AVVIAMENTO AL SALTO CON L'ASTA

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Transcript:

CENTRO STUDI CORSO TECNICO SPECIALISTA SETTORE SALTI AVVIAMENTO AL SALTO CON L'ASTA Relatore: Vitaliy Petrov Tesi Bianchi Daniele Anno 2006

INDICE 1 MOTIVAZIONE DEL LAVORO 2 INTRODUZIONE 2.2 MODELLO TECNICO 2.2.1 LA RINCORSA 2.2.2 STACCO ED ENTRATA 2.2.3 OSCILLAZIONE E VERTICALIZZAZIONE 2.2.4 SVINCOLO E PASSAGGIO DELL'ASTICELLA 3 APPRENDIMENTO DEL SALTO 3.1 INTRODUZIONE 3.2 DIDATTICA 3.2.1 PROPEDEUTICI SENZA ASTA 3.3.2 PROPEDEUTICI CON L'ASTA 4 AVVIAMENTO 5 CONCLUSIONI 6 BIBLIOGRAFIA

Motivazione del lavoro Da circa trentanni sono nel mondo dell'atletica prima da atleta poi da tecnico, da ex saltatore mi sono sempre interessato ai salti, circa sei anni fa come spesso accade per caso mi sono avvicinato al salto con l'asta. Da allora la mia passione per questa disciplina dell'atletica è stata totale, ho incominciato a documentarmi prima con l'aiuto del Prof. Motta il quale mi ha dato le prime nozioni di base, poi con il Prof. Botton con il quale collaboro tuttora con il comitato regionale, infine, ma non perché meno importante, il Prof. Pilori il quale mi ha fornito parecchio materiale (anche per questa tesi) sul quale mi sono potuto documentare. Grazie a tutto questo, nel mio piccolo, ho potuto costruirmi un percorso didattico per l'avviamento al salto con l'asta, specialità nella quale l'aspetto tecnico e talmente importante che impone di iniziare con atleti in età molto giovane e non ti permette sbagli iniziali che possano in futuro precludere una grande prestazione. Per descrivere alcuni passaggi di questo percorso didattico ho utilizzato alcuni miei atleti della categoria cadetti quindi molto perfettibili dal punto di vista tecnico, potrebbe essere motivo di confronto analizzare gli eventuali errori tecnici presenti.

2 INTRODUZIONE 2.2 MODELLO TECNICO 2.2.1 La Rincorsa Prima di iniziare a parlare della rincorsa è opportuno fare un accenno sulla impugnatura e sulla posizione dell'asta alla partenza. L'impugnatura deve essere la più naturale possibile per permettere alle braccia di rispettare il loro movimento naturale durante la corsa. La posizione dell'asta deve seguire la linea ideale che dalla gamba passa per la mano. Per un destro la posizione sarà con la mano sx al centro delle spalle all'altezza dello sterno, e la mani dx all'altezza della cresta iliaca. Nella rincorsa possiamo distinguere 3 fasi principali: fase di partenza fase di accelerazione fase di presentazione La partenza Deve avvenire senza preavvio o saltelli, il primo passo deve essere il più armonico possibile, il baricentro del sistema asta-atleta e avanzato. In questa fase l'atleta deve sviluppare un azione di corsa più armonica possibile. Nei primi sei passi di rincorsa l'asta si abbassa fino a 60 /65 il braccio dx (sx per i mancini) è più sollevato rispetto alla partenza, la posizione atleta è eretta e l'ampiezza dei dei passi aumenta gradualmente. La distanza dei primi sei passi e di circa 33-35 piedi.

Accelerazione E' molto importante che l'atleta sviluppi un azione di corsa molto fluida con incremento graduale dell'ampiezza e della frequenza degli appoggi in in modo da determinare una velocità massima allo stacco. L'asta si abbassa fino a 45 /50 la posizione dell'atleta è più eretta possibile, il braccio sx è stabile, il braccio dx è ancora più sollevato e l'ampiezza del passo è massima. Presentazione Una corretta azione di presentazione permette il massimo trasferimento dell'energia accumulata durante la rincorsa al sistema asta-saltatore. L'asta si abbassa fino all'orizzontale, il baricentro asta-saltatore è più avanzato rispetto alle spalle. L'azione inizia in corrispondenza del terzultimo appoggio (sx), il braccio sx deve essere il più stabile possibile perchè deve controllare il movimento dell'asta, il gomito si trova al di sotto del piano della mano corrispondente,in modo da poter preparare un azione di presentazione più rapida ed efficace. Il braccio dx direziona l'asta, prima la solleva e successivamente la spinge con un movimento da dietro la linea delle spalle in avanti. Il tronco attua una leggera torsione in maniera di aprire la spalla dx e permettere il movimento al braccio. La velocità è massima e l'ampiezza del passo e stabile. Nel passaggio dal terzultimo al penultimo appoggio, le braccia flesse si trovano avanti rispetto alla testa dell'atleta, la mano dx si trova all'altezza degli occhi e il gomito dx aperto, il braccio sx flesso con il gomito sotto la

perpendicolare dell'asta. L'azione finale di questa fase è quando l'atleta spinge il più possibile l'asta in direzione avanti-alto fino alla completa distensione degli arti superiori in modo da garantire il massimo avanzamento del sistema. 2.2.2 Stacco ed entrata Il punto di stacco deve trovarsi sotto l'impugnatura della mano superiore,o leggermente arretrato, deve sempre essere libero, cioè precede sempre l'impatto del puntale con la cassetta. E' di fondamentale importanza che l'atleta abbia allo stacco tutte e quattro le articolazioni (spalla-bacino-ginocchio-piede) allineate in maniera di trasferire all'asta tutta l'energia accumulata nella rincorsa. Ci sono quattro punti fondamentali per effettuare uno stacco: La posizione dell'atleta negli ultimi passi della rincorsa I tempi esatti di presentazione dell'asta L'impugnatura, che deve permettere lo stacco libero Rispettare la linea ideale di stacco Per effettuare uno stacco libero è di fondamentale importanza la spinta del braccio sx,

inoltre è necessario che l'atleta dia la massima profondità a questa azione. 2.2.3 Oscillazione e verticalizzazione E' la conseguenza della fase precedente di stacco. L'atleta deve conservare il più possibile la velocità, la sua azione non deve essere rivolta a piegare l'asta ma ad estendere al massimo il proprio corpo in maniera da creare la massima tensione all'arco composto dal tronco e dalla mano sx. Questo movimento permette una progressiva velocità di oscillazione e verticalizzazione. A questo punto con un contromovimento delle spalle si ha una rotazione del busto sulle spalle, e quindi il ribaltamento del corpo ed il conseguente avvicinamento del bacino alle impugnature. Successivamente si ha il raddrizzamento del corpo.

2.2.4 Svincolo e passaggio dell'asticella E' la conseguenza della fase di oscillazione e verticalizzazione, è necessario che l'atleta mantenga il corpo teso ruotando attorno al suo baricentro.

3 APPRENDIMENTO DEL SALTO 3.1 INTRODUZIONE Il salto con l'asta è una disciplina molto complessa, esige un attenzione particolare del tecnico e non solo. Presuppone un investimento sia umano che economico per poter ottenere dei risultati. Spesso ci si avvicina all'asta per caso, senza progettualità, a volte anche con discreti risultati in età giovanile, ma poi spesso questo non ha riscontro in età adulta. L'insegnamento del salto con l'asta presuppone il passaggio di tappe di apprendimento e solo quando una è pienamente acquisita è possibile passare alla successiva onde evitare schemi motori non adeguati e errori tecnici difficilmente rimediabili in futuro e che potrebbero impedire l'ottenimento del massimo risultato del nostro atleta in età adulta. E' consigliabile iniziare con atleti molto giovani 12/13 anni e stabilire degli obiettivi intermedi che tengano conto delle tappe evolutive dei ragazzi senza farsi condizionare del risultato.

3.2 DIDATTICA 3.2.1 PROPEDEUTICI SENZA ASTA In questo gruppo sono inseriti una vasta gamma di esercizi generali e specifici che non prevedono l'utilizzo dell'asta ma non per questo sono meno importanti. Il futuro saltatore con l'asta dovrà prima di tutto essere un buon saltatore e dovrà quindi avere una buona tecnica di corsa e di stacco come un saltatore in estensione. Parallelamente dovrà sviluppare le capacità di base proprie della ginnastica sia a corpo libero che agli attrezzi. Possiamo suddividere queste esercitazione in: Esercizi per la tecnica di corsa Esercizi per la tecnica di balzo e dello stacco Esercizi di ginnastica posturale Esercizi di ginnastica artistica a corpo libero Esercizi agli attrezzi (fune, sbarra, parallele, anelli) Queste esercitazioni sono di fondamentale importanza soprattutto in età giovanile dove la preparazione dell'atleta deve essere multilaterale per arricchire il più possibile il suo bagaglio motorio e creare le basi per l'apprendimento di gesti tecnici più complessi che il salto con l'asta richiede.

3.2.1 PROPEDEUTICI CON L'ASTA Queste esercitazioni che hanno come caratteristica comune l'utilizzo della asta possono essere divise in tre categorie: esercizi analitici esercizi ad asta rigida esercizi ad asta flessa Esercizi analitici Sono esercitazioni molto importanti per far apprendere all'atleta le giuste fasi del salto, si parte dal gesto elementare eseguito da fermo o camminando per arrivare al gesto complesso eseguito in forma dinamica. L'impugnatura Mediamente la larghezza dell'impugnatura varia dai 45 ai 60 cm. L'asta è tenuta quasi in verticale, la mano dx in prossimità della cresta iliaca, e la mano sx centralmente in prossimità dello sterno. Il gomito sx deve essere il più basso possibile. La mano dx fascia tutta l'asta, se la mobilità del polso non permette questo per non creare rigidità nei movimenti è consigliabile tenere l'asta trà l'incavo del pollice e dell'indice. Esercizi analitici per la rincorsa Camminando Importante in questo esercizio puntualizzare il movimento circolare del piede e che l'abbassamento dell'asta deve

sostenuto dalla spinta a terra. Con gli over formare i primi 6 passi della ricorsa. Rincorse complete in pista Presentazione: Inizialmente è consigliabile scomporre il movimento complesso in più movimenti

semplici che favoriscono l'apprendimento per poi unirli tra loro ogni esercizio va proposto da fermo, camminando, e di corsa. Prima fase, il penultimo passo: fig. 1 fig. 2 fig. 3 L'atleta si trova in appoggio sul piede sx, l'asta è orizzontale, la mano dx è più alta della cresta iliaca e già in leggera rotazione, la spalla dx è aperta e il gomito è dietro. Il gomito sx risulta piegato e più basso della mano (fig.1). Sulla spinta della gamba sx l'atleta ruotando completamente la mano porta l'asta in avanti alto fino ad arrivare con la mano dx leggermente avanti alla tempia, il gomito dx è in fuori e quello sx è piegato sotto l'asta (fig 2). Questa azione anticipa leggermente l'arrivo del piede dx al suolo (fig. 3). Seconda fase, l'ultimo passo: fig. 4 fig. 5 fig. 6

Partendo dalla posizione della (fig. 4), sulla spinta della gamba dx l'atleta distende completamente le braccia (fig.5) arrivando alla massima distensione leggermente prima che il piede sx tocchi terra (fig. 6). Terza fase: L'atleta camminano esegue le due fasi precedenti collegate tra loro, cercando di rispettare i giusti tempi e le giuste posizioni della presentazione. Quarta fase: Aggiungendo due passi di rincorsa si esegue la presentazione in forma dinamica inserendo lo stacco finale. Rispettando tutti i punti della fase 3, bisogna prestare attenzione allo stacco il quale deve anticipare leggermente l'arrivo del puntale dell'asta a terra. Per favorire la distensione delle braccia e il massimo allungamento del corpo

dell'atleta allo stacco, può essere utile mettere un riferimento in alto in prossimità dello stacco e chiedere all'atleta di toccarlo con la coda dell'asta. Esercizi ad asta rigida Questi esercizi hanno lo scopo di collegare gli esercizi analitici della presentazione allo stacco in forma dinamica, possiamo distinguerli in : Esercizi di sospensione Esercizi di stacco da un piano rialzato Esercizi con asta in sabbia Esercizi con asta in cassetta Sospensione all'asta L'allenatore sostiene l'asta in verticale, l'atleta afferra L'asta con la mano sx all'altezza della della fronte e con la dx più in alto possibile e con l'aiuto dell' allenatore si mette in posizione (fig. 7). Lo stesso esercizio può essere fatto con l'utilizzo di una corda oppure con un asta fissata a terra nella sabbia può essere fatto da fermo oppure con un leggero saltello a fig. 7 piedi pari o con uno o due passi di corsa.

Stacco su piano rialzato L'atleta in appoggio sul piede dx, mano dx all'altezza della fronte distende le braccia energicamente, abbassando la gamba sx stacca e passando per la sospensione atterra sul materasso arrivando in piedi e con il corpo tra le impugnature. Una variante a questo esercizio è l'arrivo sul materasso che può essere con arrivo da seduto, sdraiato supino, sul fianco sx, o sdraiato prono. Con due passi su un piano rialzato L'atleta partendo con il piede sx avanti e le braccia come nell'esercizio precedente, distendendo le braccia compie due passi di corsa facendo scorrere l'asta tra le mani fino allo stacco, passa dalla sospensione e arriva in piedi sul materasso. Esercizi con asta in sabbia In fase di apprendimento gli esercizi in sabbia sono molto importanti, l'atleta non avendo il vincolo della cassetta può effettuare lo stacco libero e concentrarsi solo sull'azione di presentazione.

Su un piano rialzato Sono gli stessi esercizi visti prima con l'atterraggio in sabbia, questo aumenta il tempo di volo e quindi la fase di spinta delle braccia sull'asta. Con due passi Partendo con il piede sx avanti, l'asta orizzontale la spalla dx aperta con il gomito dietro e la mano già il leggera rotazione, la mano sx alta con il gomito leggermente sotto l'atleta compie il primo passo di corsa portando l'asta in posizione obliqua, la mano dx leggermente avanti alla tempia il gomito dx leggermente in fuori, il gomito sx sotto la mano, sul secondo passo l'atleta distende completamente le braccia, leggermente in anticipo all'arrivo del piede sx a terra, quindi stacca, passa dalla posizione di sospensione all'asta e con un movimento energico delle braccia spinge in avanti dell'asta arriva in sabbia. L'atterraggio dovrà avvenire a gambe unite portando il bacino fra le impugnature. Inizialmente l'allenatore può fermare l'atleta al momento della sospensione in maniera da controllare la posizione e a farla percepire all'atleta per poi accompagnarlo in sabbia.

Con tenuta in sospensione Con passaggio dalla sospensione

Con 4/6passi L'esercizio con i due passi può essere proposto,una volta acquisito, con più passi di rincorsa. E' consigliabile non andare oltre i 6 passi. Esercizi con asta in cassetta Le stesse esercitazioni proposte con 2/4/6/8 passi in sabbia vengono poi eseguite in cassetta, questo aumenta la difficoltà dell'atleta in quanto la presenza della cassetta può vincolare lo stacco. Una progressione didattica per passare dalle esercitazioni in sabbia a quelle in cassetta è la seguente: - Con partenza a braccia prima tese poi piegate e asta che striscia a terra - Con braccia piegate e asta sollevata e inclinata

Con asta orizzontale Esercizi ad asta flessa Con rincorse allungate 8/10/12 passi: entrate stacco cercando di arrivare all'impugnatura più alta possibile con infilata e giro con infilata cercando di toccare l'elastico con i pedi con infilata giro e svincolo salti completi

AVVIAMENTO Dobbiamo considerare due aspetti fondamentali che devono essere sviluppati parallelamente a seconda dell'età. Questi aspetti sono le capacità ginnico acrobatiche e le capacità tecniche. Categoria ragazzi (12/13 anni) Preparazione ginnico acrobatica La condizione migliore sarebbe quella di appoggiarsi ad una palestra specializzata per uno sviluppo ottimale, ma questo spesso non è possibile. A questa età la preparazione ginnico-acrobatica si sviluppa su tre direzioni esercizi di slancio esercizi di forza - esercizi di equilibrio Gli esercizi di slancio sono tutti quelli in cui si utilizza l'equilibrio dinamico dell'atleta per compiere movimenti anche molto complessi e che sfrutta forze esterne prodotte dai movimenti stessi conseguenti a oscillazioni, rincorse o salti (kippe, slancio appoggio, gran volte etc.). Negli esercizi di forza l'atleta fa esclusivamente uso della propria forza muscolare interna per produrre movimenti dinamici o statici in base alle posizioni sfavorevoli delle leve corporee ( croci agli anelli, verticali di forza etc.) Infine sono esercizi di equilibrio tutte quelle situazioni in cui il corpo si trova in equilibrio precario, dove il mantenimento della posizione del baricentro entro la base di appoggio risulta particolarmente difficoltosa. Sarà pertanto importante in questa fascia di età sviluppare le abilità ginnico-

acrobatiche secondo le tre direzioni utilizzando tutti gli elementi di base sia del corpo libero che dell' attrezzistica. Il giovane atleta dovrà sperimentare tutte le forme di movimento tipiche della ginnastica, ponendo le giuste basi per lo sviluppo futuro delle sue abilità. Occorrerà osservare un particolare riguardo anche per l'educazione al controllo posturale e agli esercizi di mobilità articolare. Alcune raccomandazioni fondamentali: 1) La corretta tecnica di esecuzione anche degli elementi più semplici esige da parte dell allenatore un'assidua attenzione, per evitare quegli errori di impostazione che difficilmente saranno rimediabili in futuro. 2) Controllare sempre che l'attrezzatura sia in condizioni di massima efficienza e che disponga di tutte le protezioni necessarie al fine di ridurre al minimo i rischi di infortuni. 3) Conoscere molto bene non solo gli esercizi proposti ma anche le giuste tecniche di assistenza. 4) Proporre agli atleti esercizi proporzionali alle loro capacità. Preparazione atletica di base In questo periodo l'atleta scoprirà il salto con l'asta attraverso alcune nozioni tecniche di base precise che dovranno corrispondere a momenti di gioco nei quali l'atleta acquisisca una confidenza con l'attrezzo e rafforzi la sicurezza e l'autonomia nel suo processo pedagogico. Gli obiettivi saranno: 1) Obiettivi culturali: a) regolamento di gara

b) caratteristiche delle aste e il loro uso corretto c) nozioni di alimentazione e igiene personale 2) Obiettivi tecnici: a) apprendimento della corretta impugnatura b) collegare in modo corretto stacco-sospensione all'asta rigida c) superare con l'utilizzo dell'asta piccoli ostacoli o effettuare un salto in lungo E bene sottolineare alcuni aspetti importanti a riguardo degli obiettivi tecnici, che in questa fase devono essere ben chiari all'atleta, e precisamente: 1) staccare significa dare energia all'asta, spingerla verso la verticale con entrambe le braccia prima di passare alla posizione di sospensione. Importante questo per dare la massima apertura all'angolo asta-terreno. Va evitata qualsiasi azione in cui l'atleta tende ad aggrapparsi all'asta. 2) Mantenere durante la sospensione una corretta posizione di equilibrio dietro l'asta (Fig.7). Evitare ogni trazione delle braccia o rotazione del corpo intorno all'asta. Categoria cadetti (14/15 anni) Entrando nella categoria cadetti la formazione multilaterale del nostro giovane atleta dovrà essere orientata verso contenuti più vicini al salto con l'asta,privilegiando nella scelta dei mezzi di allenamento, tutte le abilità riconducibili alle esigenze tecniche di questa specialità. Occorrerà quindi inserire nel programma anche discipline che abbiano caratteristiche

di elevata coordinazione, di forza e rapidità, come i salti, gli ostacoli e la velocità. Un altro aspetto fondamentale sarà la ricerca di una precisione esecutiva del gesto tecnico, l'apprendimento dei gesti corretti dal punto di vista della tecnica di base, formeranno le capacità del futuro atleta. Preparazione ginnico-acrobatica In questa fascia di età la preparazione ginnico-acrobatica assume un ruolo molto importante nella pianificazione dell'allenamento. L'adolescente in piena fase di crescita è facilmente modellabile e adattabile elle richieste di questa difficile disciplina che richiede coraggio, flessibilità e forza. Entrando nel merito dei contenuti il programma a corpo libero dovrebbe includere come minimo: capovolte avanti e indietro verticali al suolo+relativi sviluppi: verticale perno,verticale rimbalzo, camminata in verticale, etc. ruota e rondata Agli attrezzi sarà necessario inserire sia gli elementi di equilibrio statico-dinamico, sia le tenute statiche e le azioni di forza per il controllo e lo sviluppo della muscolatura posturale. Nella tabella che segue riporto gli argomenti tecnici che devono essere trattati in questa fascia di età:

Fra gli attrezzi meritano un ruolo interessante la fune e il trampolino elastico: Alla fune a parte le arrampicate, è possibile effettuare movimenti di slanciooscillazione-rovesciamento come propedeutici alla tecnica globale del salto con l'asta. Al trampolino elastico si possono creare simulazioni in volo delle azioni tecniche di salto ed esercizi di sensibilizzazione di allineamento posturale. Preparazione tecnica di base Sul piano tecnico gli esercizi analitici dovranno cominciare a far parte del proprio piano di allenamento. Schematicamente possiamo prevedere le seguenti parti: esercizi per la tecnica della corsa e corsa con l'asta esercizi per la presentazione esercizi per lo stacco-sospensione all'asta esercizi di rovesciamento esercizi per l'infilata e valicamento I contenuti dell'allenamento riguarderanno prevalentemente ( ma non esclusivamente) i primi tre punti. E' bene ribadire che qualsiasi esercitazione può essere utile purchè sia ben chiaro

nella testa dell'allenatore l'obiettivo che intende raggiungere e il modello tecnico a cui riferirsi. Per questo motivo ogni esecuzione dovrà essere costantemente guidata e corretta in tutte le sue parti. Obiettivo principale dell'allenamento in questa fascia di età è quello di insegnare la corretta esecuzione della presentazione e della successiva fase di imbucata-stacco. L'apprendimento di una corretta presentazione consentirà all'atleta di trasferire ai massimi livelli la velocità sviluppata durante la rincorsa in energia di avanzamento e in flessione dell'asta. Riporto ora qui sotto uno schema che evidenzia alcuni dei più comuni errori che si possono riscontrare in questa fase di apprendimento ed eventuali possibili cause ed eventuali correzioni.

Per concludere occorre puntualizzare alcuni aspetti importanti: Sul piano tecnico 1) In una disciplina complessa come il salto con l'asta i ritmi di apprendimento sono molto diversi da un atleta all'altro, questo perchè diversi sono i ritmi di sviluppo biologico. Ogni obiettivo dovrà pertanto essere definito tenendo in considerazione questi aspetti. 2) La ricerca della prestazione non deve indurre e trascurare o a perseguire degli errori tecnici difficilmente reversibili negli anni futuri. Il tecnico deve sempre ricordare che la competizione e i risultati conseguiti, non sono altro che un momento di preparazione e verifica in un processo pedagogico formativo. Ecco alcuni consigli che è bene osservare: a) La lunghezza della rincorsa non dovrebbe mai superare i 12/14 appoggi b) Non bisogna cercare sempre e in ogni modo la flessione dell'asta, ma sempre e solo il suo massimo avanzamento al momento dello stacco. Può essere utile mettere in conto un periodo di competizioni ad asta rigida, successivamente al maturare del suo livello fisico-tecnico aumenterà l'altezza dell'impugnatura e l'asta si fletterà di conseguenza nel modo corretto. c) Nella fase di valicamento non bisogna cercare una prematura rotazione del corpo lungo il proprio asse, al fine di superare l'asticella nel corretto modo ventrale. Meglio chiedere all'atleta di continuare la propria azione di rovesciamento e infilata anche se per un certo periodo può costringerlo a

valicale dorsalmente l'asticella. Sul piano pedagogico 1) Mai chiedere all'atleta quello che non può dare 2) Coinvolgere l'atleta nelle scelte e nelle soluzioni dei problemi relativi all'allenamento 3) Se l'aspetto tecnico è fondamentale in questa fase non bisogna però esasperare gli atleti con ripetizioni ossessive legate alla continua ricerca dei particolari 4) La pazienza è una dote indispensabile sia per l'allenatore che per l'atleta, i progressi non sempre sono proporzionali al tempo ed al lavoro svolto. 5) Nel processo di apprendimento non esiste solo il rapporto tecnico- atleta, ma anche atleta-atleta nell'ambito dello stesso gruppo di specialità. Perciò è importante all'interno del gruppo stimolare la collaborazione durante gli allenamenti e nelle competizioni, il rispetto dell'altro, la voglia di far bene non solo per il successo personale ma di tutti il gruppo. Categoria allievi/junior Dalla categoria allievi è possibile cominciare una prima fase di specializzazione che troverà completamento al termine della categoria juniores. Da punto di vista pedagogico il passaggio alla categoria allievi a volte può creare qualche problema, infatti a questa età il carico complessivo dell'allenamento subisce un primo significativo aumento, questo coincide con l'inizio delle scuole superiori e quindi la convivenza tra il campo di allenamento e lo studio comincia a farsi difficile. La passione atletica spesso vacilla e a volte basta una brutta gara o un periodo di stasi dei risultati che può causare l'abbandono dell'attività.

La gestione di questo passaggio richiede molta sensibilità e pazienza da parte dell'allenatore, il quale deve trasmettere all'atleta il proprio entusiasmo, la propria voglia di fare e di impegnarsi sempre e comunque indipendentemente dai risultati ottenuti. La preparazione ginnico-acrobatica Questo tipo di preparazione e più sofisticata e complessa rispetto alla precedente e si articolerà lungo tre direzioni: 1) esercizi di perfezionamento dell'attrezzistica e dell'acrobatica di base 2) esercizi di potenziamento muscolare specifico (ginnastica-forza) 3) esercizi tecnici Il perfezionamento dell'attrezzistica e dell'acrobatica è la logica continuazione della preparazione svolta negli anni precedenti. La necessità di poter utilizzare strutture specifiche diventa a questo punto indispensabile. Gli esercizi di ginnastica forza hanno lo scopo di sviluppare i distretti muscolari

maggiormente impegnati nelle azioni tecniche di salto ad esempio possiamo avere: rovesciate alla sbarra a corpo teso trazioni alla sbarra tirata spinta alla sbarra o agli anelli infilate alla sbarra infilate alla spalliera Tutti questi esercizi non hanno solo lo scopo di conseguire obiettivi tecnici ma anche quello di creare un assetto posturale e preventivo nei confronti degli infortuni. I distretti muscolari maggiormente impegnati sono quelli del cingolo scapolo-omerale e della cintura addominale-dorsale. Il terzo gruppo è quello che più maggiormente lega con il gesto tecnico, presuppone un buon sviluppo delle capacità ginnico acrobatiche e di forza specifica. Questi esercizi possono essere suddivisi in categorie a seconda della parte tecnica a cui si riferiscono: esercizi per la fase di sospensione e caricamento dell'asta: - collegamento stacco-sospensione-oscillazione alla sbarra, agli anelli e alla fune - esercizi a corpo libero: flic-flac, kippe, ribaltate esercizi per la fase di contromovimento delle spalle e rovesciamento: - dalla sospensione alla sbarra o agli anelli passare alla verticale in appoggio attraverso l'oscillazione o lo slancio dato dall'estensione-prestiramento delle spalle - dalla capovolta in sospensione alla verticale in appoggio alla parallele esercizi per la fase di estensione del corpo in volo: - a corpo libero: capovolta dietro-verticale valicando un ostacolo

- oscillazione-verticale alle parallele con successivo mezzo giro e uscita simulando l'azione di valicamento - volteggio e rondata al cavallo E' importante introdurre con gradualità nel tempo parallelamente agli esercizi miranti il miglioramento della forza specifica esercizi tipici della pesistica ad esempio la distensione su panca o il pull-over. Preparazione tecnica Cosi come nella preparazione ginnico-acrobatica anche la preparazione tecnica dovrà subire una forte spinta evolutiva. Gli obiettivi fondamentali da affrontare in stretta correlazione tra loro sono tre: perfezionamento collegamento trasferimento Con il perfezionamento si continuerà sulla strada delle esercitazioni propedeutiche e analitiche già avviate nelle categorie precedenti. Il riscaldamento è un ottima occasione per ripassare i fondamentali: trasporto dell'asta, abbassamento, presentazione, etc... Nelle esercitazioni analitiche avremo quindi: imitativi camminate entrate con 2/4/6 passi Nelle esercitazioni propedeutiche: corsa con l'asta

andature varie con l'asta entrate in sabbia esercizi di stacco e corsa senza asta Il collegamento è un aspetto decisivo in questo periodo. Le singole abilità tecniche devono essere messa in correlazione tra loro durante le specifiche esercitazioni tecniche. Il corretto ritmo esecutivo realizzerà il collegamento fra le fasi dinamiche dei movimenti. Perciò assumeranno grande importanza le esercitazioni quali: ritmo di abbassamento dell'asta riproduzione di rincorse in pista corsa-abbassamento-presentazione (l'arrivo dell'asta un posizione orizzontale deve coincidere con l'inizio della presentazione al terzultimo appoggio) raccordo rincorsa/stacco presentazione-stacco e toccare un oggetto appeso (6/8 passi) entrata-slancio ad asta rigida 6 passi entrata-slancio alla fune Gli esercizi dovranno essere svolti realizzando delle azioni tecniche ottimali sul piano della fluidità e della precisione esecutiva. Il trasferimento che avrà come compito finale quello di eseguire a velocità sempre più elevate ed in forma globale i movimenti acquisiti nella loro corretta struttura ritmica. Per questo motivo il volume di salti con rincorsa completa subirà in costante incremento nel tempo.

Il trasferimento dal particolare al generale assumerà un ruolo molto importante per l'apprendimento delle capacità di salto finale. Non bisogna fare per fare ma fare per trasferire per realizzare, perciò ogni esercizio proposto dovrà avere sempre una sua finalità ad esempio: 1) esercizi per la tecnica di corsa--------corsa--------corsa con l'asta-------rincorsa 2) esercizi per la capacità di stacco----presentazione-stacco------entrate ad asta rigida 2/4/6 passi------entrate ad asta flessa Lo sviluppo delle capacità fisiche di base attraverso la preparazione a carattere generale deve evolversi in modo proporzionale alla crescita delle capacità di lavoro dell'atleta. Grande importanza assumerà lo sviluppo della forza con l'uso dei sovraccarichi che dopo la fase addestrativa nella categoria cadetti impiegherà esercizi più evoluti mirati allo sviluppo di tutte le espressioni di forza dinamica ed esplosiva. Un altro aspetto importante è lo sviluppo della forza specifica, strettamente correlata con l'esecuzione tecnica dei movimenti. Il nostro giovane astista una volta appreso la corretta struttura dei movimenti fondamentali della tecnica di base dovrà migliorare l'efficacia dinamica, come presupposto alle elevate prestazioni. Importante sarà la conservazione della corretta struttura tecnica dei movimenti in fase esecutiva, quindi la scelta dei sovraccarichi dovrà avvenire con la massima attenzione affinchè non vengano compromessi i presupposti di ritmo e forma del gesto. Ad esempio possiamo avere: corsa con piastra in varie combinazioni

corsa con asta appesantita esercizi di imitazione della presentazione e dello stacco con bilancere esercizi di contromovimento delle spalle con bilanceri,elastici o palle mediche esercizi di infilata con cavigliere o cintura appesantita Allo stesso modo la capacità di sviluppare elevati livelli di velocità nella corsa lanciata devono essere trasferiti in modo efficace alla corsa con l'asta e successivamente alla presentazione nel salto Alcuni esempi sono: corsa lanciata con l'asta corsa lanciata in situazioni facilitate riproduzioni di rincorsa in pista salti completi in situazioni facilitate (vento a favore, leggera pendenza etc) Il miglioramento e il perfezionamento della tecnica globale avviene attraverso salti eseguiti in forma facilitata, orientata o ridotta. I salti in forma facilitata consentono di eseguire salti con aste più impegnative e impugnature più alte rispetto alla rincorsa utilizzata e alla condizione del momento I salti orientati sono quelli che in fase esecutiva ricercano un obiettivo specifico ad esempio entrate con impugnature da gara con rincorse ridotte (con assistenza dell'allenatore), hanno il compito di migliorare l'efficienza della fase di presentazione stacco. Oppure salti tentando di toccare con i piedi un riferimento (elastico) posto molto in alto possono migliorare l'efficacia della fase di rovesciamento e infilata. Infine salti con rincorse ridotte che pur conservando la struttura del salto completo consentono di realizzare un più elevato numero di ripetizioni per ogni seduta e quindi

un più efficace perfezionamento tecnico. Aspetti pedagogici Non sono meno importanti dei contenuti tecnici, devono continuare ad essere oggetto di attenzione da parte dell'allenatore. Alcuni di questi possono essere: abituare l'atleta entro certi limiti a saltare in ogni condizione atmosferica non abituare l'atleta a saltare con la costante presenza dell'allenatore in prossimità dello stacco il cambio delle asta deve diventare un fatto naturale e automatico soprattutto in gara L'atteggiamento mentale nell'allenamento deve essere quello agonistico educare l'atleta a reagire in modo costruttivo alle difficoltà sia durante l'allenamento sia durante la gara.

5 CONCLUSIONI Per ottenere risultati ad alto livello nel salto con l'asta dobbiamo creare un percorso didattico ed educativo che parte dall'età di 12/13 anni fino all'età adulta, questo comporta non pochi problemi all'allenatore. Innanzitutto è importante avere bene in mente un percorso formativo da portare avanti negli anni che tenga presente tutte le tappe evolutive dell'atleta e quindi delle varie problematiche tipiche del ragazzo in età adolescenziale. Ogni proposta deve essere fatta solo ed esclusivamente quando l'allenatore ritiene che l'atleta abbia acquisito le basi per poterla fare, quindi all'interno del gruppo della stessa età il grado di avanzamento delle proposte didattiche potrebbe non essere lo stesso. L'allenatore deve continuamente stimolare e motivare gli atleti, deve trasmettere loro la propria passione, deve coinvolgerli e renderli partecipi, solo così possiamo limitare eventuali abbandoni da parte degli atleti che spesso vanificano anni di lavoro proprio quando potevano incominciare ad ottenere buoni risultati. Con questo mio lavoro ho cercato di riassumere un po' tutto questo, dando delle indicazioni di carattere generale frutto di esperienze fatte sul campo e di confronto con tecnici sicuramente più qualificati di me. Spero di essere riuscito a trasmette parte della mia passione per questa disciplina.

6 BIBLIOGRAFIA Ambrogi F., Petrov V. : La presentazione nel salto con l'asta Atletica Studi n 29/1998 Calatroni S., Pilori F. : www.saltocolasta.it sito internet Petrov V. : Riunione tecnica Progetto Talento S. Donato Milanese 2006 Pilori F. : Il salto con L'asta nelle categorie giovanili Supp. Al n 2/2003 Aprile/Giugno Atletica Studi