PATOLOGIE DELL AORTA
LE ISCHEMIE MESENTERICHE EMBOLIA: Occlusione acuta soprattutto in pazienti cardiopatici con disturbi del ritmo o alterazioni valvolari reumatiche. L'EMBOLO si arresta dove il calibro dell'arteria mesenterica superiore si riduce di calibro TROMBOSI: si verifica su una lesione preesistente aterosclerotica; la sede più interessata è l'origine dell'arteria mesenterica superiore. Può essere associata ad ipertensione portale e stati di ipercoagulità. La più importante è la cirrosi che comporta un ostacolo al flusso Mesenterico- Portale.
ARTERIA MESENTERICA SUPERIORE
ISCHEMIA MESENTERICA 1)EMBOLIA ARTERIOSA 2)TROMBOSI ARTERIOSA 3)TROMBOSI VENOSA 4)ISCHEMIA FUNZIONALE 5)FORME MISTE
SINTOMATOLOGIA DELL'INFARTO INTESTINALE 1)Il paziente presenta nausea, vomito, diarrea. Non vi è contrattura di difesa, l'attività peristaltica è aumentata. Le condizioni generali sono ancora buone. 2)Dopo due ore c'è la fase paralitica che dura 12-24 ore, si attenuano i dolori ma le lesioni evolvono, l'addome si distende e aumentano leucocitosi ed acidosi metabolica 3)Necrosi di parete, con assenza di peristalsi, fino ad arrivare allo shock e l'intervento chirurgico non ha possibilità di successo.
DIAGNOSTICA STRUMENTALE DELL'INFARTO INTESTINALE RADIOGRAFIA ADDOMINALE ANGIOGRAFIA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA ECO-COLOR-DOPPLER ENDOSCOPIA ANGIOGRAFIA A RISONANZA MAGNETICA
STRATEGIE TERAPEUTICHE NELL'INFARTO INTESTINALE TERAPIA MEDICA: in tutti i pazienti. TERAPIA ANGIORADIOLOGICA: in un numero selezionato di casi. TERAPIA CHIRURGICA: nella maggior parte dei casi
RIEDUCAZIONE DEL PAZIENTE CON INFARTO INTESTINALE La rieducazione è descritta come programma completo a lungo termine che comprende valutazione medica, prescrizione di esercizio fisico, modificazione dei fattori di rischio, educazione e consulenza specifica.
RIEDUCAZIONE DEL PAZIENTE CON INFARTO INTESTINALE Gli effetti della rieducazione sono il ripristino e il mantenimento di un ottimale condizione fisiologica, psicologica, sociale e professionale compatibile con la patologia sottostante.
RIEDUCAZIONE DEL PAZIENTE CON INFARTO INTESTINALE I soggetti colpiti da infarto intestinale non devono sottoporsi a un esercizio di intensità superiore alla risposta cardiovascolare durante i test. Gli esami da sforzo effettuati prima della dimissione del paziente, per la stratificazione del rischio, sono utili come base per le raccomandazioni iniziali all esercizio.
RIEDUCAZIONE DEL PAZIENTE CON INFARTO INTESTINALE L intensità dell esercizio tra il 50-70% del livello più alto di sicurezza emerso nel corso del test da sforzo, ha prodotto miglioramenti nella capacità funzionale e nella resistenza, con minor rischio di complicanze e miglior accettazione da parte del paziente
ARTERIOPATIA OBLITERANTE CRONICA PERIFERICA (AOCP) E una sindrome che provoca riduzione del flusso di sangue agli arti inferiori e si manifesta con la claudicatio intermittens, cioè un dolore crampiforme ai muscoli degli arti inferiori Si distinguono le AOCP di Fontaine e di Rutherford
VARI TIPI DI CLAUDICATIO CLAUDICATIO LIEVE: il soggetto è in grado di camminare per più di 200 mt CLAUDICATIO MODERATA: il soggetto è in grado di percorrere una distanza inferiore a 200 mt CLAUDICATIO SEVERA: il soggetto non supera i 100 mt. di percorrenza
TREADMILL TEST Serve a valutare la capacità di marcia di un soggetto affetto da AOCP I parametri usati sono: L ICD cioè la distanza della claudicatio iniziale con primi sintomi che consentono al soggetto di continuare a camminare L ACD cioè la distanza della claudicatio assoluta con dolori crampiformi che costringono il soggetto a fermarsi
CLASSIFICAZIONE DELL AOCP DI FONTAINE E RUTHERFORD
TRAINING FISICO NELL AOCP TRAINING FISICO CONTROLLATO (per claudicatio moderata e severa): allenamento eseguito con la supervisione di medici e infermieri TRAINING FISICO CONSIGLIATO (per claudicatio lieve): allenamento eseguito solo dal paziente su indicazione del personale medico
TRAINING FISICO CONTROLLATO Durata complessiva 3-6 mesi sedute settimanali 3 durata di ogni seduta 1 ora ( suddivisa in periodi di 10 intervallati da alcuni minuti di riposo)
TRAINING FISICO CONSIGLIATO Programma di allenamento domiciliare personalizzato tarato sulla soglia del dolore iniziale, guidato da un segnapassi personalizzato.
BENEFICI DEL TRAINING FISICO NEL SOGGETTO AFFETTO DA AOCP Migliora il consumo di ossigeno Riduce la frequenza cardiaca Riduce la ventilazione La marcia diventa frequente, ad una velocità maggiore, per tempi lunghi Migliora la qualità della vita che induce ad una gratificazione psicologica
I SOGGETTI AFFETTI DA AOCP PER CUI E CONTROINDICATO IL TRAINING FISICO Non possono svolgere il training fisico coloro che hanno: patologie invalidanti: ortopediche, neurologiche, pneumologiche Insufficienza cardiaca in classe NYHA-3-4 Angina pectoris non controllata farmacologicamente