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FORMAZIONE AMBIENTALE Dr. Marco Fiumana 1

La Centrale del Latte di Torino gestisce gli impatti ambientali, oltre che adempiendo alla molteplice normativa ambientale, facendo qualcosa in più, ovvero dotandosi di un SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ISO 14001:2004 2

ISO 14001:2004 Vuol dire dotarsi di una politica ambientale per stabilire gli obiettivi e gli impegni per il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali (dirette ed indirette) Aspetti -- Impatti Ambientali Prescrizioni legali 3

ISO 14001:2004 Vuol dire organizzarsi per gestire le proprie attività in modo tale che si possa sempre tenere sotto controllo gli impatti ambientali ad esse collegate, con lo scopo di ridurli e prevenire possibili problematiche 4

ISO 14001:2004 Vuol dire prefiggersi sempre degli obiettivi di miglioramento delle proprie prestazioni ambientali (il cosiddetto miglioramento continuo ) soprattutto attraverso la comunicazione attiva ai dipendenti, fornitori e clienti Formazione, competenze e consapevolezza 5

Corte Suprema di Cassazione: I reati in materia ambientale sono di competenza di tutta la Polizia Giudiziaria, senza distinzione di competenze selettive o esclusione per settori, anche se di fatto esistono delle specializzazioni 6

Sono Agenti o Ufficiali di Polizia Giudiziaria i soggetti specificamente individuati tra: Polizia di Stato Arma dei Carabinieri Guardia di Finanza Corpo Forestale dello Stato Corpo di Polizia Penitenziaria Polizia Municipale e Provinciale Sindaco (se nel Comune non c è un ufficio della Polizia di Stato, del Comando dell Arma dei Carabinieri o della Guardia di Finanza) 7

Sono altresì Agenti o Ufficiali di Polizia Giudiziaria, nei limiti del servizio cui sono destinati e secondo le rispettive attribuzioni: Il personale del Corpo dei Vigili del Fuoco I Guardiaparco Gli Ispettori del Lavoro I medici, i Veterinari e i Tecnici della Prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro, quando operanti nei servizi all interno del Dipartimento di Prevenzione delle ASL (SPISAL, SIAN, SISP e SVET) Il Tecnico della Prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro, operante nelle ARPA Regionali La Guardia Costiera Il personale delle Agenzie delle Dogane Il personale delle Agenzie delle Entrate Le Guardie Ittiche Gli ingegneri e i periti del Corpo delle Miniere I comandanti di navi e aeromobili Gli Ispettori delle Poste 8

Che cos è l ARPA? 9

ARPA E l acronimo di Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Un Referendum del 18 aprile 1993 ha abrogato le competenze delle ASL nel campo del controllo e della prevenzione ambientale Il Parlamento, con la Legge n. 61 del 21 gennaio 1994, affida tali compiti ad apposite Agenzie Regionali che diventano i centri deputati alla vigilanza e controllo ambientale in sede locale In Piemonte l ARPA, viene istituita con la Legge Regionale n. 60 del 13 aprile 1995. 10

Obiettivi dell ARPA: La PREVENZIONE, attraverso la ricerca, la formazione, l informazione e l educazione ambientale La PROTEZIONE, attraverso i controlli e i monitoraggi ambientali che tutelano la salute della popolazione e la sicurezza del territorio 11

TESTO UNICO AMBIENTALE DECRETO LEGISLATIVO 152/2006 12

Contenuto del Testo Unico Ambientale: Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti contaminati Tutela delle acque dall inquinamento e gestione delle risorse idriche Difesa del suolo e lotta alla desertificazione Gestione delle aree protette, conservazione e utilizzo sostenibile degli esemplari di specie protette di flora e fauna Tutela risarcitoria contro i danni all ambiente Procedure per la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), per la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e per l Autorizzazione Ambientale Integrata QPPQ Tutela dell aria e riduzione delle emissioni in atmosfera 13

TUTELA DELLE ACQUE 14

Definizioni: SCARICO: qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione 15

Definizioni: ACQUE REFLUE INDUSTRIALI: qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici o impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento 16

Definizioni: ACQUE REFLUE URBANE: acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, acque reflue industriali, oppure meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato 17

Definizioni: FANGHI: i fanghi residui trattati o non trattati, provenienti dagli impianti di trattamento delle acque reflue urbane 18

Definizioni: TRATTAMENTO PRIMARIO: il trattamento delle acque reflue che comporti la sedimentazione dei solidi sospesi mediante processi fisici e/o chimico-fisici e/o altri, a seguito dei quali prima dello scarico il BOD5 delle acque in trattamento sia ridotto almeno del 20% e i solidi sospesi totali almeno del 50% 19

Definizioni: VALORE LIMITE DI EMISSIONE: limite di accettabilità di una sostanza inquinante contenuta in uno scarico, misurata in concentrazione, oppure in massa per unità di prodotto o di materia prima lavorata, o in massa per unità di tempo 20

AUTORIZZAZIONE AGLI SCARICHI Durata: 4 anni dal momento del rilascio Richiesta di rinnovo: 1 anno prima della scadenza CORPO RECETTORE Acque superficiali Fognatura Suolo AUTORITA COMPETENTE CHE RILASCIA L AUTORIZZA ZIONE Provincia Comune Provincia 21

Sanzioni Amministrative Penali Sanzione amministrativa pecuniaria per un massimo di 60000 Arresto da 6 mesi a 3 anni e ammenda massima di 120000 22

TUTELA DELL ARIA 23

Definizioni: INQUINAMENTO ATMOSFERICO: ogni modificazione dell aria atmosferica, dovuta all introduzione nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell ambiente, oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell ambiente 24

Definizioni: EMISSIONE IN ATMOSFERA: qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico e, per determinate attività, qualsiasi scarico, diretto o indiretto, di COV nell ambiente 25

Definizioni: VALORE LIMITE DI EMISSIONE: il fattore di emissione, la concentrazione, la percentuale o il flusso di massa di sostanze inquinanti nelle emissioni che non devono essere superati. I valori di limite di emissioni espressi come concentrazione sono stabiliti con riferimento al funzionamento dell impianto nelle condizioni di esercizio più gravose e, salvo diversamente disposto dal presente titolo o dall autorizzazione, si intendono stabiliti come media oraria 26

AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Durata: 15 anni dal momento del rilascio Richiesta di rinnovo: 1 anno prima della scadenza Autorità competente che rilascia l autorizzazione: la Provincia 27

DEROGHE Le attività considerate a ridotto inquinamento atmosferico non devono richiedere l autorizzazione all Autorità Competente, ma si avvalgono di apposite autorizzazioni di carattere generale Durata: 10 anni dal momento del rilascio Richiesta di rinnovo: 45 giorni prima della scadenza 28

In caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nell Autorizzazione: Diffida da parte dell Autorità Competente Diffida e temporanea sospensione dell autorizzazione, ove si manifestino situazioni di pericolo per la salute o per l ambiente Revoca dell autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida o qualora l inosservanza delle prescrizioni contenute nell autorizzazione determini situazioni di pericolo o di danno per la salute o per l ambiente 29

Sanzioni Amministrative Penali Sanzione amministrativa pecuniaria per un massimo di 154937 Arresto da 2 mesi a 2 anni e ammenda massima di 1032 30

GESTIONE RIFIUTI 31

Definizioni: RIFIUTO: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l intenzione o abbia l obbligo di disfarsi 32

Definizioni: PRODUTTORE DI RIFIUTI: qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi prodotti 33

Definizioni: DETENTORE: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso 34

Definizioni: INTERMEDIARIO: qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli intermediari che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti 35

Definizioni: SOTTOPRODOTTO: non è un rifiuto; è originato dal processo di produzione, il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto; sarà utilizzato da parte del produttore o di terzi; può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; l utilizzo è legale. 36

CLASSIFICAZIONE SECONDO L ORIGINE: SECONDO LA PERICOLOSITA : a) Rifiuti urbani b) Rifiuti speciali a) Rifiuti pericolosi b) Rifiuti non pericolosi 37

Gestione dei rifiuti: Raccolta Trasporto Recupero Smaltimento Controllo di tutte le operazioni Controllo della chiusura dei siti di smaltimento (discariche, ecc) Controllo delle operazioni effettuate in qualità di commerciante o intermediario 38

Adempimenti documentali: Formulario di identificazione dei rifiuti: documento che deve sempre accompagnare i rifiuti in tutte le fasi, dal produttore/detentore, al trasporto, fino al sito di destinazione Registro carico/scarico: è il documento ambientale sul quale i soggetti obbligati devono registrare le quantità di rifiuti prodotte (carichi) e smaltite (scarichi) Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD): modello che deve essere utilizzato per denunciare (entro il 30 aprile di ogni anno) i rifiuti pericolosi prodotti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero o trasportati nell anno che precede la dichiarazione, previa presentazione dello stesso alla CCIAA competente per territorio 39

SISTRI Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Trasmissione via telematica delle informazioni relative ai tradizionali adempimenti documentali (MUD, formulario, registro carico/scarico) e traccia del trasporto dei rifiuti e di tutte le operazioni ad essi collegate mediante l impiego di dispositivi elettronici e sistemi di rilevamento satellitare GPS, compreso l utilizzo di telecamere fisse nelle discariche 40

SISTRI La gestione del SISTRI è affidata al Comando dei Carabinieri per la Tutela dell Ambiente Scopo: controllare la correttezza delle fasi di gestione dei rifiuti Scopo: contrastare i frequenti fenomeni di illeciti ambientali 41

ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI Strumento di qualificazione delle numerosissime imprese che effettuano raccolta e trasporto rifiuti, bonifica dei siti, bonifica dei beni contenenti amianto, di commercio ed intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi L iscrizione dura 5 anni, dopo di che deve essere rinnovata 42

Sanzioni Amministrative Penali Sanzione amministrativa pecuniaria per un massimo di 30000 Arresto da 1 a 2 anni e ammenda massima di 52000 43

INQUINAMENTO ACUSTICO 44

Definizioni: INQUINAMENTO ACUSTICO: introduzione di rumore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell ambiente abitativo o tale da interferire con le legittime funzioni degli ambienti stessi 45

Definizioni: SORGENTI SONORE FISSE: gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali e agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative 46

Definizioni: VALORI LIMITE DI EMISSIONE: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, sia essa fissa che mobile, misurato in prossimità della sorgente stessa 47

Valori limite assoluti di emissione Classi di destinazione d uso del territorio I II Aree particolarmente protette Aree prevalentemente residenziali Tempi di riferimento Leq in Db (A) Diurno (06.00-22.00) 45 35 50 40 III Aree di tipo misto 55 45 IV V VI Aree d intensa attività umana Aree prevalentemente industriali Aree esclusivamente industriali 60 50 65 55 65 65 Notturno (22.00-06.00) 48

Definizioni: VALORI LIMITE DI IMMISSIONE: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno, misurato in prossimità dei recettori 49

Valori limite assoluti di immissione Classi di destinazione d uso del territorio I II Aree particolarmente protette Aree prevalentemente residenziali Tempi di riferimento Leq in Db (A) Diurno (06.00-22.00) 50 40 55 45 III Aree di tipo misto 60 50 IV V VI Aree d intensa attività umana Aree prevalentemente industriali Aree esclusivamente industriali 65 55 70 60 70 70 Notturno (22.00-06.00) 50

Grazie per l attenzione! 51