RISULTATI PROVE INValSI a.s. 2011-2012 I.C. Civezzano
Alcune premesse a) genesi delle prove La legislazione vigente attribuisce all INVALSI la competenza amministrativa a effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti. Tali verifiche sono finalizzate al progressivo miglioramento ed armonizzazione della qualità del sistema d istruzione. Con questa normativa si è voluta avviare anche nel nostro Paese quella valutazione del sistema nazionale di istruzione che è già in atto, e da anni, in molti Paesi dell Unione Europea e in quelli ad alto sviluppo. Se non si avverte questo profondo cambiamento di prospettiva, risulta difficile comprendere le ragioni dell intervento dell INVALSI sulle istituzioni scolastiche autonome: il rischio è quello di confondere l autonomia con l autoreferenzialità.
Prove INVALSI = Alcune premesse b) caratteristiche delle prove 1. strumento di indagine finalizzato a rilevare dati oggettivi, quindi da un certo punto di vista è uno strumento povero rispetto ad altri strumenti di rilevazione degli apprendimenti, in particolare rispetto a quelli messi in atto dai docenti nella loro didattica quotidiana. 2. hanno uno scopo ben delimitato e preciso: verificare se finalità, obiettivi, competenze, previste dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida che il MIUR ha pubblicato per i diversi ordini di scuola, sono di volta in volta raggiunti o meno e in quale misura (PSP??) verificare se i livelli di competenza degli studenti italiani risultano coerenti con quanto previsto dai Quadri di Riferimento delle Indagini Internazionali, quali TIMSS, PIRLS e OCSEPISA. In sintesi alle singole istituzioni scolastiche spetta il compito di valutare gli apprendimenti, giorno dopo giorno, periodicamente, annualmente; all INVALSI spetta di valutare la tenuta e l andamento del sistema: si tratta dunque di ambiti di indagine diversi e complementari.
Alcune premesse c) come utilizzare i dati Le prove hanno lo scopo di monitorare i risultati sul territorio nazionale in merito ai diversi livelli di acquisizione delle competenze disciplinari. Entrando nel merito, di fronte a un quesito a cui la maggior parte degli studenti non ha saputo fornire la risposta corretta l atteggiamento più produttivo da parte del docente dovrebbe essere quello di chiedersi: se le conoscenze sottese erano state previste all interno della programmazione didattica; se gli studenti avevano già incontrato all interno delle loro verifiche periodiche quesiti analoghi; se poteva essere presente un problema di comprensione del testo; se era il caso di tentare una modifica della pratica didattica per mettere in grado gli studenti di rispondere in modo soddisfacente; Ovviamente l elenco delle domande potrebbe continuare.
Alcune premesse d) come utilizzare i dati esempi Analisi dei risultati della classe disaggregati per item o per ambito Per ogni item viene riportata la differenza percentuale di risposte corrette rispetto alla media nazionale, posta uguale a zero, ciò permette di evidenziare i punti di forza e di debolezza in termini di contenuti disciplinari. Poiché gli item sono raggruppati per ambito, permettono di individuare eventuali ambiti sui quali porre attenzione. Oltre a questi, per ogni classe vengono forniti i grafici di confronto fra le classi per ambito. Variabilità tra le classi e entro le classi È molto interessante analizzare come la variabilità nei risultati della prova si ripartisca tra la variabilità tra le classi e quella entro le classi. La ripartizione viene valutata attraverso due valori percentuali complementari. Si valuta di norma che debbano essere esaminati con attenzione valori della variabilità tra le classi che superino il 10%: possono suggerire anomalie nella formazione delle classi, quali la presenza di classi in cui si concentrano allievi con una data caratteristica, o classi nelle quali i docenti lavorano in modo meno efficace.
Italiano classe II SP punteggi generali medi in % ITALIA N-E TRENTO 67,9 68,2 67,5 ISTITUTO CIV CLASSE E CLASSE D CLASSE C 77 76,7 79,3 73,9 CLASSE B 85,8 CLASSE A 68,1 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Matematica classe II SP punteggi generali medi in % ITALIA N-E TRENTO 58 57,3 60,4 ISTITUTO CIV 67,7 CLASSE E 56,3 CLASSE D 84,7 CLASSE C 59 CLASSE B 76,8 CLASSE A 65,1 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Italiano classe V SP punteggi generali medi in % ITALIA N-E TRENTO ISTITUTO CIV CLASSE D CLASSE C CLASSE B CLASSE A 76,8 77,8 78 74,7 75,7 74,9 73 74,7 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Matematica classe V SP punteggi generali medi in % ITALIA 52,4 N-E 53,3 TRENTO 56,4 ISTITUTO CIV 44,6 CLASSE D 45,7 CLASSE C 32,2 CLASSE B 49,8 CLASSE A 49,7 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Italiano classe I SSPG punteggi generali medi in % ITALIA 64,4 N-E 66,9 TRENTO 67,4 ISTITUTO CIV 63,9 CLASSE Z 62,6 CLASSE Y 62,4 CLASSE X 66,1 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Matematica classe I SSPG Punteggi generali medi in % ITALIA N-E TRENTO ISTITUTO CIV CLASSE Z CLASSE Y CLASSE X 44,7 48,5 50,6 45,3 43,5 43,6 47,9 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Italiano classe III SSPG Punteggi generali medi in % ITALIA N-E TRENTO ISTITUTO CIV CLASSE J CLASSE Z CLASSE Y CLASSE X 67,3 72,6 73,6 74,5 76,8 72,9 73,9 75,2 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Matematica classe III SSPG punteggi generali medi in % ITALIA 49,5 N-E 53,3 TRENTO 52,2 ISTITUTO CIV 57,1 CLASSE J 59,2 CLASSE Z 53 CLASSE Y 51,6 CLASSE X 64,9 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Spunti per riflettere La mia classe ha ottenuto un risultato generale positivo o negativo, come insegnante come posso capire il perché? Il dato generale sia positivo che negativo non ha molto significato. Un analisi più approfondita può portare ad interessanti spunti di riflessione. Come insegnante posso assumere diversi atteggiamenti: COME FARE «Il test INvalSI è poco affidabile» «Nelle classi in cui c è un risultato molto positivo avranno aiutato i bambini» «Il risultato negativo/positivo non mi stupisce: sono sfortunato/fortunato ho una classe difficile/buona» Affrontare il dato in questo modo rende la somministrazione della prova inutile, perché non porta ad alcuna riflessione sulla pratica. «Voglio capire perché è andata così» 1. Chiedo al DS la password per l accesso ai dati della mia classe. 2. Scarico il file excel con tutti i dati. 3. Analizzo le tavole 7A (Italiano) o 7B (matematica), che contengono l analisi delle risposte per quesito.
ESEMPI DI ANALISI La mia classe seconda ha ottenuto in italiano un punteggio generale basso: 56,3 % a differenza di altre classi che hanno punteggi superiori anche all 80%. Analizzando la Tavola 7 vedo che i miei alunni hanno ottenuto ottimi punteggi: alla maggior parte dei quesiti corrispondono risposte corrette per una percentuale tra 80% e il 90% Vedo che quasi tutti gli alunni hanno sbagliato gli ITEM C1 C2 C3 riordino frasi C1 27,3 72,7 riordino frasi C2 9,1 90,9 riordino frasi C3 9,1 90,9 Dal sito www.invalsi.it -> strumenti scarico il fascicolo relativo alla prova e vado a vedere gli ITEM
Ora che so quali quesiti sono stati critici, posso fare una riflessione: la prova non è andata poi così male. Valuto se è importante lavorare sugli aspetti rilevati.
ESEMPI DI ANALISI classi V Prova di matematica classe V: dall analisi dei dati si sono rilevati come quesiti critici i seguenti: È importante che si lavori su questo aspetto?
ESEMPI DI ANALISI classi V Prova di italiano classe V: dall analisi dei dati si è rilevato come uno dei quesiti critici per una delle classi, con punteggi errati anche del 100%, il seguente: Perché i miei alunni sono «scivolati» su questo quesito?
ESEMPI DI ANALISI classi I SSPG Prova di italiano classe I SSPG: dall analisi dei dati si sono rilevati come quesiti critici per tutte le classi: È importante che io lavori su questi elementi?
ESEMPI DI ANALISI classi I SSPG Prova di matematica classe I SSPG: uno dei quesiti più sbagliati: È importante che io lavori su questa competenza?
ESEMPI DI ANALISI classi III SSPG Prova di matematica classe III SSPG: dall analisi dei dati uno dei quesiti più sbagliati è il seguente: Non ci sono quesititi critici ricorrenti in tutte le classi: in base alla sezione/plesso ci sono stati risultati molto positivi in alcuni ITEM, più negativi in altri.
«Non è facile praticare la riflessione tuttavia è proprio questa decisione che fa guadagnare uno sguardo consapevole sul modo di agire. Il docente competente è quello che è pensosamente presente rispetto all esperienza.» Luigina Mortari, Ricercare e riflettere, 2009