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1/9 MISSIONE A MANTOVA 9 febbraio 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle 16.40. PRESIDENTE. Buongiorno. Faccio presente ai nostri ospiti che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico che sarà pubblicato on line e che, se lo riterranno opportuno, i lavori della Commissione potranno procedere in seduta segreta. Non so chi debba cominciare MAURIZIO ESPOSITO, Comandante provinciale carabinieri di Mantova. Prendo per primo la parola, signor Presidente, non per un fatto gerarchico ma perché loro rappresentano il nostro reparto specializzato in materia, per cui chiaramente hanno una competenza tecnica che noi «della territoriale» non abbiamo, avvalendoci di certi reparti in materia ambientale come in altri settori. Come Comandante provinciale, essendo qui dal settembre 2006, posso delineare uno spaccato della mia esperienza sul territorio della provincia di Mantova che per quanto riguarda le attività connesse allo smaltimento dei rifiuti non da adito a riscontri obiettivi, concreti di infiltrazioni di carattere mafioso. Certamente si sono registrate e si registrano sul territorio delle attività genericamente illecite nello smaltimento dei rifiuti anche speciali, che nel momento in cui sono oggetto di notizia da parte nostra sono oggetto di scandalo informativo con il reparto specializzato, nel nostro caso il NOE di Brescia, che ovviamente effettua gli interventi tecnici del caso. Si tratta infatti di un attività normativa particolare, che quindi richiede una particolare competenza. Con questi reparti abbiamo scambi di informazioni e siamo tenuti a informarli in caso di notizie di reati specifici proprio per la loro specifica competenza. Con le sezioni anticrimine del ROS in materia di terrorismo o di sequestro di persona per esempio siamo obbligati giustamente a informare chi ha la competenza specifica del settore. Sostenere che a Mantova e in provincia sia tutto perfetto e nitido è assolutamente sbagliato, perché sono emerse situazioni anche di carattere penale. Sarebbe errato però arrivare a sostenere che vi sia un infiltrazione di carattere mafioso nella provincia perché non abbiamo assolutamente di questi riscontri tangibili, concreti e obiettivi.

2/9 PRESIDENTE. Per quanto riguarda altri fenomeni criminali connessi al ciclo dei rifiuti? MAURIZIO ESPOSITO, Comandante provinciale carabinieri di Mantova. Può ad esempio capitare che la gestione di determinati rifiuti speciali venga affidata a ditte prive di competenze specifiche, probabilmente per questioni economiche che inducono determinate aziende a cercare di risparmiare affidandosi a ditte senza competenze specifiche e quindi a costi minori. Mi riferisco soprattutto al combustibile da rifiuti, su cui Il NOE ha in atto con l autorità giudiziaria un paio di indagini. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Evidenzierò alcuni aspetti di dominio pubblico anche perché alcuni accertamenti hanno portato a sequestri. Come diceva il Comandante provinciale e probabilmente avrà già accennato il signor Procuratore della Repubblica, in Provincia di Mantova ci siamo occupati di un traffico illecito di rifiuti. Al momento il procedimento è attestato presso la Procura di Mantova, ma a seguito delle nuove normative passerà nella competenza della Procura distrettuale di Brescia. Abbiamo potuto accertare che il compost derivato da rifiuti, cioè la parte organica della raccolta dei rifiuti, veniva illecitamente smaltito in una serie di appezzamenti agricoli facendo riferimento a normative secondo noi non più applicabili, e questo aveva causato serie problematiche di inquinamento nei campi in cui questo compost veniva utilizzato e smaltito. Ad effettuare questo tipo di trattamento dei rifiuti era la società che nell ambito della Provincia di Mantova si occupa di gran parte della raccolta e del trattamento dei rifiuti solidi urbani. A seguito di una serie di accertamenti, abbiamo effettuato sequestri di terreni in cui questo compost fuori specifica era stato smaltito, il che ci ha portato poi a effettuare controlli approfonditi all interno dell azienda in cui veniva trattato, riscontrando anche qui la violazione delle normative, tanto che abbiamo operato sequestri nell ambito del ciclo produttivo. I valori fuori limite riguardavano metalli pesanti tra cui soprattutto il piombo, con una conseguente sorta di avvelenamento di questi interventi, per cui è in corso la valutazione di tipo sanitario. Nel controllare questo ciclo produttivo ci siamo resi conto che l azienda produceva anche combustibile derivato da rifiuti (CDR). Il ciclo produttivo si può esplicare velocemente in questo senso: il rifiuto solido urbano entra all interno di un ciclo produttivo che va a separare tre componenti, le parti metalliche che ovviamente prendono la via del riciclo, il combustibile derivato da rifiuto, le note ecoballe che vengono poi utilizzate nei termocombustori per recuperare calore e

3/9 produzione di energia elettrica, il compost che è un ammendante agricolo che rispettando determinate condizioni normative può che essere impiegato in agricoltura. Quello che resta è il cosiddetto «sovvallo» che non è utilizzabile in nessun modo, la parte residuale che in un ottimale gestione dei rifiuti dovrebbe essere minima e che poi prende la via delle discariche. Indagando sulla tipologia di compost prodotto ci siamo resi conto che anche le balle di CDR non erano a norma, perché non rispettavano le caratteristiche necessarie per poter essere impiegate nei forni. Siamo quindi arrivati a sequestrare circa 6.000 ecoballe in provincia di Mantova ritenute inutilizzabili. DANIELA MAZZUCONI. Vorrei sapere se non siano conformi dal punto di vista della composizione o per qualche altro motivo. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Dal punto di vista analitico il cromo presentava valori eccessivi rispetto alla normativa, ma soprattutto avevano percentuali di umidità tali che non consentivano di rientrare nella categoria del compost, perché per essere utilizzato come combustibile deve avere un potere calorifico stabilito dalla norma. Rilevare un eccessivo tasso di umidità significa a monte un errata produzione di quel tipo di rifiuto, laddove non è stata allontanata tutta la parte umida, che invece dovrebbe transitare nella produzione di compost. Trovare a valle una percentuale di umidità tale significa che nel ciclo produttivo qualcosa non funziona. ALESSANDRO BRATTI. Vorrei sapere a cosa fosse destinato questo CDR. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Questo CDR era destinato a impianti di produzione di energia elettrica e calore di società che si occupano del riciclo di sostanze legnose. ALESSANDRO BRATTI. Quindi non inceneritori classici. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Perché in provincia di Mantova non è presente un ALESSANDRO BRATTI. Era quindi CDR destinato a impianti nel mantovano.

4/9 ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Sì, però non a un termoutilizzatore. ALESSANDRO BRATTI. Tipo impianti a biomassa. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Proprio questo aspetto ha dato il via a una seconda tranche d indagine perché poi ci siamo occupati anche dei forni che andavano a bruciare questo particolare combustibile. Anche qui abbiamo purtroppo riscontrato che operavano in difformità dalle normative previste. Il forno è infatti strutturato per bruciare un determinato tipo di materiale, ma, se il materiale che entra è difforme, si avrà una produzione di fumi, di rifiuti e di ceneri diversa da quella stabilita dal processo produttivo stabilito, perché si usa un combustibile con caratteristiche fisico-chimiche diverse. Questa è la seconda tranche di indagine su cui stiamo operando. ALESSANDRO BRATTI. Questi forni ovviamente sono privati ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Sì. PRESIDENTE. Vorrei sapere rispetto a situazioni «di reato permanente», di inquinamenti ambientali gravi come quelli in corso al polo chimico, quali iniziative assuma il NOE. Ci sono certamente situazioni di inquinamento in atto, sembrerebbe che certi fenomeni nel tempo si stiano aggravando anziché diminuire. Vorremmo quindi sapere che tipo di iniziative possa assumere o abbia assunto il NOE. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Il polo chimico di Mantova è una struttura operante sin dal 1953 e quindi nel tempo, quando non c erano normative specifiche particolarmente restrittive come le attuali, vi si è operato senza alcuna normativa specifica in grado di impedirlo. Questa situazione protrattasi nei decenni ha portato in evidenza il problema ambientale tanto che il sito è un sito di bonifica di interesse nazionale e il Ministero dell ambiente sta cercando di strutturare un piano di bonifica per la risoluzione del problema. Dopo l intervento della nuova normativa ci sono state alcune violazioni riscontrate già in fase autorizzativa dalla Provincia, che ha originato alcune segnalazioni alla competente Procura della Repubblica di carattere contravvenzionale.

Il NOE di Brescia si è occupato della fase del controllo delle acque. Poiché al momento non è stato ancora approvato un piano di bonifica, temevamo che le acque emunte 5/9 DANIELA MAZZUCONI. Lei parlava di acque emunte, ma vorrei sapere se lo fossero per abbassare la falda o ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Nel tempo gli idrocarburi pesanti si sono infiltrati nel terreno scendendo a profondità sempre maggiori sino a raggiungere la falda acquifera. Gli idrocarburi sono composti da varie sostanze, alcune più leggere altre più pesanti, ma quella più pericolosa è la componente leggera che in quanto tale galleggia sull acqua, tanto che viene definita surnatante. Al momento, come messa in sicurezza di emergenza, per fare in modo che l inquinamento non si allarghi e non giunga al Mincio, è stata installata una serie di pompe che emungono l acqua nel terreno, creando una depressione che riesce a risucchiare il surnatante e a portarlo in superficie. Volevamo verificare che ciò che veniva emunto venisse poi smaltito rispettando le attuali norme. L indagine ha portato a verificare che le norme sono rispettate. GIOVANNI FAVA. Desidero fare una domanda che vorrei fosse segretata. PRESIDENTE. Dispongo la disattivazione dell impianto audio. (I lavori proseguono in seduta segreta) PRESIDENTE. Dispongo la riattivazione dell impianto audio. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. È stato stipulato un protocollo d intesa fra il Comando carabinieri tutela ambiente e la Regione Lombardia, che a distanza di tre anni dalla firma del primo protocollo ci permette di operare in ottime condizioni, in ottima sinergia con le varie ARPA locali, per cui noi ci occupiamo dell aspetto investigativo e ARPA dell aspetto tecnico. Anche in questo caso ARPA Mantova ci è stata di conforto per tutti gli aspetti tecnici. Il Procuratore Condorelli ha ritenuto opportuno delegare un aspetto molto tecnico, molto particolare a un consulente esterno, che comunque poi ha dato ragione alla nostra ipotesi investigativa iniziale.

6/9 ALESSANDRO BRATTI. Sempre parlando dell indagine di prima, al di là degli aspetti squisitamente ambientali e interpretativi della norma e del fatto che si distribuisse questa sostanza nei campi agricoli, problema purtroppo non solo mantovano, mi interesserebbe capire se nel corso della vostra indagine abbiate notato qualcuno che si è avvantaggiato di questo sistema. Le interpretazioni sui liquami da distribuire e i prodotti di depurazione sono un tema che tiene in apprensione metà Paese perché anche riempire le discariche di materiale organico che potrebbe andare in agricoltura non è una scelta molto intelligente. Oggi però per stare sicuri alla fine viene buttato in discarica, con la conseguenza di un costo triplicato e di discariche piene. Qui però il tema è capire se qualcuno ci abbia guadagnato, perché questo sarebbe eventualmente l aspetto più allarmante. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE di Brescia. Per rispondere a questa domanda chiedo che il verbale venga temporaneamente secretato. PRESIDENTE. Dispongo la disattivazione dell impianto audio. (I lavori proseguono in seduta segreta) PRESIDENTE. Dispongo la riattivazione dell impianto audio. GIANPIERO DE TONI. Le mie domande sono tre, molto semplici e molto sintetiche. Data l importanza del ruolo svolto dal NOE, vorrei sapere come sia composta la sua struttura, se sia completa, come sia definita la pianta organica. Vorrei sapere in secondo luogo se facciate uso di intercettazioni e se queste siano utili alle indagini e infine se data la vostra esperienza abbiate suggerimenti da dare ai legislatori in materia di normativa ambientale. ALESSANDRO BRATTI. Rispetto a questa questione dei tecnici dell ARPA che hanno tolto gli UPG, vorrei sapere se questo possa causarvi problemi. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE Brescia. Rispondo con ordine. Per quanto riguarda l organico, il Comando carabinieri tutela per l ambiente è strutturato in modo da avere nel territorio

7/9 nazionale 29 nuclei operativi ecologici. Alcune regioni ne hanno 1 a livello di capoluogo regionale, altre come la Toscana, la Sicilia e la Lombardia ne hanno 2 (c è il NOE di Brescia e quello di Milano), tendenzialmente presso le sedi di Corte d appello o dove ci sono particolari di criticità, tanto che in Campania i NOE sono 3. Per quanto riguarda la competenza, la nostra è di tipo distrettuale, quindi come NOE di Brescia abbiamo competenza sulle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova (il distretto della Corte d appello). L organico previsto per il mio reparto sarebbe di 10 persone, ma attualmente ho 6 collaboratori. Tale discreto sottorganico purtroppo riflette la situazione complessiva dell Arma dei carabinieri per contingenti situazioni finanziarie. Questo ovviamente si riflette sulla territoriale e sui reparti speciali. In campo ambientale il traffico illecito di rifiuti è l unico delitto per il quale possono essere disposte intercettazioni telefoniche. Le mie pregresse esperienze e l esperienza pregressa delle indagini fatte fino ad ora dal Comando carabinieri tutela ambiente evidenziano che sono state sempre utili e importanti. In questo momento la normativa non aiuta perché, trattandosi fondamentalmente di reati contravvenzionali, le pene sono irrisorie. Cito un esempio molto recente perché ci stiamo occupando di un incidente radioattivo verificatosi in un azienda a Brescia, dove è stata fusa una sorgente radioattiva e sono risultate positive le polveri di abbattimento fumi. La normativa per quanto riguarda la gestione illecita di rifiuti radioattivi prevede una sanzione sino a tre mesi di arresto in caso di condanna. Questo dimostra il peso di una normativa monca, che non ci consente di adottare determinati criteri di indagine perché la maggior parte non prevede l utilizzazione di intercettazioni telefoniche. Sarebbe quindi molto importante l introduzione dei delitti ambientali nel codice penale con pene adeguate al rischio derivante da una gestione complessivamente illecita di queste tipologie di rifiuti che, al di là del danno immediato, a volte causano disastri ambientali per un tempo indefinibile. Per quanto riguarda l ultima domanda, l ARPA Lombardia sulla scorta di altre regioni ha inteso togliere la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria ad alcuni suoi dipendenti che l avevano sino a a gennaio di quest anno. Dal 1 febbraio viene a cessare questa prerogativa. Il Procuratore capo di Brescia ha ribadito che per lui sostanzialmente nulla cambia perché comunque i funzionari ARPA sono pubblici ufficiali, quindi tenuti in caso di reato a rappresentarlo all autorità giudiziaria. È però peculiarità dell ufficiale di polizia giudiziaria poter disporre

8/9 sequestri nell immediatezza, assumere immediatamente informazioni o verbalizzare sommarie informazioni testimoniali. Venendo a cessare le funzioni di polizia giudiziaria questo verrà a mancare, ma potrà essere supplito da una buona integrazione fra tecnico ARPA, che a quel punto curerà solo l aspetto tecnico, e polizia giudiziaria (la stazione dei carabinieri, noi per casi particolarmente eclatanti, la polizia locale) che sulla scorta dell accertamento tecnico sarà in grado di procedere. ALESSANDRO BRATTI. Vorrei far presente che oltre a questo è necessario considerare un altro tema. Mentre l ufficiale di polizia giudiziaria risponde oltre che al direttore dell ARPA anche al Procuratore, questi che dovevano essere organismi terzi di fatto tornano sotto un forte controllo della politica. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE Brescia. Non sono tutti ufficiali di polizia giudiziaria. Nell ambito dei dipendenti tecnici ARPA un aliquota aveva le funzioni di polizia giudiziaria e per decreto sono state ritirate le tessere. ALESSANDRO BRATTI. Non tutti i dipendenti ARPA sono UPG: solo quelli dei servizi territoriali. GIOVANNI FAVA. Quelli che lo erano ora non lo sono più. ALESSANDRO BRATTI. Questo significa che prima rispondevano al Procuratore e non solo al direttore, con un autonomia rispetto al sistema pubblico che li rendeva terzi. Non sono un giustizialista ma si tratta di una scelta che ha una ratio ben precisa. GENNARO CORONELLA. Vorrei sapere se voi nello svolgimento delle indagini riferiate ai vostri superiori o siate un corpo a parte. ROBERTO MIGLIORI, Comandante NOE Brescia. La mia dipendenza non segue la scala gerarchica del Comandante provinciale. A grandissime linee, l Arma dei carabinieri ha varie linee operative, una mobile che si occupa

9/9 MAURIZIO ESPOSITO, Comandante provinciale carabinieri di Mantova. Loro hanno una dipendenza gerarchica che è differente dalla nostra linea territoriale, pur condividendo con noi un certo tipo di controllo del territorio che nel caso specifico loro è specialistico. Riferiscono alle loro dirette scale gerarchiche, ma è mio obbligo come Comandante provinciale fare riunioni di coordinamento per uno scambio informativo, e NAS, NOE e altri reparti specializzati ci informano puntualmente delle loro attività sul territorio. Sono diramazioni gerarchiche differenti, ma l amministrazione è unica, l organismo è unico e tra di noi c è un interscambio talvolta anche operativo, perché essendo anche numericamente sottorganico loro si appoggiano alla struttura territoriale, quindi c è una simbiosi che per quanto mi compete sento di garantire anche per la Provincia di Mantova e guai se non lo fosse. A maggior ragione fra di noi ma anche con le altre forze di polizia c è questo scambio informativo assolutamente costante e anche operativo. PRESIDENTE. Grazie. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 15.25.