SUNLIFE LIFE13 NAT/IT/000371

Documenti analoghi
La Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale

La Rete Natura 2000 in Piemonte

COMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009)

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness)

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO EDILIZIA URBANISTICA E AMBIENTE. Nr. 316 DEL 30/07/2011

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 81 del

VIVE SOLO CHI SI MUOVE

Rete Natura 2000 in Basilicata

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale

della biodiversità 25 anni dopo.

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

I N D I C E 1. PREMESSA SIC E ZPS... 2

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI NATURA

Le misure del PSR Marche e la Rete Natura 2000 regionale

I paesaggi del Friuli Venezia Giulia

DELIBERAZIONE N X / 4429 Seduta del 30/11/2015

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000

Det. n. 302 del 04/08/2016

LA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE

Giovanni Aramini. Ministero dell'ambiente - V Sala 23 maggio, 2017 da 14:30 a 15:30

A relazione dell'assessore Valmaggia:

Aree protette. Segnalazioni Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19.

Aree protette. Parchi, riserve e siti rete natura 2000

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

Convenzione APAT-WWF per la conservazione ecoregionale nel Mediterraneo Centrale

Det. n. 300 del

Aree naturali tutelate. in Friuli Venezia Giulia

LIFE GESTIRE2020- Nature Integrated Management to Una nuova strategia integrata per Rete Natura 2000.

Disciplinare per l attribuzione ai Comuni delle competenze in materia di Valutazione di Incidenza

Biodiversità e paesaggio. Bruno Zanon Comitato Scientifico step

Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente DIPARTIMENTO DELL AMBIENTE Il Dirigente Generale

LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

Giunta Regionale della Campania

LIFE+ T.E.N. (Trentino Ecological Network) Ecological Network Life+11 NAT/IT/187

La nuova Politica Agricola Comune e la protezione dell'ambiente

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 19 del 12/02/2014

VALUTAZIONE DI INCIDENZA

La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali

Parchi x Territorio. La Città e il Verde. Segreteria Tecnica Corona Verde Elena Porro. Castello della Mandria 9 ottobre con il patrocinio:

RETE NATURA 2000 PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA

Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin Responsabile Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento

LE AREE PROTETTE, LUOGHI DI TURISMO SOSTENIBILE

Workshop fa.re.na.it 7 marzo RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche

1. I BENI PAESAGGISTICI

Biodiversità e Governance in Basilicata

Varallo 25 Febbraio I siti della Rete Natura 2000 in Valsesia e La procedura di valutazione di incidenza

ROAD MAP GESTIONE E SVILUPPO DELLE AREE NATURALI DELLA PROVINCIA DI PERUGIA

ALLEGATOA alla Dgr n. 381 del 23 febbraio 2010 pag. 1/5

PIANO DI GESTIONE della Zone di Protezione Speciale (ZPS) IL GRUPPO DI LAVORO

Strumenti di finanziamento europei per la conservazione della biodiversità. Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU BirdLife Italia

A relazione dell'assessore Valmaggia:

NORMATIVA COMUNITARIA

CORSO DI ALTA FORMAZIONE LA VALUTAZIONE AMBIENTALE (VIA, Paesaggistica, VAS e VIncA,) Teorie, Metodologie, Tecniche applicative e Procedure

PARTE SECONDA. cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 3310/1996 e 1157/2002.

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

RELAZIONE PIANO DI CONSERVAZIONE E SVILUPPO DEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE & PIANO DI GESTIONE DEL SIC/ZPS IT DOLOMITI FRIULANE

Azione di sistema Impatto antropico da pressione turistica nelle aree protette: interferenze su territorio e biodiversità

Il processo di V.A.S. della SEAR

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Progetto SILLIFE 14/NAT/IT/000809

7.1 Aree protette. La protezione della natura viene realizzata mediante. l istituzione di diverse tipologie di aree protette:

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

RELAZIONE GENERALE: IL PROGETTO ARUPA

FARENAIT: Fare Rete per Natura 2000 in Italia LIFE10 INF/IT/ Kick-off Meeting 1dicembre 2011 Roma. Panoramica delle attività di progetto

IL SISTEMA REGIONALE DELLE AREE PROTETTE E DELLA BIODIVERSITA

FEAMP Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014/2020

Primo Programma per il Sistema Regionale delle Aree protette e dei siti della Rete Natura 2000

Convegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2

Workshop della Rete Progetto natura 2000 e biodiversità

Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26

Milano, 23 aprile 2009

Conservazione e recupero ambientale: quadro legislativo di riferimento

VISTO: VISTO altresì:

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

Autonomie Locali Michele Ottino

Regione Umbria Giunta Regionale

Biodiversità e territorio: un legame imprescindibile

L'accesso è libero tanto agli Enti pubblici che ai privati, con un aiuto, a seconda dei casi, che varia fra l'80% ed il 100 %.

IL PIANO DI GESTIONE DEL SITO NATURA 2000 DEL CARSO

AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA

Habitat: la biodiversità e la rete ecologica in Sardegna

Linee Guida su Ambiente e paesaggio: il percorso effettuato

Alpi e innovazione. Aree protette del Trentino in rete. Claudio Ferrari P.A.T. ID Valorizzazione Rete aree protette. Tesero, 21 luglio 2012

Nell Unione Europea la biodiversità forestale e la tutela della biodiversità sono legate al concetto di provenienza. Titolo della presentazione

Capitolo 3 IL PROGETTO LA CONNESSIONE ECOLOGICA PER LA BIODIVERSITÀ

I Fondi Europei in Liguria per la biodiversità

COMUNE DI ISOLA VICENTINA

Operazione Pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane

LIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale

Le foreste nelle attività multidisciplinari del MATTM

ALLEGATO 1 - CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI (regolamento CE 1782/03, art. 3-4 e Allegato III)

Norme Generali di Piano

COMUNE DI COMACCHIO deliberazione n. 256 del

Transcript:

SUNLIFE LIFE13 NAT/IT/000371 La Strategia Umbra per Natura 2000 Info Day 4 Novembre 2015 - Perugia

RETE NATURA 2000 Natura 2000 è la rete di aree destinate alla conservazione della biodiversità nel territorio dell Unione Europea istituita dall art. 3 della direttiva 92/43/CEE sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. La direttiva Habitat 92/43/CEE prevede la realizzazione della rete ecologica europea Natura 2000 formata da Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) e si pone in continuità con la direttiva Uccelli 2009/147/CE, relativa alla conservazione degli uccelli selvatici. Il recepimento della direttiva Habitat è avvenuto in Italia attraverso il DPR 357/1997, modificato e integrato dal DPR 120/2003.

Il contesto comunitario Strategia della UE sulla biodiversità fino al 2020 Obiettivo chiave per il 2020 Porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici nella UE entro il 2020 e ripristinarli nei limiti del possibile, intensificando al tempo stesso il contributo della UE per scongiurare la perdita di biodiversità a livello mondiale. Visione per il 2050 Entro il 2050 la biodiversità dell Unione europea e i servizi ecosistemici da essa offerti il capitale naturale della UE saranno protetti, valutati e debitamente ripristinati per il loro valore intrinseco e per il loro fondamentale contributo al benessere umano e alla prosperità economica, onde evitare mutamenti catastrofici legati alla perdita di biodiversità. Garantire l'utilizzazione e la ripartizione efficace dei fondi per la biodiversità diversificando ed aumentando le varie fonti di finanziamento GLI ORIENTAMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 la gestione efficace e il ripristino dei siti Natura 2000 sono riconosciuti fondamentali per il raggiungimento del target 2020 sulla biodiversità nella UE. Confermato l approccio integrato che, utilizzando i vari fondi settoriali della UE e in coerenza con le priorità della rete Natura 2000 (PAF), insieme al Programma Life, fornirà una solida base per la nuova strategia di finanziamento di Natura 2000.

Il livello nazionale Ottobre 2010 - Adozione della Strategia Nazionale per la Biodiversità Giugno 2011 Adozione degli strumenti di governance Tematiche cardine e obiettivi strategici: Biodiversità e servizi ecosistemici; Biodiversità e cambiamenti climatici; Biodiversità e politiche economiche.

LA TUTELA DELLA BIODIVERSITA La diversità biologica è un potente indicatore della qualità ecologica, paesaggistica e colturale di una determinata regione. Natura 2000 è il principale strumento della politica della UE per la conservazione della biodiversità. E una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE Habitat per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. La Direttiva Habitat 92/43/CEE riconosce il valore di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell'uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura. Alle aree agricole, ad esempio, sono legate numerose specie animali e vegetali ormai rare e minacciate per la cui sopravvivenza è necessaria la prosecuzione e la valorizzazione delle attività tradizionali, come il pascolo o l'agricoltura non intensiva. Nella Direttiva viene specificato l'obiettivo di conservare non solo gli habitat naturali, ma anche quelli seminaturali. Un altro elemento innovativo è il riconoscimento dell'importanza di alcuni elementi del paesaggio che svolgono un ruolo di connessione per la flora e la fauna selvatiche.

Conservazione e tutela della fauna Obiettivo principale della Rete Natura 2000 è contrastare la perdita di biodiversità in Europa. L obiettivo si raggiunge attraverso la tutela e la conservazione di habitat e specie a rischio, ovvero di habitat elencati nell Allegato I e specie animali e vegetali elencati nell Allegato II della Direttiva Habitat, nonché specie di avifauna elencate nell Allegato I della Direttiva Uccelli.

Nella UE i Siti di Importanza Comunitaria sono 22.558 e tutelano circa il 18% della superficie terrestre e 145.000 kmq di aree marine. Le Zone di Protezione Speciale sono circa 5.000 e tutelano circa 486.000 kmq. In Italia sono presenti 2.314 SIC, dei quali 367 sono stati trasformati in ZSC, e 610 ZPS e tutelano circa 63.166 kmq, ovvero il 19% del territorio nazionale e circa il 4% delle aree marine. La Commissione ha stimato (2010) che i costi per la gestione e il ripristino dei siti della rete Natura 2000 ammontano a minimo 5,8 miliardi di Euro l'anno per la UE- 27 a fronte di un ritorno in termini di servizi ecosistemici di 2-300 miliardi Euro all anno.

La Rete Natura 2000 in Umbria 102 Siti Natura 2000 (94 ZSC, 5 ZPS, 1 SIC, 2 siti tipo C) 31 specie animali inserite in All. II Dir. Habitat e 66 specie di uccelli inserite in All. I Direttiva «Uccelli» 41 Habitat inserite in All. I Dir. «Habitat» (11 prioritari) 8 entità floristiche sono incluse negli allegati alla Direttiva Habitat La RN2000 rappresenta più del 15,9% del territorio regionale

LA RETE NATURA 2000 IN UMBRIA 102 siti Natura 2000: 94 ZSC, 1 SIC, 1 ZSC/ZPS, 1SIC/ZPS e 5 ZPS, per una superficie tutelata di circa 140.000 Ha, pari a circa il 16% del territorio regionale. La superficie di territorio interessato dalle ZSC e dai 2 SIC è pari a 121.188 Ha, parzialmente sovrapposta alle ZPS, che a loro volta ricoprono un estensione pari a 46.944 Ha. P.d.G.

AREE PROTETTE IN UMBRIA 102 siti Natura 2000 (94 ZSC, 5 ZPS, 1 ZSC/ZPS, 1 SIC/ZPS e 1 SIC) 7 Parchi Regionali (M. Cucco, L. Trasimeno, M. Subasio, Colfiorito, F. Tevere, F. Nera, Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Ambientale) Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Principali obiettivi raggiunti in Umbria ai sensi della Direttiva Habitat Con D.G.R. n. 226/2009 la Giunta Regionale ha recepito i Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS). Su indicazione della Commissione Europea e sulla base delle linee di intervento emanate dal M.A.T.T., si è dato avvio alla predisposizione dei Piani di Gestione di tutti i siti Natura 2000 umbri con fondi DOCUP. I progetti di piano sono stati redatti dagli zoologi e dai botanici delle Università di Perugia e Camerino, nonché da professionisti accreditati (forestali, agronomi, ornitologi, geologi ecc.) con documentata esperienza e conoscenza del territorio regionale. Conclusa la complessa fase partecipativa, la Giunta Regionale ha approvato, con singoli atti, i Piani di Gestione di tutti i siti Natura 2000 umbri. Nel 2014, con Decreto del M.A.T.T.M. d'intesa con la Regione Umbria, sono state designate 31 ZSC della regione biogeografica continentale e 64 ZSC della regione biogeografica mediterranea. La Regione Umbria gestisce direttamente le aree Natura 2000, escluso il SIC/ZPS «Monti Sibillini» gestito dall Ente Parco Nazionale.

Misure di conservazione Le prescrizioni gestionali introdotte per i siti della Rete Natura 2000 sono state accettate dalla popolazione locale attraverso il meccanismo della partecipazione pubblica. L accettazione delle misure gestionali previste per i siti Natura 2000 è l aspetto chiave per il successo della Rete. La conservazione delle specie e degli habitat può e deve essere compatibile con le attività antropiche gestite correttamente (turismo, caccia, selvicoltura ecc.). Per i boschi decidui del sud Europa, la biodiversità è aumentata grazie al mantenimento delle attività gestionali; queste garantiscono un elevato valore di conservazione degli ecosistemi. Molte aree naturali dipendono fortemente dalle attività umane (es. agricoltura, allevamento). La conservazione della natura offre dunque nuove opportunità alle attività umane (turismo ambientale, attività di svago, etichettatura di prodotti naturali ecc.).

La Valutazione di Incidenza (VIncA) Misura obbligatoria della Direttiva Habitat In Umbria Recepimento della Dir. Habitat e del DPR 357/1997, modificato dal DPR 120/2003, L.R. 1/2015 Testo Unico DGR 1274/2008 modificata dalla DGR 5/2009 Anche in ambito VIA e VAS di cui alla L.R. 12/2010

PAF PRIORITIZED ACTION FRAMWORK Il PAF è lo strumento di programmazione integrata per individuare le priorità chiave per Natura 2000 in relazione ai diversi strumenti di finanziamento disponibili: FERS, FEARS, FSE, LIFE. Il PAF deriva dall Art.8 della Direttiva 92/43/CEE Habitat. La Commissione tenendo conto delle fonti di finanziamento disponibili in base agli strumenti comunitari pertinenti, adotta un quadro di azioni elencate per priorità nel caso di siti designati quali ZSC Zone Speciali di Conservazione. La Regione Umbria, fra le prime regioni in Italia, ha adottato il proprio PAF con DGR 323/2013.

Il PAF (Prioritized Action Framework) All'interno del PAF regionale sono indicate le priorità per la tutela ed il buon funzionamento della rete Natura 2000 in Umbria per il periodo 2014-2020. Le misure da porre in essere per rispondere a tali priorità si basano sulle misure di conservazione contenute nei Piani di Gestione dei siti Natura 2000 approvati. Sono altresì indicate le possibili fonti dei finanziamenti necessari per la realizzazione di tali misure.

Obiettivi strategici di conservazione e priorità per Natura 2000 nel PAF umbro 3 categorie ecosistemiche individuate: Zone umide (Wetlands), Paesaggio Agrosilvopastorale Appenninico (Agrosilvopastoral Apenninic Landscape), Paesaggio planiziale (Lowlands). Priorità strategiche in relazione agli investimenti nella rete Natura 2000 legate al turismo verde e ai posti di lavoro per sostenere la mitigazione e l'adattamento dei cambiamenti climatici e riguardo ai benefici ecosistemici, per la ricerca, l'istruzione, la formazione, la sensibilizzazione e la promozione della cooperazione nella gestione di Natura 2000.

SUN LIFE LIFE13 NAT/IT/000371 La Strategia umbra per Natura 2000 Budget totale progetto : 2.344.702 Euro Co-finanziamento UE: 1.162.503 Euro Durata: 01/10/2014-30/09/2017 Principale prodotto del progetto: produzione di un piano strategico per la gestione dell'intera Rete Natura 2000 della Regione Umbria, da implementare dopo il termine del progetto nei successivi 3 anni con progetti e finanziamenti integrati

Beneficiari - Partenariato Beneficiario coordinatore: Regione Umbria Beneficiari associati: Comunità ambiente Srl; CTS; Dipartimento di Biologia Applicata e Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell Università degli Studi di Perugia (facoltà di i Scienze MMFFNN); Dipartimento di Scienze Economico-Estimative e degli Alimenti dell Università degli Studi di Perugia (facoltà di agraria); Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Architettura, Ambientale dell Università degli studi dell Aquila; Scuola di Architettura e Design (SAD) dell Università degli Studi di Camerino

GRAZIE THANK YOU