Levinson. Piacere, valore e vita. 8. Piacere e valore nelle opere d arte 9. Il valore della musica 10. Valore intrinseco e nozione di vita
Piacere e valore nelle opere d arte Il piacere che ricaviamo dal nostro coinvolgimento con l arte, per fungere da indicatore del suo valore deve essere: Durevole: attendibile (radicato nelle qualità di un opera) e ripetuto (capace di reggere a, anzi di incrementarsi con, una fruizione ripetuta) Attivo: derivante dal prendere parte a un processo, dall interagire percettivo e intellettivo con l opera Estetico: object-directed (centrato sull esperienza dei significati e qualità di un opera, e della struttura che li veicola), disinteressato (ma non distaccato) e informato (sul background dal quale l opera emerge) Indiretto: Meta-risposta alle reazioni di prim ordine, in quanto adeguate alla comprensione e allo svolgimento dell esperienza dell opera (laddove particolarmente complessa)
Piacere e valore nelle opere d arte Il piacere, pur così considerato, non è comunque un parametro esaustivo del valore artistico di un opera, in quanto: Un opera d arte può aver valore anche in virtù di importi morali, cognitivi, psicologici che essa cristallizza e illumina, al di là del piacere che necessariamente ad essi si accompagna (in quanto inseparabili dalla specifica maniera in cui sono incarnati nell opera) Ci sono attività più ripaganti dell arte, se considerate dal solo punto di vista edonistico
Il valore della musica Budd sostiene che il valore artistico, ovvero il valore di un opera in quanto arte (VA), sia una funzione del valore intrinseco dell esperienza offerta dall opera (VE i ), laddove pienamente e correttamente compresa. Levinson critica tale tesi, in quanto: È difficile separare ciò che è costitutivo di un esperienza dai suoi effetti o conseguenze (ad es., dai suoi echi o riverberi) Il VA è determinato anche dal valore strumentale dell esperienza fornita dall opera (VE s ), ovvero dai benefici (ad es., cognitivi, emotivi, morali, psicologici, formativi) che ne derivano, laddove consoni alla missione propria dell arte Il VA non è riducibile al VE i/s, in quanto può includere anche fattori non strettamente esperienziali, come il valore di influenza (es., l impatto positivo reale di un brano sul futuro della musica, sebbene ancorato al valore potenziale, ovvero alle qualità formali/espressive del brano), il valore del risolvere problemi (compositivi ed esecutivi), l originalità.
Il valore della musica Levinson sostiene che, cionondimeno, il VA primario di un brano musicale risieda nel suo VE i, ovvero nella soddisfazione che si prova nell esperire i seguenti aspetti di un brano musicale [ma considerazioni analoghe possono darsi anche per le altre forme d arte]: Primo livello: 1) il modo in cui la musica procede, si evolve 2) cosa la musica comunica, a livello espressivo/umano 3) la fusione di forma e contenuto Secondo livello: 1) la forma espressiva 2) cosa la musica comunica, in relazione a come le qualità espressive si succedono e compongono 3) la fusione di forma espressiva e contenuto drammatico La capacità di alcuni brani musicali (es.: Schubert, Sonata Op. 959) di condensare la vita umana e la varietà dei sentimenti in un microcosmo (unità formale), di fungere da emblema della riconciliazione delle diversità e delle divergenze (unità trascendente)
Il valore intrinseco Ciò che più di ogni altra cosa può essere considerato come avente valore in sé, valore intrinseco, è il fatto che una vita sia in un certo modo, in relazione a creature pienamente senzienti Il valore di una vita intera non è la somma dei valori delle sue parti, ma emerge dall unità organica delle esperienze e degli oggetti relativi a una certa persona considerati in reciproca relazione, e che talvolta possono eccedere i limiti temporali della vita in questione Quali siano i modi che rendono una vita degna di essere vissuta, desiderabile, preziosa, non ci è dato sapere per via argomentativa; l arte può però suggerire obliquamente strategie, prospettive e stili di vita che possiamo proficuamente adottare