Le 4 stagioni più una della scuola elementare 1861 analfabeti 74,7% della popolazione 67% nord; 87,1% sud Oggi Analfabeti 12% della popolazione però Secondo specialisti internazionali, soltanto il 20 per cento della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo necessari per orientarsi in una società contemporanea. Tullio De Mauro 1
La prima stagione: anni 1861-1911 Legge Casati del 13/11/1959, (con regolamenti del 1860 nel regno sabaudo e Lombardia, 1861 nel resto d Italia) Organizzazione scolastica: Elementare 4 anni (inferiore e superiore, due+due) [gratuita,obbligatoria,unitaria] Legge Daneo Credaro 1911 istruzione elementare passa allo Stato tranne che nei comuni più grandi. Effetti della legge (dal 1911 al 1921 l analfabetismo passò dal 37,9 al 27,3; dal 30,8 al 21,8 nord; dal 58,9 al 46,9 al sud) 2
Scuola e controllo sociale Controllo sociale attraverso l ignoranza: se anche si diffondesse la coltura minute proporzioni, avverrebbe sempre che il popolo perderebbe la primitiva ingenuità e semplicità si allontanerebbe dalle tradizioni, non amerebbe più come prima la pressione dell autorità (Da: Il vero amico del popolo 1853) Controllo sociale attraverso l istruzione: Dove vi è più istruzione nella massa il popolo è più costumato e tranquillo: rispetta i Magistrati eseguisce le Leggi (Memoria sull istruzione elementare diretta nel 1838 al Granduca di Toscana) 3
La seconda stagione: 1921-1945 La riforma Gentile Ordinamento elementare prevedeva anche una scuola materna non obbligatoria; scuola elementare 5 anni 3+2) poi avviamento professionale 3 anni obbligatorio. La religione a fondamento e coronamento Controllo sociale attraverso l istruzione 4
La terza stagione: 1946-1970 Dopo la guerra si riapre il confronto tra cattolici e laici sulla libertà di istituire scuole la prima posizione faceva leva sulla libertà di istituire scuole ed assegnava allo Stato una funzione di controllo; la seconda affermava il primato della scuola statale come luogo di non discriminazione, di uguaglianza e di rispetto delle confessioni e opinioni di tutti. L art. 33 della Costituzione fa sintesi di queste due posizioni La repubblica detta norme generali ed istituisce scuole statali I privati possono aprire scuole senza oneri per lo stato La legge fissa diritti ed obblighi delle scuole non statali assicura libertà e trattamento equipollente. Aumentano le scuole private da 249 nel 1931 Nel 1974 ci sono 2.387 scuole elementari con 303.000 alunni, la percentuale sul totale nazionale è del 5% La religione cattolica 5
La quarta stagione: anni 70 90 Il tempo pieno e le sperimentazioni La riforma della scuola elementare Nel 1985 con un Decreto del Presidente della repubblica si varano i programmi della scuola elementare. Cinque anni dopo a seguito di sperimentazioni si vara la legge 148/90 L esperienza del tempo pieno trova adeguato compimento, per affrontare la moderna complessità dei nuovi programmi si adotta il principio della pluralità docente e si prevede l innalzamento del titolo di studio (laurea in scienze della formazione primaria) per accedere alla professione di maestro. Nello stesso tempo parte anche la riforma dell università e della formazione dei docenti, che però cominceranno ad attuarsi solo dieci anni dopo. 6
La stagione di mezzo: 2000-2010 Con gli anni 90 si chiude un ciclo avviato nel 1962 che ha visto l istituzione della scuola materna statale (1968), la liberalizzazione degli accessi universitari (1969), il tempo pieno (1971), le 150 ore (1973), gli organi collegiali (1974), lo stato giuridico dei lavoratori della scuola (1974), la contrattazione scolastica nazionale (1974), i nuovi programmi della scuola media (1977), il tempo prolungato (1984), i nuovi programmi della scuola elementare (1985), l autonomia scolastica (1999), la dirigenza scolastica (2001). Con il 2000 si apre un nuovo ciclo nel mezzo c è il rapporto Delors, la strategia di Lisbona e l idea dell Economia basata sulla conoscenza (istruzione, ricerca, innovazione) IL RAPPORTO DELORS Per riuscire nei suoi compiti l educazione deve offrire simultaneamente le mappe di un mondo complesso in perenne agitazione e la bussola che consenta agli individui di trovarvi la propria rotta, organizzandosi attorno a quattro tipi fondamentali di apprendimento: imparare a conoscere, a fare, a vivere insieme ad essere. 7