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ASSESSORATO AGRICOLTURA, AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE SERVIZIO PROGRAMMI, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Produzione lorda vendibile 2003

A cura del Servizio Programmi, Monitoraggio e Valutazione. Responsabile: Giorgio Poggioli Elaborazione testi, grafici e tabelle: Saverio Bertuzzi Raccolta e gestione archivio dati congiunturali: Pierpaolo Franzoni Supporto software: Giuseppe Leoni I dati congiunturali e le altre informazioni di ambito locale sono stati forniti, nel contesto di una metodologia condivisa, dai referenti delle statistiche agricole dei Servizi Agricoltura delle Amministrazioni Provinciali dell Emilia-Romagna.

INDICE 1. Produzione lorda vendibile 2003 dell Emilia-Romagna. Pag. 3 2. Tabella riepilogativa dei dati della produzione lorda vendibile agricola (PLV) 2003. Pag. 7 3. Analisi delle principali produzioni dei seguenti comparti: - CEREALI Pag. 9 - PATATE E ORTAGGI Pag. 11 - PIANTE INDUSTRIALI Pag. 14 - COLTURE ARBOREE Pag. 16 - VINO Pag. 18 - ALLEVAMENTI Pag. 20

Produzione lorda vendibile (PLV) agricola 2003 dell Emilia-Romagna L annata 2003 segna un deciso recupero del valore complessivo della produzione agricola commercializzata in Emilia-Romagna rispetto al 2002, pur senza raggiungere il record dell annata 2001 quando si superarono i 4000 milioni di euro (fig. 1). Il valore della produzione lorda vendibile agricola (PLV) dell Emilia-Romagna nel 2003 è stato infatti stimato in 3.948,57 milioni di euro (MEURO), pari ad un incremento in termini percentuali rispetto all annata precedente del 7%, che supera di circa il 6,5% la media delle PLV degli ultimi 5 anni. 5.0 0 0 4.5 0 0 4.0 0 0 3.5 0 0 3.0 0 0 1 9 9 4 1 9 9 5 1 9 9 6 1 9 9 7 1 9 9 8 1 9 9 9 2 0 0 0 2 0 0 1 2 0 0 2 2 0 0 3 Fig. 1 - Andamento della Plv a prezzi correnti e prezzi costanti (1995) nel periodo 1994-2003 - MEURO - Il bilancio 2003 in termini di fatturato è stato pertanto decisamente positivo, benché sotto il profilo produttivo l annata sia stata particolarmente difficile in quanto funestata da un andamento meteorologico pessimo, che ha depresso le rese unitarie di tutte le colture vegetali. Ad inizio primavera, infatti, nel periodo compreso tra la seconda metà di marzo e la prima decade di aprile, il verificarsi di gelate particolarmente intense ha provocato ingenti danni a diverse specie arboree da frutto, in particolare albicocco, pesco e actinidia, mentre nel corso dell estate le temperature estremamente elevate e le scarsissime precipitazioni hanno ritardato lo sviluppo e depresso la produttività di tutte le colture sia erbacee sia arboree. Nonostante questo calo generalizzato dei raccolti abbia determinato per numerose colture una chiusura negativa del bilancio della campagna di commercializzazione rispetto ai livelli del 2002, la PLV complessiva delle produzioni vegetali ha registrato ugualmente un incremento di quasi 125 MEURO (+6,2%) per il generale aumento dei prezzi all origine di quasi tutte le colture e, aspetto determinante, perché sono state proprio le produzioni principali dei vari comparti vegetali a conseguire le performance più rilevanti in termini di valore produttivo. Il mais nel settore cerealicolo, patate, pomodoro da industria e fragole tra gli ortaggi, mele, pere, pesche e nettarine nella frutta hanno infatti un incidenza economica tale nell ambito del relativo comparto da poterne determinare l andamento ed è esattamente quanto accaduto nel corso del 2003, grazie ai consistenti aumenti nel livello dei prezzi di queste produzioni. La PLV degli Allevamenti è risultata anch essa positiva (+7,9%) ed ha superato di oltre 130 MEURO il valore dell annata 2002. Tale risultato è stato raggiunto, a differenza di quanto avvenuto 3

per il settore vegetale, grazie ad una sostanziale tenuta dei livelli produttivi e ai consistenti incrementi di prezzo di produzioni, anche in questo caso determinanti, quali avicunicoli, latte e uova, che assieme concorrono per quasi 2/3 alla definizione del valore complessivo delle produzioni animali. PLV 2003 su 2002 in Emilia-Romagna (variazioni %) - - - Cereali Patate e ortaggi Colture industr. Altre erbacee Arboree Allevamenti Prezzi costanti Prezzi correnti Fig. 2 Il ridimensionamento dei quantitativi e l incremento dei valori nel corso dell annata 2003 è evidenziato con particolare efficacia dall analisi grafica (fig. 1) relativa all andamento della PLV agricola regionale a prezzi correnti e a prezzi costanti (1995). Un aspetto di particolare rilevanza è il superamento sull asse delle ordinate della curva della PLV a prezzi costanti (1995) da parte di quella a prezzi correnti, evento verificatosi raramente nel decorso del decennio ma indicativo dell elevata incidenza avuta dai prezzi nel determinare il risultato economico complessivo dell annata 2003. In fig. 2 sono state invece riportate le variazioni percentuali su base annua a prezzi correnti e a prezzi costanti (1995) dei vari comparti produttivi che concorrono alla determinazione della PLV, dove si vede chiaramente il forte calo produttivo patito dalle diverse componenti del settore vegetale e, contemporaneamente, come solamente le PLV delle Colture industriali e dell aggregato Altre erbacee, comprendente essenzialmente Foraggi e Colture floricole, siano risultate negative. Vediamo ora in estrema sintesi quale è stato l andamento nel 2003 rispetto al 2001 dei principali comparti e delle relative produzioni. Colture erbacee. Cresce del 5,6% la PLV cerealicola trascinata dall ottima performance del mais (+37,5%), grazie ad un aumento del livello delle quotazioni di quasi il, mentre il bilancio del grano tenero è completamente negativo (-18,1%) per il forte calo delle produzioni (-26,3%) dovuto soprattutto al contrarsi degli investimenti (-19,3%). 4

Decisamente positivo il bilancio complessivo delle Colture orticole (+) grazie ai consistenti incrementi dei prezzi di quasi tutte le produzioni, che hanno ampiamente compensato i cali quantitativi indotti dalla siccità estiva. La contemporanea diminuzione di superfici e rese ha provocato quasi ad un dimezzamento della produzione totale del comparto delle Piante industriali, passata dalle 4.375 migliaia di tonnellate del 2002 alle 2.353 migliaia di tonnellate del 2003 con un calo del -46,2%, e conseguentemente, nonostante gli incrementi pur rilevanti di prezzo, ad un decremento della PLV del -15,3%. Ripartizione per comparti della PLV 2003 VINO 6% CARNI SUINE 8% AVICUNICOLI 7% CARNI BOVINE 3% LATTE 22% UOVA 5% ARBOREE 19% ALTRE ERBACEE 4% PIANTE INDUSTRIALI PATATE E ORTAGGI 3% 13% CEREALI 9% ALTRE ZOOTECNICHE 1% Fig. 3 Colture arboree. Anche nel caso delle Coltivazioni frutticole, come per quelle orticole, il fattore determinante dell annata 2003 è stato il considerevole incremento dei prezzi di tutte le produzioni, che ha fatto segnare al bilancio del comparto un aumento del +9,1%, nonostante le gelate della primavera e la lunga estate calda e siccitosa. Nel 2002 la vendemmia risultò estremamente scarsa, quest anno i quantitativi ottenuti in Emilia- Romagna si sono ulteriormente ridotti (-6,4%) speriamo in bene per il 2004. La qualità è risultata però buona e decisamente superiore a quella dell annata 2002, con un accresciuta incidenza della produzione DOC/DOCG e un generale incremento della gradazione alcolica media. Allevamenti. La PLV delle produzioni animali si è incrementata nel corso del 2003 di oltre130 MEURO, corrispondente ad una variazione positiva in termini percentuali del +7,9%. Latte (+6,5%), uova (+17,3%) ed avicunicoli (+22,8%) sono le produzioni che hanno determinato la buona performance del settore, grazie principalmente al buon andamento dei rispettivi prezzi. Per il settore delle carni bovine è continuato il lento ma inarrestabile processo di ridimensionamento (-2,1%), in corso ormai da lungo tempo. Permane invece sostanzialmente invariata la situazione di suini (-0,1%) ed ovicaprini (+0,1%) per i quali non si registrano rilevanti variazioni né in termini quantitativi né in termini di valore economico delle produzioni. 5

Alla crescita del valore delle produzioni zootecniche non è però corrisposto un pari andamento della redditività, in quanto sul comparto hanno gravato l aumento dei costi aziendali di alimentazione degli animali legati ai forti rincari di foraggi e mangimi. 6

7

Nel 2003 l andamento di mercato dei diversi cereali successivamente alla raccolta è stato caratterizzato da prezzi sempre molto sostenuti fino alla fine dell anno. La scelta dell epoca di riferimento per l effettuazione della rilevazione dei prezzi all origine costituisce pertanto un aspetto decisivo per il calcolo delle relative PLV. La determinazione del prezzo medio 2003 per i diversi cereali è avvenuta, come già negli anni scorsi, considerando solamente l andamento delle quotazioni nel primo periodo successivo alla raccolta. Tale scelta metodologica è dettata dall esigenza di avere un parametro di raffronto univoco con le annata precedenti. Frumento tenero Sotto il profilo Mais 46% quantitativo il raccolto 2003 è stato senza dubbio deludente. La perdita complessiva in termini di produzione è stata di circa 314 mila tonnellate, pari ad una diminuzione percentuale di oltre il 26%. Hanno concorso nel determinare tale risultato negativo la decisa flessione degli investimenti (-19,3%) e il calo delle rese medie per ettaro (-8,7%). Sulla riduzione delle superfici ha inevitabilmente influito, disincentivando molti imprenditori agricoli dall attuare in parte o in toto la coltura granaria, l'insoddisfacente andamento della prima parte della precedente campagna di commercializzazione, caratterizzata da continui ribassi proprio in concomitanza del periodo in cui normalmente vengono attuate le scelte di ordinamento colturale per la campagna successiva e le operazioni che preludono alla semina dei cerali autunno-vernini. Sorgo 4% PLV Cereali Altri cereali 1% Grano tenero 35% Risone 3% Orzo 5% Grano duro 5% Variazione % delle superfici investite Variazione % delle rese - - - - - Grano tenero Grano duro Orzo Risone Mais Sorgo - Grano tenero Grano duro Orzo Risone Mais Sorgo Variazione % delle produzioni raccolte Variazione % della PLV - - - - Grano tenero Grano duro Orzo Risone Mais Sorgo - - Grano tenero Grano duro Orzo Risone Mais Sorgo Altri cereali 9

La flessione delle rese (-8,7%) è stata invece sostanzialmente determinata dalle intense gelate della prima decade di aprile, che hanno danneggiato le spighette in formazione, e dalle elevate temperature del periodo maggio-giugno, che hanno accelerato lo sviluppo della coltura portando ad una riduzione del periodo di accumulo e quindi di riempimento delle cariossidi. Nettamente più soddisfacente l andamento dei prezzi che ha fatto segnare rispetto all annata scorsa nel periodo preso a riferimento, quello corrispondente all incirca al primo mese dopo la mietitrebbiatura, una crescita del 11,1%, che non ha però evitato alla PLV della coltura di chiudere in decisa flessione (-18,1%). Frumento duro Il frumento duro rispetto al tenero ha fatto registrare una diminuzione delle superfici investite meno consistente (-10,5%). Il livello delle rese si è mantenuto pressoché stabile sui medesimi livelli dello scorso anno (-0,6%), in quanto le problematiche produttive legate al caldo di maggio-giugno hanno inciso in minor misura sul frumento duro, per la sua maggiore capacità di proseguire anche in presenza di temperature relativamente elevate l attività vegetativa e quindi l ingrossamento delle cariossidi. La decisa crescita del livello medio delle quotazioni (+21,4%) ha però consentito in questo caso al bilancio della coltura di chiudere in recupero (+8,1%) rispetto al 2002. Orzo Nonostante il lieve incremento delle superfici (+0,9%), la produzione 2003 di orzo segna un calo (-6,5%) rispetto ai livelli raggiunti nel 2002 per il contrarsi della resa media ad ettaro (-7,3%), a causa come nel caso del frumento dell andamento stagionale anomalo. L incremento dei prezzi (+13,6%) ha però portato in positivo il bilancio in termini di Plv della coltura, incrementatosi rispetto al 2002 del 6,2%. Risone Nel caso del risone il caldo e l emergenza idrica dell estate hanno comportato problemi più che sulla resa in campo delle risaie su quella alla lavorazione, in calo di circa il (da 0,65 a 0,59), per la scarsa qualità della produzione dovuta alle difficoltà della pianta in fase di maturazione. Il concomitante calo di superfici (-6,3%) e rese (-12,4%) ha comunque portato nel 2003 ad una riduzione della produzione di risone in Emilia-Romagna di quasi un -18% rispetto al 2002, che, è bene ricordarlo, fu un ottima annata sotto il profilo della produttività in campo, con una resa media ad ettaro di 63,5 quintali, ed eccezionale in termini di rendimento alla lavorazione. Il lieve incremento del livello medio delle quotazioni (+3,9%), passato dai 32,00 /100kg. del 2002 ai 33,25 /100kg. del 2003, ha solamente mitigato il calo della Plv risultato pari a -15%. Mais Un annata dai forti contrasti è il titolo con cui si potrebbe riassumere la campagna maidicola 2003, per le notevoli variazioni percentuali che l hanno caratterizzata e differenziata sia sotto il profilo produttivo che economico rispetto a quella 2002. A livello nazionale il forte incremento degli investimenti ha portato al superamento della superficie massima prevista per il mais ai fini dell aiuto diretto PAC, con conseguente penalizzazione anche in Emilia-Romagna dei maiscoltori che operano nelle zone interessate dalla resa distinta tra mais ed altri cereali, che subiranno una riduzione dei pagamenti di circa il 18,6%. In regione l incremento delle superfici è stato molto rilevante (+30,5%), ma la siccità estiva ha depresso la resa produttiva media (-19,) e incrementato i costi irrigui con evidenti effetti negativi sul bilancio economico della coltura. La situazione è risultata particolarmente critica nelle province orientali (Forlì-Cesena e Rimini) dove la drastica riduzione delle rese ha assunto le dimensioni di un sostanziale dimezzamento rispetto ai valori 2002. Nel complesso la produzione regionale è comunque cresciuta (+6,5%) rispetto al 2002 e il forte incremento dei prezzi, in aumento di circa il rispetto all annata precedente, ha portato ad un considerevole innalzamento della Plv maidicola (+33,5%). Sorgo Al forte contrarsi del livello produttivo rispetto al 2002, ridottosi di un terzo per il contemporaneo calo di superfici (- 15,8%) e rese (-20,4%), è corrisposto un deciso incremento dei prezzi (+48%) che ha portato ad una sostanziale stazionarietà del bilancio della coltura in termini di Plv. 10

Patate Nonostante la forte riduzione della produzione (-42,4%), per il contemporaneo calo di superfici (-7,8%) e rese (-37,5%), la Plv della patata risulta quest anno in deciso aumento (+37,5%) grazie al recupero dei prezzi (+138,6%), tornati sui lusinghieri livelli del 2001 dopo la débâcle del 2002. Sotto il profilo colturale e produttivo la patata ha sofferto anch essa per le avversità del periodo estivo (caldo e siccità), che, oltre la bassa resa ettariale, hanno portato a problemi qualitativi in termini di pezzatura, conformazione e serbevolezza dei tuberi. Fagioli e piselli freschi In calo rispetto al 2002 le produzioni di fagioli/fagiolini e piselli freschi, rispettivamente -14,8% e -7,1%, nonostante l incremento degli investimenti, rispettivamente del +14,3% Altri ortaggi 35% Finocchio 1% Lattuga 4% Zucchine 4% PLV Patate e ortaggi Fragole 6% Patate 6% Asparago 2% Fagioli 3% Cocomero 3% Melone 3% Piselli 1% Pomodoro 27% Cipolla 4% Aglio 1% Variazione % delle superfici investite Variazione % delle rese - - - - - Patate Fagioli Piselli Pomodoro Aglio Cipolla Melone Cocomero Asparago Fragole Zucchine Lattuga Finocchio - Patate Fagioli Piselli Pomodoro Aglio Cipolla Melone Cocomero Asparago Fragole Zucchine Lattuga Finocchio Variazione % delle produzioni raccolte Variazione % della PLV - - - Patate Fagioli Piselli Pomodoro Aglio Cipolla Melone Cocomero Asparago Fragole Zucchine Lattuga Finocchio 11 - - - Patate Fagioli Piselli Pomodoro Aglio Cipolla Melone Cocomero Asparago Fragole Zucchine Lattuga Finocchio Altri ortaggi

e +25,3%. E l effetto del caldo e della siccità estiva che ha comportato per entrambe le colture una riduzione delle rese attorno al 25%. La crescita del prezzo di fagioli/fagiolini (+26,7%) ha portato in positivo la relativa Plv (+8,), mentre per i piselli, il cui prezzo si è incrementato in misura più contenuta (+3,2%), il bilancio dell annata risulta in calo rispetto allo scorso anno (- 4,1%). Pomodoro da industria In sostanziale recupero la produzione regionale di pomodoro (+13,7%) dopo la difficilissima annata 2002, grazie all aumento delle superfici investite (+5,9%) e delle rese unitarie (+7,4%), nonostante il caldo e la siccità estiva a cui l irrigazione non ha potuto sopperire completamente. Soddisfacente rispetto al 2002 l andamento dei prezzi in crescita di circa il e della Plv (+24,7%). Aglio e cipolla La diminuzione delle produzioni di aglio (-5,9%) e cipolla (-20,1%) rispecchia i rispettivi cali delle rese unitarie ad ettaro: -6,3% e -21,8%. I prezzi in lieve calo dell aglio (-2,9%) e in vertiginosa crescita delle cipolle (+90,5%) determinano nel primo caso un calo della Plv (-8,6%) e un forte incremento (+52,1%) nell altro. Melone E un bilancio completamente positivo quello del melone nel 2003. Nonostante il calo degli investimenti (-8,6%), la produzione si è infatti incrementata del 14,6% grazie all ottimo andamento delle rese, risultate mediamente pari a circa 300 q./ha e in crescita di circa il 25% rispetto al 2002. Il livello dei prezzi è più che raddoppiato (+106%) passando in un anno da 18,00 /100kg. a 37,10 /100kg., portando così ad un aumento record del valore della produzione: +136,1%. Cocomero Annata soddisfacente per il cocomero che nonostante il calo di produzione (-15%), determinato dal contrarsi degli investimenti (-15%), ha chiuso l annata con un bilancio decisamente positivo (Plv +79%) grazie al notevole incremento dei prezzi (+111%) rispetto al 2002. Asparago Il dato relativo al calo della superficie interessata dalla coltivazione dell asparago (-4,2%) potrebbe risultare sovrastimato rispetto alla realtà, poiché il progressivo concentrarsi della coltura nelle aree maggiormente vocate sta portando al di sotto della soglia di rilevabilità statistica la sua presenza in alcune province. Nonostante la coltura abbia sofferto nella prima metà del mese di aprile per le basse temperature, che hanno indotto nei turioni un rallentamento della maturazione e difetti di forma, le rese si sono incrementate (+2,8%) senza però impedire un lieve calo della produzione complessiva (-1,4%). L aumento delle temperature nell ultima parte del mese di aprile ha invece portato ad una concentrazione dell offerta proveniente dai diversi areali produttivi, che ha determinato una diminuzione del livello delle quotazioni medie (-3,7%) e conseguentemente della Plv (-5,1%) rispetto al 2002. Fragole Continua il calo delle superfici investite (-14,7%) per le difficoltà legate al reperimento e ai costi della manodopera necessaria al momento della raccolta, che ha portato ad una contrazione di pari entità della produzione regionale su base annua (-14,7%). Nonostante le gelate di inizio aprile e il caldo di maggio, che ha accelerato la maturazione del prodotto, i risultati complessivi della campagna 2003 sono stati positivi grazie ai prezzi cresciuti del, complici ancora una volta le difficoltà della 12

produzione spagnola dovute come già lo scorso anno ad uno sfavorevole andamento climatico, che ha permesso alla Plv di incrementarsi rispetto al 2002 del 2,3%. Zucche e zucchine Il forte incremento della produzione di zucche, registrato in provincia di Ferrara (+174,8% la quantità e +161,4% la resa media), ha portato ad un aumento dei quantitativi delle vendite della categoria del 28,1%. L accresciuta incidenza delle zucche è anche all origine del calo delle quotazioni medie (-6,8%) rispetto al 2002. Nel complesso la Plv di zucche e zucchine supera comunque del 19,4% quella conseguita nel corso dell annata precedente. Lattuga Rispetto ai livelli quantitativi raggiunti nel 2002 la produzione regionale di lattuga si è ridotta di circa il 25%. Le ragioni di tale rilevante ridimensionamento non sono da attribuire agli eventi atmosferici dell estate 2003, considerato che le rese si sono incrementate del 5,5%, ma al contrarsi degli investimenti (-28,5%) realizzati. In un anno i prezzi sono cresciuti di 10 /100kg., mentre il valore complessivo delle produzioni vendute è diminuito del - 12,4%. Finocchio Il calo di superfici e rese ha portato ad una contrazione della produzione su base annua pari al -14,5%. Di uguale entità, ma di segno opposto, l incremento dei prezzi medi (+14,4%) corrisposti agli agricoltori, mentre la Plv della coltura si riduce del -2,1%. 13

Barbabietola da zucchero Un annata da dimenticare è questo in estrema sintesi lo slogan con cui si può stigmatizzare l andamento della campagna bieticolo-saccarifera 2003. La produzione è calata nettamente (- 46,4%) rispetto al 2002, che non fu propriamente un annata da ricordare, per il ridimensionamento sia delle superfici investite (-13,9%) sia soprattutto delle rese unitarie ad ettaro (-37,8%), risultate fortemente compromesse dalla lunga estate calda e siccitosa. L elevato grado polarimetrico medio (16,04%) ha comportato un netto innalzamento del livello dei prezzi (+63%) rispetto al 2002, contenendo così almeno in parte le perdite in termini di valore produttivo (-12,6%). Soia Quasi dimezzati i raccolti di soia (-41,8%) in regione, per il notevole ridimensionamento delle rese (-35,4%) provocato dalla forte aridità estiva e delle superfici investite (-) a seguito dell uniformarsi dei contributi compensativi Pac previsti per la soia a quelli dei cereali. Cala di conseguenza quasi di un terzo il valore della produzione rispetto al 2002, nonostante la crescita del livello medio delle quotazioni (+15,6%). Girasole Pure nel caso del girasole il calo produttivo (-22,3%) è stato decretato dalla riduzione delle rese unitarie ad ettaro (-24,6%), a fronte di un lieve incremento delle superfici (+2,7%) rispetto al 2002. Nonostante il soddisfacente livello qualitativo della produzione i prezzi sono risultati su base annua in calo del -17,7%, portando anche in questo caso ad una considerevole contrazione della Plv (-36,1%). Soia 9% PLV Piante industriali Girasole 2% Altre industriali 0, Barbabietola da zucchero 89% Variazione % delle superfici investite Variazione % delle rese - - - - - Barbabietola Soia Girasole - Barbabietola Soia Girasole Variazione % delle produzioni raccolte Variazione % della PLV - - - - - Barbabietola Soia Girasole - Barbabietola Soia Girasole Altre industriali 14

Mele e pere Nonostante prosegua la contrazione delle superfici investite (- 10,3%), il bilancio dell annata 2003 per le mele è positivo. La produzione è infatti cresciuta (+9,1%) grazie al buon andamento della fase di allegagione che ha portato ad un elevato numero di frutti per pianta, benché caldo e siccità abbiano inciso negativamente sulla loro pezzatura. I prezzi si sono riconfermati sui medesimi livelli medi dello scorso anno, costituendo così una costante che ha fatto coincidere l incremento della Plv con quello dei quantitativi prodotti. Soddisfacente anche l andamento delle pere sostenuto dall incremento dei prezzi (+12,5%) che ha compensato il contrarsi della produzione (-9,2%), imputabile sia al Nettarine 18% Pesche 16% Albicocche 4% PLV Colture frutticole calo della pezzatura indotto dal caldo e dalla siccità estiva sia alle difficoltà di allegagione connesse all alternanza produttiva, portando in attivo rispetto all annata precedente la Plv della coltura (+2,1%). Pesche e nettarine Il 2003 è stato indubbiamente un annata difficile sotto il profilo colturale a causa dell anomalo andamento climatico. Le gelate di inizio aprile e il caldo siccitoso del periodo estivo hanno portato ad un anticipo ed a una Ciliegie 5% Susine 5% Actinidia 5% Pere 35% Kaki 0,8% Altre arboree 4% Mele 7% Variazione % delle produzioni raccolte Variazione % delle rese - - - - - Mele Pere Pesche Nettarine Albicocche Ciliegie Susine Actinidia Kaki - Mele Pere Pesche Nettarine Albicocche Ciliegie Susine Actinidia Kaki Variazione % delle superfici investite Variazione % della PLV - - - - - Mele Pere Pesche Nettarine Albicocche Ciliegie Susine Actinidia Kaki - Mele Pere Pesche Nettarine Albicocche Ciliegie Susine Actinidia Kaki Altre arboree 15

contrazione dei raccolti di pesche (-) e nettarine (-12%). Le buone caratteristiche organolettiche della produzione, le elevate temperature dell estate e la scarsa disponibilità dell offerta, anche estera, hanno favorito il collocamento sui mercati portando ad una campagna di commercializzazione sostanzialmente positiva. L impennata dei prezzi di pesche (+57,1%) e nettarine (+59,2%), rispetto ai livelli riscontrati nel 2002, ha infatti consentito di recuperare completamente il deficit quantitativo registrato in campo, portando ad incrementi assai consistenti dei valori produttivi su base annua (pesche +41,5% e nettarine +40,1%). Albicocche Praticamente dimezzata la produzione di albicocche (-47,8%) sotto l effetto devastante delle gelate tardive della prima decade del mese di aprile 2003. La crescita dei prezzi (+59,2%) è stata proporzionata alla scarsità dell offerta e ha consentito un recupero solo parziale delle perdite in termini di valori produttivi (-16,8%) rispetto all annata precedente. Ciliegie Nel corso della campagna 2004 le ciliegie hanno fatto registrare un calo produttivo in Emilia-Romagna di circa il 32%. Le principali cause sono state le gelate del periodo primaverile, che hanno compromesso l allegagione specialmente delle cv. precoci, e la pioggia e la grandine che si sono abbattute su diverse aree vocate in prossimità della raccolta, con conseguente scadimento qualitativo della produzione. L incremento dei prezzi medi delle ciliegie (+9,5%) ha consentito di rimediare solo parzialmente agli effetti negativi indotti dalla scarsa produzione sul bilancio della coltura, che chiude con un pesante calo (-25,7%) rispetto al 2003. Susine La mancata produzione ascrivibile all anomalo andamento meteorologico primaverile-estivo è alla base della rilevante compressione produttiva (-29,4%) subita dal susino nel corso del 2003 rispetto ai livelli dell anno precedente. La conseguente crescita dei prezzi (+27,3%) non ha però compensato in termini di redditività la mancata produzione, la Plv complessiva risulta infatti in calo di circa un -. Actinidia Nel 2003 la produzione di actinidia è diminuita del -22,1%. Il calo, dovuto solamente in parte alla siccità estiva, è stato determinato soprattutto dalle gelate primaverili che hanno inciso negativamente sulle rese e sulla pezzatura dei frutti. L andamento della campagna di commercializzazione è risultato soddisfacente, sia per la scarsità di offerta del prodotto nazionale sia per l esaurirsi di quella neozelandese, con prezzi abbastanza sostenuti su livelli medi decisamente superiori a quelli dello scorso anno (+25%), non sufficienti però per chiudere in positivo il bilancio della Plv della coltura (-2,6%) rispetto al 2002. Loto o kaki Si riduce di quasi il 5% il valore della produzione regionale di kaki nonostante il buon andamento dei prezzi, incrementatisi del 12,7% rispetto al 2002. Gelate e siccità sono state anche in questo caso all origine della contrazione delle rese e della piccola pezzatura dei frutti e quindi del calo produttivo. 16

Vino La vendemmia 2003, che si è caratterizzata per l anticipo (20 giorni prima rispetto alla media) e la brevità del periodo di raccolta, ha portato a livello nazionale secondo le previsioni Assoenologi ad una produzione di vino e mosto di circa 44,9 milioni di ettolitri. I quantitativi prodotti, pur superando i livelli dello scorso anno, sono risultati sostanzialmente scarsi rispetto alle potenzialità produttive normali, a causa ovviamente delle eccezionali condizioni di caldo e siccità dell estate 2003. La qualità è buona e decisamente superiore a quella 2002, pur senza raggiungere livelli di particolare eccellenza. Nei bianchi risultano leggermente ridotti l acidità e i profumi, per l intenso caldo estivo che ne ha penalizzato il livello e l intensità a seguito della maturazione accelerata delle uve. In contro tendenza rispetto al dato nazionale è il risultato produttivo dell Emilia-Romagna, che registra un calo della quantità di vino prodotta del -6,4%. L accresciuta incidenza della produzione di DOC/DOCG su quella complessiva, il generale incremento della gradazione alcolica media e l apprezzamento dei bianchi hanno invece portato ad una crescita del livello medio delle quotazioni di circa 3 /hl (+6,7%) rispetto al 2002, che si è però rivelato insufficiente per giungere ad una chiusura positiva della Plv vitivinicola che registra un lievissimo calo (-0,2%). Suddivisione della produzione per province Composizione qualitativa della produzione RER FE 1% BO 11% RA 31% MO FC 8% RN 3% RE 18% PC 6% PR 2% DOC/DOCG Vino da tavola 32% IGT 38% 17

Composizione qualitativa delle produzioni provinciali DOC/DOCG IGT Vino da tavola PC PR RE MO BO FE RA FC RN - 500.000 1.000.000 1.500.000 2.000.000 18

Carni bovine In Italia l ISTAT ha rilevato un calo del numero dei capi bovini macellati del 3,5% nei primi 9 mesi dell anno rispetto allo stesso periodo del 2002, quando si erano registrati forti segnali di ripresa dopo lo stop del 2001 provocato dalla crisi Bse. In termini di peso morto la flessione è invece solamente dello 0,7%, a seguito dell aumento del peso medio dei capi macellati. Il ridimensionamento produttivo registrato è in linea con la diminuzione della consistenza del patrimonio bovino nazionale, in flessione su base annua del -5,3% stando ai dati ISTAT aggiornati al 1/06/03, così come lo è anche l aumento, registrato sempre dall ISTAT nei primi 8 mesi del 2003, dei bovini importati e del conseguente aggravarsi del disavanzo commerciale Latte 46% con l estero. A livello regionale la diminuzione della PLV 2003 delle carni bovine (-2,1%) è stata determinata dal calo contemporaneo di quantità prodotte (-1,5%), in particolare vitelli e vitelloni, e quotazioni medie (-0,6%), soprattutto di vacche e vitelloni. Il settore ha sofferto in generale la competitività dei prezzi della produzione di provenienza estera e solo le produzioni di qualità, che rappresentano ancora però una realtà limitata, hanno riscosso i favori del mercato. Carni suine L ISTAT rileva nella prima parte dell anno un consistente incremento del numero di capi suini allevato in Italia (+9,3%) rispetto al 2002, mentre per le macellazioni relativamente al comparto suinicolo nazionale si registra un aumento del 2,6% nei primi 9 mesi del 2003 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il quadro dell andamento del comparto suinicolo regionale fornita dai dati dell annata 2003 mostra una sostanziale stazionarietà della produzione (-0,9%), del livello delle quotazioni medie annuali (+0,9%) e conseguentemente dei valori commercializzati (-0,1%), che in realtà cela una situazione di incertezza aggravata da prospettive future non completamente rosee. L andamento delle quotazioni nel corso del 2003 ha infatti subito uno stop sul volgere dell anno, dopo che la ripresa nel periodo estivo pareva potesse compensare le continue flessioni del primo semestre. Inoltre diverse sono le problematiche che affliggono il comparto in questo momento: un offerta di carni suine tendenzialmente eccedentaria a livello europeo, le difficoltà di mercato dei tagli industriali e quindi dei prosciutti, i rincari degli alimenti zootecnici che pesano sui costi di produzione degli allevamenti. Pollame e conigli Il settore avicolo si sta riequilibrando dopo i surplus produttivi seguiti alla crisi Bse, che avevano portato al crollo delle quotazioni nel biennio 2001-02, quando il prezzo dei polli da carne registrò medie inferiori ai 0,90 /kg. Nonostante la ripresa dei consumi di carne bovina a scapito degli altri tipi di carne, soprattutto avicole, il calo della Uova 12% PLV Allevamenti Altre produz. Carne bovine 1% 8% Carne suina 17% Ovicaprini 0,3% Avicunicoli 16% Variazione % delle produzioni Variazione % della PLV - - - - - Carne bovine Carne suina Avicunicoli Ovicaprini Latte Uova - Carne bovine Carne suina Avicunicoli Ovicaprini Latte Uova Altre produz. 19

produzione di polli registrato nel corso del 2003 ha infatti evitato conseguenze negative sul livello dei prezzi, che al contrario sono risultati in aumento con rincari a due cifre e quotazioni medie che non si registravano dal 2000. Positivo anche il bilancio delle carni di coniglio con produzioni stabili e prezzi medi in aumento. Ovicaprini La produzione è rimasta sostanzialmente stabile rispetto al 2002 sia per quanto riguarda il latte che tutte le categorie di ovini destinati alla macellazione (agnelli, agnelloni, pecore, ecc ). Stabili anche le quotazioni delle diverse produzioni che ricalcano sostanzialmente i livelli di prezzo dell annata scorsa. La situazione al di là di questa stazionarietà apparente non è però particolarmente rosea. La continua rivalutazione dell euro ha infatti portato a crescenti difficoltà nell esportazione dei pecorini sardi verso l importante mercato nordamericano, con conseguente riversarsi delle produzioni dell isola verso l Italia continentale. Contemporaneamente è risultata accresciuta la competitività delle produzioni di carne di provenienza ex area euro sia Ue (soprattutto Regno Unito) sia extra-ue (in particolare Est- Europa e Nuova Zelanda) anche in ragione della scarsa valorizzazione delle carni ovine nazionali. Per quanto riguarda gli aspetti più prettamente produttivi, il caldo e la siccità estiva oltre a non avere favorito gli incrementi in carne e la produzione di latte hanno ridotto le possibilità di pascolamento delle greggi e innalzato i prezzi di foraggi e mangimi zootecnici, con conseguente forte incremento dei costi di produzione aziendale alla voce alimentazione animale. Latte vaccino L incremento di prezzo previsto per il latte destinato alla produzione di Parmiggiano- Reggiano nel corso dell annata 2003 ha ampiamente compensato la diminuzione delle quotazioni di quello alimentare. Il prezzo medio ponderato aumenta del 4, rispetto all annata precedente. Positivo è anche l andamento delle produzioni (+2,3%). La Plv segna di conseguenza un incremento di valore di circa 50 milioni di euro rispetto al 2002, che si traduce in termini percentuali in un lusinghiero +6,5%. Uova Il 2003 è stata un annata favorevole anche per il settore delle uova che ha visto crescere i quantitativi prodotti di un +4, e i prezzi del +12,8%, che portano ad una crescita di questo importante comparto, in termini di valore commercializzati, di oltre il 17%. Parmiggiano- Reggiano 76% Polli 66% Composizione PLV Avicunicoli Composizione della produzione di latte Tacchini 17% Grana Padano e altri trasformati 14% Latte alimentare Conigli 7% Altri avicoli 20