Consistenza del Pubblico Impiego Lorenzo Birindelli
UNIVERSO DI RIFERIMENTO DEL CONTO ANNUALE RGS: le amministrazioni dello Stato; le aziende autonome; le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni; le istituzioni universitarie, le istituzioni e gli enti di ricerca e sperimentazione; gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio; gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, gli enti del Servizio sanitario nazionale; tutte le aziende che producono servizi di pubblica utilità.
Tab. 1 - Pubblico impiego. Dipendenti al 31 dicembre. Distribuzione % per comparto, valore assoluto complessivo, incidenza % in rapporto alla popolazione ed al totale dell occupazione dipendente. Umbria Toscana Marche ITALIA SCUOLA 31,2% 28,6% 33,8% 31,1% UNIVERSITA' 4,7% 3,9% 3,6% 3,0% IST. FORM.NE ART.CO MUS.LE 0,3% 0,2% 0,5% 0,3% SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 22,8% 25,3% 23,9% 20,9% ENTI LOCALI 19,6% 17,6% 17,8% 17,8% AMMINISTRAZIONI CENTRALI 8,5% 7,6% 7,2% 8,4% CORPI DI POLIZIA 9,7% 9,3% 8,6% 10,0% FORZE ARMATE 1,1% 5,4% 3,0% 5,9% ENTI DI RICERCA 0,3% 0,7% 0,1% 0,6% ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI 1,8% 1,4% 1,6% 1,6% ENTI D.165/01 0,1% 0,1% 0,0% 0,3% AUTORITA' INDIPENDENTI - - - 0,1% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Totale in valori assoluti 48.996 207.270 82.002 3.247.806 In % della Popolazione 5,4% 5,5% 5,2% 5,4% In % degli Occupati dipendenti 17,2% 16,7% 15,6% 17,1%
2011 (valori %) Graf. 1 - Dipendenti pubblici per regione/provincia autonoma in rapporto alla popolazione. Valori %. Anni 2011 e 2001 10 9 VDA 8 BZ 7 TN FVG LAZ LIG SAR 6 5 VEN ERO PIE ABR MARPUG CAM SIC MOL CAL BAS TOS UMB 4 LOM 4 5 6 7 8 9 10 2001 (valori %)
FATTORI CHE INFLUENZANO IL RAPPORTO DIPENDENTI PUBBLICI/POPOLAZIONE (1) Considerando il Lazio come un outlier, per la presenza della Capitale, il numero dei dipendenti pubblici normalizzato con la popolazione appare correlato: alla natura dell ente Regione, a statuto ordinario o a statuto speciale, con un valore del rapporto più elevato nelle seconde; inversamente, alla popolazione (ceteris paribus, più una regione è grande, minore è il rapporto indivisibilità funzionale ); alla macro-ripartizione Nord, Centro, Mezzogiorno in ordine crescente di rapporto pubblico impiego/popolazione.
FATTORI CHE INFLUENZANO IL RAPPORTO DIPENDENTI PUBBLICI/POPOLAZIONE (2) Il rapporto dipendenti pubblici/popolazione in Umbria è nel 2011, come nel 2001, molto vicino a quella della Toscana, nonostante la grande differenza in termini di popolazione. Le Marche, che hanno una popolazione del 70% superiore a quella umbra mostrano, in accordo con l ipotesi enunciata, un valore inferiore del rapporto dipendenti pubblici/popolazione.
2011 (valori %) Graf. 2 - Dipendenti pubblici per regione/provincia autonoma in rapporto all occupazione dipendente. Valori %. Anni 2011 e 2001* 35 30 VDA 25 20 15 VEN PIE BZ TOS MAR UMB TN LIG ABR FVG SAR MOL BAS PUG CAM LAZ CAL SIC LOM ERO 10 10 15 20 25 30 35 2001 (valori %)
Tab. 2 - Composizione dell occupazione negli Enti locali per tipologia istituzionale. Anno 2011 UMBRIA TOSCANA MARCHE ITALIA COMUNI 62,0% 72,8% 67,7% 67,3% PROVINCE 15,2% 12,6% 14,9% 9,3% REGIONI 13,9% 7,0% 9,6% 16,2% CAMERE DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA 1,1% 1,9% 1,6% 1,3% COMUNITA' MONTANE 6,6% 1,0% 0,6% 1,1% ALTRI ENTI 1,2% 4,8% 5,5% 4,8% Totale complessivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Totale in valori assoluti 9.599 36.413 14.592 596.381
Composizione dell occupazione negli Enti locali per tipologia istituzionale I dipendenti dei Comuni sono relativamente sottodimensionati in Umbria, rispetto a Toscana e Marche e alla media nazionale. Nei confronti con Marche e Toscana, invece, l occupazione nell Ente Regione in Umbria pesa decisamente di più, nonostante il calo che si registra in termini relativi, oltre che assoluti, rispetto al 2001. Il dato nel 2011 è comunque inferiore a quello medio nazionale.
Composizione dell occupazione negli Enti locali per tipologia istituzionale Nel 2011, l Umbria, come Toscana e Marche, presenta un peso delle Province nettamente superiore al dato nazionale. Il dato è in crescita rispetto al 2001, secondo una tendenza che si registra anche a livello nazionale. In Umbria e Marche, come del resto a livello nazionale, cresce anche il numero assoluto dei dipendenti delle Province. Una presenza caratteristica della realtà umbra è quella delle Comunità Montane, che superano il 6% dell occupazione del comparto (in calo rispetto al 2011).
Tab. 3 - Composizione dell occupazione negli Enti locali per tipologia istituzionale. Anno 2001 UMBRIA TOSCANA MARCHE ITALIA COMUNI 63,2% 77,2% 73,7% 70,9% PROVINCE 11,0% 11,5% 9,9% 8,0% REGIONI 16,5% 6,2% 10,4% 16,5% CAMERE DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA 1,4% 1,8% 1,8% 1,3% COMUNITA' MONTANE 7,3% 1,3% 0,7% 1,1% ALTRI ENTI 0,6% 1,9% 3,4% 2,2% Totale complessivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Totale in valori assoluti 10.264 39.679 15.580 637.457
Tab. 4 - Ente Regione Umbria. Totale Personale per Categoria nel 2011 e 2001 (stock a fine anno) 2001 2011 CAT. DIRETTORI GENERALI (RALN) 11 9 CAT. DIRIGENTI (RALN) 148 66 CAT. DIRIGENTI E ALTE SPECIALIZ. FUORI DOTAZIONE ORG. (RALN) 1 - CAT. CATEGORIA D (RALN) 711 680 CAT. CATEGORIA C (RALN) 394 324 CAT. CATEGORIA B (RALN) 385 204 CAT. CATEGORIA A (RALN) 7 - CAT. PERSONALE CONTRATTISTA (RALN) 7 11 CAT. RESTANTE PERSONALE (RALN) - 32 Totale complessivo 1.664 1.326
PROFILI PROFESSIONALI DELLE FASCE DEBOLI DEL MERCATO DEL LAVORO Lorenzo Birindelli
DEBOLEZZA NEL MERCATO DEL LAVORO L obiettivo cognitivo che ci si è prefissati: la verifica della situazione di debolezza di chi un lavoro c è l ha, o almeno, lo ha avuto e ne sta cercando un altro. Quindi, la debolezza nel mercato del lavoro rispetto a quella fuori dal mercato del lavoro.
DEBOLEZZA NEL MERCATO DEL LAVORO: CONDIZIONI Persone in cerca di lavoro/disoccupati, con precedenti esperienze di lavoro. Cassa Integrazione Guadagni; ridotta attività dell'impresa per motivi economici; mancanza di occasioni di (maggior) lavoro. Lavora part-time perché non ha trovato un lavoro a tempo pieno. Cerca un altro lavoro perché quello attuale è a termine/teme di perdere l'attuale lavoro/considera l'attuale lavoro occasionale. Ha un contratto dalla durata non superiore a 6 mesi.
Tab. 1 - Umbria. Incidenza % dei lavoratori in difficoltà per posizione nella professione*. Valori medi annui 2005-2011 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Dipendenti 16,8 18,3 16,1 17,4 22,1 23,2 23,6 Collaboratori 49,4 61,4 61,0 53,7 58,3 71,8 67,6 Autonomi 7,1 7,6 6,4 8,0 9,8 8,2 10,6 Totale 15,3 17,2 15,4 16,4 20,2 21,0 21,9 (*) Per gli ex-occupati: posizione nell ultimo impiego. Fonte: elaborazioni dell autore sui micro-dati della Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro ISTAT.
Tab. 2 - Umbria. Distribuzione % dei lavoratori in difficoltà per posizione nella professione*. Valori medi annui 2005-2011 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Dipendenti 78,7 78,2 78,5 78,8 82,6 82,5 80,4 Collaboratori 9,5 11,6 12,4 10,1 6,6 8,7 8,6 Autonomi 11,8 10,1 9,1 11,1 10,7 8,9 10,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (*) Per gli ex-occupati: posizione nell ultimo impiego. Fonte: elaborazioni dell autore sui micro-dati della Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro ISTAT.
Graf. 1 Umbria. Incidenza % dei lavoratori in difficoltà. per gruppo professionale*. Valori medi annui 2011 e 2005 PERSONALE NON QUALIFICATO ADD. IMPIANTI E MACCHINARI, CONDUC. VEICOLI AGRICOLTORI, OPERAI AGR. SPECIALIZZATI ARTIGIANI, OPERAI SPECIALIZZATI PERS. QUALIFICATO VENDITE E SERV. ALLE FAMIGLIE IMPIEGATI SEGRETERIA E ALTRI LAV. D'UFFICIO 2011 2005 TECNICI, AMMINISTRATIVI, ISTRUTTORI DOCENTI E RICERCATORI PROFESSIONISTI/SPECIALISTI IMPRENDITORI, DIRIGENTI E DIRETTORI 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
Elementi salienti (1) La difficoltà nel mercato del lavoro si sostanzia prevalentemente nell area del lavoro manuale e del terziario non impiegatizio, con larga prevalenza del lavoro dipendente. La crisi non ha portato, almeno fino al 2011, un ribaltamento delle gerarchie tra i profili professionali in termini di incidenza della difficoltà. Il basso contenuto di capitale umano richiesto delle attività svolte appare correlato con la presenza di difficoltà.
Elementi salienti (2) Peggiora nettamente la posizione del lavoro manuale specializzato. Resta confermata, e anzi si aggrava nettamente, l incidenza della difficoltà per le occupazioni a bassa qualifica e per quelle con un discreto livello di qualificazione legate ai consumi delle famiglie.