OSSERVATORIO FIAIP 2015 BOLOGNA E PROVINCIA
% Oggi, rispetto a un anno fa (maggio 2014), la sua famiglia riesce a risparmiare? 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 4,2 5,8 3,9 20,1 40,8 29,6 31,2 30,1 23,3 44,3 34,4 31,9 In misura maggiore rispetto a un anno fa Piu' o meno come un anno fa In misura minore rispetto a un anno fa Non riusciamo a risparmiare 2013 2014 2015 Fonte: Indagine Nomisma 2015 2
% Qual è stato il motivo principale delle difficoltà a risparmiare? 40 35 30 25 20 15 10 5 0 22,4 16,6 18,4 31,9 27,4 27,5 29,2 20,5 22,1 21,3 18,4 16,2 1,5 4,3 4,7 Situazione lavorativa Il reddito familiare non e' adeguato a sostenere le spese legate alla casa Il reddito familiare non e' adeguato a sostenere le altre spese familiari Mantenimento o aumento del tenore di vita Presenza di persone non autosufficienti (anziani, malati, ecc.) 2013 2014 2015 Fonte: Indagine Nomisma 2015 3
% % Intenzione di acquisto di un'abitazione nei prossimi 12 mesi Intenzione di accendere un mutuo per l acquisto dell abitazione nei prossimi 12 mesi 14 12 12,2 (3.159.000) 80 70 74,6 (2.357.000) 73,3 (1.243.000) 10 8 6 4 2 0 8,0 (2.064.000) 4,2 (1.095.000) 6,6 (1.695.000) 5,3 (1.355.000) 1,3 (340.000) 60 50 40 30 20 10 0 35,1 (1.248.000) 39,5 (1.109.000) 38,5 (590.000) 34,8 (653.000) 2015 2014 Sì, ci stiamo già muovendo Si', ci attiveremo nei prossimi mesi 2015 2014 Probabilmente si' Sicuramente si' Fonte: Indagine Nomisma 2015 4
Profilo di chi ha intenzione di acquistare un casa Reddito familiare oltre 3.500 euro al mese Lavoratore autonomo 35-44 anni Abitazione in affitto Abitazione a titolo gratuito o usufrutto Reddito familiare da 2.401 a 3.550 euro al mese 18-34 anni Tipo di famiglia: coppia con figli Lavoratore dipendente Titolo di studio: laurea o post-laurea Famiglia con 4 componenti o più Sud e Isole TOTALE CAMPIONE 12,2% 23,0% 21,8% 21,6% 20,1% 19,7% 19,7% 19,3% 19,3% 19,0% 18,5% 18,5% 33,4% 0% 10% 20% 30% 40% Fonte: Indagine Nomisma 2015 5
Milioni Compravendite annuali Evoluzione compravendite residenziali e erogazioni di mutui - Italia 25.000 Indice di correlazione 0,92 250.000 20.000 17.809 200.000 15.000 150.000 10.000 11.016 7.077 100.000 5.000 50.000 0 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 0 Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Banca d Italia e Agenzia Entrate 6
I 04 II 04 I 05 II 05 I 06 II 06 I 07 II 07 I 08 II 08 I 09 II 09 I 10 II 10 I 11 II 11 I 12 II 12 I 13 II 13 I 14 II 14 I trim 15 Numero di compravendite Milioni di Evoluzione compravendite residenziali e erogazioni di mutui - Bologna 20.000 18.000 16.000 14.000 12.000 Indice di correlazione 0,80 Provincia 0,72 Bologna 1.200 1.000 800 10.000 600 8.000 6.000 400 4.000 2.000 200 - - Compravendite a Bologna Compravendite in Provincia Erogazione di mutui Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Banca d Italia e Agenzia Entrate 7
Gennaio Aprile Luglio Ottobre Gennaio Aprile Luglio Ottobre Gennaio Aprile Luglio Ottobre Gennaio Aprile Luglio Ottobre Gennaio Aprile Luglio Ottobre Gennaio Aprile Allentamento dei criteri Incremento della domanda Percentuale netta* di variazione dei criteri applicati per l erogazione dei mutui e della domanda 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0-20,0-40,0-60,0-80,0-100,0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Variazione dei criteri applicati per l approvazione dei mutui Variazione della domanda di prestiti da parte delle famiglie * La percentuale netta è data dalla differenza tra la percentuale delle risposte che indicano una variazione di un dato segno e la percentuale di quelle che indicano una variazione di segno opposto. Il campo di variazione dell indice è compreso tra -100 e 100. Fonte: Banca d Italia 8
Qualità del credito delle banche e dei gruppi bancari italiani: incidenze e tassi di copertura dei crediti deteriorati (valori percentuali) Note: (1) Sono compresi i gruppi e le banche filiazioni di intermediari esteri. (2) Scala di destra. (3) Dati provvisori. Fonte: Banca d Italia - Segnalazioni di vigilanza consolidate per i gruppi bancari e individuali per le banche non appartenenti a gruppi. 9
% Evoluzione dei prezzi delle abitazioni nel periodo 2000-2014 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 + 75% -2,0-4,0-6,0-20,6% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Anni Fonte: Nomisma 10
Numero di famiglie per titolo di godimento - Italia 10% Numero di famiglie per titolo di godimento - Bologna 9% 18% 30% 61% 72% proprietà affitto altro titolo diverso da proprietà, affitto proprietà affitto altro titolo diverso da proprietà, affitto Fonte: Censimento Istat 2011 11
La diffusione del canale concordato nelle principali città italiane Al di là delle differenti aliquote applicate ai redditi da locazione sulla base della cedolare secca, la diffusione del canone concordato dipende dalla combinazione di altri fattori tra cui: 1. La differenza tra canone libero e canone concordato. La diffusione di tale tipologia contrattuale è tanto maggiore quanto più i canoni risultano vicini ai valori di mercato. In particolare, nei mercati cittadini in cui la differenza tra canone libero e canone concordato si trova al di sotto del 30% -35% si è registrata una maggiore frequenza di contratti a canone concordato. 2. L anno di aggiornamento dell accordo territoriale. Strettamente legato alla distanza tra canone libero e concordato, il secondo fattore riguarda l anno di aggiornamento dell accordo territoriale di riferimento stipulato tra associazioni dei proprietari, sindacati degli inquilini e amministrazione comunale. L esempio più rilevante è quello della città di Milano dove l'accordo risale al 1999 e non è mai stato rivisto. In tale modo la distanza media tra canone libero e canone concordato è risultata la più elevata e pari ad oltre il 60%. In tali situazioni risulta evidente come non vi sia alcun tipo di agevolazione fiscale che possa far propendere verso il canale concordato. Al contrario, in città come Bologna, Torino e Genova, gli accordi territoriali sono stati rivisti recentemente contribuendo a far emergere percentuali di utilizzo di gran lunga più elevate. 3. La presenza di aliquote IMU agevolate per il canone concordato. Un ulteriore fattore a sostegno della diffusione di tale strumento sono le aliquote IMU agevolate per il canone concordato che vengono definite dalle singole amministrazioni comunali. Risulta evidente, anche in questo caso, che aliquote IMU più basse spingeranno i proprietari ad utilizzare il canale concordato rispetto a quello libero. Tale maggiore diffusione, sarà, tuttavia, limitata sempre dalla convenienza effettiva a livello fiscale che potrebbe anche variare di anno in anno a seconda delle esigenze di bilancio dei Comuni. 12
Gianluigi Chiaro Analista Economico Nomisma S.p.A. - Bologna gianluigi.chiaro@nomisma.it www.nomisma.it