Che cosa succederebbe se tornasse la lira? Noi ti diciamo la nostra, tu dicci la tua scrivendo a direttore@altroconsumo.it. p. 15.



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www.altroconsumo.it/finanza Anno XXIV - 2014 1 Aprile 1071 Finanza La tua seconda pensione: scopri come costruire la tua rendita integrativa sfruttando i titoli di Stato italiani. p. 14 Che cosa succederebbe se tornasse la lira? Noi ti diciamo la nostra, tu dicci la tua scrivendo a direttore@altroconsumo.it. p. 15 Hai warrant Tiscali che scadono a dicembre? Non esercitarli, ma tienili fino all ultimo e, semmai, lasciali scadere. p. 16 Dura minga Vincenzo Somma, direttore Mi puoi scrivere a direttore@altroconsumo.it Mi puoi telefonare il giovedì dalle 9 alle 12 allo 02 69.61.577 IN EVIDENZA Valutazione del rischio dal 31 marzo al 6 aprile 2014 BASSO Conto corrente Altroconsumo Rende l 1,6 % netto. Così dicono a Milano, per dire che non dura. E questo mi han risposto tutti in redazione quando abbiamo cominciato a programmare questo numero che stai per leggere. Com è che Banca Intesa, fa 5 miliardi di perdite è più dell Imu per la cui abolizione non si trovano mai i quattrini e il titolo sale? Com è che pure la Borsa sale? Com è che i titoli di Stato rendono poco più dell 1 %! Sono valori e situazioni che, paragonate allo stato di salute, sono compatibili solo con la pressione sanguigna di un superatleta o quella di un moribondo. È vero: la fiducia degli italiani è salita, però ho il dubbio che sia più il frutto di un temporaneo effetto-renzi l annuncio degli ottanta euri in più in busta paga si è sovrapposto per un paio di giorni con la rilevazione dell Istat tanto da ingenerare dubbi pure in quest ultima. Sì: la Borsa è ai massimi dal 2011, ma non significa che per questo salirà ancora. Dura minga, non dura, e a pagina 12 ti rendi conto del perché. È tutto solo frutto della politica delle banche centrali che stanno stampando moneta e che sperano che questi soldi di carta si trasformino in stabilimenti e posti di lavoro. Per ora niente fatti, ma chiacchiere. E tu, se sei un buon padre di famiglia, non puoi costruire il tuo futuro sulle chiacchiere. E non puoi ignorare i segnali di malessere che resistono: la disoccupazione alle stelle che abbatte i consumi, l euroscetticismo che minaccia di trionfare alle elezioni Europee sia in Francia sia in Italia. Sarò iperprudente, ma nonostante l euforia imperante ti dico di investire col contagocce nei titoli di Stato italiani limitandoti ancora a un 20 % massimo dei tuoi averi. Ti dirò di più: scegli bond a breve scadenza (meno soggetti a cali di prezzo se salgono i tassi) e non investire in maniera stabile a Piazza Affari. Semmai, se vuoi toglierti lo sfizio, limitati a qualche speculazione mordi e fuggi. Fallo coi certificate, ma nella consapevolezza che sono rischiosi. MEDIO ALTO General Electric capital corp 4,375 % 16/09/20 È in dollari Usa e ti dà il 1,96 % netto annuo. Anima holding Un mordi e fuggi sulla matricola che gestisce fondi comuni ci sta. Che fare questa settimana? Vendi Banca Intesa (pagina 3, prima era da mantenere) visto che dopo il forte rosso 2013 il suo piano non ci convince. Acquista obbligazioni in euro a breve scadenza andando a pescare soprattutto tra i BTp Italia che offrono rendimenti interessanti già coi bassi tassi d inflazione attuali. Spazia anche su altri emittenti come Regno di Spagna 4 % 30/04/20 o Repubblica irlandese 4,5 % 18/04/20. Scegli bond in corone svedesi come Bei 2,75 % 13/11/23, ma anche in dollari Usa come Republic of Italy 6,875 % 27/09/23. Attento: rientra nel tetto del 20 % da dedicare ai BTp, se lo hai già raggiunto scegli un titolo come Kfw 4 % 27/01/20. Altroconsumo Finanza settimanale Anno XXIV 5,10 Abb. anno 212,40 Altroconsumo Edizioni s.r.l. via Valassina, 22 20159 Milano Poste Italiane s.p.a. Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

A zioni Chiaroscuri Settimana positiva per i listini europei, in rialzo, in media, del 2 %. Milano chiude a +2,5 %. Nervosa, invece, Wall Street che cede lo 0,5 %. A pesare su New York sono stati innanzitutto i titoli finanziari. In particolare, Bank of America (16,98 Usd; Isin US0605051046) ha perso il 3,3 %: la banca dovrà 02/6961577 Se ti serve aiuto scucire quasi 10 miliardi di dollari di risarcimento per aver venduto prodotti finanziari tossici. Non è il caso di spaventarsi, anche perché le nostre stime tenevano già conto di questo rischio, ma neppure di acquistare. Al più mantieni. Il secondo motivo della debolezza di Wall Street va cercato nello scivolone dei biotecnologici, tra i titoli che negli ultimi tempi avevano corso di più. Ne ha risentito anche la GW Pharmaceuticals (275,5 pence; Isin GB0030544687) che avevamo Danilo Magno, analista azioni mi puoi scrivere a: borsa@altroconsumo.it cambiamenti nei consigli Intesa Sanpaolo 2,40 euro b mantieni c vendi consigliato su Altroconsumo Finanza n 1068 per una scommessa sulla diffusione dell uso della cannabis. I termini della scommessa ma anche i rischi da allora non sono cambiati. Falla solo se hai pelo sullo stomaco. A Milano, invece, sono andati bene proprio i finanziari. È un euforia che non si basa su dati concreti: Intesa Sanpaolo (2,40 euro) ha chiuso il 2013 con 4,5 miliardi di perdite e conta di ritrovare l utile, ma a costo di vere e proprie amputazioni. Vendi. Su www.altroconsumo.it/ finanza trovi già nuovi report su Accenture, Axa, Bank of America, Facebook, Nasdaq OMX e Telenet. b c Risposte per te @Carlo Finché la procedura fallimentare non sarà chiusa non avrai minusvalenze sulle azioni fallite. Puoi solo cercare di cederle privatamente alla banca o a un conoscente. @Paolo Bat (3.340 pence; Isin GB0002875804) ha staccato il dividendo di 0,974 pence lo scorso 12 marzo. Il pagamento effettivo, però, avverrà solo a partire dall 8 maggio. @Teo Anche se investi in fondi puoi proteggerti dai cali di Borsa con gli short (Altroconsumo Finanza n 1063). Per acquistarli, però, dovrai aprire un deposito titoli in banca. BNP PARIBAS Settore finanziario Borsa di Parigi 56,10 EUR Rischio: 4/5 Governance: 6/10 Dividendo 2014: 2 EUR 70 60 50 40 30 20 10 0 La società ha presentato i dettagli della strategia 2014-16: gli obiettivi sugli utili sono secondo noi ambiziosi. Noi siamo un po meno ottimisti del management e confermiamo le nostre previsioni sulla crescita di lungo periodo. Il titolo (in euro) resta correttamente valutato. Il gruppo francese BNP Paribas (Isin FR0000131104) ha fornito nuovi dettagli sulla strategia per il 2014-2016. L accento è sullo sviluppo delle attività internazionali per compensare le deboli prospettive in Europa (Francia, Belgio, Italia ). In questo modo conta di ottenere da qui al 2016 una crescita dei ricavi di almeno il 10 % annuo. Intende, inoltre, portare la redditività dei mezzi propri dal 7,7 % del 2013 al 10 % nel 2016; un obiettivo, come da tradizione, prudente rispetto a quelli di concorrenti come Société Générale (10 % nel 2015) o Deutsche Bank (12 % nel 2015) e che BNP Paribas potrebbe anche superare. Se centrerà i suoi obiettivi, l utile per azione, secondo la banca, potrebbe raggiungere i 7 euro nel 2016 (3,9 nel 2013). Noi, però, viste le incertezze a livello legislativo, ci limitiamo a stimare un utile per azione di 6,1 euro nel 2016. MANTIENI b 2 AF 1071 www.altroconsumo.it/finanza

INDESIT COMPANY Beni di consumo INDITEX Beni di consumo INTESA SANPAOLO Settore finanziario Borsa di Milano 11,13 EUR Rischio: 2/5 Governance: 5/10 Dividendo 2014: 0 EUR 300 250 200 150 100 50 0 Indesit (grassetto; base 100) ha corso molto da inizio anno, facendo meglio della Borsa italiana (linea sottile). I risultati poco brillanti del gruppo non spiegano questa crescita. Quest anno gli azionisti non riceveranno alcun dividendo. Ai prezzi attuali il titolo è, secondo noi, caro. Borsa di Madrid 110 EUR Rischio: 3/5 Governance: 5/10 Dividendo 2014/15: 2,45 EUR 140 120 100 80 60 40 20 0 L espansione internazionale pesa sulla redditività e l aumento del dividendo non basta a farci rivedere il nostro giudizio su Inditex. Abbassiamo le stime sull utile per azione del 2014/15 (da 4,40 a 4,20 euro) e del 2015/16 (da 4,86 a 4,50 euro). Il titolo (in euro) è ancora caro. Borsa di Milano 2,40 EUR Rischio: 4/5 Governance: 5/10 Dividendo 2014: 0,06 EUR 160 140 120 100 80 60 40 20 Intesa Sanpaolo (grassetto, base 100; la linea sottile è il settore bancario europeo) chiude il 2013 in forte rosso. Come per le altre banche italiane, a pesare è la pulizia di bilancio sia sui crediti sia sulle acquisizioni passate. L ottimismo suscitato dal nuovo piano è eccessivo. Non bastava la crisi degli elettrodomestici causata dalla concorrenza spietata dei produttori coreani e la necessità, per Indesit, di trovare un socio industriale per tornare a essere competitiva sul mercato internazionale. A creare problemi al gruppo, in questo periodo, ci sono anche le sanzioni alla Russia per la vicenda Ucraina. Il mercato russo assorbe, infatti, un quarto delle vendite di Indesit, che nel Paese ha anche uno stabilimento di produzione. Non è il solo caso di industria italiana per cui il mercato russo ha un ruolo importante, ma per un gruppo così, già in affanno, le restrizioni imposte dalla comunità internazionale possono avere gravi conseguenze. Nei giorni scorsi Indesit ha confermato i dati di bilancio resi noti a febbraio, annunciando, però, una novità poco piacevole per gli azionisti: quest anno non riceveranno alcun dividendo. Il 31 gennaio Inditex (Isin ES0148396015) ha chiuso l anno fiscale con una crescita del fatturato pari ad appena un terzo di quella del 2012/13; a pesare è la debolezza delle valute del Sud America e l ammodernamento dei negozi Zara. I costi operativi hanno pesato sulla redditività: è vero che la società ha realizzato un utile per azione di 4,14 euro (un dato di poco superiore alle nostre stime), ma solo grazie alla minore pressione fiscale. Per il 2014/15 il gruppo prevede una ripresa vigorosa delle vendite, che tra febbraio e metà marzo sono salite del 12 % (contro il +8 % dello stesso periodo del 2013). Temiamo, però, che il calo dei prezzi di vendita (espansione in Paesi con prezzi inferiori a quelli della zona euro), abbinato all euro forte, possa continuare a pesare sulla redditività e sugli utili, come accaduto nel 2013/14. Titolo caro. Nonostante i 640 milioni di euro di utili dei primi 9 mesi dell anno, Intesa archivia il 2013 in rosso per 4,5 miliardi (0,28 euro per azione). Il motivo è lo stesso che ha portato altre banche a risultati analoghi: le svalutazioni dei crediti (7,1 miliardi) e delle attività acquisite in passato (5,8 miliardi), in parte compensate dalla rivalutazione della quota di Banca d Italia (2,6 miliardi). A ridare ottimismo è il piano industriale, che vede un ritorno all utile. L entusiasmo suscitato, tuttavia, è eccessivo: anche noi stimiamo un ritorno all utile (0,10 euro per azione nel 2014 e 2015), ma per centrare le previsioni il gruppo dovrà fare forti sacrifici: dagli esuberi (4.500 persone), alla creazione di un centro operativo per ridurre le attività non strategiche da 46 a 23 miliardi, alle cessioni di partecipazioni. Ai prezzi attuali, il titolo è diventato caro. c c c VENDI VENDI VENDI www.altroconsumo.it/finanza 1071 AF 3

A zioni LUFTHANSA MEDIASET PIAGGIO Industrie e servizi vari Borsa di Francoforte 18,93 EUR Rischio: 3/5 Governance: 5/10 Dividendo 2014: 0,60 EUR 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Grazie al piano di risparmio sui costi, Lufthansa è riuscita a chiudere il 2013 con risultati migliori del previsto e ha potuto offrire un dividendo superiore alle nostre attese. Il titolo (in euro) è in forte salita da inizio anno, ma, a nostro parere, rimane comunque correttamente valutato. Media e tempo libero Borsa di Milano 4,05 EUR Rischio: 2/5 Governance: 6/10 Dividendo 2014: 0,08 EUR 160 140 120 100 80 60 40 20 Dopo la cavalcata realizzata nel corso del 2013, il titolo Mediaset (grassetto; base 100) ha perso terreno nell ultimo mese, accumulando ritardo rispetto a Piazza Affari (linea sottile). La recente correzione, però, non rende il titolo conveniente; anzi, a nostro avviso rimane ancora caro. Settore automobilistico Borsa di Milano 2,63 EUR Rischio: 2/5 Governance: 4/10 Dividendo 2014: 0,095 EUR 240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 Piaggio (grassetto; base 100) è andata meglio della Borsa italiana (linea sottile). Nel 2013 ha mantenuto una posizione di forza in Europa e ha consolidato la presenza in America e Asia, ma il settore delle due ruote continua a soffrire. A nostro parere, a questi prezzi il titolo resta caro. Lufthansa (Isin DE0008232125) ha rassicurato gli investitori sullo stato di avanzamento del suo piano di risparmi sui costi, che nel 2013 le ha già consentito di realizzare un utile industriale (senza elementi straordinari) di 1 miliardo di euro, in crescita del 62 % rispetto al 2012. Ha così potuto portare il dividendo a 0,45 euro per azione. La compagnia ha dimostrato di essere capace di rilanciarsi, nonostante la forte concorrenza delle compagnie low cost e di quelle arabe. Il cambiamento di alcune regole contabili (potrà ripartire i costi della flotta su 20 anni anziché 12) le permetterà, inoltre, di aumentare il risultato industriale di 0,74 euro per azione nel 2014 e di 0,76 euro nel 2015. Visti i buoni risultati, e considerando i cambiamenti contabili, alziamo le stime sull utile per azione 2014 (da 1 a 1,60 euro) e 2015 (da 1,50 a 2,60 euro). Dura solo un anno il rosso per i conti in casa Mediaset. Il 2013 si è chiuso con un utile per azione di 0,008 euro, contro la perdita di 0,04 euro per azione del 2012 (elementi straordinari esclusi). È un dato superiore alle nostre attese, che prevedevano una piccola perdita. Allineata, invece, alle nostre previsioni è l assenza del dividendo per gli azionisti secondo noi, comunque, i soci torneranno a essere remunerati già dal prossimo anno. Il miglior risultato del 2013 si è avuto, comunque, a livello di costi e di utile industriale. I costi totali del gruppo sono calati del 13,9 %, mentre il risultato industriale, nonostante il -8,2 % del fatturato, è tornato in territorio positivo, attestandosi a 0,22 euro per azione (l anno scorso era in perdita per 0,21 euro). Confermiamo le stime di un utile per azione di 0,08 euro nel 2014 e di 0,12 euro nel 2015. Piaggio chiude il 2013 con ricavi in calo del 14 % dal 2012. Il risultato netto è negativo (-0,02 euro per azione). Sui conti pesa in modo determinante un onere straordinario di 24,6 milioni di euro, legato alla transazione con l Agenzia delle entrate per una verifica fiscale relativa agli anni 2009, 2010 e 2011. Al netto di questa voce, il risultato dell anno è positivo e pari a 0,05 euro per azione. La società ha anche presentato il piano strategico per il 2014-2017: punta sulla crescita in India, sul consolidamento della posizione di forza in Europa, grazie anche alle nuove bici elettriche, sull offerta di moto di piccola cilindrata in America Latina e sullo sbarco nel mercato cinese. Gli obiettivi sono ambiziosi. Noi, però, preferiamo essere prudenti: ci aspettiamo un utile netto per azione di 0,11 euro nel 2014 e di 0,13 euro nel 2015. Titolo caro. MANTIENI b VENDI c VENDI c 4 AF 1071 www.altroconsumo.it/finanza

STEFANEL Beni di consumo Borsa di Milano 0,42 EUR Rischio: 5/5 Governance: 4/10 Dividendo 2014: 0 EUR 140 120 100 80 60 40 20 0 A differenza dei grandi attori del lusso che hanno marchi molto forti, Stefanel (grassetto; base 100) ha subìto in pieno la crisi economica ed è andata peggio di Piazza Affari (linea sottile). Ora sembra potersi riprendere, ma il titolo ai prezzi attuali rimane ancora molto caro. I risultati del 4 trimestre 2013 consolidano le speranze di Stefanel nella ripresa. A livello industriale la società è praticamente in pareggio anche al netto della quota parte dei costi pluriennali. Il bilancio per tutto l anno, tuttavia, non è stato così positivo e il 2013 si chiude con una perdita di 0,28 euro per azione, superiore a quella riscontrata nel 2012, ma inferiore a quella che noi ci aspettavamo. Per il 2014 ci attendiamo ancora una perdita (0,12 euro per azione) e per il 2015 speriamo in un piccolo utile (0,01 euro per azione). Oggi Stefanel è una società piccola (168,5 milioni di euro di fatturato, in calo rispetto ai 186,6 del 2012), ma che sta tentando la carta di un forte rinnovamento del suo marchio e delle modalità di condurre i suoi affari. Il fatto che sia oggi più vicina a concretizzare le sue aspettative non rende, comunque, il titolo interessante. TERNA Energia e servizi alla collettività Borsa di Milano 3,93 EUR Rischio: 3/5 Governance: 5/10 Dividendo 2014: 0,21 EUR Il bilancio 2013 di Terna ha riservato ben poche sorprese. L utile netto si è attestato a 513,6 milioni di euro (0,256 euro per azione) contro i 511 milioni di euro che noi stimavamo (0,254 euro per azione). Anche a livello industriale tutto è andato secondo le previsioni. L utile industriale è stato pari a 0,74 euro per azione, in linea con le nostre attese. Un po deludente, invece, rispetto alle attese il nuovo piano industriale: il gruppo si attende ora un rapporto tra utile industriale e ricavi superiore al 79 % nel 2018, mentre solo un anno fa stimava lo stesso valore superiore all 80 % già nel 2017. Confermata, comunque, la politica di dividendi, che prevede un importo annuo minimo di 0,19 euro per azione eventualmente incrementabile sulla base dei proventi derivanti da attività non strategiche. Ai prezzi attuali il titolo è correttamente valutato. VENDI c MANTIENI b 180 160 140 120 100 80 60 Terna (grassetto, base 100; la linea sottile è Piazza Affari) è sui massimi. Grazie a una legislazione che riconosce ritorni stabili, la società non risente della crisi e del calo dei consumi di energia in Italia. Il nuovo piano strategico è però un po meno entusiasmante del precedente. IN BREVE c ANSALDO 8,45 EURO, +4,1 % In consorzio con altri gruppi industriali italiani, spagnoli e peruviani, ha vinto la gara per la realizzazione della metropolitana di Lima. È una notizia positiva per il gruppo, ma l entusiasmo registrato in Borsa è eccessivo e il titolo, ai prezzi attuali, è caro. Vendi. b GENERALI 16,22 EURO, +2,3 % L agenzia di rating S&P ha confermato il suo giudizio sulla società a A-: un voto superiore a quello espresso sull Italia, che si ferma due gradini più sotto (a BBB). Nonostante la più che consistente quota di titoli di Stato in portafoglio, Generali ha dunque superato l esame, dimostrando di avere a propria disposizione gli strumenti necessari per far fronte a un eventuale default del nostro Paese. Il titolo, ai prezzi attuali, tiene tuttavia già conto di queste buone notizie. Anche noi confermiamo il giudizio: mantieni. c LUXOTTICA 42,52 EURO, +9,6 % Ha concluso con Google un accordo per progettare, sviluppare e distribuire una nuova versione dei Google glass (gli occhiali multimediali di Google). Luxottica ha anche annunciato che i due marchi di proprietà del gruppo, Ray-Ban e Oakley, saranno coinvolti nel progetto. Alla luce di queste notizie, confermiamo le stime di un utile in crescita nel 2014 rispetto al 2013. Il titolo, tuttavia, rimane caro. Vendi. MONTE PASCHI c0,25 EURO, +8,4 % Il gruppo ha piazzato, con successo, un bond quinquennale da 1 miliardo di euro (le richieste hanno raggiunto quota 3,5 miliardi di euro). Questa notizia positiva è stata però subito controbilanciata dall ennesima doccia fredda: le ispezioni Consob che mirano a far luce sulle modalità della recente cessione del 12 % di Mps da parte della Fondazione (che, nel frattempo, ha ceduto un altro 3 %). In attesa di saperne di più, la prudenza rimane d obbligo: vendi. www.altroconsumo.it/finanza 1071 AF 5

A zioni Nome Prezzo (1) al 28/03/2014 Borsa (2) Pubblicato su AF (3) Rischio (4) Commento Consigli Settore finanziario Aegon (5) 6.59 EUR Amsterdam 1041 3/5 sottovalutazione insufficiente per acquistare B Ageas (5) 32.18 EUR Bruxelles 1066 4/5 buon 2013 e dividendo in netto aumento B Allianz (5) 122.80 EUR Francoforte 1070 4/5 difficoltà nella gestione di fondi B Axa (5) 19.11 EUR Parigi 1041 3/5 conferma la strategia prudente di crescita A B. Pop. Milano 0.70 EUR Milano 1062 4/5 S&P mantiene rating in creditwatch negativo C Banco Popolare 18.00 EUR Milano 1069 4/5 Goldman, Norges e Ubs riducono quota C Bank of America 16.98 USD New York 1061 4/5 continua a riprendersi nel 4 trimestre B Barclays Bank 231.10 p. Londra 1065 4/5 azione rischiosa, ma conveniente A BBVA (5) 8.89 EUR Madrid 1050 4/5 cede il 5 % del capitale della cinese CITIC C BCP 0.22 EUR Lisbona 1056 4/5 perdita più grave delle attese nel 4 trim. C BlackRock 310.89 USD New York 1039 3/5 fine 2013 eccellente, rialzato il dividendo B BNP Paribas (5) 56.10 EUR Parigi 993 4/5 piano 2016 sotto il segno della prudenza B Deutsche Bank (5) 32.31 EUR Francoforte 1033 4/5 il 2014 si annuncia mediocre C Generali 16.22 EUR Milano 1060 3/5 S&P conferma il rating a A- B ING (5) 10.00 EUR Amsterdam 1038 4/5 rimborsa una nuova tranche di aiuti di Stato B Intesa Sanpaolo 2.40 EUR Milano 1067 4/5 perdita di 4,5 miliardi nel 2013 C Mediobanca 7.98 EUR Milano 1066 4/5 lancia nuovo bond a 5 anni C Mediolanum 6.84 EUR Milano 1056 3/5 2013 in linea con attese, ma sale dividendo C Monte Paschi 0.25 EUR Milano 1070 5/5 nuovo bond quinquennale da 1 miliardo C Nordea 89.05 SEK Stoccolma 1036 3/5 rafforza piano di economie nel 2014 B Prudential 1280.50 p. Londra 973 3/5 si interessa ai mercati africani B Santander (5) 6.83 EUR Madrid 1057 4/5 segnali di debolezza in Brasile B Santander Bras. 5.37 USD New York 4/5 nonostante persistenti pressioni sui ricavi A Société Génér. (5) 44.56 EUR Parigi 1045 4/5 molto positivo il 4 trimestre 2013 B UBI Banca 6.66 EUR Milano 1065 4/5 2013 un po sopra le attese ma futuro incerto C UBS 17.99 CHF Zurigo 1016 4/5 alza dividendo 2013 a 0,25 CHF (+67 %) B Unicredit 6.54 EUR Milano 1069 5/5 lancia un bond ibrido perpetuo, cedola 8 % C Unipol 5.68 EUR Milano 1070 5/5 Unipol Banca pesa sui risultati 2013 C UnipolSai 2.81 EUR Milano 1066 5/5 risultati 2013 in linea con nostre previsioni C Western Union 16.21 USD New York 1051 3/5 atteso utile 2014 stabile rispetto al 2013 A Zurich Insur. 269.10 CHF Zurigo 1056 3/5 dividendo 2013: 17 franchi svizzeri A Beni di consumo adidas Group 78.61 EUR Francoforte 1055 2/5 riviste al ribasso le previsioni per il 2014 C BasicNet 2.44 EUR Milano 1068 2/5 accordi in Turchia C De Longhi 16.30 EUR Milano 1054 2/5 proposto dividendo pari a 0,4 euro C Geox 3.27 EUR Milano 1069 2/5 2013 chiuso in perdita C Indesit Company 11.13 EUR Milano 1067 2/5 nessun dividendo per il 2013 C Inditex 110.00 EUR Madrid 1046 3/5 risultati 2013/14 inferiori alle nostre stime C Kimberly-Clark 109.82 USD New York 1044 2/5 previsioni 2014 superiori alle nostre attese B L Oréal (5) 119.95 EUR Parigi 1018 3/5 acquista l 8 % del suo capitale da Nestlé C LVMH (5) 133.75 EUR Parigi 1038 3/5 utile per azione stabile nel 2013 C Oriflame 158.00 SEK Stoccolma 1053 4/5 azione rischiosa, ma con un buon potenziale A Procter&Gamble 79.76 USD New York 1032 2/5 avvertimento sui risultati B Reckitt Benck. 4930.00 p. Londra 1043 2/5 gli accantonamenti pesano sui risultati 2013 B Salv. Ferragamo 21.33 EUR Milano 1064 2/5 utile 2013: +43 % C Sioen 9.03 EUR Bruxelles 1019 3/5 2013 migliore delle attese A Stefanel 0.42 EUR Milano 1054 5/5 arriva nuovo amministratore delegato C Tod s 93.40 EUR Milano 1063 2/5 vendite 2013: +0,5 % C Unilever (5) 29.96 EUR Amsterdam 1010 2/5 +4,1 % la crescita interna nel 4 trimestre C Van de Velde 38.77 EUR Bruxelles 1044 2/5 dovrebbe continuare a offrire buoni dividendi B Zignago Vetro 6.09 EUR Milano 1070 2/5 utile 2013: -15,4 % B Alimentari e bevande AB InBev 77.39 EUR Bruxelles 1028 2/5 dividendo 2013 in crescita del 21 % C Autogrill 7.45 EUR Milano 1061 3/5 dopo i conti confermiamo le stime per il 2014 C Campari 5.92 EUR Milano 1069 2/5 compra la Forty Creek Distillery C Coca - Cola 38.95 USD New York 1048 2/5 attività deludente nel 4 trimestre 2013 B Danone (5) 52.15 EUR Parigi 1069 3/5 calo della redditività industriale nel 2013 C Diageo 1868.50 p. Londra 1043 2/5 accusa un rallentamento nei Paesi emergenti B Heineken 50.24 EUR Amsterdam 1070 3/5 mediocri performance industriali nel 2013 C 6 AF 1071 www.altroconsumo.it/finanza

Nome Prezzo (1) al 28/03/2014 Borsa (2) Pubblicato su AF (3) Rischio (4) Commento Consigli Kraft Foods Gr. 55.70 USD Nasdaq 998 2/5 superato nel 2013 obiettivo di cash flow B Mondelez Int. 34.40 USD Nasdaq 1023 3/5 accelera piano di acquisto di azioni proprie B Nestlé 66.35 CHF Zurigo 1066 2/5 rivende l 8 % del capitale di L Oreal B Parmalat 2.49 EUR Milano 1067 3/5 vendite 2013: +2,4 % C Pernod Ricard 84.96 EUR Parigi 1042 2/5 avvia un piano di economie C Distribuzione Ahold (5) 14.33 EUR Amsterdam 1057 3/5 28/3: 12 nuove azioni ogni 13 vecchie azioni B Carrefour (5) 28.22 EUR Parigi 1061 3/5 aumenterà gli investimenti nel 2014 C Delhaize 51.64 EUR Bruxelles 1070 3/5 prospettive meno rosee per il 1 trimestre B Metro 29.39 EUR Francoforte 1068 3/5 si aspetta vendite in crescita nel 2013/14 B Sainsbury 317.10 p. Londra 1070 2/5 vendite deludenti nel 1 trim. 2013/14 A World Duty Free 10.09 EUR Milano 1069 3/5 alziamo le stime ma confermiamo il consiglio C Yoox 25.51 EUR Milano 1065 2/5 ricavi 2013: +21 % C Salute e farmacia Abbott 38.31 USD New York 1062 3/5 risultati annuali in chiaroscuro B Amplifon 4.86 EUR Milano 1063 3/5 2013: fatturato stabile C AstraZeneca 3937.50 p. Londra 1022 3/5 vende il sito di ricerca d Alderley Park B Diasorin 30.89 EUR Milano 1069 2/5 utili in calo, ma dividendo sale a 0,55 euro C Eli Lilly 57.61 USD New York 1060 3/5 Usa: rapporto positivo sull Empagliflozin B GlaxoSmithKline 1618.00 p. Londra 1040 3/5 un altro insuccesso nei vaccini B Luxottica 42.52 EUR Milano 1063 2/5 si allea con google per i Google Glass C Merck 55.98 USD New York 1035 3/5 oneri di ristrutturazione pesano sul 2013 B Novartis 72.45 CHF Zurigo 1054 3/5 successo di uno studio sul Jakavi (leucemia) B Pfizer 31.88 USD New York 1046 3/5 previsioni 2014 in linea con attese B Recordati 12.86 EUR Milano 1065 2/5 dividendo 2013 alzato a 0,33 euro C Roche GS 265.70 CHF Zurigo 1025 3/5 risultati 2013 in crescita ma deludenti B Sanofi (5) 75.80 EUR Parigi 1033 4/5 risultati 2014 attesi in crescita B Sorin 2.21 EUR Milano 1064 3/5 utile 2013: +118 % C Teva Pharma 49.45 USD New York 1056 4/5 lancia generico dello Xeloda (cancro) in Usa A Energia e servizi alle collettività A2A 0.94 EUR Milano 1066 4/5 vendita azioni Comuni azionisti a breve B ACEA 10.60 EUR Milano 1063 4/5 continua lo scontro con il sindaco di Roma B Astm 12.28 EUR Milano 1054 4/5 ha acquistato 9.500 azioni proprie B Atlantia 18.78 EUR Milano 1060 4/5 investimenti in Francia a rischio rescissione C BP 484.15 p. Londra 1064 3/5 risultati in linea con le attese nel 3 trim. A Chevron 118.50 USD New York 1051 2/5 investe nel gas di scisti in Ucraina A E.ON (5) 14.15 EUR Francoforte 1069 4/5 riduce ancora le sue ambizioni in Europa B EDP 3.35 EUR Lisbona 1069 3/5-0,7 % i profitti 2013, meglio del previsto A EDP Renováveis 4.83 EUR Lisbona 1064 3/5 +7 % gli utili nel 2013, in linea con attese B Enel 4.11 EUR Milano 1069 3/5 conferma obiet. salita dividendo da fine 2015 B ENI 18.18 EUR Milano 1067 3/5 ottimista su revisione contratti gas Gazprom B Exelon 33.29 USD New York 1066 2/5 prospettive poco brillanti B Exxon Mobil 97.70 USD New York 1016 1/5 Warren Buffet aumenta la sua partecipazione B Gas Natural 20.45 EUR Madrid 1066 3/5 utili 2013 pressoché stabili (+0,3 % annuo) B GDF Suez (5) 19.96 EUR Parigi 1041 3/5 risultati industriali sopra le attese A Iberdrola 5.10 EUR Madrid 1045 3/5-10,9 % l utile per azione nel 2013 B ION Geophysical 4.18 USD New York 1041 3/5 forte rialzo in Borsa dopo i risultati 2013 A Iren 1.27 EUR Milano 1053 3/5 conti da attese al netto di elementi straord. B JinkoSolar 28.29 USD New York 1046 4/5 potenziale del titolo non è ancora esaurito B National Grid 830.00 p. Londra 1041 3/5 brillanti risultati per l esercizio 2012/13 A R.Dutch Shell A 26.54 EUR Amsterdam 1039 3/5 riduce obiettivo di produzione per il 2017 B Repsol 18.61 EUR Madrid 1054 4/5 schiarimenti all orizzonte per il dossier YPF A a acquistare b mantenere c vendi/aderisci all OPA (1) Prezzo in valuta locale (EUR = euro; AUD = dollaro australiano; CHF = franco svizzero; DKK = corona danese; JPY = yen giapponese; p. = pence; SEK = corona svedese; USD = dollaro americano), 1 AUD = 0.6718 EUR; 1 CAD = 0.6571 EUR; 1 CHF = 0.8199 EUR; 1 DKK = 0.1339 EUR; 100 JPY = 0.7065 EUR; 100 p. = 1.2098 EUR; 1 SEK = 0.1118 EUR; 1 USD = 0.7271 EUR. (2) Principale Borsa di quotazione. (3) ultimo numero della rivista in cui si è parlato di quest azione. (4) Indicatore di rischio (da 1/5 a 5/5): maggiore è il numero, più elevato è il rischio legato all azione. Quest indicatore tiene conto delle fluttuazioni del prezzo dell azione in Borsa (volatilità), della situazione finanziaria e del settore di attività dell impresa, nonché del rispetto delle regole di corporate governance. (5) Quotata anche alla Borsa di Milano. www.altroconsumo.it/finanza 1071 AF 7

A zioni Nome Prezzo (1) al 28/03/2014 Borsa (2) Pubblicato su AF (3) Rischio (4) Commento Consigli Sabesp 9.10 USD New York 4/5 accusa la siccità in Brasile B Saipem 17.19 EUR Milano 1069 3/5 cessione quota Saipem: Eni smentisce contatti C SIAS 8.85 EUR Milano 1052 3/5 meno svalutazioni: utile sopra il previsto C Snam 4.24 EUR Milano 1070 3/5 piano strategico non troppo entusiasmante B Tenaris 15.92 EUR Milano 1067 2/5 utile 2013 in calo, stabili i ricavi C Terna 3.93 EUR Milano 1069 3/5 conti del 2013 senza sorprese B Total (5) 48.03 EUR Parigi 1065 3/5 in calo i risultati 2013 B Vestas Wind 212.50 DKK Copenhaghen 1060 3/5 dopo la forte salita l azione è ormai cara C Chimica BASF (5) 80.18 EUR Francoforte 1034 3/5 il management resta prudente per il 2014 B Bayer (5) 99.25 EUR Francoforte 1068 3/5 vendite farmacia: +8 % atteso da qui a 2016 C DuPont 66.62 USD New York 1038 3/5 meno ottimista sui risultati del 1 trimestre B Solvay 113.90 EUR Bruxelles 1047 3/5 investe nella tecnologia OLED C Settore automobilistico BMW (5) 91.87 EUR Francoforte 1022 2/5 risultati record nel 2013 C Brembo 26.72 EUR Milano 1052 3/5 proposto dividendo pari a 0,5 euro C CNH Industrial 8.23 EUR Milano 1046 4/5 confermato dividendo per azione a 0,2 euro C Daimler (5) 68.80 EUR Francoforte 944 3/5 2013: risultati di buona fattura B Fiat 8.24 EUR Milano 1067 4/5 chiude il 2013 in utile grazie a Chrysler C Michelin 91.37 EUR Parigi 1047 3/5 continua a ridurre l indebitamento C Peugeot 13.52 EUR Parigi 1067 4/5 alcuni dettagli sull aumento di capitale B Piaggio 2.63 EUR Milano 1053 2/5 Cina e America latina in nuovo piano strateg. C Pininfarina 4.98 EUR Milano 1053 5/5 accordo con il marchio The Bridge C Renault (5) 70.78 EUR Parigi 920 3/5 conta su margine industriale del 5 % nel 2017 B Volkswagen 184.31 EUR Francoforte 1034 3/5 previsioni prudenti per il 2014 C Siderurgia, minerali non ferrosi, miniere ArcelorMittal 11.57 EUR Amsterdam 1065 3/5 non esaurito potenziale di salita del titolo A Intek (ex KME) 0.43 EUR Milano 1070 3/5 cede attività tubi sanitari C Rio Tinto 3279.50 p. Londra 1055 3/5 si orienta verso investimenti più contenuti A Schnitzer Steel 28.55 USD Nasdaq 1060 4/5 il titolo sconta già le difficoltà attuali A Costruzioni e immobili Acciona 62.48 EUR Madrid 1064 4/5 nuova normativa provoca perdite milionarie C Beni Stabili 0.63 EUR Milano 1066 3/5 collocato bond non destinato al mercato C Buzzi Unicem 13.53 EUR Milano 1047 3/5 chiude in perdita il 2013 C Headwaters 12.82 USD New York 1042 4/5 l orizzonte si schiarisce e il titolo vola B Italcementi 8.91 EUR Milano 1068 2/5 lancia un Opa su Ciment Français B Lafarge 56.51 EUR Parigi 928 4/5 migliora nettamente i risultati nel 4 trim. C MDC Holdings 28.00 USD New York 1042 4/5 risultati 2013 conformi alle attese A Prelios 0.71 EUR Milano 1041 5/5 ceduto portafoglio gruppo tedesco DGAG C Sacyr 4.64 EUR Madrid 1026 4/5 prezzo del titolo superiore alle prospettive C Saint - Gobain 43.65 EUR Parigi 1024 4/5 attesi miglioramenti nel 2014 B Sal. Impregilo 4.34 EUR Milano 1070 3/5 in consorzio vince appalto metropolitana Lima C Industrie e servizi vari Adecco 73.15 CHF Zurigo 1041 3/5 mantiene obiettivi di redditività per il 2015 B Agfa - Gevaert 2.38 EUR Bruxelles 1069 4/5 continua a beneficiare del calo dell argento A Ansaldo 8.45 EUR Milano 1051 2/5 parteciperà alla costruzione metro Lima C Beghelli 0.51 EUR Milano 1062 5/5 concluso riscadenzamento del debito C BME 29.35 EUR Madrid 1044 2/5 risultati del 4 trim. un po sopra le attese A Bouygues 30.28 EUR Parigi 1067 3/5 al contrattacco con nuova offerta su SFR A CIR 1.07 EUR Milano 1068 3/5 si tratta su rinegoziazione del debito C Compass Group 920.50 p. Londra 1040 2/5 l azione è diventata cara C D Amico 0.68 EUR Milano 1067 4/5 compra una nuova nave B Deutsche Post 27.45 EUR Francoforte 1036 2/5 alza a 0,80 euro il dividendo annuo B Exor 32.69 EUR Milano 1064 2/5 utili sostanzialmente stabili C Finmeccanica 7.12 EUR Milano 1070 4/5 chiude il 2013 con un micro utile B General Electr. 25.88 USD New York 1049 3/5 dividendo trimestrale in crescita del 16 % A Interpump 10.88 EUR Milano 1066 2/5 ottimista sul 2014 C Lufthansa 18.93 EUR Francoforte 1053 3/5 dividendo di 0,45 euro per azione B Mabuchi Motor 6800.00 JPY Tokio 1031 2/5 deprezzamento dello yen sostiene i risultati B 8 AF 1071 www.altroconsumo.it/finanza

Nome Prezzo (1) al 28/03/2014 Borsa (2) Pubblicato su AF (3) Rischio (4) Commento Consigli Nasdaq OMX 36.72 USD Nasdaq 1049 3/5 debole crescita interna nel 4 trimestre 2013 B Nice 3.33 EUR Milano 1069 1/5 dividendo a 0,043 euro per azione C Pirelli & C. 11.58 EUR Milano 1067 3/5 Rosneft acquisterà il 13 % del capitale B Prysmian 18.08 EUR Milano 1068 3/5 scende l utile 2013, ma meno delle attese C Republ. Airways 8.85 USD Nasdaq 1012 4/5 Frontier Airlines sarà venduta a Indigo B Seaspan 21.88 USD New York 4/5 forte salita del titolo in Borsa B Siemens (5) 98.55 EUR Francoforte 1037 3/5 1 trimestre 2013/14: margini in ripresa C Spirit Aerosys. 27.49 USD New York 1065 3/5 pesante perdita nel 4 trimestre 2013 A US Ecology 36.82 USD Nasdaq 1050 3/5 realizza un esercizio 2013 record B Vivendi (5) 20.32 EUR Parigi 1019 3/5 venderà SFR a Numéricable B Waste Connect. 43.24 USD New York 1049 3/5 il titolo riflette già le buone prospettive B Xerox 11.06 USD New York 1028 3/5 alza del 9 % il dividendo trimestrale A Media e tempo libero GTech 22.01 EUR Milano 1070 4/5 compra quota di Unicredit del Gratta e Vinci C Ladbrokes 134.00 p. Londra 1045 3/5 risultati annuali deludenti C L Espresso 1.71 EUR Milano 1067 3/5 in forte calo l utile del primo semestre C Mediaset 4.05 EUR Milano 1066 2/5 torna in utile C Mondadori 1.45 EUR Milano 1069 2/5 nel 2013 aumentano le perdite B Pearson 1039.00 p. Londra 1014 2/5 il dividendo è stato mantenuto B RCS MediaGroup 1.70 EUR Milano 1069 5/5 arriva al 99,96 % del Corriere del Mezzogiorno C TF1 11.91 EUR Parigi 1047 3/5 utili stabili nel 2013 C Time Warner 64.65 USD New York 1061 2/5 HBO molto redditizia nel 4 trimestre B Walt Disney 78.99 USD New York 1057 3/5 beneficia della fiducia dei consumatori Usa B Wolters Kluwer 20.44 EUR Amsterdam 1032 3/5 non riesce a rilanciare le vendite C WPP 1215.00 p. Londra 972 2/5 riduce gli obiettivi a lungo termine B Telecomunicazioni AT & T 35.07 USD New York 1070 2/5 risultati annuali in linea con nostre attese A Belgacom 22.84 EUR Bruxelles 1061 2/5 risultati 2013 in linea con le nostre attese B BT Group 374.10 p. Londra 824 3/5 alzate leggermente previsioni per il 2013/14 B Deutsche Telek. (5) 11.69 EUR Francoforte 1068 3/5 investimenti futuri più elevati del previsto C KPN 2.57 EUR Amsterdam 1025 3/5 in perdita nel 4 trim. e su insieme del 2013 B Mobistar 13.70 EUR Bruxelles 1057 3/5 2013 deludente e prospettive fosche C Orange (ex FT) (5) 10.71 EUR Parigi 1049 3/5 ci saranno meno operatori telecom in Francia B Portugal Telec. 3.15 EUR Lisbona 1046 3/5 risultati 2013 deboli ma sopra le attese B Telecom Italia 0.85 EUR Milano 1068 4/5 BlackRock scende da 7,8 % a 4,8 % del capitale B Telefónica (5) 11.47 EUR Madrid 1030 3/5 prospettive poco entusiasmanti per 2014 B Telefônica Bras 21.05 USD New York 909 4/5 risultati 2013 in linea con le nostre attese A Telenet 45.01 EUR Bruxelles 1062 4/5 prevede crescita in rallentamento nel 2014 C Verizon 47.42 USD New York 1070 3/5 l azione entra nella nostra selezione A Vodafone Group 219.10 p. Londra 1070 3/5 acquisizione dell operatore spagnolo Ono A Alta tecnologia Apple 536.86 USD Nasdaq 1063 3/5 previsioni deludenti per trimestre in corso A Cisco Systems 22.33 USD Nasdaq 1065 3/5 risultati trimestrali un po deludenti B Corning 20.61 USD New York 1063 3/5 previsioni deludenti per trimestre in corso A CSC 60.29 USD New York 1064 3/5 alza ancora obiettivo per utile/az. 2013/14 A Facebook 60.01 USD Nasdaq 1034 4/5 annuncia acquisizione di WhatsApp C IBM 190.45 USD New York 1062 2/5 risultati annuali un po deludenti B Intel 25.62 USD Nasdaq 1060 3/5 obiettivi deludenti per il 2014 A Melexis 27.90 EUR Bruxelles 1048 3/5 fatturato 2013 superiore alle attese A Nokia (5) 5.37 EUR Helsinki 1051 4/5 prospettive deludenti per il 1 trimestre C Option 0.29 EUR Bruxelles 1047 5/5 in perdita nel 2013 e necessari nuovi fondi C Philips (5) 25.86 EUR Amsterdam 1034 3/5 proposto dividendo in crescita per il 2013 C Sage Group 420.00 p. Londra 1055 2/5 le prospettive restano ancora buone A SAP (5) 58.45 EUR Francoforte 1044 3/5 rinviato di 2 anni l obiettivo di redditività C STMicroelectr. (5) 6.73 EUR Parigi 1033 4/5 risultati annuali in linea con nostre attese B Texas Instrum. 46.64 USD Nasdaq 1056 3/5 risultati 2013 e obiettivi senza sorprese A Tiscali 0.08 EUR Milano 954 5/5 torna in utile nel terzo trimestre C TriQuint Semic. 13.06 USD Nasdaq 1031 4/5 progetto fusione col rivale RF Micro Devices B Zetes 21.97 EUR Bruxelles 1023 3/5 2014: prevede vendite in salita di oltre 10 % B www.altroconsumo.it/finanza 1071 AF 9

Obbligazioni La crisi in Europa non è finita I tassi europei, oggi ai minimi, sono destinati a salire. Euro stabile nonostante i timori di deflazione. TANTA liquidità in GIRO PER L Europa Un titolo obbligazionario europeo a dieci anni rende oggi, in media, il 3,01 % lordo annuo, mentre, un anno fa, dava il 3,58 %. Il calo dei rendimenti è stato ancora più marcato per i titoli emessi dai Piigs (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) e non si è arrestato neppure la scorsa settimana. L Italia ha collocato, in asta, il BTp quinquennale all 1,88 % lordo annuo, il decennale al 3,29 % lordo annuo, segnando nuovi minimi storici. Il rendimento del decennale portoghese è sceso sotto al 4 %, ai minimi dal 2010 e più che dimezzato rispetto a 6 mesi fa, quando arrivò all 8,45 % lordo annuo. I Cds (Credit default swap, il costo dell assicurazione contro il fallimento dell emittente un titolo) di diversi Paesi europei hanno seguito la stessa dinamica: per esempio, quelli dell Italia sono passati dai 328 punti di fine marzo 2013 agli attuali 190. Possiamo festeggiare la fine della crisi in Europa? No e basta guardare le ultime previsioni di crescita economica per il 2014 del Fondo monetario internazionale per rendersene conto. Il Prodotto interno lordo di Eurolandia, secondo queste stime, aumenterà quest anno dell 1 % (per confronto, nel 2014 gli Usa dovrebbero crescere del 2,8 %, il Regno Unito del 2,4 %). La colpa di questo anomalo crollo dei rendimenti è, in parte, della Banca centrale europea che, per far ripartire l economia di Eurolandia, sta inondando il mercato di liquidità, drogando i tassi europei e mantenendoli a un livello quasi innaturale. Non durerà. Prima o poi i mercati smetteranno di concedere fiducia a questi Paesi e, se non ci saranno vere riforme, torneranno a punire quelli meno virtuosi, vendendone i titoli di Stato e provocando un forte rialzo dei loro rendimenti, come nei mesi scorsi. Per questo (vedi pagina 12 per maggiori dettagli) ti consigliamo di continuare a comprare bond con scadenza piuttosto breve, compresa tra 3 e 5 anni, che, di solito, sono meno penalizzati dal rialzo dei tassi. Rinunci oggi a qualche decimale di rendimento, ma sei più protetto e, al momento opportuno, avrai le mani più libere per cambiare strategia nell acquisto delle obbligazioni. Tra i titoli che ti consigliamo ci sono i BTp Italia, le loro cedole sono ancorate all inflazione e anche se questa è oggi ai minimi, il loro rendimento è più alto di quello dei BTp di pari durata. Guadagni lo stesso, ma sei più protetto. Continua a non superare, però, il 20 % del tuo portafoglio investito in titoli di Stato italiani. Pia Miglio analista obbligazioni mi puoi scrivere a: obbligazioni@altroconsumo.it Risposte per te @Leopoldo l obbligazione Bei 15/01/2019 (101,72, Isin XS0767839185) è a tasso variabile e la cedola attuale è pari allo 0,662 %. Non consigliamo, in questo momento, di comprarla. @Paolo nel numero 1069 ti abbiamo sconsigliato l acquisto di obbligazioni in dollari australiani. Ti rinnoviamo il consiglio. @Primo Bcc cedola attiva dicembre 2018 (Isin IT0004988496) è un fondo, non un bond. Non è tra i prodotti che consigliamo. @Sandro se compri ora Republic of Italy 6,875 % 27/09/2023, al prezzo di 122,55, pagando commissioni dello 0,19 %, e lo tieni fino a scadenza, otterrai il 3,15 % annuo netto in dollari. Timori di deflazione in spagna I prezzi spagnoli sono scesi, a marzo, dello 0,2 % rispetto a 12 mesi fa. Questa notizia ha provocato un immediato scivolone dell euro, circoscritto però a giovedì scorso. Già venerdì la valuta comunitaria ha riguadagnato terreno e ha chiuso la settimana in sostanziale pareggio su dollaro Usa (-0,016 %) e yen (+0,012 %). Continua a investire in bond in dollari e in yen con l Etf Db X-trackers II Ibx Japan Sovereign Ucits (9,055 euro, Isin LU0952581584). brasile bocciato da S&P Il debito del Brasile è in aumento, mentre l economia sta rallentando: questi sono i motivi che hanno spinto S&P a tagliare il rating brasiliano, abbassato di un gradino, dal precedente BBB a BBB-. Per noi i titoli verdeoro eran già rischiosi e te ne sconsigliamo l acquisto. all ucraina arrivano i soldi dell fmi In soccorso all Ucraina, sull orlo del fallimento, arriva il Fondo monetario internazionale, che concederà a Kiev prestiti fino a 18 miliardi di dollari. Non è detto, però, che questi fondi siano sufficienti a risolvere i problemi del Paese. Alla larga dalle obbligazioni emesse dall Ucraina. Turchia, lira in modesto recupero sull euro I risultati delle elezioni amministrative in Turchia hanno confermato l attuale esecutivo e la lira turca ne ha beneficiato, recuperando terreno sull euro. Una crescita però modesta (+2,4 % in sette giorni) se si tiene conto che, in 12 mesi, la valuta turca ha perso il 29,83 %. Non è ancora il momento di comprare obbligazioni in lire turche: la valuta è ancora sopravvalutata rispetto all euro. 10 AF 1071 www.altroconsumo.it/finanza

IL MEGLIO DELLA SETTIMANA PER INVESTIRE LA TUA LIQUIDITÀ Deposito Dolomiti flex di Dolomiti direkt Conto corrente Altroconsumo di BccforWeb ContosuIBL di IBL Banca Deposito Dolomiti flex di Dolomiti direkt Conto forte di Mediocredito del Friuli Conto Santander di Santander consumer bank SIConto! corrente di Banca Sistema Rendimax di Banca Ifis Conto arancio di Ingdirect 2,8 % lordo (2,24 % netto) 2 % lordo (1,6 % netto) 2 % lordo (1,6 % netto) 1,95 % lordo (1,56 % netto) 1,5 % lordo (1,2 % netto) 1,5 % lordo (1,2 % netto) 2 % lordo (1,6 % netto) 1 % lordo (0,8 % netto) 1,2 % lordo (0,96 % netto) Tasso promozionale per i primi 2 mesi e se sei nuovo cliente. Dopo darà, a te che sei nostro lettore, l 1,95 % lordo annuo. Paghi il bollo. Per info: www.dolomitidirekt.it o n verde 800/37.83.78. Non paghi il bollo. Per informazioni e assistenza dedicata: assistenza.altroconsumo@bccforweb.it o n verde 800/27.93.92. Il tasso sale al 2,2 % lordo annuo per cifre investite da 25.000 fino a 50.000 euro, Tasso garantito fino al prossimo 30 giugno per aperture entro il 30 aprile. Non paghi il bollo. L investimento minimo per l apertura è di 5.000 euro, poi il saldo può scendere fino a 1.000 euro. Per info: www.contosuibl.it oppure n verde 800/91.90.90. Tasso riservato a te lettore di Altroconsumo Finanza e Fondi Comuni. Per informazioni: www.dolomitidirekt.it o n verde 800/37.83.78. Non ci sono spese di apertura. Se lo apri oggi il bollo di legge te lo paga la banca. Per informazioni: vedi www.contoforte.it o n verde: 800/37.37.17. Paghi il bollo. Per informazioni: www.santanderconsumer.it o 848/80.01.93 da telefono fisso, 011/63.18.815 da cellulare. Per prudenza ti consigliamo di limitare l investimento a 20.000 euro. Paghi il bollo, che per il conto corrente è pari a 8,55 euro a trimestre se la giacenza sul conto è superiore a 5.000 euro. Visto che l accredito degli interessi è trimestrale, nel calcolo degli interessi si è tenuto conto del pagamento del bollo. Per informazioni: https://www.sicontocorrente.it/ o 800/691.629. Non ci sono spese di apertura. La banca si farà carico dell imposta di bollo per tutto il 2014. Per informazioni: www.rendimax.it o n verde 800/52.21.22. Per te lettore c è lo 0,2 % lordo annuo in più sul tasso base fino al 30/06/14. Per informazioni: www.ingdirect.it o 848/852.852. Paghi il bollo di legge. My Profit di Webank 0,88 % netto Pronti contro termine a 3 mesi. Investe in titoli di Stato italiani. Riservato ai correntisti Webank. Paghi il bollo di legge. Per informazioni: www.webank.it oppure n verde: 800/06.00.70. La classifica è in ordine decrescente di interesse (rendimento, liquidabilità, politica sul bollo ) considerando un investimento di 5.000 euro per 3 mesi. le migliori obbligazioni di questa SETTIMANA Valuta Emittente o tipo di titolo La sua affidabilità Codice che identifica l obbligazione Ti verrà rimborsata il Interessi annui (%) Ti paga gli interessi il Prezzo con commissioni L anno ti rende (%) netto il Devi investire almeno euro euro BTp Italia Sufficiente IT0004863608 22/10/16 2,55 22/10 104,54 1,16 1.055 euro BTp Italia Sufficiente IT0004917958 22/04/17 2,25 22/04 103,71 1,44 1.047 euro BTp Italia Sufficiente IT0004969207 12/11/17 2,15 12/11 103,36 1,61 1.041 euro BTp Sufficiente IT0004489610 1/09/19 4,25 1/09 111,24 1,45 1.120 euro BTp Sufficiente IT0003644769 1/02/20 4,5 1/02 112,37 1,62 1.138 euro BTp Sufficiente IT0004536949 1/03/20 4,25 1/03 110,96 1,68 1.121 euro BTp Sufficiente IT0004594930 1/09/20 4 1/09 109,58 1,83 1.105 euro Regno di Spagna Sufficiente ES00000122D7 30/04/20 4 30/04 110,19 1,53 1.105 euro Repubblica irlandese Sufficiente IE0034074488 18/04/20 4,5 18/04 113,69 1,45 1.140 sek Nordic Investment Bank Eccellente XS0406299395 11/01/18 0 94,04 1,02 5.350 sek Bei Eccellente XS0773059042 23/04/19 3 23/04 104,78 1,52 118 sek Bei Eccellente XS0219399275 1/12/20 5 1/12 115,71 1,77 130 sek Bei Eccellente XS0852107266 13/11/23 2,75 13/11 99,36 2,42 1.118 usd KFW Eccellente US500769DP65 27/01/20 4 27/10 109,7 1,37 710 usd General electric cap. corp. Buona US36962G4R28 16/09/20 4,375 16/09 108,74 1,96 795 usd Bei Eccellente US298785FM34 16/02/21 4 16/02 109,15 2 800 usd Republic of Italy Sufficiente US465410AH18 27/09/23 6,875 27/09 121,32 3,33 900 Valuta: sek: corona svedese; usd: dollaro Usa. Prezzi il lunedì mattina alle ore 9; cambi di chiusura il venerdì. I rendimenti dei BTp Italia sono stati calcolati ipotizzando che l inflazione italiana resti allo 0,7 %. www.altroconsumo.it/finanza 1071 AF 11

Detto tra noi analisi Superatleti o superdopati? La fiducia degli investitori verso l Italia, stando al nostro indice Altroconsumo Finanza, risale, i cinesi si comprano quote di Eni e Enel, Piazza Affari vola più delle altre Borse, lo spread continua a scendere e i tassi dei BTp sono ai minimi. Che succede? Il tutto si giustificherebbe con un economia in piena salute, ma la realtà è ben diversa. Siamo malati in terapia intensiva. La prudenza, sia con Piazza Affari, sia con i BTp, quindi, è quindi necessaria. Piazza Affari: sì, ma solo per rapide speculazioni Dall inizio dell anno Piazza Affari ha fatto mangiare la polvere agli altri listini blasonati : ha messo su il 12,8 %, contro il +0,6 % di New York, il -0,1 % di Francoforte e il -1,2 % di Londra. Come Milano solo Lisbona (+13,9 %) e Atene (+13 %), guarda caso le Borse di altri Paesi con una situazione di conti pubblici e di economia tutto fuorché rosea. Perché è questo che siamo: moribondi da un punto di vista economico. Il mercato, però, ci sta dando credito: spera che la flebo offerta dalla Banca centrale europea, Più sui certificate? Vedi Altroconsumo Finanza n 1061, 1062, 1067 con le sue manovre straordinarie, possa far ripartire il nostro organismo. Il punto è che la flebo potrà durare ancora per qualche mese, ma poi, inevitabilmente, finirà. E se a quel punto non ci saremo ripresi saranno dolori, soprattutto per Piazza Affari. E la possibilità di non farcela c è, anche perché i già deboli obiettivi di crescita rischiano di essere rimessi in discussione dell instabilità politica. Per questa ragione non ce la sentiamo di farti rischiare. La prudenza, secondo noi, si impone. La strategia del buon padre di famiglia Non puntare sulla Borsa italiana se sei un buon padre di famiglia e se il tuo orizzonte temporale d investimento è di circa 10 anni (o più breve). Al momento non lo riteniamo un tempo sufficiente a garantire un ritorno al tuo investimento. Piuttosto punta sulla Borsa Usa, quella di un Paese che, per quanto abbia ancora difficoltà a livello occupazionale, ha un economia che sta crescendo e dà l impressione di poter continuare a farlo anche senza l aiuto della sua Banca centrale. Investi a Milano solo se il tuo orizzonte temporale è superiore ai 10 anni sai che quei soldi non ti servono: li metti lì e te ne dimentichi. ACCODATI ALL EUFORIA DEL MOMENTO Se te la senti, visto che la flebo della Banca centrale europea non dovrebbe essere staccata subito, puoi però scommettere sul proseguimento, nel breve periodo, di questo momento positivo per Piazza Affari. Puoi farlo con piccole speculazioni mordi e fuggi, che ti permettono di portare a casa tanti quattrini in poco tempo. Gli strumenti per farlo te li abbiamo già presentati più volte: sono il certificate 5x long (73,1 euro; Isin IT0006723263) e il certificate 7x long (120,55 euro, Isin DE000SG409M1), entrambi emessi da Société Générale. Basta che Piazza Affari metta su un 1 %, anche in poche ore, affinché tu possa guadagnare, rispettivamente, il 5 % e il 7 % (lordo). Guarda che sono strumenti semplici: li compri come normali azioni. Li abbiamo testati, fanno il loro mestiere: per provarli puoi investirci anche solo 100 euro (o ancora meno, ma occhio alle commissioni bancarie di acquisto e vendita su importi così piccoli). La condizione fondamentale, però, è che devi seguirli. Se il mercato inizia a scendere, infatti, tu moltiplichi per 5 e per 7 le tue perdite. Devi essere pronto ad acquistare e vendere con rapidità: accontentati dei guadagni e poniti un limite massimo alle perdite che sei disposto a tollerare per esempio appena perdi il 10 % (è ragionevole, non fissare soglie troppo piccole, come l 1 %, o troppo grandi, come il 40 %) vendi comunque senza sperare in un recupero. Bond: pazienta con titoli a breve Da quando è nata la moneta unica, i rendimenti delle obbligazioni dell eurozona non erano mai stati così bassi: per i titoli con scadenza tra 7 e 10 anni sfioriamo ormai il 2 % lordo, poco più della metà di quanto hanno reso, in media, dal 99 a oggi (vedi grafico Sempre più giù). Una situazione che si può spiegare in due modi: o l affidabilità del Vecchio continente è migliorata così tanto da spingere gli investitori ad accontentarsi di rendimenti più bassi, o, al contrario, l economia dell eurozona è ancora talmente debole da riflettersi in un andamento altrettanto fiacco dei suoi rendimenti. 12 AF 1071 www.altroconsumo.it/finanza

SEMPRE PIù GIù 6.00 5.50 5.00 4.50 4.00 3.50 3.00 2.50 2.00 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 I rendimenti dei bond dell eurozona a 7-10 anni (linea in grassetto) sono oggi quasi la metà del loro valore medio dall introduzione dell euro a oggi (linea sottile orizzontale). Un livello così basso che, a nostro avviso, non può durare a lungo. Purtroppo, non ci troviamo nel primo dei due casi: il problema dei debiti pubblici troppo elevati, che ha tenuto i mercati col fiato sospeso negli scorsi mesi, non è affatto migliorato, specialmente nei Paesi periferici. Anzi, in molti casi è addirittura ulteriormente peggiorato. tassi da encefalogramma piatto A far sprofondare i tassi è invece lo stallo dell economia, che da un lato impedisce ai prezzi di correre (l inflazione si riflette nei rendimenti) e dall altro spinge la Banca centrale europea (Bce) a continuare con la sua politica di sostegno inondando i mercati di liquidità. Nonostante la spinta della Bce, l economia nell eurozona ancora langue: nel 4 trimestre 2013 ci si è dovuti accontentare di una crescita dello 0,3 %, che per l Italia si ridimensiona a un ancor più risicato +0,1 %. La ripresa, insomma, non è certo imminente, tanto che anche i difensori delle posizioni più rigide all interno della Bce (il presidente della Bundesbank) stanno aprendo all ipotesi di nuove misure di aiuto, con altra liquidità in arrivo. Di conseguenza, anche l inversione di rotta dei rendimenti non pare dietro l angolo. Questo non significa, però, che resteranno a questi livelli per anni, in attesa che la moribonda economia europea esca dal coma. UNA SITUAZIONE CHE NON PUò DURARE Ci sono diversi elementi che potrebbero spingere i tassi al rialzo già tra qualche mese: non a caso, i grandi debitori come lo Stato italiano si stanno affrettando ad approfittarne per allungare la scadenza dei loro debiti a condizioni per loro vantaggiose. Quali elementi? Primo, i mercati anticipano le manovre della Banca centrale. Negli Usa, i tassi sono risaliti già un anno fa (vedi grafico Reazione immediata), quando la Banca centrale ha annunciato la stretta nella politica monetaria che sta gradualmente mettendo in atto solo ora. Potrebbe quindi bastare l aspettativa (o il timore) di un cambiamento nella politica monetaria per invertire la rotta dei tassi. Secondo, stiamo godendo di fiducia sulla parola. REAZIONE IMMEDIATA 4.00 3.50 3.00 2.50 2.00 1.50 1.00 Quando, circa un anno fa, la Fed ha cominciato a parlare di una stretta nella politica monetaria, i rendimenti dei bond in dollari Usa a 7-10 anni hanno subito reagito con un significativo rialzo. Oggi che la stretta monetaria è iniziata, i tassi a stelle e strisce si stanno limitando a oscillare intorno ai valori di un anno fa. I creditori accettano rendimenti più bassi dai bond europei anche sulla base delle promesse di risanamento dei conti pubblici, e infatti i cali più consistenti nei tassi si sono registrati nei Paesi più indebitati. Ma la fiducia, prima o poi, finisce se non è supportata da progressi concreti. Se le manovre che i vari Paesi stanno attuando in questo senso dovessero fallire, la tregua concessa dai creditori finirebbe per trasformarsi in nuove fiammate I mercati ci danno fiducia Ma fino a quando? dei tassi come tra il 2011 e il 2012. Terzo, possono arrivare a nuove turbolenze dalla politica. E non ci riferiamo solo all Italia, dove il nuovo governo deve ancora dimostrare di saper passare dalle parole ai fatti (per questo, continuiamo a consigliarti prudenza limitando al 20 % del patrimonio i tuoi investimenti in BTp). All orizzonte ci sono anche le elezioni europee di fine maggio: l esito delle recenti amministrative in Francia, con la crescita dei partiti euroscettici, non permette di escludere tensioni anche su questo fronte. Morale, non puntare su bond troppo lunghi solo per strappare qualche decimale in più nei rendimenti. Meglio avere pazienza e accontentarsi, per ora, di quanto offerto dai bond un po più brevi: in questo modo, sarai più pronto a reagire quando i tassi invertiranno la rotta. agenda Banco Popolare, al via l aumento di capitale Banco Popolare (18 euro) apre le danze nella stagione che vedrà molte altre banche (tra cui Banca Popolare di Milano e Monte Paschi) battere cassa presso gli azionisti. Se hai azioni Banco Popolare, fino al 17 aprile hai la possibilità di acquistare 17 nuove azioni ogni 18 titoli che hai già in portafoglio, al prezzo di 9 euro per azione. www.altroconsumo.it/finanza 1071 AF 13

Detto tra noi Non partecipare all aumento di capitale: vendi in Borsa i diritti di opzione che ti sono stati assegnati (fallo il prima possibile, hai tempo solo fino al 10 aprile) e vendi anche le azioni che già possiedi. È vero che le nuove azioni sono offerte con un forte sconto (-47 % rispetto al prezzo di chiusura di Borsa di giovedì 27 marzo), ma non ti consigliamo comunque di sottoscriverle. Il gruppo, che ha chiuso il 2013 in forte perdita (3,4 euro per azione), ha ancora molte difficoltà da superare e l aumento di capitale è solo il primo passo per uscire dalle secche. Anche se per il 2014 e il 2015 stimiamo un ritorno dei conti in positivo (utile per azione rispettivamente di 0,76 e 0,51 euro per azione), non pensiamo convenga puntare sul gruppo. LA TUA SECONDA PENSIONE Un giardinetto di BTp Sei andato in pensione da qualche anno? Per integrare la pensione devi acquistare qualche azione e qualche BTp scelto in modo da farti avere delle cedole ogni 2-4 mesi. Settimana scorsa ti abbiamo detto che da neopensionato se vuoi integrare la pensione puoi anche dedicare una discreta fetta del tuo patrimonio ad azioni che stacchino grossi dividendi. Se hai già passato il giro di boa dei 70 anni, tuttavia non è il caso che tu ti esponga eccessivamente con le azioni, ma dovrai inserire nel tuo portafoglio anche delle obbligazioni. Acquista, quindi, per una parte (non più di metà) di quanto vuoi destinare all integrazione della pensione i titoli azionari che ti abbiamo suggerito settimana scorsa, per il resto scegli dei normalissimi BTp. I BTp staccano cedole ogni sei mesi. Prendendo in considerazione le emissioni con scadenze comprese tra il 2020 e il 2035 è possibile costruire un portafoglio che stacchi cedole sei volte l anno, sebbene non equamente distribuite nel corso dei mesi. Le date di stacco sono sempre il primo del mese (pagamento tre giorni dopo) e si situano a febbraio, marzo, maggio, agosto, settembre e novembre. Niente cedole, dopo il primo novembre fino al primo febbraio, né dopo il primo maggio fino al primo di agosto. Niente cedole neppure in aprile e ottobre. In tabella trovi una simulazione di come puoi operare coi BTp che scadranno tra il 2023 e il 2034 puntando a massimizzare la rendita mensile, ma senza perderci troppo in termini di rendimenti complessivi. Il mercato mostra, infatti, una preferenza per i grossi cedoloni e ne spinge il prezzo, per cui i BTp hanno la tendenza, quando la cedola è alta, a offrire un rendimento complessivo (considerato, quindi prezzo di acquisto e prezzo di rimborso) lievemente inferiore. L esempio è costruito su un patrimonio di circa 100.000 euro. Abbiamo scelto BTp i cui rendimenti siano almeno intorno al 3 % netto e che abbiano una cedola alta. Ti proponiamo di distribuire i tuoi soldi in maniera irregolare tra i vari BTp in modo da farti incassare più cedole nei mesi di maggio e novembre, perché ti serviranno anche per i mesi di giugno e luglio e di dicembre e gennaio in cui non ci sono BTp che staccano cedole. Ad esempio sul BTp 6,5 % 01/11/27 dovresti mettere quasi metà dei tuoi soldi, cioè 47.000 euro che ti permettono di acquistarne 36.000 euro di nominale. Così facendo ti porti a casa circa 1.024 euro netti di cedole ogni primo maggio e ogni primo novembre. È una integrazione di circa 340 euro al mese per maggio, giugno e luglio. Sul BTp 4,75 % 01/09/28 metti circa 36.600 euro acquistando 33.000 euro di nominale. A conti fatti ti porti a casa 686 euro a marzo e a settembre, 340 euro al mese per il bimestre marzo-aprile e per il bimestre settembre-ottobre. Infine sul BTp 5,75 % 01/02/33 ti basterà mettere circa 16.000 euro comprandone per 13.000 nominali e così ti assicurerai ogni febbraio e ogni agosto circa 330 euro. Ci sarebbe piaciuto includere anche tredicesima e quattordicesima suggerendoti il BTp 8,5 % 22/12/23 che come vedi stacca maxicedoloni. Già con 9.000 euro di nominale ti darebbe 330 euro di cedola netta ogni 22 giugno e 22 dicembre. Purtroppo come vedi alla colonna quanto rende, il suo prezzo è tale da offrire un rendimento (cedola, più differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di rimborso) ben al di sotto di quello dei suoi vicini. Insomma è troppo caro e fuori mercato. Però ci aiuta a un ultima riflessione. Attento a non farti ingolosire dalle sole cedole. Il rendimento è figlio anche dei prezzi, a cedola elevata non corrisponde per forza un buon affare. UNA PENSIONE FATTA DI cedole Titolo Prezzo Quanto Quanto Dà ogni rende? investo? 6 mesi Mese BTp 4,5 % 01/05/23 110,66 2,54 % 0 0 5 e 11 BTp 4,75 % 01/08/23 112,86 2,55 % 0 0 2 e 8 BTp 9 % 01/11/23 147,85 2,22 % 0 0 5 e 11 BTp 8,5 % 22/12/23 149,26 1,80 % 0 0 6 e 12 BTp 3,75 % 01/09/24 103,69 2,83 % 0 0 3 e 9 BTp 5 % 01/03/25 114,15 2,82 % 0 0 3 e 9 BTp 4,55 % 01/03/26 109,77 2,93 % 0 0 3 e 9 BTp 7,25 % 01/11/26 137,53 2,75 % 0 0 5 e 11 BTp 6,5 % 01/11/27 130,50 2,92 % 46.980 1.023,75 5 e 11 BTp 4,75 % 01/09/28 111,00 3,17 % 36.630 685,78 3 e 9 BTp 5,25 % 01/11/29 116,47 3,22 % 0 0 5 e 11 BTp 6 % 01/05/31 126,10 3,23 % 0 0 5 e 11 BTp 5,75 % 01/02/33 123,53 3,33 % 16.058,9 327,03 2 e 8 BTp 5 % 01/08/34 113,79 3,42 % 0 0 2 e 8 Investimento totale 99.668,9 Il rendimento è calcolato considerando il reinvestimento delle cedole, secondo lo standard usato a pagina 11 e su www.altroconsumo.it/finanza. Ovviamente se non reinvesti le cedole, ma le spendi, il rendimento effettivo sarà più basso. 14 AF 1071 www.altroconsumo.it/finanza

a domanda rispondo Se torna la lira? Un caos! Se si abbandonasse l euro per la lira salirebbero le esportazioni, ma i mali non mancherebbero. Passiamo in rassegna i principali effetti di una simile scelta. Scrivi che cosa ne pensi a direttore@altroconsumo.it. I SOGNI MUOIONO ALL ALBA, NON DI NOTTE Poniamo che si voglia tornare alla lira. Primo problema: visto che l Italia non è una più una dittatura dal 24 luglio 43 non basta un proclama per cambiare moneta. Per operare un simile cambiamento occorrerebbe denunciare alcuni trattati internazionali e per farlo sarebbero necessari alcuni passaggi parlamentari e forse, vista la portata della scelta, un referendum da stabilirsi con legge costituzionale. Il processo richiederebbe mesi, se non anni. Ciò darebbe ai mercati tutto il tempo necessario per anticipare gli effetti di un eventuale abbandono dell euro. primo: SVALUTAZIONE COMPETITIVA DELLA LIRA È lecito prevedere una forte svalutazione della lira rispetto all euro, perché in questo modo i mercati tenterebbero di prezzare in modo sintetico il minor valore dell Italia straindebitata rispetto alla Germania dall economia affidabile. Per averne un idea vediamo come andò nel 1992 quando a fine estate ci fu l ultima crisi valutaria in cui fu colpito il Bel Paese. Se a fine luglio ci volevano 756 lire per un marco tedesco, già due mesi dopo ce ne volevano ben 878 lire (con un calo di valore del 13,9 %). Sei anni dopo siamo entrati nell euro con un marco a quota 990 lire (-23,6 % rispetto a quell estate), ma non dimentichiamo che nel frattempo ci furono picchi ben più alti e che a fine 1995 per un marco ci volevano ben 1105 lire (-31,6 %). In poche parole se le cose andassero come vent anni fa la lira svaluterebbe del 25-30 % sull euro, ma c è anche chi teme un bel 50 %. Questo è ciò che viene visto come il maggior successo di una uscita dell Italia dall euro, perché rilancerebbe le esportazioni (competitive) del Bel Paese e, quindi, la sua industria manifatturiera, aiutando a creare nuovi posti di lavoro. Inoltre l Italia diventerebbe una meta turistica appetibile per gli altri cittadini europei che si riverserebbero nelle nostre città d arte e sulle nostre spiagge (un po come accade ora in Grecia) portando anche qui denaro e posti di lavoro. Non di meno si libererebbe il campo da molte ingerenze europee nelle nostre politiche di bilancio, viste da alcuni come negative. SECONDO: bancarotta dello stato Il debito pubblico italiano è in euro. Se si torna alla lira si possono fare due cose: mantenere il debito in euro, oppure ri-denominarlo tutto in lire. Nel primo caso il debito diviene un debito in valuta estera. Che però devo pagare convertendo in euro la valuta locale (la lira) con cui gli italiani pagheranno le tasse. Quindi anziché essere indebitati per il 130 % del Pil saremmo indebitati per oltre il 160 %. E bisogna tenere conto che l ipotesi è ottimista, visto che c è anche chi pensa a un dimezzamento della lira (di conseguenza il debito raddoppierebbe). Nel secondo caso (trasformare il debito in lire) la bancarotta sarebbe automatica perché lo Stato non manterrebbe la sua promessa che è di pagare i debiti in euro. Il risultato di tutto ciò? Nessuno darebbe più un soldo all Italia, esattamente come sta succedendo in Argentina dopo che la bancarotta del 2003 ha tagliato fuori il Paese da ogni realtà economica. Ovviamente gli investitori internazionali, che non sono asini, non chiuderebbero i rubinetti a lira già nata, ma lo farebbero già durante il dibattito parlamentare e falliremmo molto prima. terzo: corsa agli sportelli Se non sono asini gli investitori internazionali, non sono neppure asini i risparmiatori di casa nostra. Ci sarebbe una corsa agli sportelli per ritirare tutti gli euro possibili per poterli mettere sotto un materasso o farli espatriare di nascosto, evitando di trovarsi in mano lire svalutate. Lo Stato dovrebbe imporre il blocco dei prelievi e il filo spinato alle frontiere. Pare uno scenario impossibile, ma sempre in Argentina c è stato il blocco dei prelievi allorché venne deciso l abbandono di un cambio fisso dollaro/peso (di fatto una sorta di abbandono dell euro). Quanto ai controlli alle frontiere, le reti sul confine svizzero un tempo c erano: andrebbero solo rattoppate. quarto: iperinflazione e brividi Con la lira che crolla di valore acquistare il petrolio e il gas che ci servono per far marciare le centrali elettriche e per riscaldarci d inverno diventa più costoso. Tornando all esempio di prima se bastavano relativamente pochi euro per una fornitura di petrolio, di lire ne servono molte di più. Risultato: il prezzo (in lire) della corrente elettrica (e di tutto ciò che essa produce, finanche l uso di internet dal telefonino) salirebbe alle stelle. Non è difficile prevedere condomini al gelo in inverno. Forse la gente tornerebbe a fare legna nei boschi e i prezzi delle stufe salirebbero alle stelle. Di sicuro salirebbero i prezzi del cibo, visto che le serre si riscaldano col solito gas/petrolio, e che le derrate si trasportano con i camion che bevono il solito gasolio. A restare penalizzati dall inflazione, al solito, sarebbero pensionati e stipendiati. MI INTERESSA LA TUA OPINIONE! Scrivimi che cosa pensi di un abbandono dell euro e di un ritorno alla lira a direttore@altroconsumo.it. www.altroconsumo.it/finanza 1071 AF 15

Detto tra noi Risposte per te Vorrei investire sulla Borsa inglese con un Etf: che ne dite? Giovanni Che fai bene, la Borsa inglese ha buone potenzialità ed infatti è presente in tutti i nostri portafogli. In base al tuo orizzonte temporale e al tipo di investitore che sei, trovi sul nostro sito quanto dedicare a questo Paese, che varia tra il 15 % e il 20 %. Puoi acquistare l ishares Ftse 100 Ucits Etf (7,99 euro, codice Isin IE0005042456). Possiedo azioni Imi plc. In data 17/02/2014 mi sono trovato un ordine (senza addebito di spese) per 0,50 azioni per un controvalore di 9,53 euro. Cosa significa? Massimiliano Imi plc ha staccato il 17 febbraio scorso un dividendo straordinario di 200 pence e ha raggruppato le azioni (7 azioni ogni 8). Sui dividendi delle azioni estere quotate a Piazza affari è dovuta solo la tassa italiana o anche quella del Paese di origine? Alessio Il dividendo da azioni estere, anche se quotate a Milano, è tassato due volte. Prima in base all aliquota vigente nel Paese in cui ha sede la società, poi va tolto il 20 % del fisco italiano. A proposito dell operazione Vodafone: alla fine ho ricevuto un po meno del valore delle azioni originarie. Perciò occhio a parlare di dividendo straordinario. Gian Antonio La differenza è dovuta alle tasse: un aspetto che, purtroppo, non era possibile evitare. Ti confermo che si è trattato di un dividendo straordinario, parte in contanti e parte in azioni. L aggettivo straordinario si riferisce all eccezionalità dell operazione, che esula dalla normale gestione, e non alla sua convenienza. Ho 400 azioni della vecchia Parmalat: come posso disfarmene per evitare almeno di pagare i bolli sul deposito dato che ho solo questi titoli? Fulvio Prova a chiedere alla tua banca di acquistarteli a un valore simbolico (ad esempio 1 euro). Non ti nascondo che la disponibilità delle banche a venire incontro alle richieste dei clienti è davvero scarsa dato che non hanno l obbligo di effettuare l operazione. le tue domande Warrant Tiscali? Mantienili Possiedo di alcuni warrant Tiscali. Li esercito o li vendo? I warrant in tuo possesso sono quelli che ti sono stati assegnati durante l aumento di capitale di Tiscali del 2009. Questi titoli scadono il 15 dicembre di quest anno e ti danno la possibilità di acquistare 1 azione Tiscali al prezzo di 0,8 euro ogni 20 warrant posseduti. Non vale la pena di esercitarli: ti ritroveresti a pagare 10 volte di più l azione Tiscali, che oggi quota 0,076 euro, e che, secondo noi, già alle attuali quotazioni è pure cara. Conviene allora disfarsene? Secondo noi, no. Il prezzo di questi warrant sul mercato è attualmente di 0,0007 euro: praticamente nulla. Le commissioni di vendita potrebbero essere dunque superiori a quanto incasseresti e ti ritroveresti addirittura in perdita. Il nostro consiglio è quello di tenerli fino all ultimo per cercare di sfruttare una quotazione più favorevole e, nel caso di una vendita, non essere almeno in perdita. In caso contrario, lasciali scadere. Novità IN BORSA Piazza Affari torna ad avere un Anima L operatore del risparmio gestito, che aveva abbandonato il listino milanese nel 2009, torna a quotarsi. Fino al 10 aprile hai la possibilità di acquistare azioni di Anima Holding. Il prezzo sarà compreso tra 3,5 e 4,5 euro; il lotto minimo che puoi acquistare è di 1.500 azioni. Il gruppo, al quarto posto in Italia per capitali gestiti, ha quasi triplicato gli utili nel 2013; stimiamo che il progresso continui nei prossimi anni, anche se l offerta non porterà nuove risorse (a vendere sono banche e fondi azionisti). A questi prezzi, però, il titolo è correttamente valutato e per il lungo periodo non vale un acquisto. Se però sei uno speculatore, puoi tentare una scommessa. Ci sono diversi elementi che ci spingono a prevedere un esordio positivo: la buona intonazione di Piazza Affari, l interesse mostrato dagli investitori istituzionali e il fatto che, dopo l offerta, la maggioranza del capitale sarà sul mercato, rendendo possibili future scalate. ALTROCONSUMO EDIZIONI S.R.L. Sono riservati tutti i diritti di riproduzione, adattamento e traduzione. Ogni utilizzazione a fini commerciali è Euroconsumers S.A. avenue Guillaume 13b, L-1651 Luxembourg. Test-Achats S.C. rue de Hollande 13, 1060 proibita. Grafici: Thomson Datastream Abbonamento annuale a Altroconsumo Finanza: 212,40. Abbonamento annuale a Altroconsumo Finanza + Fondi Comuni: 279,60. Per abbonarsi è sufficiente inviare una nes S.A., C/Albarracín, 21-28037 Madrid. Le analisi pubblicate da Altroconsumo Finanza sono sempre redatte Bruxelles. Deco Proteste, Editores, Lda. Av. Eng.º Arantes e Oliveira, n.º 13, 1.º B, 1900-221 Lisboa. Ocu Edicio- lettera a: Altroconsumo Edizioni s.r.l. 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I prezzi delle azioni sono quelli di chiusura in Borsa, modalità aziende industriali, distribuzione, strumenti di liquidità, strumenti di risparmio gestito, mercati obbligazionari, last dell ultimo giorno di quotazione della settimana commentata, così come riportati da Datastream. I prezzi valute; Michela Sirtori: bancario, assicurazioni, telecom, mercati obbligazionari, valute. Per le analisi dei mercati delle obbligazioni sono quelli denaro riportati dal circuito Reuters il lunedì alle ore 9, mentre i cambi sono esteri Altroconsumo Finanza collabora con un gruppo di organizzazioni di consumatori europee con cui ha quelli di chiusura del venerdì. Stampa: Sumisura S.r.l. via Como, 45 23887 Olgiate Molgora (LC). Reg. Trib. standardizzato le metodologie di analisi a cui cede, e di cui riprende, alcuni contenuti. La rete è così composta: Milano n 631 del 30.08.1991. Direttore responsabile: Vincenzo Somma. 16 AF 1071 www.altroconsumo.it/finanza