Le parti dell organizzazione 1 1. Nucleo strategico 2. Linea intermedia 3. Nucleo operativo 4. Tecnostruttura 5. Staff 4 2 5 3 (H. Mintzberg) 1
STRUTTURE: LE TIPOLOGIE BASE STRUTTURA FUNZIONALE Strutture: le tipologie base STRUTTURA DIVISIONALE STRUTTURA A MATRICE 2
STRUTTURE: LE TIPOLOGIE BASE Struttura Funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Staff D D S S D A B C D A B C A B C CP1 CP2 CP3 Progetto 1 Evento 2 Iniziativa 3 A1 A2 A3 B1 B2 C1 C2 A B C A B A B Ogni posizione ha uno e un solo superiore (A -> A1) miglior utilizzo e sfruttamento delle risorse molto efficiente focus sui costi Nasce per rispondere all esigenza di diversificazione (prodotti, mercati, clienti) focus sull esterno maggiore autonomia maggiori costi Adatta a governare iniziative complesse doppia catena di riporto difficltà individuali molto dinamica e riconfigurabile poco efficiente 3
CRITERI DI RAGGRUPPAMENTO A seconda del criterio di raggruppamento adottato si configura un tipo di struttura organizzativa diversa raggruppamento per funzione STRUTTURA FUNZIONALE raggruppamento per prodotto/servizio mercato STRUTTURA DIVISIONALE l insieme dei due precedenti STRUTTURA A MATRICE 4
Struttura organizzata per funzioni Direzione Generale Amministraz. Legale Personale Relazioni pubbliche Acquisti Produzione Vendita Prodotto A Prodotto B Prodotto C Prodotto A Prodotto B Prodotto C 5
Differenziazione di funzioni Struttura Funzionale PRESIDIO DI ATTIVITA - FUNZIONI Economie di scala Economicità di capacità professionale CARATTERISTICH E Decisioni strategiche, organizzative e gestionali tendenzialmente accentrate 6
Struttura Funzionale VANTAGGI SVANTAGGI Consente una gestione rapida delle eccezioni operative Favorisce il raggiungimento di obiettivi di efficienza Riflette logicamente le diversità esistenti tra le funzioni, in termini di orientamento al tempo, agli obiettivi aziendali, ai rapporti interpersonali Migliora la competenza specialistica Semplifica la formazione Mantiene potere e prestigio alle funzioni principali Consente il controllo dei costi a livello di funzioni Complica l integrazione (il coordinamento) interfunzionale L ottica manageriale è limitata dalla sub-ottimizzazione specialistica Tende alla burocratizzazione Limita lo sviluppo di quadri con capacità manageriali generali Concentra esclusivamente al vertice la responsabilità del risultato economico 7
Esempio di Struttura Funzionale: Colgate-Palmolive GENERAL MANAGER FINANZIARIO E AMM.VO COMMERCIALE E LOGISTICA LEGALE RISORSE UMANE MARKETING VENDITE PRODUZIONE MANAGER CONT.GEN. MANAGER PLANNING FINANZIARIO MANAGER CONT.ANAL. TRAINING & DEVELOPMENT RELAZIONI INDUSTRIALI RECRUITMENT VENDITE NORD ITALIA VENDITE CENTRO-SUD MANAGER DISTRIBUZIONE SERVIZI DI CUSTOMER SATISFACTION MANAGER PERSONAL CARE MANAGER ORAL CARE PACKAGING IMPIANTO
Struttura organizzata per divisioni Direzione Generale Amm.ne e Finanza Ricerca e Sviluppo Pianificazione e controllo Personale e Organizzazione Divisione Prodotto A Divisione Prodotto B Divisione Prodotto C Approvv. Produz. Vendite Approvv. Produz. Vendite Approvv. Produz. Vendite 9
Struttura Divisionale Differenziazione per prodotti e mercati PRESIDIO DI FINI-PROBLEMI Decisioni di strategia relative al prodotto e al mercato decentrate CARATTERISTICHE Decisioni di strategia globale accentrate nel vertice aziendale 10
Struttura Divisionale VANTAGGI Favorisce il raggiungimento di obiettivi di efficacia Permette la crescita e la diversificazione di prodotti e servizi Consente risposte differenziate, appropriate al grado di turbolenza dei vari settori-mercato Concentra l attenzione e l impegno sui singoli prodotti-mercato Colloca le responsabilità gestionali a livello di divisione Migliora il coordinamento delle attività funzionali Offre occasioni per la formazione dei quadri con capacità direttive di tipo generale Favorisce caratteristiche di elasticità operativa, flessibilità gestionale e di miglioramento dei prodotti, anche in situazioni multiprodotto SVANTAGGI Accresce i conflitti per l attribuzione delle risorse comuni Necessita di un accurata gestione del rapporto tra autonomia divisionale ed obiettivi globali dell azienda Necessita di strumenti di programmazione e controllo particolarmente affidabili Determina, generalmente, una duplicazione delle risorse specialistiche cui non corrisponde una crescita della competenza specialistica globale dell azienda Necessita di un maggior numero di quadri con profili e capacità manageriali 11
Esempio di Struttura Divisionale: Telecom Italia AMM. DELEGATO DIR. GENERALE Coor..Aree di Staff DIR.GENERALE Sistemi Gen. TLC DIR.GENERALE Servizi di Business Segreteria Gen. Servizi Interni PIANIFICAZIONE E CONTROLLO STRATEGICO DIVISIONE CLIENTI PRIVATI DIVISIONE CLIENTI BUSINESS AFFARI GENERALI E LOCALI INTERNAL AUDITING PIANIFICAZIONE E CONTROLLO OPERATIVO AMMINISTRAZIONE PERSONALE E ORGANIZZAZIONE DIVISIONE RETE DIVISIONE SERVIZI MOBILI DIVISIONE SERVIZI INTERNAZIONALI DIVISIONE SPAZIO SEGRETERIA ORGANI STATUTARI RELAZIONI ESTERNE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE QUALITA 12
PRESIDIO DI FINI- PROBLEMI E DI FUNZIONI-ATTIVITA Struttura a Matrice CARATTERISTICHE Duplicità delle linee di comando Presidio differenziato della competenza e dei risultati 13
Struttura organizzata a matrice Direzione Generale Commerciale Personale Controll o di Gestion e Amministr. e Finanza Approvvig. Programmaz. Prodotto/ Progetto A Processi Automazione Progettazione macchine Meccanica Elettronica e strumentaz. Civile Prodotto / Progetto B Prodotto/ Progetto C 14
Struttura a Matrice VANTAGGI SVANTAGGI Capacità di fornire una notevole flessibilità nell impiego delle risorse professionali Di conseguenza, contenimento dei costi Efficacia nell integrazione di diverse funzioni specialistiche Incertezza ed ambiguità di una situazione di doppia dipendenza, in cui è istituzionale il bilanciamento del peso dell influenza attribuito ai capi delle funzioni ed a quelli dei vari prodotti o progetti 15