La comunicazione radiologica. Dalle basi al referto multimediale



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Transcript:

La comunicazione radiologica Dalle basi al referto multimediale

1 Requisiti di efficacia del referto III Francesco Schiavon Riccardo Berletti La comunicazione radiologica Dalle basi al referto multimediale

IV La comunicazione radiologica: dalle basi al referto multimediale FRANCESCO SCHIAVON Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Scienze Radiologiche ULSS 1 della Regione Veneto Belluno RICCARDO BERLETTI Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Scienze Radiologiche ULSS 1 della Regione Veneto Belluno Con un contributo di CARLO ALIPRANDI Speech Solutions Manager Synthema S.r.l. Ospedaletto (Pisa) Con la collaborazione di BIANCA MARIA MASINIELLI, RAFFAELLA PESCHECHERA, STEFANIA ROSSI, ROBERTA TARANTO MONTEMURRO Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Scienze Radiologiche ULSS 1 della Regione Veneto Belluno ISBN 978-88-470-1107-6 e-isbn 978-88-470-1108-3 Springer fa parte di Springer Science+Business Media springer.com Springer-Verlag Italia 2009 Quest opera è protetta dalla legge sul diritto d autore, e la sua riproduzione è ammessa solo ed esclusivamente nei limiti stabiliti dalla stessa. Le fotocopie per uso personale possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto. Le riproduzioni per uso non personale e/o oltre il limite del 15% potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Via Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail segreteria@aidro.org e sito web www.aidro.org. Tutti i diritti, in particolare quelli relativi alla traduzione, alla ristampa, all utilizzo di illustrazioni e tabelle, alla citazione orale, alla trasmissione radiofonica o televisiva, alla registrazione su microfilm o in database, o alla riproduzione in qualsiasi altra forma (stampata o elettronica) rimangono riservati anche nel caso di utilizzo parziale. La violazione delle norme comporta le sanzioni previste dalla legge. L utilizzo in questa pubblicazione di denominazioni generiche, nomi commerciali, marchi registrati, ecc. anche se non specificatamente identificati, non implica che tali denominazioni o marchi non siano protetti dalle relative leggi e regolamenti. Responsabilità legale per i prodotti: l editore non può garantire l esattezza delle indicazioni sui dosaggi e l impiego dei prodotti menzionati nella presente opera. Il lettore dovrà di volta in volta verificarne l esattezza consultando la bibliografia di pertinenza. Layout di copertina: Simona Colombo, Milano Impaginazione: C & G di Cerri e Galassi, Cremona Stampa: Arti Grafiche Nidasio, Assago (MI) Stampato in Italia Springer-Verlag Italia S.r.l. Via Decembrio 28 I-20137 Milano

1 Requisiti di efficacia del referto V Presentazione Il referto è il momento più importante del nostro lavoro, quello in cui si compendia tutta la nostra sapienza o tutta la nostra ignoranza. Quante persone guarderanno e giudicheranno quel referto? Lo leggerà il paziente, ansioso di scorgere tra quella miriade di termini tecnici qualche indicazione sul suo stato di salute. Lo analizzeranno puntualmente i colleghi clinici, pesandone ogni parola ai fini dell ottimale gestione diagnostico-terapeutica. Lo commenteranno, a volte bonariamente e a volte causticamente, i colleghi radiologi al momento dell esecuzione di ulteriori indagini o controlli. Lo valuterà un magistrato, poiché al giorno d oggi i radiologi sono gli unici che, mettendo nero su bianco la propria opinione, vengono inevitabilmente coinvolti in ogni caso di presunta malpractice. Ecco allora che un testo sulla refertazione, come quello edito adesso dagli amici Schiavon e Berletti, mostra tutta la sua importanza e necessità. Ad un analisi superficiale ci si potrebbe domandare a cosa serva un testo sul referto e la refertazione, anziché uno sulla tiroide o sull uro-tc o sulla RM della caviglia, visto che tutti, ogni giorno, refertiamo. Ma, se solo ci si sofferma un attimo sulle semplici considerazioni espresse nelle righe precedenti, ecco che si comprende il valore e anche l attualità di questo volume, nonché dei convegni che si vanno attuando in questo ambito, in apparenza scontato. Basti segnalare, a conferma ulteriore dell interesse per l argomento, che nel recente questionario conoscitivo on line della SIRM la tipologia più gradita dai Soci, nell ambito delle sessioni scientifiche per le riunioni annuali delle Sezioni di Studio, è stata Sessioni di casistica con guida alla refertazione. Il nostro obiettivo, cui gli Autori contribuiscono con estrema accuratezza scientifica, chiarezza espositiva e direi anche tempestività, deve essere quello di ottenere trasparenza della refertazione radiologica, aderenza alle effettive necessità diagnostico-terapeutiche, standardizzazione e omogeneità. Ciò non al fine di appiattirci tutti su un omologazione asettica, che limiti lo spessore scientifico e la fantasia individuale, ma allo scopo di fornire un servizio effettivo ed ottimizzato al paziente-utente. Napoli, settembre 2008 Dott. Alfredo Siani Direttore Area Funzionale di Radiodiagnostica Istituto Nazionale Tumori di Napoli Fondazione G. Pascale, Napoli

1 Requisiti di efficacia del referto VII Prefazione Da qualche anno, noi e i medici del nostro gruppo di lavoro siamo particolarmente interessati al referto: non tanto perché argomento suscettibile di particolari speculazioni scientifiche, ma piuttosto perché elemento fondamentale del nostro lavoro quotidiano. Abbiamo infatti rivolto l attenzione al fatto che ci capitava spesso di non essere in grado o di aver difficoltà a produrre il referto più adeguato che trasmettesse al medico prescrittore la corretta interpretazione diagnostica. E, d altra parte, abbiamo constatato che non potevamo affidarci a nessuna linea guida, nessun trattato, nulla di ufficiale o di consultabile; in altre parole, che dovevamo basarci sul nostro buon senso. Così abbiamo cominciato a discuterne tra di noi, ad aumentare le consultazioni tra colleghi e a guardare con interesse anche i referti prodotti altrove. Ma abbiamo cominciato anche a chiederci cosa poteva interessare di più al prescrittore e a chiedergli cosa avrebbe gradito. Abbiamo cioè coinvolto i nostri colleghi medici di famiglia e ospedalieri, pensando che solo loro potessero fornirci un feedback sul grado di efficacia diagnostica dei nostri referti. Per questo motivo abbiamo intensificato i contatti interpersonali estemporanei e quotidiani con loro, organizzato meeting e convegni nei quali discutere delle reciproche esigenze, compilato e consegnato loro dei questionari per recepire il gradimento e, infine, li abbiamo resi partecipi della vita del Servizio, ad esempio tenendoli informati sulle variazioni dell èquipe. Ne sono risultati sicuramente una drastica riduzione da parte loro di richieste d esame inappropriate, e da parte nostra di banali errori di compilazione del referto. Da tutto ciò è derivato anche un miglioramento della qualità del referto stesso. Eleggendo il confronto a sistema, abbiamo inoltre individuato una metodologia condivisa, che ha reso più omogenea la stesura del referto, riducendo nel contempo quell anarchia interpretativa che tanto ci viene contestata dai clinici. Con tutto ciò, ci siamo appassionati all argomento, capendo che esso andava affrontato con l aiuto di altri professionisti che ci richiamassero all attenzione tutti quegli aspetti che esulano dalla nostra cultura, ma che sono propedeutici o conseguenti ad esso, e che ci aprono la mente: dal filosofo allo psicologo, dall italianista al medico legale.

VIII Prefazione A questo punto, la nuova sfida, che ci pare dietro l angolo, è se l informatica che sta prendendo sempre più piede in questo settore sia davvero un opportunità da sfruttare o non piuttosto un pericolo di appiattimento da evitare; se cioè ci si debba lasciar guidare da essa o ci si debba impegnare per indirizzarla a seconda delle nostre esigenze, dandole regole precise. È, appunto, una sfida; ma non si può pensare di affrontarla seriamente, se prima non si è esplorata e fatta propria la base della metodologia refertativa. Belluno, settembre 2008 Dr. Francesco Schiavon Dr. Riccardo Berletti

1 Requisiti di efficacia del referto IX Il punto di vista del filosofo I temi e le questioni affrontati in questo libro stanno al centro della teoria della conoscenza, della semiotica e dell etica. L esigenza di comprendere in che cosa consista il referto e l aspirazione a fornire criteri per una buona refertazione corrispondono da un lato al problema di distinguere la conoscenza vera da quella falsa, dall altro alla necessità di comunicare in modo chiaro e determinato ciò che si è riconosciuto come vero. La cultura dell Occidente pensa da sempre che la visione sia il mezzo primario della conoscenza. Non possiamo dire nulla sull esistenza di un oggetto né giudicare delle sue dimensioni e delle sue qualità, se prima esso non sia stato colto in una esperienza dello sguardo, che impegna assieme l occhio che vede e la mente che pensa. In radiologia clinica, come in molti settori della scienza attuale, la situazione si complica perché le cose non sono viste in se stesse, ma grazie all ausilio dell immagine, che diviene il vero elemento mediatore tra la ricognizione visiva compiuta dal radiologo e la scrittura del referto. Sulla struttura d essere dell immagine si sono riempite biblioteche, ma basterebbe leggere questo bel lavoro per avere di fronte in maniera efficacissima tutte le difficoltà che l attuale sovradimensionamento della cultura per immagini produce. In radiologia clinica oggi si vede molto di più di quanto la realtà stessa consenta di vedere con l occhio naturale e il processo di perfezionamento di questo oltremondo iconico non è destinato a fermarsi, bensì ad accelerare. Ma veniamo al referto. Il fine della visione è sempre la comunicazione. La conoscenza, una volta acquisita, deve essere trasmessa, e qui nascono altri problemi, con i quali la radiologia clinica si scontra giornalmente. Un atto di comunicazione, per risultare efficace e il radiologo non può permettersi che non lo sia deve possedere alcune imprescindibili caratteristiche. In primo luogo esso deve avere un senso determinato e condiviso dai parlanti che circondano l atto della refertazione. Per avere senso, una scrittura, seppur breve, deve mostrare adeguatezza grammaticale e sintattica, sicuro riferimento oggettuale dei termini che usa, chiarezza informativa e basso livello di ambiguità. Si tratta di requisiti che non sempre si presentano assieme, ma che devono essere mantenuti come elementi ideali a cui ogni atto comunicativo, non solo il referto, dovrebbe ispirarsi. Da questo punto di vista, l opera rappresenta un punto di sicuro avanzamento sulla via dell impostazione di una metodologia unitaria nella pratica della refertazione in radiologia clinica.

X Il punto di vista del filosofo Un ultima considerazione. Alla base di questo volume si agita una questione fondamentale, che spesso non troviamo adeguatamente considerata nelle trattazioni scientifiche. Si tratta dell esigenza etica. Un atto di scrittura ha carattere di impegno morale e giuridico. Chi scrive deve rispondere alla comunità di ciò che ha scritto, soprattutto quando ciò che è stato riportato ha conseguenze per altri. Il radiologo è esposto in prima persona a questa presa di responsabilità e nell assumerla deve tener conto di variabili psicologiche, sociali e personali che esulano dagli aspetti squisitamente tecnici della sua professione. Il radiologo, forse più di altri, deve ritornare a essere quella figura di medico esperto delle cose umane che l assetto attuale degli studi di medicina ha forse un po dimenticato; ma il bel lavoro di Schiavon e Berletti lascia ben sperare che la perdita non sia definitiva. Padova, settembre 2008 Dr. Fabio Grigenti Dipartimento di Filosofia Università di Padova, Padova

1 Requisiti di efficacia del referto XI Indice Introduzione...................................................... 1 Capitolo 1 Requisiti di efficacia del referto................. 3 Capitolo 2 Tecnica radiologica: quali scenari oggi?....... 9 Capitolo 3 Priorità sanitarie attuali.......................... 13 Capitolo 4 Semeiotica radiologica: quali scenari oggi?... 17 Capitolo 5 L informazione clinica per un buon referto... 21 Capitolo 6 Indici di gradimento del prescrittore.......... 29 Capitolo 7 Metodologia ragionata del referto............. 37 Capitolo 8 Principali tipologie di esami e di referti....... 39 Capitolo 9 Tipologie di referti: il razionale................. 45 Capitolo 10 Referto e psicologia.............................. 59 Capitolo 11 La refertazione della negatività................. 67 Capitolo 12 Referto e linguistica.............................. 75 Capitolo 13 L errore nella refertazione....................... 79 Capitolo 14 Aspetti medico-legali............................ 89 Capitolo 15 Il referto multimediale: definizione, normativa, vantaggi.............................. 99

XII Capitolo 16 Appendice Indice Referto multimediale: stato dell arte. Conclusioni........................................ 103 Nuove tecnologie abilitanti per la refertazione radiologica......................... 105 Letture consigliate............................................... 115