inserimento e modifica dei punti di orientamento 5

alla Provincia di Foggia Settore Servizi Geologici, Politiche delle Risorse Idriche e Protezione Civile via Telesforo, Foggia

Regolamentazione dei sistemi geotermici a bassa entalpia: l'esperienza della Provincia di Treviso

ALLEGATO 1 NOTIZIE GENERALI

Clienti Potenziali - Aiuto Esclusioni - Aiuto

CITTA DI VERBANIA. Provincia del Verbano Cusio Ossola SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DEL VERBANO

TUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO

Servizio Conservazione No Problem

ALBO PRETORIO WEB MANUALE DI GESTIONE

SUITE NOTARO SPESOMETRO 2013 COMPILAZIONE DEL FILE SPESOMETRO PER L ANNO 2013 (OPERAZIONI RELATIVE ALL ANNO 2012)

SorgeAqua S.R.L. DENUNCIA ANNUALE DEGLI SCARICHI DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI IN PUBBLICA FOGNATURA

AUTORITA DI BACINO INTERREGIONALE FIUME FIORA

oppure in qualità di titolare/legale rappresentante della Ditta

TRAVERSA di PONTE MARALDI

VARIAZIONE AGENTE IN ATTIVITA FINANZIARIA PERSONA GIURIDICA Guida Utente

PROGETTO TESSERA SANITARIA MODALITA OPERATIVE PER L ABILITAZIONE DEI MEDICI

Frequenza 2016/2017 Anagrafe nazionale alunni-aggiornamento frequenze

Istanze On Line - Passaggio da Ambito a scuola

Individuazione cartografica e caratteristiche tecniche delle opere multisettoriali da trasferire all Enas in prima applicazione della L.R.

Fatturazione Elettronica. Guida alla compilazione manuale di una fattura elettronica, nota di credito o nota di debito

Guida alla variazione dei dati e alla compilazione della Scheda per il mantenimento requisiti di iscrizione nel Registro regionale

oppure in qualità di titolare/legale rappresentante della Ditta

oppure in qualità di titolare/legale rappresentante della Ditta

GUIDA VALIDA PER LE SOLE SCUOLE DELL INFANZIA

Ragione Sociale Partita Iva comune indirizzo tel. fax Dati della sede operativa/impianto (se diversi dalla sede legale)

Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Manuale per l utilizzo del sistema di consultazione delle derivazioni idriche nelle ricerche

UTENTI SPRING SQ/SB CON EDF SQL

S.C.S. - survey CAD system Tel. 045 /

Progetto CTI4 Brescia 1

Scheda F ACQUE REFLUE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

Sistema per la gestione dell accreditamento e monitoraggio della formazione continua in medicina (ECM_L) Guida all applicazione

MODELLO PER COMUNICAZIONE USO DOMESTICO ai sensi dell art. 4 del R.R. n 2 del 24/03/2006

Istruzioni operative CONTABILITA FINANZIARIA SPESOMETRO

REGISTRO DELLE IMPRESE

CONFIGURAZIONE DELL ACQUEDOTTO DEL COMUNE DI SAN PIETRO DI FELETTO

PROVINCIA DI BIELLA. Ambiente e Agricoltura - DT Impegno n. DETERMINAZIONE N IN DATA

GUIDA REGISTRAZIONE ATTI TELEMATICI andare all indirizzo: e scegliere primo accesso

ACCEDERE ALL APPLICAZIONE

ART A Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura

oppure in qualità di titolare/legale rappresentante della Ditta Sede Operativa N iscrizione alla C.C.I.A.A. Codice ISTAT

Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Guida alla compilazione manuale di una fatturapa, nota di credito o nota di debito

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

GESTIONE RIFIUTI RESPINTI

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Direzione Generale - Ufficio IV

ISCRIZIONE AGENTE NEI SERVIZI DI PAGAMENTO PERSONA GIURIDICA Guida Utente

SISTEMA GESTIONE TOMBINI

VERIFICA MATRICOLE e STAMPA CERTIFICATO INTEGRATIVO DI GARANZIA

# Versamenti e compensazioni - Cassetto Fiscale

S.I.N. S.R.L. SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE

ISTRUZIONI PER LA FASCICOLAZIONE DI DOCUMENTI NEL PROGRAMMA DI GESTIONE DOCUMENTALE TITULUS

Manuale della Procedura per la predisposizione di Decreti del Rettore e del Direttore Generale: dalla bozza alla registrazione a repertorio.

Valutazione del personale

Approfondimento tematico

IMPIANTO IDROELETTRICO DI CHAVONNE

Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel E. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit

Allegato 1 D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152

ALLEGATO N. 6 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CHE RECAPITANO IN PUBBLICA FOGNATURA

IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO

intranet.ruparpiemonte.it

GUIDA TECNICA ALLA RENDICONTAZIONE SU SIRIO

Nota: l icona in questa maschera fa chiudere l intero sistema, nelle altre maschere effettua la chiusura della maschera aperta in quel momento.

DOMANDA DI RINNOVO CONCESSIONE DI DERIVAZIONE DI ACQUA PUBBLICA (DA REDIGERE IN BOLLO DA 16 EURO) ALLA REGIONE LIGURIA

Telecontrollo. Manuale d uso. Rev. 2

Registrazione delle letture mensili

ISTRUZIONI OPERATIVE COME INSERIRE UN OPPORTUNITA DI STAGE /TIROCINIO

RELAZIONE TECNICA IDRAULICA RETE DI RACCOLTA ACQUE METEORICHE E RETE ACQUE NERE

1. Acquisizione documentazione

Università degli Studi di Ferrara

REGIONE CALABRIA Autorità di Bacino Regionale

Maurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche.

Transcript:

DIREZIONE CENTRALE AMBIENTE E LAVORI PUBBLICI Servizio idraulica LINEE GUIDA PER IL CENSIMENTO DELLE UTILIZZAZIONI Versione 1.0 18 dicembre 2007 Elaborazione e stampa a cura del Servizio idraulica e-mail: sit.idraulica@regione.fvg.it

1. PREMESSA L esigenza di censire le utilizzazioni d acqua presenti in Regione nasce da un lato dalle diverse disposizioni normative che si sono succedute negli anni (D.Lgs. 152/1999; L.R. 28/2001; L.R. 16/2002, D.M. 28.07.2004, D.Lgs. 152/2006) e dall altro da una necessità interna del Servizio di dotarsi di uno strumento che potesse restituire una fotografia globale dello stato di sfruttamento dei corsi d acqua superficiali e delle falde della Regione per potere gestire a livello regionale le risorse idriche in termini di tutela sia quantitativa che qualitativa. Sulla base dei principi e delle indicazioni contenute nel decreto 28 Luglio 2004 del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Linee guida per la predisposizione del bilancio idrico di bacino, comprensive dei criteri per il censimento delle utilizzazioni in atto e per la definizione del minimo deflusso vitale, di cui all articolo 22 comma 4 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152, il Servizio Idraulica della Direzione centrale ambiente e lavori pubblici ha predisposto e strutturato un apposito database in ambiente GIS Geomedia. L attività di inserimento ha permesso di perfezionare via via la struttura del database sulla base delle diverse esigenze di carattere pratico-operativo riscontrate caso per caso, fornendo così uno strumento funzionale e facilmente fruibile capace di rappresentare nel miglior modo possibile la realtà fisica del sistema derivatorio. Si osserva che il database GIS, così come pensato fin dall inizio, si prefigge lo scopo di censire tutte le derivazioni, non operando distinzione tra grandi derivazioni e piccole derivazioni. Le due tipologie di utilizzazione, infatti, si differenziano quasi esclusivamente per le portate di prelievo ma per le finalità del censimento questa non deve essere considerata una discriminante. Pertanto la struttura risulta compatibile con le esigenze degli Uffici competenti, le Direzioni Provinciali da una parte e il Servizio idraulica dall altra. 1

2. ISTRUZIONI PER L IMPLEMENTAZIONE DEL DATABASE Nelle pagine seguenti verrà descritto il protocollo per il corretto inserimento delle utilizzazioni all interno del database. La procedura si può sinteticamente riassumere in tre fasi: FASE RACCOLTA DATI E VALIDAZIONE FASE INSERIMENTO DATI IN ACCESS FASE INSERIMENTO DATI IN GEOMEDIA Ognuna delle tre fasi verrà descritta nei dettagli al fine di rendere il più omogeneo possibile l inserimento delle derivazioni, riducendo al minimo le possibilità di errore o di interpretazione soggettiva da parte del personale adibito all attività di implementazione. È indispensabile che le operazioni descritte nelle pagine seguenti siano svolte nell esatto ordine in cui verranno esposte. 2

3. FASE RACCOLTA DATI E VALIDAZIONE Questa prima fase consiste nell individuare nell archivio regionale le pratiche relative ad una certa utilizzazione. L operatore dovrà valutare l attendibilità e la completezza dei progetti contenuti nei diversi fascicoli ma soprattutto dovrà ricostruire il sistema derivatorio, ovvero l insieme delle seguenti strutture: - opera di presa - rete di collegamento - impianto di utilizzo e/o ambito servito - eventuali cessioni d acqua tra utilizzi diversi - opera di restituzione È bene osservare che un sistema derivatorio non corrisponde necessariamente ad un unica pratica amministrativa. Può capitare, anzi, che uno stesso impianto sia gestito con provvedimenti emessi in tempi diversi (es. Edipower, Acquedotto Acega, Consorzio Cellina-Meduna) o addirittura che sia gestito contemporaneamente con pratiche di grande e di piccola derivazione (es. Consorzio Ledra- Tagliamento). Una volta ricostruito il sistema derivatorio e individuato l uso prevalente dell utilizzazione si può procedere con le fasi successive. 3

4. FASE ACCESS Si tratta della fase preparatoria all inserimento cartografico e si articola nei seguenti passaggi: 1) apertura del file utilizzazioni.mdb 2) automaticamente verrà visualizzata la maschera di Figura 4.1 Figura 4.1 3) cliccando su inserisci una nuova utilizzazione si aprirà la maschera riportata in Figura 4.2 4

Figura 4.2 4) il riempimento dei campi richiesti dalla maschera andranno così riempiti: CODICE_IMPIANTO: a seconda dell uso prevalente che viene fatto dell acqua prelevata, per ogni impianto di derivazione (= sistema derivatorio), verrà creato un codice progressivo con le seguenti modalità: Uso idroelettrico IDR0000; Uso ittiogenico ITT0000; Uso industriale IND0000; Uso potabile POT0000; Uso irriguo IRR0000; Uso igienico IGI0000; Uso domestico DOM0000 Uso ornamentale ORN0000 5

Poiché l inserimento verrà effettuato in sedi diverse da più persone si rende necessario riservare un certo numero di codici per ogni provincia: GRANDI UTILIZZAZIONI: Uso idroelettrico: da IDR0001 a IDR0999; Uso ittiogenico: da ITT0001 a ITT0999; Uso industriale: da IND0001 a IND0999; Uso potabile: da POT0001 a POT0999; Uso irriguo: da IRR0001 a IRR0999; Uso igienico: da IGI0001 a IGI0999; Uso domestico: da DOM0001 a DOM0999 Uso ornamentale: da ORN0001 a ORN0999 PICCOLE UTILIZZAZIONI PORDENONE: Uso idroelettrico: da IDR1000 a IDR3999; Uso ittiogenico: da ITT1000 a ITT3999; Uso industriale: da IND1000 a IND3999; Uso potabile: da POT1000 a POT3999; Uso irriguo: da IRR1000 a IRR3999; Uso igienico: da IGI1000 a IGI3999; Uso domestico: da DOM1000 a DOM3999 Uso ornamentale: da ORN1000 a ORN3999 PICCOLE UTILIZZAZIONI UDINE: Uso idroelettrico: da IDR4000 a IDR6999; Uso ittiogenico: da ITT4000 a ITT6999; Uso industriale: da IND4000 a IND6999; Uso potabile: da POT4000 a POT6999; Uso irriguo: da IRR4000 a IRR6999; Uso igienico: da IGI4000 a IGI6999; Uso domestico: da DOM4000 a DOM6999 Uso ornamentale: da ORN4000 a ORN6999 6

PICCOLE UTILIZZAZIONI GORIZIA: Uso idroelettrico: da IDR7000 a IDR8999; Uso ittiogenico: da ITT7000 a ITT8999; Uso industriale: da IND7000 a IND8999; Uso potabile: da POT7000 a POT8999; Uso irriguo: da IRR7000 a IRR8999; Uso igienico: da IGI7000 a IGI8999; Uso domestico: da DOM7000 a DOM8999 Uso ornamentale: da ORN7000 a ORN8999 PICCOLE UTILIZZAZIONI TRIESTE: Uso idroelettrico: da IDR9000 a IDR9999; Uso ittiogenico: da ITT9000 a ITT9999; Uso industriale: da IND9000 a IND9999; Uso potabile: da POT9000 a POT9999; Uso irriguo: da IRR9000 a IRR9999; Uso igienico: da IGI9000 a IGI9999; Uso domestico: da DOM9000 a DOM9999 Uso ornamentale: da ORN9000 a ORN9999 Ogni elemento cartografico necessario a descrivere l intero sistema derivatorio conterrà tra gli attributi il medesimo CODICE IMPIANTO. Alla luce di alcuni casi particolari riscontrati si specifica che: a tutte quelle derivazioni facenti capo allo stesso gestore che utilizzano, in sequenza, acqua derivata dalla medesima opera di presa, seppur in quantità diverse, verrà assegnato il medesimo CODICE IMPIANTO. (Es: Le centrali idroelettriche in cascata gestite da Edipower lungo il corso del Torrente Meduna sono considerate un tutt uno anziché considerarle separatamente); a tutti gli impianti facenti capo allo stesso gestore che utilizzano acqua relativa ad un medesimo ambito servito, verrà assegnato il medesimo CODICE IMPIANTO. (Es: è il caso dei consorzi irrigui così come dei sistemi acquedottistici in montagna, facenti capo ad un unico ente gestore); 7

nel caso di uno stesso ente gestore ma con due sistemi di derivazione tra loro separati verranno assegnati due codici impianto diversi (Es: impianto idroelettrico Edipower Alto Tagliamento e impianto idroelettrico Edipower di Barcis, nel bacino del Cellina). GESTORE: va inserito l intestatario della concessione di derivazione come da disciplinare (o, in caso di subingresso, il nuovo gestore) PRATICA 1 : PRATICA 2: PRATICA n : In questi campi vanno inseriti i numeri di classifica di tutti i fascicoli (pratiche amministrative) che contengono gli atti tecnici e amministrativi relativi all impianto. È importante inserire una sola classifica per campo! Attivo dal: indicare l anno nel quale è entrata in funzione la derivazione. Nel caso vi siano più derivazioni, si tenga conto di quella più antica. note: spazio destinato ad eventuali commenti ritenuti importanti dall addetto all inserimento NB: Alle utilizzazioni dimesse, in disuso ed inattive verrà assegnato il CODICE IMPIANTO che normalmente avrebbero avuto se fossero state attive (sia esso identificativo di una grande o piccola utilizzazione). 8

5. FASE GEOMEDIA In questa fase viene effettuato l inserimento cartografico vero e proprio che si articola così: 1) viene lanciato il programma geomedia professional; 2) viene creata una connessione al file utilizzazioni.mdb (va effettuata la prima volta e poi il geoworkspace mantiene automaticamente il collegamento); 3) si individua la zona interessata dall impianto mediante la corografia allegata al progetto e si caricar la cartografia relativa (ortofoto, CTRN 1:5000, CTRN 1:25000) 4) inserimento degli elementi che costituiscono l utilizzazione (prese, pozzi, collegamenti, impianti, restituzioni, nodi ) come di seguito indicato. Dalla barra degli strumenti standard di Geomedia selezionare: INSERT FEATURE. Nel menù a tendina selezionare la feature class desiderata. Il database prevede la possibilità di inserire dieci diverse features: Presa superficiale Presa superficiale dismessa Presa sotterranea Presa sotterranea dismessa Nodo Nodo dismesso Impianto Impianto dismesso Collegamenti Collegamenti dismessi La Figura 5.1 mostra come le features concorrano a descrivere un utilizzazione. 9

Figura 5.1 10

PRESA SUPERFICIALE (tipo punto): La feature presa superficiale deve essere utilizzata per descrivere ESCLUSIVAMENTE i punti di prelievo e di restituzione dell acqua da CORPI IDRICI SUPERFICIALI. Nella Figura 5.2 è mostrato l aspetto della tabella relativa alla feature presa_superficiale Figura 5.2 USO: Indica l uso che viene fatto dell acqua oggetto della derivazione. Scegliere tra: IDROELETTRICO ITTIOGENICO INDUSTRIALE POTABILE IRRIGUO IGIENICO DOMESTICO ORNAMENTALE PRESA O RESTITUZIONE: mettere P se si tratta di un punto di prelievo da corpo idrico superficiale; mettere R se si tratta di un punto di restituzione su corpo idrico superficiale; 11

PORTATA MEDIA : portata media come da disciplinare di concessione [l/s]; PORTATA MINIMA: portata minima come da disciplinare di concessione [l/s]; PORTATA MAX: portata massima come da disciplinare di concessione [l/s]; DMV: [l/s]da riempire solo nel caso di punto di prelievo è la portata di rispetto che deve essere garantita a valle della presa come da apposita normativa [l/s]; BACINO SOTTESO: [kmq]; STRUMENTI DI MISURA: indica se sull opera sono stati installati idonei strumenti di misura come da D.Lgs 152/99. Scegliere tra: SI S NO N DESCRIZIONE MANUFATTO: breve descrizione del manufatto (es. traversa) MONITORAGGIO QUALITATIVO: indica se viene attuato il controllo della qualità dell acqua attraverso analisi chimiche e/o biologiche SI S NO N NOTE: spazio libero per eventuali commenti dell addetto all inserimento CODICE_IMPIANTO: inserire il codice impianto determinato nella fase ACCESS; TRATTO_SOTTESO: indica la lunghezza, in metri, del tratto compreso tra presa e restituzione PORTATA_MEDIA_FIUME: m 3 /s PORTATA_MINIMA_FIUME : m 3 /s PORTATA_MASSIMA_PIENA: m 3 /s DMV_ATTUATO: SI S NO N SCALA_RISALITA: SI S NO N OBBLIGO_ITTIOGENICO: Indicarne il valore, se quantificato nel disciplinare di concessione; Obbligo ittiogenico previsto ma non quantificato 1 12

In seguito ad accertamenti si è stabilito di non imporre alcun obbligo (es. presenza scala di risalita) 0 Al momento della concessione non era previsto alcun obbligo, ma è da verificare la sua possibile attuazione in relazione alla situazione attuale 2 STATO_UTILIZZO: evidenzia lo stato di servizio della presa; è possibile scegliere tra la seguenti opzioni: UTILIZZO CONTINUATIVO C UTILIZZO SALTUARIO S PRESA ESISTENTE MA NON UTILIZZATA E RINUNCIATA R N_FASCICOLO: indica il numero del fascicolo che contiene gli atti relativi alla derivazione in oggetto N.B. nel caso si abbia solamente una portata complessiva su più prese si ripartono equamente le portate sulle tutte le prese. PRESA SOTTERRANEA: La feature presa sotterranea deve essere utilizzata per descrivere ESCLUSIVAMENTE i punti di prelievo dell acqua da CORPI IDRICI SOTTERRANEI. Nella Figura 5.3 è mostrato l aspetto della tabella relativa alla feature presa_sotterranea. 13

Figura 5.3 CODICE_IMPIANTO: inserire il codice impianto determinato nella fase ACCESS; USO: Indica l uso che viene fatto dell acqua oggetto della derivazione. Scegliere tra: IDROELETTRICO ITTIOGENICO INDUSTRIALE POTABILE IRRIGUO IGIENICO DOMESTICO ORNAMENTALE TIPO POZZO: scegliere tra: FREATICO F (presenza di organi elettromeccanici di sollevamento) ARTESIANO A SORGIVA/SORGENTE S PORTATA COMPLESSIVA: portata complessiva dei pozzi dell impianto come da disciplinare di concessione [l/s]; NOME_POZZO: inserire il nome del pozzo, (es. Pozzo n.1) STRATIGRAFIA: indicare se è presente o meno una stratigrafia del pozzo SI S NO N PORTATA MEDIA: portata media del singolo pozzo come da disciplinare di concessione [l/s]; PORTATA MINIMA: portata minima del singolo pozzo come da disciplinare di concessione [l/s]; PORTATA MASSIMA: portata massima del singolo pozzo come da disciplinare di concessione [l/s]; PROFONDITA POZZO: profondità del pozzo dal piano campagna [m]; POSIZIONE FILTRI: indicare gli intervalli nei quali sono posizionati i filtri presenti nel pozzo; N_FILTRI: indicare il numero di filtri presenti nel pozzo 14

DIAMETRO_POZZO: indicare il diametro del pozzo in mm ANNO TEREBRAZIONE: anno in cui è stato terebrato il pozzo come da disciplinare di concessione QUOTA: quota alla quale si trova il pozzo rispetto al livello medio del mare [m] STRUMENTI_DI_MISURA: indica se sull opera sono stati installati idonei strumenti di misura della portata come da D.Lgs 152/99. Scegliere tra: SI S NO N MONITORAGGIO QUALITATIVO: indica se viene attuato il controllo della qualità dell acqua attraverso analisi chimiche e/o biologiche. Scegliere tra: SI S NO N NOTE: spazio libero per eventuali commenti dell addetto all inserimento STATO_UTILIZZO: evidenzia lo stato di servizio della presa; è possibile scegliere tra la seguenti opzioni: UTILIZZO CONTINUATIVO C UTILIZZO SALTUARIO S PRESA ESISTENTE MA NON UTILIZZATA E RINUNCIATA R N_FASCICOLO: indica il numero del fascicolo che contiene gli atti relativi alla derivazione in oggetto NODO: La feature nodo verrà utilizzata per descrivere: i punti di cessione di acqua da un utilizzatore all altro. In tal caso: CODICE_IMPIANTO: inserire il codice impianto determinato nella fase ACCESS relativo all utilizzatore che riceve l acqua; o Nei casi in cui l acqua viene ceduta alla rete fognante o dispersa nel terreno, il CODICE IMPIANTO da utilizzare è: SCARICO USO: inserire l uso relativo all impianto che riceve l acqua. Scegliere tra: IDROELETTRICO 15

ITTIOGENICO INDUSTRIALE POTABILE IRRIGUO IGIENICO DOMESTICO ORNAMENTALE SCARICO PROVENIENZA: inserire il codice impianto dell utilizzatore che cede l acqua. Nella Figura 5.4 è mostrato l aspetto della tabella relativa alla feature nodo. Figura 5.4 I punti in cui, nell ambito di un sistema derivatorio facente capo al medesimo gestore, costituito da una rete di collegamenti, nel passaggio da uno all altro di questi, si registri un cambiamento di portata o di nome. In tal caso, nei campi CODICE IMPIANTO e PROVENIENZA verrà riportato il medesimo CODICE IMPIANTO determinato nella fase Access, relativo all utilizzatore dell acqua; nel campo NOTE verrà indicato il nuovo nome del collegamento. ( Es: Nell ambito di uno stesso consorzio irriguo, l acqua ceduta da un canale ad un altro ). I punti in cui, nell ambito di un sistema derivatorio facente capo al medesimo gestore, l uso che viene fatto dell acqua subisca un cambiamento. In casi del genere, nel campo CODICE 16

IMPIANTO verrà riportato il CODICE IMPIANTO di provenienza, sebbene relativo ad un uso diverso; nel campo USO, invece, il nuovo utilizzo che viene fatto dell acqua. ( Es: Quando l acqua derivata per scopi irrigui viene utilizzata anche per alimentare una centrale idroelettrica facente capo al medesimo gestore ). PORTATA : portata acquisita [l/s]; NOTE: spazio libero per eventuali commenti dell addetto all inserimento OBBLIGO_ITTIOGENICO: Indicarne il valore, se quantificato nel disciplinare di concessione; Obbligo ittiogenico previsto ma non quantificato 1 In seguito ad accertamenti si è stabilito di non imporre alcun obbligo (es. presenza scala di risalita) 0 Al momento della concessione non era previsto alcun obbligo, ma è da verificare la sua possibile attuazione in relazione alla situazione attuale 2 STATO_UTILIZZO: evidenzia lo stato di servizio del nodo; è possibile scegliere tra la seguenti opzioni: UTILIZZO CONTINUATIVO C UTILIZZO SALTUARIO S NODO ESISTENTE MA NON UTILIZZATO E RINUNCIATO R N_FASCICOLO: indica il numero del fascicolo che contiene gli atti relativi alla derivazione in oggetto IMPIANTI (tipo misto): La feature impianti deve essere utilizzata per descrivere ESCLUSIVAMENTE gli elementi nei quali l acqua viene utilizzata, trattata, accumulata per l uso di concessione. Nella Figura 5.5 è mostrato l aspetto della tabella relativa alla feature impianti. 17

Figura 5.5 USO: Indica l uso che viene fatto dell acqua oggetto della derivazione. Scegliere tra: IDROELETTRICO ITTIOGENICO INDUSTRIALE POTABILE IRRIGUO IGIENICO DOMESTICO ORNAMENTALE CODICE_IMPIANTO: inserire il codice impianto determinato nella fase ACCESS; TIPOLOGIA IMPIANTO: scegliere tra: CENTRALE IDROELETTRICA I STAZIONE DI POMPAGGIO P POZZO PIEZOMETRICO Z VASCA V LAGHETTO L AMBITO SERVITO Q SERBATOIO S IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUA T 18

IMPIANTO DI RAFFREDDAMENTO R MANUFATTO PARTITORE DI PORTATA M STAZIONE DI RILANCIO C IMPIANTO INDUSTRIALE N NOTE: spazio libero per eventuali commenti dell addetto all inserimento VOLUME_INVASO: m 3 PELO_MORTO_SUP: m (quota sul livello medio del mare) PELO_MORTO_INF: m (quota sul livello medio del mare) SALTO_IMPIANTO: m KW_NOMINALI: kw QUOTA_PRELIEVO: m (quota sul livello medio del mare) QUOTA_RESTITUZIONE: m (quota sul livello medio del mare) SALTO_CONCESSIONE: m N_FASCICOLO: indica il numero del fascicolo che contiene gli atti relativi alla derivazione in oggetto Nota sull inserimento cartografico: Per ogni tipologia impianto dovranno essere rispettate le seguenti geometrie: CENTRALE IDROELETTRICA tipo area VASCA DI ACCUMULO tipo area STAZIONE DI POMPAGGIO tipo punto POZZO PIEZOMETRICO tipo punto VASCA tipo area LAGHETTO tipo area AMBITO SERVITO tipo area SERBATOIO tipo punto IMPIANTO DI TRATTAMENTO tipo area IMPIANTO DI RAFFREDDAMENTO tipo area MANUFATTO PARTITORE DI PORTATA tipo punto IMPIANTO INDUSTRIALE tipo area 19

Nel caso non sia possibile individuare l area dell impianto mediante cartografia si utilizzerà la geometria tipo punto. COLLEGAMENTI (tipo linea): La feature collegamenti deve essere utilizzata per descrivere ESCLUSIVAMENTE gli elementi attraverso i quali l acqua viene trasferita dai punti di presa (superficiali o sotterranei) al manufatto dove l acqua viene utilizzata e successivamente alla restituzione. Nella Figura 5.6 è mostrato l aspetto della tabella relativa alla feature collegamenti. Figura 5.6 USO: : Indica l uso che viene fatto dell acqua oggetto della derivazione. Scegliere tra: IDROELETTRICO ITTIOGENICO INDUSTRIALE POTABILE IRRIGUO IGIENICO DOMESTICO ORNAMENTALE CODICE_IMPIANTO: inserire il codice impianto determinato nella fase ACCESS; 20

NOTE: spazio libero per eventuali commenti dell addetto all inserimento TIPO COLLEGAMENTO: scegliere tra: CONDOTTA A PELO LIBERO L CANALE C CONDOTTA IN PRESSIONE P CONDOTTA FORZATA F RISORGENZA R N_FASCICOLO: indica il numero del fascicolo che contiene gli atti relativi alla derivazione in oggetto NB: Le features Presa superficiale_dismessa Presa sotterranea_dismessa Nodo_dismesso Impianto_dismesso Collegamenti_dismessi verranno utilizzate esclusivamente per l inserimento cartografico delle utilizzazioni dimesse, inattive ed in disuso. N.B. UTILIZZARE GLI SNAP PER POSIZIONARE TUTTE LE FEATURES N.B. EVENTUALI MODIFICHE DELLA RETE IDROGRAFICA DOVRANNO ESSERE CONCORDATE CON IL SERVIZIO IDRAULICA CHE APPORRA LE NECESSARIE VARIAZIONI ALLA RETE STESSA 21