Parma, 23 settembre 2011 Dal modello formativo europeo al percorso formativo per l assistente familiare non professionale
Dopo il meeting europeo svoltosi a Granada e partendo dal percorso formativo l intento di progetto è stato quello di costruire un modello per l acquisizione di competenze e capacità riferite alla figura individuata pur non essendo questa riconosciuta come professionale
Principale fonte di riferimento per lo sviluppo del modello sono state Linee guida per l in novazione e lo sviluppo di attività di contatto ed aggiornamento per le assistenti familiari, documento deliberato dalla Regione Emilia Romagna Italia (DGR 2355/2008)
Che cosa abbiamo condiviso con i partner europei
In Italia le assistenti familiari sono perlopiù donne, s oprattutto immigrate, che vengono reclutate dalle fa miglie attraverso canali informali. Il ricorso al mercato privato dell assistenza ha assunto negli ultimi anni un rilievo sempre maggiore
Questo corso ha lo scopo di far acquisire, sviluppare e migliorare le competenze necessar ie per svolgere il ruolo di assistente familiare Il corso comprende una vasta gamma di materi e tra cui la cura quotidiana (igiene personale, b isogni alimentari, ecc), sicurezza, gestione delle emergenze, supporto emotivo e sociale, crescita individuale dell assistente familiare e c omunicazione efficace.
Valutazione delle competenze in ingresso Elaborazione dei piani formative individuali Mappatura dei percorsi individuali Erogazione dell offerta formativa Valutazione
All avvio per la presentazione del percorso formativo, del piano di studio, dei docenti, dei tutors, dei materiali didattici e per la diagnosi preliminare delle competenze in ingresso per la definizione del percorso individualizzato; In itinere per il monitoraggio e controllo degli obiettivi e degli apprendimenti; Al termine per la valutazione finale e per la certificazione delle competenze acquisite
Strumentazione richiesta Requisiti minimi dei formatori (ad esempio esperienza minima nel settore) Requisiti minimi dei gruppi target (ad esempio età, competenza linguistica) Formazione dei formatori
La metodologia con cui viene erogata la formazione deve essere basata sulle esigenze dei partecipanti, tuttavia questa dovrebbe poter trovare appoggio in un percorso di consulenza ed affiancamento alla AFNP da parte di soggetti che hanno in carico la persona soggetto di cura. Il servizio di tutoring così proposto prevede che gli attori della rete che ha in carico la persona si attivino per fornire formazione/informazione personalizzata alla ANFP al fine di garantire una efficace assistenza. La partecipazione alla formazione a distanza può avvenire in modo sincrono dove la fruizione avviene in tempo reale Tuttavia è bene segnalare l importanza del fare gruppo per le ANFP per questo è auspicabile che la FAD non sia l unico momento formativo ma che sia accompagnata da momenti di incontro per la rielaborazione e confronto delle esperienze e per l emersione della consapevolezza del ruolo svolto. L incontro guidato fornisce anche al formatore la possibilità di verificare attraversa l osservazione del partecipante durante le attività la qualità della formazione erogata
Lezioni Analisi di casi Simulazioni Filmati video Esercitazioni pratiche Stage o tirocini
INTRODUZIONE AL CORSO Finalità e obiettivi del modello formativo Come utilizzare il modello formativo per sviluppare conoscenze Come utilizzare i materiali di apprendimento Valutazione iniziale delle competenze e delle qualifiche Definizione obiettivi di sviluppo Definizione piano di apprendimento
MODULO PROPEDEUTICO ALLA LINGUA DI RIFERIMENTO LAVORATIVA Questo modulo è indispensabile per le persone immigrate. L obiettivo è quello di fornire la possibilità di ampliare le competenze linguistiche e comunicative Inserimento nel contesto
COMPETENZE TECNICHE E PROFESSIONALI Assistenza e cura ABILITA PRATICHE E PERSONALI
Sono state individuate le unità didattiche e le tematiche all interno di esse: 1. Lingua 2. Contesto sociale ed istituzionale; 3. Regole lavorative e sociali; 4. La quotidianità con la persona anziana, 5. Relazione e comunicazione; 6. Animazione, stimolazione cognitiva; 7. Mobilità; 8. Igiene; 9. Alimentazione; 10.La demenza; 11.Sicurezza e gestione dell emergenza
grazie per l attenzione