Esposizione solare e Vitamina D Aurora Parodi DiSSal Sezione di Dermatologia Università di Genova IRCCS AOU San Martino IST Genova
GLI EFFETTI DEL SOLE BENEFICI fotosintesi clorofilliana calore azione antidepressiva (endorfine) produzione vitamina D (antirachitismo) fototerapia
GLI EFFETTI DEL SOLE NOCIVI scottature e colpi di calore fotosensibilizzazione (foto-allergia/tossicita ) invecchiamento della pelle tumori cutanei immunosoppressione formazione di ROS e RL fotodermatosi g.chini
La scottatura (eritema) è provocata dagli UVB. La sua gravità è proporzionale alla durata dell esposizione Raddoppia il rischio di tumore cutaneo
La luce solare è una complessa mistura di lunghezze d onda cancerogene (UVA e UVB) Attenzione agli effetti cumulativi dell esposizione agli UV
Il fotoinvecchiamento è provocato dagli UVA e UVB Può essere evitato con la prevenzione (fotoprotezione)
Fototipo/Minima dose eritematosa SPF= MED zona protetta/med zona non protetta
GLI EFFETTI DEL SOLE BENEFICI fotosintesi clorofilliana calore azione antidepressiva (endorfine) produzione vitamina D (antirachitismo) fototerapia
Metabolismo della vitamina D La luce solare penetra nella cute e converte il precursore 7-deidrocolesterolo in colecalciferolo (o vitamina D3). Esiste anche una seconda forma di vitamina D (D2 o ergocalciferolo) di origine vegetale e identico significato metabolico. Successivamente la vitamina D viene metabolizzata a livello epatico diventando 25-OH vit D
Metabolismo della vitamina D A livello renale l'enzima 25-idrossi-vitamina D-1α-idrossilasi converte l'ormone nella forma metabolicamente attiva (1,25-diidrossivitamina D o calcitriolo) La 25-idrossi-vitamina D-1α-idrossilasi è la fonte critica di produzione del calcitriolo ed è regolata principalmente dal paratormone. Recentemente è stata dimostrata la sua presenza anche in molti tessuti con funzione autocrina
Metabolismo della vitamina D
L energia luminosa Energia luminosa a livello del suolo 0.5% 9.5% 40% 50% UVC UVB UVA UVA Visibile IR corti lunghi 260nm 290nm 320nm 350nm 400nm 700nm energia Lunghezza d onda
LA TRASMISSIONE
Produzione cutanea di Vit. D è influenzata: Pigmentazione cutanea Ora del giorno Stagione Latitudine Altitudine Inquinamento
Cibi contenenti Vit. D Olio di pesce Merluzzo Salmone Aringhe Latte Succo d arancia Funghi secchi
80% 20%
Livello adeguato di Vit. D > 50 nmol/l US Institute of Medicine Apporto di 10 μg/die Scientific Committee of Food of the European Commission
I benefici della Vit. D Osso (osteoporosi) Malattie cardio-vascolari (?) Diabete (?) Cancro (?) Photodermatol, Photoimmunol, Photomed 2014; 30: 137-145
J Steroid Biochem Mol Biol. 2010;121:328-30. Holick's rule and vitamin D from sunlight. Dowdy JC 1, Sayre RM, Holick MF. Holick's rule says that sun exposure 1/4 of a minimal erythemal dose (MED) over 1/4 of a body is equivalent to 1000 International Units (IU) oral vitamin D 3
Cosa dire per i filtri solari? I filtri bloccano l assorbimento di quei RUV implicati nel metabolismo della Vit. D? 2001 Jan 6;357(9249):4-6. Sunlight "D"ilemma: risk of skin cancer or bone disease and muscle weakness. Holick MF 1
Lavoratori Indoor Nel periodo autunnale 26% degli specializzandi aveva livelli < 50nmol/l Nel periodo primaverile 47% aveva livelli di 50nmol/l
Osteoporos Int. 2015 Jan 30. [Epub ahead of print] Vitamin D deficiency among physicians: a comparison between hospitalists and community-based physicians. Munter G 1, Levi-Vineberg T, Sylvetsky N Studio condotto in Israele 43 ospedalieri, 38 MMG I livelli di Vit. D sono più bassi nei medici che lavorano in ospedale rispetto a chi fa l attività più all aperto
Malattie fotosensibili e Vit. D Studio su 52 pazienti con Lupus eritematoso 3.8% 25(OH)D < 25nmol/l 65% 25(OH)D <75nmol/l Dosaggi inferiori in chi non si esponeva rispetto a chi usava filtri Photodermatol, Photoimmunol, Photomed 2008; 24: 260-267
Malattie fotosensibili e Vit. D Studio su 201 pazienti con Protoporfiria eritropoietica 63% 25(OH)D <50 nmol/l Dosaggi inferiori in chi non si esponeva rispetto a chi usava filtri Br J Dermatol 2008; 159: 211-213
Uso dei fotoprotettori 1 lavoro 1988 Arch Dermatol 1988; 124: 1802-1804 40 individui di fototipo chiaro 20 applicavano il filtro e 20 no (PABA) Livelli inferiori di 25(OH)D nei soggetti che mettevano il filtro rispetto ai controlli, tuttavia valori ancora nel range normale (non misurato però il valore basale)
Uso dei fotoprotettori 2 lavoro 1990 J Am Acad Dermatol 1990; 22: 772-775 Crema SPF 15 in alcuni soggetti su tutto l ambito cutaneo, in altri solo in determinate zone Controllo dei valori di 25(OH)D prima e 24 ore dopo l esposizione Livelli inferiori di 25(OH)D nei soggetti che mettevano il filtro su tutto l ambito cutaneo Comunque i valori erano più bassi se il filtro veniva applicato in almeno il 19% della superficie cutanea
Uso dei fotoprotettori Br J Dermatol 2012; 167: 391-395 37 volontari SPF 8 (0.5mg/cm2, 1 mg/cm2, 1.5 mg/cm2, 2mg/cm2) Riduzione della 25(OH)D se maggiore era la quantità di prodotto applicata
Uso dei fotoprotettori Gli studi su soggetti in real life danno invece risultati completamente differenti in quanto non ci sono variazioni tra i gruppi che utilizzano il filtro ed i gruppi che non lo utilizzano Arch Dermatol 1995; 131: 415-421 Br J Dermatol 1998; 139: 422-427 Dermatology 2001; 202: 27-30
Br J Dermatol. 2009;161:732-736. Does chronic sunscreen use reduce vitamin D production to insufficient levels? Norval M 1, Wulf HC. Technically, sunscreens do not completely hinder cutaneous absorption of UVR but permit a calculated fraction of UVB photons to penetrate the skin, equaling to 1/SPF For example, a sunscreen with SPF 30 allows 1/30 or 3.3% of UVR to be transmitted through the skin Additionally, sunscreens are rarely applied at the tested level of protection, 2 mg/cm2, as most individuals tend to apply 0.5 mg/cm2 An applied sunscreen of SPF 16 is reduced to SPF 2 at a concentration of 0.5 mg/cm2
Br J Dermatol. 2009;161:732-736. Does chronic sunscreen use reduce vitamin D production to insufficient levels? Norval M 1, Wulf HC. Sunscreens can significantly reduce the production of vitamin D under strict photoprotection, but their normal usage does not result in vitamin D insufficiency, most likely due to inadequate application (<2mg/cm2)
Cancer Causes Control. 2012; 23: 133-40 Sun protective behaviors and vitamin D levels in the US population: NHANES 2003-2006. Linos E 1, Keiser E, Kanzler M, Sainani KL, Lee W, Vittinghoff E, Chren MM, Tang JY. Cancer Causes Control. 2011; 22: 1067-71 Hat, shade, long sleeves, or sunscreen? Rethinking US sun protection messages based on their relative effectiveness. Linos E 1, Keiser E, Fu T, Colditz G, Chen S, Tang JY Prev Med. 2012; 55: 146-50 Sun protection and vitamin D status in an Australian subtropical community. Jayaratne N 1, Russell A, van der Pols JC. L utilizzo normale di filtri solari non riduce i livelli sierici di 25(OH)D
La giusta esposizione al sole L'esposizione ragionevole alla luce solare fornisce una adeguata quantità di vitamina D È raccomandabile l'esposizione di braccia e gambe per 5-10 minuti (a seconda della stagione, della latitudine e del fototipo cutaneo) tra le 10 del mattino e le 15 del pomeriggio due volte la settimana
Produzione vitamina D: sufficienti 10 min al giorno
Cosa dire per i filtri solari? I filtri bloccano l assorbimento di quei RUV implicati nel metabolismo della Vit. D? 2001 Jan 6;357(9249):4-6. Sunlight "D"ilemma: risk of skin cancer or bone disease and muscle weakness. Holick MF 1
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